MONTECARLO (MONACO) (ITALPRESS) – Il tris di mescole più morbido della gamma Pirelli sarà protagonista sul tracciato di Monte-Carlo, pronto ad ospitare il Gran Premio di Monaco. Verranno infatti portate C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft.
Il livello di aderenza dei pneumatici è molto basso e l’usura contenuta. Le mescole più morbide consentono un buon grip adesivo in trazione – limitato, invece, quello meccanico – che tuttavia non impedisce lo scivolamento, determinante nella formazione del graining sulla superficie delle gomme. L’edizione 2022, caratterizzata da condizioni meteorologiche variabili, ha visto le squadre utilizzare tutte e tre le tipologie di pneumatici nel corso della gara: le Cinturato Blue Full Wet, Cinturato Green Intermediate e le gomme da asciutto. Su una pista asciutta la strategia ad una sosta è praticamente obbligatoria. Nel 2022, la maggior parte dei piloti fece tre pitstop. A Imola avrebbero dovuto debuttare i nuovi pneumatici da bagnato estremo che non hanno più bisogno di essere riscaldati con le termocoperte. I nuovi Cinturato Blue Full Wet potranno quindi essere utilizzati dal GP di Monaco e per tutte le gare successive della stagione.
“E’ una vigilia del Gran Premio di Monaco diversa da quella che ci aspettavamo – sottolinea Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Doveva essere il secondo di tre appuntamenti consecutivi in Europa ma sarà invece il primo a causa della cancellazione della gara di Imola: abbiamo ancora negli occhi le immagini delle zone devastate dal maltempo e vogliamo esprimere ancora una volta la nostra solidarietà ai familiari delle vittime e a chi in questa tragedia ha subito perdite enormi. Monaco è un capitolo a sè stante nel romanzo del campionato di Formula 1. Le caratteristiche del tracciato, rimasto sostanzialmente immutato da più di settant’anni, lo rendono un unicum che, spesso, ha offerto sorprese sia perchè mai come su questa pista il talento del pilota può compensare le carenze tecniche di una vettura sia perchè basta un episodio per sparigliare le carte e sovvertire il pronostico. Se è vero che la gara può risultare poco spettacolare a causa dell’estrema difficoltà di sorpassare, nel bilancio delle emozioni del weekend il sabato assume un peso mai così rilevante: la posizione in griglia è quasi sempre determinante per la classifica finale”. Isola ha ricordato “come spesso accade per i circuiti cittadini, Pirelli mette a disposizione delle squadre il range di mescole più morbido della gamma. Una delle particolarità di Monaco è che il tracciato viene aperto al traffico privato ogni notte al termine delle sessioni agonistiche, il che impedisce sostanzialmente la formazione di una traiettoria più gommata, rendendolo ancor più scivoloso. Saltata la gara di Imola, Monaco vedrà il potenziale debutto – dipende dalle condizioni meteorologiche, un altro fattore di imprevedibilità di questo fine settimana – delle Cinturato Blue Full Wet senza termocoperte”.
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A Montecarlo possibile debutto per nuovi Cinturato Blue Full Wet
Isola “Novità a Imola per una F1 più sostenibile”
IMOLA (ITALPRESS) – “Il primo appuntamento in Europa della stagione 2023 offrirà due importanti novità per quanto concerne i pneumatici, entrambe mirate a migliorare la sostenibilità ambientale del nostro sport”. Lo annuncia Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli, in vista del Gran Premio dell’Emilia Romagna a Imola. “La prima riguarda le qualifiche: a Imola sperimenteremo un nuovo regolamento che prevede l’obbligo di utilizzare una tipologia di mescola diversa per ognuna delle tre sessioni, con le Hard previste per la Q1, le Medium per la Q2 e le Soft per la Q3. Ciò comporta una riduzione – da 13 a 11 – dei treni di gomme da asciutto che ogni pilota ha a disposizione per tutto l’evento, generando così una diminuzione dell’impatto generato dalla produzione e dal trasporto dei pneumatici. Sempre con lo stesso fine – prosegue Isola – a partire da questo Gran Premio sarà introdotta una nuova mescola per le gomme Full Wet che non richiederà l’impiego delle termocoperte prima di essere utilizzate. I test in pista hanno dimostrato prestazioni addirittura migliori rispetto alle precedenti Cinturato Blue Full Wet, pur senza il riscaldamento elettrico del pneumatico. È un primo passo concreto, frutto degli studi realizzati da Pirelli, verso l’uso anche delle gomme da asciutto senza preriscaldamento”. “Infine – conclude il direttore Motorsport Pirelli – abbiamo scelto di portare a Imola il nostro range di mescole più morbide (C3, C4 e C5), il che potrebbe offrire alle squadre un ventaglio più ampio di opzioni strategiche in vista della gara”.
Scelta più morbida, dunque, per la selezione di mescole del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna rispetto all’anno scorso. Pirelli porterà infatti a Imola la C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. La maggiore morbidezza delle mescole potrebbe aprire a più strategie di gara. Imola è infatti tradizionalmente una gara ad una sola sosta ma con un tris di penumatici meno duri rispetto al passato, i team avranno più alternative. L’asfalto, nonostante sia stato steso ormai diversi anni fa, è mediamente abrasivo sui pneumatici. La pista è scorrevole e le forze laterali e longitudinali sono bilanciate. Nella media anche la deportanza e l’evoluzione della pista. Nel 2022 il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna si disputò il penultimo fine settimana di aprile, un mese prima rispetto a questa stagione: teoricamente ci dovrebbero essere temperature più elevate ma, al momento, si prevede che difficilmente supereranno i 20 °C. Durante il Gran Premio di Imola si sperimenterà un nuovo format di qualifiche. In ciascuna delle tre sessioni di qualifica sarà obbligatorio utilizzare una sola tipologia di mescola: in Q1 le Hard, in Q2 le Medium e in Q3 le Soft. Il cosiddetto “Alternative Tyre Allocation” (ATA) consentirà di ridurre a 11 il numero di set di pneumatici da asciutto forniti da Pirelli ad ogni monoposto, rispetto ai 13 dei fine settimana di gara senza F1 Sprint, suddivisi in tre Hard, quattro Medium e altrettante Soft. Rimane invariato il numero di set di gomme da bagnato: quattro treni di Cinturato Green Intermediate e tre di Cinturato Blue Full Wet. Ogni pilota avrà a disposizione per la gara di domenica un totale di sette treni di pneumatici, di cui almeno uno per ciascuna delle mescole obbligatorie, come consuetudine Hard e Medium. Dei rimanenti quattro set a disposizione, uno verrà restituito dopo FP1, uno dopo FP2 e due dopo FP3. A Imola debutteranno anche i nuovi Cinturato Blue Full Wet che non avranno più bisogno delle termocoperte. Finora i pneumatici da bagnato estremo venivano riscaldati con le termocoperte per due ore a 40°C. Pirelli ha sviluppato una nuova mescola che può essere montata sulle vetture, senza prima riscaldare il pneumatico con le coperte termiche. L’introduzione della nuova mescola si inserisce in un percorso di ricerca e sviluppo concordato tra Pirelli, FIA e F1 per raggiungere la fattibilità tecnica necessaria all’utilizzo di tutte le tipologie di pneumatici senza termocoperte entro il 2024.
In Formula 2 Theo Pourchaire arriverà a Imola da leader della classifica con 65 punti. Il francese di ART Grand Prix dovrà dare il meglio di sé sul tracciato del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna per non lasciare il primato a Frederik Vesti (Prema Racing), che lo segue a sole tre lunghezze. Ayumu Iwasa (Dams) è invece terzo con 58 punti, davanti all’altro pilota di Prema, Oliver Bearman (41 punti). L’appuntamento di Imola segue una sessione di test svoltasi a Barcellona. Dopo il fine settimana di Melbourne, la Formula 3 torna in pista per il quarto appuntamento stagionale. La classifica vede in testa Gabriel Bortoleto di Trident con 58 punti dopo tre appuntamenti disputati. Grégoire Saucy (ART Grand Prix) lo insegue a 20 punti in meno, seguito da Dino Beganovic di Prema Racing (28 punti), a pari punti con l’italiano Gabriele Minì di Hitech Pulse-Eight.
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Isola “Miami ancora nel segno della Red Bull”
MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Una gara intensa quella vista al Miami Autodrome, ancora una volta nel segno di una Red Bull alla quinta vittoria consecutiva dall’inizio della stagione”. Questa l’analisi del Gp di Miami di Mario Isola, direttore motorsport Pirelli. “Nel duello fra Max Verstappen e Sergio Perez le gomme Pirelli hanno giocato un ruolo importante già dalla griglia di partenza, quando i due compagni di squadra hanno differenziato le scelte – spiega Isola in una nota – Sergio, che partiva dalla pole position, ha fatto la scelta più prevedibile, vale a dire la Medium, mentre Max, che si trovava a metà dello schieramento, ha optato per le Hard. Sotto la bandiera a scacchi i due sono passati in ordine inverso, separati da cinque secondi: una conferma di come il range di mescole portato qui abbia consentito strategie diverse, abbastanza ravvicinate fra loro. Non è infatti un caso che ben sette squadre su dieci abbiano differenziato le gomme per la partenza fra i loro piloti”. “La C2 (Hard) ha dimostrato di non avere praticamente degrado, consentendo ai piloti di poter spingere anche alla fine di stint molto lunghi e combattuti, come ha appunto dimostrato Verstappen che ha percorso 45 giri ricchi di sorpassi prima di fermarsi per passare alle Medium. Anche la C3 si è comportata piuttosto bene, in particolare dal punto di vista del graining, che non è stato un fattore particolarmente penalizzante come ci si poteva aspettare anche alla luce della pioggia caduta nella notte: il lungo stint iniziale di Alonso (24 giri) è stata ad esempio una delle chiavi per il quarto podio in cinque Gran Premi del pilota spagnolo”, conclude Isola.
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Gp Miami, Isola “Bene le Soft in qualifica ma per la gara via con le Medium”
MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il poleman del Gran Premio di Miami è Sergio Perez. Il messicano della Red Bull ha segnato il miglior tempo delle Q3 in 1m26.841s su un set nuovo di P Zero Red soft, quasi 2 secondi più veloce del poleman dell’anno scorso. Fernando Alonso (Aston Martin) è stato più lento di 3 decimi e ha guadagnato la seconda piazzola di domani. Seconda fila invece per Carlos Sainz su Ferrari (1m27.349s) e Kevin Magnussen su Haas (1m27.767s). Lo spagnolo della Aston Martin e il danese hanno firmato i loro migliori tempi su Soft usate. Charles Leclerc, partito dalla pole position nel 2022, ha perso la monoposto negli ultimi minuti di Q3 sbattendo contro le barriere in curva 7, nello stesso tratto di pista in cui aveva urtato le protezioni durante la FP2 di ieri. La Direzione Gara, dopo aver esposto la bandiera rossa, ha deciso di terminare l’ultima sessione di qualifica perché non c’era più tempo per consentire agli altri nove piloti di effettuare un giro cronometrato.
Anche se partirà dalla nona posizione, Max Verstappen è stato il più veloce in pista. Infatti, in Q2 il campione del mondo in carica ha ottenuto il miglior tempo della giornata in 1m26.814s. Lo stesso Verstappen ha svettato nella FP3 di oggi. Il pilota Red Bull ha concluso il suo giro migliore in 1m27.535s precedendo Charles Leclerc nella classifica dei tempi. Il ferrarista è stato infatti più lento di 0.406s. Il terzo risultato migliore è di Sergio Perez con 1m28.050s. I team nell’ultima sessione di prove libere hanno principalmente testato la mescola Soft. Nel corso della FP3, il grip delle gomme è costantemente migliorato;
Le mescole C4, sull’asfalto poco abrasivo del Miami Autodrome, hanno dimostrato una buona prestazione anche dopo diversi giri di pista.
Cielo parzialmente nuvoloso durante le ultime prove libere ma con un’elevata temperatura. Dalle 12:30 alle 13:30 infatti i sensori hanno rilevato un picco di 54°C sull’asfalto e 33°C nell’ambiente. La pista ha perso calore nel corso del pomeriggio, scendendo ad un minimo di 39°C, mentre l’aria è variata solo di qualche grado.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Sergio Perez da DJ Tiësto. Il producer di musica dance elettronica è stato per tre anni consecutivi al primo posto della classifica Top100 DJs di DJ Magazine ed è vincitore di un Grammy Award. Il suo ultimo album è Drive.
Come avvenuto in gara lo scorso anno, la strategia più veloce prevista per domenica è ad una sola sosta con partenza su P Zero Yellow medium e cambio con le P Zero White hard tra il dodicesimo e ventesimo giro. Il doppio pit-stop potrebbe essere presi in considerazione dalle squadre. La partenza su Medium, il cambio tra il decimo e il sedicesimo giro con le Hard e infine un ulteriore cambio per montare le Soft tra il trentacinquesimo e il quarantatresimo giro non si scosta molto dai tempi ottenuti con un solo passaggio in pitlane. L’alternativa a due soste potrebbe essere rappresentata da un finale su Soft per gli ultimi 11-16 giri di gara. Le scuderie dovranno tenere in considerazione anche la probabilità di safety car, alta considerato che l’unico altro GP corso a Miami è stato neutralizzato due volte, e il meteo, visto che per domani c’è una significativa probabilità di pioggia, anche durante la gara.
“È stata una qualifica ricca di emozioni e colpi di scena, conclusasi con le prime tre posizioni occupate da tre piloti di lingua spagnola, nell’ordine Sergio Perez, Fernando Alonso e Carlos Sainz – commenta Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Come prevedibile, il tempo della pole è stato nettamente più basso di quello registrato lo scorso anno al debutto della Formula 1 a Miami, con un progresso di quasi due secondi (1s955) che avrebbe probabilmente potuto essere ancor più importante considerato che il secondo tentativo di Q3 non è stato completato da nessun pilota”.
“Le Soft hanno dimostrato di comportarsi molto bene: velocissime non soltanto sul primo giro cronometrato ma anche capaci di recuperare il grip dopo uno o due giri di raffreddamento per offrire così una seconda possibilità ai piloti per migliorare la loro posizione. In ottica gara, i dati raccolti finora confermano come la strategia ad una sosta – partenza con le Medium per poi passare alle Hard – sia sulla carta la più efficace. È vero che il leggero accorciamento della pit-lane allarga un pochino lo spiraglio per ipotizzare la doppia sosta ma è altrettanto vero che le Soft hanno accusato nei long run visti un po’ di graining. Tutto ciò è valido se le condizioni meteorologiche dovessero restare stabili ma sappiamo che le previsioni indicano come la pioggia possa diventare una protagonista della domenica, prima o durante la gara. E sappiamo che qui quando piove può succedere di tutto, soprattutto in pista” ha concluso Isola.
È inziata a Miami la nuova stagione dei Pirelli Hot Laps. Il programma consente di provare, come passeggeri, le performance dei pneumatici Pirelli P Zero su supercar esclusive guidate dai migliori piloti professionisti al mondo su alcuni selezionati circuiti di Formula 1. La ricerca e lo sviluppo applicati ai pneumatici di F1 vengono tradotti per i prodotti stradali applicando la filosofia “From race to road” di Pirelli. Hanno partecipato alle sessioni Hot Laps di Miami come piloti anche Lewis Hamilton, George Russell, Valtteri Bottas, Guanyu Zhou, Lance Stroll, Fernando Alonso, Lando Norris e Oscar Piastri. Le vetture utilizzate sulla pista del Miami Autodrome sono state: McLaren Artura, Mercedes GT R, Alfa Romeo Giulia, Aston Martin DBX707 e Vantage F1.
– foto: ufficio stampa Pirelli
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Gp Miami, Berra “Asfalto con poco grip, Hard molto costanti”
MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Max Verstappen abbassa già il primo giorno di prove libere la miglior prestazione assoluta sul tracciato del Miami Autodrome. Nella seconda sessione, il pilota Red Bull ottiene un miglior crono di 1m27.930s, 0.866 più veloce della pole position di Charles Leclerc nel 2022 e, addirittura, due secondi più basso di quello (1m29.938s) ottenuto da George Russell su Mercedes il venerdì dello scorso anno. Leclerc firma il terzo tempo della FP2 in 1m28.398s, prima di finire contro le barriere di protezione alla curva 7, quando mancavano una decina di minuti al termine della sessione. Carlos Sainz (Ferrari) ha invece il secondo miglior tempo in 1m28.315s. Lo spagnolo è l’unico dei tre a segnarlo con pneumatici usati di P Zero Red soft. All’Hard Rock Stadium di Miami sono stati rilevati oltre 34°C di temperatura dell’aria durante la FP1. La misurazione è il picco odierno, giornata in cui la colonnina di mercurio non è mai scesa sotto i 28°C. In pista i sensori hanno registrato sull’asfalto una media di 53°C nelle prime prove libere. Il dato è calato di più di 16 gradi nel corso del pomeriggio. La media durante le seconde prove libere è stata infatti di 36,5 gradi.
La migliore prestazione durante la FP1 è di Mercedes. George Russell e Lewis Hamilton sono infatti i due piloti con i migliori tempi nella prima sessione di prove libere su un set nuovo di P Zero Red soft. Russell ha concluso un giro in 1m30.125s, 0.212s più veloce del compagno e di Charles Leclerc che ha fermato il cronometro a 1m30.449s. Un testacoda di Niko Hulkenberg (Haas) e il conseguente impatto contro le barriere alla curva 3, ha causato l’esposizione della bandiera rossa a metà sessione.
Nella prima giornata del fine settimana di Miami, Max Verstappen non solo ha ottenuto il giro più veloce con mescola morbida ma anche quello con P Zero Yellow medium (1m29.380s). Con le P Zero White hard, è invece Esteban Ocon (Alpine) a ottenere il minor tempo in 1m30.099s.
“Due ore di prove libere molto intense quelle andate in scena oggi sul circuito costruito all’Hard Rock Stadium di Miami – l’analisi di Simone Berra, Chief Engineer Pirelli -. Alla vigilia dell’evento una delle incognite più grosse era relativa al nuovo asfalto e a come si sarebbero comportate le monoposto”.
“Così come si è visto nelle gare precedenti, le vetture 2023 si stanno dimostrando nettamente più veloci in termini di prestazione rispetto a quelle dello scorso anno: non è un caso che il miglior tempo di oggi sia inferiore di ben nove decimi rispetto a quello della pole position del 2023 – ha aggiunto Berra -. Ci possiamo quindi attendere domani un miglioramento sensibile del tempo sul giro secco rispetto alle simulazioni, basate sulle informazioni che riceviamo dalle squadre. Il nuovo asfalto è molto liscio e scivoloso e offre poco grip meccanico ma, allo stesso tempo, un’aderenza adesiva molto marcata, che è andata crescendo man mano che le condizioni della pista miglioravano. Ciò ha comportato, in combinazione con l’aumento delle prestazioni già citato, un surriscaldamento delle gomme posteriori. Si è registrata la formazione di graining sulle Medium e sulle Soft, non solo sull’asse posteriore ma anche su quello anteriore, il cui utilizzo su questo tracciato richiede molta energia. Nel contempo, le Hard si sono dimostrate molto costanti. Vedremo come migliorerà la pista, anche alla luce dell’evoluzione delle condizioni meteorologiche: si prevede infatti un cielo più nuvoloso e, per domenica, una significativa possibilità di pioggia”.
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Isola “A Miami incognita sul nuovo asfalto”
ROMA (ITALPRESS) – “Questo fine settimana la Formula 1 farà tappa a Miami per il primo dei tre appuntamenti negli USA in calendario quest’anno, che sarà seguito da quello ormai tradizionale di Austin e dall’attesa gara di Las Vegas. Non è la prima volta che la massima competizione automobilistica vede svolgersi tre Gran Premi in quel grande Paese ma mai come oggi si percepisce come il nostro sport stia facendo davvero breccia nel pubblico americano e ciò si deve in larga parte all’impegno di Liberty Media”. Così Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli. “Nella gara d’esordio sul tracciato disegnato attorno all’Hard Rock Stadium i pneumatici si erano comportati secondo le aspettative su un asfalto che però presentava caratteristiche piuttosto particolari, soprattutto a causa di una ‘micro rugosità’ molto alta – prosegue Isola – Sappiamo che la pista è stata completamente riasfaltata e dovremo verificare nella consueta ispezione che precede l’inizio del week-end se ci saranno delle variazioni significative nelle sue caratteristiche”. La pista di Miami “richiede un carico aerodinamico nella media, visto che presenta un’ampia varietà di curve ma anche un rettilineo molto lungo. Da parte nostra abbiamo portato la combinazione mediana fra quelle a disposizione (C2, C3 e C4), anche alla luce del fatto che ci saranno temperature molto elevate: l’anno scorso si sfiorarono i 60 °C sull’asfalto”, conclude Isola.
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Gomme hard in evidenza sul nuovo asfalto di Baku
BAKU (AZERBAIJAN) (ITALPRESS) – Doppietta Red Bull nel Gran Premio dell’Azerbaigian. Sergio Perez è il vincitore sul circuito cittadino di Baku, seguito da Max Verstappen. Charles Leclerc, poleman dopo le qualifiche di venerdì pomeriggio, è arrivato terzo.
Le strategie di gara dei team sono state condizionate dall’ingresso della safety car a inizio gara. La maggior parte dei piloti, tra cui tutti quelli a podio, hanno infatti sostituito le P Zero Yellow medium tra il nono e l’undicesimo giro, montando le P Zero White hard. Quasi tutti sono arrivati fino alla fine con le mescole più dure, segnando anche i loro giri veloci negli ultimi minuti di gara quando i pneumatici sono riusciti a migliorare le loro performance nonostante il lungo stint. L’affidabilità delle mescole Hard sul circuito di Baku è stata dimostrata dalla gara di Nico Hulkenberg (Haas) e Esteban Ocon (Alpine). I due sono partiti dalla pitlane con un set nuovo e hanno terminato la gara su P Zero Red soft, montandole però rispettivamente al terzultimo e penultimo giro. Il francese ha pertanto percorso 50 giri, quasi l’intera durata della gara, sullo stesso set di pneumatici Hard. Il giro più veloce sulle mescole Hard è stato segnato da Max Verstappen con un tempo di 1’44″232. Valtteri Bottas, il pilota con lo stint più lungo sulle Medium (16 giri), ha firmato in 1’46″304 il miglior tempo sulle mescole di mezzo. Il miglior tempo in assoluto della gara (1’43″370) è stato ottenuto da George Russell al cinquantunesimo giro dopo aver appositamente fatto un pit-stop al giro precedente per passare alle Soft e cercare di aggiudicarsi il punto addizionale. Alcuni piloti avevano tentato un undercut, con un cambio gomme anticipato, tra cui Max Verstappen proprio pochi secondi prima della decisione della Direzione Gara. La maggioranza dei team ha sfruttato la safety car per un pitstop per entrambi i piloti della scuderia. Solo tre piloti hanno montato le Hard alla partenza del Gran Premio dell’Azerbaigian. Si tratta di Nyck De Vries (AlphaTauri), nell’ultima piazzola della griglia, e di Esteban Ocon e Nico Hulkenberg. Questi ultimi due sono gli unici, insieme a George Russel (Mercedes), ad aver montato anche le Soft nel corso della gara. Ad essersi fermato più volte ai box è stato Valtteri Bottas (Alfa Romeo) che, partito su Medium, le ha sostituite al sesto giro con le Hard per poi nuovamente fermarsi durante la safety car e montare un nuovo set delle mescole dure. A sedici giri dalla bandiera a scacchi ha optato invece per le Medie (unico dei piloti a terminare sulle C4).
“E’ stata una gara molto intensa, dal primo all’ultimo giro – commenta Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Come previsto – e prevedibile – quasi tutti i piloti hanno optato per fare il primo stint sulle Medium per poi passare alle Hard: soltanto quelli che erano costretti a partire dalla pit-lane – Ocon e Hulkenberg – o dal fondo della griglia (De Vries) hanno scelto di partire con le gomme con la banda bianca per estendere al massimo lo stint e poi provare le Soft, sperando in un’eventuale neutralizzazione nelle battute finali. Con pochissimi dati raccolti sul comportamento delle varie mescole sulla lunga distanza – sostanzialmente quelli generati dalla gara Sprint di ieri pomeriggio – abbiamo affrontato la corsa odierna con delle incognite supplementari rispetto al consueto. Siamo soddisfatti che le Hard abbiano dimostrato non soltanto una notevole affidabilità – c’è chi le ha usate per 300 chilometri – ma anche di permettere ai piloti di spingere a loro piacimento. Lo testimonia la spettacolare battaglia a suon di giri più veloci che ha coinvolto i primi quattro classificati, peraltro alla guida di tre monoposto diverse, un segno anche della versatilità della mescola. Il fatto che il miglior tempo ottenuto da questi piloti, vale a dire l’1’44″232 di Verstappen sia stato di 1″8 inferiore al giro più veloce della gara dello scorso anno è significativo – chiosa Isola – Le Medium – delle quali come detto in precedenza avevamo qualche termine di paragone in più rispetto alle Hard – si sono comportate secondo le previsioni, anzi dimostrando di soffrire meno a causa del graining, probabilmente anche grazie al grip offerto dal nuovo asfalto”.
Il prossimo fine settimana (5-7 maggio) la Formula 1 sarà a Miami. E’ il primo appuntamento back to back del calendario in cui si gareggia in due weekend consecutivi. La trasferta sarà particolarmente impegnativa perchè tra l’Azerbaigian e la costa atlantica americana ci sono 8 ore di differenza. Il Gran Premio di Miami è il primo dei tre che si correranno negli Stati Uniti d’America nel 2023. La F1 tornerà infatti negli Usa a ottobre con la tappa di Austin e a novembre per Las Vegas.
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Strategia a una sosta medium-hard la più veloce per Baku
BAKU (AZERBAIJAN) (ITALPRESS) – Sergio Perez (Red Bull) ha vinto la prima F1 Sprint della stagione a Baku montando le P Zero Yellow medium. Charles Leclerc ha invece firmato in 1’41″697 il migliore tempo nella nuova Sprint Shootout, la sessione che ha deciso la griglia della F1 Sprint del pomeriggio. Il pilota della Ferrari ha così conquistato il Pirelli Sprint Shootout Award, ricevendo un cappello Pirelli personalizzato dall’artista Saiff Vasarhelyi con i colori della bandiera azera. Il cappello fa parte di una capsule della nuova collezione merchandising Pirelli ed è una variante dell’iconico podium cap indossato dai piloti.
Lando Norris (McLaren) e Yuki Tsunoda sono stati gli unici due piloti che non hanno conservato un set nuovo di P Zero Red soft dopo le sessioni del venerdì. L’inglese ha concluso la SQ2 con il decimo tempo e avrebbe quindi potuto partecipare anche all’ultima parte della Sprint Shootout ma non ha potuto farlo perchè non aveva appunto un treno di Soft nuovo disponibile, obbligo richiesto dal regolamento. Tutti i piloti hanno montato sulla griglia della F1 Sprint le Medie ad eccezione di Lando Norris, partito con un set di Soft usate, e Valtteri Bottas (Alfa Romeo) con delle Soft nuove. Norris e Esteban Ocon (Alpine) sono gli unici ad aver effettuato un cambio gomme durante la F1 Sprint. Ci sono state condizioni meteorologiche simili per le qualifiche e la gara di oggi. A variare tra la Sprint Shootout e la F1 Sprint è stata la temperatura dell’asfalto che è calata di 10 gradi tra la mattina (dove ha raggiunto un picco di 48 °C) e il pomeriggio.
Guardando a domenica, la strategia a singola sosta risulta, dalle simulazioni, la più veloce per il Gran Premio dell’Azerbaigian. Partendo con le P Zero Yellow medium, i team potrebbero effettuare un pit stop tra il tredicesimo e il diciottesimo giro e montare le P Zero White hard fino al termine della gara. Risulta meno veloce la soluzione che prevede la P Zero Red soft allo spegnimento del semaforo e il cambio con la Hard tra l’ottavo e il tredicesimo giro. I piloti che dovessero optare per questa soluzione, dovranno gestire al meglio la mescola più dura, tenendo in considerazione il possibile incremento delle temperature domani. Le strategie a due soste, più lente sulla carta ma probabili in caso di neutralizzazione della gara, prevedono entrambe la partenza su Medie. La prima opzione considera un cambio su un altro set di Medie tra il decimo e il quindicesimo giro e un ultimo stint sulle mescole più dure tra il venticinquesimo e il trentatresimo giro. Se al primo pit stop le squadre volessero utilizzare subito un set di Hard, dovrebbero anticipare la prima sosta tra l’ottavo e il tredicesimo giro e la finestra della seconda si accorcerebbe dal ventisettesimo al trentatreesimo giro.
“Un sabato del tutto particolare quello di oggi a Baku, dove ha debuttato il nuovo formato del weekend ‘Sprint’ – l’analisi di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Lo shootout ha offerto sicuramente spettacolo ed emozioni e la gara di oggi pomeriggio è stata probabilmente più combattuta di quanto non sarebbe accaduto se la classifica finale avesse determinato la griglia di partenza del Gran Premio, come avveniva fino all’anno scorso. La mescola Medium è stata scelta dalla stragrande maggioranza dei piloti in griglia (17 su 19, Sargeant non è partito), equamente distribuiti su set nuovi (8) e usati (9). Questa è una conferma di come la C4 sia in grado di offrire non soltanto una buona prestazione assoluta – è stata obbligatoriamente usata da tutti i piloti in SQ1 e in SQ2 – ma è in grado di mantenerla anche su una distanza ragionevolmente più lunga”. “Come prevedibile, alcune squadre che ritenevano magari di non avere grandi chance di raccogliere punti hanno sfruttato i 17 giri della gara Sprint per provare due mescole diverse e raccogliere così informazioni supplementari in vista del Gran Premio di domani – ha aggiunto Isola – Dal nostro punto di vista, le prime analisi dei dati indicano come una strategia su una sosta sia l’opzione più gettonata, con il mix Medium-Hard come scelta più plausibile. Diciotto piloti su venti avranno a disposizione due set di Hard, il che consentirà di sfruttare anche le eventuali neutralizzazioni, su questo circuito cittadino assolutamente prevedibili come peraltro si è visto oggi sia nella Sprint Race della Formula 2 che nella Sprint della categoria maggiore”.
Intanto il primo evento della nuova serie F1 Academy ha visto due differenti vincitrici nelle prime tre corse disputate sul Red Bull Ring di Spielberg, in Austria. Sul veloce tracciato della Stiria Marta Garcia (Prema Racing) ha messo a segno una doppietta, vincendo sia la prima che la terza gara. Il podio di Gara 1 è stato completato da Bianca Bustamante (Prema Racing) e Jessica Edgar (Rodin Carlin) mentre nell’ultima corsa la pilota spagnola ha preceduto le sorelle emiratine Al Qubaisi (MP-Motorsport), con Hamda davanti ad Amna. Doppio podio per anche per Hamda, che si è aggiudicata Gara 2 davanti a Lena Bùhler (ART Grand Prix) e Lola Lovinfosse (Campos Racing).
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