ANCONA (ITALPRESS) – “Oggi celebriamo la ripartenza dell’Italia Centrale, degli Appennini e delle aree interne, grazie a questa infrastruttura che porterà ricchezza, opportunità e un futuro a questi territori”: è quanto ha affermato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, alla cerimonia di consegna dei lavori per l’apertura al traffico della Galleria Guinza, tra Umbria e Marche. Anas (Gruppo FS Italiane) ha affidato oggi all’appaltatore il cantiere tra i comuni di Mercatello sul Metauro (PU) e San Giustino (PG), nell’ambito delle opere previste per il completamento dell’itinerario E78 Fano-Grosseto. L’intervento, del valore complessivo di 130 milioni di euro, consentirà, in particolare, di rendere percorribile, in direzione Umbria, un tratto stradale di circa 10 km già precedentemente realizzato e comprensivo della galleria lunga 6 km, collegandolo alla viabilità locale esistente. Alla cerimonia sono intervenuti i presidenti delle Regioni Umbria, Donatella Tesei e Toscana, Eugenio Giani, insieme agli assessori regionali alle Infrastrutture delle Marche Francesco Baldelli, dell’Umbria Enrico Melasecche e del commissario straordinario dell’opera Massimo Simonini. Il Governo nazionale era rappresentato dal sottosegretario di Stato al MEF Lucia Albano. Presenti anche il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati Mirco Carloni e l’onorevole Antonio Baldelli della Commissione Trasporti della Camera.
“Questa infrastruttura rischiava di restare un’incompiuta e invece riusciamo a dare una strategia al Centro Italia, recuperando non solo la galleria, ma la prospettiva di completamento della Fano-Grosseto, grazie al Governo Meloni e al ministro Salvini che, con fatti concreti, stanziando le somme necessarie, hanno permesso l’inizio dei lavori di completamento di questa infrastruttura – ha detto il presidente Acquaroli – Questa è la parte più complessa perchè siamo davanti a 6 km di galleria, dai costi molto elevati. Quando sarà ultimata, sarà più facile poi completare gli altri stralci che servono, sia in Umbria che in Toscana che nelle Marche, per collegare i due mari. La E78 – un’arteria fondamentale per il centro Italia, per l’Appennino, per l’Adriatico e per il Tirreno e, soprattutto congiunge tante realtà, apre mondi diversi e li mette in stretta connessione – è fondamentale per lo sviluppo economico, sociale e turistico di questi territori. Lo abbiamo visto con la Quadrilatero nelle Marche, che ha impresso uno slancio economico e un risvolto sociale di enorme valore ai territori interessati. Non da ultimo voglio ringraziare i presidenti Tesei e Giani per il lavoro sinergico che abbiamo portato avanti, in questi anni, insieme”.
“La giornata di oggi rappresenta un nuovo inizio, di portata storica, per la progressiva uscita dall’isolamento infrastrutturale della nostra regione – ha affermato il sottosegretario Albano – Con il Governo Meloni la questione dell’Italia centrale torna al centro dell’agenda politica, a partire dalle infrastrutture, volano di sviluppo economico e sociale. Un plauso al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che, insieme ai governatori di Umbria e Toscana, ha voluto, con determinazione, la ripartenza dei lavori di quest’opera incompiuta anche per il rilancio delle aree interne appenniniche”.
“Oggi celebriamo il G-Day: una buona pratica di buona politica al servizio delle comunità locali – ha affermato l’assessore Baldelli – Tre Regioni, al di là delle proprie appartenenze di partito, hanno posto al centro delle infrastrutture la Questione del Centro Italia, riequilibrando un dibattito nazionale troppo polarizzato tra nord e sud. Tutto questo grazie al lavoro, la collaborazione e la visione degli assessori alle Infrastrutture e dei tre presidenti di Regioni che hanno in comune molte affinità e che hanno intrapreso un cammino insieme per affrontare temi strategici come le infrastrutture e i collegamenti est-ovest. Siamo al centro di un Corridoio europeo che collega l’Oriente e la Turchia con i Balcani, passa nei nostri Porti, da Ancona a Livorno, e approda nella Penisola Iberica. Dobbiamo cogliere questa grande opportunità. La Guinza unisce territori e intenti”. Baldelli ha quindi ringraziato il comitato Aprite la Guinza, “imperterriti e indefessi visionari che hanno tenuto viva la battaglia per la riapertura di questa opera fondamentale per il nostro territorio. Sappiamo bene che chi non ha visione non può avere futuro”.
La presidente dell’Umbria Tesei ha parlato di “un’opera ormai in cantiere da troppi anni e che ora riprende vigore. Questo ci consentirà collegamenti più veloci tra regioni dell’Italia centrale che sono molto importanti per il sistema paese. Io sono un’assertrice convinta dell’importanza dell’Italia centrale, dell’Italia di mezzo. Con i colleghi stiamo portando avanti un percorso importante e le infrastrutture significano collegamenti più veloci e sviluppo economico”.
Il presidente della Toscana Giani ha evidenziato come “i collegamenti fra il Tirreno e l’Adriatico, tra est e ovest, non sono pari a quelli che invece sono le infrastrutture da nord a sud. Ciò penalizza proprio le regioni del centro che sono regioni vitali, meno assistite di altre ma che hanno un sistema economico e sociale molto omogeneo e che quindi vanno collegate. Il messaggio di questa apertura della Guinza è quello di un’Italia che, dal Tirreno all’Adriatico, vuol vedere collegamenti e infrastrutture all’altezza della modernità”.
Il commissario Simonini ha spiegato che i lavori della Guinza, affidati oggi, “sono i primi di una serie di interventi che rimangono da realizzare sulla E78. Gli altri sono già a un livello di progettazione definitiva avanzata e i relativi progetti esecutivi saranno pronti fra il 2024 e il 2025. Questo significa che entro la fine del prossimo anni avremo tutto quello che rimane per realizzare e completare l’itinerario della Fano-Grosseto”.
Nel dettaglio, il tratto oggetto dell’intervento consegnato comprende diverse opere già realizzate, in tutto o in parte, e precisamente quattro gallerie (Guinza, Valpiana, Sant’Antonio e la galleria artificiale Santa Veronica) e quattro viadotti (Valpiana di valle, Sorgente di valle, Pieruccia e Ponte Guinza), intervallati da tratti all’aperto. I lavori riguardano principalmente l’intervento sulla galleria Guinza, che consiste nel rifacimento del rivestimento interno e nella realizzazione degli impianti di illuminazione, ventilazione e di sicurezza (idrico, segnaletica luminosa, SOS). E’ inoltre prevista la realizzazione di un by-pass pedonale tra le due canne esistenti della galleria Sant’Antonio, quale via di esodo in caso di incendio, e la sistemazione dei viadotti. Per rendere funzionale l’opera saranno realizzate due rotatorie di innesto con le viabilità locali esistenti, rappresentate dalla strada provinciale 200 (lato Umbria) e dalla via Cà Lillina (lato Marche) che sarà adeguata per un tratto di circa 1 km. I lavori sono stati aggiudicati all’Impresa “CEC Consorzio Stabile Europeo Costruttori”, con sede a Perugia. Nei prossimi giorni saranno avviate le attività preliminari (cantierizzazione e viabilità di cantiere, completamento bonifica da ordigni bellici e completamento del monitoraggio ambientale ante operam) per poter iniziare le lavorazioni all’interno delle gallerie entro luglio. Il completamento è previsto per la fine del 2026.
-foto ufficio stampa Regione Marche-
(ITALPRESS).
E78 Grosseto-Fano, al via lavori per l’apertura della Galleria “Guinza”
Al via “Ultimo miglio”, nuovo collegamento SS16-porto di Ancona
ANCONA (ITALPRESS) – Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha consegnato oggi alle imprese appaltatrici le attività di progettazione esecutiva, monitoraggio ambientale ed esecuzione dei lavori per la costruzione del nuovo collegamento stradale tra la SS16 “Adriatica” e il porto di Ancona, il cosiddetto Ultimo Miglio, opera attesa da oltre 30 anni non solo dal Capoluogo regionale, ma dalle Marche. L’opera è considerata di rilevanza strategica nazionale e per questo affidata dal Governo a un commissario straordinario.
L’atto di consegna, che costituisce la conclusione delle procedure di appalto e affidamento dei lavori, è stato al centro della conferenza stampa svoltasi a Palazzo Li Madou della Regione Marche, alla presenza del presidente, Francesco Acquaroli, dell’assessore alle Infrastrutture, Francesco Baldelli, dell’amministratore delegato Anas, Aldo Isi, del commissario straordinario dell’opera, Paolo Testaguzza, del sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, delle categorie economiche e professionali regionali e della provincia di Ancona, della Camera di Commercio e delle massime autorità civili e militari delle Marche.
“La realizzazione di questo nuovo collegamento, prosecuzione del raddoppio della Statale16, offre una prospettiva nuova alla città di Ancona e a tutta la regione. Completa e unisce quelle che sono le nostre grandi infrastrutture rappresentate da porto, interporto e aeroporto – ha detto il presidente Acquaroli -. Un investimento strategico anche sul fronte della sostenibilità perchè agevola con maggiore fluidità il deflusso delle merci dallo scalo dorico. Un’opera attesa da tanto tempo che finalmente vediamo concretizzata, ridisegnando Ancona e le Marche come una piattaforma importante della vasta area rappresentata dal Corridoio europeo”.
“Questo intervento – ha affermato l’amministratore Delegato di Anas, Aldo Isi – rientra in un piano di investimenti di oltre 4 miliardi di euro che Anas ha attivato nelle Marche, dove gestiamo una rete stradale di oltre 1.500 chilometri. Oltre al collegamento tra il Porto di Ancona e la SS16 stiamo realizzando il raddoppio della variante di Ancona, la variante alla Salaria in provincia di Ascoli Piceno e stiamo avanzando con la progettazione della E78 nel pesarese (mentre il 12 febbraio avverrà la consegna dei lavori per l’apertura della Galleria della Guinza). Oltre 1 miliardo è dedicato invece alla manutenzione e ammodernamento di tutta la rete stradale esistente, un’attività strategica per migliorare il livello di servizio, la sicurezza stradale e la durata delle opere nel tempo”.
“Con l’Ultimo Miglio fissiamo un tassello per sbloccare i collegamenti tra il Capoluogo regionale, la piattaforma logistica delle Marche Porto di Ancona-Aeroporto di Falconara-Interporto di Jesi, il Centro Italia e l’Europa – ha rimarcato l’assessore Baldelli -. Siamo di fronte a un’infrastruttura chiave di un Corridoio europeo di trasporto, che collega l’Oriente, la Turchia e i Balcani con la Penisola Iberica, avendo come snodo il Porto dorico che si connette con quelli del Tirreno, viaggiando lungo la Orte-Falconara e la Fano-Grosseto. Le Marche si candidano a diventare un attrattore per i traffici commerciali internazionali, in una fase in cui le tensioni nel Mar Rosso e Suez suggeriscono direttrici più sicure per gli operatori economici. ‘Marche 2032’, il Piano Infrastrutture della Regione, è già in moto, e l’Ultimo Miglio, a cui si aggiunge il prossimo 12 febbraio la consegna dei lavori per l’apertura della Galleria della Guinza, imprime una forte accelerazione nella visione complessiva di una regione che vogliamo riagganciare a quelle più dinamiche d’Europa”.
“E’ l’inizio non solo di una grande opera ma dell’opportunità per il Capoluogo di regione di essere utile alla regione – ha evidenziato il sindaco Silvetti -. Si tratta di un’opera non solo per Ancona; ovviamente, è un’infrastruttura che finalmente rende più competitivo il nostro porto e soprattutto dà ad Ancona il ruolo di Capoluogo, un ruolo che in realtà è al servizio di tutto il territorio. Un’opera tanto attesa che finalmente comincia a vedere la sua parte operativa, quella esecutiva, quella che in realtà dà non solo una prospettiva a una città, ma soprattutto una prospettiva di sostenibilità e visibilità autentica a un quartiere storico come Torrette”.
Nei prossimi giorni saranno avviate le attività propedeutiche ai lavori: il monitoraggio ambientale ante operam, che ha una durata di 180 giorni, e la progettazione esecutiva che sarà ultimata entro 120 giorni. Il progetto esecutivo dovrà quindi essere approvato e validato secondo le procedure previste. L’avvio del cantiere è previsto dopo l’estate e i lavori avranno una durata di 3 anni (1080 giorni). L’intervento, per un investimento complessivo di 148 milioni di euro, riguarda in particolare la realizzazione di una nuova infrastruttura stradale lunga 2,5 chilometri che collegherà in modo diretto la SS16 con la via Flaminia nei pressi del porto, bypassando il centro abitato di Torrette e l’area ospedaliera, con tempi di percorrenza stimabili in 3 minuti. Il tracciato, con una sezione a due corsie, si innesterà sulla statale Adriatica in corrispondenza dello svincolo di Torrette (in fase di adeguamento nell’ambito dei lavori di raddoppio della variante di Ancona) e sulla via Flaminia con una rotatoria di nuova realizzazione. Comprende un viadotto di 285 metri e due gallerie rispettivamente di 650 metri e 470 metri. L’opera consentirà di eliminare dall’area urbana il traffico in ingresso e uscita dal porto, caratterizzato da una forte componente di mezzi pesanti, che oggi utilizzano esclusivamente la rete viaria comunale condizionando fortemente la mobilità. I lavori saranno eseguiti dal raggruppamento temporaneo di imprese “Donati SpA – NV Besix SA”, con sede a Roma, mentre la progettazione esecutiva è affidata a un raggruppamento di progettisti guidato dallo studio Prometeoengineering Srl.
-foto ufficio stampa Regione Marche –
(ITALPRESS).
Acquaroli “2023 anno riforme, denso di cambiamenti e progetti avviati”
ANCONA (ITALPRESS) – “Quattro riforme attese da anni (Riforma degli enti sanitari e nuovo Piano socio-sanitario, Legge urbanistica, Piano delle infrastrutture Marche 2032), centinaia di milioni di risorse europee impegnate e soprattutto cantieri al lavoro su tutto il territorio. Il 2023 è stato un anno denso di cambiamenti con un motto ben preciso: discontinuità rispetto al passato, il passaggio dalle parole ai fatti concreti per il rilancio delle Marche”. Così il presidente della Regione Marche nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno organizzata in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti e coordinata dal presidente dell’Ordine Franco Elisei.
“E’ stato un anno di intenso lavoro – ha proseguito Acquaroli -, il primo dall’inizio del mandato in cui, nonostante gli strascichi della pandemia e della situazione mondiale, abbiamo potuto operare nell’ordinario, pur continuando a seguire le emergenze dei nostri territorio. E abbiamo dimostrato che dalle parole siamo passati ai fatti. Risposte concrete a problemi decennali. Ricordo tra le tante sfide l’impegno per velocizzare la ricostruzione, le risposte per l’alluvione del 2022, il lavoro per potenziare l’aeroporto e i voli della continuità territoriale e i collegamenti con l’interporto, i cambiamenti nel turismo con l’Atim che hanno permesso la tenuta delle presenze turistiche e soprattutto l’incremento delle presenze straniere (+10 nel 2023), la promozione dei borghi come testimonial della nostra qualità della vita. Non posso inoltre dimenticare che i dati sull’occupazione denotano un elemento positivo concreto su cui basare anche le politiche del futuro. Ora è tempo di dare pieno compimento alle riforme approvate a partire da quella della sanità, l’approvazione del piano sanitario arrivata ad agosto a cui seguiranno gli atti aziendali, che speriamo produca gli effetti auspicati sulle liste d’attesa e per i servizi sul territorio più vicini ai cittadini. Non pretendevamo di risolvere tutto in tre anni, molto condizionati dalla pandemia, ma abbiamo impresso un cambio di marcia che è sotto gli occhi di tutti. La nostra Regione è stata ferma per 30 anni, in cui sono fatti tanti discorsi sul futuro: noi oggi raccontiamo progetti avviati, cantieri, opere in corso di realizzazione, non li annunciamo. Di questo ringrazio le istituzioni, i servizi regionali e soprattutto i marchigiani, perchè vedo nella grande maggioranza dei casi, collaborazione, disponibilità e comprensione per la soluzione dei problemi. Dobbiamo essere sempre più uniti senza lasciare spazio ai campanilismi, dobbiamo essere consapevoli della nostra forza e della nostra bellezza da nord a sud, dai Sibillini all’Adriatico. Sono state abbattute tantissime barriere e abbiamo ottenuto tante soddisfazioni a partire dalla nostra enogastronomia protagonista nel mondo. La sfida del 2024 è continuare a essere protagonisti non solo per raccontare le Marche, ma addirittura per continuare a rappresentare l’Italia, un palcoscenico che ci siamo meritati e che finalmente abbiamo trovato”.
Il presidente Acquaroli ha quindi raccontato il lavoro fatto dalla giunta e insieme al consiglio regionale nel corso del 2023.
“Ringrazio per il lavoro svolto il consiglio regionale con cui abbiamo approvato il piano sociosanitario – ha detto -. Per la prima volta abbiamo un atto rinnovato in base a dati e ricerche approfondite sul fabbisogno, per individuare criticità, tarare il servizio sulla domanda ed evitare la mobilità passiva. Questa riforma insieme all’atto che ha conferito personalità giuridica alle Ast darà più forza ai territori e per il tramite degli atti aziendali vedremo effetti concreti del cambiamento già dal 2024”.
Tra le “riforme epocali” anche la legge del governo del territorio e il piano infrastrutture, “strumenti fondamentali – ha sottolineato Acquaroli – per evitare lo spopolamento delle aree interne e l’affollamento sulla costa e per garantire uno sviluppo del territorio con strumenti aggiornati e procedure più snelle”.
Per quanto riguarda il bilancio il presidente ha ricordato di aver ereditato dalla precedente amministrazione lo status europeo di “regione in transizione”. “Per questo fatto – ha spiegato – avendo perso competitività, gli indici macroeconomici soffrono. Abbiamo quindi deciso di accelerare rispetto alla programmazione europea 21-27 approvando un bilancio che punta in modo prioritario al pieno utilizzo della programmazione europea nel minor tempo possibile. Abbiamo maggiori risorse per recuperare il gap ristrutturando il bilancio, abbiamo cofinanziato la programmazione europea in una fase in cui tutti i settori soffrono ed emanato bandi per oltre mezzo miliardo di euro di cui aspettiamo gli effetti già nei prossimi mesi. Il fatto che a dicembre 2023 siano state bandite il 30% cento delle risorse è motivo di grande orgoglio”.
La Regione ha garantito il cofinanziamento con risorse regionali per i fondi europei della programmazione 21-27, con 59 milioni per il 2023, 41 per il 2024 e 64 per il 2025 e 49 per il 2026. Questo e il grande lavoro delle strutture regionali ha permesso di emanare bandi regionali per 501 milioni di euro (FESR 157 milioni, FSE+ 112 milioni, FEASR 232 milioni).
Acquaroli ha quindi ricordato la “grande opportunità” della firma ad Acqualagna con il Presidente del Consiglio, come seconda Regione in Italia, dell’Accordo per i Fondi di Sviluppo e Coesione, che stanzia per le Marche 532,5 milioni di euro, così suddivisi: 333,6 milioni (Fondi FSC destinati a opere infrastrutturali), 154,3 milioni (Fondo di rotazione, destinati ad altri settori: imprese, turismo, cultura, inclusione sociale, istruzione e formazione), 44,5 milioni altre risorse ordinarie nazionali di cofinanziamento opere.
Il presidente ha evidenziato poi i risultati della ricostruzione post-sisma, che per la ricostruzione privata ha visto nelle Marche raddoppiare nel 2023 rispetto all’anno precedente i fondi erogati dall’USR Marche, per oltre 1 miliardo di euro, mentre per la ricostruzione pubblica l’approvazione del piano delle opere pubbliche da 642 milioni di euro per 742 interventi finanziati
Un anno importante anche per il ripristino dei territori colpiti dall’alluvione del settembre 2022, che ha visto impegnati i 400 milioni stanziati dal Governo, così ripartiti 70 milioni liquidati per somme urgenze/primi ristori (5/20 mila), 110 milioni per il Piano del Commissario opere strutturali, 150 milioni il Fabbisogno ristori privati (scadenza domande 31 dicembre) e 70 milioni per rimodulazione piani di Protezione Civile e ulteriori interventi, a cui si aggiungono oltre alle risorse stanziate dalla Regione anche i 20,9 milioni del Fondo di solidarietà dell’Unione Europea.
Altro traguardo, dopo 15 anni, il Piano Triennale delle politiche attive del lavoro per 350 milioni euro per migliorare l’inserimento e il reinserimento, nel mondo del lavoro, dei disoccupati, con priorità per giovani e neet, donne, soggetti in età avanzata, persone con disabilità.
Sempre nel 2023 è scattata l’operazione “Credito Futuro Marche” con cui la Regione si è dotata di un soggetto gestore unico per tutti gli strumenti finanziari e di sostegno all’accesso al credito attivabili su tutti i fondi (FESR, FSE, PSR od eventualmente su risorse regionali), che gestirà un ammontare di circa 91 milioni di euro complessivi di intervento pubblico.
Per quanto riguarda lo sviluppo del Polo intermodale l’anno appena trascorso ha visto l’insediamento del polo logistico di uno dei maggiori player mondiali del settore presso l’Interporto Marche.
L’Aeroporto di Ancona ha registrato un aumento dei passeggeri nel 2023: 530 mila (2021: 241mila, 2022: 468 mila), +75% destinazioni nel 2023 rispetto al 2022 (9 nuove destinazioni tra cui quelli della continuità territoriale), ricordando anche l’importante accordo Aerospazio CNR- Regione Marche e l’uscita dal commissariamento UE (aprile 2023). Un anno importante anche per l’individuazione delle soluzioni per lo sviluppo del Porto di Ancona, con la Penisola che ne farà uno degli scali più competitivi del Mediterraneo.
Tra le azioni regionali infine il presidente ha elencato: la conferma del finanziamento per le borse di studio di medici di medicina generale e contratti aggiuntivi per medici specialisti (3 milioni nel 2024) e lo stanziamento nel bilancio appena approvato di una somma, la conferma del finanziamento per manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi per 8,4 milioni nel 2024, l’incremento del finanziamento per gli asili nido per 4 milioni nel 2024, le misure per la cultura come il bando unico e i direttori di rete.
-foto ufficio stampa Regione Marche –
(ITALPRESS).
Alluvione 2022, piano per la realizzazione delle opere strutturali e infrastrutturali da 110 milioni
ANCONA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, commissario per l’alluvione del settembre 2022, ha provveduto a firmare il decreto di approvazione del Piano per la realizzazione delle Opere Strutturali e Infrastrutturali. Un piano operativo che prevede interventi per oltre 110 milioni di euro, finanziato con i fondi stanziati dal Governo a seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito le valli del Misa e del Nevola.
“La prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico sono una priorità – così il presidente Francesco Acquaroli – Questo piano comprende una serie di interventi necessari e resi possibili grazie ai fondi stanziati dal Governo, che ci hanno permesso, in un anno dall’alluvione, di procedere a una programmazione puntuale di opere importanti e strutturali in base alle velocizzazioni burocratiche introdotte dall’ordinanza 1011. Importante è stato il lavoro di coordinamento tra tutti gli enti coinvolti e tante sono le risorse in campo, a cui si aggiungono quelle stanziate dalla Regione, già implementate prima dell’alluvione e che ha stanziato successivamente fondi propri per circa 25 milioni. Una mole di attività importanti che produrrà effetti rilevanti nelle valli del Misa e del Nevola e nel comprensorio del Catria in termini di messa in sicurezza e ripristino della zona, mitigazione del rischio, manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua e soprattutto una risposta infrastrutturale. Abbiamo potuto cogliere gli effetti degli interventi di manutenzione anche durante le ultime forti piogge delle scorse settimane; precipitazioni simili di portata a quelle del 2014 ma che non hanno avuto alcuna conseguenza sul territorio. L’obiettivo è restituire sicurezza e tranquillità alle popolazioni e alle imprese di questo territorio che ha già subito eventi drammatici”.
Il Piano prevede la realizzazione di nuove opere strutturali complesse per la riduzione del rischio idrogeologico, precedentemente non inquadrabili tra quelle di ordinaria competenza del Dipartimento nazionale di Protezione Civile. Per questo è stata predisposta e approvata lo scorso giugno l’ordinanza 1011, che permette di intervenire, direttamente, a livello strutturale, sulle situazioni più gravi sotto il profilo dei rischi residui, previa intesa dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale.
“L’ordinanza 1011 ha permesso di fatto un cambio di metodo operativo – ha sottolineato il vicecommissario per l’emergenza Alluvione Stefano Babini – Una vera e propria svolta in termini di snellimento burocratico perché sarà possibile gestire interventi strutturali, come ad esempio vasche di laminazione o interventi sulle intere aste fluviali per la messa in sicurezza del territorio senza dover seguire le procedure ordinarie più lente e complesse”.
La consistente mole di risorse stanziate dal Governo ha permesso di gestire un serio processo di programmazione che prevede gli interventi di somma urgenza dei soggetti attuatori e dei comuni, i ristori per i danni subiti da famiglie e imprese e, appunto, il piano delle opere complesse approvato dal Commissario, che era stato predisposto in bozza fin dall’estate, e che giunge ora nella versione definitiva, restando sempre ammesse varianti e rimodulazioni, dopo le verifiche dell’Autorità di bacino e i nuovi rilievi aerei resi necessari per la taratura dei modelli idraulici, dopo la modifica degli alvei dei corsi d’acqua attuata nella fase degli interventi di somma urgenza.
-foto ufficio stampa Regione Marche –
(ITALPRESS)
Sicurezza negli ambienti di lavoro, firmato protocollo nelle Marche
ANCONA (ITALPRESS) – Regione Marche e Inail – direzione regionale per le Marche, hanno firmato il VII Protocollo d’intesa per la promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro. L’accordo favorisce la realizzazione di intervento congiunti, da sviluppare in collaborazione con altri enti istituzionali e parti sociali. I settori privilegiati, in particolare, sono quelli indicati nel Piano regionale per la prevenzione 2020-2025: agricoltura. edilizia, manifatturiero, pesca, sanità e scuola. Il protocollo è stato siglato, a Palazzo Raffaello della Giunta regionale, dal presidente della Regione Francesco Acquaroli e dal direttore regionale Inail Marche Giovanni Contenti. “La sicurezza negli ambienti di lavoro, oltre che una esigenza da tutelare, è un obiettivo primario da conseguire – ha affermato il presidente Acquaroli – La cultura della sicurezza deve permeare le istituzioni, le parti sociali, i luoghi di lavoro. La riconferma del protocollo con l’Inail fa proprio questo monito che vogliamo rendere sempre più concreto nella nostra regione attraverso una programmazione condivisa degli interventi da realizzare”. “La sottoscrizione di questo protocollo, – sottolinea Contenti – conferma e rafforza il percorso già avviato tra Inail e Regione March,e finalizzato a rafforzare il sistema regionale della prevenzione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso un investimento, sempre più permeante, nelle imprese regionali, con interscambio dei propri patrimoni conoscitivi e intensificazione delle azioni sinergiche dirette al contrasto degli infortuni e delle malattie professionali, non trascurando la tutela delle fasce più deboli e la grande sensibilità sul tema della differenza di genere”. Dal 2001 a oggi sono stati firmati sei protocolli con Inail. Il settimo prosegue e rafforza il percorso di collaborazione attraverso la realizzazione di iniziative e progetti utili alla crescita di un vero sistema regionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro. Ai protocolli sono collegati, infatti, ulteriori accordi tra Regione, Inail e istituzioni coinvolte nella prevenzione, come associazioni datoriali, sindacali, bilaterali, Ispettorato territoriale del lavoro, Università e Ufficio scolastico regionale. L’intesa, in particolare, prevede una reciproca collaborazione, progetti condivisi e scambio di informazioni sulle tematiche della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro.
-foto ufficio stampa Regione Marche –
(ITALPRESS).
Marche, approvata in Consiglio la nuova legge urbanistica
ANCONA (ITALPRESS) – La Regione Marche ha una nuova legge urbanistica. Dopo trentuno anni, martedì sera l’Assemblea legislativa regionale ha approvato a maggioranza il testo che contiene i 36 articoli della pianificazione per il governo del territorio.
“Non era più possibile attendere – ha ribadito anche questa mattina, nel corso della conferenza stampa, convocata dopo l’approvazione della legge, il presidente Francesco Acquaroli – Era tempo che la Regione di dotasse di un nuovo strumento normativo al passo con i tempi”.
Il cammino non è stato facile, dal momento che sono state necessarie cinque sedute, all’interno delle quali ha trovato spazio la discussione di 400 emendamenti, di cui una quarantina approvati, e un dibattito animato.
“Mi aspettavo un confronto vivace e tempi lunghi – ha detto l’assessore all’Urbanistica, Stefano Aguzzi – dal momento che una legge come questa merita l’approfondimento dovuto ed è quello che abbiamo fatto. Sicuramente questa è una legge all’avanguardia inedita e innovativa, aperta alle esigenze dei territori e dei Comuni”.
Accanto al presidente Acquaroli e all’assessore Aguzzi, sono intervenuti il consigliere Andrea Assenti, relatore di maggioranza della legge, il consigliere Luca Serfilippi, presidente della Commissione consiliare Governo del territorio, l’architetto Nardo Goffi, direttore del Dipartimento Infrastrutture, Territorio e Protezione civile, e l’architetto Maria Cristina Borocci, dirigente Settore Urbanistica.
Il presidente Acquaroli ha voluto innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla stesura della legge. “Si apre una nuova fase – ha dichiarato – che saprà dare le giuste risposte e soprattutto saprà valorizzare un percorso comune. Questo è il succo di questo nuovo articolato. Ciò comporterà un periodo transitorio previsto dalla legge. Un termine che non è ampio se consideriamo la pressione lavorativa a cui sono sottoposti gli uffici tecnici degli enti territoriali” “Certo – ha continuato Acquaroli – non si può pensare di scrivere sin da subito la legge perfetta, soprattutto su una materia così complessa come quella urbanistica ma, come ho già affermato anche in aula, siamo assolutamente a disposizione, qualora potrà essere necessario, ad applicare delle modifiche all’articolato. Credo che questo sia sinonimo di intelligenza e di volontà di sapersi mettere umilmente a disposizione di quelle che sono le sfide complicatissime come il governo del territorio”.
“Ritengo – ha poi aggiunto – che sia giusto dare alle Marche dopo oltre trenta anni un nuovo strumento che possa essere in grado di portare la nostra regione a vivere le sfide future con certezza, coerenza e rispetto per la vocazione dei nostri territori, che sono il più grande patrimonio di cui noi disponiamo e vorremmo lasciarlo nella migliore condizione possibile a chi verrà dopo di noi, evitando ulteriori danneggiamenti e errori di cui ancora oggi vediamo gli effetti”.
Molto soddisfatto è l’assessore Aguzzi per quanto realizzato: “Sono due anni che stiamo lavorando per portare a compimento questa normativa. E’ stato un percorso lungo, approfondito e di grande confronto ma era una legge assolutamente necessaria perchè quella precedente è ormai datata. All’epoca la programmazione era completamente diversa come pure le esigenze dei territori. Questa legge porterà tutti gli enti locali della regione a rivisitare la programmazione dei propri territori, a uniformarli tra loro. Un territorio che era come imbalsamato dalle vecchie norme ormai superate, complicate, viene ripensato con nuovi criteri che tendono in generale a prevedere un consumo di suolo minimo, la rigenerazione urbana, il riutilizzo di territorio già edificato, la copianificazione e la semplificazione delle procedure. E’ chiaro che l’adeguamento richiede tempo e per questo abbiamo scaglionato i passaggi da compiere in quattro anni, lasciando per i primi due anni alle amministrazioni margini di libertà”.
“Sono molto orgoglioso come presidente di Commissione – ha affermato il consigliere Serfilippi – di essere riuscito a portare a compimento questa legge. E’ stato un lavoro impegnativo ed è una legge davvero condivisa con tutti e partecipata. Sono convinto che andremo a semplificare la vita di cittadini e imprese”.
“La maggioranza ha dato prova di compattezza granitica nel votare una legge così importante – ha commentato il consigliere Assenti – Inoltre vorrei evidenziare due aspetti rilevanti che la legge porta con sè: il primo è l’importanza della Cevi, la conferenza di valutazione, che consente di ridurre i tempi dei procedimenti per le eventuali varianti, e il secondo riguarda la salvaguardia del piano casa”.
La dirigente Maria Cristina Borocci ha ricordato che il lavoro compiuto è stato continuativo a partire dalla prima bozza di legge e condiviso con tutti i soggetti. “Questo – ha detto – non ha impedito a questo testo di essere snello, fatto di 36 articoli, ma allo stesso tempo pragmatico, operativo, chiaro, non generico, e questo perchè abbiamo avuto un prezioso contributo di coordinamento scientifico da parte del professor Carlo Alberto Barbieri e anche un coordinamento tra settori”.
“Vorrei evidenziare – ha sottolineato in conclusione il direttore Goffi – l’ulteriore aspetto positivo della conferenza interistituzionale, vale a dire il fatto di progettare assieme. Mentre oggi è il Comune che progetta e gli altri enti oppongono dei vincoli, in questo caso fin dall’inizio Regione, Provincia, Comune e Soprintendenza partecipano al progetto e questo anche a tutela della qualità del progetto stesso”.
-foto ufficio stampa Regione Marche –
(ITALPRESS).
Insediato il tavolo della nautica voluto dalla Regione Marche
ANCONA (ITALPRESS) – Avviare un dialogo costruttivo per sostenere le imprese del settore nautico marchigiano: un comparto che, secondo un recente studio dell’Università Politecnica delle Marche, presentato a Cannes lo scorso mese di settembre, fattura oltre un miliardo di euro, con più di 200 siti produttivi (soprattutto nelle province di Pesaro Urbino e Ancona) e un numero di addetti pari a 3.309 unità, l’11,3% del totale nazionale. Un comparto del lusso regionale, trainato dall’export che copre il 90% delle vendite, da sostenere e valorizzare. Con queste finalità la Regione Marche ha insediato un tavolo di confronto per avviare, evidenzia l’assessore alle Attività produttive Andrea Maria Antonini, “un dialogo costruttivo sulle prospettive di crescita. La Giunta regionale crede nelle potenzialità del comparto della nautica e ritiene che solo nella sinergia tra pubblico e privato questo settore strategico potrà ulteriormente crescere, valorizzarsi e trainare la nostra regione verso la ripresa e il rilancio, aprendo nuove possibilità di internazionalizzazione per l’economia marchigiana”.
L’incontro si è svolto a Palazzo Leopardi della Regione e ha registrato la partecipazione delle principali aziende marchigiane del settore. Presente anche il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Centrale, Vincenzo Garofalo. Il tavolo ha subito condiviso alcune strategie di sviluppo utili per il settore. “Il distretto nautico genera ricadute enormi a livello economico, ma ha anche problemi di crescita – ha sottolineato Garofalo – Oggi c’è maggiore consapevolezza di quanto valga il comparto, ben oltre il proprio valore industriale. Ma è una crescita limitata dalla capacità di garantire un’adeguata ospitalità nautica. Poichè le Marche hanno una serie di porti gestiti da enti diversi e da privati, è utile ragionare, sempre più, in termini di rete, evitando inutili gerarchie, perchè più la rete è forte, più si è forti individualmente”. Sollecitazione ripresa da Maurizio Minossi, presidente dell’Associazione Marche Yachting and Cruising, che ha sottolineato la necessità di “fare sistema per puntare a obiettivi concreti”. Tre le direttrici tracciate dall’associazione. A partire dal “sostegno alla transizione ecologica sia a livello di prodotto che di cantiere”.
Oltre a segnalare “esigenze, in tutti i cantieri, di rimodernare le proprie strutture energetiche, c’è la necessità di sostenere la ricerca di sviluppo del prodotto sull’idrogeno, a cui i cantieri navali stanno già lavorando”. Il secondo tema è quello di “incrementare iniziative di sistema per migliorare l’ospitalità degli yacht che approdano nelle Marche”, condividendo quanto segnalato dal presidente Garofalo. La terza richiesta dell’associazione riguarda l’attività di incoming: “Le nostre aziende sono brave a fare internazionalizzazione, e per questo occorre investire su un’attività ad alto valore aggiunto rappresentata dall’accoglienza – ha concluso Minossi – Occorre promuovere iniziative con cui far venire i nostri clienti, creando un mix di sistema, basato su territorio, cultura, bellezze locali che aiuti a caratterizzarci e a garantirci un valore aggiunto rispetto ad altri distretti produttivi”.
L’assessore Antonini ha condiviso le indicazioni del Tavolo, assicurando che “la Regione Marche vuole accompagnare il distretto della nautica verso un modello di crescita sempre più sostenibile, innovativo, rispettoso dell’occupazione locale e del valore aggiunto rappresentato dal territorio”. L’assessore ha ricordato poi come l’impegno della Regione sia orientato anche sul fronte della logistica e delle infrastrutture: “E’ stato aperto un dialogo con l’Autorità Portuale e con il Comune di Ancona per condividere strategie utili allo sviluppo ulteriore di questo comparto. Analogo impegno verrà profuso con le altre realtà portuali regionali”.
– foto: ufficio stampa Regione Marche –
(ITALPRESS).
Contributi per le strade, bando Regione Marche premia 36 progetti
ANCONA (ITALPRESS) – “90 milioni di euro in 36 mesi, 120 se consideriamo il valore degli interventi attivati con i bandi. Sono le risorse della Regione Marche, attraverso l’azione dell’assessorato alle Infrastrutture, destinate a Comuni e Province per il miglioramento della rete viaria e della sicurezza stradale nelle nostre città, oltre che per la riqualificazione degli spazi urbani e la salubrità degli ambienti scolastici. La Giunta Acquaroli dà forza alla filiera istituzionale per trasformare i progetti in fatti concreti e realizzare infrastrutture sicure, sostenibili e di qualità”.
E’ il commento dell’assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici delle Marche Francesco Baldelli nel corso della presentazione della graduatoria relativa al bando per la concessione di contributi a Comuni e Province per la progettazione e realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento della rete stradale, tra cui nuove strade o messa in sicurezza di percorsi pedonali, ciclabili e ciclopedonali, per un totale complessivo di 6,5 milioni di euro.
Una doppia presentazione, a Terre Roveresche – Municipio di Orciano – al mattino per i progetti delle province di Pesaro Urbino e Ancona, e a Macerata nel pomeriggio per quelli delle province di Ascoli Piceno, Fermo e, appunto, Macerata.
Sono 3 le Province e 33 i Comuni che si sono aggiudicati i contributi – fino a 400mila per le prime e 300mila per i secondi – seguendo i criteri che hanno premiato la cantierabilità dell’intervento, la disponibilità delle aree, la conformità urbanistica ed il livello di cofinanziamento da parte dell’Ente, oltre l’abbattimento delle barriere architettoniche (criterio premiante per i Comuni) ed il miglioramento dell’accessibilità a siti di interesse culturale (per le Province).
Di seguito le opere finanziate: Provincia di Pesaro Urbino; Isola del Piano; Castelplanio; Carpegna; Serra San Quirico; Gabicce Mare; Montecalvo in Foglia; Sassoferrato; Tavullia; Fabriano; Macerata Feltria; Mombaroccio; Chiaravalle; Falconara Marittima; Sassocorvaro Auditore; San Lorenzo in Campo; Terre Roveresche.
Provincia di Macerata; Macerata; Provincia di Fermo; Montegiorgio; Pedaso; Rapagnano; Grottazzolina; Cupra Marittima; Sant’Angelo in Pontano; Urbisaglia; Castel di Lama; Monteprandone; Porto Sant’Elpidio; San Benedetto del Tronto; Smerillo; Sefro; Ponzano di Fermo; Altidona; Ripatransone.
-foto ufficio stampa Regione Marche –
(ITALPRESS).



