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NOMINATI NUOVI DG ASL E AZIENDE OSPEDALIERE

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La Giunta Regionale della Campania, sulla base delle risultanze dei lavori della Commissione, ha deliberato le nomine dei direttori generali di Aziende Sanitarie e Aziende Ospedaliere. Questo l’elenco: Azienda Ospedaliera Cardarelli: direttore generale Giuseppe Longo; Azienda Ospedaliera dei Colli: direttore generale Maurizio Di Mauro; Azienda Universitaria Federico II: direttore generale Anna Iervolino; Azienda Universiataria Vanvitelli: direttore generale Antonio Giordano;
IRCS Pascale: direttore generale Attilio Bianchi; Azienda ospedaliera Moscati Avellino: direttore generale Renato Pizzuti;
Azienda Ospedaliera San Pio Benevento: direttore generale Mario Ferrante; ASL Napoli 1: direttore generale Ciro Verdoliva; ASL Napoli 2 Nord: direttore generale Antonio D’Amore; ASL Napoli 3 Sud: direttore generale Gennaro Sosto; ASL Salerno: direttore generale Mario Iervolino; ASL Avellino: direttore generale Maria Morgante; ASL Benevento: direttore generale Gennaro Volpe; ASL Caserta: direttore generale Ferdinando Russo.
E’ stato inoltre nominato Carmine Mariano commissario dell’Azienda Ospedaliera di Caserta.

RIFIUTI, BONAVITACOLA “OPPORTUNO STABILIRE VERITÀ FATTI”

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“In relazione a propagandistici e falsi accostamenti fra l’incendio di sabato scorso presso l’area industriale di Battipaglia e la mancata rimozione delle ecoballe si rende opportuno stabilire la verità dei fatti”.
Lo precisa il Vice Presidente della Giunta Regionale Fulvio Bonavitacola. “Il programma regionale di rimozione delle ecoballe riguarda l’enorme accumulo di rifiuti domestici avvenuto fra il 2000 ed il 2009 presso siti a gestione pubblica. L’incendio di Battipaglia è avvenuto presso un impianto privato e riguarda rifiuti speciali (non domestici) accumulati nei mesi scorsi. Dire che tale incendio è conseguente alla mancata rimozione delle ecoballe è una grande balla e basta. Ciò non toglie nulla alla gravità del fatto ed all’urgenza di accertare ogni responsabilità, visto che Battipaglia è stata periodicamente colpita nel recente passato da episodi analoghi. Ed occorre mettere in campo ogni azione per evitare il ripetersi di altri incendi, a partire dall’attuazione delle nuove linee guida regionali per la prevenzione e la sicurezza dei siti ove sono depositati rifiuti di qualsiasi tipologia. Unitamente al rafforzamento dei controlli e monitoraggi degli impianti interessati” continua Bonavitacola.

“È abbastanza miserevole – procede – il tentativo di scaricare responsabilità sulla Regione anche laddove è chiarissimo che non c’entra nulla. Ma lo scaricabarile è scorrettezza alquanto frequente nel settore delle problematiche ambientali. Ne è riprova il maldestro tentativo di attribuire alla Regione responsabilità gestionali nel dover fronteggiare il fabbisogno di destinazioni alternative dei rifiuti che non potranno essere trattati a settembre presso il Termovalorizzatore di Acerra, per  il fermo previsto. La Regione ha svolto e svolgerà fino in fondo, con responsabilità, una funzione di coordinamento e supporto nei confronti di province e loro società operative, Comuni ed Enti d’ambito per superare ogni criticità. Ma va ricordato che sono gli Enti territoriali ad esercitare le funzioni gestionali del ciclo ordinario e delle sue criticità temporanee. Sorprende che il Ministro dell’Ambiente trascuri questo dato, evidenziando presunti ritardi nel coinvolgimento del governo sulla problematica del fermo di settembre del Termovalorizzatore di Acerra. La vicenda è nota da mesi e nulla ha impedito al governo di dare un contributo per agevolare la soluzione. Al momento il contributo più significativo ricevuto dalla Regione da parte del Governo in carica è stato il taglio in finanziaria 2019 del fondo per interventi connessi al funzionamento del Termovalorizzatore di Acerra, da molti anni riconosciuto ed erogato per 25 milioni di euro annui”.

“Questi sono i fatti. Intanto domani si chiude l’ultima gara regionale per completare la rimozione delle ecoballe e venerdì si terrà un incontro in regione con Eda e società provinciali per ultimare il piano in vista della chiusura di settembre del Termovalorizzatore. Il lavoro continua incessante, nonostante le chiacchiere e le scorrettezze” conclude.

VIA A GARE PER POTENZIARE VIDEOSORVEGLIANZA A NAPOLI

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“Per la sicurezza dei cittadini la Regione Campania ha investito e investe risorse destinate all’installazione di sistemi di videosorveglianza”. E’ quanto si legge in una nota della regione. Dopo l’intervento di realizzazione delle telecamere ai Decumani (1,2 milioni) alla Sanità (200 mila euro), e un ulteriore stanziamento di 100 mila euro lo scorso anno a favore della municipalità della Sanità per completare anche la zona alta del rione, sono stati stanziati altre risorse per i quartieri di Chiaia, Scampia, Miano e Piscinola.
“Il progetto realizzato dalla Regione Campania può ora essere portato in gara per la sua realizzazione, dopo che il Comune di Napoli ha approvato in Giunta – continua la nota – L’intervento prevede l’ampliamento del sistema già esistente sul territorio, grazie al posizionamento di ulteriori 18 telecamere DOME e 74 rilevatori targhe per un investimento previsto pari a circa 400.000 euro.
Analogamente per il quartiere Chiaia, al fine di implementare il sistema preesistente, è in corso la progettazione definitiva volta all’installazione di 6 telecamere DOME e 3 rilevatori targhe a supporto delle forze dell’ordine operanti sul territorio. Si sta lavorando, inoltre, anche per la V Municipalità e segnatamente per il quartiere Vomero, il miglioramento del sistema di videosorveglianza esistente con l’implementazione delle tecnologie presenti sul territorio”.

DISABILITÀ, VIA AI “PERCORSI FORMATIVI ACCESSIBILI”

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Via libera della Regione Campania all’avviso “Percorsi formativi accessibili”, con il quale viene predisposto un catalogo di percorsi formativi per l’inclusione socio lavorativa delle persone con disabilità. Per farlo è stato stanziato un finanziamento di 2 milioni di euro con il quale circa 600 persone con disabilità potranno partecipare ai percorsi formativi che puntano a favorire percorsi di inclusione sociale, l’inserimento e il reinserimento nel mondo del lavoro. Ad annunciarlo è Chiara Marciani, Assessore alla Formazione e alle Pari Opportunità della Regione Campania.
«Si tratta di percorsi in differenti settori professionali – spiega l’Assessore Marciani – identificati grazie alle associazioni che attivamente e concretamente si occupano di disabilità, finalizzati all’acquisizione di competenze lavorative, spendibili in più contesti professionali, da conseguire attraverso l’amore concreto e il confronto con compiti lavorativi reali. Al fine di rendere i corsi di formazione perfettamente accessibili e fruibili, gli enti di formazione dovranno essere obbligatoriamente affiancati da un partner che presti le proprie attività al sostegno di persone con disabilità. I percorsi formativi valorizzeranno attraverso percorsi non formali ed informali le competenze e le conoscenze utili al raggiungimento delle qualifiche professionali”.

“L’obiettivo è promuovere le capacità dei soggetti disabili individuando figure professionali al passo con i tempi, superando lo stereotipo secondo cui solo poche e classiche figure professionali possano essere oggetto di formazione per disabili. La Campania si conferma così, sempre di più, una Regione delle opportunità e dei diritti, con un’attenzione tutta speciale ai temi della disabilità e del sostegno alle fasce più deboli» conclude Marciani.

ESERCITO-REGIONE, INTESA CON COMANDO FORZE OPERATIVE TERRESTRI

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Il Comando delle Forze Operative Terrestri e la Regione Campania hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per l‘attivazione di percorsi formativi professionalizzanti per il personale militare impegnato nelle azioni umanitarie sia in ambito nazionale che internazionale.
A  firmare l’accordo, nel corso di una cerimonia svoltasi presso la Regione Campania in Sala Giunta sono stati il Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota, Comandante del Comando Forze Operative Terrestri e supporto di Verona e il Presidente della Regione Campania Dottor Vincenzo De Luca.
“In particolare – si legge nella nota – la Regione Campania in considerazione dell’attività che l’Esercito Italiano svolge nelle missione internazionali e nelle attività di pubblica calamità in territorio nazionale ha deliberato in giunta la realizzazione di corsi di formazione nel settore minuto mantenimento per il personale militare stanziando la somma di 400.000 euro”.

“Obiettivo come specificato nella delibera di giunta è far acquisire al personale militare le seguenti qualificazioni professionali – continua la nota – Operatore e installazione impianti elettrici; Operatore stutture murarie; Operatore manutenzione impianti termoidraulici; Addetto alle prime lavorazioni in legno; Addetto alla lavorazione artistica del ferro”.
Tota, nel ringraziare il Presidente della Regione ha evidenziato “il profondo senso istituzionale e di collaborazione tra le Istituzioni palesato dalla Regione Campania” nonché “l’importanza di tali percorsi formativi che consentiranno di rafforzare le già elevate competenze professionali del personale dell’Esercito Italiano”. “Tale attività di collaborazione istituzionale – ha proseguito il Generale – sarà di notevole ausilio per l’esercito Italiano nella preziosa e fattiva attività che viene svolta in Patria e all’estero o a favore delle popolazioni”.

Da contraltare il Presidente De Luca ha elogiato l’operato dell’Esercito “sia nelle missioni di pace e sia nelle attività nazionali” ed in particolare ha evidenziato “la fattiva e professionale attività che l’Esercito sta svolgendo ad Amatrice a favore della popolazione locale”.
Il Presidente ha altresì precisato che era un preciso dovere istituzionale della Regione Campania supportare l’operato dell’Esercito Italiano, in maniera concreta con la istituzione di percorsi formativi mirati finalizzati a rafforzare il livello qualitativo già peraltro elevato degli uomini e donne dell’Esercito Italiano.
A dare esecuzione al protocollo sarà il Comando Genio retto dal Generale B. Bindi, anch’egli presente alla sottoscrizione del protocollo.

AREE INTERNE, INCONTRO DE MITA-DE LUCA

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Si è svolto ieri un incontro tra il presidente Ciriaco De Mita e il presidente della Regione Vincenzo De Luca nel corso del quale vi è stato un approfondimento sui temi che riguardano lo sviluppo delle aree interne e specificamente il progetto pilota dell’Alta Irpinia, coordinato dallo stesso De Mita. Per tale progetto la Regione Campania ha già stanziato 30 milioni di auro (investimento che riguarda trasporti, sanità, cultura e turismo), e si è deciso di reperire ulteriori risorse per ampliare il finanziamento complessivo.
In particolare, si legge in una nota, è stata ravvisata la necessità di un’azione specifica per il recupero e la fruizione dei beni culturali, con la creazione di un Museo diffuso del territorio, e di individuare l’Azienda Forestale come struttura manutentiva e di valorizzazione del patrimonio boschivo dell’intera area. Si è concordato infine di tenere su questi temi una iniziativa pubblica dopo l’estate nel territorio dell’Alta Irpinia.

FILIERA BUFALINA, DE LUCA “PRIORITÀ TUTELA SALUTE E ALLEVATORI”

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Tutela della salute e del settore produttivo. Queste le priorità della Regione Campania riconfermate questa mattina a Palazzo Santa Lucia nell’incontro convocato dal presidente Vincenzo De Luca per affrontare le problematiche relative alla filiera bufalina, in particolare quella del territorio casertano, in relazione a tubercolosi e brucellosi, e al piano per la salvaguardia del patrimonio della bufala mediterranea e dell’intero comparto produttivo. All’incontro hanno partecipato tra gli altri Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno; il consigliere delegato per l’Agricoltura, Nicola Caputo; il direttore generale Tutela della Salute, Nino Postiglione; i consiglieri regionali Stefano Graziano e Gennaro Oliviero; Manuel Lombardi, presidente Coldiretti Caserta; Raffaele Puoti, presidente Confagricoltura Caserta; Enrico Migliaccio, rappresentante degli allevamenti bufalini; Maurizio Capitelli, presidente CIA Caserta; Tommaso De Simone, presidente Camera di Commercio di Caserta; Mario De Biasio, DG ASL di Caserta; i sindaci di Cancello e Arnone, Santa Maria La Fossa e Castelvolturno; Domenico Raimondo, presidente Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Dop.
Al termine della riunione è stata raccolta unanimemente la proposta del presidente De Luca di istituire un gruppo di lavoro per concordare e condividere con le associazioni e le istituzioni locali la proposta che entro una settimana sarà messa in campo a difesa della salute dei cittadini e del comparto produttivo.
“Abbiamo una duplice responsabilità: la tutela degli allevatori e di un intero comparto e la tutela della salute dei cittadini – ha dichiarato De Luca -. Intendiamo stabilire misure per garantire la biosicurezza, adottare misure di vaccinazione validate scientificamente, nonché misure igienico sanitarie di accompagnamento”.

PARTE LA “RETE STROKE” PER I PAZIENTI COLPITI DA ICTUS

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La Regione Campania compie un altro importantissimo passo avanti nella riorganizzazione dell’assistenza ai propri cittadini disegnando e approvando, con il decreto firmato dal Commissario ad Acta Vincenzo De Luca, la “Rete Stroke”, che individua le strutture specificamente dedicate al trattamento dei pazienti colpiti da ictus. La rete definisce il percorso ottimale per garantire la presa in carico di tali pazienti a partire dal coinvolgimento del sistema territoriale di  emergenza-urgenza – che investe in primo luogo la Centrale Operativa Territoriale (COT) del 118 con  l’identificazione del codice d’intervento sulla base della gravità/urgenza del caso e l’invio del mezzo più idoneo – e termina nell’unità operativa ospedaliera idonea (Stroke Unit) al trattamento.
La Rete STROKE è disegnata per bacini di utenza al fine di garantire la migliore assistenza anche ai pazienti provenienti da zone più disagiate.
Lo scopo è quello di facilitare l’accesso di ogni paziente al più vicino Ospedale attrezzato specificamente per la cura dell’ictus nel minor tempo possibile dall’esordio della patologia.
Il raggiungimento di questo obiettivo è particolarmente importante considerato che per l’ictus, come per tutte le patologie definite “tempo dipendenti”, la tempestività costituisce un requisito fondamentale ai fini dell’efficacia delle cure. A questo stesso scopo l’iter di cura della rete Stroke prevede anche la predisposizione  di un percorso “fast track”, che abbrevi al massimo il passaggio del paziente in Pronto Soccorso, specie se vi è già stata una valutazione da parte dei sanitari dell’Emergenza Territoriale.
Agli ospedali dotati di Stroke Unit sono funzionalmente collegati altri ospedali con posti di degenza neurologici strutturati, definiti Spoke, destinati a decongestionare le Stroke Unit, quando necessario, e ad assicurare la continuità dell’assistenza anche nella fase successiva a quella acuta in unità operative dotate dei posti letto e delle competenze idonee per la prima  fase di riabilitazione successiva all’evento acuto.

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