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Menarini completa l’acquisizione di Stemline Therapeutics

FIRENZE (ITALPRESS) – Il Gruppo Menarini ha completato con successo l’acquisizione di Stemline Therapeutics, una società biofarmaceutica americana focalizzata sullo sviluppo e la commercializzazione di terapie oncologiche innovative, per un corrispettivo massimo di 677 milioni di dollari.
La transazione, annunciata il giorno 4 maggio 2020, va ad ampliare il portfolio di prodotti oncologici di Menarini, sia con prodotti già commercializzabili che prodotti in fase di ricerca clinica. Menarini ha acquisito Stemline con un pagamento anticipato di 11,50 dollari per ogni azione e un Contingent Value Right (CVR) non quotato che darà diritto a ciascun azionista di ricevere un ulteriore dollaro per azione al verificarsi della prima vendita di Elzonris in uno dei paesi EU5 previa approvazione da parte della Commissione Europea.
Stemline ha lanciato il prodotto ELZONRIS per il trattamento della neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche (BPDCN) in pazienti adulti e in pazienti pediatrici, di un’età pari o superiore ai due anni, in seguito all’approvazione della Food and Drug Administration degli Stati Uniti, nel dicembre 2018. Elzonris è una terapia innovativa mirata che agisce in maniera selettiva sul recettore alfa (CD 123) dell’interleuchina-3 (IL-3), un target presente in una vasta gamma di neoplasie.
Contemporaneamente Stemline ha portato avanti il proprio lavoro di ricerca con una valutazione in studi clinici per ulteriori applicazioni di Elzonris tra cui leucemia mielomonocitica cronica (CMML), mielofibrosi (MF), leucemia mieloide acuta (AML). Altri prodotti nell’attuale pipeline includono felezonexor (SL-801) (inibitore di XPO1 in Fase 1 per pazienti affetti da tumori solidi in fase avanzata) e SL-1001 (un inibitore della cinasi RET, in fase di avanzato sviluppo preclinico).
“Siamo entusiasti di aver completato l’acquisizione di Stemline e di poter dare al loro team di professionisti affermati il benvenuto in Menarini – afferma il CEO del Gruppo Menarini, Elcin Barker Ergun -. L’arrivo del prodotto ELZONRIS, che ha il potenziale di trattare molte altre neoplasie, insieme ad altri prodotti presenti nella pipeline di Stemline, incrementerà le nostre capacità di ricerca e sviluppo e accelererà i nostri sforzi per fornire terapie oncologiche innovative di cui i pazienti hanno bisogno”.
(ITALPRESS).

Menarini sigla l’accordo per l’acquisizione della Stemline

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Il Gruppo farmaceutico italiano Menarini e l’americana Stemline Therapeutics hanno sottoscritto un accordo definitivo in base al quale Menarini acquisirà Stemline per un corrispettivo massimo di 677 milioni di dollari. Stemline Therapeutics è focalizzata sullo sviluppo e la commercializzazione di terapie oncologiche innovative.
Secondo i termini dell’accordo, una società interamente controllata dal Gruppo Menarini lancerà un’offerta pubblica per tutte le azioni in circolazione di Stemline in base alla quale agli azionisti di Stemline verrà offerto un potenziale corrispettivo complessivo di 12,50 dollari per azione, comprensivo di 11,50 dollari pagabili alla chiusura dell’acquisizione e un Contingent Value Right (CVR) non quotato che darà diritto a ciascun titolare di ricevere un ulteriore dollaro per azione al verificarsi della prima vendita di Elzonris in uno dei paesi EU5 (Regno Unito, Francia, Spagna, Germania o Italia) previa approvazione da parte della Commissione Europea. Nel dicembre 2018, in seguito all’approvazione della Food and Drugs Administration degli Stati Uniti, Stemline ha lanciato Elzonris per il trattamento della neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche in pazienti adulti e in pazienti pediatrici, di un’età pari o superiore ai due anni. Elzonris è un’innovativa terapia mirata che agisce in maniera selettiva sul recettore alfa (CD 123) dell’interleuchina-3 (IL-3).
“Grazie al supporto dell’organizzazione di Menarini, Stemline potrà continuare il proprio lavoro di ricerca per sviluppare ulteriori applicazioni di Elzonris per il trattamento di pazienti affetti da tumori e altre malattie difficili da curare. Dopo il lancio di successo di Elzonris negli stati Uniti, Stemline potrà beneficiare dell’esperienza di Menarini nel rendere disponibili farmaci ai pazienti dei paesi Europei e dei paesi emergenti, mentre si prepara a lanciare Elzonris sul mercato internazionale previa approvazione dalle autorità regolatorie al di fuori degli Stati Uniti”, si legge in una nota.
“Stemline si inserisce perfettamente nella strategia di Menarini, consentendoci di espandere la nostra presenza negli Stati Uniti con un’affermata azienda biofarmaceutica focalizzata sullo sviluppo di terapie oncologiche – spiega Elcin Barker Ergun, amministratore delegato del Gruppo Menarini -. Grazie a questa acquisizione, continueremo ad ampliare il nostro portfolio e la nostra pipeline di prodotti oncologici e ad offrire terapie innovative in tutto il mondo. Siamo impazienti di unirci al team di Stemline per portare avanti la nostra comune missione a servizio dei nostri pazienti”.
“Unirci a Menarini rappresenta un’opportunità unica per Stemline di promuovere la commercializzazione di Elzonris in tutto il mondo e accelerare lo sviluppo della nostra pipeline di prodotti oncologici. Negli ultimi anni la società ha svolto una transizione che le ha consentito di costruire solide fondamenta, portando sul mercato un importante prodotto e generando una pipeline in crescita. Siamo entusiasti di unirci a un’azienda come Menarini che ha un approccio del tutto simile al nostro e che offrirà un immediato e significativo valore ai nostri azionisti, consentendo loro di partecipare ai benefici derivanti dal lancio di Elzonris a livello europeo. Siamo impazienti di collaborare con Menarini per raggiungere il nostro obiettivo comune di aiutare e dare speranza ai pazienti di tutto il mondo”.
Per il completamento dell’operazione, serve l’approvazione da parte della Commissione Europea della domanda di autorizzazione all’immissione in commercio, attraverso la procedura centralizzata, entro il 31 dicembre 2021. “Non vi è alcuna garanzia che tale approvazione o commercializzazione si verificherà e che pertanto tale pagamento relativo al CVR sarà effettuato – prosegue la nota -. Menarini acquisirà, attraverso una successiva fusione, per lo stesso corrispettivo per azione pagabile nell’offerta pubblica, tutte le azioni di Stemline che non siano state conferite all’offerta pubblica. La fusione avverrà non appena possibile dopo la chiusura dell’offerta”.
L’operazione è stata unanimemente approvata dai Consigli di Amministrazione di entrambe le società. Il Consiglio di Amministrazione di Stemline raccomanda agli azionisti di Stemline di conferire le proprie azioni nell’offerta pubblica di acquisto.
L’operazione dovrebbe concludersi nel secondo trimestre del 2020, soddisfatte le consuete condizioni sospensive, compresa l’adesione all’offerta di oltre il 50% delle azioni di Stemline in circolazione alla scadenza dell’offerta, e il ricevimento dell’autorizzazione Hart-Scott-Rodino.
(ITALPRESS).

Coronavirus, da Menarini una nuova tecnologia per la ricerca

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Menarini Silicon Biosystems, leader globale nella biopsia liquida e nelle tecnologie per analisi delle cellule rare, sta esplorando una nuova applicazione per la sua tecnologia Cellsearch.
Oggetto della ricerca saranno le cellule endoteliali circolanti. La conta e l’analisi di queste cellule, infatti, potrebbe aiutare ad individuare i casi di COVID-19 con un rischio più elevato di sviluppare patologie polmonari e cardiovascolari gravi.
L’endotelio è un tessuto che ricopre tutti i vasi sanguigni ed è dimostrato nella letteratura scientifica che quando subisce un danno può rilasciare le sue cellule nel sangue.
Il SARS-CoV-2 può attaccare sia le cellule che ricoprono gli alveoli polmonari che le cellule dell’endotelio dei capillari polmonari, impedendo quindi il corretto scambio di ossigeno e anidride carbonica. Il danno all’endotelio potrebbe scatenare una cascata di reazioni pro-infiammatorie nel sangue aggravando il quadro clinico del paziente.
L’aumento del numero di cellule endoteliali nel sangue potrebbe quindi indicare se la condizione del paziente sta peggiorando, fornendo uno strumento di valutazione in più ai medici.
“Il sistema Cellsearch insieme al reagente dedicato Circulating Endothelial Cell Kit, entrambi prodotti nella filiale statunitense di Menarini Silicon Biosystems in Pennsylvania, riescono a catturare e a contare le cellule endoteliali circolanti da un campione di sangue – spiega l’azienda in una nota -. Il test, già utilizzato per altre patologie, ha dimostrato un altissimo grado di precisione e di affidabilità in vari studi di ricerca”.
“In questa crisi sanitaria globale abbiamo applicato tutte le nostre risorse, in termini di tecnologia e know-how, per fornire ai ricercatori nuovi strumenti per comprendere meglio la patogenesi della COVID-19″, ha affermato Fabio Piazzalunga, Presidente di Menarini Silicon Biosystems. “Data la crescente evidenza dell’importante coinvolgimento del sistema cardiovascolare nelle forme più gravi, stiamo ora offrendo un sistema accurato che potrebbe aiutare a evidenziare il grado di sofferenza dell’endotelio durante l’infezione del coronavirus, attraverso l’analisi delle cellule endoteliali”, ha aggiunto.
Menarini Silicon Biosystems sta pianificando collaborazioni con importanti centri in Italia e negli Stati Uniti per approfondire l’utilizzo di Cellsearch come tecnologia in grado di valutare l’evoluzione di COVID-19, in modo da consentire una rapida identificazione dei pazienti a maggior rischio di patologie polmonari e cardiovascolari.
(ITALPRESS).

Coronavirus, da Menarini nuove donazioni e record gel disinfettante

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Continua l’impegno di Menarini per aiutare chi combatte in prima linea contro COVID-19. Dopo aver riconvertito parte del suo stabilimento di Firenze alla produzione di gel disinfettante da donare alla Protezione Civile Italiana, in poche settimane Menarini ha aumentato la produzione da 20 a 100 tonnellate al mese.
Nella prossima fase di ripartenza, l’utilizzo di gel disinfettante sarà indispensabile per evitare il contagio e, grazie all’impegno dei suoi tecnici che hanno lavorato senza sosta, Menarini potrà donare un quantitativo di assoluto rilievo e soddisfare richieste di gel disinfettante sempre crescenti.
Per garantire la sicurezza degli operatori sanitari Menarini, inoltre, ha donato 700.000 mascherine (400.000 N95/FFP2 e 300.000 chirurgiche) a tutte le Federazioni di Medicina Generale e alle Società Scientifiche di Medicina Generale, per consentire una distribuzione equa e capillare in tutto il territorio italiano. A queste si aggiungono più di 20.000 dispositivi tra tute, guanti, visiere e occhiali, oltre a un ecografo, ventilatori polmonari e importanti contributi diretti a sostenere strutture ospedaliere messe a dura prova per COVID-19 e a promuovere e accrescere le conoscenze e la condivisione di informazioni ed esperienze per migliorare l’operatività sul campo degli operatori sanitari.
L’utilizzo prolungato di dispositivi di protezione individuale dà luogo a irritazioni cutanee di mani e viso e per questo Relife, azienda del Gruppo Menarini, ha voluto donare 10.500 confezioni di DermoRelizema con 150.000 tubetti di crema che aiuterà gli operatori sanitari a mantenere e/o ripristinare la fisiologica barriera cutanea.
“In questo momento di difficoltà per l’Italia e per il mondo il Gruppo Menarini sta facendo la sua parte continuando il suo impegno per la salute dei pazienti. Con queste donazioni vogliamo ringraziare chi ogni giorno, svolgendo il proprio lavoro, sta dando il suo contributo per salvare le nostre vite”, ha detto Valeria Speroni Cardi, Direttore Corporate Menarini Press & Media relations.
(ITALPRESS).

Coronavirus, da Menarini arriva il kit per la diagnosi in 20 minuti

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A.Menarini Diagnostics e Credo Diagnostics Biomedical hanno firmato un accordo di distribuzione esclusiva del kit SARS-CoV-2 assieme ad altri test per rilevare infezioni respiratorie (RSV e gruppo Strep A).
I test saranno effettuati utilizzando VitaPCR (lo strumento di Point Of Care in diagnostica molecolare di Credo Diagnostics Biomedical), che permette la diagnosi del Covid-19 in 20 minuti. Lo strumento è già marcato CE.
“Il test Covid-19 in diagnostica molecolare e relativo strumento sono fondamentali per le strutture di prima accoglienza e nelle terapie Intensive – si legge in una nota -. Questi kit diagnostici utilizzano la tecnologia di reazione più accurata, su strumentazioni Point-Of-Care, caratterizzate dall’essere di minimo ingombro (dimensione di un dizionario) e alta semplicità di utilizzo, consentendo la diagnosi immediata in contesti come, per esempio, pronto soccorso, tende triage, aeroporti, porti, stazioni ferroviarie”.
“Abbiamo sempre ritenuto che i test Point of Care con diagnostica molecolare siano il futuro. Siamo lieti di collaborare con Menarini per rendere disponibili questi test e salvare vite, in particolare in un momento di crisi come questo”, ha commentato Winston Wong Jr, Chairman di Credo Diagnostics Biomedical.
“In queste ultime settimane, Menarini Diagnostics ha lavorato incessantemente per riuscire a fornire un aiuto agli operatori sanitari nel contrastare il virus – ha detto Fabio Piazzalunga, Direttore Generale di Menarini Diagnostics -. Ritieniamo fondamentale avere soluzioni che permettano la diagnosi di casi positivi riducendo al massimo i tempi, portando lo screening là dove serve ed eseguendolo in modo veloce e con tecnologie accurate. Grazie alla collaborazione con Credo Diagnostics Biomedical, il Gruppo Menarini spera di poter dare un supporto sostanziale agli operatori sanitari”.
Ecco come funziona il test: una volta prelevato il campione naso o orofaringeo, da personale sanitario, questo viene inserito in un flaconcino contenente un liquido, ed agitato. Il suo contenuto verrà quindi versato in un altro flaconcino, contenente il reagente che, una volta richiuso, verrà inserito all’interno del sistema VitaPCR, avviando il processo di analisi. Entro 20 minuti lo strumento rilascia il risultato sul proprio schermo, indicando negatività o positività del campione analizzato.
(ITALPRESS).

IL NOBEL IGNARRO NELLA FONDAZIONE MENARINI

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Il premio Nobel per la medicina, Louis Ignarro, entra nel comitato scientifico di Fondazione Internazionale Menarini. Nato a Brooklyn, figlio di immigrati italiani, Ignarro scopre l’amore per la chimica a 8 anni quando inizia a realizzare i suoi primi esperimenti con un gioco per bambini. Questa passione non lo abbandona più e, dopo una brillante carriera universitaria alla Columbia University di New York e lunghi periodi di ricerca in altre prestigiose università americane, si trasferisce all’Università della California di Los Angeles (UCLA).
È in quel periodo che viene insignito del premio Nobel per la fisiologia e la medicina “per il suo contributo ad aver scoperto le implicazioni della molecola di monossido di azoto nel sistema cardiovascolare”. È ai suoi studi che dobbiamo le invenzioni di farmaci utilizzati comunemente per trattare la disfunzione erettile e l’ipertensione. Ignarro è il fondatore della Società dell’ossido nitrico e attualmente è professore di farmacologia presso la UCLA School of Medicine Department of Molecular and Medical Pharmacology.
“Avendo insegnato in diverse università americane, ho sempre apprezzato il lavoro di Fondazione Menarini: l’attività educazionale realizzata nei congressi e sul web rappresenta un patrimonio scientifico unico. Grazie a questa collaborazione continuerò a dare un contributo alla crescita scientifica di ricercatori, clinici, giovani e studenti”, ha commentato Ignarro. “L’adesione del professore Ignarro nel nostro Comitato Scientifico ci onora – ha dichiarato Lorenzo Melani, presidente e direttore scientifico di Fondazione Internazionale Menarini – Con la sua esperienza promuoveremo ulteriormente la ricerca e la conoscenza nel campo della biologia, della farmacologia, della medicina, dell’economia e delle scienze umane, che rappresentano gli scopi statutari di Fondazione Menarini”.
(ITALPRESS).

MENARINI, ELCIN BARKER ERGUN NUOVO CEO

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Il CdA di Menarini ha nominato Elcin Barker Ergun nuovo amministratore delegato (CEO).

“L’entrata di Elcin Barker Ergun  – hanno commentato Lucia e Alberto Giovanni Aleotti – corona un percorso di rafforzamento della governance che abbiamo iniziato qualche anno fa con l’obiettivo di rendere la nostra azienda più internazionale e accelerare la sua crescita”.

“Menarini è un’azienda stimata a livello internazionale per la sua dinamicità e attenzione al paziente. È un onore poter dare il mio contributo nell’affrontare le nuove sfide della ricerca e guidare Menarini verso ulteriori espansioni geografiche”, afferma Elcin Barker Ergun.

“Elcin è il complemento ideale per la squadra Menarini per continuare la crescita del Gruppo in termini geografici e nuove aree terapeutiche”, ha commentato Eric Cornut, presidente di Menarini.

Dopo 8 anni trascorsi in UK e Olanda lavorando per aziende del settore tecnologico, Elcin Barker Ergun è entrata nel settore farmaceutico come CFO di filiale in Glaxo Smith Kline. Successivamente ha ricoperto ruoli di responsabilità crescente nel settore del Healthcare business di Merck KGaA con responsabilità di business globali occupandosi, nel precedente ruolo di Responsabile New Business, anche di collaborazioni internazionali di Ricerca e Sviluppo.

 

ALEOTTI “CHIEDIAMO STABILITÀ PER IL SETTORE”

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Alle istituzioni “chiedo di guardare i numeri dell’industria farmaceutica, che non chiede ma dà al Paese. L’unica cosa che chiede è la stabilità ed essere compresa, capita nei suoi meccanismi di investimento e di crescita perché è un settore straordinario che negli ultimi anni ha portato una crescita dell’occupazione, della produzione e dell’esportazione. Numeri straordinari che fanno del farmaceutico il settore trainante dell’economia italiana”. Lo ha detto Lucia Aleotti, membro del board Menarini, a margine della presentazione di un volume finanziato dal gruppo e dedicato a Beato Angelico. 

“Il 2019 sta andando abbastanza bene, con una piccola crescita rispetto allo scorso anno, che è un risultato estremamente soddisfacente dal momento che anche quest’anno abbiamo avuto la scadenza di brevetto di un prodotto abbastanza importante”, ha aggiunto Aleotti. Questo porta fisiologicamente a una diminuzione di fatturato, pero’ la nostra crescita a livello internazionale sta piu’ che compensando questi aspetti negativi”. 

Il gruppo Menarini ha voluto presentare un volume dedicato alle opere e alla storia del Beato Angelico, dimostrando di voler continuare a investire nel binomio con il mondo dell’arte. “Anche se siamo un’azienda ormai internazionale, il nostro territorio è quello che ci tiene costantemente collegati alla vita reale. Organizzare eventi come questo fa parte del nostro Dna: valorizzare la bellezza meravigliosa che abbiamo intorno”. Lucia Aleotti ha parlato anche di un’altra iniziativa presa di recente dall’azienda: “Abbiamo deciso di creare le Menarini pills of art, ovvero creare dei piccoli video di un minuto e mezzo, tradotti in sette lingue, che illustrano quadri particolari, esempi di storie che probabilmente non sappiamo, su una rappresentazione o un dipinto italiano. Lo abbiamo fatto perché vogliamo trasmettere la bellezza dell’arte italiana ai nostri giovani”. Alla presentazione del volume era presente anche l’Ad del gruppo Menarini, Elcin Barker Ergun. “C’è chi dira’ ‘finalmente una donna’ – ha puntualizzato Aleotti – Lei è il nostro prima amministratore delegato non perché è una donna, ma perché è stata di gran lunga la persona migliore che abbiamo incontrato nei nostri colloqui. Lei e il nostro presidente, Eric Cornut, rappresentano perfettamente cosa vogliamo che sia oggi l’immagine di Menarini: la nostra solidità delle radici, ma anche proiezione ad un mondo sempre piu’internazionale, rivolto alla ricerca, per essere sempre piu’ vicini ai pazienti”. 

Aleotti infine ha parlato del ruolo che ha deciso di affidarle pochi mesi fa Dario Nardella, ovvero consulente proprio del sindaco di Firenze in tema di imprenditorialità femminile. Quello dell’imprenditorialità femminile “è un tema abbastanza complesso che andrà esaminato in tutti i suoi aspetti pero’ certamente qualche pensiero ce l’abbiamo e non vedo l’ora di poterlo condividere con il sindaco”.

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