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AVVISO SPIC 2020, FINANZIATI ALTRI 60 PROGETTI

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La Regione Basilicata è pronta a finanziare una nuova tranche – la nona – relativa all’avviso “Spic 2020 – Sportello Impresa Formazione Continua”, pubblicato nel 2016 ma ancora in vigore e con scadenza prevista per il prossimo primo maggio. L’intento del bando è quello di “sostenere la capacità competitiva dei sistemi produttivi regionali e l’adeguamento della professionalità dei lavoratori, attraverso la concessione di aiuti alle imprese interessate dalla realizzazione di attività di formazione continua, rivolte al proprio personale operante nelle unità locali di produzione di beni e servizi presenti nel territorio lucano”. In seguito ad una valutazione dei progetti da parte del Dipartimento alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca è stata quindi approvata la “Graduatoria dei progetti ammessi e finanziati”, che sono in tutto 60, per un importo complessivo di 1 milione 425 mila euro provenienti dalle risorse  del Programma Operativo (Po) del Fondo di sviluppo europeo (Fse) Basilicata 2014-2020.

“Al fine di promuovere l’apprendimento permanente quale diritto della persona ad accrescere e aggiornare le proprie competenze, abilità e conoscenze nei contesti di apprendimento formali, non formali e informali – fa sapere la Regione Basilicata – l’avviso Spic 2020 intende inoltre sostenere l’avvio di pratiche volontarie di validazione delle competenze dei lavoratori interessati dalla formazione continua, finalizzata alla progressiva istituzione del loro riconoscimento come crediti formativi e della loro certificazione”. La determina dirigenziale di approvazione della graduatoria relativa alla nona tranche dell’avviso è stata pubblicata sul numero 4 edizione speciale del Bollettino ufficiale della Regione Basilicata.

REVOCATO DIVIETO DIMORA A EX PRESIDENTE PITTELLA

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Il Gup del Matera ha revocato la misura del divieto di dimora a Potenza all’ex presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che era sospeso dal 6 luglio e che si era dimesso il 24 gennaio.
L’ex governatore, che ha manifestato la volontà di candidarsi nuovamente alla guida della Regione Basilicata – in quello che viene definito il “Pittella bis” – potrà ora tornare a Potenza, città dalla quale  mancava dal mese di luglio, quando venne posto ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta sulla sanità del Tribunale di Matera. I legali di Pittella, nella giornata di ieri, avevano nel frattempo chiesto ed ottenuto il rinvio dell’udienza del Riesame al 5 febbraio.
Le dimissioni di Marcello Pittella dalla carica di presidente della Regione Basilicata hanno fatto venire meno, secondo il Gup di Matera, le esigenze cautelari a giustificazione della misura
del divieto di dimora nel capoluogo lucano.

 

BRAIA “AGROALIMENTARE, AMBIENTE E TURISMO FUTURO SOSTENIBILE”

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“Agroalimentare, ambiente e turismo. La Basilicata ha già svoltato su questi temi negli ultimi 5 anni, a testimonianza del buon lavoro fatto. I dati positivi del focus sull’agricoltura estratti dallo studio presentato da Ambrosetti, ricalcano ciò che, come Dipartimento Agricoltura, abbiamo condiviso durante la due giorni degli Stati Generali, insieme allo stato di salute del comparto”.
Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia, a Matera intervenendo nello spazio discussione aperto durante il Forum Think Tank Basilicata, iniziativa di The European House – Ambrosetti.
“L’obiettivo di diventare una delle Regioni più sostenibili in Italia e in Europa – prosegue l’Assessore Braia – in termini di inclusività, tutela dell’ambiente e valorizzazione delle filiere agroalimentari e del turismo, è stato sempre al centro delle politiche perseguite dalla Giunta Regionale in questa legislatura”.

“Ora chiediamo un impegno preciso, al Governo, di fare la sua parte, innanzitutto nel sostenere politiche infrastrutturali legate all’accessibilità e alla lotta al dissesto e di far convergere le misure dedicate per il mezzogiorno per la defiscalizzazione, per il sostegno all’occupazione e allo sviluppo sui temi che hanno al centro le vocazioni territoriali, a partire dal finanziamento delle ZES e dei progetti come la Piattaforma agroalimentare, o legati alla Bioeconomia.
Questi sono i veri fattori critici e di opportunità da affrontare e risolvere, divenuti ormai urgenti e inderogabili – continua Braia – Le ultime 48 ore ci ripresentano il problema nella sua tragicità: non possiamo molto contro una Pomarico, una Salandra, una Lauria e una Stigliano che franano.  Continuiamo ad essere da soli, come Regione Basilicata, a sostenere l’Università, istituzione fondamentale per la crescita della comunità, mentre il governo attuale taglia fondi e il capitale umano migliore che abbiamo, i nostri giovani, tra i diplomati più bravi d’Italia secondo le classifiche del Miur, spesso abbandonano la nostra terra”.

“Servono, oggi più che mai, per tutto il mezzogiorno, politiche più incisive, di cui non pare esserci molta traccia nella prima finanziaria di questo governo. Questo chiederemo con sempre più forza e intransigenza – prosegue Braia – Al ministro della cultura Bonisoli, che ha confermato la potenzialità di Matera 2019 come traino per il turismo della Basilicata e del Mezzogiorno, chiedo di istituire un tavolo ministeriale per programmare e finanziare il futuro oltre il 2019.
E chiediamo, a chi utilizza le nostre risorse naturali del sottosuolo, di investire e generare occasioni di sviluppo anche utilizzando le risorse del soprassuolo che sfruttino le peculiarità del nostro territorio, con più del 20% dell’intera superficie occupato da aree protette e con uno straordinario patrimonio naturalistico  e di biodiversità, proprio quelle peculiarità che, con soddisfazione per il lavoro da noi fatto, ho avuto modo di ascoltare emergono anche dallo stesso studio Ambrosetti: agroalimentare, ambiente e turismo. La visione presentata segue le direttrici di una politica che con coraggio abbiamo intrapreso 5 anni fa. Abbiamo, oggi, bisogno di costruire il futuro di questa Basilicata e non di raccontare solo il presente. Emerge una Basilicata, con una vocazione per il settore primario, l’agricoltura assorbe il 5,0% del valore aggiunto regionale (più alta delle regioni del mezzogiorno dove la media è pari al 3,8% e quella italiana al 2,1%)”.

“Il 10,9% degli occupati sono riconducibili al settore agricolo, la Basilicata è la prima Regione in Italia per numero di aziende e valore aggiunto generato dal settore agroalimentare sul totale della Regione e la seconda Regione per numero di occupati nel settore agroalimentare sul totale degli occupati. Siamo la prima Regione in Italia per incremento degli arrivi turistici sia italiani (+39%) che stranieri (+95%) dal 2010.
Auspico, pertanto – conclude l’Assessore Luca Braia – che il think tank di contenuti e visione presentato da Ambrosetti e sponsorizzato da Total serva soprattutto al Governo e alle compagnie petrolifere per una concreta presa di coscienza dei punti di forza della Basilicata (patrimonio naturalistico, agroalimentare e culturale, solido tessuto industriale ed agricolo) e di debolezza ma, soprattutto, delle potenzialità che, insieme al turismo devono essere la base per lo sviluppo che questa regione e i suoi cittadini pretendono e meritano”.

“E’ un rapporto redatto in collaborazione con esperti italiani ed internazionali provenienti anche da Stati Uniti, Germania e Paesi Bassi, e che contiene suggerimenti utili per lo sviluppo della Basilicata. Oggi abbiamo provveduto ad esaminare le indicazioni ed i dati contenuti nel report per trovare concreti ambiti di applicazione”  ha detto l’assessore regionale alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, a margine del Forum. “Posso affermare – ha detto ancora la Franconi – che ci sono idee molto interessanti ed anche altre che già la giunta regionale aveva provveduto a mettere in atto. Il nostro scopo sarà quindi potenziare quelle già esistenti e progettarne altre. Il rapporto fornisce un quadro con luci ed ombre della Basilicata rilevando per esempio come il nostro Pil abbia superato i valori pre-crisi, e come al contempo le carenze infrastrutturali siano molte. A questo ultimo proposito – ha continuato la Franconi –  bisogna sottolineare come alla Regione siano destinate opere per 420 milioni di euro che il governo nazionale e l’Anas non hanno ancora progettato. Ne abbiamo più volte sollecitato lo sblocco, ben sapendo che la Basilicata in questo modo compirebbe un passo in avanti considerevole”.

REGIONALI, TUTTI GLI ADEMPIMENTI IN UNA CIRCOLARE

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Una circolare del dirigente generale del Dipartimento Presidenza della giunta sui primi adempimenti da adottare in vista delle elezioni del 24 marzo, in Basilicata, è consultabile nella sezione del sito istituzionale dedicata proprio alle prossime regionali. Il documento è rivolto, tra gli altri, ai Comuni, al Consiglio regionale, alle due Province lucane, alla Corte d’Appello e ai tribunali del capoluogo e di Matera e contiene una serie di indicazioni utili al corretto svolgimento delle elezioni. Nella sezione sulle regionali 2019 sono consultabili anche la legge regionale del 20 agosto scorso sul sistema di elezione del Presidente della giunta e dei consiglieri, i decreti di convocazione dei comizi, la delibera di ripartizione dei venti seggi da assegnare nelle singole circoscrizioni elettorali, le istruzioni per la presentazione delle candidature e la relativa modulistica. Nella circolare del dirigente generale del Dipartimento Presidenza della giunta sono indicati tempistiche ed adempimenti rivolti principalmente ai sindaci e ai commissari prefettizi, che ad esempio entro “il quarantacinquesimo giorno antecedente quello della votazione (quindi giovedì 7 febbraio), dovranno procedere alla pubblicazione, mediante affissione all’albo pretorio e negli altri luoghi pubblici, dei manifesti, a loro firma, con i quali viene dato avviso agli elettori della convocazione dei comizi elettorali, con l’indicazione della data e degli orari delle votazioni, nonché della ripartizione dei seggi da assegnare nelle singole circoscrizioni elettorali”.

Entro il ventesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del manifesto di convocazione dei comizi (e quindi entro mercoledì 27 febbraio 2019) i Comuni “dovranno spedire al domicilio degli elettori residenti all’estero, per posta prioritaria sia per i Paesi d’oltremare che per quelli europei, le cartoline-avviso recanti, fra l’altro, l’indicazione della data di votazione”. I Comuni dovranno inoltre garantire l’apertura degli uffici per la presentazione delle candidature “nei 15 giorni antecedenti il termine di presentazione delle liste (dall’8 al 22 febbraio 2019) per non meno di 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì ed il sabato e la domenica antecedenti il 22 febbraio”. Al fine di assicurare “la regolarità del procedimento elettorale e di garantire il diritto di elettorato attivo” i Comuni dovranno procedere “con la massima tempestività, alla consegna delle tessere elettorali personali a tutti gli elettori che dovessero risultarne sprovvisti” o all’invio per posta “degli appositi tagliandi di convalida adesivi in tutti i casi di cambiamento del numero o dell’indirizzo della sezione”.

Per quanto riguarda il rilascio di tessere elettorali non consegnate o dei duplicati “gli Uffici elettorali comunali dovranno rimanere aperti nei due giorni antecedenti la data di inizio della votazione (vale a dire da venerdì 22 a sabato 23 marzo 2019) dalle ore 9 alle 18 e nel giorno della votazione (domenica 24 marzo) per tutta la durata delle operazioni di votazione, dalle ore 7 alle ore 23”. Presenti, nella circolare, anche gli adempimenti per la nomina degli scrutatori, ai quali l’apposita commissione comunale dovrà far fronte “tra il venticinquesimo ed il ventesimo giorno antecedenti quello della votazione, ovvero tra mercoledì 27 febbraio e lunedì 4 marzo 2019, in pubblica seduta, preannunciata due giorni prima con apposito manifesto da pubblicare nell’albo pretorio del Comune e da affiggere in altri luoghi pubblici”. Il sindaco o il commissario notificheranno agli interessati “l’avvenuta nomina nel più breve tempo e, comunque, non oltre il quindicesimo giorno antecedente quello della votazione (quindi sabato 9 marzo 2019). L’eventuale grave impedimento ad assolvere l’incarico di scrutatore dovrà essere comunicato, dagli interessati, entro quarantotto ore dalla ricezione della notificazione della nomina, al sindaco o al commissario che provvederanno, a loro volta, alle sostituzioni secondo l’ordine della graduatoria di ulteriori nominativi di scrutatori. La comunicazione delle nomine in sostituzione dovrà essere notificata agli interessati non oltre il terzo giorno precedente le elezioni (giovedì 21 marzo 2019)”.

I manifesti con le candidature dovranno essere affissi entro l’ottavo giorno antecedente quello della votazione (sabato 16 marzo 2019) nell’albo pretorio ed in altri luoghi pubblici. La Regione Basilicata, invece, provvederà a far pervenire ai Comuni i manifesti con le indicazioni su come si vota, che i sindaci ed i commissari entro l’ottavo giorno antecedente la data delle votazioni e, quindi, entro sabato 16 marzo dovranno affiggere al di fuori dei singoli seggi ed in altri luoghi pubblici.

FRANA DI POMARICO, 160 MILA EURO PER I PRIMI INTERVENTI

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Il vicepresidente della Regione Basilicata, Flavia Franconi, accompagnata dal commissario straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico, Antonio Di Sanza, si è recata a Pomarico per verificare la situazione in seguito alla frana che ha interessato il paese.
Franconi ha annunciato l’immediato stanziamento di 160 mila euro per i primi interventi, somma che sarà integrata nei prossimi giorni con ulteriori risorse rivenienti dal bilancio regionale.

“Il vicepresidente – si legge nella nota – ha annunciato, inoltre, che già nei primi giorni della prossima settimana la giunta regionale approverà un’apposita delibera con la quale verrà dichiarato lo stato di calamità per il Comune di Pomarico.

Dal canto suo, l’assessore alle Infrastrutture, Carmine Miranda Castelgrande, già a partire dal 25 gennaio scorso e successivamente martedì 29, ha effettuato sopralluoghi sul posto con la Struttura di Protezione civile regionale”.

Domani, annuncia Castelgrande, si tornerà a Pomarico, dove, nell’ambito delle attività del Centro Operativo Comunale, è stato convocato un incontro durante il quale si farà il punto tecnico, si discuterà delle risultanze delle attività svolte e si individueranno le soluzioni da adottare per gli interventi immediati ed urgenti.

PREVENZIONE HPV, CONVENZIONE REGIONE-ISPRO FIRENZE

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La prevenzione continua a essere al primo posto fra le scelte della Regione Basilicata in materia sanitaria. Diverse, le azioni messe in campo in tal senso – negli ultimi tempi – dal Dipartimento alle Politiche della persona, con massima attenzione soprattutto nei confronti del genere femminile. Dopo il progetto per “la promozione di comportamenti protettivi tra le donne con diabete gestazionale a rischio di sviluppare il diabete di tipo 2”, presentato pochi giorni fa dalla vicepresidente della giunta ed assessore alle Politiche della persona, Flavia Franconi e per il quale il ministero della Salute ha da poco stanziato risorse pari a 450 mila euro, l’amministrazione regionale è pronta ad avviare un’altra iniziativa per lo studio e per la prevenzione delle patologie di natura oncologica che colpiscono la donna.
E’ stata pubblicata, sul numero odierno del Bollettino ufficiale della Regione Basilicata, la presa d’atto di una convenzione siglata fra l’Ufficio di prevenzione primaria del Dipartimento regionale alla Salute e l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (Ispro) di Firenze, promotore e capofila a livello nazionale del progetto “Integrazione dei programmi di vaccinazione e di screening per la prevenzione del cervicocarcinoma: interventi per ridefinire e implementare nuovi protocolli di screening per le donne vaccinate prima della età di inizio dello screening”. L’iniziativa prevede attività di coordinamento con l’Ispro di Firenze per “l’incrocio degli archivi delle donne che secondo la routine a 35 anni vengono invitate allo screening” e l’invio “al centro coordinatore in forma anonima dei risultati del test Hpv (papilloma virus) delle donne controllate, divise per condizione vaccinale, nel massimo rispetto della riservatezza dei dati”.
L’istituto toscano porterà avanti il progetto non solo con l’Ufficio di prevenzione primaria della Regione Basilicata, ma anche con altri quattro centri italiani: l’azienda ospedaliera “Città della Salute e della Scienza” di Torino, l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) del policlinico San Martino di Genova, il reparto di Immunologia diagnostica molecolare oncologica dell’Istituto oncologico veneto (Iov)-Irccs di Padova, l’Unità operativa complessa (Uoc) interaziendale di epidemiologia della Asl di Reggio Emilia. Tutti i dati delle diverse strutture, fra cui quelle lucane saranno quindi incrociati per un attento ed approfondito studio sulla materia. La convenzione tra il Dipartimento alle Politiche della Persona della Regione Basilicata e l’Ispro di Firenze avrà durata fino al primo aprile del 2020. Alla scadenza di ogni trimestre di attività sarà redatto un rapporto tecnico-scientifico sullo stato di avanzamento del progetto.

APPROVATE NUOVE LINEE GUIDA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE

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La giunta regionale della Basilicata su proposta dell’assessore ad Ambiente ed Energia, Francesco Pietrantuono ha approvato le nuove linee guida per la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) in seguito alle modifiche normative introdotte dal decreto legislativo n. 104 del 16 giugno 2017. Nel provvedimento – pubblicato sull’ultimo numero del bollettino ufficiale della Regione (Bur) Basilicata – è spiegato che “le sostanziali modifiche” alla normativa finora in vigore “in materia di Valutazione di impatto ambientale (Via) rendono obbligatorio per la procedura regionale il ricorso alla conferenza di servizi”. “A tal proposito – è evidenziato nella delibera che approva le nuove linee guida – si è reso necessario per la Regione Basilicata definire gli indirizzi operativi e procedurali per lo svolgimento della Via di competenza regionale a seguito dell’introduzione dell’articolo 27-bis che prevede il provvedimento autorizzatorio unico regionale”.

Il nuovo decreto ha ridefinito anche ”il procedimento di verifica di assoggettabilità alla Via  rendendolo più snello sia nelle modalità di attivazione che nei contenuti documentali da allegare all’istanza”. Significativa è anche la riformulazione dell’articolo 28 del modificato decreto legislativo n. 152 del 2006 – dal titolo “Monitoraggio” – ai fini della verifica “di ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di verifica di assoggettabilità a Via o nel provvedimento di Via, con costi a carico dei proponenti”. Nelle more dell’esercizio della potestà legislativa regionale “volta al recepimento delle modifiche, con le linee guida si individuano le modalità operative per le procedure di compatibilità ambientale di nuova attivazione, unitamente alla modulistica inerente le procedure richiamate per le valutazioni”. Il documento contiene indicazioni su “autorità competente, campo di applicazione, procedura, integrazioni, modalità per la presentazione delle istanze, casi di improcedibilità, studi preliminari, provvedimento autorizzatorio unico regionale, documentazione, amministrazioni potenzialmente interessate, avvisi, consultazione del pubblico, conferenza di servizi”.

FRANA POMARICO E NEVICATE, REGIONE CHIEDE SOSTEGNO GOVERNO

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La giunta regionale della Basilicata, guidata dal vicepresidente Flavia Franconi si è riunita oggi a Potenza ed ha deliberato, su proposta dell’assessore della Basilicata alle Infrastrutture e alla Mobilità, Carmine Miranda Castelgrande di richiedere alla Presidenza del Consiglio dei ministri “per il tramite del Dipartimento nazionale della Protezione civile” la dichiarazione dello stato di emergenza per il territorio del Comune di Pomarico, colpito il 29 gennaio scorso da un importante evento franoso. Nel provvedimento viene ricordato che “la Regione Basilicata ha già provveduto allo stanziamento di un importo di 160 mila euro, per far fronte alle prime spese relative al soccorso alla popolazione”. “Valutati i risultati dei sopralluoghi effettuati che hanno messo in evidenza – è specificato nella delibera – l’ampiezza e complessità del fenomeno in atto” la giunta regionale, su sollecitazione anche del sindaco di Pomarico ha stabilito di inoltrare, per il tramite della vicepresidente Flavia Fanconi, la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza, affinché vengano disposti “immediati interventi per la messa in sicurezza dell’area interessata dal vasto movimento franoso”. Nella stessa seduta di oggi, la giunta ha richiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri – sempre su proposta dell’assessore Castelgrande – la dichiarazione di stato di emergenza per il territorio regionale colpito “da avversità atmosferiche”.

“Le eccezionali nevicate verificatesi a partire dal 24 gennaio – è spiegato nella delibera di giunta – hanno interessato gran parte del territorio regionale ed in particolare le zone nord occidentali e provocato l’interruzione di servizi pubblici essenziali con grave disagio per le popolazioni interessate, con interruzioni in molti punti della rete viaria statale e provinciale, con significativi blocchi della circolazione stradale e ferroviaria sulla linea Potenza-Foggia e Appulo-Lucana e con l’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica che ha interessato per diversi giorni circa 30 mila utenze”. Nel provvedimento viene sottolineato anche che la Regione “per garantire un primo parziale ristoro” di parte delle spese sostenute per i vari interventi “ha provveduto ad individuare risorse finanziarie pari a 150 mila euro”. Per l’esecutivo lucano resta però necessaria la dichiarazione di stato di emergenza “per disporre immediati interventi per la messa in sicurezza delle aree interessate”.

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