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PSR FEASR, IL COMITATO DI SORVEGLIANZA VERIFICA LA SPESA

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Si è tenuta a Villa Nitti, Maratea, la quarta riunione del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale Basilicata 2014-2020 finanziato dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.

All’incontro hanno partecipato l’assessore Luca Braia, il dirigente generale, Francesco Pesce, l’Autorità di Gestione del PSR Basilicata 2014-2020, Rocco Vittorio Restaino, i dirigenti del Dipartimento Politiche agricole e forestali, il referente della DG Agri – Commissione Europea Emanuel Jankowski, i rappresentanti del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, gli altri dicasteri coinvolti, i responsabili dei dipartimenti regionali e i referenti del partenariato economico e sociale (organizzazioni e ordini professionali, associazioni, sindacati, organizzazioni di categoria), insieme al valutatore indipendente e i referenti dell’organismo pagatore Agea.

L’Autorità di gestione del PSR Basilicata 2014-2020, Rocco Vittorio Restaino ha illustrato l’attuazione del programma la cui dotazione finanziaria ammonta 671,4 milioni di euro di cui 406,2 milioni di euro del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e ha evidenziato l’avanzamento finanziario e procedurale.

Le risorse pubbliche programmate a giugno 2018 ammontano a 456 milioni di euro, pari al 67,9% della dotazione complessiva.

Sui pagamenti, ammonta a 101 milioni di euro la quota ad oggi erogata da Agea a 18.624 beneficiari, tra agricoltori lucani, amministrazioni pubbliche e altri soggetti, pari al 15,1% delle risorse. Su quest’ultimo dato incidono ancora le criticità di carattere procedurale in capo all’Organismo Pagatore Agea, con inevitabili conseguenze sull’avanzamento del programma e della spesa. Tali dati pongono comunque la Basilicata in linea con la media delle regioni aventi il medesimo Organismo Pagatore nazionale. Entro autunno sarà, inoltre, raggiunto il target di spesa N+3.

Entrando nel merito dell’attuazione, l’Autorità di Gestione ha illustrato le azioni messe in campo sino ad oggi. In coerenza con la strategia di sviluppo definita dalla Giunta regionale e con i componenti del tavolo del partenariato sono stati attivati 20 bandi pubblici del PSR Basilicata FEASR 2014-2020, 3 avvisi per manifestazioni di interesse per la cooperazione e le attività di assistenza tecnica.

Giovani e ricambio generazionale, agricoltura biologica, sostegno agli agricoltori nelle aree svantaggiate e di montagna e agli allevatori custodi della biodiversità, strategie per lo sviluppo locale, valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità, filiere produttive, miglioramento aziendale, trasformazione, ripristino del potenziale produttivo danneggiato da eventi calamitosi, miglioramento della redditività forestale, associazioni e organizzazioni di produttori, cooperazione, ricerca e innovazione, agrobiodiversità: sono gli ambiti degli interventi e delle 20 misure proposte e messe in campo attraverso i Bandi Psr negli ultimi due anni, a favore del sistema agroalimentare e per il miglioramento del contesto rurale.

Lo stato dell’arte dell’attuazione delle strategie di sviluppo locale (Leader) vede la costituzione di 2 GAL sui 5 previsti per i quali sono in corso di attuazione i primi bandi e alcune azioni a regia diretta. E’ stata inoltre già attivata la sottomisura 19.3 per la realizzazione di programmi di cooperazione fra GAL, con l’approvazione di un progetto di cooperazione interterritoriale e un progetto di cooperazione transazionale per complessivi 400 mila euro.

Il programma di realizzazione del SIARB (Sistema Informativo Agricolo della Regione Basilicata), avviato nel gennaio 2016, vede completati i moduli relativi alla gestione dell’UMA, e del comparto fitosanitario e di prossimo completamento le procedure per gli usi civici e il monitoraggio delle misure PSR Basilicata 2014-2020, servizi erogati tramite il portale dei servizi in agricoltura online www.agricoltura.regione.basilicata.it.

Durante la seduta del comitato di sorveglianza è stata illustrata la Relazione Annuale di Attuazione (RAA) 2017. E’, inoltre, stata fornita l’informativa sul rispetto sugli esiti dell’incontro annuale 2017 tenutosi a Bruxelles lo scorso febbraio, sulla valutazione in itinere, sull’attuazione della strategia di comunicazione e pubblicità e sulla assistenza tecnica.
Tutta la documentazione è consultabile sul sitohttp://europa.basilicata.it/feasr/

MATERA2019, MANCINI E BERTOLINI INAUGURANO MOSTRA FIGC

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Il commissario tecnico della nazionale di calcio italiana, Roberto Mancini sarà a Matera il 19 giugno per partecipare – insieme alla selezionatrice della squadra azzurra femminile, Milena Bertolini – alla sesta tappa di avvicinamento al 19 gennaio 2019, data della cerimonia inaugurale di Matera Capitale europea della Cultura 2019, nell’ambito dell’iniziativa “Sport stories: gol, canestri e schiacciate per Matera 2019”. Nel corso dell’evento – organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, dal Polo Museale della Basilicata e dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc)  – verrà inaugurata la mostra itinerante del “Museo del Calcio di Coverciano”, dedicata ai 120 anni della Figc e che resterà aperta in Basilicata fino al 5 luglio dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 20. “Il percorso espositivo – fa sapere la Fondazione Matera Basilicata 2019 – raccoglie i trofei più rappresentativi vinti dalla nazionale italiana di calcio e alcuni prestigiosi cimeli dei suoi più grandi protagonisti. Un itinerario cronologico attraverso i momenti più esaltanti della storia della Figc fra le Coppe del Mondo 1934, 1938, 1982, 2006, la Coppa Europa 1968 e alcune maglie storiche tra cui quella di Giovanni Ferrari (1934), Giacinto Facchetti (1968) e Paolo Rossi (1982), oltre ad altre affascinanti cimeli”.

Alla presentazione della mostra, che si terrà alle 18.30 al Museo archeologico nazionale “D. Ridola” con taglio del nastro alle ore 19, porteranno il loro saluto “il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il  sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, il direttore generale, Paolo Verri, la direttrice del Polo Museale della Basilicata, Marta Ragozzino”. Per la Figc saranno presenti “il direttore generale, Michele Uva, il membro d’onore, Antonio Matarrese, il ct  della nazionale femminile, Milena Bertolini, il ct della Nazionale maschile, Roberto Mancini, il vicecommissario, Alessandro Costacurta, il presidente del Coni Basilicata, Leopoldo Desiderio, il presidente del Comitato regionale Basilicata della Lega Nazionale Dilettanti, Piero Rinaldi, il campione del Mondo del 1982 e capo delegazione della nazionale Under 16, Franco Selvaggi. “Con l’organizzazione di questa mostra a Matera – ha detto il direttore generale della Figc, Michele Uva – abbiamo voluto unire calcio e cultura, due eccellenze italiane che devono trovare la giusta sinergia per essere parte importante della crescita sociale ed economica del nostro Paese. Il percorso educativo culturale di questa mostra attraversa la Storia dell’Italia, è fatto di trofei e cimeli dal grande valore emozionale, e allo stesso tempo indaga il rapporto viscerale tra il calcio e gli italiani”.

BRAIA “CACCIA, AMBIENTE E AGRICOLTURA CORRELATE”

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“Non ci sono altri interessi da difendere se non quello dell’ambiente, degli agricoltori e dei cacciatori che vogliamo sempre più specializzati e formati”. Così l’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia, intervenendo alla Conferenza Programmatica Regioni Meridionali di ArciCaccia, presenti i Comitati Regionali di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia coordinate dal presidente regionale lucano Alfonso D’Amato.

“E’ sicuramente necessaria una nuova legge sulla caccia – prosegue Braia – che riveda le organizzazioni territoriali e in particolare gli AA.TT.CC. che devono diventare più efficaci, più efficienti e più vicini alle esigenze del comparto, a cui di contro si chiede di vivere sempre più in simbiosi con l’ambiente e a difesa dell’agricoltura. Proseguiremo senza sosta e porteremo avanti le numerose azioni messe in campo con gli uffici Dipartimentali, da quelle formative a quelle legate al controllo delle specie invasive a partire dal cinghiale. Il Comitato tecnico faunistico dopo tanti anni è stato finalmente costituito, ha cominciato a operare con grande efficacia e, nella prossima settimana, analizzerà le contro-deduzioni ricevute da ISPRA sul calendario venatorio. Continueremo, inoltre, a rafforzare l’azione di dialogo con tutte le associazioni venatorie e ambientaliste presenti sul territorio, al di là dei ruoli che le stesse svolgeranno negli organismi costituiti e in via di costituzione. Emulando la cabina di regia nazionale, di cui ha parlato Sergio Sorrentino presidente Arcicaccia nazionale, anche nella nostra regione l’auspicio è che si formi un coordinamento di tutte le sette le associazioni dei cacciatori, con i quali sino a oggi abbiamo molto ben operato. La disponibilità e l’ambizione della Regione Basilicata e degli uffici – conclude Braia – è solo quella di operare bene per il settore, di renderlo sempre più specializzato, di regolamentarlo e di dare un indirizzo di condivisione con tutte le associazioni ambientaliste presenti sul territorio, senza a fare distinzione di ruoli e funzioni che svolgono o che andranno a svolgere in futuro”.

PSR, IL 18 GIUGNO COMITATO DI SORVEGLIANZA A MARATEA

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E’ in programma lunedì 18 giugno, con inizio alle ore 9.30, presso Villa Nitti, in località Acquafredda a Maratea, la quarta riunione del Comitato di sorveglianza del Psr Basilicata 2014/2020, finanziato con il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
Lo rende noto il Dipartimento Politiche agricole e forestali regionale.
Saranno puntualmente illustrate e approvate nell’incontro di Maratea, la Relazione annuale di attuazione (Raa) 2017 e lo stato di attuazione del Programma e dei 20 bandi emanati dal Psr fino ad oggi, attivando risorse finanziarie per oltre 300 milioni di euro. 
Saranno presentati gli esiti dell’incontro annuale tenutosi a Bruxelles, il Piano di valutazione Psr Basilicata 2014/2020 e sarà data informativa sulla valutazione in itinere e sull’attuazione della strategia di comunicazione e pubblicità e dell’Assistenza tecnica.

La riunione sarà presieduta dal presidente della Regione, Marcello Pittella, e condotta dall’Autorità di gestione del Psr Basilicata 2014/2020, Rocco Vittorio Restaino. Parteciperanno l’assessore regionale alle Politiche agricole, Luca Braia, il dirigente generale, Francesco Pesce, i dirigenti del Dipartimento Politiche agricole e forestali, i referenti della Dg Agri – Commissione europea, i rappresentanti del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, gli altri dicasteri coinvolti, i responsabili dei Dipartimenti regionali e i referenti del partenariato economico e sociale (organizzazioni e ordini professionali, associazioni, sindacati, organizzazioni di categoria), insieme al valutatore indipendente e i referenti dell’organismo pagatore Agea.

VIOLENZA GENERE, GIUNTA APPROVA PIANO STRATEGICO TRIENNALE

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Nel recepire i contenuti del documento nazionale frutto del parere favorevole della Conferenza unificata Stato-Regioni, l’esecutivo lucano ha da poco approvato il “Piano strategico regionale sulla violenza maschile contro le donne 2018-2020”, con l’intento “di rafforzare le politiche in tema di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e aderendo in maniera ancora più cogente al dettato della Convenzione di Istanbul”. Nella delibera della giunta regionale sono indicati i principi ai quali ispirarsi “per garantire alle donne che subiscono atti di violenza, il diritto ad un sostegno assicurando la continuità della presa in carico, l’assistenza e il percorso di inclusione sociale fino al recupero della propria identità all’uscita dalla violenza; per recuperare e rafforzare non solo l’autonomia, materiale e psicofisica, ma anche la dignità e l’integrità fisica della donna; per costruire una rete territoriale istituzionale dei soggetti e dei servizi, per assicurare assistenza in maniera omogenea ed uniforme nell’intero territorio regionale favorendo la messa in comune di informazioni e buone pratiche”.

Nel documento l’esecutivo lucano ha evidenziato che “è opportuno predisporre un apposito Piano regionale con articolazione triennale delle attività per definire, senza soluzione di continuità rispetto alla precedente pianificazione e tenendo conto del contesto territoriale, tutte le azioni utili a combattere la violenza maschile contro le donne, atteso che la violenza perpetrata contro donne e minori, basata sul genere, indipendentemente dall’orientamento politico, religioso, sessuale o dall’etnia è ritenuta una violazione dei diritti umani, oltre che il principale ostacolo al raggiungimento della parità tra i sessi”. Il fenomeno della violenza contro le donne “si configura – è evidenziato – anche nel contesto lucano, come fenomeno strutturale della società, derivante dalle relazioni di potere storicamente disuguali tra uomini e donne, come confermato dalle indagini Istat e dagli esiti delle consultazioni, attraverso i Comuni e gli Ambiti Sociali di zona, effettuate dal competente Dipartimento”. La Regione Basilicata, quindi, intende “garantire nell’ambito delle proprie competenze di indirizzo e coordinamento, tutte le possibili azioni a livello territoriale, per la prevenzione e il contrasto alla violenza maschile contro le donne”.

A3 AREA-GALDO, PITTELLA “REGIONE ANTICIPERÀ RISORSE”

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Il governatore lucano, Marcello Pittella ha partecipato, insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture, Carmine Miranda Castelgrande ad un sit-in nei pressi dello svincolo autostradale di Galdo (Lauria Sud) nel basso potentino, organizzato dai sindaci della Valle del Mercure – in primis da quello di Lauria – per sollevare alcune criticità nei confronti dell’Anas. Fra le problematiche che hanno determinato l’esigenza di una manifestazione, la vicenda dell’area di servizio Galdo Est e l’intesa per gli interventi di sistemazione dell’itinerario viabile secondario adiacente l’A2. Il presidente Pittella nell’occasione ha annunciato che “la Regione Basilicata anticiperà i fondi utili per la riqualificazione della strada provinciale Galdo-Pollino chiedendo, contestualmente, un impegno formale al governo nazionale e ad Anas per ottenere un ristoro sugli importi spesi”.  Il governatore – dopo aver ricordato di aver incontrato pochi giorni fa il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, chiedendo “un’azione di snellimento delle procedure su Anas” ha aggiunto che “diciotto milioni di euro per realizzare gli interventi sulle provinciali della Valle del Mercure non sono pochi”.

“Per questo – ha proseguito – avevamo chiesto e ottenuto in un’intesa un occhio di riguardo, a nostro avviso dovuto, così come è stato concesso ai comuni del versante calabrese. Avevamo provato a mettere in campo iniziative congiunte in maniera costruttiva mettendo insieme sindaci, Provincia di Potenza e Regione e nell’interlocuzione tra governo centrale e Anas avevamo raggiunto questa intesa alla quale poi, però, non è stato dato seguito.  Questo sit-in – ha detto ancora il governatore – ribadisce ad Anas e a governo nazionale una richiesta di incontro immediato, già formalmente inviata per iscritto. Inoltre va riattualizzato il tema dell’emergenza che abbiamo sulle due aree di servizio.  L’impegno – ha messo in chiaro Pittella – che noi vogliamo assumere è il seguente: al tavolo andremo a chiedere il rispetto degli impegni. Ma andiamo a proporre anche una soluzione, perché la Regione anticiperà i soldi per la Galdo-Pollino con una operazione coraggiosa e con una riprogrammazione di risorse.  A noi interessa  l’impegno del governo nazionale e di Anas di un ristoro a fronte di questa anticipazione”.

AL VIA VENTI LABORATORI DI COMUNITÀ

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La Regione Basilicata, con risorse a valere sul Fondo di Sviluppo e coesione, ha approvato 20 progetti finalizzati all’attivazione di Laboratori di comunità sull’intero territorio regionale, garantendo l’attivazione di almeno un Laboratorio per ogni ambito Socio Territoriale, ovvero dei luoghi di definizione territoriale e programmatica delle politiche integrate socio sanitarie.
Obiettivo dei laboratori sarà quello di attivare e promuovere dinamiche intergenerazionali, offrire ai territori luoghi di ascolto e orientamento dei cittadini in particolare condizione di fragilità, realizzare attività ludiche e motorie a forte impatto socializzante e iniziative a valenza storico-culturale, attivare progetti a favore di persone in difficoltà o a rischio di esclusione, aprire spazi di confronto e condivisione delle esperienze aperti alla realizzazione di percorsi di counseling e tutoraggio nella gestione delle difficoltà familiari.
I laboratori saranno gestiti da reti di soggetti del terzo settore e avranno come soggetti capofila Associazioni di Volontariato.

Nel riconoscerne il ruolo strategico esercitato nel contesto sociale regionale, infatti, la Regione Basilicata ha voluto sostenere il volontariato nella realizzazione di programmi e attività a garanzia di una più forte e ampia coesione della comunità e di una più completa integrazione e inclusione dei cittadini a maggiore rischio di esclusione.

“Con la partenza dei Laboratori – dichiara l’assessore Franconi – ci auguriamo di mettere a disposizione delle persone, ulteriori luoghi di scambio e di incontro, di dialogo e di proposta, al fine di irrobustire la coesione sociale e favorire azioni innovative a beneficio dei cittadini più fragili. In questo senso il volontariato rappresenta un imprescindibile protagonista delle nostre realtà sociali che va sostenuto e facilitato. L’esperienza dei Laboratori ne favorirà ulteriormente la crescita con importanti ricadute su tutto il territorio”.

CINGHIALI, BRAIA “ANTICIPATA LA LOMBARDIA”

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 “La Basilicata ha anticipato la Lombardia. I nostri agricoltori agricoltori, infatti, possono abbattere (se in possesso di licenza) e richiedere autorizzazioni per i chiusini nei loro terreni. Già da marzo 2018, poi, si abbattono i cinghiali 12 mesi l’anno, non solo per i 3 mesi del Calendario venatorio. E’ una realtà da mesi e per l’attività di controllo non c’è limite di capi. Forse è la Lombardia, a voler essere precisi, che mette in campo oggi quanto la Regione Basilicata ha già approvato ed è operativo dai primi di marzo di quest’anno (DGR 270/2018), oltre che demandato agli AA.TT.CC. per le competenze di attuazione”.
Lo dichiara l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia.

“Doveroso precisarlo – prosegue l’Assessore Braia – in risposta alla nota diffusa da Coldiretti questa mattina che ci sorprende non poco. Sin dall’inizio del 2018, ma anche nell’annualità precedente, sono stati sempre coinvolti e informati, insieme a tutte le associazioni di categoria, relativamente a ciò che la Regione stava attuando per contrastare l’emergenza della presenza dei cinghiali sul territorio regionale, a tutela della sicurezza dei cittadini e della pubblica incolumità e della salvaguardia delle colture agricole. Siamo in attesa che il consiglio, così come auspicato anche da Confagricoltura, approvi la proposta di legge: come già evidenziato nei giorni scorsi, l’iter prevede che sia il Consiglio Regionale ad essere l’organismo deputato a votarla e approvarla, non l’Assessore”. 

“Nel ribadire che tutte le azioni possibili a norma nazionale vigente sono state rese operative dal Dipartimento Agricoltura, che ha la delega in materia dal 2015 – prosegue Braia – sono oltre 11 mila i capi abbattuti lo scorso anno e nel 2018, in poche settimane di prelievo con selecontrollo dopo l’approvazione del Piano, sono stati abbattuti i primi 150 capi.

Nei prossimi giorni abbiamo in programma sia di convocare i Parchi per fare il punto sulle azioni di selecontrollo nelle aree protette, che di verificare con le AA.TT.CC. lo stato di attuazione del piano. Sono completamente operativi, infatti, il “Piano di abbattimento selettivo e controllo della specie cinghiale 2018-2020” e il ”Disciplinare per la caccia di selezione” e il “Disciplinare per l’esercizio del prelievo controllato del cinghiale in applicazione del piano di controllo regionale”.  A cui si aggiunge lo schema di ordinanza condiviso con la Prefettura che i Sindaci possono applicare, come qualcuno sta già facendo nel proprio territorio, in casi contingenti di emergenza per la pubblica sicurezza, per l’abbattimento e/o la cattura dei cinghiali, nell’ambito di quanto la legge nazionale e le norme regionali consentono. Tutte queste informazioni e la presentazione puntuale del piano sono state fornite in diversi incontri, anche alla presenza del Presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella, oltre che richiesti dalla stessa Coldiretti a margine della manifestazione da loro indetta proprio nelle giornate in cui il piano veniva approvato”.

“Sicuramente – continua Braia – affermare che in Lombardia per la prima volta viene finalmente data la possibilità agli agricoltori, provvisti di regolare licenza, di abbattere tutto l’anno i cinghiali, non corrisponde alla realtà dei fatti.
La Basilicata (art. 4 comma 2 del Disciplinare per la caccia di selezione al cinghiale) già da mesi consente, nel caso si rilevi la presenza di cinghiali nei propri terreni agricoli, ai proprietari e conduttori non ricadenti nei quadranti di caccia e muniti di abilitazione, di abbattere il capo o di richiedere alla ATC competente un cacciatore di selezione.
Inoltre, i nostri agricoltori, come normato nel disciplinare per l’attuazione del piano di controllo della specie cinghiale, possono fare richiesta di chiusini, cioè essere autorizzati dalla Regione Basilicata all’istallazione di gabbie e/o chiusini con esche alimentari per la cattura, nei fondi di loro proprietà, avvisando gli organi preposti al controllo competenti perché si possa poi procedere con l’abbattimento. Ad oggi risulta pervenuta una sola richiesta di autorizzazione presso gli uffici Dipartimentali. I chiusini nei fondi privati per altro erano già autorizzabili con i precedenti piani provinciali ma scarsamente richiesti, dato che solo le tre domande pervenute erano state autorizzate. Così come lo strumento della chiamata del selecontrollore per il tramite delle AA.TT.CC. di competenza è a disposizione di tutti, ma scarsamente utilizzato.

La Regione Basilicata, va infine ricordato – conclude Braia – è la regione promotrice di alcune modifiche alla legge nazionale, che consentirebbero di gestire l’emergenza a livello regionale con azioni straordinarie. Su questo punto, auspichiamo che il nuovo Governo possa affrontare la questione prima possibile, riprendendo le proposte fatte in sede di Commissione Politiche Agricole e in Conferenza Stato Regioni, a partire dall’ampliamento del Calendario venatorio”.

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