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FANELLI “IN ARRIVO INCENTIVI PER ZOOTECNIA LUCANA”

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Su proposta dell’assessore regionale alle Politiche agricole, Francesco Fanelli è stata approvata la delibera di giunta riguardante “il sostegno al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano”. Beneficiari del provvedimento – che mette a disposizione circa 167 mila euro e che prevede una serie di incentivi per gli operatori del settore – “sono tutti gli allevatori lucani – è specificato nella deliberazione della giunta – iscritti ai libri genealogici ed in regola sotto l’aspetto sanitario. In particolare, sono interessati gli allevamenti bovini (da latte, di razza podolica, da carne), bufalini, suini, equini, ovini, caprini e cunicoli”. “Si tratta – ha commentato l’assessore Fanelli – di un provvedimento importante, che incentivando l’acquisto di animali altamente selezionati e rigorosamente controllati sotto l’aspetto sanitario si pone due obiettivi: migliorare la genetica del patrimonio zootecnico regionale, indispensabile per migliorare i livelli di produttività quantitativa e qualitativa delle produzioni; prevenire l’introduzione e la diffusione di malattie del bestiame negli allevamenti”.

Nella delibera dell’esecutivo Bardi è specificato che “l’intensità dell’aiuto sarà del 50 per cento se si acquista un capo di bestiame in un centro genetico e del 40 per cento se si acquista in un altro allevamento”. Per i giovani “di età inferiore a 40 anni l’intensità dell’aiuto è aumentata del 10 per cento”, così come per le donne, mentre per le aziende “che hanno subito l’abbattimento totale o di almeno il 30 per cento dei capi, a seguito di ordinanza dell’autorità sanitaria, l’intensità dell’aiuto per l’acquisto è del 70 per cento”. Sono previsti inoltre “incentivi per interventi di fecondazione artificiale e di embrio transfer”, così come contributi “per gli equini” ai fini del “mantenimento di riproduttori maschi e di fattrici che abbiano partorito” ed una cifra pari a “200 euro per Unità di bovino adulto (Uba) a sostegno della biodiversità  per la capra di Potenza”. “Il provvedimento, che  mettea disposizione circa 167 mila euro – prosegue l’assessore Fanelli – consente di pagare il contributo a tutti gli allevatori che hanno presentato domanda nel 2018 e che hanno avuto esito favorevole all’istruttoria”. L’istanza per ottenere il contributo dovrà essere presentata  unicamente online accedendo alla sezione “Avvisi e Bandi” del sito istituzionale  della Regione Basilicata.

FERROSUD, INCONTRO CON CUPPARO IN REGIONE

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Un piano industriale per il rilancio della Ferrosud di Matera con commesse da produrre nello stabilimento materano deve essere presentato entro il 30 settembre prossimo; in questa fase Regione e sindacati si adopereranno perché in un prossimo incontro al Mise sia possibile individuare tutte le soluzioni necessarie a sbloccare definitivamente la vertenza. Sono queste le conclusioni di un incontro che si è tenuto oggi al Dipartimento Attività Produttive della Regione, presieduto dall’assessore Francesco Cupparo, con dirigenti di Cgil, Cisl e Uil di Matera e di Fiom, Fim e Uilm provinciali e regionali. Nel sottolineare che è necessario che tutte le parti in causa producano il massimo impegno attraverso una strategia condivisa l’assessore Cupparo ha precisato che prima di richiedere il “tavolo” al Mise svolgerà un passaggio preliminare con la proprietà Ferrosud spa per conoscere in dettaglio il programma di interventi a breve e medio termine in vista della scadenza del 30 settembre per la presentazione del Piano Industriale.

“Ciò – ha spiegato l’assessore – per evitare che si ripeta quanto accaduto nella precedente riunione al Mise che ha registrato l’assenza della proprietà”. L’assessore si è quindi impegnato a relazionare ai sindacati prima del “tavolo” al Mise. Obiettivo della Regione e dei sindacati è fare in modo che lo stabilimento di Matera-Jesce produca in loco, salvaguardando i posti di lavoro e quindi di bloccare il trasferimento dei lavoratori in altre fabbriche del settore. “La firma da parte del consorzio industriale di Matera per l’atto di comodato d’uso del binario Jesce Casal Sabatini per aprire una partnership con Rete Ferrovie Italiana e permettere così un efficientamento logistico e di competitività aziendale – ha detto l’assessore – è un primo passo importante,  perché la Ferrosud di Matera deve tornare a rappresentare un presidio produttivo di riferimento nazionale nel settore produttivo di carri e materiali rotabile ferroviario. Di qui la necessità di sopperire all’attuale assenza di un piano industriale”.

BARDI INCONTRA FORZE DI MAGGIORANZA

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Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha riunito la giunta unitamente ai capigruppo di maggioranza per un esame politico della situazione. In particolare è stato deciso di calendarizzare riunioni periodiche tra maggioranza e giunta per un migliore e fattivo coordinamento sia per i lavori dell’esecutivo sia per i lavori delle Commissioni e d’Aula.
“E’ stata fatta un’ampia disamina dei provvedimenti fin qui fatti e sono state calendarizzate alcune iniziative – si legge nella nota – Il presidente e la giunta hanno dato assicurazioni che tra breve sarà completato il quadro per la definizione dei nuovi direttori generali dell’Ente. Così come pure è iniziata la discussione sui criteri di massima da seguire per la definizione delle nomine di competenza della Regione.
Il presidente Bardi, i capigruppo insieme al presidente del Consiglio Cicala hanno convenuto che è necessaria una fattiva e proficua collaborazione per dare impulso alla politica del cambiamento che il centrodestra si è impegnato a fare con gli elettori”.

BARDI INCONTRA GENERALE DI DIVISIONE DE CICCO

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Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha incontrato il generale di divisione Gualtiero Mario De Cicco, vicecomandante per il territorio del Comando Forze operative Sud.
Sono stati rimarcati i forti legami che uniscono la Basilicata e l’esercito. “La Basilicata – ha ricordato il generale De Cicco – è una delle regioni che storicamente ha sempre ospitato unità della forza armata. Sono molto contento di aver avuto l’occasione di incontrare il presidente Bardi nella mia prima visita presso il comando militare esercito Lucania, consolidando gli ottimi rapporti esistenti con l’amministrazione regionale”.
“Le popolazioni lucane – ha detto Bardi – ricordano ancora con affetto e ammirazione il contributo e il sacrificio dato dall’esercito all’indomani del terribile terremoto dell’80. Ed è per questo che la visita del generale De Cicco è stata particolarmente gradita. A lui e ai cittadini in armi va il mio particolare ringraziamento insieme a quello della comunità lucana”
Al termine dell’incontro, concluso con uno scambio di doni, il generale De Cicco ha firmato il libro d’onore.

AMBIENTE, ROSA “DOPPIO APPUNTAMENTO IN VAL D’AGRI”

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Doppio appuntamento in Val d’Agri, nella giornata di ieri, per l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, che è stato prima a Marsico Nuovo – nella sede della Fondazione Farbas, per una verifica delle potenzialità del Centro di monitoraggio ambientale – e successivamente a Viggiano, per incontrare le aziende dell’indotto petrolifero aderenti alla ConfApi.
“Per quanto mi sarà possibile – ha affermato l’esponente della giunta lucana – la mia intenzione sarà quella di seguire da vicino tutto ciò che concerne il monitoraggio ambientale nelle zone sensibili della Basilicata. Per questo sono andato di persona a Marsico, per verificare le potenzialità e l’operatività del Centro di monitoraggio. Come ho detto ieri in III Commissione, è mio dovere garantire ai lucani la più ampia gamma ed i migliori controlli ambientali che possiamo avere. È quanto mi chiedono i cittadini ed è quello per cui sto lavorando”.

L’assessore Rosa, nel ripercorrere la sua visita a Viggiano per incontrare le aziende dell’indotto petrolifero ha detto di aver “rassicurato gli imprenditori locali del fatto che l’unico interesse del governo Bardi sia quello di tutelare le aziende lucane e di non ripetere gli errori del passato. Ho illustrato agli imprenditori – ha detto ancora Rosa – la mission dell’assessorato e la situazione delle concessioni Eni e Total, e ho preso l’impegno di illustrare al presidente della Regione Basilicata le problematiche sollevate dalle imprese lucani del territorio, anche quella relativa ai crediti vantati dalle società appaltatrici del Centro Total. Lavoro e sviluppo – ha concluso l’assessore – sono le nostre priorità”.

TFA, CUPPARO “REGIONE IMPEGNATA PER SBLOCCARE SITUAZIONE PRODUTTIVA”

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La Regione Basilicata è impegnata per sbloccare la situazione produttiva della Tfa (ex Firema) di Tito Scalo e a sostenere il polo ferroviario lucano, attraverso gli stabilimenti di Tito e Matera, con tutte le azioni e gli strumenti necessari.
Lo ha confermato oggi l’assessore regionale alle Attività Produttive Francesco Cupparo, che ha presieduto un incontro con rappresentanti sindacali. Per la Tfa di Tito Scalo l’esponente del governo lucano ha dichiarato la disponibilità, di intesa con la Regione Campania, a sostenere un progetto della società che prevede l’intervento di Invitalia.

“L’assenza politica del governo al tavolo del Mise il 9 luglio scorso – ha dichiarato l’assessore – non ha consentito di definire alcuna soluzione di rilancio della fabbrica lucana, come per le altre.  Il Cda della Tfa ha approvato il nuovo piano industriale che prevede circa 30 milioni di investimenti con l’obiettivo della realizzazione di 10/12 carrozze ferroviarie al mese”.

“In quella occasione – ha aggiunto Cupparo –  la Direzione aziendale ha esposto solo in forma orale i contenuti senza fornire tabelle con quantità e tempistiche degli investimenti e in particolare ha chiesto tempo per quanto concerne il futuro del sito di Tito. Per ora l’unica commessa è quella “circumetnea” per la produzione di 54 treni da realizzare dalla seconda metà del 2020 e quindi ampiamente insufficiente. Noi – ha detto – intendiamo fare fino in fondo la nostra parte innanzitutto attraverso il pressing sul governo perché è impensabile che il piano ferroviario complessivo nazionale 2017/2026 di 94 miliardi di euro non preveda nuove opportunità e nuova occupazione a Tito come a Matera per la Ferrosud. Rigettiamo la tesi aziendale esposta al tavolo Mise del 9 luglio e contenuta nel verbale conclusivo secondo cui ‘potrebbero non esserci le condizioni per tenere aperto il sito di Tito’ in assenza di volumi produttivi e di sostegno da parte del Mise e della Regione Basilicata. Sosterremo il polo ferroviario lucano mettendo in campo ogni azione possibile”.

 

A POTENZA INCONTRO TRA REGIONE, ARPAB E ISPRA

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Il presidente della Regione, Vito Bardi, l’assessore all’Ambiente, Gianni Rosa, e la struttura tecnica regionale hanno incontrato oggi a Potenza, nella sala Verrastro del palazzo della giunta, i vertici dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). “Quello di oggi – ha detto il presidente Bardi – è un incontro veramente importante, che segna un cambio di passo  rispetto al passato. Stiamo dimostrando quanto sia importante per il prosieguo dell’attività amministrativa quella tutela dell’ambiente di cui tanto si è parlato in campagna elettorale e che fa parte del programma di questa giunta. Vogliamo rassicurare e far capire ai lucani quanto stia a cuore a tutti noi la salvaguardia della salute ma anche di una serie di attività come l’agricoltura. Bisogna valorizzare – ha proseguito il governatore – tutte le attività di controllo, per garantire maggiore sicurezza alla comunità”. Obiettivo della riunione, un approfondimento in merito al protocollo d’intesa per la collaborazione tecnico-scientifica della stessa Ispra a supporto della Regione Basilicata e dell’Arpab per il monitoraggio ambientale. I partecipanti hanno assicurato per quanto di loro competenza  la massima collaborazione nel portare avanti i progetti e le attività previste nel protocollo per il monitoraggio ambientale ed hanno approfittato dell’occasione formale per esporre le rispettive necessità ed esigenze.

L’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa ha spiegato che “l’Ispra offrirà una consulenza alla Regione e all’Arpab in termini ambientali. Vi sono priorità legate direttamente al petrolio e al centro della Val d’Agri di Eni, rispetto alle vicende che ormai tutti conoscono  e rispetto alla messa in esercizio di Total. Rafforzando l’Arpab ed anche attraverso la consulenza di Ispra – ha continuato – proviamo a trasferire ai cittadini la sicurezza sui controlli ambientali, che in Basilicata sono reali e seri. Facciamo i fatti. Interessa che i cittadini sappiano che la Regione ha una sola strategia: far sì che salute e ambiente siano sotto controllo”.  Sui contenuti dell’accordo si è soffermato il presidente dell’Ispra, Stefano Laporta, che dopo aver sottolineato che “ci troviamo nell’ambito del sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, che assegna all’Ispra un ruolo di coordinamento” ha aggiunto che “daremo supporto all’Arpab, che resta però titolare dei compiti di vigilanza e controllo. Con i nostri tecnici – ha continuato l’esponente dell’Ispra – saremo di supporto ai colleghi dell’Arpab nelle attività di vigilanza, monitoraggio e di controllo su alcune delle situazioni che incidono maggiormente sul territorio dal punto di vista ambientale. Ci auguriamo che grazie alla nostra collaborazione- ha concluso – l’Arpab sia messa nelle condizioni di operare nel miglior modo possibile”.

FERROSUD, CUPPARO A TAVOLO MATERA “PRIMO PASSO”

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“La soluzione individuata oggi al tavolo in Prefettura sulla vertenza Ferrosud di Matera, in attesa di un passaggio ulteriore in Confapi, grazie alla preziosa mediazione del Prefetto Martino Demetrio, che ringrazio per sensibilità e disponibilità, mi auguro possa rappresentare un primo passo per rasserenare il clima tra i lavoratori e la proprietà e favorire la definizione del piano industriale per il rilancio dello stabilimento materano al quale tutti insieme lavoriamo”.

È il commento dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Francesco Cupparo che ha partecipato oggi a Matera all’incontro convocato dal Prefetto. Nell’annunciare che la Regione a sostegno della sollecitazione dello stesso Prefetto chiederà al Mise di  convocare al più presto il “tavolo di crisi Ferrosud” Cupparo aggiunge che “per noi l’impegno resta quello di individuare strumenti, azioni e programmi che mettano in sicurezza, definitivamente, posti di lavoro e l’unità produttiva di Matera con commesse da realizzare nello stabilimento di Jesce, mettendo fine ai trasferimenti, secondo il piano industriale che ci è stato preannunciato per il 30 settembre prossimo. Non possiamo infatti accontentarci di soluzioni tampone, magari con qualche commessa in più per poi tornare al punto di partenza. Strettamente intrecciato al futuro dello stabilimento c’è un tema che per la Giunta Regionale  riveste un aspetto essenziale che è quello dell’adeguamento ed ammodernamento delle infrastrutture del trasporto pubblico locale ed interregionale. Su questo – dice l’assessore – il Governo deve dare segnali chiari ed inequivocabili perché i piani di ammodernamento di Rfi-Trenitalia e delle Fal tengano conto delle esigenze di mobilità delle nostre comunità e prevedano commesse a Matera e nell’altro stabilimento lucano di Tito. In proposito – ha riferito Cupparo – intendo incontrare i vertici Fal per chiedere cosa intendono fare. La nostra è la regione che continua a fornire al Paese risorse energetiche ed idriche sempre più importanti ma in cambio continua ad ottenere troppo poco. Sarà anche questo argomento di discussione e confronto in fase di rinnovo dell’Accordo Petrolio con Eni e Governo perché il precedente protocollo sulle infrastrutture da finanziare è stato ampiamente disatteso sino ad introdurre “quote” produttive per gli stabilimenti lucani”.

Cupparo ha ribadito che “il prossimo incontro al Mise con la presenza della proprietà e del Governo non può ridursi al solito incontro ma deve essere individuare tutte le soluzioni necessarie a sbloccare definitivamente la vertenza. Dopo la firma da parte del consorzio industriale di Matera dell’atto di comodato d’uso del binario Jesce Casal Sabatini per aprire una partnership con Rete Ferrovie Italiana e permettere così un efficientamento logistico e di competitività aziendale non ci sono più alibi circa la competitività dello stabilimento che ha tutte le carte in regola per rappresentare un presidio produttivo di riferimento nazionale nel settore produttivo di carri e materiali rotabile ferroviario”.

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