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Marche, approvato il bando cinema per il sostegno alle produzioni audiovisive

ANCONA (ITALPRESS) – La Regione Marche ha approvato il Bando Cinema per il sostegno delle produzioni audiovisive 2022/2023, un settore produttivo e redditizio che rilancia l’immagine del territorio e funge da moltiplicatore di investimenti.
Le risorse destinate alla misura ammontano a 250.000 euro. Si tratta di una prima tranche a favore del settore del cinema e dell’audiovisivo in attesa dei 16 milioni di fondi europei, richiesta che quintuplica le risorse fino ad oggi a disposizione del settore.
Il bando ha l’obiettivo di ampliare gli orizzonti del cinema marchigiano e sostenere la filiera e i professionisti che operano nell’industria cineaudiovisiva. Un impulso quindi all’esercizio cinematografico e la circuitazione del cinema di qualità e alla promozione della cultura cinematografica. Il bando pone inoltre attenzione alla crescita professionale delle giovani generazioni, alla parità di genere e all’applicazione di modelli di sostenibilità ambientale sul set.
Per l’attuazione del sostegno, la Regione Marche si avvale della collaborazione della Fondazione Marche Cultura, in qualità di soggetto in house providing regionale, attraverso il suo servizio tecnico competente per il settore cineaudiovisivo Marche Film Commission.
Sono ammessi progetti realizzati prevalentemente nel territorio marchigiano, presentati da imprese, associazioni e ditte individuali con codice Ateco nel settore cinematografico e audiovisivo.
Tra i temi, quelli legati alla storia e cultura regionale e possono avere destinazione cinematografica, televisiva o web. Sono finanziabili le opere audiovisive con le seguenti caratteristiche: lungometraggio di durata superiore a 52 minuti; cortometraggio di durata inferiore o uguale a 52 minuti; documentario di qualsiasi durata. Ciascuna tipologia di opera può essere realizzata, sia parzialmente sia integralmente, in animazione. Le opere presentate potranno essere ispirate a idee originali o tratte da testi già editi, possono anche riguardare fatti realmente accaduti o storie di finzione o attinenti la storia delle Marche, personalità o personaggi illustri nati o vissuti nelle Marche.
Il periodo di riferimento per lo svolgimento del progetto può partire dal 1 gennaio 2022 e dovrà essere ultimato entro dicembre 2023.
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-foto agenziafotogramma.it-

Fabbisogni sanitari, Acquaroli “Rispondere al meglio ai marchigiani”

ANCONA (ITALPRESS) – Nei prossimi anni le nascite continueranno a diminuire mentre gli over 65 aumenteranno insieme alla domanda stimata di prestazioni legate a patologie croniche come ipertensione e diabete. E’ quindi necessario un adeguamento del sistema di offerta di servizi da parte del sistema sanitario regionale. Su questo assunto si basa il nuovo approccio della Regione Marche alla programmazione sanitaria: le scelte vengono impostate attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi basati sull’evidenza scientifica. E’ stato dunque definito un modello, in partnership con la Facoltà di Economia della Politecnica delle Marche, di analisi del fabbisogno di prestazioni di assistenza sanitaria (ospedaliera e ambulatoriale), sviluppato attraverso un monitoraggio dettagliato dei percorsi di mobilità sanitaria: percorsi di mobilità sanitaria in uscita (extra-regionale/intra-regionale) e percorsi di mobilità sanitaria in entrata (mobilità attiva: di attrazione).
Lo studio è stato presentato nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Regione Francesco Acquaroli insieme all’assessore Filippo Saltamartini e al Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori. Sono intervenuti anche il professor Stefano Marasca dell’UNIVPM, il professor Claudio Travaglini dell’Università di Bologna e il dirigente del Dipartimento Salute Armando Gozzini. “I numeri ci raccontato lo stato della nostra sanità. In particolare – ha spiegato Acquaroli – abbiamo sviluppato un percorso pianificato sui fabbisogni reali della popolazione, attraverso l’analisi e lo studio delle caratteristiche della domanda di assistenza in modo da scoprire punti forti e punti deboli. Le indicazioni che emergono sono precise, le cure di prossimità vanno ad incidere meno dell’ospedalizzazione, e di fronte a poche risorse e all’invecchiamento della popolazione che ha bisogno di assistenza, vanno ponderate con i numeri le scelte più efficaci ed efficienti riportando i servizi sui territori come intendiamo fare con la riorganizzazione delle aziende sanitarie. Allo stesso tempo vanno analizzati i dati della mobilità attiva e passiva valutandone cause e conseguenze e l’incidenza dei privati. La scelta di un modello decisionale basato sui bisogni della popolazione, e non sulla spesa storica dei servizi, ci dà la possibilità di orientare meglio le risorse verso le prestazioni più utili ai cittadini e di evitare sprechi. Potremo fare scelte a ragion veduta al di là dei campanilismi”.
“I dati a consuntivo sulle performance sono sicuramente importanti – ha detto il Rettore – ma non ci dicono cosa fare. Come Università ci siamo focalizzati su un’analisi di contesto in chiave prospettica e multidisciplinare che tenga conto degli aspetti evolutivi, economici, demografici, delle nuove tecnologie e del capitale umano che è determinante per realizzare le cose. Su questo aspetto ci siamo particolarmente concentrati con l’incremento delle borse di studio (110) e i corsi di formazione (42), con i corsi di laurea magistrali a ciclo unico che sono passati dai 212 del 2020 ai 355 del 2022/2023 dei corsi triennali per le professioni sanitarie che da 535 sono diventati 750”. “I numeri spazzano via le opinioni e sono oggettivi – ha sottolineato Saltamartini – e a quelli dobbiamo rispondere i termini di scelte. Grazie a questo studio ora abbiamo la possibilità di impegnare le risorse in modo più coerente per garantire i servizi più appropriati. Si tratta di un dovere etico oltre che politico. L’obiettivo è arrivare ad un modello con una corretta offerta Comune per Comune”.
La programmazione basata sui bisogni è partita dalla conoscenza dettagliata del territorio, della sua complessità e variabilità da un punto di vista demografico e socioeconomico. I fattori rilevati come modificanti la domanda di salute, sono innanzitutto in una prima fase di tipo demografico: il numero di anziani (con distribuzione territoriale e con analisi temporali), il numero di anziani che vivono soli o con coniuge non autosufficiente, il numero di anziani non autosufficienti, il numero di anziani non autosufficienti (con patologie degenerative: demenze), la tipologia di struttura della rete familiare e i contesti di assistenza territoriale (formali e informali). Attraverso lo studio del fabbisogno espresso e latente e attraverso lo studio delle dinamiche demografiche è stato possibile calcolare il fabbisogno di assistenza ospedaliera e ambulatoriale, stimando la domanda di assistenza per patologie croniche (valutate con i percorsi di PDTA), al fine di raggiungere i livelli di fabbisogno predefiniti e supportare la Regione nella pianificazione dell’offerta territoriale. L’analisi offre chiare indicazioni per la riorganizzazione della rete dell’assistenza territoriale in funzione della stima del bisogno di salute nei prossimi 10 anni.
ANDAMENTO DEMOGRAFICO
Tra cinque anni la popolazione marchigiana tra i 65-84 anni conterà 16mila individui in più e 5mila quella over 85. Nell’insieme queste due fasce di età conteranno circa 4mila persone con due o più malattie croniche. A causa del trend negativo delle nascite e dei cittadini stranieri in diminuzione (-4% annuo) nelle Marche ci saranno 29 mila persone in meno (-1,9%). A metà del secolo si avranno 189 mila persone residenti in meno rispetto al 2020 con sempre maggiore incidenza della popolazione anziana sul numero totale.
MOBILITA’ PASSIVA
Ammonta in totale a 114.028.858 euro il valore medio annuo della mobilità passiva tra il 2017 e il 2021. In media si parla di 30mila ricoveri l’anno fuori regione. Di questi il 50% si rivolgono all’Emilia Romagna specie dall’Area Vasta 1 e il 13% alla Lombardia. Seguono Umbria e Lazio con il 9% e l’Abruzzo con il 4%. Le specialità che causano i flussi più consistenti sono quella ortopedica (25%) e di cardiologia interventistica (7%).
-foto ufficio stampa Regione Marche-
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Bandi per 300 mln nelle Marche per ricostruire economia area sisma

ANCONA (ITALPRESS) – In arrivo a settembre bandi per 300 milioni di euro per finanziarie il rilancio economico e sociale e il sistema delle imprese nelle aree devastate dal terremoto nelle Marche grazie alla macromisura B del Fondo Sismi 2009-2016 complementare al PNNR. I provvedimenti sono stati illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Leopardi alla quale hanno preso parte il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli, Monica Mancini Cilla e Tablino Camanelli componenti Cda Svem, Chiara Ercoli project manager Svem (Sviluppo Europa Marche) e, collegato in videoconferenza, il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini e Massimiliano Polacco responsabili Turismo. In totale il Fondo Complementare Sismi 2009-2016 macro Misura B ammonta a 700 milioni di euro: il 67% è dedicato al sisma 2016. Di queste risorse circa il 62%, pari appunto a 300 milioni sono per le Marche.
Nello specifico le sub-misure sono così suddivise: B1. Sostegno agli investimenti = 378 milioni di euro; B2. Turismo, Cultura, Sport E Inclusione = 180 milioni di euro; B3. Valorizzazione ambientale, economia circolare e ciclo delle macerie = 60 milioni di euro; B4. Centri di ricerca per l’innovazione = 82 milioni di euro (senza bando verranno distribuiti tra i centri presenti sul territorio di riferimento). A queste misure si aggiunge: A2.3-4 Energia da fonti rinnovabili e comunità energetiche = 66 milioni di euro. “Da sei anni i cittadini del cratere del sisma – ha spiegato il presidente Acquaroli – vivono una vita interrotta con danni enormi dal punto di vista economico e sociale e l’intensificazione del processo di spopolamento già in corso. Con queste risorse vorremmo sanare questa ferita e la rilevante parte che ci spetta come Regione Marche dimostra la vastità del territorio coinvolto: ben il 40% con 85 Comuni”.
“Quando la Ricostruzione stava per partire a pieno regime – ha aggiunto Acquaroli – siamo stati di nuovo rallentati dal rincaro delle materie prime e dalla carenza di imprese a causa del superbonus, ma oggi con questi bandi è il tempo di sbloccare la situazione e ripartire per rigenerare quell’entroterra che questa giunta sta già valorizzando con la legge sui borghi. Ora, queste nuove risorse sono una opportunità importante da cogliere fino in fondo e per cui dobbiamo mettere in campo progetti in grado di dare valore aggiunto grazie alla collaborazione di tutti i corpi intermedi e delle associazioni. L’auspicio è che ci sia la massima semplificazione per consentire alle imprese di accedere facilmente alle misure previste. Avremmo preferito che la Regione fosse direttamente coinvolta, ma questo purtroppo non è stato possibile. I soggetti gestori per l’attuazione sono Invitalia ed Unioncamere – ha concluso il presidente – , ma come Regione insieme alla Svem e alla Camera di Commercio daremo tutta l’assistenza possibile”.
“E’ una giornata importante questa – ha proseguito Gino Sabatini -, un tassello ulteriore all’accordo tra Camera e Regione Marche nel lavoro a favore delle imprese marchigiane, lavoro condotto non isolatamente ma come filiera istituzionale accanto a partner fondamentali come la SVEM: insieme possiamo imprimere più forza agli interventi e infondere maggiore sicurezza. E azioni forti, nervi saldi e certezze è quel che serve alle nostre imprese ora. Tanti gli ambiti di interventi, e ci stanno tutti a cuore: dalla sostenibilità alla digitalizzazione alla fondamentale partita del credito Intendiamo ora avviare una adeguata campagna di promozione per rende conoscibili queste misure e agevolare l’accesso agli imprenditori. La nuova parola d’ordine, accanto a filiera, è inclusione: è tempo di raccogliere i punti di vista anche di chi sa guardare l’ostacolo, la contingenza; il contributo di chi pensa e agisce fuori da percorsi pre costruiti ma per vie nuove arriva a grandi risultati che questa regione è tempo che conosca”.
“Obiettivo di questi bandi – ha dichiarato l’assessore Castelli – è quello di aggiungere alla ricostruzione fisica del patrimonio edilizio anche la rigenerazione economica e sociale dei Comuni che insistono sul cratere. Realtà che con il sisma hanno vissuto l’aggravamento di una situazione già complessa in termini di desertificazione e calo demografico. Ora la sfida è di mettere in circolo questi 300milioni di euro, una cifra mai vista prima nella nostra regione, in modo che l’economia possa recuperare ossigeno e ridare anche qualche chance al contenimento dello spopolamento. Ma non c’è sviluppo senza imprese e in questa direzione vanno le misure. Parliamo di ben 11 bandi che mirano a favorire lo sviluppo, la crescita occupazionale, l’inclusione sociale, anche attraverso il terzo settore, il turismo, la cultura, l’economia circolare, il riuso delle macerie, la filiera del legno ed agroalimentare e le comunità energetiche. Le proposte dei bandi – ha aggiunto ancora Castelli – sono variegate ed articolate, ma i tempi, dettati sia dal Ministero che dal regime di aiuti più sostanziale, quello del Temporary Framework, sono stretti. Per tale ragione la Regione Marche vuole essere al fianco del territorio e ha attivato un’azione trasversale per garantire la diffusione capillare delle opportunità che i bandi danno a chi vuole investire nei Comuni del cratere e la consulenza gratuita a tutti i soggetti che ne faranno richiesta sia che si tratti di privati che di enti”.
Gli incentivi saranno accessibili da un nuovo portale internet dedicato, pubblicato a breve, dove oltre ai formulari permetterà di accedere alle procedure per inviare le domande. A fianco di questa azione due gli attori strategici: la Camera di Commercio Unica delle Marche e la SVEM che attiverà tre sportelli accessibili con appuntamento ai potenziali beneficiari delle agevolazioni, con personale dedicato e appositamente formato da Invitalia, per diffondere al meglio le opportunità e supportare l’impresa nell’individuare il bando più adatto all’investimento da fare. Le sedi degli sportelli, attivi da lunedì 18 luglio, sono: Ascoli Piceno, Ufficio Speciale per la ricostruzione USR sito in via della Cardatura, località Basso Marino; Fermo, Sede della Provincia di Fermo, sito in via Gaspare Morello; Macerata, Ufficio Speciale per la ricostruzione USR, Via velluti 41, Piediripa di Macerata. Sarà attivata una intensa campagna di comunicazione e promozione, sia digitale ma anche capillare sui luoghi, con seminari e workshop, per garantire la piena diffusione dei bandi e far conoscere ai potenziali beneficiari le agevolazioni relative agli interventi attivati nell’ambito della Misura B.
– foto ufficio stampa Regione Marche –
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A Bruxelles un ponte tra Marche, Università ed Europa

ANCONA (ITALPRESS) – Un nuovo ponte tra Marche, Università ed Europa, per rafforzare le attività di progettazione ed accrescere il networking con partner europei. A seguito di un accordo tra la Regione Marche e l’Università Politecnica delle Marche, nella ‘capitalè dell’Unione europea, è stato attivato nei primi giorni di giugno un punto di coordinamento, nato per rafforzare l’attività di progettazione europea e instaurare contatti e cooperazioni utili a tutto il territorio regionale. Non c’è dubbio infatti che il futuro dell’Europa e dei suoi cittadini sarà in gran parte legato ai risultati nel campo della scienza e della tecnologia. Nei prossimi anni, la ricerca e l’innovazione saranno fondamentali per guidare la ripresa europea post-Covid, accelerare la transizione ecologica e la trasformazione digitale, e sostenere le aspirazioni di autonomia strategica dell’Unione.
Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa questa mattina a Palazzo Raffaello da Francesco Acquaroli presidente della Regione Marche, Gian Luca Gregori Rettore Univpm, Gian Marco Revel referente Univpm per la progettazione europea e Alessandro Iacopini direttore generale Univpm e dalla responsabile della sede della Regione a Bruxelles Antonella Passarani.
L’ufficio a Bruxelles sarà presieduto da un responsabile permanente nella capitale EU, Francesco Ferlaino, affiancato da una nuova squadra, composta da cinque project manager e altrettante figure amministrative, che supporterà l’Ateneo nella ricerca europea capillarmente nelle 5 aree culturali (l’industria, l’agro-alimentare, l’energia, la scienza del mare ed il supporto alle persone fragili) e nella sua importante funzione di sportello APRE Marche.
“Oggi – ha detto il presidente Acquaroli – annunciamo lo sbarco della Politecnica delle Marche e delle sue attività di formazione a Bruxelles nella sede della Regione per una collaborazione che possa cogliere le opportunità europee strategiche per la crescita del nostro territorio. Una svolta epocale, in netta discontinuità con un passato che ci vedeva isolati. Con una squadra in presenza si moltiplicheranno le occasioni e le possibilità di creare nuove relazioni e di gettare le basi anche per altre collaborazioni. Potremo approfondire le politiche europee nell’ambito dell’importantissima sfida del PNRR e l’Europa conoscerà sicuramente meglio le Marche”.
“Ringrazio la Regione per la collaborazione nella realizzazione di questo progetto. Questi risultati sono il frutto di una strategia costante dell’Ateneo – ha spiegato il Rettore Gregori – basata sul rafforzamento scientifico da un lato e sul presidio di importanti consessi Europei dall’altro, come quelli legati alle nuove Mission Europee. Avere una struttura e del personale è fondamentale per una attività di internazionalizzazione e c’è la possibilità di ampliare la collaborazione alle altre università delle Marche”.
UNIVPM ha chiuso il periodo di programmazione 2014-2020 con ottimi risultati: tra Horizon 2020 e gli altri programmi Europei, ha vinto oltre 120 progetti per circa 30 Milioni di Euro, aggiudicandosi, proprio negli scorsi mesi, progetti nella Call estremamente competitiva del Green New Deal Europeo. Ed anche Horizon Europe (2021-2027) è iniziato al meglio, già con progetti per oltre 3 Milioni Euro. Ci sono aree in cui UNIVPM conferma il suo valore, come le cinque già elencate, ma ci sono anche nuove aree strategiche in cui UNIVPM si è distinta, quali l’Economia Circolare e la Citizen-science, aree portate all’attenzione di tutti non solo dalla pandemia, ma anche dalle scelte del Governo Draghi sulla Transizione Ecologica.
Per l’occasione l’Università Politecnica delle Marche ha presentato anche il documento “Next generation people”, un manifestato dell’Ateneo sugli orientamenti e i progetti legati al piano di ripresa economica “Next Generation EU” e alle “Political Guidelines for European Commision 2019-2024”. Il documento di allineamento con le politiche della Commissaria Ursula von der Leyen, testimonia una riflessione interna su come i progetti in atto nella formazione, nella ricerca e nella terza missione contribuiscano strategicamente alla visione Europea. Il piano di azione si concentra su sei tematiche affrontate dall’Ateneo in modo multidisciplinare, tra queste il principale obiettivo strategico è volto a promuovere un’azione concreta in materia di cambiamenti climatici, per un Green Deal Europeo. Un altro obiettivo del quinquennio 2019-2024 fissato dall’Europa riguarda l’equità sociale, per un’economia che lavori per le persone. Le tecnologie digitali stanno trasformando la quotidianità e il terzo obiettivo è quello di un’Europa pronta per l’era digitale dove la necessità di sapere è unita alla necessità di condividere per una società che oltre ad essere digitale sia inclusiva e sostenibile. Il quarto obiettivo è quello di proteggere il nostro stile di vita europeo che garantisca parità tolleranza ed equità sociale. Il quinto obiettivo si focalizza sul ruolo dell’Europa nel mondo mentre il sesto obiettivo riguarda la partecipazione democratica.
– foto ufficio stampa Regione Marche –
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La Regione Marche investe 6,6 mln sulle borse di studio per medici e formazione

ANCONA (ITALPRESS) – La Regione Marche stanzia per l’anno in corso 6.608.000 euro di risorse proprie, oltre il fondo sanitario, al fine di portare a 110 le borse di studio per i medici di Medicina generale e a 42 i contratti di formazione per i medici specialisti. Obiettivo, combattere il depauperamento professionale e favorire il ricambio generazionale del sistema sanitario regionale. “Con questo provvedimento – ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – andiamo a colmare un differenziale che vedeva un numero di medici prossimi alla pensione molto più elevato rispetto ai medici in ingresso nel nostro circuito di medicina territoriale e nelle reti ospedaliere. Già dallo scorso anno abbiamo iniziato ad invertire una tendenza che andava ad aumentare ogni anno il gap. Oggi con questo importante investimento, che riposiziona le Marche tra le primissime posizioni in percentuale alla popolazione, si dà inizio ad una fase che ci consentirà di recuperare decine di medici ogni anno, per dare finalmente risposte in termini di servizi ai cittadini”.
“E’ uno sforzo che stiamo cercando di fare anche attraverso i bilanci delle nostre aziende perchè vogliamo recuperare e ottimizzare l’impiego di risorse senza pesare sui cittadini – ha aggiunto Acquaroli – per investire sui giovani e sul futuro in termini di personale, tecnologie e servizi. Riteniamo che questo sia l’approccio giusto per risultati evidenti in pochi anni. In 20 mesi abbiamo già finanziato più borse rispetto a tutti i cinque anni precedenti”. “Oggi diamo una notizia positiva. Per la prima volta – ha spiegato il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori – la Regione ha aggiunto un numero molto consistente di borse di studio passando dalle 4 o 5 annuali a 42. Tutto questo è stato fatto in collaborazione con il nostro Ateneo e in particolare con la facoltà di Medicina e Chirurgia diretta dal preside Mauro Silvestrini. Offriamo nuove opportunità ai nostri studenti e alle nostre studentesse diventati medici. Si tratta di una risposta alle nostre comunità ai nostri territori e a questa esigenza di salute sempre più forte. Mancano i medici e dobbiamo intervenire”.
“Parliamo di una inversione di tendenza totale, una svolta – ha sottolineato l’assessore alla Sanità Saltamartini – Questo piano garantisce che la nostra Regione nei prossimi anni possa superare le criticità che abbiamo trovato per la scarsa programmazione passata. Siamo certi che dal prossimo anno avremo i medici del primo anno di specializzazione in grado di lavorare sul territorio e negli ospedali. Vero è che dobbiamo superare questo anno con le sue criticità a partire dall’affollamento dei pronto soccorso e la scarsità di medici di famiglia e pediatri. Una lacuna che stiamo affrontando con i provvedimenti di riorganizzazione e potenziamento presentati nei giorni scorsi. Non possiamo però prescindere dall’affrontare il tema della scarsa appetibilità di alcune specializzazioni come quelle legate alla medicina di urgenza, al 118, alla medicina territoriale. Per questo motivo come Regione stiamo sollecitando il tavolo di contrattazione nazionale collettiva affinchè si applichi il rinnovo del contratto della dirigenza e venga previsto un aumento degli emolumenti per le prestazioni usuranti, notturne e festive”.
Si prevede che al 2030 oltre il 20% dei medici marchigiani verrà collocato in quiescenza, con incidenza ancora maggiore nelle discipline ospedaliere legate all’emergenza urgenza e nella medicina generale. Il numero di borse di studio per medici di medicina generale e di contratti di specializzazione non coprono il reale fabbisogno. Ciò è reso evidente dalla difficoltà di copertura delle dotazioni organiche di ospedale e territorio e dal numero progressivamente decrescente dei medici di medicina generale. Al fine di incrementare le borse di studio per il corso di formazione specifica in medicina generale, la Regione Marche stanzia complessivamente € 1.750.000 di risorse proprie del bilancio regionale, oltre il fondo sanitario. Con questo stanziamento il numero delle borse di studio attivabili nel prossimo concorso viene incrementato di 40 unità, portando l’offerta di borse a 110 unità complessive comprese quelle a finanziamento ministeriale e a finanziamento PNRR. Questo intervento favorirà in modo netto il ricambio generazionale dei medici di medicina generale.
Per incrementare i contratti di formazione per medici specialisti inoltre, la Regione stanzia invece complessivamente 4.930.000 di risorse proprie del bilancio regionale, oltre il fondo sanitario. Con queste risorse il numero dei contratti aggiuntivi a finanziamento regionale attivabili a partire dalla fine di quest’anno viene incrementato di 42 unità. Nelle precedenti annualità mediamente i contratti aggiuntivi a finanziamento regionale si attestavano su 5 unità. Con questi interventi la Regione Marche dagli ultimi posti sale ai primi posti della classifica nazionale dei contratti a finanziamento regionale in rapporto al numero di abitanti. Le discipline interessate dal finanziamento regionale, che verranno definite nel dettaglio con Univpm, si concentreranno sulle aree di maggior carenza rispetto alle dotazioni organiche e che registreranno i maggiori tassi di pensionamento. Sarà posta particolare attenzione nelle aree dell’emergenza urgenza, della pediatria e della psichiatria.
– foto ufficio stampa Regione Marche –
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Scatta il piano per il potenziamento dei Pronto soccorso nelle Marche

ANCONA (ITALPRESS) – Dal 15 giugno scatta il piano sperimentale per riorganizzare e potenziare le attività dei pronto soccorso e ridurre tempi di attesa e i disagi dei cittadini. Lo hanno annunciato oggi nel corso di una conferenza stampa il presidente della Regione Francesco Acquaroli e l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini dopo l’approvazione della relativa delibera in giunta. Presenti tra gli altri, anche la presidente della Commissione Sanità Elena Leonardi e il dirigente Armando Gozzini.
“Stiamo mettendo in campo una serie di azioni fondamentali – ha detto Acquaroli – per dare una risposta immediata ad una emergenza di sistema che non coinvolge solo la nostra Regione, ma tutte le Regioni d’Italia, dove il sistema sanitario vive un momento di difficoltà. Una di queste è il piano di potenziamento dei Pronto Soccorso che si avvia da oggi per tutto il periodo estivo, per cercare di efficientare tutto il sistema di emergenza-urgenza. Nel frattempo stiamo lavorando anche ad interventi strutturali che però hanno bisogno di più tempo per dare risultati tangibili soprattutto laddove manca la continuità assistenziale sul territorio e scarseggiano i medici di medicina generale. Pensiamo che i Codici che arrivano in pronto soccorso sono bianchi o verdi per il 50% e, non rivestendo il carattere di urgenza o di appropriatezza, sono destinati a lunghe attese e a disagi per i cittadini. Noi vogliamo andare incontro a questa fascia di utenti perchè crediamo che, soprattutto nel periodo estivo quando ci sono anche i turisti, vadano date risposte più efficienti. Siamo consapevoli che non si tratta di una soluzione definitiva, ma è comunque un passo avanti nel sistema di miglioramento ed efficientamento del sistema attuale. Colgo l’occasione per esprimere la gratitudine dei marchigiani a tutti gli operatori sanitari in prima linea nei reparti ordinari e per lo sforzo sostenuto negli ultimi due anni di Covid”
“Le criticità nelle attività di pronto soccorso – ha continuato Saltamartini – sono principalmente dovute alla cronica carenza di personale e ad occasionali e temporanee situazioni di sovraffollamento, che comportano un prolungato stazionamento dei pazienti in fase pre e post-triage.Per risolvere i problemi abbiamo quindi effettuato una verifica sull’attività dei pronto soccorso regionali e sono emerse specifiche indicazioni utili al potenziamento delle attività in emergenza-urgenza. Sono stati inoltre condotti incontri con il gruppo tecnico regionale costituito dalle Direzioni degli Enti e delle Aree Vaste per la mappatura delle criticità e l’identificazione di specifiche strategie per il potenziamento dei servizi. Pertanto, nelle more dell’emanazione del nuovo Piano socio sanitario regionale PSSR, in vista del possibile acuirsi delle criticità durante i mesi estivi (giugno-settembre), dovuto alla massiccia affluenza di turisti nella nostra Regione e a garanzia dei programmi di ferie estive del personale che a causa del Covid ha già fatto anche troppe rinunce, la Regione Marche ritiene opportuno sperimentare ulteriori misure organizzative che possano garantire una maggiore capacità delle strutture del SSR, in risposta ai bisogni assistenziali di emergenza sanitaria, maggiore o minore, e maggior supporto alla continuità della presa in carico”.
La sperimentazione avrà durata dal 15 giugno 2022 al 15 settembre 2022. Entro il 30 settembre 2022, gli Enti del SSR trasmetteranno una relazione completa, in termini di efficacia, efficienza e qualità, relativa alle attività sperimentali realizzate.
Di seguito le iniziative che verranno intraprese:
1 Ottimizzazione dell’attesa attiva
Alla cittadinanza dovrà essere garantita maggiore trasparenza informativa in merito ai tempi di attesa. Per consentire un’adeguata comunicazione con gli utenti di altra lingua, è utile disporre di supporti tecnologici di traduzione a distanza o schede di accoglienza multilingue.
Si ritiene necessario promuovere iniziative di miglioramento dell”attesa attivà, mirate ad ottimizzare:
– il comfort in sala attesa: cartellonistica, opuscoli, videoproiezioni, monitor TV, filodiffusione musicale, erogatori di bevande e cibo;
– la gestione delle conflittualità: integrazione in PS H24 di una figura con compiti comunicatore/facilitatore (es. psicologo, infermiere, personale del volontariato accreditato, etc.) e del mediatore culturale al fine di fornire al cittadino che accede in PS le informazioni richieste;
– la trasparenza informativa mediante tabelloni elettronici/display che indichino in tempo reale: il numero di postazioni di emergenza impegnate, il numero di pazienti nelle sale visita; il numero di pazienti in attesa di ricovero; il numero di pazienti in attesa per ogni classe di priorità; i tempi medi di attesa per ogni classe di priorità.
Le rilevazioni informatizzate sul livello di sovraffollamento dei PS dovranno essere rese disponibili in tempo reale alla Centrale operativa 118 regionale e all’Agenzia Regionale Sanitaria.
2 Istituzione della figura del bed manager
Ogni struttura ospedaliera dotata di PS dovrà individuare formalmente la figura del Bed Manager, operativa H12, finalizzata ad assicurare, attraverso il coordinamento e l’integrazione delle aree produttive ospedaliere e dei percorsi diagnostico/terapeutici, la tempestiva prosecuzione della presa in carico del paziente che afferisce al PS.
3 Sovraffollamento
Ogni struttura ospedaliera dovrà formalizzare un “piano di gestione del sovraffollamento”, aggiuntivo rispetto a quello per le gravi emergenze (PEIMAF), da rendere operativo nei casi di sovraffollamento “relativo”. Il fine è ottimizzare la permanenza dei pazienti nelle aree del Pronto Soccorso/OBI ed evitare in ogni caso lo stazionamento prolungato dei pazienti su letti bis e barelle. In caso si ravvisi una situazione emergente di sovraffollamento o di prolungato stazionamento dei pazienti in modalità non appropriata (es. letti bis, barelle, etc.), sarà compito del Responsabile del Pronto Soccorso informare tempestivamente il Direttore Sanitario e il Direttore Generale al fine di concordare specifiche azioni per la risoluzione della criticità. In tal caso, verrà garantita la disponibilità di comfort di tipo alberghiero, compatibilmente con le condizioni cliniche del paziente.
4 Definizione dei percorsi di fast track
Invio rapido dei pazienti in ambulatori dedicati per alcune specialità e patologie minori
5 Continuità assistenziale e dimissioni protette
Le strutture ospedaliere dovranno definire procedure efficaci per la semplificazione e accelerazione dei trasferimenti dei pazienti, se consentito dalle condizioni cliniche, dai reparti per acuti a quelli di post-acuzie e residenziali.
6 Misure straordinarie per garantire la disponibilità di medici
Si ritiene indispensabile verificare preliminarmente la messa in atto, anche in via straordinaria, di tutte le possibili modalità di reclutamento per dotare ogni Pronto Soccorso del personale adeguato, che dovrà essere specificamente formato, a garanzia di una efficace erogazione dei servizi (medici, infermieri OSS etc.). Ogni struttura ospedaliera con sede di Pronto Soccorso dovrà redigere, su base settimanale (H24, 7/7gg), un elenco riportante i nominativi delle professionalità mediche di specialità equipollenti o affini (anche in formazione), che giornalmente sono disponibili presso la struttura ospedaliera per integrare le risorse di personale in servizio presso il Pronto Soccorso.
7 Misure organizzative per la gestione delle non urgenze/urgenze minori
Coinvolgimento della medicina territoriale e incentivazione all’uso di strumenti di teleconsulto e telemonitoraggio.
8 Osservazione breve intensiva (OBI) in connessione funzionale con la Medicina d’Urgenza (MURG).
Le strutture ospedaliere dovranno provvedere a rendere disponibili postazioni OBI (1 postazione adulto ogni 5000 accessi al pronto soccorso + 2 postazioni pediatriche per ogni UO di pediatria), di cui almeno la metà dotate di sistemi di monitoraggio multiparametrico del paziente.
9 Progetti di adeguamento strutturale e tecnologico
Ogni struttura ospedaliera dovrà redigere uno specifico progetto finalizzato ad adeguare, qualora necessario, gli spazi dedicati alle attività di emergenza-urgenza, per garantire facile accessibilità all’ utenza e comfort nella fase di attesa. Sarà inoltre necessario definire interventi per l’acquisizione e l’aggiornamento delle risorse strumentali a disposizione del pronto soccorso, in particolare per la diagnostica Radiologica (TAC elevata risoluzione).
10 Attivazione di percorsi specifici (pediatrico e ostetrico)
Il Triage pediatrico dovrà essere effettuato da un infermiere pediatrico, ove presente in organico, o da un infermiere specificamente formato per la valutazione e la presa in carico del paziente pediatrico e della sua famiglia.
-foto ufficio stampa Regione Marche –
(ITALPRESS).

Marche, a Torino la Regione dei teatri sposa l’editoria

ANCONA (ITALPRESS) – Un colpo d’occhio bellissimo e accattivante accoglie i visitatori del Salone del libro, al Lingotto di Torino. Subito si imbattono nello stand istituzionale delle Marche, sviluppato a teatro: per la logistica scelta, abbraccia le persone che entrano. “Importantissimo essere qua, subito visibili da tutti i visitatori che entrano. Il primo stand che viene visto è quello delle Marche – rimarca l’assessore alla Cultura Giorgia Latini – Questo stand l’abbiamo fortemente voluto per dare un’identità alla nostra regione. Siamo la regione dei teatri e non casualmente siamo riusciti a entrare nella tentative list della candidatura Unesco come regione dei teatri e stiamo lavorando al dossier”.
I teatri marchigiani, ha evidenziato Pino Insegno, ospite dello stand regionale per la presentazione del Festival MArCHESTORIE 2022, “rappresentano un patrimonio internazionale importante. Nelle Marche ho trovato persone che vogliono lavorare assieme, attraverso un percorso integrato, per dare maggiore forza alla regione”.
L’assessore Latini ha quindi rimarcato come “i teatri fanno parte della nostra identità. Abbiamo più teatri di tutta l’Italia del sud, rispetto al numero degli abitanti e al numero dei comuni. Significa che i teatri fanno parte della nostra identità, che sono da sempre un punto di riferimento della comunità. Quindi stiamo lavorando per fare ritornare il teatro al centro delle politiche di crescita regionali. Ci tenevamo che lo stand avesse come sfondo e come scenografia il teatro proprio per dare questo messaggio al resto de paese”.
Un filo conduttore, tra cultura e turismo, lega la partecipazione della Regione al Salone del libro, con un ricco programma di eventi presentati nello stand. “Turismo e cultura rappresentano un binomio perfetto che ci consente di conseguire risultati importanti, come abbiamo visto con la vittoria di Pesaro come capitale della cultura e con Ascoli Piceno tra le top ten – ha detto Latini – C’è un grande fermento culturale nei nostri territori. Lo abbiamo visto anche con le candidature dei piccoli comuni, dei borghi, ai grandi progetti finanziati dai bandi ministeriali. Ben 83 sindaci hanno presentato dei progetti culturali di rilancio di questi territori. Significa che si inizia a credere che la cultura possa rilanciare veramente la nostra regione, sotto il profilo turistico e attrattivo. Siamo felici che ci sia questo coinvolgimento dal basso. A Torino abbiamo presentato anche il risultato ottenuto dal Comune di Montalto delle Marche che, dopo le audizioni al Ministero, è stato riconosciuto anche come uno dei primi comuni con migliore progettualità a livello nazionale”.
Affrontando i temi dell’editoria, l’assessore ha ricordato che Torino “rappresenta una vetrina importante per il settore. Non tutte le Regioni sono presenti, la Marche sì, a sottolineare la vicinanza al comparto. A breve usciranno bandi per sostenere i nostri editori. Sono interlocutori fondamentali della nostra visione politica e culturale di rilancio delle Marche. Attraverso i nostri editori, possiamo far conoscere sempre più il nostro territorio”.
-foto ufficio stampa Regione Marche –
(ITALPRESS).

Marche, Acquaroli e il Ct Mancini inaugurano nuovo campus a Moie

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“Oggi stiamo vivendo una pagina importante per Maiolati Spontini e sono convinto che per il tramite di questa nuova struttura e del vostro impegno si potranno festeggiare tanti risultati. In questo Campus voi ragazzi metterete la passione, il rispetto, il coraggio e farete del Centro polivalente uno strumento di amicizia, accoglienza e svago, consapevoli del grande patrimonio che potrete disporre per affermare voi stessi e la comunità. Questi luoghi sono fondamentali per la formazione delle generazioni future, della formazione degli uomini di domani, degli atleti e dei professionisti. La nostra regione è fatta di piccole comunità con un alto valore aggiunto; quello di chi crede nel proprio territorio e di chi ha saputo coronare questo territorio di grandi risultati in tutti i campi. Questi grandi risultati partono proprio da strutture scolastiche come queste che inauguriamo nel migliore dei modi”. Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli accompagnato dal commissario tecnico della Nazionale di calcio Roberto Mancini e dall’assessore regionale allo Sport Giorgia Latini ha inaugurato questa mattina a Moie il nuovo Campus sportivo e la palestra realizzati nel Polo scolastico Mics di via Venezia.  “Come Regione Marche – ha sottolineato Latini – abbiamo un’attenzione particolare alla scuola e allo sport portando avanti il progetto Marche in Movimento attraverso un investimento di oltre 1 milione e 45 mila euro nei due anni proprio per garantire lo sport anche nelle scuole primarie”. Un caloroso applauso dei tantissimi bambini e adulti presenti ha accompagnato l’arrivo in palestra di Mister Mancini. “Siete giovani e la gioventù è la cosa più bella – ha rimarcato il tecnico azzurro – avete la possibilità di andare a scuola perché la cultura è fondamentale per la vostra vita e vi dovete impegnare sempre al massimo. Un’altra grande fortuna è avere oggi una palestra così bella cosa che noi non avevamo quando andavamo a scuola. Cercate di impegnarvi nello sport perché vi aiuterà nella vita rispettando le regole, i compagni, gli avversari e accettare il saper vincere, ma anche il saper perdere”. Il taglio del nastro è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto comprensivo “Carlo Urbani” attraverso il benvenuto musicale degli studenti della scuola secondaria di primo grado a indirizzo musicale. All’interno del Complesso sono stati realizzati un campo da gioco con relativi spogliatoi e infermeria. (ITALPRESS) – (SEGUE). La zona sportiva copre una superficie di circa 620 metri quadrati, in grado di ospitare un campo da basket e da pallavolo regolamentare, con un’altezza di 8 metri. Il costo complessivo della struttura è stato di 2,6 Mln di euro. Lo spazio è stato suddiviso in due palestre più piccole attraverso una tenda insonorizzata per consentirne l’uso contemporaneo di più classi Gli spogliatoi sono stati raddoppiati in modo che la palestra possa essere utilizzata contemporaneamente da più classi E saranno accessibili e attrezzati anche per persone con ridotta capacità motoria. Soddisfatto il sindaco Tiziano Consoli per l’importante obiettivo raggiunto “nel realizzare questa struttura che assume un enorme significato per lo sport e la scuola”. Presenti alla manifestazione, fra gli altri, il vescovo Gerardo Rocconi, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti e il presidente del Coni Marche Fabio Luna.

– Foto ufficio stampa Regione Marche –

(ITALPRESS).

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