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IGP CIOCCOLATO MODICA “CORONA LAVORO DI ANNI”

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“Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea, si conclude un lavoro da me avviato assieme al Consorzio cioccolato di Modica, nell’interesse di produttori, consumatori, e di un territorio che può giocare una carta economicamente importantissima proprio grazie al marchio che tutelerà questo prodotto di eccellenza”. Così Michela Giuffrida, europarlamentare siciliana e componente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, commenta l’iscrizione del cioccolato di Modica nel registro delle indicazioni geografiche protette avvenuta ufficialmente oggi a conclusione di un lungo iter.

“L’aver accompagnato personalmente e sin dal primo giorno, il lungo iter burocratico che oggi ci porta al riconoscimento dell’Igp Cioccolato di Modica come primo cioccolato registrato in ambito comunitario, mi rende particolarmente felice e orgogliosa”, aggiunge. “In tantissimi ricordano ancora la manifestazione, alla quale parteciparono oltre un migliaio di persone, che ho organizzato l’anno scorso al Parlamento europeo poco dopo che il procedimento per l’Igp è approdato a Bruxelles. Il nostro compito è stato supportare in ogni sede, e in particolare a Bruxelles con il Commissario Phil Hogan, un prodotto che, grazie al marchio IGP, potrà adesso avere un posto d’onore tra le eccellenze italiane da tutelare e promuovere sui mercati internazionali”, conclude Giuffrida.

PMI, GIUFFRIDA “DA UE TANTE OPPORTUNITÀ MA FARE RETE”

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“Per le piccole e medie imprese ci sono tante opportunità che purtroppo non vengono sfruttate, altre addirittura non sono conosciute. Mi dispiace davvero constatare che non si fa rete e che questo avviene soprattutto in Sicilia”. Lo ha detto l’europarlamentare Michela Giuffrida, a Catania, a margine dell’assemblea territoriale della Cna.

“Le istituzioni sono certamente alla base di questo sviluppo – ha continuato L’europarlamentare catanese – in una sinergia virtuosa con imprenditori, associazioni, società civile. È importante fare focus sulle imprese perché la realtà delle piccole e medie costituisce per il 99% il tessuto produttivo della nostra isola, di quello italiano ed europeo. È un dato che si moltiplica, allo stesso modo, in scala. Se noi non riusciamo a tirare fuori da questo gap, che è anche di conoscenza, il tessuto produttivo assisteremo inermi al suo declino”. 

“Sono due i messaggi che mi sento di lanciare – continua Michela Giuffrida -: il primo è che c’è necessità di avere maggiore informazione perché le opportunità europee sono tante. Basti pensare che noi abbiamo un plafond da cinque miliardi di euro tra fondi strutturali e interventi diretti per la Sicilia e ad oggi ne sono stati spesi solo 39 milioni di euro. Il secondo invito è quello di fare in modo di essere interattivi rispetto alle opportunità europee perché sul territorio mi accorgo che ci sono tanti amministratori pubblici e altrettanti delegati che non conoscono le opportunità per partecipare a questo o a quel bando. Mettendo insieme le due cose – ha concluso – sfruttando i fondi strutturali e facendo progredire l’isola sul fronte dell’occupazione e dello sviluppo credo che riusciremo nella mission”.

 

FONDI UE, GIUFFRIDA: “EUSAIR A CATANIA OCCASIONE PER SUPERARE GAP”

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«Sono stata relatrice in Parlamento europeo di EUSAIR, la Strategia per la macroregione Adriatico-Ionica che a Catania celebra il suo 3^ Forum internazionale. Sono profondamente convinta che la Coesione territoriale debba essere priorità della Unione Europea. Raggiungere un equilibrio paritario tra regioni Ue, permettere a quelle svantaggiate, in difficoltà come la Sicilia, di crescere ed arrivare al livello di sviluppo economico proprio di quei territori che tali sono grazie all’uso dei fondi europei. Questo è l’obiettivo e le strategie macroregionali sono lo strumento, proprio perché basate su approccio orizzontale, per favorire la cooperazione tra regioni di una stessa grande area che, al di lá dei confini, condividono importanti risorse. Auspico perciò che il Forum, importante appuntamento annuale sull’attuazione della Strategia, possa essere anche l’occasione per fare sistema tra i diversi livelli di governance e la Sicilia, e dare così ulteriore impulso alla fruizione dei fondi strutturali a noi destinati». Lo afferma Michela Giuffrida, eurodeputato del Pd, che sarà tra i relatori del panel d’onore all’apertura del Forum “European Union Strategy for the Adriatic and Ionian Region”, che il 24 e 25 maggio ospiterà a Catania (Monastero dei Benedettini) due Commissari europei, i ministri degli otto paesi EUSAIR (quattro stati UE: Italia, Croazia, Slovenia e Grecia e quattro partner sulla strada dell’integrazione nell’Unione: Albania, Serbia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro), i rappresentanti del Governo italiano oltre ai governatori regionali e ai principali player di EUSAIR.

«La Strategia ha rappresentato un momento di svolta per la politica di coesione – continua Giuffrida – perché la macroregione ha in sé, già nei territori che include, molti caratteri di innovazione: paesi membri dell’Unione europea e paesi che con l’Unione confinano, che insieme guardano all’Europa per programmare, pianificare, coordinare crescita e sviluppo nel pieno rispetto delle risorse che possiedono».

Allineare le azioni da intraprendere e rendere concreta la Strategia è la scommessa di oggi anche perché, a quasi quattro anni dal suo lancio, la Commissione europea ha pubblicato valutazioni dello stato di avanzamento non soddisfacenti. 

«L’aspetto più problematico – spiega l’eurodeputato catanese – era e rimane la governance, cioè la capacità delle amministrazioni dei territori della macroregione di coordinarsi, di programmare, di realizzare i progetti. C’è come un vuoto tra quella che è la volontà politica espressa a livello europeo e la capacità della sua realizzazione. Una sollecitazione critica, quella che arriva da Bruxelles, che la Regione siciliana deve raccogliere anche con una maggiore presenza e partecipazione alle diverse riunioni di coordinamento».

Seguire la via dell’eco-connettività, mettere a sistema le risorse disponibili favorendo la collaborazione integrata su settori prioritari come ad esempio pesca e blue economy, infrastrutture ed energia, ambiente e attrattivitá turistica-culturale: questi gli obiettivi della Strategia che Michela Giuffrida ha presentato alla Plenaria di Strasburgo tre anni fa ottenendo l’approvazione a larga maggioranza.  

«La Sicilia – aggiunge Giuffrida – che ne ha pieno titolo anche come regione che coordina il pilastro del “Turismo sostenibile” all’interno della Strategia, assuma quella leadership che le spetta, per le peculiarità della nostra Isola, colma di tesori architettonici e culturali, per la sua storia millenaria e in quanto crocevia del Mediterraneo. La Strategia è un efficace contenitore e lo dimostrano altri progetti macroregionali che marciano spediti. Ci sono le risorse, già destinate ai singoli territori, c’è un piano da realizzare, c’è soprattutto la necessità di crescere e progredire nel campo della innovazione, dello sviluppo economico, della occupazione. Altrimenti – conclude l’eurodeputato – saremo costretti ad archiviare EUSAIR tra le occasioni sprecate».

 

GIUFFRIDA: “FARE DI PIÙ E MEGLIO PER UTILIZZO FONDI UE”

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«Fare di più e fare meglio soprattutto in termini di utilizzo delle risorse e di concretezza della governance: due problematiche che vanno affrontate con grande impegno politico per garantire che tutti i Paesi partecipanti investano risorse nelle strategie macroregionali». Così ha esordito l’eurodeputata Michela Giuffrida (Pd) che ha aperto i lavori del Forum Eusair, ospitato al monastero dei Benedettini di Catania.

«La maggiore partecipazione in termini di governance è auspicabile anche e soprattutto in vista delle nuove politiche di bilancio 2021-2027 dell’Unione Europea, che stanno velocemente cambiando per affrontare le nuove emergenze – ha continuato Giuffrida – abbiamo già delle anticipazioni, per esempio, sulla redistribuzione dei finanziamenti a sostegno delle politiche regionali. Notizie che non ci rendono ottimisti, in quanto verranno fissati dei paletti inflessibili che riguardano soprattutto le Regioni, con la rivalutazione dei criteri nazionali per l’utilizzo dei fondi strutturali».

L’europarlamentare fa riferimento alla gestione condivisa Ue-Stati nazionali dei fondi di coesione, sviluppo rurale, pesca, fondo sociale, asilo e immigrazione, gestione delle frontiere e sicurezza: «Per quanto riguarda i controversi parametri di assegnazione delle risorse non abbiamo ancora i criteri di concentrazione tematica, ma solo un’indicazione che fa riferimento al reddito nazionale lordo – continua Michela Giuffrida – secondo questo quadro, gli Stati e non più le Regioni saranno divise in tre categorie: sotto il 75%, fra il 75% e il 100%, sopra il 100%. Ecco come cambierà l’approccio della commissione rispetto alla ripartizione dei fondi: il rischio purtroppo è che ciò porti a un uso politico della coesione da parte dei diversi governi nazionali. Alla luce di questo, è importantissimo ed essenziale ottimizzare le risorse già oggi in un finale di programmazione che può godere di fondi assegnati alle regioni, da implementare nell’ambito delle macroregioni. Il tutto, in previsione dei tagli che avverranno in un futuro prossimo, oggi stimati intorno al 5%, ma che realisticamente non sappiamo a quanto ammonteranno».

Uno scenario che potrebbe tradursi in centinaia di milioni di euro in meno per le regioni del Sud, soprattutto per il settore dell’agricoltura, vitale per il nostro sviluppo.

Un motivo in più per fare rete e per far sì che le Regioni diano maggiore attenzione alle opportunità offerte dall’Europa per una rinnovata progettualità sarà la visita in Sicilia il prossimo autunno del commissario europeo per la Politica regionale Corina Cretu, annunciata e promossa proprio da Michela Giuffrida.

GIUFFRIDA “FORUM EUSAIR SIA IMPULSO A FASE ATTUATIVA MACROREGIONE”

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“La discussione su ciò che sarà la politica di coesione dopo il 2020, a Bruxelles, è già in stato avanzato.  Nel Parlamento europeo e nella Commissione di Sviluppo regionale, di cui faccio parte, mi sono opposta fermamente a tagli di bilancio che penalizzino regioni, come la Sicilia, che hanno invece bisogno di tutto l’appoggio della Unione Europea. Ma, come ho sottolineato proprio nel mio intervento di apertura del Forum, la nostra regione pur avendo, al momento, le risorse europee necessarie per realizzare progetti di sviluppo economico e di incentivo all’occupazione, sconta ritardi cospicui nella certificazione della spesa. La Macroregione, che possiamo considerare come un grande contenitore di idee e progettualità nel comune denominatore di una grande area comprendente ben 8 Stati, è uno strumento formidabile per raggiungere questi obiettivi”. Lo dice l’eurodeputato Michela Giuffrida, componente della Commissione Sviluppo Regionale del Parlamento europeo, a conclusione del III Forum Eusair che si è svolto a Catania. 

“Serve, grazie soprattutto a concrete iniziative che la Regione siciliana deve porre in essere, passare rapidamente alla fase operativa, con una governance che avvii i progetti e partecipi attivamente al ‘disegno’ che la Commissione europea ci ha consegnato e che inciderà sempre più nelle politiche di bilancio dell’immediato futuro – conclude Giuffrida -. Altrimenti la Macroregione Adriatico Ionica, che già vede altri territori portare a compimento i loro obiettivi, sarà soltanto una occasione perduta”.

 

CIOCCOLATO DI MODICA IGP, GIUFFRIDA “ORA FARE SISTEMA”

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“Non è ancora l’ultimo capitolo di un percorso che, in veste di componente siciliana della commissione Agricoltura del Parlamento Ue, mi onoro di aver seguito sin dall’inizio e in tutte le sue fasi, ma è sicuramente un traguardo importantissimo per la Sicilia e per le nostre produzioni agroalimentari di qualità”. Così l’eurodeputata del Pd, Michela Giuffrida, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del riconoscimento del marchio Igp per il cioccolato di Modica. La pubblicazione conferisce alle autorità di uno Stato membro o di un Paese terzo oppure a persone fisiche o giuridiche il diritto di opporsi alla domanda di registrazione entro tre mesi, trascorsi i quali la denominazione viene registrata nella lista Ue dei prodotti alimentari di qualità.

“Il marchio di qualità europeo – ricorda Michela Giuffrida – tutelerà, dal momento della conclusione definitiva dell’iter, il Cioccolato di Modica Igp sui mercati internazionali, ovvero la destinazione più importante dei nostri prodotti d’eccellenza. Così come è successo per l’olio, riconosciuto dopo una battaglia di cui sono stata protagonista, anche per il cioccolato il marchio di qualità diventerà l’arma più efficace per difendersi da consistenti fenomeni di imitazione e contraffazione. Nell’uno e nell’altro caso – ricorda l’eurodeputato siciliano – ho avuto l’onore di accompagnare un percorso fatto non solo di disciplinari, norme burocratiche ed adempimenti amministrativi, ma anche di eventi organizzati personalmente in Sicilia e a Bruxelles, l’ultimo dei quali – come ha in quella occasione ricordato il Presidente Tajani che l’ha inaugurato – è stato l’evento dedicato alle tipicità enogastronomiche con la maggiore partecipazione di pubblico e buyers internazionali che si sia tenuto al Parlamento europeo”.

“L’Igp, un prestigioso riconoscimento che l’Unione Europea attribuisce ai prodotti agricoli e alimentari fortemente caratterizzati dall’origine geografica, sinonimo di qualità ed eccellenza territoriale controllata – conclude Giuffrida – sarà a breve realtà ma ora tocca a tutti noi, al Consorzio, che ha tenacemente ed efficacemente lavorato per perseguire l’obiettivo, e ai produttori di Modica, fare sistema e metterlo a frutto con la promozione sul territorio e sui mercati mondiali che, lo dicono i dati, hanno tanta ‘voglia’ di Sicilia”.

 

GIUFFRIDA “DA UE OK A CIOCCOLATO DI MODICA IGP”

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“Nella seconda metà di maggio sulla Gazzetta Ufficiale europea, sarà pubblicato il decreto che riguarda il riconoscimento del marchio di Indicazione Geografica Protetta per il Cioccolato di Modica, uno dei prodotti-simbolo delle tipicità agroalimentari siciliane, che ha ottenuto il parere positivo della Commissione europea”. Lo annuncia da Bruxelles Michela Giuffrida, membro della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, che dalle prime battute ha seguito l’iter per il riconoscimento.

“La Commissione Europea – aggiunge l’eurodeputato – ha concluso qualche giorno fa l’esame del dossier chiudendo così la delicata istruttoria avviata a giugno del 2017, dopo il via libera del Ministero per le Politiche agricole italiano, dando così il suo parere favorevole al conferimento del marchio europeo. Dal momento della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea dovranno poi trascorrere 90 giorni ulteriori previsti dalle procedure e, se non sarà registrata alcuna opposizione da parte degli altri Stati membri, potremo finalmente festeggiare un nuovo marchio d’eccellenza europeo per la Sicilia e un nuovo traguardo, dopo l’ottenimento del marchio IGP per l’olio Sicilia”. 

A garantire i consumatori, e a far affermare il Cioccolato di Modica sui mercati mondiali, saranno dunque il “bollino” europeo e un dettagliato quanto rigido disciplinare che definisce le caratteristiche di un cioccolato unico nel suo genere per ingredienti e per procedimento di lavorazione.

“Il marchio di qualità europeo – afferma Giuffrida – tutelerà da ora in poi il Cioccolato di Modica IGP sui mercati internazionali, cioè lì dove già oggi i nostri prodotti di eccellenza sono molto richiesti ma proprio per questo purtroppo soffrono di consistenti fenomeni di imitazione e contraffazione”. Una tutela indispensabile per un prodotto che ha assunto il ruolo di testimonial di una intera quanto estesa area, quella del Sud-Est siciliano, dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, che ha sviluppato la sua economia puntando decisamente sul segmento turistico legato all’enogastronomia e ai beni architettonici e culturali. “Ma che vive, sulla pelle dei produttori e prima ancora degli agricoltori e delle piccole aziende familiari, l’aggressione delle politiche commerciali globalizzate”, ricorda l’europarlamentare.

“C’è la necessità e l’urgenza che le Politiche agricole europee – afferma Michela Giuffrida – guardino con diverso approccio ed attenzione alle tipicità regionali che devono assolutamente avere un posto d’onore nelle Politiche commerciali dell’Unione europea. Marchi come Dop e Igp, sono strumenti in grado di fornire un importante valore aggiunto a prodotti che già godono del consolidato e felice accostamento tra identità territoriale ed eccellenza agroalimentare”. 

“E che il marchio Sicilia sia un formidabile valore aggiunto per i prodotti agroalimentari è dimostrato non solo dai dati dell’export in continua crescita ma dall’attenzione che, ad esempio, è stata riservata alla grande vetrina-degustazione che nell’ottobre scorso proprio Michela Giuffrida ha organizzato al Parlamento Europeo – ricorda una nota – anche per dare ulteriore slancio al procedimento Igp per il cioccolato di Modica e che a Bruxelles, città del cioccolato, è ancora ricordato come l’evento di degustazione più partecipato che qui sia stato organizzato”.

“Mi auguro – conclude l’eurodeputato – che questo sia non un punto di arrivo ma un nuovo inizio di un percorso virtuoso che, grazie proprio al sostegno della Unione europea, punti a costruire un’economia siciliana vincente partendo proprio dalle tipicità del territorio e da un brand, il brand Sicilia, che è già conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo”.