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BRAIA “AL VIA BANDO PER RINNOVO VIGNETI”

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“Circa un milione di euro per migliorare la qualità, rafforzare l’identità delle produzioni Dop e Igp e il legame con il territorio, favorire l’ammodernamento degli impianti e abbassare i costi di produzione. Continuano le azioni volte a migliorare la qualità dei nostri vigneti e di conseguenza del nostro vino e del sistema #BereBasilicata”.
Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.

“La Giunta Regionale ha approvato le disposizioni regionali per la ristrutturazione e riconversione vigneti, campagna 2018/19 e il bando relativo per circa 1 milione di euro con scadenza prevista per il 30 giugno, pubblicato sul BUR. Inoltre è stato approvato lo scorrimento della graduatoria che finanzia tutte le 56 istanze ammissibili, campagna 2017/2018, per 1,4 milioni di euro.

I proprietari dei vigneti idonei a produrre tutti i vini IGP e DOC lucani, su tutto il territorio della Regione Basilicata, possono presentare domanda di aiuto, fino a un massimo di 16 mila euro, per beneficiare del sostegno comunitario alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna 2018/2019″.

“Le produzioni che hanno un saldo legame con il nostro territorio (le DOC Aglianico del Vulture, Matera Doc, Grottino di Roccanova, Terre dell’Alta Val D’Agri e l’IGP) devono sviluppare un’identità forte che ci renda ancora più riconoscibili e competitivi sui mercati europei e nel mondo – continua Braia – Il comparto vitivinicolo, con 5.196 ettari di superfici vitate, 4000 aziende, 86 mila ettolitri di vino prodotto, e un valore di 23,5 milioni di euro pari al 2,6% della produzione agricola regionale, è infatti strategico per tutto il nostro comparto agricolo e grande veicolo promozionale internazionale.

Consentiamo così in tempi celeri, ai produttori della Regione Basilicata di avvalersi dei contributi comunitari previsti dalla Misura della Riconversione e Ristrutturazione dei vigneti per la campagna 2018/2019, che rende possibile l’adeguamento della produzione vitivinicola alle esigenze del mercato e l’utilizzo di tecniche produttive più razionali e adatte alla meccanizzazione, anche parziale, delle operazioni colturali, dando attuazione alle disposizioni comunitarie e nazionali.

La Misura della Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti è inserita nel Piano Nazionale di Sostegno per il settore vitivinicolo (PNS Vino) con la finalità di aumentare la competitività dei produttori regionali di vino per adeguare la produzione alle esigenze del mercato, riducendo i costi di produzione attraverso una progressiva sostituzione dei vigneti non razionali e non più rispondenti alle esigenze, con altri vigneti che consentano di ottenere materia prima di buona qualità a prezzi competitivi e più remunerativi”.

“I produttori possono così effettuare – conclude Braia –  la riconversione varietale dei vigneti cambiando verso varietà ritenute di maggior pregio enologico o commerciale, oppure reimpiantare con forme di allevamento più razionali e sesti d’impianto atti a migliorare la qualità del prodotto e a consentire anche la meccanizzazione delle principali operazioni colturali”.
Le domande vanno presentate esclusivamente in forma singola, tramite le procedure telematiche, utilizzando le funzionalità on-line messe a disposizione da AGEA Organismo Pagatore sul portale SIAN.

COMUNICAZIONE PITTELLA SU ACQUA POTABILE COMUNI METAPONTINO

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“Con gli assessori all’Ambiente e alla Sanità, con gli uffici e con l’azienda sanitaria abbiamo costruito una cabina di regia ed una griglia di azioni per ristorare i cittadini dal punto di vista dell’erogazione dell’acqua potabile, ma soprattutto per avviare studi ed approfondimenti che garantiscano di recuperare serenità”. Lo ha detto oggi, il governatore lucano, Marcello Pittella, in una sua lunga comunicazione sui problemi conseguenti alle ordinanze per il divieto di utilizzo dell’acqua per usi potabili, che hanno interessato nelle settimane scorse alcuni Comuni dell’area Jonica del Metapontino.

“Nel corso del suo  discorso il presidente ha ricordato che l’allarme nelle popolazioni del Metapontino ed i divieti di erogazione di acqua potabile da parte dei sindaci di alcuni comuni dell’area erano stati determinati dopo che in seguito a controlli su campioni d’acqua potabile (da parte dell’Asm e di Acquedotto Lucano) erano state riscontrate concentrazioni tra i 31 e 46 microgrammi al litro di trialometani, quando il limite della legislazione nazionale (più volte in realtà derogato nel territorio italiano) è fissato dal decreto n. 31 del 2001 in 30 microgrammi.  Pittella ha ricordato come la Regione sia intervenuta tempestivamente, a maggio, chiedendo ad Acquedotto Lucano “lo svuotamento ed il lavaggio dei serbatoi, convocando tutti gli attori interessati e costituendo un gruppo di lavoro interdipartimentale”.

Dalle prime indagini è emerso che la causa dello sforamento dei limiti potrebbe essere riconducibile ad un sovradimensionamento della rete idrica, che determinerebbe “un rallentamento nel fluire dell’acque e quindi episodi di stagnazione e di degradazione delle componenti”. Per questo motivo, la Regione ha chiesto una serie di interventi di ammodernamento da realizzarsi nel medio e lungo periodo, impegnandosi a trovare le risorse. Ma su sollecitazioni delle associazioni e dei sindaci ha stabilito di provvedere anche ad interventi immediati con tecnologie innovative, per garantire le risorse idriche con l’avvicinarsi del periodo estivo.  Il limite di sforamento, però, in Italia è ben più basso (30 microgrammi) rispetto a quello previsto dalla comunità europea (100 microgrammi). “Avremmo potuto – ha detto ancora Pittella – chiedere una deroga come hanno già fatto le Regioni Lazio, Sicilia e Puglia, che hanno spinto il limite anche a 60 microgrammi. Ma non lo facciamo, perché la nostra idea è quella di contenere al massimo il limite inferiore, per garantire la massima salubrità dell’acqua, pur sapendo che anche un limite di 40 non inciderebbe sulla salute umana, considerato che la stessa comunità europea fissa il limite a 100 microgrammi”.

“Il tema – ha sottolineato Pittella – non è la pericolosità dell’acqua ad uso potabile per la salute umana, ma l’allarme ed il clamore che si sono creati relativamente ad un disallineamento di valori, da qualcuno anche strumentalizzato. Si è pure provato a mettere in relazione le problematiche dell’Itrec di Rotondella, che nulla hanno a che fare con questa vicenda. Stiamo comunque lavorando, anche celermente per provare a mettere in campo iniziative tecniche che ci consentano di rimanere nel limite dei 30 microgrammi. C’è bisogno di una diversificazione della rete idrica complessiva, che ha un costo importante per le nostre capacità e di questo discuteremo con il governo centrale. Ma esiste un’azione di coordinamento e di controllo e di verifica sulla salute, che deve tranquillizzare la popolazione”. Al termine della comunicazione e dopo gli interventi, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità  una risoluzione sulle recenti interruzioni idriche e sulla valorizzazione e tutela della risorsa idrica. Prima della votazione, il presidente è intervenuto brevemente in risposta ad alcuni consiglieri, ricordando che “per quanto riguarda il piano di tutela delle acque siamo a buon punto della seconda campagna di monitoraggio”

MATERA 2019, DELEGAZIONE IN OLANDA PER GIORNATA VICINATO

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Una delegazione lucana ha partecipato a Leeuwarden – nei Paesi bassi e Capitale europea della cultura 2018 – alla Giornata europea del vicinato per le Capitali europee della cultura, frutto di un’idea nata a Matera nel corso di un seminario organizzato lo scorso dicembre dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 sulla costruzione di comunità. Due, i referenti di comunità lucani che hanno partecipato alla spedizione in Frisia, regione a Nord  dell’Olanda: Eustachio Santochirico, del progetto “Policoro” e Caterina Pontrandolfo di “Matera Mater Melodiae”.

“Per tre giorni – fa sapere la Fondazione Matera-Basilicata 2019 – la delegazione lucana ha incontrato altri cittadini che nella loro regione lavorano in un progetto di comunità, con la possibilità di confrontarsi con loro, lavorando insieme per un fine settimana sui rispettivi progetti e scambiando esperienze. Il gruppo lucano è stato ospitato da una famiglia che lavora già in progetti di comunità in collaborazione con Leeuwarden 2018, avendo l’opportunità di conoscere da vicino due interessanti esperimenti: il progetto Mynskip  (che nella lingua locale significa “comunità totale” ma anche “la mia barca”) che porta performance musicali a bordo di barche in navigazione nei canali della Frisia, fruite dal pubblico che assiste dagli spalti costruiti sulla riva, e il museo delle barche e della navigazione, chiamato Skutsje Museum, in cui i visitatori ascoltano il racconto di storie di navigazione nelle acque dei canali Frisiani e storie di capitani valorosi.

“Oltre all’accoglienza calda – ha spiegato Eustachio Santochirico – ricevuta dalla famiglia ospitante, di cui potrei evidenziare le disponibilità nel farci conoscere, incontrare ,visitare e vivere in così poco tempo le persone e il territorio della capitale, mi ha colpito il coinvolgimento della città nei vari eventi che si susseguono nel fitto programma di Capitale europea della cultura”. “In un contesto felicemente informale – ha sottolineato Caterina Pontrandolfo – l’intreccio e lo scambio di visioni, di pratiche artistiche e organizzative, hanno in me rafforzato l’idea di poter condurre una nave, partita nel 2017 da Matera grazie al sostegno della Regione Basilicata, lungo i porti del Mediterraneo per lo sviluppo internazionale del progetto che ho presentato ai miei colleghi e colleghe europei: Peace Women Singing/Matera Mater Melodiae”.

Contestualmente alla Giornata europea del vicinato, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha aperto, sulla piattaforma digitale della Community, una sezione dedicata alle Capitali Europee della Cultura passate, presenti e future, in cui permettere un confronto fra progetti di comunità internazionali. A tal proposito, Immie Jonkman, creative producer di Leeuwarden 2018, nonché organizzatrice di questa prima edizione della Giornata europea del vicinato per le Capitali Europee della cultura, ha spiegato: “L’idea di organizzare la manifestazione è nata durante il workshop di dicembre 2017 a  Matera sul community building,  parlando del fatto che i nostri progetti di comunità non sono molto connessi a livello internazionale. Ora grazie anche all’opportunità della piattaforma digitale della Community lanciata da Matera 2019, abbiamo una doppia modalità, reale e digitale, per far dialogare i nostri progetti”.  

ENI-REGIONE COMPLETANO IMPEGNI PROTOCOLLO INTENTI 1998

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Si è svolto il Comitato paritetico presso la Regione Basilicata, a cui hanno preso parte il Presidente della Regione, Marcello Pittella, e i rappresentanti di Eni e Shell.
Nel corso dell’incontro si è discusso dello stato di avanzamento del Protocollo d’Intenti del 1998, rispetto al quale è stato sottoscritto un Accordo a completamento degli impegni assunti dalle parti per l’erogazione degli ulteriori 39 milioni di euro, finalizzati ad interventi di sviluppo sostenibile e tutela ambientale.

Il Protocollo – il primo siglato in Italia tra un’impresa “oil&gas” e una Regione – prevedeva infatti interventi multisettoriali di sostenibilità e di tutela ambientale per un valore complessivo di 180 milioni di euro, di cui 141 già erogati ed oggetto di accordi attuativi.

“In particolare – si legge nella nota –  sono previsti progetti per il risparmio e la valorizzazione di una risorsa preziosa come l’acqua che vedono l’applicazione di soluzioni tecnologicamente innovative, che possono rappresentare un esempio di economia circolare tramite l’adozione di nuovo modello di gestione dell’acqua finalizzato al riutilizzo e recupero della risorsa idrica”.

BONUS GAS, PITTELLA “LA REGIONE AL FIANCO DI CALVELLO”

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“I cittadini di Calvello non sono soli, la Regione è al loro fianco. Condivido quanto sostenuto dal sindaco Falvella, ritenendo ingiusto che il suo comune non sia tra i beneficiari del bonus gas alla pari degli altri interessati dalle attività petrolifere. Per questa ragione, nel corso di un incontro che si è tenuto ieri in Regione, ho già chiesto ad Eni un addendum all’accordo che disciplina il beneficio, affinché Calvello abbia quanto legittimamente rivendica.  Mentre venerdì, in occasione del tavolo convocato sul ‘Po Val D’Agri’ sottoporrò la questione ai sindaci interessati per giungere ad una soluzione condivisa. Esprimo inoltre, la stessa determinazione per quanto riguarda l’indagine epidemiologica, affidata alla Fondazione Biomedica. Considerato che, nel tempo, lo studio dovrà occuparsi di tutto il territorio regionale, ho chiesto che Calvello venga inserito sin da subito, in quanto interessato da concessioni. Pertanto, al sindaco dico che la Regione è sua alleata e farà la sua parte perché Calvello abbia il protagonismo che merita”. Lo dichiara il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.

CORILICOLTURA, BRAIA “CONTRATTO RETE PASSO AVANTI IMPORTANTE”

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“L’accordo di programma tra Ferrero e la Regione Basilicata sul tema dello sviluppo della corilicoltura nella nostra terra comincia a delinearsi come una vera e propria opportunità tanto da produrre i primi risultati, di cui possiamo dirci molto soddisfatti”.
Lo dichiara l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, Luca Braia.

“Una regione come la nostra particolarmente vocata al nocciolo, dopo l’elaborazione della carta vocazionale, lo svolgimento di cicli formativi per gli imprenditori agricoli e delle sperimentazioni coadiuvate da Alsia, in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura, risulta essere oggi la prima regione al sud (e la seconda in Italia) a sottoscrivere, da parte di una rete di impresa, un contratto di acquisto a lungo termine con Ferrero. La mappa di vocazionalità, che sarà ufficialmente pubblicata nelle prossime settimane, rende possibile evincere l’ubicazione dei terreni più adatti alla coltivazione corilicola, strumento indispensabile per pianificare e programmare gli impianti dei campi coltivati a nocciole. Accogliamo quindi molto positivamente, per la nostra agricoltura, l’impegno da parte di Ferrero di acquistare il 75% delle nocciole prodotte dalla rete Basilicata in Guscio nella nostra regione, per i prossimi venti anni, dando così ai nostri produttori basi concrete per investimenti a lungo termine”.

“La Rete Basilicata in Guscio – continua Braia – è costituita da 27 aziende al momento, di cui 23 imprese agricole che hanno già impiantato oltre 100 ettari su tutto il territorio regionale. Il piano di sviluppo già presentato a Ferrero prevede di arrivare, in 5 anni, a 1500 ettari coltivati a nocciolo. Nei prossimi giorni incontreremo i vertici Ferrero in Dipartimento per definire le modalità di prosecuzione del progetto”.

A POTENZA SEMINARIO SU PARTENARIATO E UTILIZZO FONDI UE

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L’utilizzo virtuoso dei fondi comunitari e le politiche di sviluppo, con un approccio di rete e di sistema tra pubblico e privato, ma anche il contributo e il ruolo del Partenariato per l’impiego dei fondi strutturali e di investimento: sono stati i temi al centro di un incontro che si è tenuto a Tito, nella sede di Sviluppo Basilicata, nell’ambito del progetto nazionale Officina Mezzogiorno. L’iniziativa, che in Basilicata è organizzata in collaborazione con l’Autorità di Gestione del PO Fesr 2014-2020, è il primo di cinque incontri che l’Agenzia per la Coesione Territoriale realizzerà nei prossimi mesi in cinque Regioni del Mezzogiorno. Tra le finalità dell’evento, moderato dalla giornalista Margherita Sarli, presentare “Officina Mezzogiorno”, il progetto voluto e sviluppato dalla Agenzia della Coesione Territoriale per sperimentare sul territorio “Officine di co-progettazione partenariale” delle politiche di coesione. Progettazione dal basso, partecipazione e condivisione dei progetti sono i cardini essenziali attorno ai quali ruota il progetto, che punta sull’intesa fra componenti pubbliche e private come segmento iniziale di un più articolato processo di gestione dell’intero ciclo che comprende progettazione, esecuzione, monitoraggio e valutazione.

Dopo un videomessaggio del direttore dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Maria Ludovica Agrò (“Dalla Basilicata – ha detto – arrivano stimoli e sperimentazioni: è una regione ricca di intelligenze e sensibile alle frontiere dell’innovazione”) ha preso la parola il direttore generale del Dipartimento regionale Programmazione e Finanze della Regione Basilicata, Elio Manti, che nel suo intervento si è soffermato principalmente su come la Regione Basilicata negli ultimi anni si sia rapportata con il Partenariato per l’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei “in modo da qualificare la propria azione”. “Il rapporto continuo con il Partenariato – ha evidenziato Manti – è una scommessa che non vogliamo perdere e che sin dalla nascita della programmazione 2014-2020 abbiamo sollecitato. L’obiettivo, infatti, è quello di intercettare la domanda di politiche pubbliche che proviene dal territorio e di rispondere attraverso la programmazione. La co-progettazione ha già dato buoni risultati. Ma è necessario ascoltare il Partenariato, perché dietro gli interventi c’è la politica e dietro la politica ci sono i fabbisogni della gente”. A seguire, gli altri interventi.

Per il presidente di Confindustria Basilicata,  Pasquale Lorusso occorre recuperare l’attenzione e la partecipazione di tutti gli attori che ruotano intorno alla progettazione, perché dove c’è intesa può esserci sviluppo, mentre per Caterina Salvia, di Pensiamo Basilicata, la co-progettazione è l’unico strumento per costruire strategie adatte al territorio. Il lavoro sui Cluster nell’ambito della S3 regionale, ha aggiunto, rappresenta un ottimo esempio di progettazione dal basso. 

“Il cluster aerospazio lucano – ha detto invece il presidente dell’Area ricerca del CNR Basilicata, Vincenzo Lapenna – è un modello a livello internazionale. Bisogna continuare, anche se con fatica a dialogare e a collaborare con le istituzioni e con il mondo della ricerca e delle imprese, per favorire nuovi progetti di sviluppo”.

Nella seconda parte dell’incontro sono intervenuti il coordinatore del progetto Officina Mezzogiorno, Livio Barnabò (“Stiamo sperimentando – ha commentato – una nuova modalità di fare politica pubblica: nelle moderne economie, caratterizzate da varietà e innovazione continuata, le conoscenze e le competenze per un adeguato policy making sono nel territorio; per creare sviluppo la funzione di sintesi e di disegno generale propria dell’Amministrazione delle avvalersi del dialogo con il Partenariato”) e l’Autorità di Gestione del PO Fesr 2014-2020, Antonio Bernardo: “Oggi abbiamo organizzato – ha evidenziato – una giornata di metodo: ci stiamo educando ad un approccio partenariale. Stiamo già guardando al post 2020: l’Europa ci fornisce nuove linee guida per una programmazione intelligente. E’ però necessario includere sempre più il mondo datoriale, imprenditoriale e sindacale in questa nuova cornice programmatica. La Basilicata comunque – ha messo in chiaro – si è già dotata di strategie intelligenti di specializzazione che richiedono un aggiornamento partenariale nel corso 2019. Ecco perché è utile continuare ad investire in settori strategici e specializzati per garantire risposte adeguate al territorio”.

L’Autorità di Gestione Bernardo ha poi annunciato una attività condivisa con l’Agenzia per la Coesione Territoriale nell’ambito di Officina Coesione (che rappresenta l’evoluzione di Officina Mezzogiorno): l’avvio di azioni pilota di co-progettazione nella redazione di bandi da scrivere insieme con il Partenariato: “Il primo è destinato alla selezione di “progetti significativi” nell’ambito della strategia di specializzazione intelligente (S3) e un altro nel settore del welfare destinato alle imprese sociali con fondi FESR e FSE”. “E’ auspicabile – ha concluso – aiutare il mondo della cooperazione ad utilizzare al meglio i fondi Fesr e Fse”. Il prorettore vicario dell’Università degli Studi della Basilicata, Michele Perniola, ha sottolineato invece l’importanza di un approccio partenariale, già sperimentato, tra l’altro, con il Cluster di bioeconomia. “Superare gli individualismi è difficile, ma grazie alla collaborazione tra 74 soggetti, pubbliche amministrazioni, imprese ed enti di ricerca, la progettazione ha recepito le reali esigenze del territorio”. 

A questo proposito il presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce ha messo in evidenza come il dialogo con gli enti locali ed il mondo imprenditoriale sia necessario per garantire che anche i comuni più piccoli e marginali siano inclusi nei processi di programmazione, assicurando a tutti parità di strumenti per svolgere al meglio il ruolo nell’ambito del partenariato.

La tavola rotonda si è conclusa con un’intervista a Riccardo Monaco, Autorità di Gestione del PON Governance e Capacità istituzionale 2014-2020, che ha confermato come il coinvolgimento ed il rafforzamento del Partenariato nella gestione dei fondi UE debba costituire il nuovo metodo di programmazione e attuazione. “Il Partenariato – ha affermato – è una cinghia che collega in modo costante le politiche pubbliche con le esigenze che vengono dai territori”.

 

ACCORDO FERRERO PER USO NOCCIOLE, SODDISFAZIONE PITTELLA

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“Esprimo soddisfazione per la sottoscrizione del contratto di acquisto a lungo termine tra la Rete Basilicata in Guscio e la Ferrero, che rappresenta una indubbia e solida base per sviluppare un nuovo segmento di investimento per l’agricoltura lucana”. Cosi’ il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, in riferimento all’intesa raggiunta che prevede l’acquisto da parte di Ferrero del 75% di nocciole lucane.

“Si tratta di un primo concreto risultato dell’accordo di programma sottoscritto due anni fa da Regione, Ismea e Ferrero per incrementare la filiera agroindustriale in Basilicata – aggiunge – ed è un segnale di apertura a nuovi mercati delle nostre piccole e media imprese, a dimostrazione di come sia possibile aprire nuovi scenari in Basilicata e di come una corretta sinergia possa portare a risultati importanti per l’economia e lo sviluppo territoriale lucano. Potremmo dire che domanda ed offerta si incontrano a km zero”.

“Ringrazio la Ferrero per l’attenzione mostrata al nostro territorio, valorizzandone produzioni e tessuto imprenditoriale. E plaudo alla Rete per la capacità non solo di legarsi ad un player mondiale ma anche di aggregarsi per poter esser più competitiva”, conclude il presidente della Regione Pittella

 

 

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