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GP Singapore, Pirelli porta le stesse mescole dello scorso anno: C3, C4 e C5

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MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – Ancora un circuito cittadino per la Formula 1 che, dopo la tappa sulle rive del Mar Caspio si sposta praticamente all’Equatore, visto che la città-Stato di Singapore si trova solamente 140 chilometri a Nord della linea immaginaria che separa l’emisfero boreale da quello australe. Sarà uno degli appuntamenti più impegnativi dal punto di vista fisico per i piloti, che possono arrivare a perdere fino a tre chili di peso corporeo durante la gara, anche perché il tracciato molto tortuoso concede poco spazio per rilassarsi quando si è al volante.

Torna per questo appuntamento la collezione speciale dei Pirelli Podium Cap, prodotta da Pirelli Design con il contributo creativo del designer Denis Dekovic: il suo colore è il magenta, capace di catturare l’intensità e la vitalità che contraddistinguono la gara asiatica. Il Podium Cap è già disponibile per l’acquisto sulla piattaforma di e-commerce dedicata. Nessun cambiamento rispetto allo scorso nella selezione delle mescole da asciutto: Pirelli ha infatti confermato la C3 come Hard, la C4 come Medium e la C5 come Soft per la gara di Marina Bay. 

Pur avendo un’opzione più morbida a disposizione, la C6, le valutazioni fatte prima della pausa estiva – le mescole per la seconda parte della stagione sono state annunciate durante il Gran Premio d’Ungheria – hanno escluso la gomma più morbida della gamma 2025 perché le energie esercitate sugli pneumatici e le temperature elevate che contraddistinguono questo appuntamento potevano creare qualche difficoltà sul piano del surriscaldamento. Del resto, in questa gara il degrado della prestazione dei pneumatici è causato principalmente dallo stress termico cui vengono sottoposti.

Se Medium e Hard sono chiaramente le mescole da preferire in gara, la Soft potrebbe essere un’opzione per chi vorrà cercare di sfruttarne il maggior grip alla partenza oppure in caso di neutralizzazioni nel finale di gara. Con le modifiche al tracciato introdotte di recente, i sorpassi non sono più impossibili anche se rimangono ovviamente molto complicati da portare a termine: la possibilità di avere un forte divario di prestazione fra una Soft relativamente fresca e un’eventuale Medium o Hard usata a lungo potrebbe essere un fattore da tenere in considerazione.

Nel 2024 la Medium è stata la mescola preferita alla partenza, con 14 piloti che optarono per la C4; quattro scelsero la Hard e due la Soft. La flessibilità della Medium permise di avere strategie diversificate in termini di scelta del giro in cui effettuare la sosta, visto che il pit-stop unico era, come sempre, l’opzione nettamente più veloce. Il traffico e la gestione delle gomme facilitarono l’estensione degli stint, nel caso più estremo arrivati anche a 49 giri. L’edizione scorsa è stata anche una delle poche a non aver mai avuto alcuna neutralizzazione.

Quello di Marina Bay è uno dei tracciati più tortuosi del calendario. Lungo 4,940 chilometri, comprende 19 curve. Le modifiche introdotte nel 2023 ne hanno ridotto il numero (erano 23), trasformando la parte successiva alla curva 16 in un rettilineo di circa 400 metri di lunghezza. L’asfalto ha le stesse caratteristiche di quello delle strade cittadine limitrofe, con una rugosità molto bassa, e numerose sono anche le strisce della segnaletica che, in caso di pioggia, possono rappresentare un’insidia supplementare. Ci sono ben quattro zone DRS ma i sorpassi restano merce rara. L’aumento della velocità massima nella pit-lane, salito da 60 a 80 km/h, non dovrebbe avere un impatto significativo sulla strategia, con la sosta singola praticamente obbligata.

-Foto ufficio stampa Pirelli-
(ITALPRESS).

Bearman ospite del secondo episodio di “Box Box Box”

MILANO (ITALPRESS) – Oliver Bearman è uno dei più promettenti giovani talenti del motorsport e quest’anno ha già assaporato tre volte il gusto di correre coi “grandi” in un Gran Premio ma, al tempo stesso, è ancora impegnato nel campionato di Formula 2, l’ultimo passo prima di entrare appunto nel mondo della Formula 1. Nel secondo episodio di “Box Box Box”, on line da oggi sul canale YouTube di Pirelli, Ollie, che lo scorso fine settimana a San Paolo del Brasile ha disputato il terzo Gran Premio della sua carriera, il secondo con quella Haas di cui sarà titolare nel 2025, racconta come sta vivendo questa stagione così particolare, chi sono i modelli cui si ispira e qual è il suo sogno.
“Box Box Box” si articola su sei episodi, ognuno contraddistinto da un tema specifico (Velocità, Formazione, Dedizione, Tempo, Adrenalina, Sfida) che fa da fil rouge di una chiacchierata condotta da Tom Clarkson, uno dei più noti giornalisti e presentatori della Formula 1, in attività da quasi trent’anni, con alcuni fra i principali protagonisti della massima competizione automobilistica.
Oltre a quella con Bearman, l’episodio 2 (“Formazione”) include due interviste con personaggi che, pur stando dietro le quinte, sono una parte fondamentale e ormai storica del circus. Il primo è Bruno Michel, CEO di Formula 2 e Formula 3, l’uomo che ha visto passare attraverso i campionati da lui gestiti centinaia di aspiranti campioni – da Lewis Hamilton a Charles Leclerc, tanto per citarne un paio – e che spiega come sia cambiato nel corso degli anni il percorso di crescita dei giovani piloti e anche di chi, una volta, aveva giudicato in maniera errata. Il secondo è Ian Holmes, direttore dei Diritti Media di F1, la persona che gestisce da più di due decenni la diffusione televisiva e oltre di questo sport, ha seguito l’esplosione di un fenomeno come la serie “Drive to Survive” e ora la nascita del film “F1”, che vedrà nel 2025 Brad Pitt protagonista al volante di una vera monoposto sugli schermi cinematografici di tutto il mondo.
La prima puntata, che ha registrato circa un milione di visualizzazioni, ha visto protagonisti il tre volte campione del mondo della Oracle Red Bull Racing, Max Verstappen, il Direttore del FIA Single-seater Department, Nikolas Tombazis, e il Team Principal della McLaren F1 Team, Andrea Stella. Fra gli ospiti delle puntate successive, ascoltabili anche su Spotify, ci saranno anche Charles Leclerc, Mohammed Ben Sulayem, Stefano Domenicali, Valtteri Bottas, Christian Horner, Alex Albon, Gunther Steiner e altri volti noti e meno noti del paddock della Formula 1.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

Gp Brasile, Isola “Gomme all’altezza della situazione”

SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – Max Verstappen ha conquistato una delle più belle vittorie della sua carriera, rimontando dalla diciassettesima posizione sulla griglia fino alla prima. E’ il successo numero 62 del pilota olandese, che non tagliava il traguardo per primo dal 23 giugno scorso, quando si aggiudicò il Gran Premio di Spagna. E’ la vittoria numero otto in questa stagione sia per Verstappen che per la Red Bull, che è arrivata a quota 121, di cui otto sul circuito di Interlagos. “Che dire, è stata una domenica davvero intensa! E’ vero che era già accaduto in passato – anche da quando Pirelli è Global Tyre Supplier della Formula 1 – di avere qualifiche e gara nello stesso giorno ma mai tutto si è svolto in un arco di tempo così compresso e anticipato, con la sveglia che questa mattina è suonata per molte persone nel paddock ben prima dell’alba! Credo che si debba innanzitutto fare un plauso a tutti coloro che hanno reso possibile lo svolgimento integrale del programma di questo fine settimana, nonostante condizioni meteorologiche che, da ieri pomeriggio, hanno decisamente complicato la situazione” l’analisi di Mario Isola. Direttore motorsport Pirelli. “Penso che lo straordinario pubblico di San Paolo del Brasile – quasi trecentomila gli spettatori che sono venuti in pista in questi tre giorni – e chi ha seguito l’evento in televisione e attraverso le piattaforme social sia stato ripagato da uno spettacolo molto emozionante, sia in qualifica che in gara, con un’altalena di emozioni e di stati d’animo impressionante, come spesso succede quando le condizioni della pista riducono il peso delle vetture ed esaltano il talento dei piloti”.
“Dal punto di vista tecnico – ha aggiunto Isola -, lasciamo Interlagos con molte indicazioni interessanti. Oggi in qualifica abbiamo potuto vedere all’opera sia le gomme da bagnato estremo che quelle intermedie e verificarne abbastanza chiaramente le diverse finestre di utilizzo. In gara, c’è stata una fase in cui i due tipi di pneumatici si sarebbero trovati a confronto diretto anche sulla distanza ma la neutralizzazione resasi necessaria per la visibilità precaria ha visto questo confronto in essere solamente per un pugno di giri. Va inoltre tenuto presente che la pioggia è cambiata d’intensità diverse volte e che su un manto d’asfalto appena steso le condizioni di aderenza sul bagnato erano molto limitate, anche a causa dello strato oleoso che si è generato. Tutto considerato, ritengo che entrambe le gomme si siano dimostrate all’altezza della situazione”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

Isola “Rinvio delle qualifiche una sensata conclusione”

SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – “Un vero peccato che la pioggia abbia impedito lo svolgimento delle qualifiche e ci dispiace moltissimo per lo straordinario pubblico di Interlagos che aveva riempito le tribune con grande entusiasmo. Peraltro, le condizioni di sicurezza non erano sufficienti per consentire alle vetture di girare e, successivamente, è entrata in gioco la variabile visibilità: il rinvio a domattina è una logica e sensata conclusione”. Lo ha detto Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, in merito al posticipo delle qualifiche del Gp del Brasile a causa del maltempo. “La Sprint Race è stata molto interessante – ha proseguito Isola, parlando della gara ‘cortà vinta da Norris – Sebbene non si siano visti tantissimi sorpassi, ci sono state lotte interessanti, soprattutto quella fra i primi quattro. La Medium è stata la mescola utilizzata da tutti i piloti, com’era ampiamente nelle previsioni della vigilia. Adesso tutti i team hanno un riferimento molto utile per definire la strategia migliore in vista della gara, anche se vanno tenuti presenti alcuni aspetti”. “Il primo e più ovvio – spiega – è quello delle condizioni meteorologiche, che danno per il pomeriggio di domani una chance di pioggia più elevata rispetto a quella che avevamo per oggi. Il secondo è l’effetto che la pioggia di oggi potrà avere sul nuovo asfalto di Interlagos: è prevedibile che, in caso di gara e/o qualifica sull’asciutto ci sia un reset verso le condizioni di aderenza iniziali”. “Dal punto di vista delle strategie, chiaramente possiamo fare delle previsioni solamente per quanto riguarda una gara sull’asciutto – prosegue Isola – Per quanto abbiamo visto oggi la doppia sosta è l’opzione più realistica, sia in termini di tempo di gara che di livello di gestione dei pneumatici necessario per portarla a compimento. Teoricamente, la sosta singola – usando la Medium e la Hard – potrebbe essere tentata ma non riteniamo che sia una scelta consigliabile visti i livelli di usura che abbiamo avuto nella Sprint con le Medium. E’ chiaro che le squadre hanno potuto prendere degli accorgimenti sull’assetto atti a limitare l’usura ma i dati attualmente in nostro possesso sono altrettanto chiari: chi dovesse prendere quella strada si esporrebbe ad un’incognita non necessaria”. “La doppia sosta dunque è la preferibile, con l’utilizzo delle varie combinazioni di Medium e Hard: va tenuto presente che ogni pilota ha a disposizione un set nuovo e uno usato di C4 e due set nuovi di C3. E’ possibile anche avere la C5 come protagonista di un eventuale ultimo stint, soprattutto se le temperature dovessero essere più basse rispetto a ieri”, ha concluso Isola.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

Gp Brasile, Berra “Pioggia probabile, parametro da considerare”

SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – Saranno due McLaren a partire dalla prima fila nella quinta gara Sprint della stagione, in programma domani alle 11 ora locale sulla pista di Interlagos. Oscar Piastri è stato il più veloce in SQ3, riuscendo a scendere sotto la barriera dell’1’09” (1’08″899) e precedendo di soli 29 millesimi il compagno di squadra Lando Norris. La seconda fila sarà occupata dalla Ferrari di Charles Leclerc (1’09″153) e dalla Red Bull di Max Verstappen (1’09″219). “Quando si arriva su una pista riasfaltata ci sono sempre tantissime incognite, nonostante le simulazioni siano sempre più sofisticate. Non fa eccezione anche una pista storica come quella di Interlagos, che ha visto il manto stradale totalmente rifatto. Per quanto avevamo visto nelle misurazioni effettuate nei giorni scorsi e nell’odierna attività in pista emergono alcuni aspetti significativi. La superficie è molto liscia – i livelli di rugosità sono sensibilmente inferiori a quelli misurati lo scorso anno – ma sono presenti numerosi dossi che complicano la vita a squadre e piloti. Il livello di aderenza era inizialmente in linea con il passato ma è andato aumentando in maniera molto rilevante man mano che le vetture giravano, com’era peraltro prevedibile. Inoltre, abbiamo visto come le differenze della temperatura dell’asfalto possono oscillare tantissimo, soprattutto in relazione con la copertura nuvolosa” l’analisi di Simone Berra, chief engineer Pirelli.
“Un’altra incognita – ma quanto sarà rilevante lo scopriremo soltanto nel caso che dovesse verificarsi – è l’aderenza delle vetture sul bagnato. Alla luce delle previsioni meteorologiche – la chance di pioggia è, al momento, significativa per domani pomeriggio e ancor più importante per domenica – sarà un parametro da tenere in considerazione. In termini di comportamento delle singole mescole e delle relative scelte delle squadre in merito al loro utilizzo, abbiamo visto che tutte le squadre si sono tenute entrambi i set di Hard per il prosieguo del weekend. Considerato che la Medium è la gomma nettamente favorita per essere impiegata nella Sprint, è verosimile prevedere per domenica una strategia su due soste con l’utilizzo della Medium e della Hard, sulla falsariga di quanto avvenuto lo scorso anno. Bisogna infatti tener presente che qui abbiamo selezionato mescole uno step più morbide rispetto al 2023, il che significa che la Hard di oggi è la Medium dello scorso anno e la Medium 2024 è la Soft 2023. Difficile ipotizzare un utilizzo della C5 – la Soft di quest’anno – che, peraltro, non sembra comportarsi male. Un interrogativo che ci resta da analizzare bene nelle prossime ore è capire come mai la Soft non ha dato nella SQ uno step di prestazione in linea con le previsioni. Detto questo, il miglior tempo della giornata è di 1″723 più veloce di quello stabilito lo scorso anno (Norris in SQ3)”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

Tutte le mescole in pista nel finale di stagione

ROMA (ITALPRESS) – Pirelli ha comunicato le squadre le mescole
selezionate per le ultime tre tappe del campionato del mondo di
Formula 1. Tutte e cinque le mescole saranno utilizzate da Las
Vegas ad Abu Dhabi, avendo confermato per ognuno dei tre Gran
Premi le scelte compiute nel 2023. La tripletta conclusiva
dell’anno si aprirà nel deserto del Nevada. Dal 21 al 23 novembre
sul circuito cittadino costruito attorno alla Strip si disputerà
infatti la seconda edizione del Gran Premio di Las Vegas, terzo ed ultimo appuntamento annuale della Formula 1 negli USA: sotto le luci dei riflettori saranno di scena le tre mescole più morbide della gamma (C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft). La stessa selezione sarà riproposta per l’ultimo Gran Premio, quello di Abu Dhabi, in programma dal 6 all’8 dicembre sul circuito di Yas Marina. In mezzo, la Formula 1 farà tappa in Qatar, dove si era già corso nel 2021 e lo scorso anno. A differenza del 2023, quest’anno si corre quasi due mesi dopo (28-30 novembre) e l’umidità dovrebbe dare un pò più di respiro. A Lusail, una pista che sottopone i pneumatici a forze paragonabili a quelle di piste come Silverstone e Suzuka, saranno utilizzate le tre mescole più dure: C1 come Hard, C2 come Medium e C3 come Soft. Come consuetudine, la stagione vivrà un’appendice con un giorno di test che si svolgerà il 10 dicembre ad Abu Dhabi, con un duplice programma. Ogni squadra potrà far girare due monoposto: una riservata ai piloti giovani, che gireranno con le gomme 2024, e una dedicata alle prove con le versioni finali dei pneumatici che saranno impiegati il prossimo anno.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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A Interlagos un rebus difficile da risolvere

ROMA (ITALPRESS) – Il Gran Premio di San Paolo chiude una lunga trasferta della Formula 1 nel continente americano. Il fine settimana di gara di Interlagos segue infatti quelli di Austin e Città del Messico, tutti a distanza di sette giorni l’uno dall’altro. C’è un filo – in questo caso molto scuro – che lega le tre piste nelle Americhe: l’asfalto nuovo. Ma se ad Austin e a Città del Messico la riasfaltatura è stata parziale, a San Paolo è il manto è nuovo per tutti i 4,309 chilometri di lunghezza del tracciato, pit-lane inclusa. I lavori sono terminati da poco e l’asfalto è stato accuratamente pulito, usando anche un sistema di lavaggio con acqua ad alta pressione che toglie la patina che solitamente copre un bitume totalmente nuovo aumentandone al contempo la rugosità. C’è quindi, evidenziano da Pirelli, una grossa incognita che aspetta piloti e squadre in questo weekend. A rendere il rebus ancor più complicato da risolvere si aggiunge anche la scelta di Pirelli di portare in Brasile un tris più morbido rispetto allo scorso anno: saranno infatti la C3 come Hard, la C4 come Medium e la C5 come Soft le mescole a disposizione.
Inoltre, il Gran Premio si svolgerà col formato Sprint – quindi con una sola sessione di prove libere per cercare il miglior assetto, anche se – come si è visto ad Austin – la gara “corta” nei fatti si sta dimostrando molto utile proprio per affinare il bilanciamento delle monoposto in vista del Gran Premio vero e proprio. A Interlagos le forze laterali e longitudinali esercitate sui pneumatici lungo le quindici curve che compongono il tracciato – che si percorre in senso antiorario – sono di intensità medio bassa e ben distribuite fra i due assi. Peraltro, uno degli effetti del nuovo asfalto potrebbe essere un abbassamento dei tempi sul giro e, conseguentemente, un aumento della frequenza dello sforzo cui vengono sottoposte le gomme. Solitamente il weekend del Brasile promette spettacolo. L’autodromo intitolato a Josè Carlos Pace offre diverse opportunità di sorpasso ma altri fattori più casuali – come un’elevata chance di neutralizzazioni e un’estrema variabilità nelle condizioni meteorologiche – rendono l’esito del fine settimana spesso molto incerto e difficile da pronosticare. Solitamente, la strategia più veloce prevede due soste, privilegiando l’utilizzo delle mescole più morbide. Lo scorso anno, tutti i piloti – ad eccezione di uno – scelsero di partire con la Soft ma una bandiera rossa alla partenza consentì il passaggio alla Medium per poi completare la corsa con un secondo treno di Soft. Quest’anno lo step più morbido potrebbe offrire un ventaglio di soluzioni più ampio, rendendo così ancora più spettacolare la gara. Quest’anno ricorre il trentennale della tragica scomparsa di Ayrton Senna e, così come accaduto nel maggio scorso a Imola, anche a Interlagos sono in programma iniziative e tributi. Ne sarà parte anche la Pirelli che, in collaborazione con l’Instituto Senna, metterà all’asta una versione particolare del Pole Position Award, personalizzata con i colori del Brasile e con il logo della leggenda brasiliana. Analogamente, così come avvenuto altre cinque volte quest’anno, il Pirelli Podium Cap sarà in edizione speciale, anche qui riproducendo gli stessi simboli – i colori della bandiera nazionale e il suo logo – di un pilota che rimarrà sempre nel cuore non soltanto di tutti i brasiliani ma anche di tutti gli amanti della Formula 1.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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Isola “Confermate previsioni, sosta singola assoluta protagonista”

CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Da Austin a Città del Messico ci sono oltre 1.200 chilometri di distanza ma sembra non essere cambiato molto rispetto ad una settimana fa. In Texas aveva vinto una Ferrari e una Ferrari ha vinto nella capitale messicana. L’unica differenza è che stavolta è stato Carlos Sainz a passare per primo sotto la bandiera a scacchi mentre il compagno di squadra Charles Leclerc ha finito la corsa al terzo posto. In mezzo alle due Rosse si è piazzato Lando Norris. Questa è la quarta vittoria nella carriera del pilota spagnolo, la seconda in questa stagione dopo quella di Melbourne. Per la Ferrari questo è il successo numero 248, il secondo consecutivo e il quinto nel 2024: era dal 2018 che la squadra italiana non vinceva così tanti Gran Premi in un anno. Questa di oggi è la terza vittoria della Scuderia sul tracciato intitolato ai fratelli Rodriguez dopo quelle di Jacky Ickx nel 1970 e di Alain Prost nel 1990. Dopo il risultato di oggi il vantaggio di Verstappen nella classifica Piloti si è ridotto a 47 punti su Norris e a 71 su Leclerc. Nella classifica Costruttori la McLaren è sempre prima con 566 punti mentre la Ferrari (537) ha scavalcato la Red Bull, ora terza con 512.
Alla partenza 14 piloti hanno scelto la Medium, evidenziano da Pirelli, sei (Perez, Ocon, Colapinto, Lawson, Bottas e Zhou) la Hard. La corsa è stata neutralizzata già al primo giro a causa della collisione fra Tsunoda e Albon, che ha costretto entrambi al ritiro. Nei primi giri dopo la ripartenza c’è stata tantissima azione in pista con sorpassi e controsorpassi – con diverso lavoro per gli Steward – poi la situazione si è stabilizzata, soprattutto nelle prime posizioni, per poi ravvivarsi nel finale, coi duelli fra Leclerc e Norris e fra i due piloti della Mercedes. Le uniche variabili sono state la rimonta di Verstappen, piombato nelle retrovie dopo la doppia penalità per un totale di 20″ per poi risalire in sesta posizione, e la partita a scacchi a distanza per ottenere (o togliere ad un avversario diretto) il punto addizionale per il giro più veloce della corsa. Lo stint più lungo con le Medium lo ha completato Piastri, arrivato a percorrere i primi 39 giri con un set di C4. In assoluto, il primato per la porzione di gara più lunga con uno stesso treno di gomme se l’è aggiudicato un habituè della specialità, vale a dire Bottas, che ha completato 49 tornate con la Hard.
Al netto dei pit-stop effettuati negli ultimissimi giri per stabilire il miglior tempo sul giro, tutti i piloti hanno impostato la strategia su una sola sosta. L’unico a farne due è stato Perez che, partendo dalle retrovie, ha provato a fare qualcosa di diverso. “Una corsa che ha dato il meglio in termini di emozioni nei primi, intensissimi giri e poi è andata progressivamente congelandosi, almeno per quanto riguarda le prime posizioni, per poi ravvivarsi nuovamente nel finale, con i duelli fra Leclerc e Norris e quello, più prolungato, fra Hamilton e Russell. – ha evidenziato Mario Isola, Direttore Motorsport Pirelli – Alle spalle dei primi cinque classificati, invece, l’azione non è mai mancata e si è ulteriormente ravvivata negli ultimissimi giri con diversi piloti che si sono fermati per cercare il giro più veloce. Dal punto di vista della strategia sono state confermate le previsioni della vigilia, con la sosta singola come assoluta protagonista e quella che prevedeva la partenza con la Medium per passare alla Hard come la più veloce fra le tre combinazioni possibili. Lo ha dimostrato ad esempio Piastri che, pur partendo molto indietro, ha seguito la stessa strategia dei primi e ha finito comunque nei punti. Di solito, le gare su una sosta richiedono un’attenta gestione degli pneumatici ma oggi abbiamo visto come i piloti abbiano potuto spingere senza preoccuparsi troppo del degrado che è stato molto limitato su entrambe le mescole. La Medium ha avuto un pò di graining ma non ha penalizzato eccessivamente le prestazioni mentre la Hard è risultata sempre efficace, anche per chi ha effettuato gli stint più lunghi, arrivati a sfiorare quota 50 giri”, ha concluso Isola.
– Foto: Ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

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