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Isola “A Baku livello aderenza asfalto superiore alle aspettative”

BAKU (AZERBAIJAN) (ITALPRESS) – Charles Leclerc è per la terza volta consecutiva il poleman del Gran Premio dell’Azerbaigian. Il pilota della Ferrari ha ottenuto in Q3 il miglior tempo in 1’40″203 su P Zero Red soft, staccando Max Verstappen (Red Bull) di 0″188. In seconda fila in griglia di partenza ci saranno i rispettivi compagni di squadra: Sergio Perez (Red Bull) ha firmato infatti il terzo giro più veloce in 1’40″495, davanti a Carlos Sainz (+0″521). La sessione di qualifica è stata interrotta da un paio di bandiere rosse in Q1.
Max Verstappen è stato invece il pilota più veloce nell’unica sessione di prove libere che si disputa questo weekend, interrotta da una bandiera rossa a 15 minuti dall’inizio. Nella FP1 ha concluso il suo miglior giro in 1’42″315. Charles Leclerc ha invece fermato il cronometro a 1’42″352, 0″102 più rapido di Sergio Perez (Red Bull). I tre piloti hanno usato set nuovi di Soft. Il tempo di Verstappen è di tre secondi più veloce del miglior tempo nella FP1 del 2022, con condizioni di pista simili, grazie probabilmente alla maggiore aderenza degli pneumatici sull’asfalto, lavato con acqua ad elevata pressione.
Durante la FP1, i piloti hanno provato anche le P Zero White hard e P Zero Yellow medium. Il tempo migliore sulle prime è stato di Carlos Sainz in 1’44″234. Fernando Alonso (Aston Martin) è invece stato il più veloce sulle Medie con un tempo di 1’43″560. Il divario tra mescole ipotizzato prima dell’evento è stato di fatto confermato dalla questa sessione. Oggi è stata rilevata un’elevata evoluzione della pista ed è necessario tenere conto che, a differenza degli altri fine settimana di gara, i dati da poter analizzare sono limitati alla sola attività del mattino.
Tra la FP1 e le qualifiche c’è stato un calo della temperatura dell’asfalto considerevole. Questa mattina infatti sono stati rilevati 42-43 °C sul tracciato; in qualifica invece la temperatura è scesa fino ad un minimo di 28 °C. Nonostante la vicinanza del circuito al Mar Caspio, le raffiche di vento, rimaste entro i 20-25 km/h, non hanno influenzato la giornata odierna in cui il cielo si è mantenuto sereno.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Charles Leclerc da Mario Isola, direttore Motorsport di Pirelli. Rispetto al 2022, il suo tempo è migliorato di oltre 1 secondo. Al poleman della F1 Sprint di sabato verrà invece consegnato, al termine della breve sessione di qualifica mattutina di domani, il Pirelli Sprint Shootout Award, un cappello Pirelli personalizzato con i colori della bandiera azera dall’artista Saiff Vasarhelyi. Il giovane svizzero utilizza per le sue opere una tecnica mista tra pittura e graffiti, ispirandosi all’arte di strada contemporanea ma anche ad artisti tradizionali come Pablo Picasso. Vasarhelyi è un appassionato di Formula 1 e ha già collaborato in passato con piloti e team. Il cappello fa parte di una capsule della nuova collezione merchandising Pirelli ed è una variante dell’iconico podium cap indossato dai piloti.
“E’ stato un venerdì davvero molto intenso, che ha offerto emozioni e sorprese – commenta Isola – Il nuovo formato del weekend ‘sprint’ ha impresso subito un diverso approccio delle squadre nel lavoro in pista, con la prima – e unica – sessione di prove libere che hanno visto squadre e piloti lavorare con programmi e carichi di benzina molto diversi fra loro. L’introduzione di una specifica sessione di qualifica per la gara sprint di domani pomeriggio al posto della seconda sessione di prove libere ha infatti compresso in soli sessanta minuti tutto il possibile lavoro di preparazione sul giro singolo e sulla distanza. Come previsto, i dati disponibili per verificare il comportamento delle gomme sono molto limitati ma ciò aggiunge un elemento d’incertezza in più in vista della gara di domenica”.
“Per quanto riguarda le condizioni della pista – ha aggiunto Isola – va detto che il nuovo asfalto – anche grazie allo specifico trattamento di pulizia effettuato ieri – sembra offrire un livello di aderenza superiore alle aspettative: non è un caso che il tempo della pole position di Leclerc sia stato di un secondo e mezzo inferiore alle simulazioni. L’evoluzione della pista lungo l’arco della giornata e all’interno delle due sessioni è stata molto marcata così come quella delle temperature dell’asfalto nelle qualifiche – soprattutto perchè le zone d’ombra sono progressivamente aumentate anche a causa delle interruzioni – che ha avuto probabilmente un peso sui riferimenti dei piloti lungo il tracciato, sia nella fase di preparazione delle gomme che nel giro cronometrato”-.
Ha preso il via oggi a Spielberg (Austria) la prima stagione della F1 Academy. Alla serie, gommata interamente da Pirelli, partecipano 15 giovani donne che aspirano a correre in Formula 1, seguendo il tradizionale percorso di crescita dalle serie minori fino ai campionati Formula 3 e Formula 2 e infine alla competizione di punta dell’automobilismo sportivo. In ogni appuntamento, Pirelli fornisce per ciascun pilota 14 pneumatici da asciutto e 8 da bagnato che consentono la partecipazione a 2 gare da 30 minuti e 1 gara da 20 minuti. Gli eventi della F1 Academy saranno in totale sette, con un ultimo fine settimana come gara di supporto della F1 al Gran Premio di Austin (dal 20 al 22 ottobre).
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Ufficializzate scelte delle mescole per Gp Monaco e Spagna

ROMA (ITALPRESS) – Sono state comunicate oggi a tutte le squadre le scelte delle mescole Pirelli per i Gran Premi di Monaco e Spagna. Nel Principato, dal 26 al 28 maggio, i dieci team avranno a disposizione le tre mescole più morbide, C3, C4 e C5. A Barcellona, invece, dal 2 al 4 giugno il tris scelto è C1, C2 e C3. Come tradizione, per la gara di Monaco viene confermata la scelta delle mescole più morbide della gamma. Lungo le strade del circuito cittadino di Monte-Carlo, i pneumatici sono poco sollecitati sia perchè le vetture le percorrono a velocità più basse rispetto alle altre tappe del mondiale e sia perchè l’asfalto non è particolarmente abrasivo, tuttaltro! Inoltre, le strade vengono riaperte ogni sera e quindi, a causa del continuo passaggio degli autoveicoli privati, il tracciato non si gomma come avviene di solito durante un weekend di gara. Il livello di grip cui sono normalmente abituati i piloti di Formula 1 viene quindi ricercato principalmente attraverso una configurazione aerodinamica ad alto carico, il più elevato di tutto il calendario iridato. Il Circuit de Catalunya-Barcelona è ormai diventato un “classico” della stagione. Su questa pista si svolge ininterrottamente dal 1991 il Gran Premio di Spagna. Quest’anno c’è un ritorno all’antico nel tracciato, con la rimozione dell’ultima chicane e un conseguente accorciamento della lunghezza del giro, ora ridotta a 4,657 chilometri. Questa modifica renderà l’ultimo settore molto più filante e meno severo per le gomme sotto il profilo della trazione ma, al tempo stesso, li sottoporrà ad uno stress laterale ulteriore negli ultimi due curvoni veloci, ora diventati 14 e 15, già messi a dura prova in altri punti del circuito, come le curve 3 e 9. Un altro fattore che sarà da tenere in considerazione in termini di degrado è la temperatura dell’asfalto, visto che l’anno scorso, nonostante la gara fosse in calendario qualche settimana prima, si erano già raggiunti i 50 gradi sulla pista. Pertanto, per questa gara Pirelli ha scelto le mescole C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft. Se nominalmente è la stessa gamma dello scorso anno, nel 2023 la C1 è una mescola nuova (la più dura disponibile è la C0) che ha fatto il suo debutto in maniera positiva proprio nel primo Gran Premio della stagione, in Bahrain.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Scelte le mescole per Azerbaijan, Miami e Imola

MILANO (ITALPRESS) – Pirelli, per il fine settimana di gara di Formula Uno in Azerbaijan dal 28 al 30 aprile e a Miami dal 5 al 7 maggio, ha scelto di confermare la stessa selezione di mescole usate nei rispettivi Gran Premi dell’anno scorso. A Imola invece, dal 19 al 21 maggio, il tris sarà più morbido di quello utilizzato nella gara del 2022.
Sul circuito cittadino di Baku, dunque, i team potranno scegliere C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. La selezione di mescole sarà la più morbida nella gamma Pirelli, che ben si adatta alle strette curve del centro cittadino combinate con i veloci rettilinei con punte di 340 km/h. La strategia più frequente per il Gran Premio dell’Azerbaijan è ad una sola sosta, anche se nel 2022 alcuni team hanno deciso di fermarsi per un secondo pitstop traendo vantaggio da una virtual safety car prima del termine della gara. Un anno fa, quando la gara si disputò all’inizio di giugno, il degrado termico è stato rilevante per via dell’elevata temperatura dell’asfalto. Tris di mescole centrali per il Gran Premio di Miami, che avrà C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. Una scelta dunque all’insegna della versatilità per il tracciato che si sviluppa attorno all’Hard Rock Stadium e che conta 19 curve e tre lunghi rettilinei. La gara sul circuito cittadino può essere completata anche con una sola sosta, nonostante la strategia a due soste risultasse più veloce dalle simulazioni, come dimostrato l’anno scorso grazie alla buona gestione delle Medium che diversi piloti hanno montato come prima scelta. In Florida la variabilità delle condizioni meteorologiche sarà un fattore da tenere in considerazione, sia per la possibilità di pioggia che per il vento.
Pirelli porterà per il Gran Premio dell’Emilia Romagna una selezione di mescole più morbida rispetto all’anno precedente, considerata anche la bassa severità del circuito e la ridotta usura dei pneumatici registrata nel 2022. La C3 verrà utilizzata com P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. Nella gara di Imola si correrà per la prima volta un diverso formato di qualifiche che prevede per ciascuna sessione una sola tipologia di mescola utilizzabile. In Q1 le monoposto potranno montare solo set di Hard, in Q2 solo le Medium e le Soft saranno riservate alla Q3. Il cosiddetto “Alternative Tyre Allocation”, che sarà sperimentato anche in un altro fine settimana di gara oltre a quello dell’Emilia Romagna, ridurrà così da 13 a 11 i set di pneumatici disponibili per i team. Nella prima gara in Italia, verranno inoltre introdotte le nuove Cinturato Blue Full Wet, i primi pneumatici da bagnato Pirelli utilizzabili senza le termocoperte.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Isola “La mescola Hard C2 ha recitato la parte della protagonista”

MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Max Verstappen (Red Bull) ha vinto per la prima volta nella sua carriera il Gran Premio d’Australia. Nella movimentata gara odierna, il campione del mondo in carica ha preceduto sotto la bandiera a scacchi altri due piloti iridati: Lewis Hamilton (Mercedes) e Fernando Alonso (Aston Martin). Tutti i piloti a podio hanno terminato la gara su P Zero Red soft, sostituite un giro prima della fine.
Il Gran Premio d’Australia è stato interrotto per tre volte dalla bandiera rossa, esposta anche ad un giro dalla fine della gara, con due ripartenze da fermo e una lanciata, con la safety-car scesa in pista altre tre volte. Ha fatto la sua comparsa anche la Virtual Safety Car, determinata da una monoposto ferma all’uscita della pitlane.
Le strategie delle squadre sono state condizionate dai frequenti regimi di safety car e dalle interruzioni della gara. I primi tre classificati sono partiti montando le P Zero Yellow medium in griglia e le hanno sostituite in occasione della prima interruzione, con le P Zero White hard.
Gli ultimi tre giri, sono invece stati percorsi con due diversi set usati di Soft.
Dieci piloti hanno concluso lo stint più lungo sulla Hard, percorrendo 47 giri con la scelta più dura della gamma, tra cui i tre a podio. Esteban Ocon (Alpine) ha mantenuto lo stesso set di Hard, montato dopo un giro, durante la prima bandiera rossa, percorrendo in totale 54 giri con gli stessi pneumatici. Anche i due piloti Alfa Romeo, Valtteri Bottas e Guanyu Zhou, hanno utilizzato a lungo la stessa Hard per più di 50 giri.
Nyck De Vries è stato invece il pilota che ha percorso più giri consecutivi con ciascuna delle altre due mescole: 37 con le Medium e 9 con le Soft.
Sergio Perez (Red Bull) è stato il pilota ad aver firmato il miglior giro su Hard (1m20.235s) ed è stato anche uno di quelli che ha percorso lo stint più lungo con questa mescola. Fernando Alonso e Nyck De Vries (AlphaTauri) sono invece stati i più veloci, rispettivamente, con le Medium (1m22.603s) e le Soft (1m21.183s).
Dopo un inizio molto intenso con tre Gran Premi in un mese, Il FIA Formula One World Championship si prende una breve pausa. La massima competizione automobilistica tornerà in scena in Azerbaigian dal 28 al 30 aprile prossimi. Sul circuito cittadino di Baku sarà protagonista anche la Formula 2. La settimana successiva è in calendario la prima delle tre gare americane di questa stagione: all’Hard Rock Stadium di Miami si svolgerà la seconda edizione dell’omonimo Gran Premio.
“E’ stata un’edizione del Gran Premio d’Australia ricchissima di eventi inaspettati, con tre bandiere rosse, altrettante safety-car e una virtual safety-car – commenta Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli -. Al netto di tutti questi episodi che hanno sostanzialmente definito lo sviluppo delle strategie, dal punto di vista dell’utilizzo degli pneumatici l’andamento della gara ha confermato le previsioni della vigilia, con la mescola Hard C2 che ha recitato la parte della protagonista. Infatti, al momento della prima neutralizzazione causata dall’uscita di pista di Albon, avvenuta al giro 7, già alcuni piloti che erano partiti con le Medium sono passati alle Hard, seguiti da tutti gli altri una volta resasi necessaria l’interruzione della gara per pulire il tracciato”.
“Pur non avendo potuto raccogliere molte informazioni sul suo comportamento sulla lunga distanza – nelle libere soltanto pochissimi piloti avevano percorso stint superiori alla decina di giri – la C2 si è dimostrata una gomma molto costante come degrado e non così distante dalle altre mescole disponibili qui a Melbourne in termini cronometrici, rispondendo così pienamente ai requisiti richiesti per questo tipo di pneumatico – aggiunge Isola -. Il fatto che sulla griglia di partenza fossero presenti tutte e tre le mescole ha confermato la bontà della scelta di portare in Australia quest’anno la C4, che è stata quindi giudicata idonea ad essere utilizzata anche in gara, al di là del fatto che poi sia stata la protagonistra principale delle concitate fasi finali, con le due bandiere rosse quasi consecutive. Peraltro, pur con stint relativamente brevi, sia questa mescola che la Medium hanno dimostrato un buon comportamento oggi, con temperature più elevate rispetto alle giornate precedenti e un asfalto più gommato”.

– foto ufficio stampa Pirelli –
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Isola “Comportamento tre mescole secondo aspettative”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ stato un sabato particolarmente intenso. Dopo che ieri la pioggia aveva sostanzialmente impedito a tutti i team di raccogliere dati sul comportamento dei pneumatici sulla lunga distanza, nella terza sessione di prove libere diversi piloti si sono sobbarcati il doppio lavoro: preparare la qualifica e provare a fare qualche long run con tanta benzina a bordo”. Questa l’analisi di Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, dopo le qualifiche del Gran Premio d’Australia, dominate dal campione del mondo della Red Bull Max Verstappen. “Per quello che si è potuto vedere in questi due giorni, le tre mescole disponibili si comportano secondo le aspettative – ha sottolineato Isola in una nota – Su una pista ancora molto poco gommata e con temperature piuttosto basse, sia le Soft che le Medium hanno evidenziato un pò di graining mentre le Hard si sono dimostrate molto costanti e non così lontane in termini di prestazione rispetto alle altre due mescole. Le qualifiche si sono svolte sotto la minaccia della pioggia ma, a parte alcune gocce cadute in Q3, si sono utilizzate sempre le gomme da asciutto”. “Al di là della prestazione di Verstappen nella fase decisiva, anche oggi c’è stato un grande equilibrio, considerato che fra il secondo e il settimo classificato ci sono appena quattro decimi. In termini di strategia, quella basata su una sosta rimane l’opzione più accreditata: Medium-Hard è la combinazione sulla carta più veloce mentre quella Soft-Hard è leggermente più lenta, confermando comunque la bontà della scelta di aver portato qui la mescola C4 che offre così un ventaglio di possibilità più ampio rispetto allo scorso anno. Proprio un sommario confronto col 2022 mette in luce quanto un anno di sviluppo della nuova generazione di monoposto abbia migliorato le prestazioni di quasi un secondo e mezzo, considerato che fra il tempo della pole position di Verstappen di quest’anno e quello di Leclerc dello scorso anno è di un secondo e un decimo e che dodici mesi fa in qualifica – ha concluso Isola – fu utilizzata come Soft la C5, più veloce di circa quattro decimi rispetto alla C4 scelta come opzione più morbida per questa edizione del Gran Premio d’Australia”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Isola “Comportamento mescole in Australia secondo previsioni”

MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – “Per quello che abbiamo potuto vedere, le tre mescole scelte per questo Gran Premio si comportano in linea con le previsioni, anche in termini di differenza di prestazione fra loro. Pertanto, tutte e tre possono essere considerate valide opzioni per la gara, offrendo così un maggior ventaglio di possibilità in termini di scelte strategiche”. Sono le impressioni di Mario Isola, direttore Motorsport, al termine della prima giornata di libere in Australia. La prima sessione è stata interrotta un paio di volte, finendo anche prima del termine dei 60 minuti, complicando così il lavoro delle squadre. Il più veloce è stato Max Verstappen con il tempo di 1’18″790, seguito a 0″433 da Lewis Hamilton (Mercedes) e a 0″503 dal compagno di squadra Sergio Perez: mentre i primi due hanno registrato il miglior giro in P Zero Red soft, il pilota messicano ha montato le Medium. In condizioni meteo simili, nella FP1 i tempi sono migliorati di circa un secondo rispetto alla stessa sessione dello scorso anno: peraltro, nel 2022, la scelta di gomme più morbide era stata la C5, con un salto di mescola tra Medium e Soft. La C5 non era stata poi inclusa nelle strategie di gara dalle scuderie, che avevano preferito i due compound più duri. Quest’anno si è quindi scelto un tris di mescole consecutive proprio allo scopo di offrire ai team più opzioni. Fernando Alonso ha firmato invece il giro migliore sulle Medium nella FP2. La vettura più performante sulle P Zero White hard è stata invece la Mercedes di George Russell nell’ultima sessione del pomeriggio con un tempo di 1’19″672s. Sotto la pioggia, il pilota di casa Oscar Piastri è stato il più veloce con le Intermedie (1’28″110). Le seconde prove libere di Melbourne si sono concluse sui Cinturato Green Intermediate. La FP2 è stata infatti interessata da una leggera pioggia, iniziata circa 15 minuti dopo l’avvio della sessione. I migliori tempi sono quindi stati registrati su P Zero Yellow medium poco dopo le 16. Temperature in discesa nel corso del pomeriggio, influenzate anche dall’arrivo del cattivo tempo. La prima sessione, con un cielo parzialmente coperto, ha avuto una temperatura ambientale tra i 18 e i 22 gradi e dell’asfalto tra i 27 e i 36 gradi °C. Nella seconda, con un vento arrivato a soffiare fino a 25 km/h, la temperatura esterna è scesa tra i 16 e i 17 gradi e la pista ha toccato i 21,8 °C come valore più basso. “E’ stata una giornata all’insegna della variabilità – dice ancora Isola – Come tradizione, sul tracciato dell’Albert Park le condizioni dell’asfalto mutano molto velocemente, soprattutto nelle prime sessioni, e questo venerdì non ha fatto eccezione. Nel pomeriggio poi è arrivata la pioggia, iniziata a cadere poco dopo l’inizio della seconda ora di prove libere, a complicare ancor di più il quadro della situazione, soprattutto alla luce del fatto che non sono stati effettuati run adeguati per verificare il comportamento dei pneumatici sulla lunga distanza. Conseguentemente, assume ancora più importanza il lavoro di preparazione svolto prima di arrivare a Melbourne, in particolar modo per quanto riguarda le strategie. Durante le FP1, in condizioni di asfalto ancora sporco e con temperature relativamente basse, abbiamo visto come ci sia stato un pò di graining sulle Medium e sulle Soft mentre nella seconda sessione è stato possibile avere almeno un assaggio del comportamento delle Intermedie”. “Prima delle qualifiche – conclude – resta ancora una sessione di prove libere che offre la possibilità di recuperare almeno in parte il lavoro sulla lunga distanza non effettuato oggi, visto che le condizioni metereologiche dovrebbero migliorare. Un motivo di interesse in più per seguire con attenzione il prosieguo di questo Gran Premio d’Australia”.
– foto LivePhotoSport –
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Isola “Scelto stesso tris di mescole del 2019”

ROMA (ITALPRESS) – “Per il Gran Premio d’Australia abbiamo scelto lo stesso tris di mescole del 2019”. Lo ha annunciato Mario Isola, direttore Motorsport di Pirelli. “Dopo un paio d’anni di assenza dal calendario della Formula 1 dovuti alla pandemia, l’anno scorso avevamo optato per un salto di mescola, portando la più morbida C5 insieme alla C2 e C3 – ha sottolineato Isola in una nota – La gara del 2022, vinta da Charles Leclerc, è stata ad una sola sosta e i team hanno tutti scelto di montare Hard e Medium, relegando la Soft alle sole qualifiche. Nel prossimo fine settimana, i team avranno invece a disposizione C2, C3 e C4 consentendo così di avere, almeno sulla carta, più opzioni a disposizione in termini di strategia. Ci aspettiamo un’elevata evoluzione della pista nel corso del weekend, come tradizionalmente avvenuto a Melbourne, mentre le forze che interesseranno i pneumatici sono nella media. La pista è molto scorrevole e anche le curve sono ora più veloci dopo le modifiche introdotte lo scorso anno, favorendo così i sorpassi e lo spettacolo”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Gp Arabia Saudita, Isola “Rispettate previsioni vigilia”

GEDDA (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – La Red Bull firma la seconda doppietta della stagione a Gedda. Sergio Perez ha vinto il Gran Premio dell’Arabia Saudita davanti al compagno di squadra Max Verstappen. Fernando Alonso (Aston Martin) è arrivato dopo l’olandese sotto la bandiera a scacchi ma una penalità di 10 secondi lo ha retrocesso al quarto posto. E’ dunque terzo George Russel (Mercedes). Tutti e quattro hanno usato nello stint finale le P Zero White hard C2. “Lo svolgimento di questa terza edizione del Gran Premio dell’Arabia Saudita ha sostanzialmente rispettato quelle che erano le nostre previsioni della vigilia, sia dal punto di vista delle scelte strategiche sia da quello del comportamento dei pneumatici” l’analisi di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli. “La scelta delle Medium in partenza, effettuata dall’80% dei piloti, assicurava maggiore flessibilità in caso di neutralizzazioni che, per la terza volta su tre gare qui a Gedda, si sono verificate. L’entrata in pista della safety-car, causata dal ritiro di Stroll, ha coinciso con quella che era la possibile finestra per il cambio gomme e così chi fino ad allora non si era fermato ai box ne ha approfittato per passare alla Hard” ha aggiunto Isola.
“Anche in termini di differenze di tempi sul giro fra le varie mescole la gara ha fornito risposte in linea con le previsioni, e la stessa cosa si può dire per quanto riguarda il degrado, praticamente nullo sulle Medium e le Hard e tutto sommato limitato sulle Soft di Leclerc, l’unico ad aver effettuato uno stint significativo su questa mescola. Proprio l’assenza di degrado ha consentito di poter essere in grado di attaccare fino all’ultimo anche per chi aveva montato un set di Hard ancor prima della safety-car – vedi Magnussen e Piastri, che hanno percorso, rispettivamente, 42 e 49 giri – entrambi protagonisti di bei sorpassi nelle fasi finali della corsa. Anche la Medium ha dimostrato un’ottima costanza di rendimento, come si è visto particolarmente sulla vettura di Hamilton, che ha potuto fra l’altro sfruttare la maggior prestazione di questa mescola rispetto alle Hard per superare Sainz poco dopo la ripartenza”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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