ZANDVOORT (OLANDA) (ITALPRESS) – Una prima giornata molto intensa quella di oggi a Zandvoort, nonostante le due brevi interruzioni – una per ciascuna sessione di prove libere – dovute a delle uscite di pista con vetture rimaste ferme nelle vie di fuga o contro le barriere di protezione. Il miglior tempo assoluto è stato stabilito dalla McLaren di Lando Norris nella seconda sessione, quando ha completato i 4,259 chilometri di lunghezza della pista nel tempo di 1’11″330, un secondo più veloce del miglior tempo ottenuto nella corrispondente sessione del Gran Premio dello scorso anno, allora segnato dalla Ferrari di Charles Leclerc in 1’12″345. In un weekend caratterizzato da un formato standard, le squadre hanno lavorato secondo programmi consolidati nel tempo, soprattutto in FP2 quando, dopo un paio di run ancora con un quantitativo di benzina a bordo relativamente basso, ci si è concentrati sulla simulazione del passo gara, con stint piuttosto lunghi come i 18 giri consecutivi messi insieme da Esteban Ocon (Alpine) e Yuki Tsunoda (AlphaTauri) sulle Hard e da Pierre Gasly (Alpine) sulle Soft.
Le condizioni della pista, molto sporca all’inizio della giornata come spesso accade su un tracciato adagiato fra le dune di sabbia e separato dal Mare del Nord soltanto da poche centinaia di metri, si sono evolute molto rapidamente man mano che le vetture giravano, un processo che proseguirà in maniera sensibile anche domani e domenica, senza contare l’incognita delle condizioni meteorologiche.
“Tutto sommato è stata una giornata molto utile per noi perchè è stato possibile raccogliere molti dati relativi al comportamento delle tre mescole che abbiamo portato qui a Zandvoort, sia sulla breve che sulla lunga distanza – commenta Simone Berra, chief engineer Pirelli – Rispetto all’anno scorso, abbiamo una nuova Hard – la C1 – che per quanto abbiamo visto oggi ha mostrato un degrado molto ridotto e che è stata utilizzata soprattutto in FP1 quando però l’asfalto era ancora molto sporco e offriva poca aderenza. Le temperature relativamente più fresche potrebbero rendere più plausibile l’utilizzo anche in gara della mescola più morbida, la C3. Tutto è quindi ancora molto aperto per quanto riguarda la scelta delle gomme per domenica, il che rende più incerto e interessante il prosieguo del fine settimana. In termini di gap fra le mescole, la rapida evoluzione della pista non permette ancora di fare delle stime affidabili mentre va detto che le previsioni meteorologiche danno al momento una significativa probabilità di pioggia, soprattutto per la giornata di domani: un fattore di incertezza ulteriore da tenere in considerazione”.
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Tutto aperto in Olanda per la scelta delle gomme in gara
In Olanda C1 più morbida la novità rispetto al 2022
ZANDVOORT (OLANDA) (ITALPRESS) – Torna in pista nel weekend a Zandvoort la Formula Uno. Il fine settimana olandese è il primo dopo la pausa estiva del campionato. La F1 correrà anche la prossima settimana a Monza: dall’1 al 3 settembre si disputerà infatti il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2023, gara di casa per i team Ferrari e AlphaTauri.
Al Gran Premio d’Olanda sarà utilizzata la mescola C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft. E’ la stessa scelta degli ultimi due anni da quando la pista è tornata nel calendario di Formula 1, con la differenza che l’attuale mescola C1 è più morbida rispetto alla precedente. La maggior parte dei piloti ha concluso la gara 2022 dopo aver effettuato tre soste. Sulla carta, la strategia più veloce a Zandvoort è a due soste, con la possibilità anche di effettuare un solo pitstop nel caso si riescano a gestire al meglio le gomme. Lo scorso anno, l’opportunità della sosta aggiuntiva, con la parte finale della gara corsa su Soft, è stata offerta dalla safety-car, entrata in pista prima virtualmente e poi fisicamente. I sorpassi non sono certamente facili per via dei continui cambi di direzione dovuti alle numerose curve e alla sede stradale a tratti molto stretta. Le qualifiche sono quindi ancora più importanti per poter ottenere un buon piazzamento in gara.
La pista di Zandvoort è stata inaugurata nel 1948 e si trova tra dune di sabbia, a poche decine di metri dal Mare del Nord. Come succede anche a Sakhir, può accadere che il vento proveniente dalla costa spinga della sabbia sulla pista, diminuendo l’aderenza degli pneumatici.
“Il tracciato è molto sinuoso e presenta due curve sopraelevate, la 3 e la 14, con una pendenza maggiore rispetto a quelle di Indianapolis, tanto per offrire un termine di paragone – l’analisi di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Sulle curve con queste caratteristiche cresce lo stress sulle gomme in quanto le normali forze esercitate verticalmente aumentano perchè la velocità di percorrenza è molto maggiore rispetto a curve senza pendenza. Per questa gara abbiamo scelto di presentare nuovamente, almeno come denominazione, le stesse mescole dello scorso anno (C1, C2 e C3): va tenuto presente che l’attuale C1 è stata introdotta in questa stagione e si posiziona fra la C2 e la vecchia C1, ora nota come C0. Sotto il profilo delle strategie, nel 2022, in una gara dove ci furono anche due neutralizzazioni, ben 14 piloti, fra cui i primi tre classificati, utilizzarono tutte e tre le mescole, a conferma dell’ampio ventaglio di opzioni disponibili per i muretti delle squadre”.
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Scelte le mescole per Olanda e Italia, a Monza torna la ATA
ROMA (ITALPRESS) – Pirelli ha comunicato alle squadre le mescole da asciutto che saranno utilizzate nei Gran Premi di Formula 1 d’Olanda (25-27 agosto) e d’Italia (1-3 settembre). Per l’appuntamento di Zandvoort viene confermato il tris di mescole utilizzato lo scorso anno, che comprende C1, C2 e C3, una scelta determinata dalla severità del tracciato, uno dei più stressanti per i pneumatici di tutto il calendario, soprattutto nelle due curve sopraelevate (3 e 14). Peraltro, la C1 di quest’anno è una mescola nuova, più morbida, rispetto al passato e si colloca fra la C2 e la vecchia C1, denominata ora C0. A Monza sarà sperimentato per la seconda volta nella stagione il nuovo criterio di allocazione dei pneumatici (ATA, Alternative Tyre Allocation) che aveva debuttato all’Hungaroring prima della pausa estiva. Sul cosiddetto “Tempio della Velocità” saranno a disposizione le tre mescole più morbide – C3, C4 e C5 – della gamma 2023, a differenza di quanto accaduto nel 2022, quando il tris era composto da C2, C3 e C4: una scelta che potrebbe offrire, in combinazione con l’ATA, un ventaglio di opzioni più ampio sotto il profilo strategico.
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Isola “Soft e Medium all’altezza della situazione a Spa”
SPA (BELGIO) (ITALPRESS) – Dopo il successo di ieri nella Sprint, Max Verstappen ha completato la doppietta, vincendo per la terza volta consecutiva il Gran Premio del Belgio. Il punto addizionale per il giro più veloce lo ha strappato nel finale Lewis Hamilton, quarto sotto la bandiera a scacchi. Medium e Soft sono state le mescole impiegate di più durante la gara, con la Hard usata solamente per 12 giri da Norris nel suo secondo stint. Al via tredici piloti hanno optato per la Soft, sette per la Medium. La mescola più morbida fra le tre portate qui da Pirelli si è dimostrata molto competitiva, offrendo anche alle squadre maggiore flessibilità in termini di strategie, con sette piloti che hanno deciso di spingere sin dall’inizio fermandosi prima del giro 10 (Sainz lo ha fatto anche perchè aveva la vettura danneggiata) e altri che hanno esteso il più possibile la lunghezza dello stint, come ad esempio Gasly, fermatosi dopo 23 giri. Anche fra chi è partito con le Medium ci sono state scelte diverse: Russell è arrivato a percorrere 22 giri, Stroll solo due di meno mentre Tsunoda si è fermato al giro 9 e Alonso a quello successivo. Questa mescola è stata la protagonista assoluta del secondo stint, con lunghezze molto più in linea fra loro, in una finestra compresa fra i 15 e i 20 giri. Il momento più critico di questa fase si è verificato poco prima di metà gara quando per una decina di minuti è iniziata a cadere la pioggia: i tempi si sono velocemente alzati, arrivando al limite previsto per il crossover sulle intermedie ma poi le precipitazioni sono terminate e l’asfalto si è asciugato in pochissimo tempo. Per la parte finale, grazie anche all’esperienza accumulata nella prima parte di gara, la Soft è tornata in cima alle preferenze di squadre e piloti. Anche qui abbiamo visto lunghezze abbastanza differenti fra loro: se i primi tre classificati hanno percorso un numero simile di giri (Verstappen 14, Perez 15 e Leclerc 16), si è arrivati ai 27 di Norris, passando dai 19 di Ocon e Zhou o i 20 di Tsunoda e Hulkenberg. Tre piloti hanno effettuato una sola sosta – Russell, Stroll e Gasly – coi primi due che sono riusciti ad arrivare in zona punti mentre il francese ne è rimasto ai margini (11°). Altrettanti piloti – il duo della Williams e Lewis Hamilton – hanno fatto tre soste: per strategia i primi due, al fine di conquistare il punto aggiuntivo per il giro più veloce il sette volte campione del mondo, che è riuscito ad ottenere l’obiettivo usando un set di Medium nuove.
“Finalmente abbiamo avuto una giornata con condizioni meteorologiche discrete, con la pioggia che si è fatta vedere soltanto a sprazzi e senza impattare pesantemente lo svolgimento della corsa – il commento di Mario Isola, direttore Pirelli Motorsport – Essere arrivati praticamente al buio all’appuntamento finale del fine settimana ha aumentato le incognite e, insieme all’abbondanza di pneumatici da asciutto nuovi a disposizione, visto che ieri e venerdì sono stati usati solamente per i giri da qualifica, ha offerto alle squadre un ventaglio ancor più ampio di possibili strategie. Il degrado delle Soft e delle Medium è stato in linea con le simulazioni e le temperature relativamente basse dell’asfalto – prosegue – Allo stesso tempo, queste stesse temperature hanno reso poco competitiva la Hard, usata solamente da un pilota per una manciata di chilometri. Dal punto di vista della prestazione, le altre due mescole sono state all’altezza della situazione e la diversa lunghezza degli stint percorsi è stata funzione delle scelte dei piloti di spingere sin dall’inizio per sfruttarne al massimo il grip disponibile oppure gestirle per allungarne il più possibile il chilometraggio, come hanno fatto ad esempio i tre piloti che hanno scelto di effettuare un solo pit-stop. Infine, vorrei fare i complimenti ai tantissimi tifosi (380.000 presenze) che sono venuti a Spa affrontando spesso condizioni meteorologiche difficili: hanno potuto assistere comunque ad un bello spettacolo, anche grazie al formato del weekend Sprint, che già dal venerdì ha dato emozioni in pista. La Formula 1 ora si appresta a prendersi una piccola pausa anche se per noi restando ancora due giorni di test in pista martedì e mercoledì prossimi qui a Spa, grazie alla collaborazione di Aston Martin e McLaren: il programma di lavoro dipenderà molto da quali saranno le condizioni meteorologiche”.
Enzo Fittipaldi (Rodin Carlin) è riuscito finalmente ad ottenere la prima vittoria della carriera in Formula 2, grazie al successo nella Sprint Race di sabato. Theo Pourchaire (ART Grand Prix) ha guadagnato il secondo posto per la squalifica post gara di Richard Verschoor (VAR) con conseguente promozione al terzo gradino del podio per Dennis Hauger (MP Motorsport). Ad avere la meglio nella Feature Race è stato invece Jack Doohan (Invicta Virtuosi Racing). Sul secondo e terzo gradino del podio sono saliti, rispettivamente, Pourchaire e Fittipaldi. Il francese è in testa al campionato con 168 punti, 12 in più di Frederik Vesti (Prema Racing). Ayumu Iwasa è al terzo posto con 134 punti. La safety-car è stata la grande protagonista della Sprint Race della Formula 3, con i piloti che non sono riusciti a completare più di due giri di gara “vera”. La classifica finale è stata rivista successivamente dalla Fia, con Cario Collet (VAR) che si è aggiudicato il successo davanti a Taylor Barnard e Paul Aron (Prema Racing). L’inglese della Jenzer Motorsport è invece passato per primo sotto la bandiera a scacchi nella Feature Race. Terzo il compagno di squadra Nikita Bedrin, che non è riuscito a superare il pilota della Campos Racing Christian Mansell, arrivato secondo. Pur non ottenendo alcun punto a Spa, Gabriel Bortoleto (Trident) continua a dominare la classifica piloti a quota 144: gliene mancano soltanto due per laurearsi campione a prescindere dai risultati dei suoi avversari diretti. Paul Aron di Prema sale a 106 punti, uno in più di Josep Martì (Campos). Nerea Martì (Campos Racing) ha ottenuto invece la prima vittoria stagionale in gara-1 al Paul Ricard nel penultimo appuntamento del campionato F1 Academy. La sua compagna di squadra Lola Lovinfosse è arrivata terza dietro Abbi Pulling (Rodin Carlin). Marta Garcia ha guadagnato punti preziosi per la classifica piloti vincendo gara-2 e gara-3. La spagnola di Prema ha anticipato sotto la bandiera a scacchi Lena Bùhler (ART Grand Prix) e Amna Al Qubaisi (MP Motorsport) in gara-2 e ha lasciato i gradini più bassi del podio a Bùhler e Lovinfosse in gara-3.
La Formula 1 ora si ferma per la pausa estiva. Il campionato riprenderà a Zandvoort dal 25 al 27 agosto per il Gran Premio d’Olanda mentre la settimana successiva i piloti correranno l’ultima gara europea della stagione a Monza: dall’1 al 3 settembre si terrà infatti il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2023.
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Isola “Al GP del Belgio degrado limitato per le intermedie”
ROMA (ITALPRESS) – “Il sabato del weekend Sprint è sempre molto emozionante e lo è ancor di più se la pioggia diventa la protagonista assoluta. Abbiamo visto tre sessioni della Sprint Shootout molto tirate, sia con le intermedie che con le Soft, con distacchi davvero minimi se rapportati alla lunghezza della pista. Nella Race praticamente non è stato possibile valutare il comportamento delle gomme da bagnato in quanto, una volta rientrata ai box la safety-car, le condizioni erano chiaramente ideali per le intermedie. Queste ultime hanno confermato le indicazioni emerse ieri, con un degrado abbastanza limitato anche in run più lunghi come quelli della gara”. Lo ha detto Mario isola, direttore motorsport Pirelli.
“Domani le squadre arriveranno alla gara ricche di informazioni sulle gomme da pioggia ma praticamente al buio per quanto riguarda quelle da asciutto. In caso di gara con condizioni miste, il tempo di passaggio dalle gomme da asciutto a quelle intermedie è stimato fra l’1.54/1.55.00, quello fra le intermedie e le gomme da bagnato estremo fra i 2.04/2.05.00 (tempi basati su un basso carico di carburante)”, ha aggiunto Isola.
“Se non dovesse piovere, tutti dovranno basare le loro simulazioni di strategie sui dati raccolti in passato su questa pista e sul comportamento del tris di mescole a disposizione verificato in questa prima parte di campionato. E’ quello che stiamo facendo anche noi e, al momento, non possiamo che confermare le previsioni della vigilia, che davano come abbastanza sottile la differenza fra la sosta singola e quella doppia. E senza molte informazioni, quanto più fine sarà questa linea tanto maggiore la possibilità di sorprese”, ha concluso il direttore motorsport Pirelli.
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GP Belgio, Berra “Saranno due giorni di sorprese e spettacolo”
SPA-FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – “E’ stata una giornata interessante e utile per il comportamento delle due tipologie di gomme da bagnato mentre non è stato possibile raccogliere alcuna indicazione sulle gomme da asciutto in ottica gara, visto che le slick sono state usate solamente in qualifica”. Con queste parole Simone Berra, Chief engineer Pirelli, commenta il venerdì di Spa-Francorchamps. E’ stato ancora una volta Max Verstappen (che ha ricevuto il Pirelli Pole Position Award dal direttore Motorsport di Pirelli, Mario Isola) il pilota più veloce in qualifica nella stagione 2023 ma il campione olandese non partirà dalla pole position in quanto dovrà scontare una penalità per aver utilizzato il quinto cambio (massimo quattro unità consentite) sulla sua monoposto. A partire dalla prima posizione sulla griglia di partenza sarà quindi Charles Leclerc, nonostante il suo tempo in Q3 (1.46.988) sia di 820 millesimi più lento rispetto a quello di Verstappen. La prima fila domenica sarà completata da Sergio Perez, oggi terzo in 1.47.045. La giornata è stata caratterizzata dalle condizioni meteorologiche, con la pioggia protagonista fino a poco prima dell’inizio delle qualifiche. Nell’unica sessione di prove libere del fine settimana si è girato solamente con gomme da bagnato e con le intermedie, protagoniste assolute anche in Q1.
Anche all’inizio di Q2 i piloti hanno iniziato a cercare il tempo con le intermedie ma l’asfalto si è asciugato rapidamente su gran parte del tracciato, invogliando i piloti a passare alle Soft, poi usate fino alla fine di Q3. “La gomma più impiegata è stata la intermedia, che ha dimostrato di comportarsi bene sia con molta acqua in pista, come nelle prove libere e in Q1, sia con l’asfalto che andava velocemente asciugandosi, come in Q2 – spiega Berra -. E’ stato anche possibile valutare con sufficiente precisione il tempo di passaggio dalle intermedie alle slick (attorno al 110%) mentre per quello fra le gomme da bagnato estremo e le intermedie è molto più difficile fare lo stesso esercizio, visto che sono state utilizzate nella prima fase delle prove libere quando squadre e piloti dovevano comprendere le condizioni della pista. Per quello che si è visto, possiamo dire che le Extreme Wet – che, ricordiamo, dal Gran Premio di Monaco di quest’anno non vengono preriscaldate – hanno risposto bene in termini di warm-up anche con temperature relativamente basse (attorno ai 20 °C sia l’aria che l’asfalto). Anche le Soft hanno offerto subito una buona aderenza in qualifica nonostante ovviamente la pista non fosse in condizioni ottimali”.
“Domani le previsioni meteorologiche non sono certo incoraggianti per quanto riguarda la pioggia, il che potrà avere un impatto importante sul sabato nel formato Sprint mentre per domenica c’è più speranza di avere condizioni migliori: comunque vada, si preannunciano due giorni dove potremo vedere sorprese e spettacolo”, ha concluso Simone Berra, Chief engineer Pirelli.
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Scelte le mescole per Gp Belgio, Isola “Spa impegnativo per tutti”
LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – “Soltanto pochi giorni di pausa e la Formula 1 affronta un nuovo appuntamento, l’ultimo prima della sosta estiva. Questo fine settimana si correrà il Gran Premio del Belgio, uno dei più prestigiosi della storia di questo sport perchè si disputa su un tracciato particolarmente impegnativo, per i piloti, per le vetture e anche per le gomme”. Così, nella settimana del Gran Premio del Belgio, il direttore Motorsport Pirelli, Mario Isola. “Abbiamo scelto per questa gara lo stesso tris di mescole utilizzato lo scorso anno – C2, C3 e C4 – che offrono un ampio ventaglio di opzioni strategiche in caso di gara sull’asciutto. Le condizioni meteorologiche sono tradizionalmente un fattore molto importante durante il weekend di gara e lo spostamento di data di questa edizione – da primo appuntamento dopo la pausa a ultima gara prima del break – non dovrebbe avere alcun effetto: qualsiasi previsione rischia di essere smentita. Inoltre, la lunghezza del tracciato – il più lungo del calendario – e l’andamento in saliscendi – Spa ha la variazione altimetrica più elevata – fanno sì che un pilota si possa trovare ad affrontare un asfalto bagnato in un punto e completamente asciutto in un altro”.
“La novità dell’edizione 2023 – prosegue Isola – sarà il formato del fine settimana, visto che a Spa andrà in scena per la terza volta nella stagione – le precedenti sono state a Baku e a Spielberg – il sabato Sprint, con lo Shootout la mattina e una gara di 100 km al pomeriggio. Con una sola ora di prove libere a disposizione il venerdì prima delle qualifiche – la giornata che, al momento, è più a rischio di pioggia – ci sarà ancor meno tempo per mettere a punto le monoposto in vista del resto del fine settimana su un tracciato che di solito vede le differenze più ampie in termini di configurazione aerodinamica fra chi privilegia il carico aerodinamico per andare forte nel secondo settore e chi vuole una macchina più ‘scaricà, in grado di sfruttare al meglio la velocità di punta sui rettilinei ed essere così in grado di attaccare e, nel caso di difendersi adeguatamente. La doppia gara aumenterà ancor di più lo spettacolo di un Gran Premio che resta uno dei più belli di tutta la stagione”.
Come avvenuto nel 2022, al Gran Premio del Belgio i team avranno a disposizione C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft.
Insieme a Silverstone e a Suzuka, Spa-Francorchamps è un circuito che sottopone i pneumatici a notevoli forze. Il punto più difficile per le gomme è la combinazione fra la compressione dell’Eau Rouge e la salita del Raidillon in cui, ad elevata velocità, il pilota deve curvare prima a sinistra mentre la vettura è schiacciata sull’asfalto dalla deportanza e poi salire velocemente con una piega verso destra e poi a sinistra per immettersi sul rettilineo del Kemmel.
Spa è la pista più lunga del campionato di Formula 1. Il circuito è stato realizzato nel 1921 e misurava 14,9 km. La lunghezza attuale è invece circa la metà. I 7.004 km del tracciato vengono percorsi dalle monoposto di Formula 1 soltanto 44 volte in un Gran Premio. Nel 2022 le strategie che i team hanno adottato in gara sono state quasi tutte a due soste con l’utilizzo di tutte le mescole a disposizione Max Verstappen, partito dalla 14^ posizione in griglia per una penalità, ha vinto la gara al termine di una straordinaria rimonta partendo su Soft e completando il resto della distanza con due stint su Medium.
Spa-Francorchamps è uno dei tracciati preferiti dal campione del mondo in carica ma ha un posto nel cuore anche di Charles Leclerc che ha vinto la sua prima gara in Formula 1 con Ferrari proprio in Belgio nel 2019. La squadra italiana è quella che ha ottenuto più vittorie (14) dal 1950 mentre Michael Schumacher è il pilota con più primi posti (6).
Il circuito del Gran Premio del Belgio è quello con la maggiore differenza altimetrica tra differenti punti della pista. Il più alto è la curva Malmedy (circa 468m sopra il livello del mare) e il più basso la curva Paul Frere (366m circa) per una differenza di 102,2m: un’altezza superiore a quella del Big Ben.
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Isola “Il tris di mescole portato in Ungheria era quello giusto”
BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Max Verstappen ha conquistato in Ungheria la nona gara della sua stagione, portando a 44 il numero dei suoi successi in Formula 1. Quella di oggi è la dodicesima vittoria consecutiva della Red Bull, nuovo primato assoluto.
Com’era ampiamente nelle previsioni, tutti i piloti hanno scelto di effettuare due soste. Sono state peraltro abbastanza diverse le combinazioni scelte. I primi due classificati, ad esempio, hanno optato per una sequenza Medium/Hard/Medium mentre Perez è partito con le Hard per poi proseguire con due set di Medium. Quattro piloti hanno scelto di montare al via le Soft: Sainz, Gasly, Stroll e Tsunoda. Chi ha sfruttato al meglio il maggior grip dato dalla C5 nei primi giri è stato lo spagnolo della Ferrari, che è riuscito a transitare in sesta posizione al termine del primo giro. Il giapponese dell’AlphaTauri ha usato tutte e tre le mescole disponibili mentre Alexander Albon con la Williams è stato il pilota che ha percorso più giri consecutivamente con le Hard (38). Sainz ha fatto lo stint più lungo con le Soft (15) mentre Ricciardo ha completato addirittura 40 tornate con lo stesso set di Medium. In termini di utilizzo, la mescola più usata è stata la C3 (770 giri, 61,5%), seguita dalla C4 (448, 35,78%) e dalla C5 (34, 2,72%).
“Un weekend molto interessante, che ci ha permesso di sperimentare un nuovo formato di allocazione delle gomme e di mettere alla prova la scelta di portare un tris di mescole più morbide di uno step rispetto al passato – il bilancio di Mario Isola, direttore motorsport Pirelli – Per quanto riguarda l’ATA, innanzitutto va detto che il formato andrà rimesso alla prova su un circuito dalle caratteristiche completamente differenti come quello di Monza il prossimo settembre e che i dati andranno analizzati con grande attenzione. Per il resto, direi che i punti salienti emersi sono due: la qualifica di ieri è stata forse più incerta perchè ha posto nuove sfide ai piloti – come il doversi adattare velocemente al cambio di mescole – e la disponibilità per la gara di due set per ciascuna mescola ha offerto oggi maggiore flessibilità in termini di strategia. Il fatto di aver assistito ad una gara dove tutti hanno effettuato due soste in condizioni di temperature molto elevate (al via c’erano 53°C sull’asfalto) senza che ci siano stati problemi di degrado elevato è una conferma che il tris di mescole portato qui era quello giusto, tanto che pure la Soft è stata utilizzata al via da quattro piloti, un segno che non era poi così impossibile pensare di sfruttarla in gara”.
“Adesso ci attende l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva su una delle piste più affascinanti del calendario come quella di Spa-Francorchamps, dalle caratteristiche totalmente diverse da quelle dell’Hungaroring, sia in termini di layout che di condizioni meteorologiche – chiosa Isola – In Belgio ci sarà il terzo appuntamento stagionale con il formato Sprint, un motivo in più per avere uno spettacolo ancor più entusiasmante”.
In F2 Dennis Hauger (MP Motorsport), dopo la partenza, ha mantenuto il primo posto della Sprint Race distaccando di oltre quattro secondi Ayumu Iwasa (Dams). Alle loro spalle è arrivato Oliver Bearman (Prema). La prima vittoria stagionale del team Invicta Virtuosi Racing è arrivata con il successo di Jack Doohan nella Feature Race dell’Ungheria. Appuntamento nel segno del tricolore italiano nel weekend di Budapest della Formula 3. Nella Sprint Race, Gabriele Minì (Hitech) ha firmato la vittoria, dopo un sorpasso al settimo giro su Nikita Bedrin, che ha poi chiuso al terzo posto, mentre Gabriel Bortoleto (Trident) è riuscito ad agguantare il secondo posto. La Prema ha invece dominato la Feature Race con la doppietta di Zak O’Sullivan e Dino Berganovic. Tra una settimana si correrà il Gran Premio del Belgio. A Spa-Francorchamps, una pista storica del campionato di Formula 1 dove i pneumatici sono sottoposti a notevoli forze laterali e di schiacciamento, Pirelli porterà le mescole C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. Sul circuito delle Ardenne tornerà il format F1 Sprint, dopo gli appuntamenti in Azerbaigian e in Austria.
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