BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Lewis Hamilton ha conquistato la pole position nel Gran Premio d’Ungheria per la nona volta nella sua carriera: nessun pilota aveva mai ottenuto un simile risultato sullo stesso circuito. Hamilton non otteneva il miglior tempo in Q3 dal Gran Premio dell’Arabia Saudita del 2021 e ha portato a 104 il numero delle pole position conquistate nella carriera. Il sabato dell’Hungaroring si è svolto in condizioni meteorologiche molto diverse rispetto a ieri, con sole e temperature tipicamente estive, superiori ai 29° C per quanto riguarda l’aria e ai 50 °C sull’asfalto, e con un vento piuttosto forte. Nella terza sessione di prove libere le squadre hanno lavorato molto intensamente, ancora una volta con approcci abbastanza diversi fra loro. C’è chi ha fatto stint molto lunghi con le Medium, come i due ferraristi Sainz e Leclerc (17 giri ciascuno sullo stesso set), chi ha usato pochissimo le Soft (tre giri soltanto per Hamilton), chi ha provato tutte e tre le mescole (i due dell’Alfa Romeo, Zhou e Bottas). In qualifica ha debuttato il nuovo format parte del weekend con la diversa allocazione delle gomme, con i piloti che hanno usato le Hard in Q1, le Medium in Q2 e le Soft in Q3. Dei dieci piloti che sono arrivati in Q3 soltanto Norris è riuscito a conservare un set nuovo di Medium, verosimilmente la mescola che sarà più gettonata per la partenza della gara. Tutti gli altri hanno usato tutti i sei treni di gomme nuove disponibili. Ocon, Gasly, Ricciardo e Tsunoda sono riusciti a fare tre run con le Hard in Q1, con il duo dell’AlphaTauri che ha montato un set usato nel primo tentativo. Il format delle qualifiche ha permesso di identificare con maggior precisione le differenze di prestazione fra le tre mescole: sette decimi fra la C3 e la C4 e mezzo secondo fra la C4 e la C5. Lewis Hamilton ha ricevuto il Pirelli Pole Position Award da Zac. Il kartista fa parte del gruppo di giovani reporter di Sky Sports che parteciperà alla creazione della prima trasmissione in diretta di F1 dedicata ai bambini. Durante il fine settimana infatti Sky Sports UK e Sky Deutschland trasmetteranno la gara commentata da bambini, con l’aiuto di grafiche, animazioni e spiegazioni tecniche alla loro portata.
“Credo che sia stata una qualifica molto interessante, con il nuovo formato che ha posto sfide diverse ai piloti e ha creato ancor più equilibrio e incertezza rispetto alle gare precedenti. Non è un caso che ben sette squadre differenti siano rappresentate nella top ten e i primi dieci classificati sono racchiusi in meno di sei decimi – ha spiegato Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Ad esempio, i piloti hanno dovuto adattarsi al passaggio fra una mescola e l’altra nelle tre fasi della qualifica, cosa cui non erano più abituati a fare da quando è stato tolto l’obbligo di usare alla partenza lo stesso set di gomme usato per passare il taglio in Q2. Allo stesso tempo, visto che proprio la Hard sembra essere la mescola più performante in ottica gara, tantissimi piloti hanno preferito non utilizzarne alcun set nelle prove libere e si sono ritrovati un pò al buio in Q1, tanto che anche i top team hanno dovuto fare due run”. “I long run in FP3 – ha aggiunto Isola – hanno evidenziato che, con temperature di asfalto attorno ai 50 °C – previste anche per la gara – la C5 non sembra essere la gomma ideale per la gara. Al tempo stesso, le temperature più elevate rispetto a ieri e la normale evoluzione del tracciato, particolarmente sensibile all’Hungaroring, fanno pendere la bilancia più in favore delle due mescole più dure, C3 e C4. Pertanto, dal punto di vista delle strategie, quella più probabile prevede due soste, con partenza con la C4 e poi un doppio stint sulla C3 – chiosa Isola – La sosta singola (Hard/Medium) è possibile ma molto al limite, sia in termini di degrado della prestazione che di durata del battistrada. Sicuramente, vista anche la composizione della griglia di partenza, sarà una gara spettacolare”.
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In Ungheria si va verso la strategia a due soste C4-C3
Debutta il nuovo format di allocazione delle gomme in Ungheria
BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – La prima giornata della trentottesima edizione del Gran Premio d’Ungheria è stata caratterizzata dall’alternarsi delle condizioni meteorologiche. La pioggia è stata la grande protagonista della prima sessione, quando soltanto nei minuti iniziali è stato possibile girare con gomme da asciutto. Poi è iniziato a piovere e così tutti i piloti – ad esclusione di Perez, che era uscito di pista nei primissimi minuti, danneggiando la sua Red Bull – hanno potuto saggiare le Intermedie, chi in maniera speculativa semplicemente per assicurarsene un set supplementare per il prosieguo del weekend, chi con più intensità, come testimoniano gli stint di nove giri di Russell e Hulkenberg e gli otto di Leclerc, Zhou, Norris, Piastri, Bottas e Sargeant. Soltanto Magnussen ha provato le gomme da bagnato estremo, percorrendo con questo pneumatico uno stint di otto giri consecutivi. Il lavoro sui pneumatici da asciutto è stato così concentrato nella seconda ora di prove libere ed è stato un pò diverso dal solito anche perchè questo weekend viene testato un diverso formato di allocazione delle gomme per pilota, che prevede l’utilizzo di 11 set di slick (invece di 13) e l’obbligo di usare la mescola Hard in Q1, la Medium in Q2 e la Soft in Q3. Ne è scaturita una classifica diversa dal solito – peraltro sempre caratterizzata da un buon equilibrio, con i venti piloti racchiusi in meno di un secondo e mezzo – determinata sia dalla rapida evoluzione delle condizioni della pista, sia dai differenti programmi eseguiti. Ad esempio, solo un pilota ha usato la mescola Hard, di nuovo Magnussen, due squadre hanno usato solo le Medium (Mercedes e Alfa Romeo), un pilota (Verstappen) ha girato soltanto con un set di Soft. Il pilota più attivo in pista in FP2 è stato Lance Stroll (Aston Martin) che da solo ha fatto più giri (33) della coppia della Red Bull (Verstappen 18, Perez 14). Lo stint più lungo in assoluto lo hanno completato Norris e Hulkenberg con 19 giri ciascuno, entrambi sulle Medium, mentre lo stint più lungo sulle Soft lo ha fatto Tsunoda (17 giri).
“E’ stata una giornata piuttosto insolita, sia per le condizioni meteorologiche mutevoli sia per il debutto del nuovo formato di allocazione delle gomme per il fine settimana e per lo svolgimento delle qualifiche – il bilancio di Simone Berra, chief engineer Pirelli – Se la prima sessione è stata poco significativa, anche perchè le chance di pioggia nel prosieguo del weekend sono molto basse, molto utile è stata la seconda, che ci ha permesso di raccogliere dati interessanti”. “Ad esempio, abbiamo potuto vedere che anche la mescola C5 in queste condizioni di temperature – non si sono superati i 34° sull’asfalto – diventa una potenziale candidata per l’impiego in gara – sottolinea ancora Berra – L’ATA ha sicuramente influenzato i programmi delle squadre, con quasi tutti i piloti che hanno risparmiato le Hard per utilizzarle nelle prossime sessioni. Come tradizionalmente accade qui all’Hungaroring – e oggi lo è stato ancor di più viste le temperature più basse del solito – abbiamo avuto un pò di graining, un fenomeno che poi tende a diminuire man mano che la pista si gommerà e che le temperature si alzeranno. Da una primissima analisi dei dati, la differenza di prestazione fra la Soft e la Medium è in linea con le previsioni della vigilia (fra i quattro e i cinque decimi) mentre non è stato possibile confermare quella fra la Medium e la Hard visto il limitatissimo numero di giri completati con questa mescola”.
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Mescole più morbide e ATA, doppia novità a Budapest
BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Due novità a Budapest. Al Gran Premio d’Ungheria, infatti, i team avranno a disposizione delle mescole più morbide rispetto allo scorso anno. Sarà infatti utilizzata la C3 come P Zero White hard, la C4 come P Zero Yellow medium e la C5 come P Zero Red soft. A Budapest debutterà l’Alternative Tyre Allocation (ATA) che prevede l’utilizzo di una mescola slick obbligatoria per ogni sessione di qualifica. In Q1 le squadre dovranno utilizzare la Hard, in Q2 la Medium e in Q3 la Soft. Nel caso la sessione sia dichiarata bagnata, decade l’obbligatorietà e i team possono utilizzare la mescola che preferiscono. Con l’ATA il numero di set disponibili per ciascuna vettura si riduce a 11, invece dei 13 di un classico weekend di gara. Ciascun pilota potrà contare infatti su tre set di Hard, quattro set di Medium e altrettanti di Soft. Rimane invece invariato il numero di pneumatici da bagnato: tre treni di Full Wet e quattro di Intermediate, al netto dell’utilizzo di un set di Intermedie addizionale in caso di pioggia al venerdì o di previsioni meteorologiche avverse per il sabato. Il venerdì sarà necessario restituire un set di pneumatici al termine di ciascuna sessione di prove libere. Altri due dovranno essere riconsegnati il sabato, dopo FP3. Rimarranno così sette treni di pneumatici per qualifiche e gara, di cui almeno un set di Hard e uno di Medium dovranno essere conservati per il Gran Premio. L’ATA avrebbe dovuto essere sperimentato per la prima volta durante il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna. Un secondo test, dopo l’Hungaroring, sarà effettuato al Gran Premio d’Italia a Monza il primo fine settimana di settembre.
Solitamente, la strategia più frequente all’Hungaroring è quella basata su due soste, più rara quella pianificata su un unico cambio gomme. Le scelte fatte nel 2022 sono state pesantemente influenzate da una VSC e una safety car. Quasi tutti i piloti hanno effettuato tre soste utilizzando tutte le mescole disponibili. Alla partenza, metà griglia ha iniziato la gara su Soft e l’altra metà su Medium, montando poi le Hard al secondo o terzo stint.
“Il Gran Premio d’Ungheria è diventato un appuntamento classico della stagione estiva della Formula 1 e, come tale, vede grandi protagoniste le temperature dell’aria e dell’asfalto, solitamente molto elevate – sottolinea Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Ciò mette a dura prova piloti, vetture e pneumatici, anche perchè la natura tortuosa del tracciato non consente di poter tirare il fiato, a niente e a nessuno: c’è sono un rettilineo abbastanza lungo – quello dei box – che costituisce anche, nella staccata della prima curva a destra, l’unica, concreta possibilità di sorpasso”. “Poi ci sono una successione di altre tredici curve, sette a destra e sei a sinistra per un circuito che è secondo soltanto a quello di Monte-Carlo in termini di velocità media più bassa, tanto è vero che le monoposto di solito sono equipaggiate con un livello di carico aerodinamico analogo a quello della gara del Principato. Con tante curve lente da percorrere la trazione è uno dei fattori cruciali per un buon rendimento così come il rischio maggiore è il surriscaldamento dei pneumatici. Pur essendo un tracciato permanente, l’Hungaroring non è utilizzato molto spesso e le condizioni dell’asfalto migliorano in maniera considerevole durante il fine settimana man mano che la traiettoria ideale si gomma”. Isola ricorda che “di solito, questa gara si gioca molto sulle strategie e sul degrado delle gomme. Quest’anno abbiamo scelto di portare un tris di mescole più morbido (C3, C4 e C5) rispetto al 2022 e sarà sperimentato per la prima volta un nuovo format di allocazione di gomme per le qualifiche (ATA, Alternative Tyre Allocation), che prevede l’obbligo in caso di pista asciutta di utilizzo della Hard in Q1, la Medium in Q2 e la Soft in Q3. Entrambe queste novità possono, almeno sulla carta, offrire un ventaglio di opzioni più ampio proprio in termini di strategia”. “L’ATA – aggiunge ancora Isola – consente inoltre di risparmiare due treni di gomme da asciutto rispetto al format tradizionale (undici invece di tredici) e sarà provato nuovamente in occasione del Gran Premio d’Italia a Monza: poi Fia, F1 e le squadre decideranno se, eventualmente, adottarlo per la prossima stagione”.
In F2 Pirelli mette a disposizione delle squadre le mescole P Zero Yellow medium e P Zero Red soft. Il tracciato dell’Hungaroring è particolarmente tortuoso, caratterizzato da un solo lungo rettilineo – quello della partenza/arrivo – il che rende difficile raffreddare i pneumatici, anche a causa delle temperature dell’ambiente e della pista, solitamente molto elevate. Le quattordici curve – otto a destra e sei a sinistra – si percorrono in gran parte a media e bassa velocità ed è l’asse posteriore ad essere messo particolarmente sotto stress. Dopo quello di Monte-Carlo, il circuito è il secondo più corto nella stagione con i suoi 4,381 chiliometri di lunghezza e, spesso, il traffico in pista è un fattore importante, tanto per la guida quanto per l’influenza che può avere sul degrado delle gomme. Dal punto di vista della strategia nella Feature Race, sulla carta la più veloce prevede il primo stint sulle Medium ma visto che non è una pista dove i sorpassi siano particolarmente agevoli la scelta di partire con le Soft può essere utile al fine di guadagnare qualche posizione alla partenza, sfruttandone il maggior grip. In F3 il round dell’Hungaroring vedrà il debutto della nuova mescola P Zero Yellow medium, originariamente previsto per la tappa di Imola. Si tratta di una gomma che rende la vettura più impegnativa da guidare durante lo stint, per la sua evoluzione verso il sovrasterzo il che forza il pilota a dover gestire con grande attenzione il degrado, in particolare sull’asse posteriore. Sarà un esordio particolarmente probante su un tracciato tortuoso, che mette a dura prova i pneumatici in fase di trazione, e con temperature tradizionalmente molto elevate. Inoltre, trattandosi di un tracciato molto corto – soltanto quello del Principato di Monaco ha una lunghezza inferiore in tutto il calendario – la gestione del traffico, soprattutto in qualifica, sarà determinante.
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Isola “Silverstone da record, analisi dati in linea con le aspettative”
SILVERSTONE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – “Innanzitutto tanti complimenti allo straordinario pubblico di Silverstone: 480.000 presenze sono un record impressionante, un segno dello straordinario momento di popolarità che sta vivendo la Formula 1”. Con queste parole Mario Isola, direttore motorsport della Pirelli, inizia la sua analisi dul Gp di Gran Bretagna vinto da Max Verstappen, davanti a Lando Norris e Lewis Hamilton. “Dal punto di vista delle gomme questo fine settimana ci ha dato delle risposte importanti – sottolinea Isola -. L’introduzione della nuova costruzione si è svolta secondo i piani e le prime analisi dei dati sono in linea con le aspettative. L’indicazione che tutte e tre le mescole potessero essere utilizzate in gara è stata confermata dal suo svolgimento. Certamente le temperature odierne sensibilmente più fresche rispetto a venerdì hanno consentito un utilizzo più prolungato e intenso della Soft ma, a prescindere da questo aspetto, è un fatto che la possibilità di poter scegliere fra tre mescole abbia permesso alle squadre di poter individuare le combinazioni di gomme più adatte alle rispettive vetture”.
Isole con una “considerazione sul degrado che è stato inferiore alle previsioni su tutti e tre i tipi di mescole pur su una delle piste più severe per i pneumatici. Ciò ha anche permesso alle squadre di poter estendere la lunghezza degli stint senza accusare cali significativi in termini di prestazione”.
Con questo successo la Red Bull eguaglia la McLaren al vertice della classifica delle vittorie consecutive (11): l’ultima gara non vinta da un pilota della squadra austro-britannica è stata il Gran Premio del Brasile, conquistato da George Russell.
La strategia più utilizzata è stata quella su una sosta ma, rispetto alle previsioni della vigilia, ne è stata protagonista quasi assoluta la Soft. La C3 non è stata utilizzata solamente dalle due Ferrari e dalle due McLaren. La mescola più usata durante il Gran Premio è stata la C2, con cui sono stati completati 485 giri, il 50% della percorrenza complessiva. In seconda posizione si piazza la C3 (337 giri, 34,74%), seguita dalla C1 (148, 15,26%). Lo stint più lungo con le Soft è stato completato da Russell (28 giri), con le Medium da Verstappen, Norris, Hamilton e Alonso (33) e con le Hard da Bottas (32).
I giri più veloci per ciascuna mescola sono stati ottenuti sempre con un set che aveva dieci o più giri alle spalle. Con la C1 il miglior tempo (1.30.543) lo ha fatto Norris al giro 43 con un treno di gomme che aveva percorso 10 tornate, con la C2 il più veloce è stato Russell (1.31.124) al tredicesimo giro del suo secondo stint mentre il giro in assoluto più rapido della gara è stato stabilito da Verstappen col tempo di 1.30.275 al giro 11 del suo secondo stint con la C3. Va tenuto peraltro presente che dopo il pit-stop di Russell e Verstappen la gara è stata neutralizzata per cinque giri.
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Isola “Giornata intensa, ottime risposte dalle C3”
SILVERSTONE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – “E’ stata una giornata intensa ed interessante, ricca di emozioni come sempre accade quando le condizioni della pista mutano velocemente”. Il direttore Motorsport Pirelli, Mario Isola, riassume così il sabato di Silverstone con l’ennesima pole ottenuta da Max Verstappen che si è messo alle spalle le due McLaren e le due Ferrari. “Nell’ultima sessione di prove libere abbiamo visto i piloti girare principalmente con poca benzina a bordo: quei pochi che hanno cercato di accumulare informazioni sul comportamento dei pneumatici sulla distanza, girando quindi a pieno carico, non hanno avuto molto tempo a disposizione perchè è sopraggiunta la pioggia – prosegue Isola nella sua analisi -. Ciò ha consentito di migliorare la conoscenza delle gomme intermedie e di calcolare il tempo di crossover con le slick (112%) su un tracciato sfidante come quello di Silverstone e dai commenti che abbiamo potuto raccogliere da squadre e piloti tutto sembra essere in linea con le aspettative, sia in termini di warm-up che di bilanciamento della vettura”.
“La qualifica si è svolta su una pista che è andata migliorando velocemente, via via che si asciugava, con le classifiche che mutavano continuamente fino alla bandiera a scacchi e oltre – prosegue Isola -. Tutti hanno girato con gomme Soft e la C3 ha dimostrato ottime doti di warm-up anche con temperature di aria e asfalto nettamente inferiori a quelle di ieri e pure quando i piloti sceglievano di aspettare diversi minuti già nella fast lane – e quindi senza più l’ausilio delle termocoperte – il semaforo verde per scendere in pista. Domani la gara dovrebbe svolgersi su pista asciutta, fermo restando che qui tradizionalmente le previsioni meteorologiche sono piuttosto aleatorie. Dal punto di vista della strategia, la C3 si candida sempre più ad essere una gomma pronta all’uso e la doppia sosta diventa l’opzione probabilmente più veloce. Ciò consentirà di vedere scelte diverse fra squadra e squadra e, conseguentemente, più spettacolo e più incertezza”. Protagonista, insieme ovviamente a Max Verstappen, della cerimonia di consegna del Pirelli Pole Position Award è stato Paulo Dybala, attaccante della Roma e campione del mondo di calcio con l’Argentina ai Mondiali del 2022.
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Berra “Giornata interessante, tanti dati raccolti”
SILVERSTONE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – “Una giornata molto interessante quella di oggi, con tanti dati raccolti e indicazioni utili soprattutto in previsione della gara. Abbiamo visto come le squadre si siano concentrate forse più del solito in FP2 sull’analisi del comportamento delle gomme sulla lunga distanza, arrivando in alcuni casi a percorrere quasi metà gara con lo stesso set, come ha fatto ad esempio Hulkenberg coi 25 giri percorsi con un treno di Hard, di cui 20 consecutivi”. Così Simone Berra, chief engineer di Pirelli, dopo il venerdì di prove libere al Gp di Gran Bretagna. “Qui faceva il suo debutto per così dire ufficiale – dopo il test con i prototipi di Barcellona – la nuova costruzione e, per quello che abbiamo potuto vedere finora, non ci sono stati problemi nè modifiche nel rendimento dei pneumatici – ha proseguito Berra – Da segnalare come rispetto allo scorso anno i tempi siano già significativamente più veloci: quasi nove i decimi di progresso fra il miglior crono del 2022 (1.28.942) e quello odierno (1.28.078), pur con una temperatura dell’asfalto più alta di più di 15 °C”. “Domani c’è un’alta possibilità di pioggia, soprattutto per la prima parte del programma di pista, con le chance di asfalto bagnato che andranno a diminuire lungo l’arco della giornata. Sarà un elemento ulteriore di imprevedibilità in un sabato che si preannuncia comunque incerto, visti i distacchi molto limitati registrati nei run più corti: 22 i centesimi che separano il primo dal secondo classificato di FP2 e tutti e 19 i piloti (Leclerc non ha corso questa sessione, ndr) racchiusi in meno di un secondo e mezzo”, ha concluso Berra.
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Isola “A Silverstone debutto nuovi pneumatici da asciutto”
ROMA (ITALPRESS) – “Il Gran Premio di Gran Bretagna segnerà il debutto di una nuova costruzione dei pneumatici da asciutto, la cui introduzione anticipa l’utilizzo di materiali previsti per il 2024. La modifica si è resa necessaria in considerazione dell’incremento di prestazioni delle monoposto – in termini di carichi e velocità – registrato fin dalle prime gare della stagione rispetto alle simulazioni che erano state fornite dalle squadre a Pirelli l’inverno scorso e alla luce della loro verosimile evoluzione fino alla fine del campionato. In questi anni abbiamo lavorato intensamente nell’ambito della simulazione in modo da essere in grado non soltanto di fornire un prodotto che rispettasse i target di prestazione definiti da tutti gli stakeholder ma anche di saper anticipare eventuali problemi e di reagire con prontezza”. Lo ha detto Mario Isola, direttore motorsport di Pirelli, in vista del fine settimana di Silverstone. “La nuova specifica rende il pneumatico più resistente alla fatica ma non ne altera altri parametri tecnici nè il suo comportamento in pista – sottolinea ancora Isola – Tutti i team hanno avuto la possibilità di testarla in occasione dello scorso Gran Premio di Spagna, quando abbiamo messo a disposizione due set supplementari per ciascun pilota. I commenti ricevuti sono stati in linea con quelle che erano le nostre aspettative, soprattutto in termini di trasparenza della prestazione. Inoltre, la nuova specifica consente a Pirelli di mantenere sostanzialmente inalterate rispetto allo scorso anno le pressioni dei pneumatici anteriori e posteriori, pur in presenza di un significativo incremento medio dei carichi”. “Il debutto avverrà su una delle piste tradizionalmente più impegnative per le gomme: non è un caso che nella nostra scala interna di misurazione Silverstone sia al vertice in termini di stress e di forze laterali esercitate, in particolare sul pneumatico anteriore sinistro. Coi suoi curvoni veloci, la pista mette a dura prova anche i piloti, che devono sopportare accelerazioni laterali superiori ai 5 g. La scelta delle mescole, la cui gamma non ha subito alcuna modifica a seguito dell’aggiornamento della costruzione, è rimasta invariata rispetto alle recenti edizioni – C1 come Hard, C2 come Medium e C3 come Soft – perlomeno in termini di nomenclatura. Infatti, la C1 odierna è una mescola nuova, che si colloca in posizione intermedia fra la C2 e la C0, denominazione aggiornata della mescola più dura della gamma 2022”, ha concluso Isola.
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Pirelli ufficializza le mescole per Gp Ungheria e Belgio
ROMA (ITALPRESS) – Pirelli ha comunicato oggi la scelta delle mescole per il Gran Premio di Ungheria (21-23 luglio) e del Belgio (28-30). All’Hungaroring verranno utilizzate delle mescole più morbide rispetto all’anno scorso: come P Zero White hard ci sarà infatti la C3, come P Zero Yellow medium la C4 e come P Zero Red soft la C5. A Spa-Francorchamps invece viene mantenuto lo stesso tris del 2022 con C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. La gara belga si correrà dal 28 al 30 luglio. L’appuntamento di Budapest vedrà il debutto dell’Alternative Tyre Allocation (ATA), il formato di gestione dei pneumatici da asciutto durante le qualifiche che avrebbe dovuto essere utilizzato in occasione del Gran Premio dell’Emilia-Romagna, poi cancellato a causa del maltempo, e che sarà testato anche nel Gran Premio d’Italia del prossimo settembre. L’ATA prevede che in ciascuna delle tre sessioni di qualifica sia obbligatorio utilizzare una sola tipologia di mescola: in Q1 la Hard, in Q2 la Medium e in Q3 la Soft. In questo modo, sarà possibile ridurre a 11 (tre Hard, quattro Medium e altrettanti Soft) il numero di set di pneumatici da asciutto forniti da Pirelli ad ogni monoposto, rispetto ai 13 dei fine settimana di gara tradizionale. Rimane invariato il numero di set di gomme da bagnato: quattro treni di Cinturato Green Intermediate e tre di Cinturato Blue Full Wet. Ogni pilota avrà a disposizione per la qualifica del sabato e la gara della domenica un totale di sette treni di pneumatici, di cui almeno uno per ciascuna delle mescole obbligatorie per la gara, come consuetudine Hard e Medium. Dei rimanenti quattro set a disposizione, uno verrà restituito dopo FP1, uno dopo FP2 e due dopo FP3.
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