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Accordo quadro tra Regione e CNR, le Marche guardano allo spazio

ANCONA (ITALPRESS) – Cooperare per l’individuazione e lo sviluppo di un portafoglio di programmi di ricerca, innovazione trasferimento tecnologico ed altre iniziative comuni nell’ambito del settore aerospaziale. E’ l’intento dell’Accordo Quadro di collaborazione strategica e operativa sottoscritto oggi, 13 luglio 2023, tra la Regione Marche e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) nella sede dell’Aeroporto internazionale di Ancona. Alla firma Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche ed Emilio Fortunato Campana, direttore del Dipartimento di ingegneria, ICT e tecnologie per l’energia e i trasporti del CNR. Presenti Alexander D’Orsogna, amministratore delegato dell’International Airport di Ancona, Andrea Antonini, assessore allo Sviluppo economico della Regione Marche, Francesco Baldelli, assessore alle Infrastrutture della Regione Marche.
“Oggi è una giornata importante di cui andare molto orgogliosi – ha sottolineato Acquaroli -. Questo accordo costituisce una grande opportunità di sviluppo nel settore aerospaziale per indirizzare sempre di più la nostra regione verso l’innovazione e mettere a terra al più presto progetti concreti. Parliamo di strumenti fondamentali perchè oggi è l’alta specializzazione a fare la differenza e la Regione Marche vuole contribuire con forza e determinazione ad aumentare sia la competitività del sistema Marche sia la sua capacità di attrazione e la presenza di CNR è in questo senso garanzia di eccellenza e qualità. In tale ambito sarà inoltre possibile valorizzare le infrastrutture aeroportuali regionali, contribuendo ad approfondire gli aspetti tecnici, giuridici ed economici per la creazione di una filiera produttiva anche in questo comparto d’avanguardia, al fine di favorire processi di sviluppo innovativi ed occupazionali in collaborazione con le imprese del territorio”.
“La Space Economy – ha spiegato il direttore Campana – è un comparto produttivo e finanziario in forte espansione, in grado di sviluppare opportunità tecnologiche in diversi e importanti settori, da quelli industriali ed economici alla sicurezza e difesa. Il Cnr è fortemente interessato a promuovere le attività scientifiche legate allo spazio e aerospazio. Risulta strategico, per il mondo della ricerca scientifica, attivare collaborazioni istituzionali con le amministrazioni regionali finalizzate alla possibilità avviare attività di test direttamente su suolo italiano, contribuendo all’innovazione made in Italy e al trasferimento di competenze verso il mondo delle Pmi. La Regione Marche vanta infrastrutture aeroportuali e un tessuto industriale di eccellenza nel settore dello spazio e aerospazio, in grado di favorire know-how e contribuire all’autonomia del Paese, ad esempio, nello svolgimento di attività di accesso allo spazio attraverso sistemi di aviolancio. Il Cnr prosegue, pertanto, a fornire supporto scientifico-tecnologico a questo fondamentale settore che abbraccia ambiti applicativi sempre più ampi, dalla gestione del rischio al monitoraggio delle infrastrutture critiche (elettricità, acqua e gas, mobilità stradale, etc), dall’agricoltura automatizzata di precisione ai mezzi di trasporto autonomi fino all’Internet of Things, per nuovi protocolli di comunicazione”.
“Questo accordo è una pietra miliare – ha aggiunto l’ad D’Orsogna – che avvia un percorso di posizionamento della Regione stessa e dell’aeroporto in materia di aerospazio come eccellenza nazionale e internazionale. Seguiranno progetti tecnico scientifici con i quali si andranno a valorizzare tutte le opportunità industriali ed economiche che avranno un impatto dirompente sull’economia regionale in un territorio che rappresenta il meglio della manifattura italiana. L’aeroporto grazie al suo profilo industriale sarà la piattaforma per le operazioni di aerospazio. La pista di tre chilometri, la vicinanza al mare, l’assenza di barriere urbanistiche nel raggio di dieci chilometri sono caratteristiche perfette per attività di aviolancio, ossia per lanciare in orbita microsatelliti ad uso industriale. Questo è il cuore dell’accordo e questo ci permetterà di
aprire una prima porta di autonomia di accesso allo spazio per tutta l’Italia”.
I programmi di ricerca e sviluppo congiunti e le iniziative poste in essere dalle Parti per la crescita del settore aerospaziale riguarderanno principalmente: la promozione e il coordinamento di progetti di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, anche con valenza nazionale e internazionale, funzionali allo sviluppo dell’ecosistema aerospaziale marchigiano; la valorizzazione delle infrastrutture regionali, con particolare riferimento a quelle aeroportuali, anche con lo sviluppo di progetti speciali nel rispetto delle normative di settore regionali, nazionali ed europee; il trasferimento di conoscenze e competenze verso il sistema delle PMI operanti nel territorio marchigiano e nazionale, anche attraverso lo sviluppo di filiere e forme di collaborazione; la valorizzazione e la divulgazione di conoscenze tecnico-scientifiche; l’analisi e la condivisione degli scenari e dei trends di evoluzione dell’innovazione tecnologica e delle sue ricadute operative nei sistemi territoriali.
In base all’Accordo inoltre, un Comitato di indirizzo avrà il compito di definire i temi programmatici su cui lavorare. Il Comitato è composto da 4 membri: per il CNR Lucia Paciucci, ing. Pantaleone Carlucci; per la Regione Marche Nardo Goffi, e Stefania Bussoletti. Il Comitato potrà avvalersi del supporto di altri dirigenti/dipendenti del CNR e della Regione Marche, ovvero di altri qualificati soggetti esterni con specifiche competenze nell’ambito degli obiettivi e dei progetti individuati nel protocollo, al fine di sviluppare sinergie finalizzate alle collaborazioni. In quanto alle modalità operative, i progetti individuati saranno disciplinati da appositi accordi di cooperazione che definiranno obiettivi, modi, tempi e risorse umane, strumentali ed economiche.

foto: ufficio stampa regione Marche
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Sopralluogo di Musumeci nelle Marche con Acquaroli

ANCONA (ITALPRESS) – “Siamo qui oggi con il Ministro Musumeci per la sua grande attenzione nei confronti delle Marche, per fare il punto sulle ultime emergenze alluvionali che hanno interessato il nostro territorio, sullo sfondo abbiamo anche purtroppo gli eventi sismici del 2016 che condizionano una vasta parte del nostro territorio, le scosse del 2022 e la grande partita della Ricostruzione in atto. Dobbiamo dare al più presto risposte e prospettive alle comunità colpite, alle famiglie che hanno perso la casa e alle imprese coinvolte, e stiamo lavorando per questo. Solo con risposte certe, rapide e concrete potremo consentire a queste persone di riprogrammare la loro vita e il loro futuro. Con le nostre strutture stiamo lavorando per destinare quanto prima i 400 milioni di euro stanziati dal Governo, che ringrazio per aver dato a questa emergenza una risposta come mai si era vista prima in Italia per una calamità simile”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che oggi ha accolto e accompagnato il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ad una serie di incontri relativi alle due alluvioni che hanno colpito nel settembre 2022 le valli del Misa e del Nevola tra l’Anconetano e il Pesarese e nel maggio 2023 numerosi Comuni del Pesarese e del Maceratese. Nell’occasione si è parlato anche della Ricostruzione in seguito al sisma 2016 che ha coinvolto 3 provincie e ben 85 Comuni, facendo delle Marche la regione più colpita con oltre il 62% dei danni e della nuova sequenza sismica del novembre 2022 registrata a largo della costa anconetana e pesarese.
La giornata è cominciata con un incontro operativo con le strutture tecniche regionali a Palazzo Raffaello. Presenti tra gli altri l’on. Lucia Albano, il Commissario alla Ricostruzione sen. Guido Castelli, gli assessori regionali Stefano Aguzzi, Andrea Maria Antonini, Francesco Baldelli, Goffredo Brandoni.
“Un territorio non sicuro è sterile, condannato alla desertificazione e non sollecita investimenti nè pubblici nè privati – ha evidenziato il Ministro Musumeci – . Il diritto alla sicurezza è prioritario per ogni cittadino, animale e per i beni mobili e immobili. Questo governo vuole discontinuità rispetto al passato. Questo Paese non ha ancora una cultura delle prevenzione e quanto accaduto nelle Marche è paradigmatico. Quattro significative calamità in pochi anni sono segno che il territorio è particolarmente fragile e vulnerabile. La prevenzione e le risorse da destinare al settore, sono quindi un tema serio che poniamo a tutte le forze politiche per mettere in sicurezza la nazione. Tornando alle Marche, ho apprezzato l’impegno del presidente Acquaroli che ha rappresentato con passione e sentimento le esigenze della sua terra e lo stanziamento ottenuto è tra i più cospicui erogati negli ultimi decenni in situazioni analoghe, segno che, con impegno costruttivo e senza demagogia si trova ascolto a Roma. Ora serve una modifica normativa per accelerare procedure e interventi per la pulizia dei fiumi e degli argini per ridurre il rischio sempre nel rispetto dell’ambiente. I ristori sono già predisposti e lavoreremo con massima sollecitudine per alleviare la sofferenza patita dalle famiglie”.
Nel primo pomeriggio la delegazione guidata dal ministro Musumeci e dal presidente Acquaroli ha incontrato a Senigallia nella sala del Consiglio comunale i sindaci dei Comuni coinvolti negli eventi alluvionali. La seconda tappa si è svolta poi con i sindaci della provincia di Pesaro-Urbino nella sala del Consiglio del Comune di Pesaro.
Gli attuali stanziamenti del Governo, fatti salvi 6,1 milioni stanziati con le prime ordinanze del DPC, ammontano ad oggi a 400 milioni di Euro, di cui 200 milioni per il 2022, 100 milioni per 2023 e 100 milioni per il 2024, a fronte di un fabbisogno per ripristini, ristori a soggetti pubblici, cittadini ed imprese, ed opere strutturali, di poco più di un miliardo di euro, senza tenere conto degli ulteriori danni subiti dai territori prevalentemente del Pesarese a causa della recente alluvione dello scorso maggio 2023, sia pure afferenti alle competenze del Commissario nazionale. I primi fondi sono stati erogati a marzo 2023.
Ai soggetti attuatori per il pagamento degli interventi di somma urgenza completati e per i primi ristori ai cittadini ed alle imprese sono state trasferite ad oggi risorse per complessivi €. 44.792.454, a fronte di 87.740.368 approvati ed in attesa di rendicontazione. Di questi, sono circa 24 milioni per i primi risarcimenti di 5.000 e 20.000 euro alle famiglie ed alle imprese, che sono stati erogati a 5 mesi dal verificarsi dei fatti. Inoltre da parte sua la struttura regionale, con fondi regionali, ha effettuato circa 100 interventi sui bacini colpiti dall’evento alluvionale per un totale di 12.052.407,94 (100 cantieri) ai quali dovranno aggiungersi i cantieri attivati dalla struttura Commissariale.
Per quanto riguarda il sisma del novembre 2022 lo scorso 12 giugno la Regione ha trasmesso il primo piano degli interventi pari alle risorse stanziate per l’approvazione da parte del capo dipartimento della Protezione Civile. Inoltre, è stato appena adottato dal soggetto attuatore il piano degli ulteriori interventi che ammonta a circa 62 milioni di euro, da approvare e finanziare da parte del capo Dipartimento della Protezione Civile.
-foto ufficio stampa Regione Marche-
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Turismo, nuovo logo e spot per la Regione Marche

ANCONA (ITALPRESS) – “Let’s Marche! In Italy, of course”. E’ il nuovo slogan che accompagnerà la Regione Marche in tutte le sue attività di promozione turistica e internazionalizzazione in Italia e all’estero. Lo slogan, il logo e lo spot per la Regione Marche, con Roberto Mancini, CT della Nazionale Italiana, come testimonial sono stati presentati in anteprima a Roma nella sede dell’Ente nazionale italiano per il turismo. Nell’occasione è stato annunciato anche il rinnovo del contratto biennale con Mister Mancini.
“Vogliamo potenziare – ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – la campagna promozionale per conquistare nuove fette di mercato estero e per rilanciare l’immagine della Regione insieme ad Atim, e lo stiamo facendo con il nostro testimonial negli spot e con un grande lavoro fatto sul brand e sul logo che credo possano essere strumenti importanti per raggiungere l’obiettivo. L’inizio della stagione estiva è stato un pò frenato dal maltempo che ha colpito anche la nostra regione, anche se con danni limitati. Ora però siamo tornati in linea con gli ottimi risultati registrati a primavera, quindi puntiamo a pareggiare con i numeri dello scorso anno, numeri record per le Marche, e provare anche a migliorare. Sono in corso i bandi per i nuovi voli per Milano, Roma e Napoli, che dovrebbero partire da ottobre e che potranno fare la differenza, e dall’anno prossimo contiamo di potenziare i voli con il nord Europa perchè riteniamo rotte come Berlino e Francoforte fondamentali. Ringrazio tutti per il grande lavoro di squadra, capitanati da Mister Mancini che anche questa volta ha saputo interpretare al meglio lo spirito delle Marche”.
“Sono molto felice di essere ancora testimonial di questa regione – ha detto Mister Mancini – che ritengo sia la più bella di tutte perchè offre tutto quello che un turista può desiderare. Sono molto contento di aver partecipato alla campagna: ormai le Marche iniziano a farsi conoscere ovunque e lo saranno sempre di più perchè se lo meritano”.
“E’ bello – ha proseguito il direttore dell’Atim Bruschini – essere qui nella casa italiana del turismo a presentare questo brand che sarà un ombrello per tutte le Marche e uno scossone rispetto a tutto quanto fatto prima. Volevamo portare qualcosa di nuovo e le Marche meritano un turismo internazionale. Per questo la campagna promozionale partirà nel mese di luglio e nei prossimi mesi saremo a tutti gli eventi promozionali più importanti nel mondo, da Parigi a Las Vegas e Huston, da Barcellona a Londra, per finire a Cannes con un appuntamento dedicato al lusso. Un segmento molto interessante per una terra che ha una serie di caratteristiche a partire dal polo della nautica della moda e delle calzature”.
Presenti in sala numerosi ospiti. Il sottosegretario al MEF Lucia Albano ha definito le Marche “una piccola Italia con tante diverse identità. Il Governo – ha proseguito – sta lavorando molto per rilanciare il Turismo in tutti i suoi cluster e nelle sue specificità regionali e proprio oggi il Ministro ha annunciato che si stanno superando i numeri del 2019”.
Il consigliere nazionale dell’Enit Sandro Pappalardo, nel ricordare la sua prima volta nelle Marche, ha detto di essere rimasto ammirato nel tragitto “da una sequenza continua di cartoline meravigliose”. Infine il presidente della Camera di Commercio delle Marche, grande alleata della Regione in tutte le iniziative promozionali: “Abbiamo sposato subito l’idea di un progetto unico proposta dal presidente Acquaroli – ha dichiarato Gino Sabatini – Il bene di una regione si fa anche tramite gli attori che hanno dato tanto alle Marche in termini di riconoscibilità come Mister Mancini. Ad ogni uscita degli spot, dopo le più importanti partire di calcio, le prenotazioni nei nostri alberghi hanno subito una impennata e con il nuovo spot dinamico e moderno faremo ancora meglio”.
Gli spot sono stati girati nel mese di maggio in varie località del territorio marchigiano per dare il via alla nuova campagna promozionale che ha al centro lo slogan “Let’s Marche!”, concept anche del nuovo logo, con un font e dei colori studiati appositamente per trovare una linea innovativa che rompesse con il passato.
La nuova immagine delle Marche è stata realizzata dalla Agenzia Omnigraf di Osimo, tenendo presenti i numerosi spunti forniti dalla Regione e dall’Atim, per promuovere l’offerta turistica non solo all’estero, ma anche in Italia. Ciò è stato essenziale per coordinare gli sforzi attuali, per far conoscere a tutti le bellezze di questo territorio.
Si è scelta la lingua inglese per comunicare tale concetto proprio perchè internazionale, ma trovando comunque parole semplici e comprensibili a tutti per una maggiore efficacia del messaggio.
Il logo verrà utilizzato anche sul nuovo sito promozionale del turismo delle Marche. La nuova immagine del logo e il concept Let’s Marche sono anche stati studiati per la creazione della sceneggiatura degli spot, in cui Mancini “fa sue” le parole del claim pubblicitario.
Rivoluzionata anche la parte grafica del sito www.letsmarche.it.
-foto ufficio stampa Regione Marche –
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Sisma 2016, Acquaroli “Le Marche stanno facendo la propria parte”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le Marche stanno facendo la propria parte nella ricostruzione, consapevoli del fatto che le difficoltà incontrate sono state superate e che l’andamento degli interventi ora segnala numeri oltre la media. Di questo va dato atto al commissario straordinario e al Governo tutto perché la filiera istituzionale ha lavorato bene e i risultati stanno arrivando”. Lo ha affermato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, vice commissario alla ricostruzione, intervenendo, presso la sede storica di Palazzo Chigi, a Roma, alla conferenza stampa di presentazione della Relazione sullo stato di attuazione della ricostruzione del sisma 2016 in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. “Va ricordato che la coincidenza temporale tra pandemia, superbonus edilizi, adempimenti del Pnrr, rincaro dei prezzi, ha rappresentato una variabile negativa per il corretto e rapido andamento della ricostruzione – ha evidenziato Acquaroli – Ora dobbiamo accelerare ancora di più per recuperare il tempo perduto, perché la necessità di aprire nuovi cantieri pubblici e privati è fondamentale per consentire il rientro nelle abitazioni e la rigenerazione economica e sociale dei territori devastati dal sisma”. Il presidente ha rimarcato che, grazie all’azione del governo centrale, “sono state superate criticità oggettive che non erano solo materiali. L’attenzione rivolta a queste popolazioni non è stata solamente di natura burocratica, ma di impostazione strategica per garantire servizi essenziali, a partire da quelli scolastici. Ora c’è bisogno di offrire segnali tangibili di cantieri che partono. Quella Rete Rossa dei cantieri che visivamente offre un’immagine di ripartenza, ben sapendo che ricostruire i nostri borghi è complesso. Ma abbiamo l’esempio di Arquata del Tronto, il cui piano di ricostruzione offre risposte scientifiche interessanti anche a livello internazionale”. Acquaroli ha concluso il suo intervento affermando che “continueremo a lavorare al massimo per stare vicino a queste comunità e per garantire loro non solo un rientro nelle abitazioni e nei loro luoghi prima possibile, ma per assicurare una prospettiva solida e forte di rigenerazione di questi territori che non sono solo importanti per loro stessi ma indispensabili per l’Italia intera”.

– foto: agenziafotogramma.it –

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La Giunta approva il piano sociosanitario

ANCONA (ITALPRESS) – Conseguire un reale cambiamento per la riduzione delle disuguaglianze e il miglioramento delle condizioni di vita e dello stato di salute della popolazione attraverso l’integrazione tra sanità e sociale, il potenziamento dell’assistenza ospedaliera e territoriale, lo sviluppo di ospedali di alta specializzazione e strutture minori diffuse su tutto il territorio, l’abbattimento delle liste di attesa, la drastica riduzione di mobilità passiva, l’integrazione tra servizi pubblici e privati, la lotta agli sprechi, l’ottimale utilizzo delle risorse regionali, nazionali (Fondo sanitario) ed europee (Recovery Fund). Sono questi i principali obiettivi descritti nelle 200 pagine del nuovo Piano Socio-sanitario Salute, sicurezza e innovazione per i cittadini marchigianì approvato questo pomeriggio dalla giunta. Nel provvedimento vengono declinate le azioni e gli interventi da realizzare per la trasformazione e la ricostruzione della sanità regionale.
“E’ un giorno importante per la nostra comunità regionale. Abbiamo approvato in giunta uno degli atti più significativi della legislatura – così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli – Il nuovo Piano Sanitario definisce la strategia e la visione che vogliamo imprimere alla sanità regionale e introduce molteplici aspetti innovativi: una sanità che torna a mettere al centro il cittadino, che valorizza il territorio con l’obiettivo di frenare la mobilità passiva, punta ad una sanità diffusa e distribuita con l’obiettivo di riequilibrare l’offerta socio-sanitaria e i servizi su tutto il territorio regionale. Per la prima volta il piano sanitario parte da una analisi dei fabbisogni effettuata in maniera scientifica, che ci ha restituito la reale domanda sanitaria della popolazione. Da una visione esclusivamente ospedali-centrica si passa a una sanità che vede nel territorio e nella medicina territoriale elementi strategici del nostro sistema sanitario per dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini. Altro elemento è la priorità data alla digitalizzazione del sistema sanitario con la telemedicina. L’altro aspetto di cui siamo molto orgogliosi è che questo testo arriva dopo un lungo percorso di confronto con i territori, i Sindaci, le categorie sociali che ora può proseguire in Consiglio regionale per la sua approvazione definitiva”.
“Il piano socio sanitario proposto – aggiunge l’assessore alla Salute Filippo Saltamartini – vede proprio nel recupero della mobilità passiva e nel consolidamento e sviluppo del sistema integrato dei servizi territoriali le priorità assolute. In questa prospettiva le azioni devono essere strettamente coerenti con i Livelli Essenziali di Assistenza, e con l’integrazione tra i sistemi dei servizi sociali e sociosanitari, declinando in maniera definita e incontrovertibile la necessità di potenziare il sistema della prevenzione e delle cure territoriali, consolidare i servizi ospedalieri, sviluppare piani assistenziali individualizzati e coerenti con i bisogni di salute, ribadire la centralità dei bisogni del cittadino, con particolare attenzione alle situazioni di disagio e fragilità”.
La predisposizione tecnica del documento, avviata dal direttore del Dipartimento Salute, si è avvalsa della collaborazione di tutte le strutture dirigenziali del Dipartimento e dell’Agenzia Regionale Sanitaria. All’elaborazione della parte di analisi e approfondimento dei dati contenuta nelle Appendici, hanno contribuito l’Università Politecnica delle Marche e l’Università Bicocca di Milano.
Per quanto riguarda i programmi rivolti a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, si evidenziano: Prevenzione: sono indicati gli elementi programmatori per creare concrete azioni di intervento laddove si presentano le condizioni di maggiore criticità per situazioni di emergenza, fragilità e cronicità a causa di particolari patologie o di specifiche condizioni epidemiologiche e sociali, etniche, relativamente ai temi collegati al Piano Regionale della Prevenzione su salute, ambiente, sicurezza sul lavoro, sanità veterinaria e sicurezza alimentare; Assistenza Territoriale: vengono evidenziate le condizioni per lo sviluppo dei servizi territoriali da prevedere in modo capillare in tutta la regione, riducendo la mobilità sanitaria e per eliminare eventuali differenze nell’erogazione dell’assistenza, legate ai territori, al genere, all’età, alla provenienza. I temi trattati riguardano la rete socio sanitaria sul territorio delle cure primarie, le Case della comunità, gli Ospedali di comunità, le disabilità, Malattie rare, Salute mentale, Dipendenze patologiche, Cure palliative, sanità penitenziaria.
Assistenza Ospedaliera: la rimodulazione delle reti cliniche, il recupero della mobilità passiva, il potenziamento dei servizi in aree particolarmente disagiate in relazione alla domanda e ai bisogni dei pazienti e sempre nella logica del recupero della mobilità passiva. Vengono fornite indicazioni per il consolidamento delle reti cliniche, l’implementazione dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA), l’organizzazione dei servizi ospedalieri, con particolare attenzione alle aree disagiate. Strettamente collegati al funzionamento delle citate aree assistenziali, sono inoltre trattati i seguenti temi: Il governo dei tempi di attesa, il consolidamento delle modalità di raccordo e coordinamento dei servizi, la gestione del rischio: per un efficiente ed efficace raccordo tra strutture, operatori e cittadini, potenziando le funzioni di integrazione tra ospedale e territorio attraverso servizi diffusi e differenziati, per temi quali il sistema dell’emergenza urgenza, il governo dei tempi di attesa, la gestione del rischio e la sicurezza delle cure; Lo sviluppo dell’Assistenza farmaceutica, della protesica e dei dispositivi medici: per rendere adeguata e appropriata l’assistenza farmaceutica e la rete delle farmacie e dei servizi ad essa collegati, nonchè per il rafforzamento della farmacovigilanza, oltre all’adeguamento delle azioni per la protesica e i dispositivi medici.
Per quanto riguarda aree e azioni trasversali e di supporto: L’innovazione e la digitalizzazione nel SSR: programma trasversale per portare le strutture, tramite investimenti in tecnologia, ai più elevati standard di funzionamento e di sicurezza in chiave organizzativa, strutturale, tecnica e logistica nonchè per consolidare l’integrazione dei sistemi di comunicazione e informazione, digitalizzando e semplificando i sistemi di supporto e le procedure amministrative, nonchè per consentire analisi e valutazioni necessarie per orientare le scelte e superare tempestivamente le criticità, con particolare riferimento alla digitalizzazione dei processi clinico assistenziali, alla telemedicina, al fascicolo sanitario elettronico; L’adeguamento infrastrutturale: il Piano socio Sanitario Regionale si deve sviluppare in piena sinergia con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), rendendo coerente l’implementazione del progetto regionale con le azioni necessarie su tutte le principali realtà strutturali e infrastrutturali della sanita regionale; La qualificazione del personale e la valorizzazione della ricerca: adeguare e valorizzare le competenze manageriali, tecniche, professionali e digitali e le esperienze del personale, attraverso il potenziamento degli organici, l’incremento della formazione specialistica e il consolidamento delle competenze professionali e lo sviluppo delle attività di ricerca.
Gli interventi in ambito normativo, organizzativo e relazionale: il PSSR concorre a dare piena attuazione della legge regionale di riforma della sanità, al fine di conseguire un miglior esercizio della governance insieme ad un adeguamento del ruolo e dell’organizzazione del sistema pubblico, in termini di differenziazione, integrazione dei servizi e rapporti con interlocutori istituzionali, operatori privati, stakeholder, Organizzazioni Sindacali, cittadini e Associazioni di volontariato. In particolare la riqualificazione della rete ospedaliera marchigiana si realizza in base ad un modello che supera l’ospedale unico in una logica di rete ospedaliera integrata sul territorio. Tale obiettivo verrà realizzato attraverso la revisione del livello organizzativo e l’adeguamento della dotazione dei posti letto, il potenziamento della strumentazione tecnologica avanzata, l’integrazione ed il potenziamento dei sistemi informativi, strumenti per la gestione del sovraffollamento nelle strutture di pronto soccorso, il coinvolgimento attivo del paziente nel processo di cura e la realizzazione di nuovi ospedali a Pesaro, Macerata e S. Benedetto del Tronto, tenendo conto dei finanziamenti statali già previsti. Il nuovo Ospedale Materno infantile Salesi di Ancona, l’Ospedale Ancona Sud INRCA Ancona-Osimo ed il nuovo ospedale di Fermo dovranno completare invece la loro realizzazione in tempi rapidi.
Nello stesso tempo, la Regione intende mettere in atto un’azione concreta per il riequilibrio del territorio in risposta alle emergenti necessità assistenziali, in ottica di prossimità, per patologie a media e bassa intensità di cure, soprattutto ad accesso diretto da parte del cittadino. Pertanto si intende potenziare e riorganizzare i servizi sanitari territoriali ed extra ospedalieri che dovranno svilupparsi in parallelo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nella Missione M6 relativa alla Salute.

foto: ufficio stampa regione Marche

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Maltempo, la Regione Marche chiede lo stato di emergenza

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ANCONA (ITALPRESS) – Le Marche chiedono lo stato di emergenza. Il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha inviato questo pomeriggio una lettera al ministro della Protezione Civile Nello Musumeci e a Fabrizio Curcio capo della Protezione Civile.
“L’ondata di maltempo che ha interessato l’intero territorio della Regione Marche a partire dal giorno 16 maggio 2023 – scrive Acquaroli -, ha causato ingenti danni. Gli eccezionali nubifragi che si sono prolungati per più giorni hanno interessato la porzione centro-settentrionale del territorio regionale nella fase iniziale, con particolare riferimento alle province di Pesaro-Urbino ed Ancona, per poi coinvolgere la restante parte centro-meridionale della regione in particolare le province di Macerata e Fermo. Si segnalano numerose strade ed infrastrutture interrotte o inagibili, completamente divelte dalla furia del maltempo, numerosi ed importanti fenomeni franosi e smottamenti, esondazione di fiumi fossi e torrenti, rotture di argini fluviali, allagamenti diffusi che hanno interessato anche case ed attività produttive e commerciali”.
“La maggior parte dei Comuni marchigiani – si legge ancora – hanno inoltre segnalato numerose situazioni di disagio: tronchi ed alberi abbattuti lungo le sedi viarie, strade non percorribili, percorsi stradali interrotti e numerose sono state le richieste di dichiarazione dello stato di emergenza pervenute dagli stessi. L’eccezionalità del fenomeno meteorologico e le sue ripercussioni sono state evidenti ed estese anche su tutto il litorale, interessato da forti mareggiate con accumulo di materiale detritico proveniente dai corsi d’acqua. Nell’immediatezza dell’evento – sottolinea il presidente marchigiano nella lettera – il Sistema regionale di protezione civile si è prontamente attivato, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, ha avviato immediatamente il necessario raccordo operativo con le componenti territoriali e le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Per rispondere al meglio alle necessità sono stati attivati il Centro operativo regionale delle Marche, il Centro di Coordinamento Soccorsi delle Province di Ancona, Pesaro e Urbino, Fermo ed Ascoli Piceno (con relativa apertura delle Sale Operative Integrate) ed i Centri Operativi Comunali dei paesi interessati. Sono inoltre stati attivati centinaia di volontari di protezione civile a supporto della popolazione”. In conclusione della lettera, Acquaroli ha voluto dunque sottolineare che “le conseguenze e le ripercussioni sul territorio sono state tali da dover richiedere risorse e poteri straordinari di cui all’art. 24 D.Lgs. 1/2018”, riservandosi di inviare, non appena disponibile, una prima ricognizione del danneggiamento e tutta la documentazione necessaria già in fase di predisposizione.

foto: agenziafotogramma.it

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Le Marche diventano sempre più internazionali

ANCONA (ITALPRESS) – Le Marche si preparano a salire su due palchi internazionali di grande prestigio per farsi conoscere sempre meglio anche oltre i confini italiani. Per la prima volta infatti, la Regione parteciperà come partner della Fise (Federazione italiana sport equestri), alla 90° edizione del Concorso internazionale di salto ostacoli di Piazza di Siena a Roma che dal 25 al 28 maggio porterà il gotha dell’equitazione mondiale a Villa Borghese. Prima, il 9 maggio, le Marche saranno protagoniste alla serata evento organizzata all’Ambasciata italiana a Parigi con tutti i maggiori tour operator francesi per presentare il volo Ancona-Parigi attivo dal 29 maggio prossimo.
Le due iniziative sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, assessore al Turismo, il presidente della Fise Marco di Paola, il direttore dell’Atim Marco Bruschini, il direttore del Coni Marche Fabio Luna, il presidente regionale Fise Gabriella Moroni, il direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini Alberto Mazzoni.
“Stiamo lavorando su questa nuova dimensione – ha spiegato il presidente Acquaroli – che ci proietta al di fuori dei consueti circuiti in cui di solito si operava. Oggi presentiamo due belle opportunità che ci vogliamo giocare al meglio perchè, visti i numerosi riscontri che stiamo avendo, ci sentiamo pronti ad affrontare questa sfida. Le iniziative già messe in campo stanno avendo dei risultati, come testimoniano i numeri raggiungi, ma non ci accontentiamo e sappiamo che possiamo fare sempre di più. La nostra presenza a Roma così come il volo su Parigi sono grandi novità, ogni nuovo obiettivo è un punto di partenza per implementare la promozione delle Marche. In questo contesto l’enogastronomia è una carta vincente della regione che forse è stata un pò trascurata in passato. Oggi non è più così, gli apprezzamenti ricevuti alla Bit, con il Firmamento Stellato, o al Vinitaly per esempio, lo testimoniano e lo conferma anche la nostra presenza a Piazza di Siena, uno degli eventi più prestigiosi del settore, dove i nostri vini allieteranno le serate di ospiti e visitatori provenienti da tutto il mondo. Anche il lancio del volo Ancona-Parigi ci apre a nuove opportunità. Stiamo lavorando a nuove mete estere dall’Aeroporto di Ancona, oltre alla continuità territoriale. Per poter crescere nel settore del turismo estero i collegamenti veloci sono fondamentali e sicuramente il funzionamento dell’aeroporto delle Marche è uno strumento che ci può aiutare sia in termini di immagine e promozione, che negli aspetti economici e commerciali legati allo sviluppo del territorio”.

“La Fise – ha commentato il presidente Di Paola – è onorata di avere in partnership la Regione Marche nel suo evento più importante a Piazza di Siena e ringraziamo il presidente Acquaroli per la felice intuizione di usare il Concorso come canale promozionale. Le Marche saranno presenti attraverso il vino innanzitutto, ma anche attraverso le bellezze di questo meraviglioso territorio che verranno promosse nel corso della manifestazione. Parliamo di un concorso ippico internazionale ricco di storia e fascino, giunto alla sua 90° edizione. Contiamo 150mila tesserati di cui l’80% sono donne e siamo l’unico sport olimpico dove donne e uomini gareggiano insieme. Parteciperanno 16 nazioni e ci sarà una grande copertura mediatica sia da parte dei canali nazionali che esteri per un ritorno di immagine davvero importante”.
“Possiamo dire con orgoglio – ha sottolineato il direttore Bruschini – che le Marche in questo mese saranno assolute protagoniste su due prestigiosi palcoscenici. L’evento di Piazza di Siena è uno degli eventi più glamour della Capitale dove andiamo per la prima volta. Non solo le Marche avranno uno stand per presentare tutta l’eccellenza dei prodotti regionali, ma negli otto ristoranti riservati ad invitati vip a Piazza di Siena, verranno serviti solo vini marchigiani ad un parterre di livello internazionale. Altro aspetto è poi collegato alle Marche come terra di sport e di grandi campioni e con questa partecipazione entriamo in un segmento dello sport molto importante. In linea con l’attività dell’Atim di promozione all’estero anche il lavoro su Parigi in collaborazione con l’Ambasciata italiana e l’Enit: l’evento del 9 sarà una cena – concerto per presentare il volo alle maggiori testate giornalistiche e ai tour operator francesi”.
-foto ufficio stampa Regione Marche –
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Marche, Un giorno senza smartphone. A Fabriano il Disconnect Day

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ANCONA (ITALPRESS) – Fabriano e il suo centro storico saranno protagonisti il 6 maggio di un’iniziativa originale e quanto mai interessante, densa di appuntamenti, laboratori creativi, cinema e altre attività: il secondo Disconnect Day d’Italia. Vale a dire una giornata in completa disconnessione dagli smartphone, organizzata dall’Associazione Nazionale Di. Te. (Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo) con il Comune di Fabriano, la Regione Marche e il Consiglio regionale delle Marche.
Il Disconnect Day, il primo dopo il Covid, è stato presentato oggi in Regione nel corso di una conferenza stampa: “La Regione Marche ha voluto sostenere questo evento – ha spiegato l’assessore alla Cultura e all’Istruzione Chiara Biondi – perché invita a riflettere sul benessere digitale e sull’uso consapevole dei dispositivi tecnologici, un invito rivolto non solo ai più giovani ma anche agli adulti nel loro ruolo di educatori”.
“Non si tratta di demonizzare la tecnologia, che è entrata a far parte delle nostre vite, ma di promuovere una capacità critica, una competenza sull’utilizzo corretto da parte di tutti (scuola, istituzioni, famiglie, giovani) e di aggregare attorno ai temi della socialità, dell’amicizia, del contatto umano, fondamentali specialmente nell’età evolutiva. E poi sarà una giornata per scoprire o riscoprire il bellissimo centro storico di Fabriano”.
“Insomma – come ha evidenziato Giuseppe Lavenia, piscoterapeuta, divulgatore e presidente dell’Associazione Di.te – il Disconnect Day sarà un momento che metterà tutti alla prova per resistere senza smartphone per almeno 4 ore e riprendere contatto col territorio e la realtà intorno a noi, vissuta spesso distrattamente con gli occhi rivolti al cellulare. Se si pensa che passiamo quasi quattro ore al giorno davanti ai social, sono 28 ore a settimana, 120 ore al mese, due interi mesi all’anno, Il Disconnect Day sarà un’occasione per staccare la spina, mettersi offline e prendersi cura delle nostre autentiche relazioni all’aperto. Mediamente guardiamo il cellulare 150 volte al giorno, ce l’abbiamo a fianco del piatto quando andiamo a cena, ebbene i dati di una ricerca molto importante dell’associazione nazionale Di.Te.”.
“In collaborazione con l’associazione italiana di Pediatria condivisa ci dice che nei primi 4 anni di vita svezziamo i bambini con lo smartphone, quasi il 50% dei genitori lo fa. Altro dato interessante è che quasi il 30% dei genitori tende a calmare il proprio figlio attraverso l’utilizzo di uno schermo. E già uno schermo passivo aumenta il rischio di provocare disturbi dell’attenzione: nei primi 24 mesi di vita un bambino esposto per 1 ora e mezzo al giorno davanti alla tv, a 5 anni avrà il 35% di probabilità in più di avere disturbi relazionali o deficit di attenzione o iperattività. Ecco, il Disconnect day vuole informare sui rischi, prevenirli e aiutare a fermarsi in tempo” ha concluso.
Il 6 maggio, dalle 9 di mattina, si attraverserà lo spazio urbano di Fabriano a telefono spento e sigillato dentro apposite buste consegnate negli infopoint sparsi in città. Poi fino alle 20 incontri, attività e laboratori pensati per tutte le età faranno incuriosire e divertire nonni e nipoti, genitori, studenti, insegnanti e non solo. Infatti, in un mondo sempre più a stretto contatto con i dispositivi digitali, il rischio di diventarne dipendenti senza rendersene conto coinvolge tutti quanti.
L’educazione al benessere digitale va coltivata fin da piccoli, per questo la giornata in disconnessione coinvolgerà tutte le scuole del territorio, da quelle dell’infanzia alla scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. All’evento parteciperà anche l’attore Paolo Ruffini, regista del film Ragazzaccio sceneggiato con l’Associazione Di. Te. sul tema del Cyberbullismo, che verrà proiettato e discusso insieme al regista nel pomeriggio al Teatro Gentile di Fabriano, nell’area retrostante il Palazzo Comunale.
Gli spazi più belli del borgo saranno occupati da attività e laboratori creativi, in cui far lavorare il corpo e la mente in connessione con gli altri. Si potrà partecipare a giochi per tutta la famiglia e assistere agli interventi della criminologa Roberta Bruzzone sui rischi della rete e del dark web, e lo psicologo e presidente Di. Te., Giuseppe Lavenia, sulle dipendenze tecnologiche e l’educazione alla consapevolezza digitale, dell’ingegner Emanuele Frontoni, divulgatore scientifico.

– foto: ufficio stampa Regione Marche
(ITALPRESS).

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