L’assessore all’Ambiente ed energia della Regione Basilicata, Gianni Rosa, ha incontrato la delegazione della Confapi Potenza. Il tavolo ha analizzato le criticità di competenza del dipartimento Ambiente che incidono sull’attività delle nostre piccole imprese: sburocratizzazione e maggiore efficienza dell’apparato amministrativo sono state le richieste dei rappresentanti della categoria.
“Migliorare l’efficacia e l’efficienza della Pubblica amministrazione regionale per andare incontro alle esigenze dei cittadini e delle imprese – ha affermato Rosa – sono due delle priorità dell’agenda dell’assessorato ambiente. Programmeremo incontri ciclici con le associazioni di categoria per monitorare i miglioramenti e rilevare le criticità. Sono sempre stato convinto – ha aggiunto – che per lo sviluppo del nostro tessuto economico sia fondamentale aiutare le piccole imprese che rappresentano la base da cui partire per il rilancio della Basilicata. Continuerò a sostenere il comparto”.
ROSA INCONTRA DELEGAZIONE CONFAPI POTENZA
PSR, RIAPERTI TERMINI BANDO RELATIVO ALLA SOTTOMISURA 16.8
La giunta regionale della Basilicata, su proposta dell’assessore alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli, ha disposto la riapertura dei termini del bando relativo alla Sottomisura 16.8 del Psr Basilicata 2014/2020 per il “Sostegno alla stesura di Piani di gestione forestale e strumenti equipollenti”.
Le domande potranno essere presentate unicamente attraverso il portale Sian. Il differimento dei termini ha lo scopo di consentire a tutti gli interessati di partecipare, in quanto il portale aveva registrato precedentemente un blocco legato a persistenti problemi tecnici. Il nuovo termine di scadenza è fissato in 30 giorni dalla pubblicazione della delibera sul Bur.
FORESTAZIONE, SINDACATI CHIEDONO INCONTRO CON ESECUTIVO LUCANO
Con l’intento “di affrontare le problematiche relative alla ripresa dei lavori nel settore della forestazione, che interessa una platea di circa cinquemila operai” il segretario regionale della Confederazione autonoma europea dei lavoratori (Confael), Luigi D’Amico ha chiesto un incontro al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e al vicepresidente dell’esecutivo lucano ed assessore alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli. “Dopo aver appreso con soddisfazione che la nuova giunta regionale ha inserito tra le proprie priorità l’avvio dei cantieri forestali – hanno commentato D’Amico e Rocco Toce, segretario regionale per il settore idraulico e forestale del sindacato – speriamo che vengano trovate al più presto le risorse necessarie a dare risposte alle aspettative dei lavoratori forestali e delle loro famiglie”.
Ai fini del raggiungimento delle “151 giornate Cau è necessario che l’attività dei cantieri inizi il prima possibile, onde evitare problemi di governance come avvenuto negli anni scorsi. Il comparto forestale ha vissuto nel passato e per troppo tempo incertezze che vorremmo non rivedere più e quindi chiediamo al presidente Bardi ed all’assessore regionale Fanelli di avere le giuste attenzioni nei confronti dei lavoratori forestali”. La giunta regionale, su proposta del vicepresidente Fanelli ha disposto pochi giorni fa la riapertura dei termini del bando relativo alla Sottomisura 16.8 del Psr Basilicata 2014/2020 per il “Sostegno alla stesura di Piani di gestione forestale e strumenti equipollenti”. Il nuovo termine di scadenza è fissato in 30 giorni dalla pubblicazione della delibera sul prossimo Bollettino ufficiale della Regione Basilicata.
DIGA DEL RENDINA, MERRA “STIAMO LAVORANDO DA TEMPO”
Le indagini geotecniche e strutturali sulla diga del Rendina sono state oggetto di incontri e interlocuzioni che l’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Donatella Merra, sta tenedo dallo scorso 20 maggio con il commissario del Consorzio di Bonifica della Basilicata, Giuseppe Musacchio. “Con il commissario Musacchio – spiega l’assessore Merra – abbiamo già approfondito i primi importanti temi che afferiscono alla competenza del Consorzio. In particolare abbiamo esaminato le questioni connesse alla messa in esercizio della diga del Rendina, alla realizzazione delle opere del ‘Distretto G’ dello schema idrico Basento – Bradano per l’irrigazione di circa 13 mila ettari dell’Alto Bradano, al collegamento Diga del Lampeggiano – Montemilone”. “Si tratta – evidenzia Merra – di infrastrutture irrigue, funzionali allo sviluppo sostenibile per le imprese agricole della Basilicata che, se messe in esercizio, potrebbero garantire uno sviluppo dell’ortofrutta della zona”.
“Riguardo ad una ipotesi di convenzione con l’Università di Perugia per le indagini geotecniche e strutturali sulla diga del Rendina – spiega l’assessore Merra – ho già chiesto a Musacchio di firmare soltanto dopo ulteriori approfondimenti sia per quanto riguarda lo schema di protocollo, sia per verificare se le stesse competenze tecniche siano presenti anche presso l’Università di Basilicata. Per ogni questione ho chiesto a Musacchio report dettagliati al fine di pianificare un lavoro proficuo, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi possibili in tempi rapidi. Su ogni questione – conclude Merra – sto lavorando alacremente e col profilo basso, nell’interesse dei lucani e soprattutto per comunicare presto i primi risultati del cambio di passo”.
Il prossimo incontro tra l’assessore Merra e il commissario Musacchio è fissato per venerdì 31 maggio.
RIONE BUCALETTO, MERRA “NESSUNA FIBRILLAZIONE IN GIUNTA”
“Nessuna fibrillazione in Giunta regionale, non sono mai andata su tutte furie, non ho subito nessuna invasione sulle competenze legate alle infrastrutture”. E’ questa la precisazione dell’assessore alle infrastrutture, Donatella Merra, riguardo a un articolo di stampa pubblicato, nei giorni scorsi, da un quotidiano locale in riferimento alla conferenza stampa, tenutasi in Regione, sulla firma di un protocollo per la realizzazione di nuovi alloggi al rione Bucaletto di Potenza.
“Ho scelto di non intervenire alla conferenza stampa in questione – spiega l’assessore – perché si trattava di un’azione per la quale la sottoscritta non ha avuto alcun ruolo. Le parole del presidente Bardi, proferite nel corso della conferenza stampa riguardo al rigido controllo che la Regione effettuerà circa la tempistica dell’intervento, rappresentano, per il mio mandato assessorile, la presa in carico della questione. Per il dipartimento – conclude Merra – era presente alla conferenza stampa il responsabile dell’azione, Giovanni Di Bello”.
DANNI DA MALTEMPO, FANELLI “ATTIVATE SUBITO LE PROCEDURE”
“Appaiono preoccupanti le dichiarazioni dei senatori Gianni Pittella e del collega di partito Salvatore Margiotta, quest’ultimo parlamentare dal 2006, sulla procedura attuativa afferente i danni alle produzioni agricole in caso di calamità naturale. Il decreto legislativo 102 del 2004, che regolamenta il Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura, prevede tempistiche che l’attuale amministrazione regionale sta non solo rispettando, ma addirittura anticipando”. Lo afferma in una nota l’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, Francesco Fanelli.
“Dal giorno successivo al primo evento calamitoso, verificatosi il 13 maggio 2019, gli uffici competenti si sono immediatamente adoperati – ha evidenziato – per rendere disponibile sul portale regionale il modello di segnalazione dei danni subìti dagli imprenditori agricoli, al fine di procedere sia alla delimitazione delle aree colpite sia alla quantificazione dei danni al comparto agricolo”.
“Gli uffici, dopo aver raccolto le segnalazioni pervenute, predisporranno velocemente la delibera di giunta regionale e la relazione tecnica da inviare al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, cioè gli atti necessari per richiedere il riconoscimento dello stato di calamità – aggiunge Fanelli -. Come si evince, dunque, il Dipartimento Agricoltura sta procedendo nel pieno rispetto della normativa. Viene piuttosto da chiedersi, invece, come mai i fondi stanziati per le calamità relative al 2013 e al 2017, riconducibili agli anni di governo del partito di chi polemizza senza ragioni fondate, risultino ancora vincolati e non liquidati ai soggetti beneficiari”. “Strumentalizzare gli operatori di un settore già in difficoltà e messi in ginocchio, peraltro, da eventi meteorologici dalla portata eccezionale, è espressione – ha aggiunto l’assessore – di una politica vecchia e perniciosa. Soprattutto alla luce di certi comportamenti adottati da esponenti del Pd che, senza alcuna competenza tecnica, organizzano incontri con imprenditori agricoli con il solo scopo di disinformarli”.
“Invitando i colleghi consiglieri a una maggiore lealtà politica, colgo l’occasione per rimarcare il mio impegno ad accelerare le procedure a favore del mondo agricolo dopo l’ultima dannosa grandinata e a investire della problematica il governo nazionale. Sarà mia premura, inoltre, comprendere lo stato dell’arte dei procedimenti afferenti i fondi stanziati e inspiegabilmente mai liquidati relativi alle calamità verificatesi dal 2013 in poi, per portarli finalmente a erogazione”, ha concluso.
BARDI “LAVORO, AMBIENTE E SVILUPPO AL CENTRO POLITICHE REGIONE”
Miglioramento delle infrastrutture e del sistema dei trasporti, attenzione al turismo e al lavoro inteso come “diritto dei cittadini”; e poi commercio, agricoltura, difesa dell’ambiente, sviluppo economico e sfruttamento del petrolio da “trattare come risorsa con nuove politiche”; e ancora: sanità “efficiente e senza sprechi”, riorganizzazione della macchina amministrativa e riforma dello Statuto.
Sono queste, le direttive che guideranno il governo di centrodestra nella propria legislatura ed indicate oggi, dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, nella sua relazione programmatica in Consiglio-. nella presentazione della relazione programmatica che ha tenuto oggi, nel corso della seduta del Consiglio regionale, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“Quando all’inizio dello scorso anno il presidente Berlusconi mi ha chiamato per propormi di guidare la coalizione di centro destra in Lucania – come indicazione unanime anche da parte di Salvini e Meloni – dopo una breve pausa di riflessione, ho inteso subito accettare la proposta che mi era stata fatta. Ritengo, infatti, che laddove possibile, un servitore dello Stato non debba mai smettere di essere al servizio della collettività”, ha detto il presidente all’inizio della sua comunicazione ai consiglieri.
“Dal 1995 ad oggi – ha proseguito – un unico gruppo di potere, anche se con diverse declinazioni, è stato ininterrottamente alla guida della regione e di quasi tutti gli enti locali. Gli elettori hanno dato un giudizio su questa stagione. Il centrodestra ha incarnato, quindi, questa domanda che veniva dalla parte più profonda ed avveduta dell’elettorato lucano, ed ha saputo coglierla, così come dimostra il risultato. La campagna elettorale è finita. Ora ci accingiamo al governo. Il cambiamento, però, non è la rivoluzione. È un processo più profondo che deve incidere nei comportamenti, nell’azione amministrativa, nella quotidianità. Ed è per questo più lungo e duraturo”.
Bardi ha parlato di “Basilicata terra bellissima”, che deve recuperare “centralità politica ed economica”: al primo punto del programma ci saranno quindi “le infrastrutture: ho intenzione, infatti, di avviare da subito un monitoraggio dell’intera rete viaria su gomma e su tutte le opere in cantiere. Per questo stabilirò immediatamente un tavolo di confronto con l’Anas”.
Il governatore si è soffermato sulla necessità di “ammodernamento della rete Potenza-Melfi e della Potenza-Bari” di “ripensare la Basentana”, valutando allo stesso tempo “con la maggioranza, l’opportunità di una nostra partecipazione all’Aeroporto di Pontecagnano. Ritengo invece indispensabile l’apertura al traffico aereo dello scalo di Pisticci”. Bardi ha poi parlato di “sviluppo delle infrastrutture e dei collegamenti verso i centri urbani più sviluppati e verso le regioni limitrofe”, che dovrà procedere “di pari passo con la manutenzione e con l’ammodernamento delle infrastrutture viarie secondarie”.
Per quanto riguarda il turismo “da valorizzare appieno partendo da un miglior utilizzo dei fondi europei, senza farci sfuggire le potenzialità di Matera 2019”, l’intenzione di creare un brand “Basilicata” sarà supportata da “un concorso internazionale di idee”. Il restyling del sistema turismo non può non fare i conti con le politiche per la tutela della costa e del sistema balenare, attraverso “interventi che risultano indispensabili anche per l’indotto economico, per permettere un maggiore afflusso vacanziero”.
Tra le idee, quella di promuovere il “Turismo d’avventura”, alternativo “rispetto a quello tradizionale” e che ricomprende “attività quali ad esempio arrampicate, percorsi di trekking, escursioni in percorsi con ostacoli naturali” e che già in Basilicata ha diversi esempi. Tra i punti fondamentali del programma di governo, c’è naturalmente il lavoro. “Intendo – ha detto in merito il presidente – favorire un piano straordinario per il lavoro puntando su due asset. Il primo è quello turistico, il secondo è quello della innovazione. Intendo rimodulare tutto il sistema degli incentivi alle imprese in un’ottica di miglioramento dell’offerta. Per questo nelle prossime ore dovremo puntare a una ricostruzione dei centri per l’impiego. Una moderna politica del lavoro non può lasciare indietro chi è stato espulso dalle politiche attive a cavallo di un’età critica. Parlo di quei 40enni, 50enni, che si trovano costretti in quell’aberrante stato che è la disoccupazione”. Secondo il governatore “parte attiva delle politiche del lavoro saranno anche quelle sul commercio. Dov’è in nostro potere diremo stop ai grandi centri commerciali, per favorire il dettaglio piccolo e medio”.
E poi l’agricoltura, con politiche mirate a valorizzare “le filiere” e a tutelare “i prodotti a chilometro zero”. “La difesa delle nostre produzioni – ha messo in chiaro il governatore – passa necessariamente attraverso la difesa dell’ambiente. Da questo punto di vista faremo dei forestali le sentinelle della nostra regione. La nostra regione non ha un piano paesistico. Lo dovremo costruire insieme con tutti gli attori interessati”. Secondo Bardi, bisogna far fronte, inoltre, al “rischio idrogeologico, che in Basilicata, è dovuto allo stato di abbandono e degrado ma anche e soprattutto alla mancanza di una seria manutenzione ordinaria”. Il presidente ha ricordato che “la nostra regione ha raggiunto la quota di produzione di energia da fonti rinnovabili prevista dagli obbiettivi europei e nazionali”, evidenziando allo stesso tempo che “la totale mancanza di politiche regionali per la corretta installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili ha permesso uno scempio del territorio. Riteniamo, quindi, che il turismo ambientale possa rappresentare uno dei motori dell’economia lucana e che, dunque, sia da incentivare un più penetrante controllo delle aree oggetto di richieste di installazioni di impianti da fonti rinnovabili”. Tra gli obiettivi, anche quello di “riacquistare centralità nella gestione della risorsa idrica e nella promozione delle aree naturali protette”.
Per il presidente, per quanto concerne il petrolio, “particolare attenzione merita il tema estrazioni petrolifere. Sostenerne il blocco è impraticabile. Sostenere, invece, il rispetto dei patti già stabiliti e rinegoziare i termini delle stesse rappresenta la vera priorità. Non si deve andare oltre quanto già stabilito. Il rispetto delle condizioni ambientali e di salute dei lucani saranno le direttrici che guideranno il questo governo regionale. È necessario anche rivedere le modalità dei controlli da parte delle strutture regionali. Le paure vissute in questi anni dai lucani sui pericoli da inquinamento da estrazioni petrolifere non devono più ripetersi. Credo che sia però necessaria una diversa contrattazione delle royalties che dovranno servire alla costruzione delle nostre infrastrutture. E non a finanziare la spesa ordinaria, così come fatto sino ad ora”.
Sullo sviluppo economico il governatore ha rimarcato l’opportunità di favorire le zone economiche speciali e di lanciare “un programma per lo sviluppo del terziario avanzato”. Fondamentale sarà coinvolgere “il sistema universitario lucano” e costruire “nuove opportunità di lavoro per i nostri giovani laureandi: non dobbiamo infatti solo invertire il flusso migratorio, ma rendere attrattiva la Basilicata”.
Importante sarà quindi sfruttare al meglio “i fondi europei a disposizione, incentivando quelli pluriennali su alcuni capitoli di spesa evitando i mille rivoli di spesa che non creano sviluppo”. E poi la Sanità, con “una rete ospedaliera da ripensare”, provando ad “evitare gli sprechi, utilizzando le strutture diffuse del territorio, potenziando alcuni ospedali”, senza trascurare l’importanza di “ampliare i programmi di ospedalizzazione domiciliare” e di gestire in maniera più efficiente “le liste di attesa agendo su vari fattori: ampliare l’offerta, razionalizzare le risorse, governare le richieste con i medici secondo le reali priorità, attivare precisi protocolli diagnostici”. Prima di soffermarsi sulla “riorganizzazione della macchina regionale” e sulla “riforma dello Statuto” il presidente ha parlato della sua giunta: “un mix di competenza e di professionalità”, i cui componenti sono stati scelti “anche su indicazione dei partiti, che sono l’essenza della democrazia costituzionale ed espressione della volontà popolare. Le persone nominate nell’esecutiva hanno avuto anche un ampio mandato popolare e godono della mia fiducia”.
“La riorganizzazione degli uffici – ha ricordato Bardi – stata uno dei punti qualificanti del mio programma elettorale. Per questo è mia intenzione, così come ho già iniziato a fare, cambiare lo stato delle cose. Non bisogna mortificare le competenze, ma porre fine invece alle rendite di posizione. La macchina regionale che ho in mente ha la necessità di accorpare alcune competenze, farne nascere altre, implementarne alcune”. Bardi ha quindi affermato che “la Regione che ho in mente necessita di ammodernare e cambiare lo Statuto, scritto forse con troppa fretta. Nel nuovo Statuto sarà prevista l’istituzione di un nuovo sottosegretariato: una scelta di modernità, fatta anche da altre Regioni”.
REDDITO MINIMO INSERIMENTO, BARDI “NESSUNA INTERRUZIONE”
Rispondendo alle sollecitazioni di alcune organizzazioni di categoria, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e l’assessore regionale alle Attività produttive, Francesco Cupparo, in una nota congiunta precisano che “il Reddito minimo di Inserimento continuerà ad essere erogato ai beneficiari sino al 31 dicembre prossimo, come previsto dalla posta finanziaria a disposizione della Regione. “Vogliamo pertanto tranquillizzare i cittadini interessati e i sindacati che ci hanno sollecitato un intervento – aggiungono – del fatto che non ci sarà alcuna interruzione. Come sostenuto nella relazione programmatica del Presidente la moderna politica del lavoro che si intende perseguire – è scritto nella nota – non lascerà indietro nessuno e tanto meno chi è stato espulso dalle politiche attive a cavallo di un’età critica per essere troppo giovani per andare in pensione e, forse, avanti negli anni per una nuova esperienza di lavoro. Anche per raggiungere questo obiettivo il governo regionale procederà alla riorganizzazione dei Centri per l’Impiego e dei servizi destinati ai disoccupati giovani e adulti superando l’approccio di assistenzialismo del passato e puntando prioritariamente alla tutela della dignità che si salvaguarda innanzitutto con il lavoro, inteso come diritto dei cittadini, attraverso un programma straordinario da realizzare secondo le indicazioni programmatiche”.
Nel ribadire “la piena disponibilità ad ogni forma di confronto con le organizzazioni sindacali su questo come sugli altri temi sociali”, il governatore e l’assessore Cupparo replicano al consigliere Cifarelli (già assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca nell’esecutivo Pittella) e sostengono che, pertanto “è del tutto inesistente ogni rischio paventato sull’interruzione al 30 giugno dei programmi regionali di sostegno al reddito”.



