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MATERA2019, AL VIA INIZIATIVE PER SCUOLA, TURISMO E GIORNALISMO

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Alcune iniziative che coinvolgono la scuola, il settore turistico, la formazione ma anche il mondo del giornalismo sono state approvate nell’ultima seduta del consiglio d’amministrazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019.

Alla riunione – che si è tenuta nella sede di Matera della Camera di Commercio – hanno partecipato il presidente Salvatore Adduce, il vicepresidente Angelo Tortorelli ed in videoconferenza – su delega del governatore lucano, Marcello Pittella – il dirigente regionale Elio Manti. Erano presenti inoltre il segretario generale, Giovanni Oliva ed i manager Rossella Tarantino e Giuseppe Romaniello. Ad inizio seduta è stato dato l’ok al progetto “Patrimonio in gioco-sezione con scuole primo ciclo”, che coinvolgerà  19 scuole di cui 14 primarie e 5 secondarie di primo grado nella scoperta, in una nuova ottica, del concetto di “Patrimonio”.

Il cda ha approvato quindi un protocollo d’intesa tra “Fondazione Matera-Basilicata 2019, Unione regionale cuochi lucani e Federazione italiana cuochi (Fic)” per sviluppare “la reciproca collaborazione con riferimento ad azioni di sistema nel settore turistico, ristorativo e culturale. Dopo il via libera al Piano volontari di Matera 2019, il cda della Fondazione  ha approvato il Regolamento collaborazioni occasionali dei giornalisti freelance “che ha lo scopo di omologare le procedure per l’attivazione di contratti di collaborazioni occasionali giornalistiche rispetto a quanto già avviene presso la Regione Basilicata, in attuazione della Convenzione di collaborazione tra Regione e Fondazione”.

In base al regolamento la Fondazione “può richiedere la collaborazione, attraverso lettera di incarico occasionale, ai giornalisti freelance iscritti al proprio elenco aperto degli esperti nella categoria Giornalisti e addetti ufficio stampa, per la redazione di singoli comunicati stampa o articoli, accompagnati da immagini fotografiche, riguardanti iniziative da essa promosse, realizzate o patrocinate”.
(ITALPRESS).

ANTINCENDIO BOSCHIVO, INCONTRO CON ASSOCIAZIONI VOLONTARIATO PROTEZIONE CIVILE

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Si è svolto presso il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata, alla presenza dell’assessore Carmine Miranda Castelgrande, un incontro con le associazioni di volontariato di protezione civile sui temi dell’antincendio boschivo (Aib).

La riunione rientra tra gli interventi programmati dall’Ufficio Protezione Civile e l’Ufficio Foreste e Tutela del Territorio con le componenti il sistema regionale Aib  propedeutici  alla redazione del Piano triennale 2018-2020.

All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle numerose associazioni di volontariato che con attività di avvistamento, di spegnimento e di bonifica integrano efficacemente ogni anno il sistema istituzionale dell’antincendio boschivo, che com’è noto coinvolge a vario titolo numerosi attori: Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali, Consorzio di Bonifica, Enti Parco, Istituti di Ricerca Scientifica etc.

“Nel corso dell’incontro – si legge nella nota – sono state illustrate le risultanze emerse dagli incontri con le altre componenti al fine di rendere sempre più sinergico ed integrato un sistema che nella passata stagione è stato messo a dura prova dalla eccezionalità delle condizioni climatiche che determinato un elevatissimo numero di incendi.
Le numerose proposte e osservazioni sono state raccolte al fine di un eventuale modifica del modello d’intervento che sarà previsto nel redigendo Piano triennale antincendio”.

BRAIA “SBLOCCO E PAGAMENTO PER LE PLT”

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“La Regione Basilicata ha identificato tutte le particelle dichiarate dagli agricoltori negli anni 2015, 2016 e 2017 nella Domanda Unica riconoscendole, ai fini della loro ammissibilità, come superfici interessate da Pratiche locali tradizionali (Plt). Questo permetterà ad Agea di sbloccare e pagare le pratiche di domanda unica degli anni 2016  e 2017 che presentavano l’anomalia Plt”.

Lo rende noto l’assessore alle Politiche agricole e forestali della regione Basilicata Luca Braia.

“E’ una ottima notizia per la zootecnia di Basilicata – prosegue – che presenta una superficie forestale di oltre 355mila ettari, volta alla risoluzione di problematiche che potrebbero impattare notevolmente sugli allevamenti lucani, dopo il provvedimento ministeriale scaturito dalla discussione che la Regione Basilicata ha richiesto in Commissione Politiche Agricole e dopo essere stati auditi dal Mipaaf sul tema.
Con la reinterpretazione delle complesse norme di gestione delle Pratiche locali tradizionali (Plt) – sottolinea Braia –  si sbloccano i pagamenti Pac da parte di Agea per gli allevatori che praticano il pascolamento di mandrie e greggi secondo la pratica locale tradizionale della conduzione in aree boscate e di macchia mediterranea, come nel caso specifico del nostro bovino podolico al pascolo da parte di tantissime aziende a vocazione zootecnica montana esistenti in Basilicata”.

“E’ stata approvata dalla Giunta regionale di Basilicata la Dgr per l’identificazione delle superfici regionali interessate al pascolamento secondo Pratiche locali tradizionali (Plt) riconosciute destinatarie di contributi su misure agroambientali – continua Braia –  Nel caso della Regione Basilicata si tratta di migliaia di particelle di terreni interessate da Plt che oggi potranno godere dei premi e contributi Pac
Il pascolo nelle zone boschive è imprescindibile per l’allevamento delle razze rustiche locali e la qualità della loro carne e latte e contemporaneamente ha un basso impatto ambientale, consentendo anche la valorizzazione della risorsa bosco da gestire in maniera sostenibile.
Un delibera consequenziale alla necessità per la Regione Basilicata di integrare quanto già stabilito per la medesima tematica con la Dgr 415/2015 e di ottemperare, in accordo con le disposizioni del Ministero delle Politiche agricole e forestali, alle indicazioni fornite dagli uffici della Commissione europea in materia di ammissibilità prati permanenti sui quali sono svolte pratiche locali tradizionali.
La Regione Basilicata identifica quindi, a seguito di una puntuale istruttoria, tutte le particelle dichiarate dagli agricoltori negli anni 2015, 2016 e 2017 nella Domanda Unica riconoscendole, ai fini della loro ammissibilità, come superfici interessate da Pratiche locali tradizionali (Plt) per poi trasmettere la banca dati al Sian (Sistema informativo agricolo nazionale) che provvederà ad inserirle nel Sipa”.

“Una operazione – ha proseguito Braia – che permetterà lo sblocco e il pagamento delle pratiche di domanda unica degli anni 2016  e 2017 che presentavano l’anomalia Plt.
La classificazione delle particelle che, attraverso gli uffici dipartimentali, abbiamo fornito ad Agea – conclude Luca Braia – potrebbe essere oggetto di successive integrazioni poiché siamo in attesa da parte del Sin di ricevere un ulteriore elenco di superfici che, a seguito della procedura refresh, rientrano alla originaria classificazione di bosco non pascolabile”.
(ITALPRESS).

ISTITUITA RETE PROTEZIONE E INCLUSIONE SOCIALE

Istituita nella sala Inguscio della Regione Basilicata, con la sottoscrizione di uno specifico protocollo d’intesa, la “Rete regionale di protezione ed inclusione sociale” che dovrà elaborare il “Piano per gli Interventi e i Servizi sociali di Contrasto alla Povertà 2018-2020”. La rete regionale, organismo definito dal D. Lgs. 147/2017 “Legge sulla Povertà” che ha previsto, tra le altre cose, il Rei (Reddito di Inclusione Sociale), è costituita dai Dipartimenti Politiche della persona e Politiche di Sviluppo della Regione Basilicata, dai Comuni capofila degli ambiti territoriali e dai relativi servizi sociali, dall’Inps, dall’Ufficio statistico regionale, dall’Anci e dalla Lab che coordina i Centri per l’impiego.

“A valle della costituzione del tavolo nazionale sulla povertà, formalizzato lo scorso dicembre a Napoli, procediamo – ha affermato l’assessore alle Politiche di Sviluppo Roberto Cifarelli –  all’istituzione di quello regionale per avviare la definizione del “Piano contro la povertà” tenendo presenti una serie di indicatori dei livelli minimi di servizi  da garantire, sia dal punto di vista dell’accesso da parte dei beneficiari,  delle prestazioni offerte, con riguardo anche alle politiche attive del lavoro, e sia dal punto di vista del sostegno al reddito. Il prossimo passo, adesso, dopo l’approvazione in Giunta della Rete, è l’individuazione del partenariato sociale che dovrà confrontarsi con noi per mettere a sistema tutte le politiche e gli interventi in campo sociale, renderli meno disomogenei e dunque più rispondenti all’obiettivo della legge.  Obiettivo che si concretizza nel contrastare povertà ed esclusione, in un momento complicato per il Paese e per la Basilicata, nel quale molte persone necessitano di sostegno al reddito e di politiche di supporto”.

“Il contrasto alla povertà – ha aggiunto l’assessore alle Politiche della Persona Flavia Franconi –  è una priorità di cui la Regione Basilicata si sta facendo carico, sia con il reddito minimo di inserimento sia con altre misure mirate come, ad esempio, l’avviso per i percorsi di accompagnamento a persone in particolari condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale. Occorre adesso potenziare al massimo le sinergie. La rete ci offre una grande occasione per incrementare l’efficacia delle nostre azioni in campo sociale, anche al di là del contrasto alla povertà. Per tale ragione accelereremo la tempistica, procedendo speditamente all’approvazione del regolamento di funzionamento per poi passare alle riunioni operative, con il coinvolgimento delle forze sociali”.

Le legge nazionale  (D. Lgs 147/17), che oltre al Rei prevede il sostegno economico accompagnato da un progetto personalizzato, il piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, integra il Fondo Povertà assegnando 297 Milioni di euro per il 2018 (272 milioni per attuazione livelli essenziali Rei 20 milioni per interventi in favore di persone in povertà assoluta  e 5 milioni di interventi per neomaggiorenni in uscita da un percorso di presa in carico), 347 milioni per il 2019 e 470 milioni a decorrere dal 2020.  Compito del Piano regionale, alla cui elaborazione la Rete si dedicherà da subito, è quello di disciplinare le modalità con cui i servizi si organizzano e le forme di collaborazione tra gli stessi, partendo da due condizioni: l’omogeneità degli ambiti territoriali di programmazione ed il coinvolgimento del terzo settore.

“Finalmente – ha sottolineato il presidente dell’Anci  Salvatore Adduce – l’azione sociale regionale si sviluppa in maniera coordinata, valorizzando il ruolo dei comuni che possono attuare efficacemente le diverse azioni da realizzare”.

 

ACCORDO CON PROTEZIONE CIVILE PER SALA OPERATIVA A MATERA

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Una sala operativa che si trova in locali di proprietà della Provincia di Matera, in via Domenico Ridola, sarà concessa a titolo gratuito in comodato d’uso per un periodo di cinque anni, rinnovabili per altri cinque, all’Ufficio di Protezione civile della Regione Basilicata. E’ quanto prevede un accordo di collaborazione “in attività di protezione civile tra Regione Basilicata, Provincia di Matera, Comune di Matera e Prefettura di Matera”, i cui contenuti sono stati approvati da una delibera dell’esecutivo lucano pubblicata nel numero di oggi del Bur.

Nel provvedimento – la firma dell’accordo avverrà nei prossimi giorni – è spiegato che “negli ultimi anni il territorio della provincia di Matera è stato colpito da pesanti calamità naturali quali le alluvioni di ottobre e di dicembre 2013, la frana di Stigliano del 2014, le precipitazioni nevose del 2017, che per l’intensità e per la gravità delle conseguenze hanno comportato la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del governo centrale”. Inoltre, è specificato che “il territorio è caratterizzato da evidenti fenomeni di dissesto idrogeologico causato dalla progressiva erosione costiera, nonché da ripetuti fenomeni alluvionali atipici, che mettono a rischio la sicurezza della vita umana ma anche dei centri abitati e delle attività produttive”.

Da qui, la decisione di un accordo interistituzionale, partendo dalla circostanza che “la Provincia di Matera ha nelle sue disponibilità una sala operativa nella Città dei Sassi, attrezzata con moderne strumentazioni, che sono momentaneamente inutilizzate a causa dell’intervenuto trasferimento di funzioni di protezione civile alla Regione”.

Poiché la Provincia di Matera, sebbene “non più formalmente titolare di funzioni di protezione civile è tuttavia responsabile di infrastrutture viarie ed edifici pubblici o aperti al pubblico, quali le scuole, la cui gestione obbliga alla previsione di probabili eventi di emergenza da fronteggiare mediante azione coordinata con le autorità di protezione civile” si è arrivati ad ipotizzare un “accordo tra amministrazioni pubbliche”. Decisiva, in tal senso, è stata anche la considerazione che “la città di Matera, quale Capitale della cultura per l’anno 2019, si appresta a vivere un periodo impegnativo di eventi e manifestazioni durante il quale, al verificarsi di possibili situazioni di emergenza, sarà indispensabile garantire l’intervento immediato dei soggetti competenti e il flusso ordinato delle informazioni utile a rendere efficaci le azioni intraprese”.

“Regione Basilicata, Prefettura, Provincia e Comune di Matera – è evidenziato nel provvedimento – hanno il reciproco interesse a potenziare la capacità di intervento sul territorio in caso di evento gestito dal sistema Protezione civile, in modo da difendere la sicurezza di persone e cose e per questo ravvisano l’opportunità  di siglare un accordo finalizzato all’utilizzo della sala operativa di Matera”.

VALUTAZIONE EFFETTI AMBIENTALI, NUOVE LINEE GUIDA

Su iniziativa dell’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Francesco Pietrantuono, la giunta della Basilicata ha approvato “le linee guida regionali per l’individuazione delle modifiche sostanziali dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia)” e la modulistica aggiornata concernente i relativi procedimenti di richiesta.

“Le linee guida aggiornate sulle modifiche – hanno spiegato dal Dipartimento Ambiente – scaturiscono dall’esigenza di sanare possibili sovrapposizioni di carattere amministrativo nell’ambito delle comunicazioni che i gestori delle installazioni soggette ad Aia devono rendere agli enti interessati, consentendo ancora all’Autorità competente (l’Ufficio Compatibilità Ambientale regionale) di fornire ai gestori risposte certe nei tempi previsti dalla normativa, in ossequio al principio di semplificazione volto a rendere più celere il procedimento amministrativo”.

La nuova modulistica predisposta dall’Ufficio Compatibilità Ambientale – che è consultabile sul sito istituzionale della Regione – è stata “attualizzata rispetto a quella precedentemente autorizzata, alla luce delle modifiche normative occorse nel settore della Via”. Il provvedimento con le nuove linee guida è stato pubblicato nell’ultimo numero del Bollettino ufficiale della Regione Basilicata.

 

BRAIA “ALTRI 10 MLN PER NUOVO BANDO PRIMO INSEDIAMENTO”

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“Continuare la politica di aiuto ai giovani agricoltori lucani under 40 per stimolarli ad avviare nuovi progetti imprenditoriali è stato ed è uno degli obiettivi prioritari che stiamo perseguendo e per i quali rendiamo disponibili ulteriori 10 milioni di euro attraverso un nuovo bando Misura 6.1 del Psr Basilicata 2014-2020”.

Lo rende noto l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali della regione Basilicata, Luca Braia.
“Con il bando, pubblicato sullo speciale Bur Basilicata in data odierna, abbiamo voluto destinare una ulteriore posta finanziaria per favorire l’insediamento in agricoltura di almeno altri 150 giovani lucani con una partita Iva aperta da non piu di 24 mesi. Le due finestre precedenti che hanno visto un totale assegnato di 24,9 milioni di euro come sostegno automatico e 37,6 Meuro di  miglioramento aziendale (misura 4.1), in via di definizione, riservato alle 376 domande ammesse a finanziamento con contributo medio di poco superiore ai 66 mila euro di media  per intervento e rappresentative di tutte le macro aree regionali (Metapontino-Collina Materana, Val d’Agri, Bradano-Basento, Camastra, Vulture-Alto Bradano, Lagonegrese e Area urbana).

Le modalità di partecipazione rimangono le medesime del precedente bando, al netto di aver introdotto alcuni piccoli chiarimenti sull’allegato e aver inserito una priorità aggiuntiva a parità di punteggio per coloro che hanno partecipato al primo bando senza risultare aggiudicatari di contributo”.

La data di presentazione della domanda di aiuto è fissata per il 25 giugno 2018.
Il Bando e tutte le informazioni sono disponibili anche sul portale http://europa.basilicata.it/feasr/

MASTER NON UNIVERSITARI, 1 MLN EURO PER AVVISO PUBBLICO

La giunta regionale della Basilicata su proposta dell’assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Roberto Cifarelli ha approvato un avviso pubblico per la “Concessione di contributi per la partecipazione a Master non universitari in Italia e all’estero” mettendo a disposizione 1 milione e 157 mila euro di risorse finanziarie del Po Fse Basilicata 2014-2020.

L’intento è quello di “favorire l’accesso individuale all’alta formazione delle persone laureate in cerca di occupazione sostenendo la partecipazione “a Master avviati non prima del 1 maggio 2017 o da avviarsi entro il 30 giugno 2018” che si concludano “con l’acquisizione del titolo entro il 30 aprile 2019”. Il bando è stato pubblicato nel supplemento al Bur del 17 aprile. L’iniziativa consiste “nella concessione di contributi finanziari ad intera o parziale copertura dei costi di iscrizione e frequenza ai Master, in rapporto al reddito familiare derivante dalla dichiarazione Isee e fino a un massimo di 10 mila euro”.

Le istanze devono essere presentate compilando il formulario telematico pubblicato sul sito istituzionale della Regione Basilicata entro le ore 12 del 31 maggio prossimo. Sono esclusi dai contributi “i corsi di laurea, i corsi di laurea magistrale o di specializzazione universitari, i dottorati di ricerca, i master o corsi di perfezionamento o di preparazione agli esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio delle professioni, i corsi di perfezionamento post universitario”.

I richiedenti – residenti in Basilicata al momento dell’iscrizione al Master non universitario – devono risultare “disoccupati o inoccupati alla data di avvio del corso e tale condizione deve essere verificabile nei Centri per l’Impiego competenti o dalle banche dati di altre amministrazioni pubbliche (ad esempio Inps e Agenzia delle Entrate)”. Per i redditi familiari superiori a 80 mila euro “non è previsto alcun contributo a titolo di voucher”.

Sono previsti inoltre “contributi per le spese di soggiorno con un contributo forfettario fino ad un massimo di 200 giorni: 30 euro per ogni giornata di effettiva frequenza per coloro che risiedono in comune la cui distanza è superiore a 100 chilometri dalla sede di svolgimento del Master non universitario; 20 euro al giorno per coloro che risiedono in comune la cui distanza è compresa tra 50 e 100 chilometri; 10 euro per coloro che risiedono in comune la cui distanza sia inferiore a 50 chilometri dalla sede di svolgimento del Master non universitario”. Per i residenti nel luogo di svolgimento del Master non universitario, invece, non è previsto alcun contributo per le spese di soggiorno.

 

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