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MATERA 2019, PROGETTO CUCINA PER PROMUOVERE REGIONE

A Milano si è conclusa un’anteprima di “Mammamiaaa”, progetto di Matera 2019 realizzato in collaborazione con Casa Netural: una serie di cene (in Italia e nel mondo), dove “tutta la famiglia condivide il suo sapere e la sua esperienza attraverso il cibo e la cucina in un modo tutto nuovo”. Nell’ambito della mostra “999 domande sull’abitare contemporaneo”, la protagonista è stata mamma Tina – madre di Andrea Paoletti, uno dei fondatori di Casa Netural – che durante la serata ha condiviso i segreti della sua ricetta della domenica e raccontato originali aneddoti di famiglia correlati ad essa, impastando e preparando delle buone orecchiette fatte a mano. Partendo dalla cultura materiale – e dal cibo come catalizzatore di identità culturale – il progetto Mammamiaaa darà vita ad un archivio internazionale online “di ricette, tradizioni, storie di famiglie e una community internazionale di interesse, attraverso il lancio di un format di cena che ognuno potrà realizzare a casa propria”.

Poche le regole del format: preparare in maniera condivisa un piatto legato a un ricordo di famiglia, invitare parenti e amici, riservare almeno due posti ad altrettanti invitati sconosciuti. La sfida: 10 mila internazionali, altrettante ricette e storie da condividere e preservare, 10 mila piatti in ceramica. Questi ultimi saranno una memoria collettiva che formerà una colossale installazione ambientale nel paesaggio lucano. Il prossimo appuntamento di Mammamiaaa sarà il 10 maggio nuovamente a Milano, in occasione dell’evento Milano Food City. Per l’occasione saranno realizzate cene che seguiranno il format tipico del progetto, e quindi si cercano famiglie che vogliano partecipare. Per ospitare una delle cene in programma è necessario inviare una mail a [email protected].

 

SERVIZI EDUCATIVI PER INFANZIA, AI COMUNI 1,29 MLN

1,29 milioni di euro per consolidare e qualificare il sistema regionale dei servizi educativi per l’infanzia. La Giunta regionale di Basilicata ha ripartito tra i Comuni, sedi di asili nido e scuole dell’infanzia, le risorse, assegnate per il 2017, del Fondo nazionale per il sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione, dalla nascita sino a sei anni.

In particolare possono essere finanziati: interventi di nuove costruzioni, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione funzionale ed estetica, messa in sicurezza meccanica e in caso di incendio, risparmio energetico e fruibilità di stabili di proprietà delle Amministrazioni pubbliche, spese di gestione, in quota parte, dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, ampliamento della rete dei servizi educativi per l’infanzia, potenziamento delle sezioni primavera, interventi di formazione continua in servizio del personale educativo e docente.

Il riparto tra i Comuni è stato effettuato tenendo conto della popolazione di età compresa tra zero e sei anni, sulla base dei dati dell’ISTAT.

 

 

GIORNATE TRASPARENZA, DOPO POTENZA TAPPA A MATERA

Dopo Potenza ha fatto tappa a Matera, nella sala consiliare della Provincia, l’incontro “Sistema Basilicata. Giornate della trasparenza” organizzato dalla Regione Basilicata. A introdurre i lavori Donato del Corso, Segretario generale della Giunta regionale e responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza, e Katia Mancusi, Valutazione, merito e semplificazione della Regione Basilicata.

“Quando parliamo di piano per la prevenzione della corruzione parliamo di piano per la buona amministrazione”, ha detto Mancusi. E ha aggiunto: “Certo, il contesto nel quale ci troviamo ad operare non è facile. La attività di trasparenza e di prevenzione alla corruzione incide profondamente sul comportamento e sul ruolo che abbiamo all’interno della pubblica amministrazione. Ma siamo, fortunatamente, ad un punto di non ritorno nel riconoscere la centralità di questa attività, non solo come obbligo amministrativo, ma come necessità dei cittadini con cui dobbiamo dialogare per costruire un rapporto di fiducia. Per questa ragione abbiamo costruito la nuova mappatura dei processi ed abbiamo provato ad immaginare, oltre alle misure obbligatorie anche misure specifiche per il rafforzamento della trasparenza”.

Una testimonianza sul ruolo che ha la trasparenza e la prevenzione della corruzione nell’esperienza di Matera2019 è arrivata da Giuseppe Romaniello, manager amministrativo della Fondazione Matera-Basilicata2019. “La trasparenza per noi è la capacità di dare le informazioni ai cittadini in tempi ragionevoli. La nostra Fondazione è condizionata da alcune sue specifiche caratteristiche. Fra le diverse fondazioni di partecipazione, ad esempio, siamo indubbiamente quella a più alta visibilità in relazione a obiettivi oggettivamente strategici. Un altro unicum è dato dai tempi rapidi con cui dobbiamo fare le scelte. Intorno a queste specificità ci siamo dati, insieme al cda, alcuni obiettivi immediatamente raggiungibili. Innanzitutto vogliamo consentire un monitoraggio civico della nostra azione. Sappiamo bene che la percezione della nostra attività si costruisce sulla qualità degli eventi e sulla quantità della spesa relativa a ciascun evento. Rispetto a questo abbiamo avvertito subito la necessità di rivisitare la sezione dell’amministrazione trasparente già nell’aprile dello scorso anno, a un mese dal mio insediamento. Abbiamo così messo a disposizione uno strumento che rende immediatamente visibile tutte le scelte dell’amministrazione con un limite che riguarda la staticità del dato. Oggi, anche alla luce della nostra esperienza, riteniamo utile, oltre che obbligatorio, raccontare gli impegni di spesa, ma perché quel dato sia significativo dal punto di vista della percezione, perché il cittadino si senta parte attiva, abbiamo la necessità di inserire quel dato nel contesto programmatorio. In questo modo il dato contribuisce a a fornire una informazione costruttiva”. “

“Ecco perché – ha aggiunto – stiamo entrando in una seconda fase  costruendo intorno alla amministrazione trasparente una capacità informativa più ampia, attraverso gli Open data. Lo faremo con l’approvazione del bilancio consuntivo a maggio e proponendo dati che diventeranno dinamici attraverso un apposito portale che sarà oggetto di aggiornamento mensile. Questa rappresenta la sfida che ci siamo dati per costruire una percezione costruttiva del lavoro che stiamo facendo. Non è più sufficiente raccontare il risultato, ma anche e soprattutto il processo su come arriviamo a quel risultato. Tutto questo aiuta anche a responsabilizzare gli operatori e a organizzarsi meglio. Raffinare gli strumenti della pianificazione sia in termini di azione, di risultati attesi, sia in termini di organizzazione della spesa è un nostro dovere. Per questo – ha concluso Romaniello – adotteremo il nostro modello di monitoraggio e valutazione, realizzato in collaborazione con Unibas, nel prossimo cda”.

Sugli aspetti normativi è intervenuto Ernesto Belisario, consigliere del ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione. “In un solo lustro – ha detto Belisario – abbiamo cambiato modello di comportamento. Le nuove norme ci impongono un cambio di passo che è già percettibile e che si muove non solo nella direzione degli interessi dei cittadini, ma anche nella direzione di migliorare la efficacia e la efficienza della pubblica amministrazione”.

Le conclusioni sono state affidate a Augusta Iannini, vice presidente Garante per la protezione dei dati personali. “La privacy – ha detto Iannini – non è l’altra faccia della trasparenza. C’è un bilanciamento di interessi quando fra i dati ci sono indicazioni personali, che non riguardano sono nome e cognome, ma la possibilità di individuazione dei soggetti interessati. E questo è ovviamente molto più facile in una comunità molto ristretta”.

Dopo essersi soffermata su alcuni dati che non possono essere resi pubblici, Iannini ha spiegato le novità introdotte dalle nuove norme sul trattamento dei dati personali che entreranno in vigore a partire dal prossimo 25 maggio. Privati e pubblici sono equiparati anche dal punto di vista sanzionatorio. Nel codice della privacy l’autorità era molto presente, con il nuovo regolamento si punta tutto sulla prevenzione e su una maggiore responsabilizzazione del titolare del trattamento. E istituisce nuove figure come il data protection officer.

“Le novità principali riguardano le regole sul trattamento dei dati personali che non potrà essere limitato nel tempo, ma funzionale al motivo per il quale sono stati raccolti. Il consenso del cittadino, inoltre, dovrà essere esplicito e le modalità di utilizzo dei dati dovranno essere spiegate in modo chiaro e semplice”. All’incontro ha partecipato anche Saverio Sarubbo, consigliere provinciale con delega alla Trasparenza.

 

CONTRIBUTI FESTE PATRONALI, PRECISAZIONI UFFICIO SISTEMI TURISTICI

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“Contiene inesattezze la nota diffusa dal capogruppo di FdI al Comune di Potenza, Alessandro Galella, in merito ai finanziamenti assegnati dalla Regione Basilicata a sostegno dell’organizzazione delle feste patronali nei due capoluoghi lucani”.

Lo precisa la dirigente dell’Ufficio Sistemi culturali e turistici, Patrizia Minardi.

“Nel 2017 per la Festa della Bruna sono stati stanziati 150 mila euro e non 200 mila come indicato dal consigliere Galella. Si è trattato di una scelta del Consiglio regionale che ha attinto il contributo direttamente dal bilancio regionale.

Per la Sfilata dei Turchi, invece, dal 2015 al 2017 sono stati attribuiti 70 mila euro annui,  E’ questo il tetto massimo stabilito nelle delibere di giunta regionale 804-805, che definiscono i criteri di assegnazione, per confermare la spesa storicizzata dei grandi eventi. Nel 2016, però, l’importo annuale non è stato utilizzato per intero, e per questa ragione è stato chiesto all’ufficio preposto di utilizzare nel 2017 le somme non spese nell’anno precedente. Oltre ai 70 mila euro, attraverso il mio ufficio, evidenzia Minardi, le associazioni che organizzano la Parata dei Turchi, tra le quali l’associazione ‘Portatori del Santo’, hanno usufruito di un finanziamento con fondi Fsc nel 2016 di 30 mila euro, di cui rendicontati 25 mila.

Si sottolinea che nel 2017 nessun rendiconto sulla Parata dei Turchi 2017 è stato presentato in Regione per i 70 mila euro assegnati e che l’Ufficio ha autorizzato a spendere gli stessi per il 2018″.
(ITALPRESS).

BANDO EFFICIENZA ENERGETICA IMPRESE, FINANZIATI 269 PROGETTI

“La Regione Basilicata ha fatto propria la sfida dell’efficientamento energetico. Con l’avviso pubblico “Efficienza energetica delle imprese” sono in corso di concessione agevolazioni per un importo di oltre 27 milioni per la realizzazione di 269 progetti relativi ad interventi di efficientamento e di installazione di impianti da fonti rinnovabili, presentati da imprese lucane con investimenti da realizzare sul territorio regionale per circa 50 milioni di euro. Una netta scelta di campo a favore della sostenibilità energetica e dell’abbattimento delle emissioni di Co2 in atmosfera, ma anche un’opportunità preziosa offerta al sistema imprenditoriale per migliorare i processi produttivi, grazie ad un’attenzione oramai irrinunciabile al consumo di energia e alla tutela dell’ambiente”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche di Sviluppo della Regione Basilicata Roberto Cifarelli, evidenziando il significativo successo riscosso dall’avviso pubblico “Efficienza energetica delle imprese- Pmi”, finanziato dal Programma Operativo Fesr Basilicata 2014-2020 (Asse IV Energia e Mobilità urbana- Priorità di investimento 4B – Azione 4B.4.2.1) e dal Patto per la Basilicata FSC 2014-2020.

Al bando, pubblicato nel 2017 ed articolato in due finestre successive di cui l’ultima si è chiusa pochi giorni fa, hanno risposto 269 imprese ubicate sul territorio regionale di cui 25 grandi imprese e 244 Pmi. La finalità della misura è stata quella di agevolare le imprese nella realizzazione, nelle proprie sedi operative, di investimenti finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica, anche attraverso l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili per la produzione di energia destinata al solo “autoconsumo”. Tutto ciò con l’obiettivo di promuovere la riduzione dei consumi e delle correlate emissioni inquinanti e climalteranti degli impianti produttivi mediante la razionalizzazione dei cicli produttivi, l’utilizzo efficiente dell’energia e l’integrazione in situ della produzione di energia da fonti rinnovabili”. In tale direzione sono stati ammessi all’agevolazione: gli interventi di diagnosi energetica e spese tecniche per le sole Pmi, gli interventi di efficienza energetica e quelli di installazione di impianti da fonti rinnovabili.

“L’ottimo riscontro registrato dall’avviso pubblico – ha sottolineato in conclusione l’assessore Cifarelli- rappresenta una conferma della concreta possibilità di coniugare sostenibilità ambientale e competitività. L’idea che la Regione continua a perseguire con determinazione è quella di accompagnare il sistema produttivo locale nella direzione dell’industria sostenibile, in coerenza con gli obiettivi della strategia europea 2020 e nella convinzione che un uso razionale delle risorse (energia, acqua, materiali, rifiuti), migliori anche i prodotti ed i servizi offerti dalle imprese”.

Cifarelli ha infine evidenziato che la nuova procedura a sportello telematico ha consentito l’immediata individuazione dei soggetti beneficiari, offrendo risposte certe al sistema produttivo interessato a usufruire delle agevolazioni previste da questa misura e garantisce la stessa celerità nella valutazione della documentazione prodotta dalle imprese da parte del soggetto gestore Sviluppo Basilicata Spa.

 

AFFIDO FAMILIARE, CAMBIANO LINEE INDIRIZZO REGIONALE

Cambiano le Linee di indirizzo regionali per l’affido familiare. Lo rende noto la Regione Basilicata. Dopo l’istituzione del Saaf (Servizio regionale adozioni e affidamento familiare), previsto dalla legge 13 del 2015 presso il Dipartimento Politiche della Persona, la Regione Basilicata ha inteso rivisitare le linee guida approvate nel 2008, alla luce delle normative regionali e nazionali intervenute negli ultimi anni.

Con questa finalità, l’ufficio del Dipartimento Politiche della Persona, ha convocato, d’intesa con gli esperti del Saaf e il Garante dell’Infanzia, un tavolo di lavoro composto dai rappresentanti delle associazioni, del privato sociale e delle Istituzioni che operano sul territorio in tema di affido. Le nuove Linee di indirizzo, elaborate dal gruppo di lavoro, sono state sottoposte all’attenzione della Giunta regionale dall’assessore Flavia Franconi e hanno avuto il via libera con delibera n. 192 del 9 marzo 2018. Il documento intende fornire indirizzi e strumenti agli enti locali titolari della gestione dell’affido familiare e ai soggetti, istituzionali e non, coinvolti in tutto o in parte nel percorso di affidamento.

Nelle Linee di indirizzo, la Regione rimarca l’affidamento familiare nella sua funzione di aiuto e sostegno al minore e alla sua famiglia di origine, in caso di inefficacia delle misure già adottate o per specifiche esigenze, riconoscendo nella famiglia il luogo ideale e prioritario per lo sviluppo e la crescita psico-fisico-sociale del minore. Attraverso le nuove Linee d’indirizzo, la Regione supporta, nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti delle risorse finanziarie, i nuclei familiari a rischio attraverso la ‘presa in carico’ e progetti individualizzati, al fine di prevenire l’abbandono del minore e alla famiglia di recuperare il proprio ruolo nel processo educativo.

 

CINE-TEATRO DUNI MATERA, PITTELLA “LA MIA RISPOSTA È SÌ”

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“Il Teatro Duni deve tornare alla città ed essere cuore pulsante dell sua attività culturale, ponendo fine ad un’annosa vicenda. E’ per questa ragione che mi dico disponibile a supportare il percorso in campo e a rintracciare le risorse economiche necessarie affinché, dopo che il comune avrà concluso la procedura di acquisto, che chiedo sia veloce, venga reso funzionante attraverso un progetto di ristrutturazione. 
Non si può vivere di continui rinvii né di situazioni perennemente irrisolte, pertanto la Regione è pronta a fare la sua parte. Ho chiesto agli uffici di fare le opportune verifiche e, a valle di esse, proporrò un emendamento nella prossima finanziaria da sottoporre al Consiglio regionale. Mi sembra una giusta risposta per Matera, i suoi cittadini e gli operatori culturali”.

Lo dichiara il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. 

MALATTIE RARE, UN AVVISO PER LOGO COORDINAMENTO REGIONALE

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Il Coordinamento regionale Malattie rare della Regione Basilicata ha indetto il bando denominato “Concorso di idee per la realizzazione del logo del coordinamento regionale malattie rare”, rivolto agli alunni delle scuole statali secondarie di primo grado lucane. Lo ha annunciato la Regione Basilicata.

Il materiale prodotto dalle scuole, che verrà valutato da un’apposita commissione “potrà essere presentato a mano o spedito per posta ordinaria e dovrà pervenire entro e non oltre il 30 maggio prossimo” al seguente indirizzo: Centro di coordinamento Malattie rare c/o Regione Basilicata, Dipartimento Politiche della Persona, via Verrastro, Potenza.

“Una malattia – ha spiegato nell’avviso il Coordinamento regionale Malattie rare – si definisce rara se colpisce non più di 5 persone ogni 10 mila. La bassa prevalenza, però, non significa che le persone con malattia rara siano poche. Anzi, le persone affette da queste patologie sono in Italia addirittura qualche milione. Ciò dipende dal fatto che si conoscono, ad oggi, circa 8 mila tipi diversi di malattie rare: una cifra che cresce con l’avanzare della scienza e della ricerca genetica. Oltre che numerose, le malattie rare sono molto eterogenee per età di insorgenza, eziopatogenesi e sintomatologia; possono interessare uno o più organi e apparati dell’organismo. I sintomi di alcune di queste patologie possono manifestarsi alla nascita o nell’adolescenza, altri compaiono solo in età adulta. Benché si differenzino tra di loro per numerosi fattori vi sono caratteristiche che accomunano queste patologie come la sporadicità, cronicità ed elevata mortalità, effetti disabilitanti e difficoltà di cura, complessità della gestione clinica e forte impatto emotivo su pazienti e familiari. L’80 per cento delle malattie rare – è scritto ancora nel bando – è dovuto a cause genetiche; il restante 20 per cento, invece, è il risultato di fattori associati all’alimentazione, all’ambiente, a infezioni o ad abnormi reazioni immunitarie. Per queste caratteristiche, tali malattie sono accomunate dalla loro complessità e dalla difficoltà di effettuare una tempestiva e corretta diagnosi”.

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