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BARDI VISITA SEDE LUCANA CONFINDUSTRIA

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“Sono particolarmente felice di essere qui, perché credo che solo stando insieme si possa vincere la sfida del cambiamento che la nostra regione deve saper cogliere”.
Lo ha detto oggi, il governatore della Basilicata, Vito Bardi, nell’ambito di una sua visita alla sede di Potenza dell’associazione di Confindustria. “La Lucania – ha continuato il presidente della Regione – cresce se crescono le sue imprese: ne sono fermamente convinto e questo assunto trova ampia conferma nel mio programma di governo. Mi appello dunque anche all’impresa, affinché faccia responsabilmente la propria parte per contribuire al nuovo corso auspicato”. Nel corso dell’incontro è emersa una reciproca disponibilità alla concertazione, nella piena consapevolezza “della strategicità delle ragioni delle imprese per la crescita della regione”. Il governatore lucano ha incontrato tutti i componenti del Consiglio generale ed ha ascoltato le esigenze delle imprese, emerse da una relazione del presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso. Infrastrutture, programmazione dei fondi comunitari, lavoro, miglioramento della macchina amministrativa e competitività del territorio, sono i temi rispetto ai quali “abbiamo trovato – ha detto Bardi – larga convergenza e sui cui verrà aperto il confronto già a partire dalle prossime settimane”.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

“Consideriamo questo incontro – ha dichiarato il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso – come il primo step di un dialogo costante che intendiamo instaurare con l’esecutivo regionale per lavorare agli obiettivi comuni di crescita del territorio e il superamento di quei deficit di competitività che ancora oggi rendono il fare impresa in Basilicata più difficile che altrove”.

FANELLI “CACCIA SOSTENIBILE A DIFESA HABITAT NATURALI”

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La caccia sostenibile come risposta concreta ai condizionamenti antropici e ai repentini cambiamenti climatici che interessano gli habitat naturali. Se ne è parlato in un incontro tenutosi nei giorni scorsi presso la sala Inguscio della Regione Basilicata, partendo dal resoconto dell’ultima stagione venatoria relativa alla specie beccaccia. Presenti, oltre all’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli, il presidente della Federazione delle associazioni nazionali dei Beccacciai del Paleartico Occidentale (Fanbpo), Paolo Pennacchini, il personale dell’Ufficio regionale competente, i presidenti dei cinque Ambiti territoriali di Caccia, le Associazioni venatorie e i cacciatori formati per il monitoraggio della specie.
Pennacchini ha presentato l’attività svolta nella stagione di caccia relativa al monitoraggio della specie beccaccia, basato sull’indagine demografica del prelievo, classi d’età, sesso, peso e decadi di prelievo, e sull’indagine dell’abbondanza, ottenuto con il calcolo dell’Indice Cinegetico di Abbondanza-ICA, sia durante il periodo venatorio sia a caccia chiusa su aree vocate per lo svernamento della specie.
Una corretta gestione del prelievo venatorio, è stato evidenziato, deve basarsi su dati scientifici necessari alla conoscenza della specie, nonché a un nuovo modello di esercizio venatorio, rappresentato dalla caccia sostenibile, in grado di far emergere lo stato favorevole di conservazione della specie. “I dati emersi dal prelievo e dallo studio – ha sostenuto Pennacchini – mostrano che la caccia alla beccaccia con il cane da ferma è un’attività sostenibile in Basilicata, come in molte altre parti d’Europa, dato che la specie si trova in uno stato favorevole di conservazione”.
Per questo motivo si impone un continuo monitoraggio delle dimensioni e dei comportamenti dei selvatici. “Il progetto di studio e controllo della specie beccaccia – ha affermato l’assessore Fanelli – rappresenta uno strumento conoscitivo indispensabile per il mondo venatorio della Basilicata”.
“La conoscenza della specie, della struttura demografica e dei fenomeni migratori è elemento utile per organizzare il prelievo e stabilire corretti calendari venatori per una caccia sostenibile che ha come protagonisti i cacciatori stessi, il cui contributo di passione, esperienza e nuova consapevolezza diventa il primo mattone della ricerca scientifica”, ha concluso.

INCONTRO IN REGIONE SU SITUAZIONE LAGHI DI MONTICCHIO

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 Sulla situazione dei laghi di Monticchio si è tenuto un incontro presso il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata. Erano presenti all’incontro con l’assessore all’Ambiente i dirigenti e i funzionari regionali degli uffici competenti per materia, il vice sindaco e il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Atella e il commissario del Parco del Vulture.
“Ho inteso incontrare i referenti istituzionali della zona di Monticchio per fare il punto della situazione e mettere in atto le strategie migliori per portare al ruolo indiscusso di importanza naturalistica, attraverso la fruizione sostenibile, una delle zone più belle della Basilicata.” ha detto l’assessore Rosa. “Questo processo non può che prevedere l’attuazione di una programmazione che restituisca la piena fruibilità dei laghi e del parco ai cittadini”.
“C’è ancora molto da fare, – ha aggiunto  Rosa –  tuttavia il lavoro sinergico delle Istituzioni coinvolte permetterà in tempi brevi di ristabilire la legalità. Abbiamo in programma di incontrarci nuovamente tra una ventina di giorni, con la speranza che, questa volta, il Comune di Rionero, che pure è attore importante per la risoluzione delle problematiche della zona, partecipi”.

AGRICOLTURA, BRAIA “SUL WEB LA CARTA VOCAZIONALE DEL NOCCIOLO”

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“Per la prima volta è disponibile una carta vocazionale su una coltura: la carta di attitudine regionale alla coltivazione del nocciolo. Presentata nei giorni scorsi ufficialmente, è lo strumento prioritario per le valutazioni e le pianificazioni e grazie al lavoro congiunto con il Dipartimento Agricoltura, gli imprenditori agricoli lucani e i decisori politici la hanno oggi a disposizione sul portale web regionale”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche agricole, Luca Braia. “La produzione di nocciole di qualità – ha proseguito – a tre anni dalla sottoscrizione dell’accordo quadro di programma tra la Regione e Ferrero, è una concreta opportunità di valorizzazione del territorio agricolo regionale lucano e di sviluppo economico per il comparto. L’auspicio è l’ulteriore radicamento e ampliamento degli insediamenti produttivi dei noccioleti anche attraverso investimenti che coinvolgano sempre più in ottica di filiera. La Basilicata punta allo sviluppo della frutta in guscio». La carta vocazionale è consultabile e al link del Geoportale Regionale http://bit.ly/CartaVocazionaleCorilicolturaBasilicata da cui possibile anche stamparla in diverse scale ed è scaricabile in Pdf dal link http://bit.ly/CartaAttitudineColtivazioneNoccioloBasilicata nella sezione Dipartimento Agricoltura del sito della Regione Basilicata.

“Si tratta – ha detto ancora l’assessore – di un elemento innovativo e parte integrante del Progetto Nocciola Italia: il primo esempio di pianificazione territoriale per lo sviluppo della coltivazione su larga scala che deve essere da esempio applicativo, nella nostra regione, anche per altri settori e colture”. La cartografia di attitudine realizzata, su base cartografica della “Carta dei Suoli della Regione Basilicata in scala 1:250.000”, fornisce le informazioni di carattere generale, a scopo pianificatorio, con indicazione di possibili limitazioni che permettono di indirizzare le scelte regionali e locali. “Abbiamo ottime prospettive di crescita – ha continuato Braia – grazie ad un territorio particolarmente vocato alla coltivazione di nocciole di qualità e la conoscenza dei caratteri del territorio dove l’imprenditore andrà a eseguire l’impianto è di fondamentale importanza, perché da essa dipende il successo o meno dell’investimento produttivo. Dobbiamo allora continuare sinergicamente a far crescere la cultura della corilicoltura in Basilicata, soddisfatti per il lavoro svolto sino ad oggi anche grazie ad Alsia che ha accompagnato il percorso e la formazione”.

“Sono state avviate – ha aggiunto – le attività di ricerca applicata per il miglioramento della produzione del nocciolo negli areali lucani maggiormente vocati attraverso il trasferimento dell’innovazione e nell’ottica della sostenibilità ambientale, del gruppo operativo del Pei, Progetto Corilus – Corilicoltura Lucana Sostenibile finanziato dalla Misura 16.1”. La Basilicata è oggi, ricordiamo, protagonista del primo accordo di filiera sottoscritto al sud con contratto acquisto a lungo termine, con i primi 100 ettari di nocciolo impiantato dalle 23 aziende aderenti alla Rete di imprese Basilicata in Guscio, nell’ambito del progetto di filiera corilicola di Ferrero Hazelnut Company, che diventeranno 1500 entro i prossimi 5 anni, della filiera di produzione corilicola 100 per cento italiana. “L’accordo quadro di programma – ha concluso Braia – per lo sviluppo della corilicoltura in Basilicata sottoscritto dalla Regione con Ismea e Ferrero nel 2015 ha posto le basi, in prospettiva, per una importante opportunità di sviluppo del settore agricolo lucano e del settore vivaistico che oggi vede i primi risultati concreti. La carta vocazionale del territorio, la sperimentazione, l’accompagnamento, una rete di imprese costituita che sottoscrive il contratto di acquisto a lungo termine, sono oggi realtà”.

SANITÀ, OK DISCIPLINA SU OSSERVATORIO ACCREDITAMENTO

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Un provvedimento “che disciplina l’Osservatorio permanente regionale per l’accreditamento (Opra)” e che  istituisce al suo interno “l’organismo tecnico accreditante (Ota)” è stato da poco approvato dall’esecutivo lucano, che già alla fine di aprile aveva deliberato “la revisione manuale di accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie della Basilicata in attuazione delle intese della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni”.

Nella configurazione normativa vigente “l’accreditamento istituzionale è il procedimento attraverso il quale, a conclusione di uno specifico processo valutativo ed in relazione alla programmazione regionale – è spiegato nella delibera di giunta regionale – viene attribuito alle strutture sanitarie pubbliche e private, già in possesso dell’autorizzazione all’esercizio che ne facciano richiesta, lo status necessario per diventare soggetti erogatori per conto del servizio sanitario regionale, previo riconoscimento dci possesso di prescritti specifici requisiti di qualità sul piano tecnologico, organizzativo e professionale ulteriori rispetto a quelli richiesti per l’autorizzazione all’esercizio dell’attività”. L’Opra assicura quindi “la più efficace implementazione delle procedure di accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie, per promuovere e salvaguardare la qualità delle prestazioni fornite”.

Tra le funzioni dell’Opra, quelle di “programmazione strategica in materia di accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie; presidio delle procedure tecnico-amministrative; organizzazione e coordinamento del processo di formazione e sviluppo professionale degli operatori del sistema regionale di accreditamento”.

ADOZIONI INTERNAZIONALI, FRANCONI”SERVONO NUOVE DIRETTIVE”

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Rafforzare la collaborazione tra le istituzioni, il Tribunale dei minori e le associazioni di volontariato sul delicato tema delle adozioni internazionali. E’ stato questo l’obiettivo dell’incontro, presieduto dalla vice presidente e assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, al quale hanno partecipato i vicepresidenti del Consiglio regionale, Michele Napoli e Vito Giuzio. Erano presenti, tra gli altri, il console onorario della Repubblica bulgara, Gennaro Famiglietti, con Milena Parvanova, direttore delle adozioni internazionali, e Petya Todorova, capodipartimento delle assistenti sociali, in rappresentanza del ministro della Giustizia della Bulgaria, Didier Iwandza, presidente del tribunale Grande istanza del Congo, Emiliano Mistrulli, magistrato del Tribunale dei Minori di Basilicata, Kevin Dessinga Giscard, capo dei francescani del Congo e responsabile in Congo del Gruppo volontariato solidarietà (Gvs), Antonella Tosim responsabile Gvs Congo/Potenza, Roberto Arcieri, volontario Gvs Congo, il presidente del Forum regionale delle famiglie, Gianfranco Apostolo, e il presidente del gruppo volontariato “Solidarietà”, Luciano Lebotti.

Durante l’incontro, in cui si è discusso delle procedure di affido e delle adozioni internazionali, è stato presentato il progetto che il Gvs ha avviato nella Repubblica del Congo per la costruzione di una casa-famiglia. La percentuale di bambini congolesi orfani che riescono ad essere adottati è esigua: solo uno su cinquanta viene ospitato presso famiglie occidentali. Chi rimane ha bisogno di “tutto”: cibo, aiuto, assistenza. Nella struttura i bambini abbandonati potranno essere accuditi in attesa di trovare genitori adottivi.
Come concreto gesto di solidarietà, il vicepresidente Napoli ha annunciato che domani, nella riunione del Consiglio regionale, proporrà ai rappresentanti dell’assemblea lucana di devolvere parte dei compensi per la realizzazione del progetto. Dal canto suo anche il vicepresidente Giuzio ha avuto parole di plauso, dicendosi certo che il Consiglio regionale farà propria la proposta avanzata.
L’assessore Franconi ha dichiarato la disponibilità del governo regionale a dare il pieno appoggio all’iniziativa e  “a tutti progetti per i bambini e le bambine, che sono il nostro futuro”. “Stiamo lavorando – ha continuato Franconi – per mettere mano alle linee guida regionali sulle adozioni internazionali, che risalgono al 2007. Da allora ad oggi molte cose sono cambiate. Abbiamo bisogno di nuove direttive al passo con i tempi e più aderenti ai bisogni dei minori e delle famiglie. Un altro tema di cui dovremo occuparci più compiutamente riguarda i minori non accompagnati, il modo in cui dobbiamo prendercene cura e il processo di integrazione in quanto futuri cittadini”.

CCIAA MATERA, 1^ ASSEMBLEA ASSOCIAZIONE MIRABILIA NETWORK

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Da progetto di rete a associazione che coinvolge sempre più Camere di Commercio italiane e estere, Mirabilia Network punta sempre lo sguardo all’Europa ed è parte integrante di un protocollo d’intesa fra Unioncamere nazionale e MIBACT. L’associazione Mirabilia Network – costituita a dicembre 2017 da Unioncamere nazionale e dalle 13 Camere di Commercio che promuovono i luoghi riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità – ha tenuto questa mattina alla Camera di commercio di Matera la prima assemblea dei soci. Organo sovrano dell’associazione, l’assemblea dei soci ha deliberato l’ingresso, come soci ordinari, delle Camere di commercio di Benevento, Crotone, Messina e della Sicilia orientale, Siracusa, Catania e Ragusa. Si amplia così a 17 Camere di commercio la partecipazione all’associazione Mirabilia Network. Da oggi ne fanno parte Unioncamere nazionale e le Camere di commercio di Bari, Benevento, Caserta, Crotone, Genova, Matera, Messina, Molise, Pavia, Perugia, Potenza, Riviera di Liguria, Sassari, Sicilia orientale, Udine, Venezia Giulia e Verona.Tenuta a Matera in omaggio alla città in cui nel 2010 è nato il progetto di rete fra Camere di commercio Mirabilia, alla prima assemblea dei soci hanno partecipato il segretario generale dell’Unione Italiana delle Camere di Commercio, Giuseppe Tripoli e i presidenti e i segretari generali delle 17 Camere di commercio.

“La caratteristica di Mirabilia – ha detto il segretario Tripoli – è di sviluppare con equilibrio tanti settori. La promozione turistica genera un ecosistema fra saperi tecnologici e consente la crescita delle piccole e medie imprese del settore culturale e creativo, oltre che del turismo e dell’enoagroalimentare. Il settore turistico genera una filiera da 250 miliari di euro all’anno. In Italia abbiamo 53 siti Unesco distribuiti in 18 regioni, ed è nei luoghi Unesco che è concentrato il 40 percento delle imprese culturali e creative del Paese. Un settore che attrae talenti e che riverbera i suoi effetti su tutte le altre imprese. Il valore di progetti come Mirabilia è in questa capacità generatrice di sviluppo economico oltre che culturale. Ed è per questo che, a fine maggio, Unioncamere ha inserito il progetto di valorizzazione in chiave turistica dei territori “Mirabilia Network” nel protocollo siglato con il Mibact”. Da progetto di rete nazionale, Mirabilia si è aperto all’Europa: sono attive relazioni con Camere di commercio spagnole, greche, croate, bulgare e slovene oltre che con 10 Camere di commercio francesi per un vero sviluppo di un network europeo. “Grazie ad un lavoro coordinato dal responsabile della sede Unioncamer,e Flavio Burlizzi e concretizzato dal segretario generale della Camera di commercio di Matera, Luigi Boldrin – ha ricordato il presidente della Camera di commercio di Matera e primo presidente dell’associazione Mirabilia, Angelo Tortorelli – c’è grande attenzione a Mirabilia da parte dell’Unione europea”. All’assemblea dei soci è intervenuto, portando il saluto dell’amministrazione comunale di Matera, il sindaco Raffaello De Ruggieri.

 

ISCRITTI NEL REGISTRO REGIONALE 15 MEDIATORI LINGUISTICI

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“Con relativo provvedimento della Regione Basilicata, in attuazione della legge istitutiva del registro dei mediatori culturali e linguistici, 15 giovani lucani, nati anche all’estero, sono stati certificati e iscritti”. Lo ha comunicato Pietro Simonetti, del Coordinamento politiche migranti della Regione Basilicata.

“Si tratta – ha spiegato – di un passo importante per il riconoscimento di una qualifica che non è normata a livello nazionale. La Basilicata è una delle poche regioni che, attraverso la legge13/16  e la successiva delibera attuativa, ha provveduto a regolare tale materia. Il mediatore costituisce una delle figure centrali del sistema di accoglienza che, al momento, vede occupati circa 700 giovani lucani per accogliere 2500 richiedenti asilo (circa), di cui 170 minori non accompagnati. Il Registro regionale rappresenta un contributo al riconoscimento delle professionalità, uno stimolo alla formazione e  un punto fermo per l’attuazione dei contratti di lavoro e degli inquadramenti”.

“Nel quadro degli interventi della Ue per l’accoglienza, la Regione – ha continuato Simonetti-  ha colto poi un altro importante risultato entrando nella graduatoria utile per il finanziamento del progetto “Rafforzamento della rete salute per i soggetti vulnerabili in accoglienza”. Con fondi Fami, il Ministero degli Interni ha deliberato un finanziamento di 744 mila euro per il progetto della Regione che coinvolge l’Istituto Superiore di Sanità e la Fondazione Biomedica, oltre alle strutture socio-sanitarie locali.
Si tratta di una misura che determinerà – conclude- l’adeguamento dei servizi per i soggetti vulnerabili e posti di lavoro. L’intervento non è isolato ma va collegato agli altri interventi Fami che vedono in formazione oltre 120 unità,  impegnate nel settore pubblico per l’inclusione, la tutela ed il contrasto allo sfruttamento”.

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