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Bignami e Rixi al Polo Intermodale con Acquaroli “Marche centrali nell’Adriatico per i traffici verso est”

ANCONA (ITALPRESS) – L’intenzione è fare delle Marche un punto di riferimento per la logistica nel centro Italia, nell’Adriatico e per i traffici verso i Balcani e anche più a est. Ci crede la Regione e ci crede il Governo nazionale come testimoniato in questi due giorni dalla presenza dai Viceministri ai Trasporti e alle Infrastrutture Galeazzo Bignami ed Edoardo Rixi che accompagnati dal presidente della regione Francesco Acquaroli, hanno effettuato un sopralluogo nelle tre infrastrutture del Polo Intermodale, partendo dall’Aeroporto e dall’Interporto per concludere, questa mattina, al Porto di Ancona. Presente anche l’Amministratore delegato di Mercitalia, Gianpiero Strisciuglio. Visite operative nelle tre realtà dell’intermodalità per capire come indirizzare al meglio progetti e risorse insieme agli altri enti e istituzioni coinvolti. Al termine dell’incontro all’Autorità portuale con gli operatori dello scalo dorico, la delegazione si è spostata in Regione per una riunione conclusiva del tavolo del Polo Intermodale.
“Innanzitutto un ringraziamento ai Viceministri Bignami e Rixi e a tutto il sistema del polo intermodale (Porto, Aeroporto, Interporto) per averci sostenuto in questa volontà, attraverso i sopralluoghi, di fare un punto sulla consistenza e sulla reale situazione di queste infrastrutture che per noi sono strategiche – ha detto il presidente della Regione Francesco Acquaroli -. E’ stata un’occasione importante anche per rifocalizzare quello che è l’obiettivo: mettere in campo sinergie e strategie per la crescita delle infrastrutture e lo sviluppo dell’intermodalità e della logistica delle merci e dei passeggeri della nostra regione e per cercare di individuare anche all’interno dell’area adriatica nuove opportunità di crescita. Insieme siamo riusciti a definire gli obiettivi strategici per il porto e, per il tramite di Mercitalia, ci sarà una possibilità ulteriore con cui questo tavolo potrà cercare di intercettare i flussi di merci definendo tempi e modi. Quanto ci proponiamo non è certamente facile, la situazione attuale è complessa, ma crediamo tutti che gradualmente potremo recuperare quella centralità che meritiamo e soprattutto che potremo raggiungere quegli obiettivi che favoriscono una condizione di crescita per renderci più attrattivi. E’ un sistema complesso, ma il lavoro che abbiamo svolto e, soprattutto, con la volontà di tutti, sono ben chiari e puntano alla stessa direzione. Confido che presto, già nelle prossime settimane, potremo iniziare a vedere i primi risultati”.
“In questi due giorni nelle Marche – ha commentato Rixi – ho visitato l’aeroporto di Falconara, l’interporto di Jesi e il porto di Ancona. C’è un modello logistico da potenziare e in parte da ricostruire per cui il governo mette a disposizione i propri tecnici, le proprie risorse e le proprie società come Mercitalia, Ferrovie italiane e Anas. In questo momento le priorità sono l’ultimo miglio, il collegamento alla rete ferroviaria e alla rete stradale del porto di Ancona, riuscendo a bypassare il centro abitato di Ancona, ma anche il potenziamento del sedime portuale con un nuovo piano regolatore che possa consentire nuovi spazi per un utilizzo maggiore dello scalo che ha un grande potenziale da gestire sulle autostrade del mare e sui cambi geopolitici nelle aree dei Balcani e nell’est Europa con nuovo traffico sulla sponda orientale del Paese. Per me è fondamentale poi dare una continuità territoriale. Il governo l’anno scorso ha garantito alle Marche alcuni strumenti per potenziare l’aeroporto e i collegamenti aerei, ma in prospettiva l’intenzione è di riuscire a creare infrastrutture in grado di consentire ai marchigiani di muoversi liberamente sul territorio nazionale con autostrade e ferrovie degne di questo nome. Su questo c’è un grande piano di investimenti del Mit, ci stiamo coordinando con autonomie locali e con la Regione al fine di programmare tutti gli interventi”.
Nel corso della visita all’aeroporto il viceministro Bignami ha invece annunciato per giugno il bando per individuare i vettori che si occuperanno dei voli di continuità territoriale dall’aeroporto delle Marche verso Roma, Milano e Napoli. “Grazie alla Regione e al Governo, l’aeroporto è riuscito ad ottenere il riconoscimento della continuità territoriale- ha spiegato l’on. Bignami – e dal primo ottobre dovremmo avere la misura applicata sulle tratte di Roma, Napoli e Milano. Sono stati stanziati oltre 20 milioni di euro di cui 5,2 milioni su Napoli, 5,5 milioni su Roma e il residuo su Milano. Andremo a gara a giugno per individuare chi gestirà gli slot e le tratte per i prossimi tre anni e credo che questo sia significativo in uno scalo che ha già raggiunto i livelli pre Covid ossia 500mila passeggeri e 9mila tonnellate di cargo”. Bignami è quindi intervenuto sul progetto di potenziamento della linea ferroviaria Adriatica, sostenendo la necessità di individuare una soluzione strutturata e di prospettiva. Il viceministro ha concluso il suo intervento ricordando che “è stato sbloccato dal Ministero dell’Ambiente l’Ultimo Miglio, l’opera necessaria per collegare il porto di Ancona con l’interporto di Jesi. Si tratta di quei famosi 2,5 chilometri di collegamento stradale che sono oggi realizzabili in seguito alle prescrizioni del Mase. Parliamo di un’opera che comporta spese per circa 150 milioni. Prevediamo di definire il bando per giugno in modo da poter iniziare la cantierizzazione delle opere a marzo 2024. Per il completamento dei lavori la prospettiva invece è quadriennale”.
-foto ufficio stampa Regione Marche –
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Marche tredicesima regione italiana nella donazione organi

ANCONA (ITALPRESS) – Le Marche sono 13° tra le regioni italiane, con un indice del dono di 57,56/100 (consensi alla donazione: 68,4%), in linea con la media nazionale che nel 2022 si è attestata a quota 58,64/100 (consensi 68,2%). A certificarlo è l’ultima edizione dell’Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2022 all’atto dell’emissione della carta d’identità elettronica nelle anagrafi dei 7.028 Comuni italiani in cui il servizio è attivo. L’Indice è stato pubblicato proprio questa mattina in occasione dell’imminente Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti che sarà celebrata il 16 aprile con eventi ed iniziative sul tema in tutta Italia. I valori sono espressi in centesimi e tengono conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi. “Nel 2022 – ricorda l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – le Marche hanno registrato 105 trapianti d’organo (fegato, rene, combinati): un traguardo “storico” raggiunto grazie alla generosità dei donatori e l’attività del Centro regionale trapianti coordinato da Francesca De Pace. Il risultato è tanto più eccezionale, se pensiamo che nel 2021 i trapianti effettuati furono 90 -. La donazione è una scelta che ha salvato molte vite. Le persone più anziane sono erroneamente convinte di non poter donare: non dovrebbero invece registrare un’opposizione al momento del rinnovo della carta di identità, perchè ci sono organi particolarmente longevi come il fegato. La donatrice più anziana d’Italia è marchigiana: a 97 anni, 6 mesi e 29 giorni a Fabriano ha donato il fegato, poi trapiantato a un paziente dell’ospedale Torrette di Ancona. Mi sento di ringraziare col cuore le famiglie dei donatori che prendono talvolta decisioni difficili, ma in grado di salvare vite e migliorarne altre”. Dati alla mano Pesaro-Urbino è la migliore tra le province marchigiane nel complesso, 53° su 107 a livello nazionale, mentre Macerata è 59°, Ancona 60°, Ascoli Piceno 70° e Fermo 81°. In particolare Pietrarubbia, in provincia di Pesaro-Urbino, è per il secondo anno consecutivo il Comune più generoso delle Marche in tema di donazione di organi con indice del dono di 76,74/100, grazie a un tasso di consensi del 100% con un’astensione del 55,6%: nessuno degli abitanti ha registrato un no e i dubbiosi hanno preferito non esprimersi. Un dato che è valso il primato regionale davanti a Ortezzano (FM) e Poggio San Marcello (AN). Si ricorda che nel 2019 furono effettuati, nelle Marche, 82 trapianti d’organo, cresciuti a 84 nel 2020 e a 90 nel 2021. I 105 effettuati nel 2022 comprendono 46 di fegato (22 donatori da fuori regione e 24 dalle Marche), 57 di rene (rispettivamente 21 e 36) e un trapianto combinato (fegato + rene) con donatore da fuori regione. Un intervento ha invece riguardato il trapianto di rene “da vivente”.(ITALPRESS).
Photo Credits: www.agenziafotogramma.it

Acquaroli e Mancini inaugurano mostra sulle Marche a Roma

ROMA (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata nei giorni scorsi a Roma, la mostra “Le Marche. L’unicità delle molteplicità”. L’esposizione è allestita a Palazzo Poli, in via Poli 54, in un edificio che ospita l’Istituto centrale per la grafica e che insiste sulla Fontana di Trevi, e si potrà visitare gratuitamente fino al 28 maggio.
“Un luogo fantastico – ha commentato il presidente Acquaroli – E’ stata un’ottima intuizione allestire la mostra in questa prestigiosa cornice che affaccia sulla Fontana di Trevi. La mostra darà la possibilità di scoprire le Marche attraverso tante storie di personaggi ed anche ammirare dei pezzi unici a loro appartenuti, in un luogo straordinario. Sono convinto dell’efficacia dell’iniziativa che inauguriamo perchè riesce a mettere insieme una molteplicità di aree di interesse: lo sport, la cultura, l’arte, la scienza. Vari aspetti come varie sono le Marche, l’unica Regione rimasta in Italia a declinarsi ancora al plurale. Questo va visto con orgoglio, come pure l’idea di dare lustro e ringraziare chi con il suo operato, nel presente e nel passato, ha reso importante la nostra storia e il nostro territorio e l’Italia intera, conservando sempre un attaccamento alla terra d’origine”.
Ospite d’eccezione il CT della nazionale di calcio, Roberto Mancini, testimonial delle Marche, che ha visitato la mostra insieme al Presidente Francesco Acquaroli e al direttore di Atim, Marco Bruschini.
“Le Marche sono una regione fantastica – ha detto il ct della nazionale – ma non solo perchè ci sono nato, per cui è chiaro che è un sentimento che viene dal cuore. Penso davvero che sia una regione piena di persone perbene, di luoghi fantastici e poi, come la storia dimostra, è stata piena di personaggi incredibili. Questa mostra lo illustra bene. E il calcio può trovare spazio in questa esposizione perchè arte e calcio sono sulla stessa lunghezza d’onda. Il calcio è arte”.
L’esposizione è dedicata alle figure che hanno reso le Marche “una regione sempre creativa e competitiva”. Donne e uomini illustri che hanno cambiato la storia operando con modalità vincenti in molteplici ambiti, tutti rappresentati nell’esposizione da un’opera originale, un oggetto, un filmato o delle fotografie, distribuiti in 56 isole: 20 dedicate all’arte, 3 alla letteratura, 7 alla musica, 4 alle scienze, 6 alla società, 8 allo spettacolo, 8 allo sport.
Tra i presenti all’inaugurazione: Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato alla Cultura; l’onorevole Lucia Albano, sottosegretaria di Stato all’Economia e Finanze; il sottosegretario all’Interno, onorevole Emanuele Prisco; il senatore Guido Castelli, commissario straordinario per il sisma; l’onorevole Mirco Carloni, presidente Commissione Agricoltura della Camera; l’assessore regionale Francesco Baldelli.
L’esposizione è curata da Alessandro Nicosia, organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la collaborazione di Rai Teche e Archivio Storico Luce; sponsor tecnico European Broker, catalogo Gangemi Editore. L’esposizione mira a evidenziare tutte le caratteristiche del dinamismo marchigiano, gli aspetti che ne determinano il fascino e la particolarità, attraverso figure che l’hanno abitata e valorizzata. Alcune delle opere sono state prestate dall’Istituto centrale per la grafica. Dietro una lunga ricerca di materiali, esposti per la prima volta, si documenta un immenso patrimonio di rilevanza internazionale.
-foto ufficio stampa Regione Marche-
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Alluvione, erogati ai comuni marchigiani 22,5 mln per i primi ristori

ANCONA (ITALPRESS) – Sono stati firmati i decreti di liquidazione, da parte del vicecommissario all’alluvione, Stefano Babini, per erogare i primi ristori alle famiglie e alle imprese colpite dalla calamità ricadenti nel cerchio dei 16 comuni dei territori dell’anconetano e del pesarese. Le risorse sono state trasferite ai Comuni che provvederanno a erogarle a famiglie e imprese, così come prevede l’ordinanza 922 della Protezione Civile Nazionale. La somma totale dei decreti emessi è di 22,5 milioni. “Si tratta dei primi ristori per le famiglie e le imprese danneggiate nella terribile calamità che ha colpito il nostro territorio – ha affermato il presidente Acquaroli, commissario per l’alluvione – Voglio ringraziare il Governo che ha compreso immediatamente la gravità di quanto accaduto, stanziando 400 milioni euro che ci permettono di dare risposte ai cittadini e ai territori, ai Comuni, e di programmare gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e di messa in sicurezza del territorio”.
Come previsto dall’ordinanza, ai privati saranno destinati 5 mila euro e alle imprese 20 mila euro, a segno di un primo e parziale ristoro dei danni subiti. Oltre questi primi importanti aiuti, si stanno studiando ulteriori interventi di sostegno economico per le famiglie e le imprese che hanno subito maggiori danni. “Certamente una buona notizia e una boccata di ossigeno per le popolazioni colpite – ha dichiarato il vice commissario Babini – A seguito di questi decreti, immediatamente partiranno le liquidazioni dei ristori per gli interventi di somma urgenza effettuati dai Comuni, sulla base dei riepiloghi che dovranno essere rendicontati dagli stessi enti locali”. Per quanto riguarda gli altri Comuni del maceratese che hanno subito danneggiamenti con la calamità alluvionale, sono in corso i sopralluoghi da parte della Protezione civile nazionale per stabilire le entità dei danni.
-foto ufficio stampa Regione Marche-
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“Le scuole che promuovono salute”, siglata un’intesa nelle Marche

ANCONA (ITALPRESS) – Regione Marche e scuola, insieme, per proteggere e promuovere la salute dei giovani grazie al protocollo siglato dall’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e Luca Galeazzi, vice direttore generale Ufficio scolastico regionale per le Marche.
L’intesa, “Le Scuole che promuovono Salute”, consolida e formalizza i rapporti di collaborazione per favorire e sostenere, nelle scuole marchigiane, attività, iniziative e progetti di promozione della salute in applicazione del condiviso Piano regionale della prevenzione 2020-2025. Regione e Ufficio Scolastico Regionale per le Marche nel comune interesse a sviluppare un programma di collaborazione per promuovere salute, benessere e cultura della sicurezza all’interno del sistema istruzione: è il principio ribadito nel corso della presentazione pubblica del protocollo nella sede regionale a cui hanno preso parte anche l’assessore all’Istruzione Chiara Biondi, Fabio Filippetti dirigente Prevenzione e promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro Ars ed Elisabetta Benedetti del dipartimento Salute.
“Un’intesa di importanza strategica – ha affermato Saltamartini – dove la prevenzione ha un ruolo fondamentale per la salute dei giovani. Tutte le problematiche dei nostri tempi che riguardano la vita dei ragazzi, dagli abusi di sostanze ai disturbi alimentari e sicurezza stradale, possono essere prevenute con la conoscenza e la cultura, ed è a scuola che si fa cultura. Un intervento che verrà corroborato dall’assessorato all’istruzione”. “Vogliamo una nuova generazione che sia consapevole delle sfide della contemporaneità – ha quindi aggiunto Biondi – Insieme alla scuola vogliamo aiutare i giovani ad essere consapevoli e ad avere cura della loro salute”. Per il vice direttore Galeazzi “la scuola è un veicolo fondamentale di promozione dei corretti stili di vita” ed ha espresso soddisfazione per il rinnovo della collaborazione.
La scuola ha un ruolo fondamentale nella promozione della salute in età evolutiva, parte integrante dell’attività didattica quotidiana: una scuola che promuove salute e stili di vita sani, contribuisce a creare un contesto favorevole affinchè gli studenti sviluppino conoscenze e abilità, quindi comportamenti necessari per vivere in modo salutare anche in età adulta. Si tratta, in definitiva, di competenze per la vita: “Condividiamo un solido programma che permette alle nuove generazioni di crescere al meglio con una adeguata formazione e sensibilizzazione a tutela della salute del corpo e della mente. Le istituzioni sono sempre a disposizione degli studenti – ha precisato l’assessore Saltamartini- per tutelare i loro diritti fondamentali di cittadini”.
Il protocollo spazia su un insieme vasto di progettualità, come la promozione di abitudini alimentari salutari e l’attività motoria e sportiva; il contrasto e la prevenzione del tabagismo e dell’uso di sostanze come alcool, farmaci, sostanze dopanti e psicotrope; la prevenzione dei comportamenti disfunzionali e di dipendenza da gioco d’azzardo; il cyberbullismo; la promozione del benessere e la tutela della salute mentale; la diffusione della cultura della sicurezza e salute negli ambienti di vita, studio, lavoro, compresa la sicurezza stradale; l’educazione all’affettività; l’attenzione alle tematiche ambientali; la promozione di competenze di cittadinanza attiva.
La sigla del protocollo è stata occasione di condivisione con le componenti scolastiche, i servizi interessati Aziende Sanitarie Territoriali (AST) e i principali portatori d’interesse. I prossimi obiettivi, come già indicato nel Programma Scuole che promuovono Salute, prevedono l’istituzione del Gruppo regionale integrato di coordinamento, l’approvazione del documento regionale condiviso di pratiche raccomandate e l’avvio della Rete marchigiana delle Scuole che Promuovono Salute.
– foto ufficio stampa Regione Marche –
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2023 Anno del turismo di ritorno, il progetto delle Marche alla Bit

MILANO (ITALPRESS) – Invitare i connazionali all’estero a riscoprire le loro radici, tornando nel borgo natio dei nonni o dei genitori partiti in cerca di fortuna, per conoscere le proprie origini o ritrovare i paesaggi e i profumi dell’infanzia. Un modo per riallacciare i legami con l’Italia, e magari creare nuove sinergie con le nostre imprese per valorizzare e promuovere prodotti e territori.
E’ lo scopo del progetto “2023 Anno del Turismo di Ritorno. Alla Scoperta delle Origini”, presentato alla Bit, patrocinato dal Consiglio delle Regioni e delle province autonome, al quale la Regione Marche insieme all’Associazione dei Marchigiani del Mondo e a 30 Comuni ha aderito con grande convinzione. Dell’iniziativa, rivolta agli oltre 70 milioni di connazionali di 2^, 3^ e 4^ generazione che vivono all’estero, hanno parlato, nel corso di una tavola rotonda Andrea Antonini assessore Regionale Attività economiche e agricoltura, Massimiliano Polacco componente della Giunta Camera Commercio con delega al Turismo, Luigi Contisciani presidente del BIM Tronto e Franco Nicoletti presidente Consiglio marchigiani nel mondo.
“L’anno del turismo di ritorno – ha spiegato Antonini – rappresenta un’opportunità unica per la nostra regione e dobbiamo farci trovare pronti con un’offerta turistica strutturata, adeguate strategie e pacchetti turistici ad hoc ideati con il coinvolgimento degli operatori. Il Turismo di Ritorno sarà infatti una leva che ci consentirà, attraverso la promozione delle tradizioni regionali, delle eccellenze, dei borghi e dei territori da dove è partita l’emigrazione, di intercettare i nostri corregionali che sono interessati alla ricerca delle proprie origini e a conoscere le Marche. Si tratta di un segmento turistico fonte di sviluppo sostenibile soprattutto per le aree interne, in perfetta coerenza con la legge per la valorizzazione dei borghi approvata dalla Regione. Il ritorno in Italia per un italiano all’estero, oltre all’aspetto prettamente turistico o sentimentale, potrebbe avere un risvolto economico di più ampia portata. I nostri corregionali con le loro famiglie oltre che turisti potranno inoltre diventare dei veri e propri ‘ambasciatorì per la valorizzazione dei prodotti ‘made in Marchè e per investimenti in grado di fare impresa e creare occupazione sul territorio”.
Si stima che i marchigiani all’estero e i loro discendenti siano circa un 1,5 milioni. Le comunità più numerosa è in Argentina, ma tanti ‘marchigianì si trovano in Brasile, Uruguay, Canada, Stati Uniti e in Paesi europei come Belgio, Lussemburgo, Svizzera e Germania.
A seguire si è svolto sempre con l’assessore Antonini un approfondimento su “Le Marche verdi, regione del benessere e dell’alta qualità della vita: gli itinerari del gusto e del buon vivere”. Un argomento strettamente correlato al ‘turismo di ritornò attratto sicuramente dalla qualità della vita che le Marche possono ancora vantare. L’intento della Regione è quello di promuovere e valorizzare uno stile di vita sano, considerato in ogni suo aspetto materiale e immateriale, declinato in ogni elemento (es. salute, sanità, prevenzione, alimentazione, cultura, turismo, formazione, sport, ambiente) che entra a far parte del soggiorno del turista, attento ad una “sostenibilità” dell’accoglienza che metta al centro la cura e l’attenzione della persona. Per veicolare un’immagine positiva, dinamica, rassicurante delle Marche, la Regione intende partire dai propri punti di forza del territorio già esistenti, tra i quali ad esempio “regione della longevità”, e implementare una serie di azioni trasversali sull’educazione alle sane abitudini (comprende alimentazione, attività fisica soprattutto outdoor, prevenzione).
-foto ufficio stampa Regione Marche –
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Con la visita di Salvini si chiude la tre giorni delle Marche alla Bit

MILANO (ITALPRESS) – Si chiude la tre giorni dedicata al turismo alla BIT di Milano. Anche il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Salvini, ha salutato gli operatori turistici presenti nello stand della Regione Marche. La visita di Salvini segue quella inaugurale del Ministro del Turismo Daniela Santanchè e dimostra una grande attenzione per il territorio marchigiano da parte del governo.
Tra gli appuntamenti della giornata c’è stata la presentazione di Tipicità Festival, Tipicità in Blu e Grand Tour delle Marche 2023 alla presenza del direttore di Touring, Silvestro Serra, in occasione di B.I.T.-Borsa Internazionale del turismo, solo pochi giorni dopo l’evento-anteprima realizzato dall’organizzazione marchigiana a Londra.
La stagione si apre con Tipicità Festival, in programma a Fermo Forum dall’11 al 13 marzo. Segnalata anche dal portale del Ministero del Turismo, Italia.it, come iniziativa da non perdere, la manifestazione si sviluppa su una superfice coperta di diecimila metri quadri. Quattro percorsi espositivi e sei aree eventi attendono curiosi e golosi per esplorare tutte le prelibatezze marchigiane interpretate da grandi chef e giovani talenti. Non solo cibo, ma anche i territori e le comunità locali sono protagoniste di un vero e proprio viaggio nelle identità marchigiane e dei confronti con altre realtà italiane ed estere www.tipicita.it.
Dal 17 al 21 maggio, la città di Ancona ospita l’undicesima edizione di Tipicità in Blu. La manifestazione prevede tre giornate professionali per approfondire la “crescita blu” in tutte le sue molteplici sfaccettature. Nel fine settimana, spazio al festival popolare, tra minicrociere nella riviera del Conero, assaggi di Adriatico e di vigna, degustazioni gourmand dei sapori marinari, incontri con chef, personaggi della marineria ed esperti di scienze del mare. Per gli amanti della vela e del cibo, a Marina Dorica è in programma l’ormai consolidata ed originale Sailing chef.
Da giugno a dicembre protagonista è il Grand Tour delle Marche, il circuito di oltre trenta eventi che introduce visitatori ed ospiti nelle atmosfere festose delle manifestazioni “sedi di tappa”. Dai tartufi alle mele rosa, dal cappello alla fisarmonica, e poi i brodetti, il torrone, i vini, i legumi, insieme a tante altre tradizioni e prelibatezze, saranno protagonisti di manifestazioni ambientate in cittadine e borghi marchigiani con l’autenticità e l’accoglienza di una regione al plurale, le Marche, sempre pronta a sorprendere! www.tipicitaesperience.it.
In conclusione si è svolta la presentazione dei Campionati Nazionali Universitari, giunti alla 76esima edizione che rappresentano il più importante evento sportivo universitario a livello nazionale. Si svolgeranno dal 17 al 25 giugno 2023 a Camerino, Caldarola, Castelraimondo Matelica, Pieve Torina, San Severino Marche, Serravalle di Chienti, ma coinvolgeranno anche gli altri comuni limitrofi.
Parteciperanno tutti i Centri Sportivi Universitari d’Italia e si prevede l’arrivo di circa 3.000 studenti tra 18 e 28 anni. Saranno coinvolte tutte le università italiane. In tutto saranno circa 5.000 le presenze tra atleti, accompagnatori e componenti delle varie rappresentanze nazionali.
Tantissime discipline sportive come atletica leggera, calcio a 5, calcio a 11, judo, karate, lotta, pallacanestro, pallavolo, rugby, scherma, taekwondo, tennis e altre discipline opzionali (beach volley, mountain bike, ciclismo strada, scacchi, tiro con l’arco, calcio balilla e tiro alla fune). Il Comitato Organizzatore è il Centro Universitario Sportivo di Camerino che vanta una lunga esperienza nell’organizzazione di eventi sportivi sia a livello locale che nazionale e internazionale. Solo per citarne alcuni: 2004 Organizzazione 58° Campionati Nazionali Universitari Primaverili; 2008 Organizzazione 8th European Universities Volleyball Championship dal 2010: Organizzazione annuale di raduni FIDAL; 2015 Organizzazione 13th European Universities Volleyball Championship; 2019 Organizzazione 9th European Universities Table Tennis Championship.
– foto Regione Marche-
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Marche, direttori rete a sostegno aggregazioni istituti e luoghi cultura

ANCONA (ITALPRESS) – Una misura innovativa e strategica per rendere più efficace la fruizione degli istituti e dei luoghi della cultura, anche i più piccoli, che impreziosiscono la nostra regione: è il progetto a sostegno delle aggregazioni di istituti e luoghi delle cultura tramite l’inserimento della figura professionale del direttore di rete, fortemente voluto dal Settore Beni e attività culturali della Regione Marche, presentato dall’assessore alla Cultura Chiara Biondi, insieme alla dirigente del Settore Beni e attività culturali Daniela Tisi, a Michele Lanzinger, Presidente di ICOM Italia (in collegamento) e ad Andrea Agostini, Presidente della Fondazione Marche Cultura. Alla presentazione anche i rappresentanti degli Enti pubblici marchigiani riconosciuti quali soggetti capofila di aggregazione di istituti e di luoghi della cultura, tra cui figurano musei e pinacoteche, aree archeologiche, biblioteche, ecomusei, torri, palazzi storici e chiese monumentali, antiquarium, teatri, camminamenti di ronda, archivi, centri studi.
Ha espresso grande soddisfazione l’assessore Biondi che ha sottolineato l’unicità di questo percorso che ha portato all’importante risultato di far emergere tutte le realtà culturali del territorio, anche le più piccole, in una logica di rete: “La Regione Marche, attraverso questa strategia, finanzia una figura professionale capace di operare in una logica aggregativa e di condivisione che garantisce una gestione integrata delle attività e rende più efficace la fruizione degli istituti e dei luoghi della cultura da parte del pubblico”. “Preziosissima – aggiunge l’assessore – la presenza di Icom Italia, nella persona del presidente Michele Lanzinger, per valorizzare e veicolare l’immagine dei nostri musei nel mondo”.
Daniela Tisi, dirigente del Settore Beni e attività culturali, è particolarmente soddisfatta della misura: “E’ un importante passo verso il riconoscimento dei professionisti museali, un’azione che creerà occupazione e sarà un importante strumento per la gestione qualificata del patrimonio culturale regionale in un’ottica di rete. La Regione Marche è la prima in assoluto a sperimentare questa innovativa misura”.
I rappresentanti delle aggregazioni culturali coinvolte nel progetto sono: il Comune di Montalto delle Marche, in qualità di soggetto capofila della rete “Metromuseo dei borghi di marca: approdi d’arte, storia e cultura” con i comuni di Montalto delle Marche, Monte Rinaldo e Monte San Martino. L’Unione Comuni Valdaso, in qualità di soggetto capofila della rete “AMATI – agricoltura musei archeologia turismo insieme” con i comuni di Altidona, Campofilone, Moresco, Monterubbiano, Lapedona, Carassai, Belmonte Piceno. Il Comune di San Severino Marche, in qualità di soggetto capofila della rete “Una rete museale per una narrazione di comunità” con i comuni di San Severino Marche, Castelraimondo, Pioraco, Sefro. Il Comune di Gradara, in qualità di soggetto capofila della rete “G.A.M.B.I. – Gradara, Apecchio, Mombaroccio e Borgo Pace, Insieme per il sostegno alla cultura” con i comuni di Gradara, Apecchio, Mombaroccio, Borgo Pace.
Il Comune di Fano, in qualità di soggetto capofila della rete “Flaminia Romana” con i comuni di Fano, Colli al Metauro, Acqualagna, Cagli, Fermignano, Fossombrone, Cantiano. Il Consorzio Bacino Imbrifero del fiume Tronto, in qualità di soggetto capofila della rete “Sistema Museale Piceno ‘Musei e paesaggi culturalì” con i comuni di Appignano del Tronto, Castorano, Grottammare, Offida, Roccafluvione, Ripatransone e Provincia di Ascoli Piceno. Il Comune di San Ginesio, in qualità di soggetto capofila della rete “Le città visibili. Percorsi artistici integrati nei luoghi culturali di Gualdo, San Ginesio e Tolentino” con i comuni di San Ginesio, Gualdo, Tolentino.
La selezione dei candidati avverrà per titoli, proposta progettuale e colloquio, ad opera degli Enti pubblici beneficiari, nel rispetto dei requisiti di ordine generale, culturale e professionale previsti nell’avviso regionale. L’arco temporale per il conferimento dell’incarico va dal 1 maggio 2023 al 31 dicembre 2024, con la possibilità del rinnovo di un’altra annualità in caso di assegnazione di ulteriori fondi.
-foto ufficio stampa Regione Marche-
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