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CIFARELLI CONCLUDE CICLO INCONTRI JOBBING FEST

“Le esperienze a beneficio dei giovani che si sviluppano sui territori sono tante e tutte da lodare, ma dobbiamo potenziare una rete che integri le iniziative e le metta a sistema”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Roberto Cifarelli, chiudendo a Potenza l’ultima tappa del JobbingFest, evento che si è sviluppato nel corso di alcuni mesi in una serie di incontri, workshop, laboratori e lezioni rivolti ai giovani sui temi del lavoro e dell’impresa.

“Il tema del fare sistema – ha detto ancora l’assessore – si lega allo spopolamento e all’emigrazione giovanile. C’è bisogno di frenare questa emorragia e per questo i fondi europei devono essere capaci di orientare le risorse, da inserire in una pianificazione strutturata, che coinvolga migliaia di studenti delle medie inferiori e superiori, per una sperimentazione da cui estrarre le buone prassi da riproporre di anno in anno, coniugando questa azione con la riforma dei centri per l’impiego, che devono diventare luoghi in cui i giovani possano trovare risposte e orientamento. Negli Stati Generali delle politiche giovanili, che organizzeremo a breve – ha concluso Cifarelli – proveremo a tracciare concretamente questa nuova linea”.

 

MIGRANTI, PROPOSTA PER ACCOGLIENZA LAVORATORI STAGIONALI

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Si è svolta presso la Regione Basilicata la riunione per la definizione della proposta di accoglienza dei lavoratori stagionali da presentare al Tavolo regionale anticaporalato presso la Prefettura di Potenza.

All’incontro hanno partecipato anche le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil del settore agricolo, Coldiretti, Cia, Caritas Diocesane di Melfi, Acerenza e parrocchiale di Palazzo San Gervasio oltre alla Agenzia Regionale Lab e dell’Asp.

“Sulla base delle esperienze maturate negli ultimi quattro anni per l’accoglienza dei lavoratori migranti stagionali nell’area Vulture Melfese Alto Bradano e per la lotta al lavoro nero e al caporalato – si legge nella nota – l’orientamento assunto è quello di continuare anche per il 2018 l’attività di accoglienza presso la parte ristrutturata del ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio di proprietà della Regione, da non confondere con il Centro Rimpatri. La trasformazione in Crp è stata resa possibile grazie alla decisione formale assunta dalla Amministrazione comunale di Palazzo che dopo il 2010 rinunciò ad utilizzare il sito, confiscato per antimafia, per l’accoglienza degli stagionali, e per questo utilizzato dal ministro dell’Interno prima in Cie e successivamente in Centro rimpatri.
La proposta messa a punto nella riunione deriva dai risultati positivi ottenuti dal 2014 con l’ospitalità di oltre 1500 migranti e l’assunzione nell’area di 2500 lavoratori stagionali presso le strutture del Centro per l’impiego di Lavello. Si propone di aprire il campo di accoglienza nel luglio 2018 assieme all’ambulatorio dell’Asp che l’anno scorso ha effettuato 120 prestazioni”.

“Tutto ciò – continua la nota – in attesa della realizzazione della nuova struttura per l’accoglienza degli stagionali dell’area del Bradano e di Scanzano finanziati con il Pon legalità in attuazione delle intese formalizzate nel tavolo anticaporalato insediato presso la Prefettura di Potenza, in presenza delle Amministrazioni comunali interessate e del ministero dell’Interno (Pon Legalità).
Per il 2018 saranno migliorati i servizi di cucina e sarà confermato il trasporto a chiamata, sperimentato l’anno scorso per la prima volta nel Sud; sarà, inoltre, assicurata l’assistenza per l’utilizzo delle carte prepagate per i versamenti dei salari in vigore dal 1° luglio anche con accordi con il sistema bancario. Gli organi locali del ministero del Lavoro con le Forze dell’Ordine attueranno le misure di contrasto del lavoro nero, del caporalato e dell’uso dei “ghetti”.

L’Asp predisporrà un piano di inclusione socio sanitario. Il Comune, assente per impegni, dovrebbe coordinare, come nel 2017, anche con la collaborazione delle associazioni, le attività socio culturali e del trasporto a chiamata nell’ambito del piano complessivo di accoglienza”. Le Caritas dell’area, con le organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro,  assieme ai firmatari del protocollo attuativo regionale anticaporalato, collaboreranno con il gestore che sarà individuato con le norme in vigore e le intese vigenti. La Lab provvederà a garantire i servizi di prenotazione, certificazione delle qualifiche ed ogni altra attività di propria competenza”. Al termine dell’incontro si è concordato di chiedere al Prefetto di Potenza la convocazione del tavolo anticaporalato per le decisioni di competenza del Tavolo Basilicata, anche per evitare la ricostruzione del ghetto “Mulini Mattinelle” nei comuni di Palazzo e Venosa e del sito “La lupara” nel comune di Montemilone.

 

BRAIA “CONTROLLO CINGHIALE, CONTINUANO ATTIVITÀ FORMATIVE”

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“110 cani limiere abilitati e oltre 650 selecontrollori entro il 2018. Proseguono le azioni di formazione messe in campo a seguito all’accordo con Enci e alla deroga della Regione Basilicata sul riconoscimento dei cani limiere da utilizzare nella metodologia della girata, per le attività di controllo della specie cinghiale”.
Lo rende noto l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.
“Sono, ad oggi, 110 gli ausiliari – prosegue l’Assessore – che hanno superato il brevetto per cane selettivo su cinghiale, categoria cane limiere, con conseguente rilascio dell’abilitazione da parte del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali, a seguito di ben 9 prove selettive organizzate da gennaio 2018. Le ultime prove sono state effettuate il 26 e 27 aprile scorso.
Dopo aver consegnato le abilitazioni a oltre 300 selecontrollori tramite il corso concluso dall’ATC 2, saranno 152 i selecontrollori che potranno conseguire l’abilitazione, sostenendo nelle prossime settimane la prova pratica a Matera e altri 200 sono in corso di formazione nei prossimi mesi.
Sono già 3 su 5 gli AA.TT.CC. che si sono attivati per attuare il “Piano di abbattimento selettivo e controllo della specie cinghiale 2018-2020” che consente le attività di prelievo tutto l’anno.
Inoltre – conclude Luca Braia – in attuazione della DGR 1191 del 7 novembre 2017 continuano le attività formative, iniziate a dicembre 2017 con i corsi da conduttore di cane limiere e cane da traccia, per le abilitazioni per il controllo delle specie volpe e corvidi nonché le abilitazioni relative al monitoraggio della beccaccia con cane da ferma”.

PITTELLA IN LIVE CHAT CON I CITTADINI

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Ambiente, lavoro, azioni di natura politica ed amministrativa. Ma anche impresa, sanità, infrastrutture, misure per l’occupazione. Ne ha discusso oggi, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel suo consueto appuntamento con la chat live di Facebook. Il governatore lucano per un’ora e mezza non si è sottratto dal rispondere alle domande in diretta dei cittadini, senza filtri e nell’ottica della massima trasparenza. Tra i temi più caldi, quello legato al bilancio. “Lo abbiamo approvato in giunta – ha assicurato Pittella – lunedì scorso. Abbiamo rimesso a posto il bilancio, provando a consegnare ai cittadini un documento sereno, tranquillo e di prospettiva. Ma allo stesso tempo stiamo svolgendo un lavoro meticoloso di ricalibratura per i rilievi che ci sono stati mossi dalla Corte dei Conti”.
“In Basilicata ci vivo, ci vivo con i figli, respiro la vostra stessa aria, bevo la stessa acqua, calpesto la stessa terra”, ha detto Pittella nel replicare all’affermazione di una donna su tematiche ambientali.

E ancora: “Abbiamo rafforzato l’Arpab, potenziato i controlli ed il monitoraggio. E non abbiamo fatto sconti a nessuno. Basti pensare alla chiusura del Centro Olio di Viggiano da noi disposta dopo il cado dello sversamento. In Basilicata l’acqua è totalmente potabile, l’aria resta salubre, a differenza di quella della Lombardia o delle altre regioni limitrofe. Vivere da quelle parti non è come vivere nella nostra terra. La Basilicata, grazie all’azione che abbiamo messo in campo anche con Matera 2019 – ha proseguito – è conosciutissima nel mondo: 2,5 milioni di turisti vengono in Basilicata. Lo dobbiamo alla bellezza della nostra terra, ma anche alle nostre azioni in questi quattro anni e mezzo di governo. Il petrolio? Lo ha ereditato chi mi fa la domanda,  l’ho ereditato io. Abbiamo deciso di non far estrarre oltre 154 barili al giorno? Non andremo – ha assicurato – oltre quel limite. Ma abbiamo bisogno di utilizzare le royalties del petrolio per creare occupazione e sviluppo. Contemporaneamente abbiamo messo in campo, contribuendo a far crescere il Pil, risorse per le start-up, per l’auto-impiego, per gli spin-off, per occupazione giovanile e micro.credito”.

Il presidente, nel rispondere alle domande non ha potuto fare a meno di puntare il dito contro “i detrattori costanti, che mettono in campo tanto livore e veleno. Bisognerebbe evitare la strada delle invettive continue l’uno contro l’altro: non serve a nessuno. Questi detrattori forse dimenticano cosa abbiamo fatto per l’edilizia scolastica, per la banda ultralarga, per la viabilità delle aree interne per oltre 60 comuni, o magari per il Frecciarossa o per il completamento della radioterapia. Chi preferisce muovere accuse – ha detto ancora – dimentica che invece di chiudere gli ospedali, come è avvenuto ad esempio in Puglia, li abbiamo riconvertiti. Abbiamo realizzato, per primi il reddito minimo di inserimento, riconsegnando seppur parzialmente una grande dignità a cinquemila famiglie. Abbiamo fatto qualcosa di concreto, a differenza di chi ha vinto le elezioni del 4 marzo scorso promettendo 1600 euro a famiglia senza lavorare. Le cose le abbiamo fatte.  Abbiamo chiesto scusa quando abbiamo sbagliato, perché siamo umani. Ma parliamo la lingua della sincerità e della onestà: non siamo venditori di fumo, siamo persone che lavorano tutti i giorni e che provano a realizzare, quotidianamente, un pezzo di qualcosa in più”.
Ci sarà un Pittella bis? Alla domanda di un cittadino Pittella ha risposto così: “Non so cosa ci sarà e cosa avverrà. Ma di una cosa sono certo: il mio impegno non verrà mai meno, fino all’ultimo lavorerò con abnegazione per la nostra regione”.
(ITALPRESS).

ITREC ROTONDELLA, PIETRANTUONO “NECESSARIA MESSA IN SICUREZZA”

La Regione Basilicata e l’Arpab hanno rappresentato “la necessità da parte del gestore del sistema di emungimento, di smaltire le acque emunte e di adottare immediatamente le necessarie misure di prevenzione, eseguendo gli interventi di messa in sicurezza d’emergenza”.

Lo ha detto, in Consiglio regionale, l’assessore della Basilicata all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, nell’illustrare le attività svolte dalla Regione ed intervenendo in apertura del dibattito scaturito dopo il sequestro  di alcune vasche e dello scarico nel mar Jonio dell’impianto Itrec di Rotondella (Matera) e di quello adiacente della ex Magnox, dismesso da tempo. L’assessore, nel corso del suo intervento ha ripercorso tutte le tappe della vicenda, partendo dal superamento delle soglie di contaminazione, che era stato riscontrato a giugno del 2015, durante un monitoraggio prescritto dall’Aia e comunicato alla giunta regionale con una nota congiunta da parte di Sogin, in qualità di gestore del sito Itrec e di Enea, quale soggetto proprietario dell’area. Questo, fino ad arrivare alle analisi dello scorso mese di novembre.

“I risultati delle analisi sulle acque prelevate dai cinque pozzi di drenaggio attivi ai fini della sicurezza radiologica del sito, come prescritto dalla Conferenza di servizi del 3 ottobre scorso – ha evidenziato Pietrantuono – che sono state  eseguite in contraddittorio nel mese di novembre 2017 e trasmesse dal Dipartimento provinciale di Matera dell’Arpab hanno rilevato il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione (csc) per il cromo esavalente in tutti e cinque i pozzi e per il tricloroetilene in quattro pozzi, confermando l’estensione dei predetti superamenti anche alle acque sottostanti le aree monitorate”.

“La Conferenza di servizi del 10 aprile scorso  – ha detto ancora l’assessore – oltre all’approvazione del documento di analisi di rischio, da cui risulta un rischio non accettabile con conseguente obbligo di bonifica ha preso atto che le attività di rimozione del serbatoio e la relativa condotta Magnox non hanno avuto inizio in attesa del nulla osta da parte dell’Ispra ed ha affrontato anche il problema dello scarico a mare delle acque emunte dai pozzi di drenaggio dell’impianto Itrec, registrando la diversità tra la posizione di Sogin/Enea e quella dell’Arpab e della Regione”. Da qui, la richiesta da parte di Regione ed Arpab “di mettere in sicurezza”.

 

NEW JOBBINGFEST, SI CHIUDE CON TALK SU GIOVANI E LAVORO

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Sarà un talk a più voci, il 26 aprile dalle ore 16.00, nella Sala B del Consiglio Regionale a Potenza, a concludere l’esperienza del New JobbingFest, evento formativo e informativo dedicato ai temi del lavoro iniziato a dicembre 2017 all’Università della Basilicata con un seminario sulle professioni del futuro, e proseguito nei mesi successivi tra incontri e laboratori diffusi in scuole, coworking, librerie e sale istituzionali. Una maratona nata per raccontare gli scenari del lavoro che cambia, disseminare consapevolezza e responsabilità, motivare e spingere verso un futuro proattivo e imprenditivo giovani, Neet, studenti (oltre 300 quelli coinvolti direttamente), ma anche liberi professionisti, docenti e dirigenti scolastici.

Scopo dell’incontro è, da un lato, raccogliere e condividere quanto emerso nel percorso già fatto e, dall’altro, creare un dibattito/confronto fattivo e articolato rispetto ai temi legati al futuro dei giovani, che si sviluppa anche in ambito famigliare e a scuola, finalizzato ad individuare percorsi e azioni sistematiche per consentire ai giovani il giusto approccio al nuovo mercato del lavoro.

Ospiti del talk saranno Maria Pisani, portavoce Forum Nazionale Giovani, Vincenzo Moretti, sociologo, blogger e ideatore del “#lavorobenfatto” per Nòva, Sole24 Ore, nonché dirigente della Fondazione Di Vittorio, e rappresentanti di Forum Giovani Basilicata, Consulta Studentesca Regionale, Associazioni studentesche universitarie, Neet, Associazioni genitori, Dirigenti Scolastici, Docenti alternanza scuola lavoro, Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata – MIUR, CAOS (Università degli Studi della Basilicata), Camera di Commercio di Potenza, Associazioni di categoria datoriali e Cooperative, Sviluppo Basilicata, Autorità di Gestione Programmi comunitari,  Europe Direct Basilicata, AIDP Basilicata ed altre sigle. A chiudere i lavori sarà l’assessore Assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca della Regione Basilicata, Roberto Cifarelli che ha voluto realizzare questo confronto nell’ambito delle attività di comunicazione del Piano per la Garanzia Giovani in Basilicata.
Il New Jobbing Fest è una iniziativa di Basilicata Press dove il termine jobbing richiama il “jogging” traslando il concetto allo “stare in forma con la mente”. Da qui nasce il Jobbing Fest, concetto di palestra che ci allena ad acquisire consapevolezza e conoscenza, a sviluppare sano networking, a mettere al nostro servizio quei valori profondi connessi all’ascolto, alla curiosità, alla passione e al talento, basi per sviluppare competenze e procurarsi opportunità.

L’assessore Cifarelli, che ha partecipato all’ultimo incontro con gli studenti componenti della Consulta Studentesca delle due province, ha dichiarato “è necessario attivare delle azioni strutturali e sistematiche che consentano ai giovani di fare propria quella cultura di impresa alla base di qualunque percorso di successo nella società e nel mondo del lavoro”.
Per affrontare il futuro occorre allenarsi a partire da oggi – dichiara Vito Verrastro, ideatore dell’iniziativa – e poiché le dinamiche del mercato del lavoro sono estremamente veloci è richiesto fin da subito un assoluto grado di consapevolezza degli scenari ma anche dei propri talenti, per poi modellare le scelte.

Sul sito www.europa.basilicata.it/fse è possibile trovare la documentazione delle varie tappe del New Jobbing Fest.

EROGAZIONI IN AGRICOLTURA, INCONTRO PRESSO AGEA

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Il Presidente della Regione, Pittella e l’assessore all’agricoltura, Braia, assieme alle associazioni di categoria hanno partecipato ad un incontro a Roma con i vertici di Agea per rintracciare soluzioni tese a velocizzare il sistema dei pagamenti per il settore.

“Il metodo di condivisione e di concertazione messo in campo con la riunione di ieri presso Agea è la strada migliore per raggiungere gli obiettivi che il nostro sistema agricolo legittimamente richiede, e auspichiamo che si proceda nel solco tracciato attraverso una concertazione con le associazioni di categoria prima e l’organismo pagatore poi”. 

Lo ha detto il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella che ha preso parte ad un incontro svoltosi a Roma presso la sede di Agea, l’organismo che si occupa delle erogazioni in agricoltura, per risolvere le problematiche relative ai ritardi delle erogazioni finanziarie in agricoltura. All’incontro hanno partecipato l’assessore al ramo, Luca Braia, assieme ai vertici dipartimentali, Aldo Mattia, Piergiorgio Quarto e Maria Cerabona, Coldiretti, Francesco Battifarano, Confagricoltura, Donato De Stefano e Luciano De Fino, Cia e Nicola Minichino, Copagri. Il tavolo di ieri è stato l’esito della corrispondenza intercorsa tra la Regione ed Agea al fine di trovare soluzioni urgenti per velocizzare il sistema dei pagamenti.

“Auspichiamo che  AGEA rispetti gli impegni assunti ieri – ha dichiarato l’assessore Luca Braia – proponendo un modello organizzativo più operativo e rapido nella soluzione dei problemi. Segnali importanti, ma non sufficienti, sono stati l’emissione dei decreti n. 155 con 12 milioni di euro relativi ai pagamenti del Biologico 2017 e n. 156, emesso nella stessa giornata di ieri, per 4683 aziende lucane a valere sulla misura 13, indennità compensativa, per oltre 1,9 milioni di euro.

Rivedere la modalità operativa ed organizzative è di fondamentale importanza per cambiare passo, come richiesto anche dalle Associazioni di Categoria, presenti tutte a Roma e accompagnate al tavolo dai propri riferimenti nazionali.

Per il raggiungimento di questo obiettivo – spiega l’assessore – abbiamo chiesto, e ottenuto, che due unità operative esperte siano, entro il mese di maggio, messe ad esclusivo servizio della Regione Basilicata presso AGEA; l’avvio di una formazione sistematica per il personale di UECA sulle istruttorie, in coincidenza di ogni rilascio di nuove procedure informative atte alla soluzioni di anomalie bloccanti le pratiche dei nostri agricoltori ed inoltre l’istituzione di un tavolo monitoraggio Dipartimento Agricoltura/Agea che mensilmente dovrà riunirsi per verificare avanzamenti e risolvere collegialmente le criticità. Il prossimo incontro è previsto per il 23 maggio.

Più volte sono state disattese le scadenze di pagamento fissate sin dal dicembre 2017 e questo non dovrà più accadere – continua Braia – il pagamento di circa 14 milioni di euro nei giorni scorsi, non può essere considerato certo esaustivo, così come aver raggiunto il 13,97% della spesa in perfetta media italiana non può farci ritenere soddisfatti: possiamo e dobbiamo fare di più e sempre meglio collaborando e rispettando ruoli e funzioni. La Regione Basilicata, rappresentando a Roma, ancora una volta, la situazione di estrema gravità dovuta a un sistema informatico non in condizione di correggere anomalie esistenti che non consentono il pagamento totale delle spettanze relative all’annualità 2016, generando ritardi anche sull’annualità 2017, ha chiesto a Pagliardini, con determinazione, un processo di miglioramento organizzativo dell’Organismo Pagatore Agea”.

Nel corso dell’incontro è stato concordato un cronoprogramma: AGEA ha assicurato che i pagamenti ancora sospesi relativi alle misure a superficie Misura 10 – integrato, annualità 2017, saranno avviati nella prima decade di maggio mentre quelli relativi alla semina su sodo entro il 20 maggio; entro il 14 maggio saranno pronte le procedure informatiche per la risoluzione delle anomalie ancora irrisolte relative alla Misura 11 Sottomisura 1.2 e “non conformità”

La funzionalità di cambio beneficiario è già disponibile. Il 3 maggio è stata concordata la prima formazione per il personale UECA, sul tema; entro il 20 maggio saranno rilasciate tutte le procedure che bloccano le pratiche per poi procedere al pagamento automatizzato.
“Auspichiamo – ha concluso l’assessore al ramo Braia – di pervenire finalmente all’ottimizzazione, già preventivata, delle procedure informatiche per la messa a regime delle misure a superficie e per una migliore gestione delle attività inerenti le misure strutturali nelle diverse fasi, soprattutto quando propedeutiche alla apertura dei bandi programmati, per i quali la Regione Basilicata si trova anche a fare da vero e proprio apripista per il testing del sistema, accelerando il processo di interscambio tra SIAN, Sistema informatico nazionale e SIARB, sistema informatico regionale”.

ITREC ROTONDELLA, PIETRANTUONO “VICENDA COMPLESSA CHE MERITA APPROFONDIMENTO”

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L’assessore all’Ambiente della regione Basilicata, Francesco Pietrantuono in una replica nel corso del dibattito in Consiglio sull’Itrec di Rotondella (Matera), ha specificato che “quando si è arrivati alla conferenza di servizi del 10 aprile scorso, in cui si portava avanti il progetto esecutivo della rimozione della probabile causa dell’inquinamento, mancava ancora il riscontro dell’Ispra”.

Il rappresentante dell’esecutivo ha detto quindi che “per quanto riguarda i pozzi di drenaggio esisteva la posizione della Regione e dell’Arpab, su come smaltire le acque che era diversa da quella di Enea. Il punto di sintesi – ha messo in chiaro –  è arrivato nei giorni successivi ed ha corroborato la versione che poi ha portato la magistratura a disporre il sequestro: le acque dovevano essere smaltite preventivamente e diversamente, ed equivalendo a rifiuti non avrebbero dovuto essere reimmesse a mare”. Dopo gli interventi di altri consiglieri, Pietrantuono ha preso di nuovo la parola per le conclusioni, auspicando “un approfondimento della questione per evitare di generare confusione su temi complessi”.

“Si tratta – ha evidenziato l’assessore – di una vicenda che proviene dagli anni ’80 e che è stata scoperta nel 2015, per una Via all’interno dell’area di proprietà di Enea imposta dal Minsitero, e che dopo uno stop di un anno e mezzo circa ha ripreso ad essere studiata in maniera scrupolosa e dettagliata. Fondamentale è stato il contributo dei tavoli della trasparenza, in cui si sono articolati livelli di discussione veramente importanti. Mi riferisco ad esempio a quello del mese di giugno del 2017,  molto utile anche sulla parte di indagine relativa all’inquinamento chimico- convenzionale”.

“Oggi – ha continuato – si avviano diverse attività, e forse rispetto alla posizione di Arpab e Regione Basilicata la Sogin avrebbe fatto bene ad adempiere nei tempi adeguati. Abbiamo fiducia, intanto, nel lavoro della magistratura, che sicuramente continuerà. Ma bisogna allo stesso tempo evidenziare che dal punto di vista radiologico la situazione è sicuramente sotto controllo. Nei prossimi giorni seguiremo con grande attenzione – ha assicurato l’assessore – la vicenda dell’impianto di depurazione ed è chiaro che proveremo a ragionare con Ispra per tenere insieme sia l’aspetto radiologico che quella della depurazione in loco del sito. C’è poi la questione di una corretta informazione sul territorio: abbiamo provato ad articolarla con i tavoli trasparenza, con comunicazioni aggiuntive via web di atti e documenti. Ma forse non basta. Esiste una complessità della questione che merita un approccio più attento, partendo anche dal fatto che la materia investe Sogin ed Enea, che sono i soggetti non responsabili, che però hanno trovato l’inquinamento in seguito alla Via ministeriale del 2015”.

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