Home Pirelli-F1

Isola “In Messico Hard e Medium protagoniste in gara”

0

CITTÀ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Carlos Sainz partirà
dalla pole position nel Gran Premio di Città del Messico. Il
pilota della Ferrari ha dominato la Q3 – anche il suo secondo
miglior tempo gli avrebbe dato la pole – ed è stato l’unico a
scendere sotto la barriera dell’1’16”. Il suo 1’15”946 migliora di
1”220 la pole dello scorso anno, ottenuta dal suo compagno di
squadra Charles Leclerc, oggi quarto (1’16”265). In mezzo alle due
Ferrari si sono piazzate la Red Bull di Max Verstappen (1’16”171)
e la McLaren di Lando Norris (1’16”260), che nella gara di domani
non potranno però contare nel confronto con le Rosse sul supporto
dei rispettivi compagni di squadra, entrambi eliminati in Q3
(Oscar Piastri diciassettesimo in 1’17”597, Sergio Perez
diciottesimo in 1’17”611).
Quella di oggi è la prima pole position stagionale per Sainz, la
sesta nella carriera. Per la Scuderia si tratta della pole numero
253 in 1093 Gran Premi, la quinta su questo tracciato. Sainz è il
settimo pilota a primeggiare in qualifica in questa stagione e la
Ferrari è la prima squadra ad esserci riuscita con due piloti.
Dopo che la seconda sessione di prove libere è stata dedicata
quasi interamente all’in-competition test per lo sviluppo delle
gomme 2025, FP3 ha visto tanta azione in pista, con i venti piloti
che si sono dedicati a dei performance run, fortunatamente senza
alcuna interruzione. I piloti di Aston Martin, Ferrari, Red Bull,
McLaren e Mercedes hanno usato solamente la mescola Soft per fare
dei performance run, ad eccezione dei giri di rodaggio effettuati
da George Russell con un set di Medium e da Fernando Alonso e
Lance Stroll (un set di Medium e uno di Hard ciascuno).
La C3 è stata rodata anche dall’altra squadra, la Sauber, che
solitamente preferisce approcciare in questo modo l’avvicinamento
alla gara: in quest’occasione, il team di Hinwil qui ha scelto di
rodare anche un set di Medium oltre a quello poi usato per i run
normali. Le altre squadre hanno suddiviso il chilometraggio fra
Medium e Soft. Nella sessione che ha determinato la griglia di
partenza – salvo penalità da qui a domani – tre squadre (Ferrari,
Mercedes e McLaren) hanno scelto di iniziare il primo segmento con
la Medium mentre tutti gli altri piloti hanno usato, ovviamente,
soltanto le Soft.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Sainz da Mario
Isola, Direttore di Pirelli Motorsport.
“Una qualifica molto serrata, che ha visto prevalere per il
secondo anno consecutivo una Ferrari qui a Città del Messico.
Tutto fa presagire che anche domani in gara ci sarà molto
equilibrio, soprattutto nella lotta fra Ferrari, Red Bull e
McLaren che, fino ad ora, hanno mostrato di avere qualcosina in
più su questa pista – afferma Mario Isola, Direttore di Pirelli
Motorsport – La giornata ha visto le prestazioni abbassarsi con
continuità, una conferma di quanto le condizioni dell’asfalto
siano ancora in evoluzione. Sarà la stessa cosa anche domani
durante la gara, man mano che le vetture proseguiranno a gommare
la pista. Dal punto di vista delle strategie, in linea di massima
questa è una corsa dove la sosta unica è più veloce, con Hard e
Medium a fare da protagoniste. In questi due giorni abbiamo visto
come il livello di graining sia nettamente inferiore al passato,
il che favorisce ancora di più la sosta singola. Teoricamente, la
strategia più veloce prevede la partenza con la Medium e il
passaggio alla Hard fra il giro 25 e il 32″.
“Chi invece preferirà prendere il via con la C3 dovrebbe fermarsi
fra il giro 36 e il 43 per montare la C4. L’utilizzo della Soft
non va scartato in assoluto: potrebbe rientrare in gioco come
opzione iniziale o finale accoppiata con la Hard, oppure come set
di partenza per chi azzarderà la doppia sosta per sfruttare al
meglio la disponibilità di due set di Medium, sulla carta la
mescola più competitiva fra le tre portate qui in Messico”
conclude Isola.

– Foto: Ufficio stampa Pirelli –

(ITALPRESS).

Berra “Per Pirelli in Messico sessione molto importante”

0

CITTÀ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – “Una sessione molto importante per noi, con un programma molto intenso, sia perché dovevamo raccogliere tutte le possibili indicazioni per il prosieguo del weekend sia, soprattutto, perché l’in-competition test rappresenta l’ultima opportunità di finalizzare le scelte delle mescole – perlomeno per quelle più morbide della gamma – in vista del 2025. Sicuramente le tre interruzioni – 44 minuti persi sui 150 teoricamente disponibili – non hanno reso la vita facile né a noi né, tantomeno, ai team cui va comunque il ringraziamento per la collaborazione che ci hanno dato in questo test”. Così Simone Berra, Chief Engineer di Pirelli, commenta il sabato del Gp del Messico. “Per quanto riguarda il fine settimana di Città del Messico non abbiamo avuto molte sorprese rispetto alle previsioni – ha aggiunto Berra – Innanzitutto, va detto che nella prima sessione non abbiamo praticamente avuto graining. È vero che non sono stati effettuati dei run molto lunghi ma su un tracciato che in passato ha avuto proprio nel graining un protagonista assoluto è già un inizio positivo. La pista è apparsa subito molto veloce, con tempi sensibilmente inferiori rispetto allo scorso anno pur in presenza di condizioni di temperatura molto simili”. “L’evoluzione delle prestazioni è stata significativa, accompagnata in FP2 anche dal calo importante delle temperature man mano che il sole scivolava verso il tramonto. Per quanto riguarda l’in-competition test, è chiaro che i tantissimi dati raccolti – non capita spesso di avere venti macchine che girano in condizioni uguali con diverse opzioni da confrontare simultaneamente – necessitano di un’accurata analisi ma alcune primissime indicazioni sono comunque emerse. Innanzitutto, possiamo dire che le nuove mescole hanno dimostrato in generale una migliore resistenza meccanica rispetto a quelle attuali, il che dovrebbe ridurre la possibilità di formazione del graining. Scendendo più nei particolari, abbiamo visto delle opzioni della C4 piuttosto promettenti e migliorative, sia in termini di prestazione che di degrado. Per quanto riguarda la C5 ci sono delle soluzioni che sembrano consentire un degrado più contenuto mentre fra le C6 provate ce n’è una che sembra chiaramente migliore – ha concluso Berra – ma va studiato come poterla posizionare rispetto alla C5 nella gamma 2025”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

Ferrari regina d’America, Isola “Sosta singola strategia vincente”

AUSTIN (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Doppietta Ferrari nel Gran
Premio degli Usa, con Charles Leclerc che ha conquistato la sua
ottava vittoria in Formula 1, la terza in questa stagione. Il
pilota monegasco ha preceduto sul traguardo il compagno di squadra Carlos Sainz, completando così la doppietta numero 87 nella storia della Scuderia. Con questo successo la Ferrari diventa anche la squadra che ha vinto più gare di Formula 1 disputate negli USA (14). A completare il podio c’è Max Verstappen che allunga così ulteriormente il suo vantaggio su Lando Norris, oggi quarto, nella classifica Piloti, salito adesso a 57 punti. Molto più equilibrata la lotta per il titolo Costruttori, con tre squadre racchiuse in 48 punti: McLaren prima con 544, Red Bull seconda con 504 e Ferrari terza con 496. Alla partenza quindici piloti hanno scelto la gomma Medium (solo i due della Sauber, Bottas e Zhou, hanno utilizzato un set già usato) mentre in cinque – i due Mercedes (Hamilton e Russell), Stroll (Aston Martin), Colapinto (Williams) e Lawson (Racing Bulls) – hanno preso il via della gara con la Hard. Come previsto, la Soft non è stata un’opzione disponibile: soltanto Ocon (Alpine), l’ha montata nel finale con l’obiettivo, peraltro centrato, di ottenere il giro più veloce della gara e toglierlo così ad una rivale in classifica – nella fattispecie la Williams – che avrebbe conquistato con Colapinto un punto supplementare.
La strategia ad una sosta è stata la favorita dalla stragrande maggioranza dei piloti. Oltre al già citato Ocon, soltanto Zhou e Magnussen (Haas) hanno effettuato due stop programmati mentre Albon (Williams) era stato costretto a fermarsi nelle battute iniziali per montare un secondo set di Medium. Gli stint più lunghi in assoluto (40 giri) sono stati il primo di Russell e il secondo di Bottas, entrambi completati con la Hard. Il segmento di gara più lungo con la Medium è stato percorso da Piastri (McLaren), che ha percorso 32 giri. “Innanzitutto, complimenti alla Ferrari per una bellissima doppietta ottenuta in un Paese che, tradizionalmente, è molto importante per il Cavallino Rampante. Vista dalle gomme, è stata una domenica molto interessante per gli spunti tecnici che ha offerto – ha detto
Mario Isola, Direttore Motorsport Pirelli – Alla vigilia e anche
sulla base dei dati visti ieri al termine della Sprint, dove la
Medium aveva raggiunto livelli di usura molto elevati, nonchè
sulla scorta di quanto osservato lo scorso anno su questa pista,
la sosta singola non sembrava un’opzione plausibile. Invece, è
stata chiaramente la strategia non soltanto vincente ma anche
usata quasi in assoluto”. “Soprattutto per quanto riguarda il
comportamento della Medium, la neutralizzazione causata
dall’uscita di pista di Hamilton nelle prime battute ha permesso
sia di allungare lo stint iniziale di chi era partito con questa
mescola, sia di non stressarla troppo nelle prime, cruciali fasi
di utilizzo quando, oltretutto, le vetture girano col pieno di
carburante. – ha aggiunto Isola – Altri due elementi da tenere in
considerazione sono la significativa evoluzione delle condizioni
della pista, riasfaltata per una parte importante, che ha ridotto
fortemente il graining rispetto a quanto successo nella Sprint, e
le modifiche che le squadre hanno potuto effettuare sull’assetto
proprio grazie all’esperienza accumulata ieri”. Il secondo
appuntamento della lunga trasferta nelle Americhe della Formula 1
sarà all’Autodromo Hermanos Rodriguez di Città del Messico, dove
verranno utilizzate le mescole C3 come Hard, C4 come Medium e C5
come Soft. Sarà un weekend importante per la Pirelli in chiave
2025: infatti, la seconda sessione di prove libere, allungata a 90 minuti, sarà dedicata interamente alla prova delle mescole più
morbide della gamma per l’anno prossimo con il cosiddetto
in-competition test.
– Foto: ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

Gp Usa, Isola “La medium mescola più gettonata in gara”

AUSTIN (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Sarà Lando Norris a partire dalla pole position domani nel Gran Premio degli Stati Uniti. Il pilota della McLaren ha così ottenuto la settima pole della sua carriera, la sesta in questa stagione e la quarta negli ultimi cinque Gran Premi. Per il team britannico si tratta della pole numero 162 nella sua storia, la prima al Circuit of the Americas di Austin. Il miglior tempo di Norris (1’32″330) è stato di 2″393 più veloce rispetto alla pole position dello scorso anno (e di quasi 1″3 rispetto alle simulazioni della vigilia), a testimonianza del miglioramento delle prestazioni assolute su questo tracciato già evidenziato ieri. Va inoltre considerato che, verosimilmente, ci sarebbe potuto essere un ulteriore miglioramento nel tentativo conclusivo di Q3 anche alla luce del progressivo abbassamento della temperatura nella seconda metà della sessione: l’uscita di pista di George Russell ha impedito a tutti gli altri nove colleghi partecipanti all’ultimo segmento delle qualifiche di completare il loro secondo run.
Accanto a Norris partirà Max Verstappen (1’32″361), vincitore della Sprint. L’olandese ha confermato il suo particolare feeling con la gara del sabato: undici i suoi successi su 16 Sprint disputate finora nella storia della Formula 1. In seconda fila scatteranno le due Ferrari, con Carlos Sainz (1’32″652) davanti a Charles Leclerc (1’32″740).
Nella gara Sprint tutti i piloti hanno utilizzato un set di gomme Medium: soltanto in cinque – Esteban Ocon (Alpine), Oscar Piastri (McLaren), Alexander Albon (Williams), Yuki Tsunoda (Racing Bulls) e Guanyu Zhou (Sauber) hanno usato un treno nuovo mentre gli altri hanno scelto uno di quelli usati nella Sprint Qualifying. Nelle qualifiche, tutti hanno usato la Soft, con alcuni dei piloti che hanno impiegato all’inizio un set già usato ieri. Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Norris dall’astista svedese Armand “Mondo” Duplantis, medaglia d’oro nel salto con l’asta alle olimpiadi di Parigi 2024 e Tokyo 2020. L’atleta, con la doppia nazionalità americana, è considerato il più grande atleta nella storia di questa disciplina, di cui detiene il record del mondo con la misura di 6,26 metri.
“Un sabato molto interessante, peccato che il climax delle qualifiche sia stato interrotto sul più bello dall’uscita di pista di Russell: sarebbe stato emozionante vedere come sarebbe andata a finire la lotta per la pole position, con almeno quattro piloti che avevano il potenziale per aggiudicarsela. Anche la Sprint è stata decisamente spettacolare, con tanti duelli e un esito incerto fino all’ultimo giro” afferma Mario Isola, Direttore Motorsport Pirelli. “Per noi – ma, ovviamente, anche per tutte le squadre – i 19 giri della Sprint sono stati un’ottima opportunità di vedere all’opera la Medium sulla lunga distanza, visto che sarà questa la mescola più gettonata nella gara di domani. Pochi piloti si sono risparmiati e così abbiamo potuto raccogliere dati interessanti ma non sorprendenti. Su una pista dove la sosta ai box non è particolarmente lunga (20″5) la doppia sosta è chiaramente la strategia più veloce e con nove squadre su dieci che hanno già utilizzato un set di Hard nell’unica sessione di prove libere di ieri è chiaro che l’opzione più verosimile vede l’impiego di due set di C3 e del rimanente di C2. Per quanto riguarda la successione degli stint, onestamente ci aspettiamo che tutti proveranno ad iniziare la gara con la Medium”.
“Quindi, per ricapitolare: la strategia più veloce prevede – basandoci sulle analisi preliminari – un primo stint con la C3 con pit-stop fra il giro 16 e il 22 per passare alla C2 e con la seconda sosta fra il giro 35 e il 41 per chiudere ancora con la C3. Chi volesse invece finire la gara sulla C2, potrebbe fermarsi la prima volta fra il giro 11 e il 20 e la seconda fra il 32 e il 38. Infine, come terza ma remota opzione, c’è l’utilizzo di tutte e tre le mescole: partenza su C4 (prima sosta fra il giro 10 e il 14), passaggio alla C2 (seconda sosta fra il 34 e il 40) e chiusura sulla C3” conclude Isola.

– Foto: ufficio stampa Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Medium sarà la mescola protagonista della sprint di Austin

AUSTIN (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Sarà Max Verstappen a partire davanti a tutti nella Sprint Race di Austin. Il tre volte campione del mondo è tornato così a primeggiare in una sessione di qualifica dopo un digiuno che durava dal Gran Premio del Belgio, quando però il miglior tempo non gli garantì la pole in gara a causa di una penalità ricevuta in precedenza. Per trovare l’ultima partenza al palo dell’olandese bisogna quindi risalire al Gran Premio d’Austria, quando conquistò la pole sia il venerdì nella Sprint Qualifying che il sabato nella qualifica per la gara. Quattro vetture diverse occuperanno le prime due file della griglia, racchiuse in due decimi e mezzo, ad ulteriore conferma del grande equilibrio che sta caratterizzando questa stagione. Il miglior tempo del pilota della Red Bull, alla sua pole numero 8 per quanto riguarda le qualifiche della Sprint, è stato 1’32″833, di dodici millesimi inferiore a quello della Mercedes di George Russell (1’32″845). In seconda fila scatteranno la Ferrari di Charles Leclerc (1’33″059) e la McLaren di Lando Norris (1’33″083). L’unica sessione di prove libere del fine settimana è stata caratterizzata dall’utilizzo della mescola più dura selezionata per questo Gran Premio – la C2 – da parte praticamente di tutti i piloti: ha fatto eccezione soltanto il duo della Sauber, con Valtteri Bottas che ha usato sia la Medium che la Soft e Guanyu Zhou che si è concentrato sulla C4. Gli altri 18 piloti hanno evitato totalmente la C3, iniziando la sessione con la Hard per poi passare alla Soft. Come da regolamento, nella Sprint Qualifying sono state le Medium in Q1 e in Q2 e le Soft in Q3.
Il Pirelli Sprint Qualifying Award è stato consegnato a Verstappen dall’atleta multiplista tedesco Leo Neugebauer, medaglia d’argento nel decathlon ai Gioch di Parigi. “Un venerdì contrassegnato da prestazioni cronometriche nettamente inferiori non soltanto a quelle registrate su questo tracciato lo scorso anno ma anche alle simulazioni della vigilia, basate sulla media dei dati che Pirelli riceve dalle dieci squadre – l’analisi di Simone Berra, chief engineer Pirelli – Infatti, la pole è stata di quasi due secondi più veloce di quella dello scorso anno (1’34″723) e di poco più di sette decimi rispetto al tempo previsto (1’33″600)”. “A parità di gomme rispetto allo scorso anno, alcuni fattori hanno contribuito all’abbassamento dei tempi in maniera importante, oltre alla naturale evoluzione delle monoposto – continua Berra – l’asfalto rifatto che ha offerto un maggior grip adesivo, la significativa riduzione dei dossi che ha permesso alle squadre di diminuire l’altezza da terra delle vetture e temperature inferiori rispetto all’anno scorso. Per quanto riguarda la differenza di prestazione fra le mescole, da una prima analisi possiamo dire che i risultati sono sostanzialmente in linea con le previsioni, anche se va detto che – particolarmente in Q3 – non è stato facile per i piloti tirare fuori tutto il potenziale dalla mescola più morbida, anche a causa del vento con raffiche che, in alcuni momenti, hanno sfiorato i 30 km/h”. Per stasera “ci aspettiamo che, come avvenuto nel 2023, la Sprint vedrà la Medium come protagonista assoluta (lo scorso anno soltanto Sainz azzardò l’utilizzo della Soft). Anche domenica la C3 sarà la gomma più utilizzata: non è un caso che oggi nelle prove libere tutti – ad eccezione della coppia della Sauber – abbiano usato almeno un set di Hard: in una gara dove la strategia più veloce è quella su due soste e dove la Soft non sembra essere un’opzione valida, è chiaro che la Medium sarà la mescola regina”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Ecco “Heroo”, il nuovo trofeo Pirelli debutterà ad Austin

AUSTIN (STATI UNITI) (ITALPRESS) – L’epica della Formula 1 da sempre rappresenta i piloti come eroi contemporanei e cosa può esserci quindi di meglio che trovare un eroe – un pò insolito – sul podio come premio per chi fra i venti partecipanti sarà stato il più bravo? Ecco perchè Pirelli ha pensato di creare un trofeo speciale per il Gran Premio degli Stati Uniti e il suo nome è…Heroo. Creato dall’artista e designer italiano Matteo Macchiavelli in collaborazione con Pirelli Motorsport, rappresenta un’interpretazione del connubio fra le monoposto e i pneumatici che le equipaggiano e, al tempo stesso, vuole essere un oggetto che faccia da ponte fra la bellezza e l’eleganza dell’arte e l’emozione, il senso della velocità e l’eccellenza dei materiali che contraddistinguono, fra le altre cose, la Formula 1. E’ costituito da una silhouette umana con le braccia sollevate in segno di giubilo, rivestita in fibra di carbonio e posta su una base ricavata da una gomma. A differenziare i quattro trofei sono i colori del casco: per quelli destinati al vincitore e al rappresentante del suo team è stato dipinto in giallo oro con finiture in polvere d’oro, mentre l’argento e il titanio sono le colorazioni e le finiture scelte rispettivamente per il secondo e il terzo classificato. La carriera di Heroo non terminerà peraltro sul podio di Austin, in quanto diventerà anche un oggetto di design prodotto in serie limitata per collezionisti e gli amanti dei collectible art toys. Heroo non sarà l’unica novità che Pirelli porterà ad Austin. Seguendo un percorso iniziato a Miami e proseguito a Montreal, Silverstone e Monza, il Podium Cap sarà in un’edizione speciale, realizzato in denim. E’ un tessuto che proprio negli Usa, a partire dagli anni Trenta del secolo scorso, iniziò ad essere utilizzato anche per capi e oggetti d’abbigliamento – uno fra tutti, i jeans – non più destinati soltanto al lavoro ma anche all’uso quotidiano; successivamente, anche grazie a star del cinema come Marlon Brando e James Dean, il denim diventò di moda e assunse anche un significato culturale come simbolo di libertà e ribellione. Così come le altre edizioni speciali, anche i Podium Cap di Austin saranno in vendita su https://afbmotorsport.com/en/contenido/pirelli-podium-cap-f1-special-editions-26 e sulle piattaforme Fanatics e Stichd. Trofeo e Podium Cap non saranno le uniche novità in scena nel Gran Premio degli Usa, la prima di tre gare consecutive in programma nelle Americhe. L’asfalto del COTA (Circuit of the Americas) è stato in buona parte rifatto, completando gli interventi già attuati due anni fa. In particolare, è stato riasfaltato il tratto fra la curva 9 e la 12 e tra la 16 e la 3, includendo così anche i due rettilinei più lunghi dove viene utilizzato il DRS. Il livello di rugosità potrebbe quindi essere differente rispetto allo scorso anno, visto che di solito il bitume appena posato risulta più liscio della superficie di una pista utilizzata già da diversi anni. Sarà ancor più importante del solito verificare il comportamento dei pneumatici nelle prove libere, peraltro di durata molto più limitata in quest’occasione visto che ad Austin torna in scena il formato Sprint, che prevede appunto soltanto sessanta minuti di prove il venerdì nel primissimo pomeriggio. Inoltre, sono state modificate le vie di fuga in alcune curve introducendo della finta ghiaia – una soluzione già sperimentata in altre piste, come ad esempio Zandvoort – che dovrebbe, sulla carta, diminuire eventuali controversie sul superamento dei limiti della pista senza però creare problemi legati alla possibilità di avere della ghiaia (vera) sul tracciato. Inoltre, il nuovo asfalto potrebbe aver ridotto i piccoli dossi che sono andati formandosi sulla traiettoria ideale nel corso degli anni in alcuni punti e che danno molto fastidio a piloti e vetture, rendendone instabile la guida. Per l’appuntamento di Austin le mescole da asciutto selezionate sono le stesse rispetto alle ultime due edizioni di questa gara, vale a dire la C2 come Hard, la C3 come Medium e la C4 come Soft. In termini di forze esercitate sui pneumatici, il COTA ripartisce il carico in maniera piuttosto equilibrata fra l’asse anteriore e il posteriore e lateralmente piuttosto che verticalmente. Di solito, il degrado è di natura termica ed è quindi anche correlato direttamente alla temperatura ambientale, che in Texas nel mese di ottobre può variare in maniera considerevole da un giorno all’altro. In termini di strategie bisognerà vedere se e come influirà il nuovo asfalto, tenendo presente che la Sprint del sabato costituirà un ottimo banco di prova. L’anno scorso proprio nella gara corta la Medium fu la mescola prescelta dalla maggioranza dei piloti ma ci fu anche chi azzardò la Soft, usata poi solamente nel finale del Gran Premio il giorno successivo allo scopo di ottenere il punto addizionale per il giro più veloce. Di norma, la doppia sosta si è sempre rivelata la strategia più veloce in questa gara, anche perchè la sosta singola richiede tantissima gestione del degrado ad ovvio discapito della prestazione. Nel 2023 la mescola più utilizzata è stata la C3, più efficace rispetto alla C2: sarà interessante vedere se le modifiche all’asfalto potrebbero riportare la Hard più in gioco.
– foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

Nasce “box box box”, il primo vodcast di Pirelli

ROMA (ITALPRESS) – Max Verstappen è il protagonista della prima
puntata di “Box Box Box”, il primo vodcast realizzato da Pirelli e dedicato al mondo della Formula 1, online da oggi sul canale
YouTube della Casa milanese. “Box Box Box” si articola su sei
episodi, ognuno contraddistinto da un tema specifico (velocità,
formazione, dedizione, tempo, adrenalina, sfida) che fa da fil
rouge di una chiacchierata condotta da Tom Clarkson, uno dei più
noti giornalisti e presentatori della Formula 1, in attività da
quasi trent’anni, con alcuni fra i principali protagonisti della
massima competizione automobilistica. In ciascun episodio – della
durata di circa venti minuti – tre ospiti si alternano a
rispondere alle domande di Clarkson, parlando del loro rapporto
col tema della puntata anche attraverso il racconto di alcuni
aneddoti personali. Oltre al tre volte campione del mondo della
Oracle Red Bull Racing, i protagonisti della prima puntata sono il Direttore del FIA Single-seater Department, Nikolas Tombazis, e il team principal della McLaren F1 Team, Andrea Stella. Fra gli
ospiti delle puntate successive, ascoltabili anche su Spotify sul
canale Pirelli, ci saranno anche Charles Leclerc, Valtteri Bottas, Alex Albon, Mohammed Ben Sulayem, Stefano Domenicali, Christian Horner, Gunther Steiner e altri volti noti e meno noti del paddock della Formula 1.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

Isola “A Singapore gara lineare, ora quattro giorni di test”

MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – Terza vittoria per Lando Norris che ha condotto la gara in testa dallo spegnimento dei semafori alla bandiera a scacchi. Il pilota inglese ha riportato la McLaren al successo a Singapore a 15 anni di distanza dalla vittoria di Lewis Hamilton del 2009. Norris ha preceduto sul traguardo la Red Bull di Max Verstappen, che continua sia a non riuscire a vincere a Singapore che ad allungare un digiuno di successi in questa stagione che dura ormai da otto Gran Premi. Sul terzo gradino del podio è salito Oscar Piastri (McLaren), al nono piazzamento fra i primi tre in 40 Gran Premi disputati. La squadra basata a Woking ha allungato a 14 i Gran Premi consecutivi in cui è riuscita a portare sul podio almeno un pilota, per un totale di 17 piazzamenti. Daniel Ricciardo ha conquistato il giro più veloce della gara per la diciassettesima volta nella sua carriera: l’ultima volta c’era riuscito a Monza nel 2021, quando era al volante di una McLaren. Per la Racing Bulls è il primo giro veloce.
Alla partenza la Medium è stata la mescola più gettonata, come del resto era nelle previsioni della vigilia: 14 piloti hanno preso il via con la C4, quattro (Stroll, Bottas, Zhou e Magnussen) con la C3 e due con la C5 (Hamilton e Ricciardo).
La Medium si è dimostrata molto flessibile in termini di durata degli stint, permettendo quasi per tutti i piloti di completare la gara effettuando soltanto un pit-stop. In funzione della posizione in pista e del traffico, abbiamo visto piloti fermarsi al giro 13 (Sainz) e altri arrivare addirittura al giro 38 (Piastri). Proprio lo spagnolo della Ferrari si è reso protagonista dello stint più lungo in assoluto, percorrendo ben 49 giri con la Hard. “Tutto sommato, è stata una gara piuttosto lineare, anche perchè non c’è stata nemmeno una neutralizzazione, circostanza non si era mai verificata in passato su questa pista – l’analisi di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli -. La sosta unica si è confermata nettamente la più veloce e tutte e tre le mescole si sono comportate secondo le aspettative. La Medium e la Hard sono state chiaramente le più utilizzate ma anche la Soft ha dimostrato di poter essere un’opzione, come si è visto ad esempio dai tempi ottenuti col pieno di benzina nel primo stint di Hamilton (17 giri) o quelli di Tsunoda nella sua seconda parte di gara (28 giri), facendo registrare un livello di degrado tutto sommato accettabile”. “Molto rilevante nella valutazione del rendimento dei pneumatici è stato il livello di gestione del passo messo in atto dai piloti, unitamente al traffico in cui si sono ritrovati nelle varie fasi della gara – ha aggiunto Isola -. In particolare, lo è stato per quanto riguarda la Medium perchè, in base appunto al passo tenuto, alcuni piloti hanno potuto estendere la lunghezza del primo stint ben oltre la finestra prevista nelle simulazioni della strategia, aprendo così eventualmente la possibilità anche ad un possibile utilizzo della Soft, come hanno fatto il già citato Tsunoda e Gasly. Dopo quattro gare in cinque settimane, la Formula 1 si prende una piccola pausa in attesa della tripletta nelle Americhe ma per il nostro gruppo ci sarà ancora da fare in pista, con quattro giorni di test che potranno essere svolti grazie alla sempre fondamentale collaborazione delle squadre, nella fattispecie Mercedes, Red Bull, Ferrari e McLaren”.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

FOTO GALLERY

Pirelli-F1 su Youtube