La giunta regionale della Basilicata ha approvato nei giorni scorsi l’Avviso pubblico per il finanziamento di progetti di rilevanza regionale messi in campo da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale per la realizzazione delle attività previste nel Codice del Terzo settore. Per la misura sono stati stanziati oltre 554 mila euro, assegnati al maggior Ente lucano dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con un decreto del 29 dicembre 2017.
L’obiettivo, sancito nell’accordo sottoscritto tra la Regione e il ministero, è quello favorire l’attuazione di programmi della durata di sei mesi capaci di migliorare la coesione e il benessere della comunità attraverso una più completa integrazione dei cittadini a maggiore rischio di esclusione, con particolare attenzione alla qualità dei rapporti intergenerazionali per lo sviluppo sociale ed economico, sostenendo le capacità organizzative e promuovendo reti al fine di valorizzare la sussidiarietà orizzontale.
Tra le aree prioritarie di intervento, inserite nell’atto di indirizzo ministeriale, espliciti riferimenti al contrasto dei fenomeni sociali del caporalato, della ludopatia, della violenza di genere e della disabilità. Così come non mancano indicazioni sulla necessità di rafforzare la cittadinanza attiva, di allargare maggiormente la cultura del volontariato al mondo dei giovani, a partire della scuola, e di consolidare il tessuto associativo del Terzo settore.
Il finanziamento regionale andrà a coprire al massimo l’80 per cento dei costi di ciascun progetto, non potrà essere inferiore a 20 mila euro né superare l’importo di 50 mila euro, così da promuovere lo sviluppo di sinergie partecipative tra gli enti proponenti, evitando al contempo la frammentazione degli interventi. Per la restante quota del costo complessivo, pari almeno al 20 per cento, le associazioni di promozione sociale e le organizzazioni di volontariato potranno avvalersi anche di eventuali risorse finanziarie messe a disposizione da soggetti terzi pubblici o privati.
STANZIATI 554MILA EURO PER PROGETTI TERZO SETTORE
TRE MILIONI PER L’ASSISTENZA DEI DISABILI GRAVI
La Regione Basilicata ha approvato un avviso pubblico “per la concessione di buoni servizio per il sostegno alle persone affette da disabilità grave”, per migliorare “la loro condizione di vita attraverso cure adeguate e assistenza dedicata direttamente nel domicilio”. A disposizione ci sono tre milioni di euro del Fondo Sociale Europeo che saranno distribuiti fra le annualità 2019 e 2020.
Le famiglie interessate dovranno inoltrare domanda, secondo le modalità indicate sul sito istituzionale della Regione Basilicata, allegando tutta la documentazione richiesta, entro il 31 maggio per quanto riguarda la tranche di finanziamenti relativa all’anno in corso.
“La Regione Basilicata si propone – è scritto nell’avviso – di favorire nell’intero territorio regionale un’adeguata assistenza al domicilio della persona con disabilità grave, evitando il ricorso precoce o incongruo al ricovero in strutture residenziali e favorendo il mantenimento della persona con disabilità grave nel proprio ambiente di vita e di relazioni sociali”. L’amministrazione regionale, in questo modo, concorre “alla strategia Ue 2010-2020 in materia di disabilità che punta ad eliminare le barriere che ostacolano la piena integrazione delle persone disabili e che consente a tali soggetti di esercitare i propri diritti in condizioni di parità rispetto agli altri cittadini”.
A tal fine, viene spiegato, la Regione Basilicata “intende promuovere azioni e interventi nei seguenti ambiti: accessibilità ai beni e ai servizi sanitari; uguaglianza attraverso la piena applicazione della legislazione europea in materia di lotta contro le discriminazioni fondate sulla disabilità; occupazione attraverso l’elaborazione di politiche dell’occupazione e il miglioramento dell’accessibilità ai luoghi di lavoro; istruzione e formazione con un sistema accessibile e programmi di apprendimento permanente; protezione sociale in contrasto alle disparità di reddito, ai rischi di povertà ed esclusione sociale ai quali sono esposti i disabili e le persone non autosufficienti”.
La Regione attraverso la concessione dei buoni punta a “migliorare la qualità della vita” con misure “per l’acquisto di servizi di cura e assistenza domiciliari”. Si tratta in particolare di “un contributo economico calcolato in base alla situazione Isee del nucleo familiare richiedente, il cui importo non potrà in nessun caso eccedere il costo che il destinatario è tenuto a corrispondere al soggetto che eroga il servizio di cura e assistenza domiciliare”.
REGIONE “RMI E REDDITO DI CITTADINANZA NON COMULABILI”
“La Direzione Generale della Presidenza della Giunta regionale di Basilicata fa sapere che stanno giungendo numerose richieste di chiarimenti in merito al cumulo del Reddito minimo di inserimento con il Reddito di cittadinanza, atteso che molti cittadini stanno in questi giorni ricevendo dall’Inps un messaggio con la comunicazione di ammissione al beneficio nazionale.
“A riguardo – si legge nella nota – si precisa che trovano applicazione le disposizioni della Dgr n. 1011 del 29 settembre 2017, che stabilisce il divieto di cumulo del contributo erogato dal Programma Reddito minimo di inserimento con altri trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari a qualunque titolo erogati da un’amministrazione pubblica per l’inclusione sociale e/o il sostegno al reddito in favore del beneficiario stesso o di altro membro del nucleo familiare.
Ne consegue che il Reddito di cittadinanza non è cumulabile con il Rmi”.
“Pertanto, ferma restando l’incumulabilità dei benefici, il cittadino interessato – continua la nota – dovrà esercitare diritto di opzione per il trattamento economico ritenuto più vantaggioso, tenendo conto che le attività del RMI termineranno entro la fine di giugno 2019, comunicando al Soggetto attuatore, Arlab, anche per il tramite del responsabile del progetto di pubblica utilità in cui ha finora svolto le attività, l’eventuale rinuncia al Reddito minimo dalla data in cui ha preso conoscenza di essere stato ammesso al Rdc. In tale caso l’indennità relativa alle ore di attività eventualmente già espletate potrà essere erogata anche in assenza del raggiungimento dell’80% del totale come previsto dal Programma stesso. La Direzione Generale della Presidenza ricorda infine che l’accertamento della fruizione contemporanea dell’indennità di partecipazione al Programma reddito minimo di inserimento con altri benefici economici tra quelli innanzi descritti da parte di uno stesso beneficiario o dai membri del suo nucleo familiare, comporta la decadenza dal Rmi e la contestuale restituzione degli importi indebitamenti percepiti oltre alle sanzioni previste per il caso di dichiarazioni mendaci o non veritiere”.
EDILIZIA SCOLASTICA, AGGIORNAMENTO GRADUATORIA PER 2019
È stato indetto dalla Regione Basilicata l’avviso pubblico “per aggiornare la graduatoria unica regionale di edilizia scolastica per l’annualità 2019 del Piano triennale 2018-2020”. Il provvedimento – la cui copertura economica sarà garantita dalle assegnazioni statali previste nel decreto del Miur n. 119 in corso di registrazione dagli organi di controllo – è finalizzato “al finanziamento di interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica statale, nonché alla costruzione di nuovi edifici scolastici o di palestre”. L’aggiornamento determinerà “la nuova graduatoria per l’annualità 2019”, mentre il piano potrà essere utilizzato “da parte dello Stato o da parte della Regione per la concessione di finanziamenti relativi all’edilizia scolastica”. Destinatari dell’avviso sono le due Province (Potenza e Matera) ed i Comuni lucani, che potranno candidare “proposte progettuali riguardanti edifici pubblici di cui detengono la proprietà o per i quali abbiano l’onere della gestione e della manutenzione”.
Tra gli interventi ammissibili, quelli relativi ad “adeguamento sismico, nuova costruzione, sostituzione edilizia con demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, delocalizzazione in altro sito di edifici esistenti”. Le candidature – secondo le indicazioni presenti sul sito istituzionale della Regione Basilicata e precisamente sulla piattaforma informatica “Centrale Bandi” – dovranno essere presentate dagli enti locali interessati a partire da domani 19 aprile fino alle ore 17 del 6 maggio prossimo.
AVVISO FILIERA PRODUTTIVA TURISTICA, REGIONE PUBBLICA 18 FAQ
Il Dipartimento regionale alle Attività produttive ha pubblicato sul sito istituzionale della Regione Basilicata le risposte ai quesiti – chiamati in gergo con l’acronimo Faq (dall’inglese Frequently asked questions) – presentati entri il 13 aprile scorso dalle imprese interessate all’avviso pubblico denominato “La filiera produttiva turistica, culturale e creativa per la fruizione dei beni del patrimonio culturale e naturale”. Obiettivo del bando – che mette a disposizione una somma superiore ai 10 milioni di euro – è quello di “incentivare lo sviluppo di imprese delle filiere culturali, turistiche, creative, dello spettacolo e dei prodotti tradizionali e tipici funzionali alla fruizione dei beni del patrimonio culturale e naturale della regione Basilicata”. L’avviso, tra l’altro, è stato individuato quale strumento per attuare gli obiettivi specifici dell’Azione 3B.3.3.2 “Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati beni del patrimonio culturale e naturale della regione Basilicata, anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo, e delle filiere dei prodotti tradizionali e tipici” a valere sul Po-Fesr 2014-2020.
Ben 18, le Faq indirizzate al Dipartimento regionale alle Attività produttive. Dalle risposte fornite dagli uffici emerge ad esempio che “l’impresa deve essere costituita alla data di inoltro della candidatura e quindi entro il 31 maggio 2019” e che i dati “relativi alle presenze ed ai posti letto sono quelli rilevati al 2017 dal compendio statistico sul turismo”. Una fondazione costituita “può partecipare all’avviso purché sia iscritta al Registro delle Imprese”, mentre l’avviso, nel caso di attività ricettive “non ammette progetti per l’incremento dei posti letto”. Nel bando sono considerate fondazioni o associazioni “a prevalente partecipazione femminile quelle in cui il 51 per cento dell’organo amministrativo sia rappresentato da donne”, mentre si definiscono “a prevalente partecipazione giovanile” quelle in cui “il 51 per cento dell’organo amministrativo sia composto da giovani di età inferiore o uguale a 40 anni”. L’elenco completo delle domande e delle risposte è consultabile sul sito istituzionale della Regione Basilicata ed è utile ad ottenere i chiarimenti necessari per la partecipazione all’avviso, la cui data ultima per l’adesione è fissata al 31 maggio prossimo.
AVVISO PERCORSI ACCOMPAGNAMENTO, REGIONE INCREMENTA RISORSE
L’intento dell’avviso era apprezzabile e condivisibile, i progetti presentati sono stati numerosi e le risorse a disposizione, pur se cospicue, non sono state sufficienti. Proprio per questo la Regione Basilicata – per consentire la massima partecipazione dei soggetti del terzo settore – ha deciso di incrementare la dotazione finanziaria dell’avviso pubblico “per la presentazione di proposte progettuali innovative, finalizzate alla creazione di percorsi di accompagnamento a persone in particolari condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale”. L’amministrazione regionale ha quindi messo a disposizione una cifra pari a un milione di euro – che si aggiunge ai 2,5 milioni precedentemente stanziati – per garantire la copertura economica di 14 progetti risultati “non finanziabili” nella seconda finestra del bando.
L’avviso – pubblicato a febbraio dello scorso anno – era rivolto a partenariati di imprese sociali e a soggetti del terzo settore, per la creazione di percorsi di accompagnamento nei confronti di situazioni di particolare vulnerabilità e fragilità sociale, rappresentate ad esempio da “nuclei familiari multiproblematici con persone in condizione di svantaggio”. Nel bando si faceva riferimento “a condizioni di persistente inoccupazione, presenza nei nuclei familiari di componenti con malattie croniche invalidanti, rischio di tossicodipendenza o di fenomeni di microcriminalità”. In linea con le priorità individuate dalla Commissione europea e finanziato con risorse del Po Fse Basilicata 2014-2020 – pari a 2,5 milioni di euro – il bando intendeva quindi promuovere “la realizzazione e la sperimentazione di servizi sociali attraverso progetti di sostegno a nuclei familiari in condizione di povertà o a rischio di esclusione sociale e oggetto di discriminazione”.
Le risorse erano state articolate su due finestre di candidatura (la prima al 30 aprile 2018, la seconda al 9 settembre dello stesso anno). Sulla base delle risorse finanziarie erano stati accolti i primi 12 progetti, mentre i restanti 14, pur se ritenuti validi e idonei non avevano ottenuto la copertura economica. Oggi, con l’incremento della dotazione, tali proposte progettuali potranno essere regolarmente finanziate.
PSR, DA AGEA ALTRI 1,3 MLN PER PAGAMENTO AGRICOLTORI
Il Dipartimento alle Politiche agricole della Regione Basilicata fa sapere che “ulteriori pagamenti sono stati sbloccati per oltre 1,3 milioni euro da parte dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea)”. Le somme – che sono destinate alle “142 domande di aiuto relative a produzione integrata, biologico e indennità compensativa, primi insediamenti e miglioramenti aziendali” – sono state accreditate agli agricoltori lucani “con i decreti n. 257, 258, 260, 261”. Dalla Regione Basilicata spiegano inoltre che “con questo provvedimento ammontano ad oltre 14,4 milioni di euro i pagamenti a valere sulle misure del Piano di sviluppo rurale (Psr) Basilicata 2014-2020 avvenuti nell’ultimo mese e mezzo”. Della dotazione finanziaria complessiva “di 671 milioni di euro, ad oggi, sono stati impegnati oltre 514 milioni di euro, circa il 77 per cento delle risorse, attraverso 32 bandi. La spesa effettuata supera i 158 milioni di euro, cioè il 27 per cento del programma. Le domande ammesse e finanziate, a valere su tutti i bandi, sono più di 36 mila”.
PSR, IL 19 GIUGNO SI RIUNISCE IL COMITATO DI SORVEGLIANZA
L’approvazione della relazione annuale 2018 da notificare alla Commissione europea entro il 30 giugno prossimo sarà al centro della quinta riunione del Comitato di sorveglianza del Programma di sviluppo rurale (Psr) Basilicata 2014-2020, che si terrà a Miglionico (Matera) il 19 giugno, nel Castello del Malconsiglio. A darne notizia il Dipartimento regionale alle Politiche agricole e forestali. Il Castello della cittadina del materano è stato scelto in quanto dimostrazione “di ottimo utilizzo delle risorse europee (Fesr e Psr) per la sua riqualificazione strutturale e funzionale” e perché sede del Gruppo di azione locale (Gal) Start 2020. Le precedenti edizioni si erano tenute a Matera, ma anche in centri come Accettura (Matera) e Maratea (Potenza). “Come già condiviso e programmato – spiegano dalla Regione Basilicata – fra i servizi della direzione generale per l’agricoltura (Dg-Agri) della Commissione europea e gli uffici dell’Autorità di Gestione del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), la quinta riunione del Comitato di Sorveglianza del Psr Basilicata si terrà a Miglionico”. (ITALPRESS) –
L’organismo di controllo “si riunisce almeno una volta all’anno per valutare l’attuazione del programma e i progressi compiuti nel conseguimento dei suoi obiettivi. Nell’incontro del giugno prossimo sarà sottoposta all’attenzione dei membri del Comitato di Sorveglianza la relazione annuale 2018”. Nell’occasione sarà distribuito ai partecipanti il volume “Il Futuro nei solchi del passato”, iniziativa editoriale del Dipartimento regionale alle Politiche agricole e forestali che si colloca all’interno delle più ampie attività di promozione e di comunicazione del Psr Basilicata 2014-2020. Un fascicolo separato – che sarà allegato alla pubblicazione – conterrà anche una analisi dell’agroalimentare in Basilicata e dello stato di attuazione e di avanzamento del Programma di sviluppo rurale (Psr), attraverso una dettagliata e puntuale fotografia del comparto, con dati aggiornati a dicembre 2018 e rielaborati dagli uffici dipartimentali”.



