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Pirelli punta in Arabia Saudita sulle tre mescole centrali

MILANO (ITALPRESS) – A pochi giorni dal debutto stagionale in Bahrain la Formula 1 si sposta dal Golfo Persico al Mar Rosso per la seconda gara, in programma da giovedì 7 a sabato 9 marzo. La distanza in linea d’aria che separa il circuito permanente di Sakhir da quello cittadino di Gedda è di circa 1260 chilometri ma le caratteristiche tecniche dei due tracciati sono molto diverse. Da una pista contraddistinta da un asfalto molto abrasivo, dove il degrado termico è particolarmente rilevante e dove stabilità in frenata e trazione sono fattori determinanti si passa ad un asfalto piuttosto liscio e ad una pista velocissima (oltre 250 Km/h di media), seconda solo a Monza. Coi suoi 6,174 chilometri di lunghezza, da ripetere 50 volte, il circuito ha una forma particolarmente sinuosa ed è il secondo più lungo del calendario ma il primo come numero di curve (27), molte delle quali si percorrono a media e alta velocità, sottoponendo così gli pneumatici ad elevate forze laterali. Così come in Bahrain, qualifiche e gara si svolgeranno di sera (ore 20 locali), con temperature quindi sensibilmente inferiori rispetto a quelle delle prime prove libere del giovedì e del venerdì. Sulla falsariga di quanto avvenuto nelle tre precedenti edizioni di questa gara, la Pirelli ha selezionato le tre mescole centrali della gamma: la C2 come Hard, la C3 come Medium e la C4 come Soft. Un’altra differenza col Bahrain è la strategia di gara. Sabato scorso ala stragrande maggioranza dei piloti ha effettuato due soste, con i tre pit-stop come unica eventuale alternativa plausibile mentre a Gedda è assai prevedibile assistere a una corsa basata su una sola sosta, con i piloti che alterneranno Medium e Hard anche in base alla posizione sulla griglia di partenza. Trattandosi di un tracciato cittadino le vie di fuga sono piuttosto limitate e il rischio di incidenti abbastanza elevato, con conseguente alta possibilità di vedere in pista la safety-car o, addirittura, di assistere ad un’interruzione. I sorpassi non sono particolarmente agevoli: il punto più facile dove superare è la staccata della curva 1.
Come spesso avviene sui tracciati cittadini, l’evoluzione della pista sarà molto veloce e in qualifica sarà determinante scegliere il momento ideale per fare il tempo sul giro, così come lo sarà fare una preparazione ottimale del giro di lancio: nelle scorse edizioni si è visto spesso come i piloti ne effettuassero addirittura due prima di portare le Soft alla giusta temperatura, con le conseguenti problematiche di traffico che potrebbero crearsi. Oltre al secondo appuntamento stagionale della Formula 2, il circuito di Gedda vedrà il debutto della F1 Academy per il primo dei sette eventi, tutti in concomitanza con un Gran Premio, del campionato tutto al femminile di cui Pirelli è Official Tyre Partner per il secondo anno consecutivo. L’azienda rinforza così il suo impegno a fianco dei giovani piloti per facilitarne la crescita professionale e fornire un più ampio ventaglio di opportunità in grado di condurli al vertice delle loro specialità, spesso – come già accaduto in passato – avendo sempre corso su pneumatici Pirelli. Tutte le vetture in gara, monteranno pneumatici Pirelli P Zero DM da 13 pollici, gli stessi utilizzati nella scorsa stagione e in tutte le serie della Formula 4 di cui Pirelli è fornitore. I P Zero DM sono progettati per mantenere un costante livello di performance anche con chilometraggi elevati in modo da consentire alle pilote in gara di sviluppare la loro sensibilità di guida, prima di dover affrontare le variabili tipiche dei campionati maggiori relative all’usura delle gomme. Ogni pilota avrà a disposizione 14 pneumatici da asciutto (tre set e mezzo) e 8 pneumatici da pioggia (due set) per ogni fine settimana di gara. La pilota più veloce nella sessione di qualifica riceverà il Pirelli Pole Position Award rappresentato dalla riproduzione in scala di uno pneumatico P Zero, proprio come accade già in Formula 1. Chi festeggerà un podio indosserà invece il classico podium cap Pirelli ma di colore viola, edizione limitata per la serie.
Da quest’anno, inoltre, F1 Academy diventa uno dei campionati propedeutici per le classiche categorie cadette perchè le prime cinque pilote classificate otterranno punti per la Superlicenza Fia. La serie potrà essere considerata una piattaforma anche dalle pilote locali che avranno ora la possibilità di partecipare come Wild Card anche ad una sola tappa.
– foto Ipa Agency –
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Soft più competitiva in Bahrain grazie a temperature più fresche

SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – Max Verstappen inizia la sua stagione con un Grande Slam, dominando il weekend del Gran Premio del Bahrain. Il tre volte campione del mondo non ha soltanto vinto la gara dopo essere partito dalla pole position ma ha anche percorso in testa tutti e 57 i giri previsti e ha ottenuto il punto addizionale del giro più veloce in gara con uno stratosferico 1’32″608 (giro 39), un tempo inferiore di quasi un secondo e mezzo rispetto a quello del secondo, Leclerc (1’34″090). Lo svolgimento della corsa ha rispettato in larga parte le previsioni e le simulazioni effettuate dopo le qualifiche, sia in termini di utilizzo e comportamento degli pneumatici sia per quanto riguarda le strategie. Tutti i piloti sono partiti con le gomme Soft per poi passare alle Hard. Chi, come la coppia della Red Bull, aveva soltanto un set di C1 a disposizione, ha utilizzato il treno di C3 nuovo che era rimasto dopo le qualifiche per concludere la gara mentre la stragrande maggioranza degli altri piloti ha invece usato il secondo set di Hard per il terzo e ultimo stint. Le eccezioni, quattro, si contano infatti sulle dita di una mano: Nico Hulkenberg (Haas), costretto a fermarsi già al primo giro per un contatto in partenza, ha fatto tre soste, così come Pierre Gasly (Alpine) e Logan Sargeant (Williams) hanno cercato di fare qualcosa di diverso facendo due stint con le Hard e due con le Soft mentre Daniel Ricciardo (Racing Bulls) ha sì fatto due soste ma ha scelto una C3 nuova per finire la gara. “Il primo Gran Premio della stagione 2024 è sembrato quasi un’appendice del campionato scorso, con un pilota come Verstappen in grado di staccare tutti con facilità e con un grandissimo equilibrio alle sue spalle – commenta Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Non è un caso che siano state cinque squadre a spartirsi i dieci posti nella zona punti, praticamente nello stesso ordine di classifica con cui era terminata la scorsa stagione: unica eccezione la Ferrari davanti alla Mercedes. Dal punto di vista del comportamento delle gomme, non abbiamo registrato alcuna sorpresa: del resto le gomme sono praticamente le stesse rispetto alla gara dello scorso anno e siamo arrivati qui dopo tre giorni di test che hanno permesso alle squadre di analizzarne in ogni dettaglio la prestazione. Le temperature leggermente più fresche hanno reso la Soft ancora più competitiva perchè il degrado è stato più gestibile, considerate le caratteristiche della pista: ciononostante, soltanto la Red Bull fra i team di vertice ha preso sin dall’inizio del weekend una direzione precisa in termini di strategia mentre gli altri hanno preferito andare sul sicuro, tenendosi due Hard per la gara”.
Zane Maloney (Rodin) è stato il grande dominatore del primo weekend della stagione di Formula 2: il pilota delle Barbados si è imposto sia nella Sprint Race di venerdì che nella Feature di oggi pomeriggio, conquistando in totale 36 punti. A Sakhir ha fatto il debutto in gara la nuova generazione monoposto e, chiaramente, c’è ancora margine di miglioramento per squadre e piloti nella messa a punto del nuovo pacchetto vettura-gomme. Le due mescole – Hard e Soft – portate qui dalla Pirelli sono state piuttosto in linea con le previsioni, magari con una differenza di prestazione e di degrado inferiore a quanto si era notato con la monoposto dello scorso anno.
Sono Arvin Lindblad (Prema) nella Sprint Race e Luke Browning (Hitech) nella Feature i vincitori delle gare del primo appuntamento stagionale della Formula 3: debutto per la nuova Hard messa a disposizione delle squadre. Il comportamento della mescola è stato in linea con le aspettative e, soprattutto, ha rispettato quei target di prestazione che erano stati definiti insieme al promoter del campionato.
La Formula 1 torna in pista già la prossima settimana con il secondo appuntamento della stagione, il Gran Premio dell’Arabia Saudita, che si correrà dal 7 al 9 marzo sul circuito cittadino di Gedda. Come in Bahrain anche in Arabia, la gara sarà di sabato. Pirelli porterà sul circuito dell’Arabia Saudita le mescole C2, C3 e C4. Le gare di supporto vedranno protagoniste nuovamente le vetture di Formula 2 mentre ci sarà il debutto della F1 Academy, la serie tutta al femminile di cui la Pirelli è fornitore esclusivo di pneumatici.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Isola “In Bahrain una qualifica molto interessante”

SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – “Una qualifica molto interessante, dove i dettagli hanno fatto la differenza. In Q1 abbiamo visto 19 piloti in meno di un secondo e anche in Q3 fra il primo e il nono – Hulkenberg, decimo, è stato l’unico pilota a non utilizzare Soft nuove – ci sono soltanto cinque decimi. Il fatto che il miglior tempo della giornata sia stato ottenuto da un pilota, Leclerc, che non è in pole è un ulteriore conferma di questo equilibrio. La gara di domani si preannuncia quindi ancor più interessante”. Lo ha detto Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli, al termine delle qualifiche del Gp del Bahrain, che hanno assegnato la prima pole stagionale a Verstappen. “Dal punto di vista delle strategie, la doppia sosta è l’opzione sulla carta più veloce, con Hard e Soft come grandi protagoniste – ha sottolineato Isola – Tutti probabilmente preferiranno prendere il via con la Soft ma chi, come la Red Bull, avrà a disposizione un solo set di C1, dovrebbe effettuare la prima sosta fra il giro 13 e il 18 per passare a questa mescola per poi fermarsi fra il giro 37 e il 43 per chiudere di nuovo con la Soft”. “Chi invece sfrutterà due treni di Hard dovrebbe fermarsi la prima volta fra il giro 11 e il 16 e poi ancora fra il 32 e il 38. La doppia sosta con l’utilizzo di tutte e tre le mescole è più lenta e potrebbe rivelarsi un’opzione valida soltanto se le condizioni della pista dovessero evolversi più rapidamente del previsto, com’era accaduto ad esempio nell’ultima giornata di test della scorsa settimana. Più plausibile, invece, una strategia a tre soste per sfruttare il potenziale della Soft nel caso ci dovesse essere una neutralizzazione nell’ultima parte della gara”, ha concluso Isola.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Mercedes al comando nella prima giornata di libere in Bahrain

SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – Il primo weekend della stagione più lunga nella storia della Formula 1 si è aperto nel segno della Mercedes. La squadra diretta da Toto Wolff ha piazzato i suoi due piloti in cima alla classifica della seconda sessione di prove libere in Bahrain, la più significativa visto che si svolge nelle condizioni che si ritroveranno domani in qualifica e sabato in gara. Il più veloce della giornata è stato Lewis Hamilton (1’30″374), col compagno di squadra George Russell staccato di 206 millesimi di secondo. Alle spalle della coppia Mercedes si sono piazzati cinque piloti di cinque squadre diverse, nell’ordine Fernando Alonso (Aston Martin), Carlos Sainz (Ferrari), Oscar Piastri (McLaren), Max Verstappen (Red Bull) e Nico Hullkenberg (Haas), tutti racchiusi in 286 millesimi, con il tedesco distante 510 millesimi dal tempo di Hamilton.
La giornata è stata caratterizzata da un vento piuttosto sostenuto e da temperature (FP2 sotto i 20° di temperatura dell’aria) sensibilmente inferiori a quelle che di solito accompagnano il Gran Premio del Bahrain che, va detto, quest’anno si svolge un pò in anticipo rispetto al consueto e, anche se in misura minore, a quelle registrare nei test della scorsa settimana. Il tempo di Hamilton è stato di poco meno di sei decimi inferiore al miglior tempo di FP2 del 2023 (Alonso, 1’30″907) e distante 666 millesimi dalla pole position dello scorso anno, ottenuta da Verstappen. La giornata odierna ha anche visto il debutto in un Gran Premio delle gomme Pirelli certificate FSC. In un modo o nell’altro, tutte e tre le mescole da asciutto selezionate per questo Gran Premio sono state protagoniste nelle due sessioni di prove libere. La C2 e la C3 si sono suddivise la scena, con la prima utilizzata maggiormente in FP1 e la seconda in FP2. Nessuno ha montato un set di C1, un segno piuttosto inequivocabile della volontà di conservare uno se non tutti e due i set disponibili per la gara. Uno scenario che si era già verificato su questa pista lo scorso anno e che era emerso come verosimile anche dopo i test della scorsa settimana. “Una giornata molto interessante, perchè abbiamo iniziato a vedere i reali valori in campo, anche se rimangono le consuete incognite sul quantitativo di benzina usato e sull’utilizzo delle power unit – commenta Simone Berra, chief engineer Pirelli – Abbiamo visto le squadre effettuare scelte praticamente identiche in termini di utilizzo dei pneumatici, con una preferenza per la C2 nella prima sessione e per la C3 nella seconda, quando le condizioni dell’asfalto saranno simili a quelle che si avranno in gara, mentre i due treni di C1 sono stati risparmiati per il prosieguo del weekend”. “I long run effettuati in FP2 sono stati effettuati quasi tutti sulla C3 e hanno dimostrato come anche la mescola più morbida possa risultare competitiva sulla lunga distanza – ha aggiunto Berra – Per quanto riguarda la C2, già si era visto nei test che la differenza in termini di prestazione con la C1 è abbastanza ridotta ma la mescola più dura assicura una maggior costanza e la fa quindi preferire in ottica gara”.
– foto Ipa Agency –
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Debuttano in F1 i pneumatici da corsa certificati Fsc

ROMA (ITALPRESS) – Pirelli è la prima azienda a realizzare una completa gamma di pneumatici certificati FSC (Forest Stewardship Council) e destinati ad una competizione automobilistica. A partire da quest’anno, tutte le gomme utilizzate nel FIA Formula One World Championship saranno infatti contraddistinte dal logo FSC, certificando così che tutta la gomma naturale utilizzata nel pneumatico2 rispetta tutti i criteri di sostenibilità ambientale e sociale definiti da una organizzazione non governativa e multistakeholder leader mondiale per la gestione sostenibile delle foreste. Annunciata lo scorso 10 ottobre, in occasione del rinnovo della partnership di Pirelli come Global Tyre Supplier della Formula 1 almeno fino al 2027, la certificazione viene applicata a tutte le tipologie di pneumatici utilizzati in pista a partire dai test svoltisi sulla pista di Sakhir dal 21 al 23 febbraio scorsi. L’introduzione dei pneumatici certificati è stata deliberata dopo un programma di test, iniziato già nel 2022, che ne ha confermato l’assoluta trasparenza in termini di prestazioni e di affidabilità. Oggi, con la prima sessione di prove libere del Gp del Bahrain, ecco quindi il debutto delle gomme certificate FSC in un Gran Premio. Si tratta di un passo avanti importante che riflette l’impegno di Pirelli nel portare performance e soluzioni sempre più sostenibili anche nell’ecosistema delle competizioni automobilistiche, a partire dalla sua massima espressione tecnologica e sportiva, la Formula 1. “Il debutto del nostro pneumatico certificato FSC nel mondo delle competizioni automobilistiche rappresenta un momento significativo nel percorso che Pirelli ha intrapreso sul fronte della sostenibilità – ha detto Giovanni Tronchetti Provera, Executive Vice President Motorsport, Sustainability and Future Mobility – Nel 2021 siamo stati i primi ad equipaggiare una vettura stradale con un pneumatico certificato FSC e ora siamo orgogliosi di essere i primi a farlo anche nel mondo delle corse. Per la nostra azienda l’impegno in Formula 1 costituisce uno straordinario laboratorio a cielo aperto non soltanto per sperimentare e testare nuove soluzioni tecniche e per migliorare i processi di ricerca e di sviluppo nella produzione dei pneumatici stradali ma anche per unire la massima performance, tipica di un ambiente così sfidante come quello dell’automobilismo sportivo, all’impegno per un mondo sempre più sostenibile”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Asfalto abrasivo, trazione e vento fra i fattori chiave in Bahrain

MILANO (ITALPRESS) – A distanza di una settimana dai primi test pre-stagionali, i team di Formula 1 tornano da giovedì 29 febbraio a sabato 2 marzo sul tracciato di Sakhir per il primo appuntamento della stagione 2024. Il calendario del weekend è anticipato di un giorno, così come accadrà la settimana successiva in Arabia Saudita: due sessioni di prove libere il giovedì, terze prove libere e qualifiche il venerdì e gara il sabato. Una scelta, quella di Formula 1, fatta per rispettare l’inizio del Ramadan, che coinciderà proprio con la seconda domenica di marzo. Le squadre arriveranno al primo appuntamento della stagione con tanti dati a disposizione sul comportamento del pacchetto vettura-gomme su una pista contraddistinta da un asfalto molto abrasivo e su cui trazione e stabilità in frenata sono fattori che hanno un peso molto importante sulla prestazione, tanto sul giro secco quanto sulla lunga distanza. L’asfalto del tracciato di Sakhir solitamente presenta un’evoluzione piuttosto limitata durante lo svolgimento, con le maggiori differenze legate all’irraggiamento, visto che due sessioni su tre di prove libere si tengono quando il sole è ancora alto. Un fattore meteorologico che ha spesso influito sul comportamento delle vetture è il vento, sia perchè può portare sabbia in pista sia perchè con le sue folate può renderlo imprevedibile. Il degrado termico dei pneumatici sarà significativo e potrà essere decisivo sul livello della prestazione in gara mentre l’usura è piuttosto contenuta. Tradizionalmente, il Gran Premio del Bahrain è uno degli appuntamenti più spettacolari perchè offre diverse possibilità di superare, in particolare alle curve 1, 4 e 11, e perchè il degrado delle gomme e le conseguenti diverse strategie creano significativi differenziali di prestazioni. Nel 2023 la strategia preferita è stata quella su due soste, con un’alternanza fra C1 e C3, con la C2 usata solamente da una squadra (McLaren). La stagione 2024 di Formula 2 vedrà invece il debutto di una monoposto tutta nuova, presentata lo scorso anno a Monza. Pirelli, che della serie è partner sin dall’inizio, in accordo con il promoter ha lasciato inalterate le tre mescole disponibili, permettendo così a squadre e piloti di adattarsi alla nuova vettura con un punto di riferimento costante da un anno all’altro come appunto sono i pneumatici. E’ una scelta che conferma inoltre la grande versatilità della gamma Pirelli per la F2, che non solo è in linea con le richieste del promoter ma si sta confermando perfettamente adattabile anche ad una monoposto completamente nuova rispetto alla generazione precedente. Durante lo shakedown di Barcellona e il test in Bahrain le squadre hanno potuto prendere confidenza con il pacchetto 2024 e le primissime indicazioni sul comportamento delle gomme sono state positivie. Ora arriva la controprova, quanto le squadre si ritroveranno proprio sul circuito di Sakhir per il debutto agonistico, godendo anche del vantaggio di ritrovare condizioni di pista e meteorologiche praticamente invariate. Le gomme selezionate da Pirelli sono la Hard e la Soft, replicando il salto di mescola già stabilito lo scorso anno. La differenza di prestazione e di degrado sarà un fattore fondamentale nelle scelte strategiche: la Soft dovrebbe essere la favorita per la gara Sprint mentre, come consuetudine, nella Feature sarà interessante se si preferirà ritardare il più possibile la sosta partendo quindi con le Hard per poi sfruttare la Soft nell’ultima parte di gara, oppure procedere in maniera opposta. Spesso l’appuntamento in Bahrain ha offerto gare molto spettacolari proprio per la differenza di scelte strategiche, senza contare che il tracciato facilita i sorpassi.
Sarà infine la Hard la mescola a disposizione di squadre e piloti per il primo appuntamento stagionale della Formula 3. La Pirelli ha effettuato questa scelta in considerazione del fatto che l’asfalto del tracciato di Sakhir è particolarmente abrasivo e l’intenso utilizzo in fase di frenata e di trazione, unito alle alte temperature, sottoporrà gli pneumatici ad uno stress termico molto significativo. Inoltre, in Bahrain ci sarà il debutto della nuova Hard, che è più morbida rispetto a quella usata lo scorso anno: peraltro, le squadre hanno potuto lavorare sull’adattamento dell’assetto delle vetture nel corso dei test svoltisi proprio su questa pista due settimane fa. Una sfida in più per un campionato che riserva sempre incertezza, spettacolo e azione in pista.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Isola “Team al lavoro per adattare nuove vetture a gomme”

SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – La Ferrari chiude la tre giorni di test con due primi posti su tre. Dopo che ieri Carlos Sainz era stato il più veloce in pista, oggi è toccato a Charles Leclerc terminare in cima alla classifica dei tempi. Tanti i long run effettuati che hanno permesso alle squadre di accumulare tantissimi dati da analizzare nei prossimi giorni, sia in preparazione del Gran Premio della settimana prossima sia per indirizzare lo sviluppo delle monoposto durante la stagione. Per quanto riguarda Pirelli, le informazioni raccolte in questo test sono fondamentali soprattutto per confermare che le simulazioni dei carichi aerodinamici fornite dalle squadre durante la pausa invernale trovino riscontro nella realtà della pista. “Direi che su questo fronte possiamo dire che non abbiamo avuto particolari sorprese – ha sottolineato Mario Isola, Direttore di Pirelli Motorsport – Anche oggi abbiamo visto le squadre lavorare intensamente sull’adattamento delle nuove vetture alle gomme, cercando soprattutto di ridurre per quanto possibile il surriscaldamento, un fenomeno che già l’anno scorso si era progressivamente evidenziato e sul quale stiamo focalizzando la nostra attenzione in vista del 2025”. Anche oggi sono stati tanti i giri percorsi – 1232 in totale, pari a 6.667,584 chilometri – con la C3 sempre in testa come mescola preferita (744 giri), seguita dalla C1 (312) e dalla C2 (115). Raddoppiato rispetto a ieri l’utilizzo della C4 (55 giri), segno di come diversi piloti abbiano cercato di mettere alla prova la prestazione della vettura pur con una mescola che qui non verrà utilizzata nel weekend di gara. Nei tre giorni di test i chilometri percorsi sono stati in totale 19.954,044.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Test Bahrain, Isola “No particolari sorprese su carichi pneumatici”

SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – “Per quanto abbiamo visto finora dall’analisi dei dati non ci sono particolari sorprese in termini di carichi esercitati sui pneumatici”. Così Mario Isola, Direttore di Pirelli Motorsport, ha commentato la seconda giornata di test a Sakhir. “Stamattina il vento ha dato un pò fastidio ai piloti ma nel pomeriggio l’intensità è diminuita, permettendo a tutti di lavorare in condizioni più stabili e con un miglior bilanciamento delle vetture. Molti i long run effettuati ma abbiamo visto anche diverse squadre cominciare a cercare la prestazione assoluta per verificare quale possa essere il limite delle monoposto”. Una giornata nel segno della Ferrari: sono stati infatti i due ferraristi a chiudere in prima posizione sia nella sessione mattutina che in quella pomeridiana, con Charles Leclerc il più veloce nella prima parte col tempo di 1:31.750 e con Carlos Sainz che è sceso fino a 1:29.921 nel pomeriggio, un tempo di soli due decimi superiore a quello della pole position del Gran Premio del Bahrain 2023. Lo spagnolo è stato l’unico a scendere sotto la barriera dei 90 secondi, staccando di più di sette decimi il più immediato inseguitore (Sergio Perez, 1:30.679) e di più di un secondo il terzo, Lewis Hamilton (1:31.066). Sainz ha stabilito il suo tempo migliore utilizzando un set di C4 mentre Perez e Hamilton lo hanno ottenuto con un set di C3: la differenza di tempo sul giro fra le due mescole è valutabile attorno ai sei decimi. Oggi tutte e cinque le mescole sono state utilizzate dai 17 piloti scesi in pista ma, così come ieri, la C3 è stata la prediletta. Dei 1219 giri completati, ben il 70% (862) ha visto protagonista quella che sarà la Soft la prossima settimana nel Gran Premio del Bahrain. Oggi diverse squadre hanno effettuato vere e proprie simulazioni di gara utilizzando le tre mescole che saranno disponibili nel primo weekend agonistico della stagione, il che ha alzato il chilometraggio soprattutto della C1 (232 giri, 19%), cominciando così a dare un’indicazione su quali potrebbero essere le scelte fra una settimana. Sono stati in totale 6.579 i chilometri percorsi oggi.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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