ANCONA (ITALPRESS) – Informare correttamente e tempestivamente i cittadini è uno degli obiettivi dell’Ente. La nuova amministrazione regionale, insediatasi dopo le elezioni amministrative del 20 e 21 settembre, ha immediatamente lanciato una nuova campagna di comunicazione, con lo slogan “Guardiamoci negli occhi. Con responsabilità. Insieme”, declinato con video, locandine, messaggi web e social, per sensibilizzare i cittadini al rispetto delle norme contro la diffusione del coronavirus e anche per informarli, concretamente e nella pratica, su cosa fare in caso di positività, per preservare al meglio se stessi e anche gli altri. Un messaggio, quello scelto dall’amministrazione, che richiama la fondamentale necessità di responsabilizzare ciascun cittadino al rispetto delle disposizioni sanitarie, igieniche e del distanziamento interpersonale, principale scudo alla diffusione del contagio.
“Per garantire ai cittadini la migliore risposta al Covid-19 abbiamo bisogno di ogni marchigiano”, si legge nel manifesto. Sui canali istituzionali della Regione, tra le parole che compongono lo slogan, spicca un’immagine suggestiva: il viso di una donna che indossa la mascherina, con gli occhi che guardano dritto verso l’osservatore. Oltre all’immagine incisiva, poi, ci sono anche i consigli diffusi in tempo di Covid-19 e cioè le regole di igiene e distanziamento. Il primo appello è quello all’uso corretto della mascherina nei luoghi affollati, al chiuso e quando il distanziamento è inferiore a un metro.
L’invito è, poi, quello di evitare sempre contatti ravvicinati mantenendo la distanza di almeno un metro, pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcool, evitare abbracci e strette di mano, rimanere a casa il più possibile ed evitare tutti gli spostamenti non strettamente necessari, lavare spesso le mani con acqua e sapone, usare gel a base alcolica, evitare il più possibile di toccare occhi, naso e bocca con le mani, utilizzare guanti monouso per scegliere i prodotti sugli scaffali e sui banchi degli esercizi commerciali, non usare bottiglie e bicchieri toccati da altri, coprire bocca e naso con fazzoletti monouso quando si starnutisce o, in alternativa, usare la piega del gomito.
Una campagna di comunicazione, quindi, con l’obiettivo di rendere consapevoli i cittadini dell’importanza di rispettare le regole, dando anche indicazioni utili su come muoversi in caso di sintomi o di positività. Le informazioni sono riassunte in una scheda che tocca i punti principali attraverso alcuni quesiti che riguardano chi contattare in caso di sintomatologia sospetta per Covid-19, cosa fare appena si è ricevuta la conferma dell’esito positivo del tampone molecolare, le regole che devono seguire i familiari che assistono casi positivi e la differenza tra isolamento e quarantena. Chiarimenti per preparare i cittadini ad affrontare “con responsabilità” la seconda ondata della pandemia, nella speranza che tutto finisca presto, con la responsabilità e con la collaborazione di tutti i marchigiani.
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“Guardiamoci negli occhi”, nuova campagna di prevenzione del Covid nelle Marche
Sisma, sbloccati fondi per opere di consolidamento Arquata del Tronto
ANCONA (ITALPRESS) – La Regione Marche sblocca i fondi per le opere di consolidamento, risanamento e riduzione del rischio idrogeologico nei pressi della frazione Colle di Arquata del Tronto colpita gravemente dagli eventi sismici del 2016. “Si tratta di un finanziamento di ben 2.600.000 euro che era stato individuato dall’ordinanza 64 del 6 settembre 2018, quindi oltre 2 anni fa – spiega l’assessore al Sisma Guido Castelli – La congruità dell’importo richiesto (CIR) era stato approvato già nel dicembre 2019. Ora grazie all’accelerazione impressa dalla Regione potranno essere avviate le fasi operative per questa importante opera di messa in sicurezza della viabilità e delle maestranze che saranno impegnate nella ricostruzione”.
Il progetto definitivo dell’opera è stato predisposto ed è ora in fase istruttoria da parte dell’Ufficio speciale ricostruzione Marche per poi essere esaminato ed approvati dalla Conferenza regionale dei Servizi. L’intervento era molto atteso dalla popolazione. La frazione di Colle infatti a fine marzo scorso era stata interessata da un crollo di massi dalla parete rocciosa che aveva creato molti disagi ai circa 80 abitanti della frazione di Colle a causa dell’interruzione della strada per raggiungere il paese dove erano rientrati dopo il terremoto. La costruzione su uno sperone di roccia infatti, aveva preservato le abitazioni e di conseguenza il tessuto economico e sociale di questa piccola realtà che poi si è trovata isolata, in una zona a rischio R4, a dover affrontare l’emergenza post sisma sommata a quella del Coronavirus. Ora i lavori per la messa in sicurezza della viabilità elimineranno i disagi per i cittadini che quotidianamente percorrono quella strada e permetteranno di procedere più speditamente anche negli interventi della ricostruzione.
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Marche, sbloccati i “premi” per i sanitari impegnati nell’emergenza
ANCONA (ITALPRESS) – Valorizzazione del personale dipendente degli enti del Servizio sanitario regionale impegnato nell’emergenza Covid-19 attraverso lo stanziamento di 13,7 milioni di euro di cui 8,8 messi a disposizione dalla Regione Marche. E’ l’obiettivo dello schema di protocollo d’intesa siglato, ieri, nel tardo pomeriggio, tra la Regione e le organizzazioni sindacali dell’area della dirigenza sanitaria e del comparto. “L’accordo rappresenta il giusto riconoscimento al lavoro e all’abnegazione del personale impegnato sul fronte del contenimento e della cura della pandemia”, commenta l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini. “Un impegno gravoso e complesso in termini quantitativi e qualitativi, che va riconosciuto e remunerato con le risorse necessarie e adeguate alla gravosità del momento – aggiunge Saltamartini – Lo sblocco dei premi ai sanitari era un impegno che la Giunta regionale si è assunta all’atto dell’insediamento, che ora assolviamo riconoscendo, con l’intesa sindacale, una premialità a chi rischia la vita per assistere gli altri”. Oltre a uno stanziamento destinato a incrementare i fondi oggetto dell’intesa sottoscritta nel maggio scorso al fine di chiudere la prima fase dell’emergenza, il documento prevede la conferma delle indennità intese a compensare il rischio e il disagio delle condizioni di lavoro, il pagamento del lavoro straordinario anche per i tempi di vestizione e il rimborso delle spese di viaggio, riconosciuti in termini più ampi rispetto a quanto previsto dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro. Per quanto riguarda i “premi”, sono stati definiti compensi incentivanti pari a 15 euro lordi per turno al personale del comparto e 40 euro per il personale della dirigenza.
Al personale impegnato nel nuovo ospedale Covid presso la Fiera di Civitanova Marche saranno riconosciuti 30 euro per turno al personale del comparto e 70 euro alla dirigenza. Per ogni turno aggiuntivo il comparto percepirà 30 euro lordi all’ora e la dirigenza 70 euro. “In concreto – evidenzia Saltamartini – un infermiere impegnato per 20 turni, in un mese potrà ricevere 185 euro lordi a titolo di indennità e 300 euro a titolo di incentivazioni. Questa ultima voce sale a 600 euro nel caso di un infermiere operante a Civitanova. A ciò devono aggiungersi il compenso per il lavoro straordinario e le eventuali prestazioni aggiuntive”. Analogamente, a fronte del medesimo impegno quantitativo, “un medico potrà ricevere 800 euro lordi al mese a titolo di incentivazioni che saliranno a 1.400 euro in caso di attività prestata a Civitanova”.
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Coronavirus, 11 decessi e 282 nuovi contagi nelle Marche
ANCONA (ITALPRESS) – Il Servizio di Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi. 282 i nuovi contagiati, che portano il totale a 23.598. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 1.620, per un totale di 370.514.
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Zona arancione per le Marche, Acquaroli “Serviva maggiore preavviso”
ANCONA (ITALPRESS) – “Nel pomeriggio di oggi il ministro Speranza mi ha chiamato per anticipare la notizia ufficiale che le Marche sarebbero passate, da domenica, da regione “gialla” a regione “arancione””. Lo afferma il governatore Francesco Acquaroli che aggiunge: “Una classificazione che fino a ieri non era prevista tantochè stavamo comunque già studiando una ordinanza anti-assembramento, che a questo punto, con le nuove disposizioni in vigore, diventa inutile. Il ministro Speranza mi ha spiegato che negli indicatori in loro possesso, riferiti alla settimana dal 2 all’8 novembre, confrontata con la settimana dal 26 ottobre all’1 novembre, si è registrato un incremento rispetto a quella ancora precedente che aveva valori molto bassi”.
“Questa variazione ha creato un’allerta che ha determinato questa decisione. Credo che prima di chiudere una Regione all’interno dei propri comuni, i dati vadano analizzati a ragion veduta. Può esserci un contagio diffuso che cresce in maniera forte oppure dei focolai circoscritti che invece sono assolutamente sotto controllo. Sarebbe stato quantomeno opportuno che da martedì, giorno in cui abbiamo presentato i dati, ci fosse stato un confronto preventivo tra l’ISS e le nostre strutture sanitarie regionali, anche per valutare l’andamento conosciuto di questa ultima settimana. Comunque sarebbe stato auspicabile un maggiore preavviso che avrebbe evitato disagi a quelle attività economiche già penalizzate che si trovano improvvisamente chiuse. A condannarci sarebbe stato dunque l’indice Rt riferito alla sola scorsa settimana, pari a 1,55” aggiunge il presidente marchigiano.
“Ma allora paradossalmente, l’Rt della settimana precedente, che era pari a 1,01, avrebbe dovuto darci la possibilità di riaprire tutto, e questo chiaramente non è avvenuto. Servirebbero maggiore buonsenso e concertazione quando si determinano decisioni che costringono un milione e mezzo di abitanti all’interno del perimetro dei propri comuni e stabiliscono la chiusura di decine di attività economiche. Qualora questa scelta dovesse essere necessaria, noi non la avremmo contestata o criticata, con la responsabilità tipica della popolazione marchigiana. Ma tutto questo deve avvenire con un criterio oggettivo e non solo tramite un indice che ormai non è più riferito alla situazione attuale. Dispiace sicuramente veder ulteriormente compresse le nostre libertà e penalizzata la nostra economia, ma invito comunque a rispettare le misure previste dal Dpcm che avranno una validità di almeno due settimane, per garantire la salute pubblica e ridurre la pressione sul sistema sanitario”.
Il contesto epidemiologico della nostra regione risulta in questo momento in una fase di rallentamento della crescita progressiva dei casi positivi, e l’andamento dell’incidenza, ossia i nuovi casi giornalieri, nell’ultimo periodo risulta in una fase di stabilizzazione seppur con numeri totali elevati che risultano, oramai da una settimana, attorno ai 700 casi al giorno. Gli indicatori che hanno determinato l’inserimento nella zona arancione si riferiscono al dato Rt e ad uno dei 21 indicatori monitorati, ossia quello che determina la “percentuale di tamponi positivi sul totale dei tamponi effettuati”. Nel primo caso, è stato considerato il dato di Rt 1,55, che fa riferimento alla settimana dal 2 all’8 di novembre, l’ultima settimana monitorata, che il Governo pubblica solitamente il venerdì sera.
Nel secondo caso, il dato riferito all’indicatore che determina la “percentuale di tamponi positivi sul totale dei tamponi effettuati”, che si calcola su base settimanale, risulta pari al 30.8% (di solo 0.8% superiore al valore di riferimento che corrisponde al 30%). Questo indicatore risente del sistema di contact tracing che attraverso i Medici di medicina generale e i Pediatri, i Dipartimenti di Prevenzione, le USCA e i Distretti, mira a individuare i soggetti sintomatici e i loro contatti stretti, che hanno una elevata possibilità di risultare positivi.
Questa metodologia ha l’obiettivo ad interrompere le catene di contagio, individuando direttamente il caso a rischio evidenziato dalla rete dei servizi ed è meno rivolto ai soggetti non a rischio. Proprio per questo motivo risulta alto il rapporto tra i tamponi positivi e quelli effettuati. Inoltre, nell’ultimo periodo il tasso di occupazione dei posti letto dedicati a pazienti Covid-19, anche se nell’ultima settimana è rimasto stabile, risulta superiore al 40%. Un dato che è continuamente monitorato e tiene alta l’attenzione.
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Marche, Latini “Rivedere obbligo mascherine in classe per i bambini”
ANCONA (ITALPRESS) – Fortissima preoccupazione per le conseguenze che potrebbe avere sui bambini l’obbligo di indossare le mascherine per tutto il tempo trascorso a scuola, anche se vengono rispettate le norme sul distanziamento. E’ quanto ha espresso l’assessore regionale all’Istruzione, Giorgia Latini, che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e ai ministri Francesco Boccia (Affari regionali), Roberto Speranza (Salute), Lucia Azzolina (Istruzione). L’assessore condivide le osservazioni dei 21 sindaci marchigiani che hanno già inviato una nota – al Governo, alla Regione, all’Anci Marche, all’Ufficio scolastico regionale e al Garante per l’infanzia – per sottolineare i dubbi sull’obbligo di costringere i più piccoli a indossare i dispositivi di protezione per 5 – 8 ore giornaliere, anche se viene garantita la corretta applicazione delle disposizioni di prevenzione.
“Come mamma di due bambini – ha evidenziato l’assessore – sono preoccupata per questo utilizzo obbligatorio della mascherina e ringrazio i sindaci che hanno sottoscritto la lettera trasmessa alle istituzioni per sottolineare le preoccupazioni che l’ultimo Dpcm ha inevitabilmente innescato nei genitori, negli insegnanti e nelle amministrazioni locali”. Nella lettera inviata al Governo, Latini evidenzia la criticità di un provvedimento che impone l’obbligo “a partire dalla scuola primaria, durante la permanenza nei locali scolastici e nelle pertinenze, anche quando gli alunni sono seduti al banco e indipendentemente dalla condizione di distanza”. Così come nello svolgimento dell’attività fisica in palestra, anche in presenza di un’adeguata aerazione e di un distanziamento interpersonale di almeno due metri. “In questi mesi, nelle scuole marchigiane – ricorda l’assessore – sono stati realizzati interventi di adeguamento delle aule e di ampliamento degli spazi, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza che hanno reso le scuole dei posti sufficientemente sicuri. Ora la misura in questione, aggiunta a tutte le altre già adottate, rischia di penalizzare fortemente i bambini ancora nel pieno della crescita fisica e psicologica. Confido in un autorevole intervento affinchè il Governo possa rivedere tale misura e renderla sostenibile” per la fascia più giovane della popolazione scolastica.
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Coronavirus, 702 nuovi contagiati e 6 decessi nelle Marche
ANCONA (ITALPRESS) – Sono 702, su 3.656 tamponi processati nelle ultime 24 ore, i nuovi casi positivi al Coronavirus nelle Marche. Il totale dei positivi da inizio epidemia è di 20.257, mentre il numero complessivo dei tamponi è 353.026. Sei le persone decedute, che portano il totale delle vittime da inizio emergenza a 1.077. 610 le persone attualmente ricoverate, delle quali 74 in terapia intensiva.
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Nelle Marche individuati 10 alberghi per positivi in isolamento
ANCONA (ITALPRESS) – Individuati 10 alberghi nella regione per garantire l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria dei soggetti Covid positivi che non hanno bisogno di cure ospedaliere e che non possono effettuare l’isolamento nella loro abitazione.
Lo annuncia l’assessore alla Protezione Civile Stefano Aguzzi che spiega: “Grazie ad un Accordo quadro con le associazioni di categoria (Confesercenti, Confindustria, Confcommercio e Federalberghi) insieme alla giunta abbiamo individuato 13 strutture disponibili. Di queste, dopo il sopralluogo di verifica da parte del personale ASUR, 10 sono risultate idonee. Con questa disponibilità potremo alleggerire i reparti e i pronto soccorso degli ospedali lasciando spazio ai casi più gravi e garantendo un ambiente confortevole e protetto a chi invece, pur essendo positivo, non ha bisogno di essere ricoverato, ma non può rientrare nella propria abitazione per vari motivi come la mancanza di spazi separati dal resto della famiglia o la presenza di soggetti fragili in casa”.
Gli alberghi saranno scelti in base alle esigenze segnalate dall’Asur Marche sia in termini di capienza che di aree di riferimento. Per ora ne sono stati contrattualizzati due per un totale di 104 posti letto: a Senigallia l’Hotel Atlantic che servirà la zona centro nord delle Marche e a Montecassiano l’Hotel Recina che servirà il centro sud della regione. “Domani – conclude l’assessore Aguzzi – è previsto l’ingresso dei primi 15 ospiti. Se sarà necessario, quando avremo riempito al 75% i due alberghi, procederemo ad ulteriori contratti e così via per evitare uno spreco di risorse finanziarie”. Oltre ai due hotel già citati sono a disposizione per un totale di 533 posti letto: Hotel Baia Flaminia (Pesaro), Hotel San Gabriele (Loreto), Hotel Parco (Castelfidardo), Hotel Gallery (Recanati), Hotel Eden (Fermo), Hotel Holiday Family e Hotel Belvedere (Porto Sant’Elpidio), Hotel Maestrale (San Benedetto del Tronto).
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