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STRAGE CAPACI, PITTELLA “NECESSARIO RECUPERARE VALORI”

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Il governatore lucano, Marcello Pittella è intervenuto oggi, a Potenza – nell’aula magna della sede dell’Università degli Studi di Basilicata del rione Francioso – alla “Giornata della Legalità in ricordo della strage di Capaci”, promossa da Regione, Commissione Antiracket ed ufficio scolastico regionale. Presenti all’incontro, tra gli altri, la rettrice dell’Università, Aurelia Sole, il Prefetto di Potenza, Giovanna Cagliostro, la dirigente dell’ufficio scolastico regionale, Claudia Datena, ma anche il commissario regionale Antiracket e Antiusura, Luigi Gay ed il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, Francesco Curcio.
“Partirei da una considerazione e da una constatazione: da come la globalizzazione – ha detto il presidente Pittella – abbia cambiato, nel giro di pochi anni la fisionomia del mondo e della nostra società. Se da un lato l’essere globali ha consentito soprattutto a noi piccoli di migliorare performance economiche e finanziarie, dall’altro ha trovato in particolare la nostra società, fragile nel contenere la disarmonia di valori determinata”.

“Ci siamo ritrovati in questi anni – continua Pittella – a vivere, anche grazie ad una tecnologia particolarmente invasiva, un contesto di vita, di relazioni e di impegno istituzionale e di responsabilità non sempre adeguato alle sfide del momento. Si è verificata una perdita di riferimenti certi, come ad esempio lo Stato. Per questo motivo il corto circuito verificatosi nel rapporto tra il cittadino e lo Stato è un vulnus particolarmente importante, significativo e grave nel determinare devianze, malaffare, malavita, al pari dell’indifferenza. La perdita di funzione della scuola quale luogo di crescita e di formazione, la perdita di funzione delle istituzioni che abbiamo vissuto nel 1992 o nel 1968 – ha ricordato il governatore – hanno determinato, nel vivere globale, una disgregazione di valori che non sempre risponde all’etica della responsabilità. Mi chiedo: su quali riferimenti costruiremo le possibili certezze del futuro (che non sono solo economiche, finanziarie e lavorative)? A quali punti di riferimento ci rivolgeremo per costruire percorsi formativi che ci richiamino alla memoria e al ricordo? A quali esempi ci rifaremo per ricreare un contesto in cui ci sia più fiducia tra istituzioni e cittadini? Anche la nostra regione è attraversata in lungo e in largo da sfide che riguardano l’Italia, l’Europa, il mondo: eppure – ha evidenziato Pittella – spesso affidiamo le nostre conclusioni ad una sorta di comunicazione leggera, che tradisce l’essenza del nostro vivere civile, democratico”.

“Se per legalità si intende rispetto delle regole e delle leggi, quelle leggi – ha messo in chiaro Pittella – dobbiamo conoscerle, approfondire e vivere quotidianamente, non solo nella giornata della commemorazione. Tutto questo recupera, nella resilienza propria di un popolo come il nostro, un tema su tutti: quello della cultura, del sapere, della conoscenza e del ruolo prezioso ed indispensabile che il mondo della scuola in ogni ordine e grado deve svolgere, perché i giovani – ha concluso – possano essere artefici del nostro futuro”.

RURAL4LEARNING, BRAIA”EVOLUZIONE PARTE DA ISTITUTI AGRARI”

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“I giovani al centro. Il coinvolgimento e il rilancio degli istituti agrari di Basilicata, a cui diverse attenzioni ed energie ho voluto sempre esplicitamente dedicare nel corso del mio mandato, è decisivo per il cambio di passo del comparto agricolo regionale. Dalla scuola deve partire, infatti, la rigenerazione culturale e l’evoluzione del settore”.
Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, nella conferenza stampa di presentazione del programma e delle attività del progetto ‘Rural4Learning. Coltiva la passione per la terra’, destinato alle quarte classi degli Istituti Agrari e agli Istituti professionali per l’Agricoltura, con il supporto della Rete rurale nazionale e del Crea.
“Con l’adesione per il secondo anno a Rural4learning avremo coinvolto quasi 600 studenti e circa 30 docenti, emblematico di come, insieme al Dipartimento Agricoltura, stiamo cercando di creare tutte le opportunità e le condizioni per affidare ai nostri giovani il loro stesso futuro affinché siano sempre più consapevoli, formati e informati. Dopo i corsi di primo livello per assaggiatori di olio extravergine di oliva, effettuati sempre negli Istituti Agrari e dopo il loro coinvolgimento da protagonisti nella settimana della biodiversità regionale, proseguiamo in questa direzione”.

“Ripeto quanto detto già con gli studenti e le studentesse di Marconia e prima a Sant’Arcangelo – continua Braia – questo sui giovani futuri tecnici e professionisti dell’agricoltura, diplomati e laureati, è il più grande investimento che stiamo facendo come Regione Basilicata, attraverso il Psr 2014-2020 (grazie al quale abbiamo 390 nuovi imprenditori agricoli under 40) e attraverso progetti come Rural4learning.
Un progetto complesso e ricco di contenuti con visite in campo e attività di aula per oltre 270 allievi, che si aggiungono ai 300 della precedente edizione, sono una grande opportunità che abbiamo deciso di mettere in campo, su tutto il territorio regionale, accolta da tutti gli istituti tecnici e professionali che fanno dell’agricoltura e dell’ambiente oltre che dell’agroalimentare di qualità il loro tema cardine di studio.
La comunicazione delle tematiche correlate allo sviluppo rurale e delle opportunità offerte dai fondi europei, un modello di cooperazione tra il mondo del lavoro e il sistema dell’istruzione specifica per l’agricoltura, la realizzazione della piattaforma online di e-learning e condivisione per lo scambio di conoscenze e know how tra studenti ed imprenditori e una metodologia seguita e monitorata dal personale del Crea che svolge il ruolo di coordinamento ed organizzazione”.

“Sono queste – prosegue Braia – le caratteristiche principali di una formazione al passo con i tempi e innovativa, che aggiunge per la prima volta anche un modulo RuralCamp insieme ai partecipanti che aderiranno da altre regioni, di Summer School per 6 giorni dal 3 all’8 giugno, in Abruzzo, con una rappresentanza di 40 studenti e 10 docenti per offrire ulteriore occasione di confronto tra realtà diverse, tra metodi e mezzi diversi di fare agricoltura ottimizzando le risorse conoscitive, territoriali ed economiche del nostro Paese, approfondendo i temi dell’agricoltura multifunzionale, dalla gestione del paesaggio e della biodiversità alle risorse idriche e dell’equilibrio idrogeologico, dalla funzione ricettiva e ricreativa a quella della sicurezza e della qualità alimentare.
Competenze e conoscenze di cui l’agricoltura di Basilicata ha estremamente bisogno per proseguire nel percorso del cambio di passo e del ricambio generazionale”.

MATERA 2019, PRESENTATO PROGETTO SUL PANE

La manager culturale della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Ariane Bieou, intervenendo a Matera alla conferenza stampa di presentazione del Festival del pane in programma dal primo al 3 giugno nel rione Piccianello si è soffermata su “Breadway”, evidenziando che “si tratta di uno dei 27 progetti di coproduzione che si contraddistingue, perché mette al centro un elemento centrale della tradizione di Matera: il pane”.

La Bieou ha poi spiegato che “il progetto non si ferma al racconto della tradizione, ma prova a riflettere su come traghettiamo questa tradizione nel futuro e come lo trasmettiamo, tramite gli artisti, la creatività, la cultura, alle nuove generazioni. A giudicare dal lavoro di preparazione con il pane ed i biscotti colorati – ha detto ancora la manager della Fondazione – la tappa del primo, del 2 e del 3 giugno rappresenterà un test molto convincente che ci preparerà a quanto avverrà nel 2019″.

“Breadway è uno dei due progetti sul pane che ha messo al centro il lievito madre, non solo come materia prima del pane, ma anche come metafora della creatività che cresce e genera nuovi linguaggi. Questo progetto – ha concluso – coinvolgerà un intero quartiere con i suoi cittadini, la comunità, le scuole, i commercianti, i panificatori in una chiave molto europea con partner internazionali”.

 

GIOVANI IN-FORMATI, A POTENZA INCONTRO CONCLUSIVO

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“Giovani In-Formati, un progetto valido che va ulteriormente potenziato e portato nei territori”. E’ la convinzione espressa dal presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vito Santarsiero, dopo aver ascoltato e visto i contributi, radiofonici e televisivi, realizzati dagli studenti degli istituti scolastici superiori di Potenza e provincia che hanno partecipato alla quinta edizione dell’iniziativa promossa dal Consiglio regionale. La manifestazione conclusiva del progetto si è svolta, oggi, presso l’aula magna dell’università degli studi della Basilicata.

“Avvicinare gli studenti ai diversi strumenti di informazione per un approfondimento critico della realtà che ci circonda – ha proseguito Santarsiero rivolgendosi ai circa cinquecento ragazzi e ragazze presenti – è lo scopo di questo progetto. Finalità – ha aggiunto  – conseguita pienamente considerato il livello dei servizi realizzati che hanno evidenziato maturità e capacità critica altissima insieme ad un alto livello della scuola della nostra regione. E’ attraverso l’impegno e il vostro protagonismo che si costruisce il futuro della nostra terra e della nostra nazione che passa attraverso la capacità di saper stare in una comunità e di vivere con l’Europa e dentro l’Europa, non dimenticando mai il valore della solidarietà. Tutti voi ragazzi che rappresentate il nostro futuro – ha concluso il presidente del Consiglio regionale  – siete in grado di costruire una realtà migliore”.

Tre i linguaggi dell’informazione sui quali si sono cimentati gli studenti degli otto istituti scolastici superiori di Potenza e provincia che hanno aderito all’iniziativa: carta stampata, radio e tv.

Per il progetto “Citizen Journalism con la radio” gli alunni del  “L. Da Vinci” hanno preparato dei servizi audio di promozione della propria scuola, spot commerciali e servizi sportivi. Alternanza scuola lavoro, emigrazione in Basilicata, immigrazione e criminalità e trasporti gli argomenti affrontati dai ragazzi del  “F.S. Nitti” di Potenza mentre gli studenti del “G. Gasparrini” di Melfi si sono cimentati con l’offerta formativa della propria scuola (settore alberghiero). Gli alunni dell’Itis  “E. Fermo” di Picerno hanno, invece, intervistato lo scrittore  Giulio Laurenti e confezionato uno spot promozionale della scuola di appartenenza. A introdurre gli studenti alla conoscenza del mezzo radiofonico e a coordinare i lavori, la giornalista Lina Paterna.

Due i video preparati dagli alunni del “L. Da Vinci” per il progetto “Citizen Journalism con la Tv”, con il primo “Il tesoro di Bianca”, narrata la storia del castello Caracciolo di Brienza, con il secondo intervistata la cantautrice lucana Luisa Picerno. Immigrati e lavoro gli argomenti affrontati dagli studenti dell’Iiss “Q. Orazio Flacco” di Venosa mentre la storia, i progetti e i traguardi raggiunti dal “G. Gasparrini”, settore alberghiero,  al centro del lavoro degli alunni di Melfi. I ragazzi del liceo delle Scienze umane “E. Gianturco”, invece, si sono messi alla prova con un video sull’attività produttiva dell’azienda Barilla e sulla città di Orazio. A condurre gli studenti nel mondo della videoproduzione, il giornalista Alessandro Boccia.

A svelare agli studenti come nasce un quotidiano, il giornalista Mimmo Sammartino che, nel corso di questi mesi, nell’ambito del progetto “Quotidiani locali in classe”, insieme ad altri colleghi, ha illustrato agli studenti tutti gli aspetti a partire dalla redazione (cosa fa e come si divide) fino alla distribuzione dei quotidiani. Cronaca, attualità, cultura e sport le quattro sezioni con le quali si sono sfidati i “redattori in erba” degli istituti “L. Da Vinci” di Potenza, “G. Gasparrini” e “Federico di Svevia” di Melfi e dell’Istituto tecnico agrario di Villa d’Agri (Marsicovetere).

FERMO ATTIVITÀ LAVORATIVA SS658, INTERVENTI ADEGUAMENTO

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“Con riferimento alla realizzazione degli interventi affidati ad Anas, nell’ambito della programmazione regionale a valere sulle risorse FSC 2007/2013 (APQ CB02) ed FSC 2014-2020 (Patto per lo Sviluppo della Basilicata) sulla strada “SS n. 658 Potenza-Melfi””. L’Assessore alle Infrastrutture Carmine Miranda Castelgrande rende noto che ha invitato e diffidato la società Anas a far riprendere, con ogni consentita urgenza, le lavorazioni contrattualizzate e, in particolare, ad adottare urgenti provvedimenti per la ripresa immediata delle attività di cantiere, tali da consentire il necessario ampliamento della carreggiata, la quale, invece, ancora presenta una larghezza ridotta, a causa delle opere provvisionali poste a delimitazione delle aree di cantiere.

“Tale perdurante situazione di restringimento della carreggiata – si legge nella nota – non può più ritenersi sostenibile, sostiene inoltre l’Assessore Castelgrande,  in quanto oltre a provocare un rallentamento del regolare deflusso veicolare, costituisce esso stesso causa di pericolo. Allo stesso tempo, l’Anas è stata invitata a rispettare la tempistica prevista per il cantieramento degli ulteriori interventi previsti per la messa in sicurezza della medesima arteria stradale”.
“In ordine alla situazione dei lavori sulla “SS 655- Bradanica – lotto della Martella” e, in particolare, alla presunta mancanza di fondi per l’intervento in questione, con nota 89231/24A1 del 22/5/2018, l’Assessorato ha invitato l’Anas Spa a fornire urgenti chiarimenti sulle risorse finanziarie disponibili ed informazioni dettagliate sul cronoprogramma per l’attuazione dei restanti lavori per l’apertura del tratto conclusivo dell’arteria stradale in questione”.
Lo comunica con una nota l’Assessorato  alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata Carmine Miranda Castelgrande.

Con riscontro fornito in data 23/05/2018, l’Anas ha precisato che non corrispondono al vero alcune notizie riportate dagli organi di stampa locale, in particolare quelle relative ad ipotetici “soldi finiti” o a “chiusure di cantiere”.

Inoltre, la medesima Società ha evidenziato che, a causa di alcune problematiche tecniche emerse durante i lavori – tra cui il movimento franoso al km 143,300 – e per un più complesso intervento di consolidamento delle fondazioni del viadotto Santo Stefano, situato nel tratto di circa 3,5 km, non ancora aperto al traffico, è in corso di redazione una perizia di variante. Per detta perizia è già disponibile la copertura finanziaria e, dopo l’approvazione della medesima, si potrà procedere al completamento dei lavori ed all’apertura al traffico del restante tratto di 3 km circa.

PIETRANTUONO “PROSEGUE ELABORAZIONE PPR”

“Aprire una nuova stagione per la pianificazione paesaggistica e ambientale: significa per la Basilicata aprire una grande stagione di svolta culturale per poter recuperare gli errori del passato e trasformare l’intera regione in una grande infrastruttura verde”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia, Francesco Pietrantuono, a conclusione del convegno che si è svolto nel Palazzo comunale di Ripacandida dal titolo “Raccontami un paesaggio” in collaborazione con MIBACT, Università degli Studi di Padova, Regione Calabria e Consiglio d’Europa, nell’ambito del progetto EPOS.

“Attraverso la definizione di una pianificazione corretta – ha sottolineato Pietrantuono – dobbiamo provare a rimediare alle scelte sbagliate prese in passato che si sono rivelate non avere molto senso dal punto di vista della produzione rispetto alle sollecitazioni dei territori. La politica, su questo, deve chiedere scusa. Scelte che ci hanno portato a un’eccessiva pressione di attività energetica: non solo petrolio, ma anche minieolico, termodinamico, trattamento dei rifiuti organici. Il Piano paesaggistico regionale sarà uno strumento fondamentale: consentirà di leggere correttamente il territorio e compiere scelte intelligenti evitando di deturpare la bellezza del nostro notevole patrimonio”.

“Un’assoluta priorità per una regione che sconta da troppo tempo l’assenza di un’adeguata pianificazione a più livelli: qualità di acqua e aria, sostenibilità delle fonti rinnovabili e conseguente impiantistica. Quello dell’elaborazione del Piano è un percorso intrapreso già nel corso degli ultimi anni e auspico si possa concludere quanto prima nella direzione intrapresa dal Dipartimento, che, ne sono certo,  continuerà a lavorare anche quando non sarò più Assessore”.

Governance del paesaggio tra strumenti giuridici e di programmazione; metodi di valorizzazione dei luoghi verdi tra strumenti di sensibilizzazione e divulgazione: questi i focus del convegno coordinato da Anna Abate della Direzione generale del Dipartimento Ambiente della Regione che in apertura ha ricordato come: “Il contesto che ospita questa iniziativa corrisponde a uno degli 8 ambiti di paesaggio individuati dal PPR: quello del ‘complesso vulcanico del Vulture’, un ambito dalla forte identità paesaggistica, ricco patrimonio di storia, cultura, tradizione religiosa e biodiversità”.

Il convegno si è fregiato dell’onore di avere tra i suoi autorevoli relatori Maguelonne De Jeant-Pons, Segretario generale del Consiglio d’Europa che si è soffermata su quanto previsto all’art.6 della Convenzione europea del paesaggio da cui viene l’invito a proteggere, tutelare e gestire al meglio il paesaggio in degrado, da restituire a una seconda vita, da recuperare e promuovere attraverso politiche di pianificazione ambientale, economica, infrastrutturale, culturale, turistica. C’è bisogno di un’altra politica capace di impattare sul paesaggio all’interno di un complessivo processo culturale a partire da percorsi educativi e di sensibilizzazione per le nuove generazioni”.

Di “Una mappatura dei progetti di educazione e formazione del paesaggio in Italia” ha parlato Margherita Cisani ricercatrice DiSSGeA dell’Università di Padova e consulente del MIBACT per il progetto “Raccontami un paesaggio”. “Progetti che hanno impegnato tutte le regioni, tranne la Valle d’Aosta: in tutto 312; 174 gli enti promotori; 762mila le persone coinvolte; 60 le attività formative oltre che educative: risultati – ha detto – per il momento ancora parziali di un’indagine accademica e istituzionale che si è servita di un questionario accessibile da una piattaforma on line: non solo un censimento, ma l’avvio di un vero e proprio dialogo”.

Sono intervenuti, inoltre: per la Direzione generale del MIBACT Rocco Tramutola che ha tracciato un excursus normativo in materia di promozione e tutela del paesaggio; per la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio Francesco Canestrini che ha lanciato due appelli alla Regione riguardo al castello di Monteserico nuovamente minacciato dall’impianto di possibili parchi eolici e alla perimetrazione del Parco del Vulture; e Antonio Rosa che ha parlato di “Mappe della memoria” e del censimento dei parchi e dei viali della rimembranza.

Tra i relatori del convegno anche l’assessore alla Pianificazione territoriale e Urbanistica della Regione Calabria, Franco Rossi che ha invitato all’appuntamento in programma a ottobre a Tropea per la 21esima riunione degli Ateliers del Consiglio d’Europa; Antonio Di Gennaro di Risorsa Srl di Napoli e consulente per il PPR della Basilicata che ha relazionato su “L’Atlante dei mosaici rurali della Basilicata” evidenziando “il dato positivo per la Basilicata che rispetto alle altre regioni non riduce ma aumenta la superficie agricola, con un +7% di aree trasformate da praterie a boschi o aree agricole”.

 

TURISMO, 7 MILIONI PER I COMUNI COSTIERI

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Sette milioni di euro saranno destinati ai Comuni costieri del Metapontino, in provincia di Matera e a quello di Maratea (Potenza):  dei passi in avanti compiuti nell’iter che porterà all’erogazione delle risorse si è discusso oggi, a Potenza, in un incontro fra i sindaci e gli amministratori dei centri rivieraschi interessati, l’autorità di gestione del Po Fesr 2014-2020 e la presidenza della giunta regionale. Il progetto in questione è quello relativo alla procedura negoziata con la Regione Basilicata “per la selezione ed ammissione a finanziamento di operazioni volte alla fruizione integrata di risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche”.

A presiedere l’incontro, il dirigente della struttura tecnica della Presidenza, Antonio Di Sanza. Erano presenti al tavolo, anche il sindaco di Maratea, Domenico Cipolla e per il Metapontino i primi cittadini di Pisticci (Viviana Verri), Rotondella (Vito Agresti), Scanzano Jonico (Raffaello Ripoli), il vicesindaco di Bernalda, Eliana Acito, quello di Policoro, Gianluca Marrese, gli assessori di Nova Siri, Piermario Pancaro e Nicola Melidoro. Il programma mette a disposizione 7 milioni di euro, da ripartire fra i Comuni costieri, per attività tese ad incrementare il turismo in seguito ad un piano strategico presentato alla Regione alla fine dello scorso anno. L’autorità di gestione, Antonio Bernardo, ha illustrato in dettaglio le modalità di riparto delle risorse finanziarie, ricordando i passaggi compiuti e quelli ancora da compiere, in tempi brevi, per concludere la procedura negoziata rivolta alle “destinazioni turistiche di pregio di Maratea e del Metapontino”.

In base alla situazione in termini di flusso turistico saranno destinati 5 milioni e 460 mila euro ai Comuni del Metapontino ed 1 milione e 540 mila euro a quello di Maratea. Diversi, gli interventi che potranno essere realizzati grazie all’azione rivolta ai Comuni costieri. “Si tratta di un’iniziativa – ha detto il rappresentante della Presidenza, Antonio Di Sanza –  che è partita soltanto pochi mesi fa: tutto si è svolto finora in maniera veloce ed efficace, rispettando la tabella di marcia e le scadenze. Tale circostanza mette in luce la grande capacità di fare sintesi che stanno dimostrando le amministrazioni interessate. Tanti bisogni, anche di tipo infrastrutturale – ha detto ancora – potranno trovare risposta all’interno di questo programma. Ad oggi dobbiamo ritenerci soddisfatti”.

CIFARELLI “IN PRIMA LINEA SU GREEN PUBLIC PROCUREMENT”

“L’incontro sul Green Public Procurement conferma e rafforza il grande interesse della Regione Basilicata nei confronti dei bandi verdi. Non è un caso che insieme ad altre due regioni italiane, Lazio e Sardegna, siamo fortemente impegnati in attività di scambio di buone pratiche al fine di mettere a sistema l’adozione del Gpp. Vogliamo allargare il confronto per migliorare ulteriormente le nostre azioni mettendo al centro questa pratica anche in altri settori, come, ad esempio, quello della cultura”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Roberto Cifarelli, aprendo i lavori della Conferenza europea “Nuove sfide e opportunità per la diffusione del GPP (Green Public Procurement) in Italia ed in Europa. Esperienze, spunti ed idee del progetto “GPPbest” ospitata oggi a Matera, nelle sale di Palazzo Viceconte.

“La mia presenza  – ha aggiunto Cifarelli – serve anche a registrare le forti e positive implicazioni che il Gpp può e deve avere anche per il sistema delle imprese. Parlare di sostenibilità ambientale, infatti, non ha solo un valore etico, ma anche economico perchè su questa strada il tessuto produttivo può trovare nuove occasioni di crescita”. Subito dopo è intervenuta Carmen Santoro, dirigente generale del Dipartimento Ambiente ed Energia. “E’ arrivato il tempo di abbandonare la politica del “porre rimedio”. Pubblicare bandi verdi significa lavorare soprattutto sulla prevenzione. Occorre innovare e modificare gli stili di vita e di comportamento se si vuole introdurre una nuova cultura della sostenibilità orientata a scelte consapevoli ed etiche nei consumi nel rispetto dell’ambiente. In Basilicata con la delibera di Giunta regionale 368 dell’11 maggio 2017 “Approvazione del piano di azione della Regione Basilicata per gli acquisti pubblici ecologici” ci siamo allineati subito allineati alla normativa nazionale”.

Gli obiettivi del piano d’azione per il Gpp della Regione Basilicata fino al 2020 sono: raggiungimento delle soglie di acquisti verdi da realizzare nell’ambito di ciascuna categoria merceologica; diffusione degli acquisti verdi nell’intero territorio regionale; implementazione di un sistema di monitoraggio. “Con il piano dei rifiuti – ha aggiunto Santoro –  la Regione Basilicata si è dotata di un efficace strumento per la tutela dell’ambiente e l’uso efficiente delle risorse finalizzato alla riduzione della produzione dei rifiuti, alla ottimizzazione degli scarti e all’incentivazione della raccolta differenziata”.

Moderata da Silvano Falocco (Fondazione Ecosistemi) si è poi svolta la sessione plenaria a cui hanno dato il proprio contributo Mariano Schiavone (Dirigente generale Apt, Amelia Turturean Marisanda Piriianu (Ministero dell’Ambiente della Romania), Vincenzo Telesca (Stazione unica appaltante Regione Basilicata), Egidio Longoni (Anci Lombardia). Di bandi verdi nella cultura ha parlato Giuseppe Romaniello, direttore amministrativo della Fondazione Matera-Basilicata2019.

“Oggi – ha detto Romaniello – dobbiamo interrogarci sulla cecità che abbiamo rispetto alle scelte fatte e che continuiamo a fare in tema di cambiamenti ambientali e climatici. La cultura ha molto a che fare con questi argomenti. Nel dossier di Matera2019 che ci ha consentito di guadagnare il titolo di capitale europea della cultura ci sono parole, temi, progetti che hanno molto a che fare con la sostenibilità ambientale. E su questo stiamo orientando anche le nostre procedure amministrative. Ad esempio il bando per l’allestimento della Cava del sole che abbiamo redatto anche insieme al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata. Questo luogo, da cui tutto è nato, da dove arriva la pietra con cui si sono sviluppati i Sassi, ventre di Matera, diventerà il cuore pulsante della produzione e distribuzione culturale non solo per il 2019, ma anche per i 4 anni successivi. L’allestimento avverrà senza intaccare minimamente lo spazio circostanze, ma, appunto, tenendo presente la necessità di intervenire attraverso un percorso sostenibile di riuso. Così come tutti gli eventi in programma nel 2019 avranno al centro anche il tema della sostenibilità ambientale”.

A concludere la conferenza Elio Manti, dirigente generale dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata. “La parola su cui dobbiamo ragionare è questa: ambizione. In questi anni si sono fatti passi da gigante sul tema della sostenibilità ambientale e il Gpp sta entrando nella prassi della pubblica amministrazione. In generale la Pa non è in grado di assicurare nuovi assetti organizzativi che facciano parlare fra loro i diversi settori. Mentre la presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive, della dirigente del Dipartimento Ambiente e la presenza del dipartimento programmazione e finanze ha il significato che nella Regione Basilicata si mettono sullo stesso campo tre punti di vista diversi che vogliono raggiungere lo stesso obiettivo. Il Gpp non è solo uno strumento dell’ambiente, ma serve anche a orientare il mercato. L’ambizione della Regione Basilicata è quella di fare di questo strumento una leva che ci aiuti a qualificare lo sviluppo territoriale”.

Subito dopo si sono svolte sessioni di lavoro parallele su due temi: “Replicare esperienze e sinergie per la promozione del GPP: attori e attivatori GPPbest a confronto con le altre regioni italiane” e “I criteri ambientali nelle manifestazioni culturali”.

 

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