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PD, GIUFFRIDA GUIDA DIPARTIMENTO NAZIONALE COESIONE E FONDI UE

“Lavoro alle problematiche, ma anche alle opportunità, legate alla Coesione territoriale e ai Fondi europei sin dall’inizio del mio mandato di deputato europeo. Da siciliana – terra che assieme ad altre regioni del Sud ha particolare necessità di essere accompagnata su un percorso virtuoso di fruizione dei fondi UE sia strutturali che diretti – sono convinta che occorra intensificare il lavoro sin qui fatto per allineare la crescita delle regioni italiane ai più ambiziosi livelli europei. Colmare i divari esistenti, a volte macroscopici, in una ottica di condivisione virtuosa, è proprio l’obiettivo della Coesione europea, da raggiungere grazie ad una rinnovata progettualità e ad un lavoro costante al fianco degli amministratori locali, delle imprese, dei cittadini, sul territorio. Una necessità, urgente, ancor di più in tempi in cui, a fini di propaganda politica, alcuni si spingono a teorizzare l’uscita dall’Euro e a negare strumentalmente i benefici dell’appartenenza all’Europa”. Lo dice l’europarlamentare Michela Giuffrida. “Considero un onore essere stata chiamata dal segretario Maurizio Martina, che ringrazio, alla guida del dipartimento nazionale Coesione territoriale e Fondi europei del Partito Democratico. Lavorerò con convinzione ed impegno, assieme ai membri della Segreteria nazionale, e a stretto contatto con i territori, al raggiungimento degli obiettivi di crescita che il nostro Paese merita”.

 

IMMIGRAZIONE, GIUFFRIDA “RICOLLOCAZIONE SIA OBBLIGATORIA”

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“Abbiamo sentito il dovere di venire qui a testimoniare il paradosso e la situazione incresciosa che si sta vivendo su una nave italiana, suolo italiano, a cui viene impedito di sbarcare su una banchina di un porto italiano”. Così l’europarlamentare del Pd, Michela Giuffrida, al termine della sua visita a bordo della nave Diciotti, ferma al porto di Catania.

“Rispetto a quello che sta accadendo – aggiunge – l’Europa ha ben poco da dire perché bisogna ricordare che durante il Consiglio europeo di giugno il presidente del Consiglio Conte, neo insediato, ha firmato un trattato che da allora dà la possibilità agli Stati membri di accettare il ricollocamento su base volontaria cioè ha fatto quello che fino a quel momento i suoi predecessori non avevano accettato”.

“La ‘ricollocazione’ – sottolinea – l’Italia l’aveva ottenuta con il grande lavoro del presidente Gentiloni e del ministro Minniti grazie alla mediazione anche con la Libia. Quella ricollocazione andava applicata e reclamata: se c’era da mostrare i muscoli era proprio in quel momento. Bisognava chiedere ai 27 Stati dell’Ue di prendersi le responsabilità. Noi chiediamo che l’Europa sia solidale e di non lasciare l’Italia da sola. E io chiedo al presidente Conte per quale motivo abbia dichiarato solo un mese fa che l’Italia finalmente non era sola, salvo poi dire ieri che l’Italia è sola. C’è una contraddizione”.

“L’Italia è sola – prosegue Giuffrida – perché siamo costretti ad accettare i migranti che arrivano sul nostro territorio. L’incontro di domani a Bruxelles è con i consiglieri degli Affari Esteri, non certo con i Premier. Non è un Consiglio europeo e non c’è chi è in grado di decidere. E’ un vertice di emergenza che è stato convocato e non vorrei che fosse una scusa perché la situazione si sblocchi, anche se noi ce lo auguriamo. Noi siamo i primi a chiedere che la ricollocazione sia obbligatoria, non volontaria. Bisogna cambiare il ‘Trattato di Dublino’, cosa di cui il Parlamento Europeo non parla più”, conclude.

IMMIGRAZIONE, GIUFFRIDA “ITALIA RECUPERI DIGNITÀ CHE AVEVAMO”

“Salvini venga qui a vedere quali sono le condizioni su questa nave. Noi lo chiediamo ufficialmente e chiediamo che l’Italia recuperi la dignità che avevamo fino a poco tempo fa, che l’Italia faccia valere le sue ragioni nelle sedi opportune e la convocazione immediata di un Consiglio Europeo”. Lo ha detto l’europarlamentare catanese del Pd Michela Giuffrida.

IMMIGRAZIONE, GIUFFRIDA “FINALMENTE CONCESSO RICOVERO A 11 DONNE”

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“Dietro nostra precisa e pressante richiesta è stato finalmente concesso a undici donne a bordo della nave Diciotti, che hanno subito violenze multiple nei campi di detenzione in Libia, di poter essere visitate e ricoverate in una struttura ginecologica ospedaliera, il Garibaldi di Catania”. Lo dichiara Michela Giuffrida, europarlamentare del PD che da tre giorni, al porto di Catania, ha potuto monitorare gli sviluppi della vicenda Diciotti e ha avuto la possibilità di recarsi a bordo per osservare da vicino le condizioni e poter parlare con i migranti e l’equipaggio.

“Lo sbarco sanitario – conclude Giuffrida – è stato disposto anche per sei uomini, sui quali sono state riscontrate gravi patologie come tubercolosi e polmoniti”.

GIUFFRIDA: “ELIMINARE PLASTICA MONOUSO SENZA DANNEGGIARE PMI”

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“Stiamo lavorando ad una proposta che possa correggere la direttiva della Commissione europea sull’eliminazione della plastica monouso”. Lo afferma l’europarlamentare Michela Giuffrida (PD). “La nostra preoccupazione è garantire tutto l’indotto occupazionale che oggi ruota attorno alle stoviglie di plastica. Stiamo facendo sì che ci sia grande attenzione – prosegue l’europarlamentare – per un provvedimento giusto che non può più essere differito perché salvaguarda il nostro paese, ma anche che non incida negativamente per il comparto economico, produttivo e occupazionale”. La causa dell’aumento dei rifiuti, secondo Giuffrida, è da ricercare nella mancanza di consapevolezza dell’impatto ambientale della plastica monouso che “rappresenta, secondo i dati di Legambiente, circa l’80% dei rifiuti marini”. Per ovviare al problema è necessario attraverso “le campagne di comunicazione e di sensibilizzazione anche a cura della Commissione europea impegnarci tutti per un uso e una produzione responsabili di questi prodotti” ha concluso l’europarlamentare.

 

GIUFFRIDA: “SANZIONARE ORBAN PER TUTELARE UNGHERESI”

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“Il Partito democratico ha votato compatto e convinto rispetto ad un voto che tutela gli ungheresi per la libertà degli ungheresi”. Lo ha detto l’eurodeputata del Pd Michela Giuffrida in occasione della votazione a favore della procedura contro la violazione dello stato di diritto rivolta all’Ungheria guidata da Viktor Orban.

“Siamo di fronte ad un governo – prosegue Giuffrida – che cambia i giudici, che stravolge le regole nelle università, che non tiene conto di quello che si chiama stato di diritto”. Come ricorda l’eurodeputata, per la prima volta oggi viene applicato l’articolo 7 del Trattato di Lisbona: “E’ un segnale importante che vuol dire che nessuno, anche se democraticamente eletto come Orban, può mettersi al di sopra delle regole e dello stato di diritto” e questo, precisa Giuffrida, non vale solo per l’Ungheria, ma anche “per l’Italia di Salvini”.

I favori, continua l’eurodeputata, a Orban “sono finalizzati ad un asse elettorale che vuole distruggere l’Europa dei diritti e della democrazia”. Sulle prossime elezioni europee la deputata del Pd afferma: “Spero che la gente non si lasci ingannare da questi slogan: se solo pensiamo che Salvini fa accordi con quello che oggi è il peggior nemico d’Italia”, riferendosi in particolar modo alla politica anti-migratoria di Orban, che “non ha mai difeso l’Europa alla quale appartiene”. “E’ un voto determinante per il futuro di tutti noi”, conclude Giuffrida.

 

“NELLE BARACCHE DI MESSINA SI MUORE”

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“Ho denunciato in aula, proprio in apertura dell’ultima sessione plenaria di Strasburgo, l’incresciosa situazione delle baracche di Messina e ho presentato una interrogazione urgente alla Commissione europea, chiedendo eventuali interventi in via straordinaria, anche in considerazione della emergenza sanitaria che si è sviluppata nei quartieri dove 6400 persone vivono in situazione di estremo degrado a ben 110 anni dal terremoto”. Lo dice Michela Giuffrida, deputato europeo del Pd, che nei giorni scorsi é stata a Messina per acquisire notizie ed atti che riguardano gli abitanti dei sette rioni messinesi dove oltre duemila nuclei familiari vivono ancora oggi in baracche fatiscenti.

“Gravi inadempienze, interventi e piani di risanamento mai attuati hanno fatto sì che l’emergenza, una volta derivante dal terribile terremoto del 1908, duri ancora oggi e che anzi si aggravasse. Quelle baracche – afferma Giuffrida nella sua interrogazione – dove si vive senza fognature, circondati da rifiuti e in assenza di qualunque misura di sicurezza, hanno il tetto di amianto, sostanza micidiale vietata dalla Unione europea già 20 anni fa perché cancerogena. E infatti la terribile novità – ha denunciato Giuffrida nell’aula dell’europarlamento – è che adesso ci sono persone che si sono ammalate di asbestosi, micidiale malattia incurabile che consuma i polmoni di chi respira particelle di amianto, come quelle disperse nell’aria dai tetti di eternit logorati dal tempo”.

Giuffrida nei giorni scorsi ha incontrato il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che con una ordinanza ha disposto lo sgombero di tutte le baracche. “Al momento però non ci sono alloggi popolari per tutti e per questo è necessario e non più differibile un tempestivo intervento del Governo regionale e di quello centrale.

Per mio conto – conclude l’eurodeputata siciliana – assieme al gruppo consiliare del Partito democratico di Messina, ho chiesto un intervento della Commissione europea, in particolare del Commissario alla salute Vytenis Andriukaitis, per verificare se vi siano le condizioni per un intervento urgente perché adesso bisogna pensare alla salute di migliaia di persone che hanno diritto di curarsi senza restare un minuto di più dove si muore”.

EUROPEE, GIUFFRIDA “ELEZIONI SPARTIACQUE, NOI VERA ALTERNATIVA”

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“Andiamo incontro ad un periodo che sarà determinante per l’Italia. Qui si gioca un’importante consultazione come le elezioni europee che saranno un vero spartiacque, tra chi l’Europa vuole difenderla pur cambiandola e chi questa Europa vuole gettarla alle ortiche e distruggere tutto, lasciarci senza rete. Quello che sta accadendo a livello nazionale accadrà con un impatto ancora più devastante a livello europeo. Noi siamo la vera alternativa”. Lo ha dichiarato l’eurodeputato del Pd, Michela Giuffrida, a Palermo per partecipare alla prima delle quattro piazze tematiche organizzate dai democratici in vista del ‘Forum per l’Italia’ che si terrà a Milano.

“E’ stata una scelta precisa quella di tenere il primo forum a Palermo prima della conclusione nazionale ad ottobre – ha aggiunto -. Perchè Palermo e la Sicilia sono l’ultima regione d’Europa per l’uso dei fondi europei”.

“Oggi – ha sottolineato l’europarlamentare – parliamo dell’apporto positivo, se vogliamo anche utile, che questa Europa può dare, questa Europa che viene presa di mira per fini elettoralistici. Vogliamo capire dagli amministratori quali sia il motivo di questo blocco che non permette a questa regione di usare un plafond di denaro importante, oltre circa 5 miliardi di euro disponibili, ad oggi davvero inutilizzati. Noi siamo a disposizione di tutti perchè l’Europa lavora per i territori. Se fino ad oggi questi fondi non sono stati spesi non è certo colpa dell’Europa ma è colpa di qualcosa o qualcuno che non funziona”.