YAS MARINA (EMIRATI ARABI) (ITALPRESS) – Pirelli ha selezionato per il Gran Premio di Abu Dhabi la gamma di mescole più morbida: C3 per P Zero White hard, C4 per P Zero Yellow medium e C5 per P Zero Red soft. Le caratteristiche del tracciato non sono particolarmente impegnative per gli pneumatici. L’asfalto è poco abrasivo, ragione per cui è possibile utilizzare i set più morbidi. Domenica si dovrà però fare attenzione alle temperature perchè la gara si conclude di sera, quando la colonnina del mercurio si abbassa.
Yas Marina è un circuito composto da alcuni tratti veloci e sedici curve. Riveste dunque una particolare importanza l’aerodinamica, aspetto chiave per garantire una buona prestazione delle vetture e una gestione ottimale degli pneumatici. Nel 2021 i team hanno utilizzato strategie differenti. Max Verstappen ha vinto il suo primo titolo mondiale con tre soste, montando P Zero Red soft durante un intervento della safety car a cinque giri dalla bandiera a scacchi. Il Gran Premio di Abu Dhabi è l’ultima gara del campionato ma i team si tratterranno negli Emirati Arabi per una giornata di test in cui proveranno i pneumatici per la stagione 2023, perfezionati grazie ai test in pista svolti in America e Messico. “Abu Dhabi conclude a buon titolo una stagione sicuramente emozionante – sottolinea Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Le curve e i rettifili di Yas Marina, grazie alle modifiche realizzate l’anno scorso, hanno velocizzato la pista, bilanciando le forze longitudinali e laterali sugli pneumatici, prima messi maggiormente alla prova da trazioni e frenate. Nonostante le modifiche al circuito, l’attenzione sarà focalizzata sulla gestione delle ruote posteriori al fine di garantire la migliore trazione per gli stint lunghi. Ad Abu Dhabi martedì le squadre potranno provare i pneumatici 2023 in un’intera giornata di test dove saranno i team stessi a decidere il run plan con piloti titolari e young driver”.
Abu Dhabi ospita anche l’ultima tappa del campionato di Formula 2 di quest’anno, due mesi dopo il penultimo appuntamento in Italia. Felipe Drugovich di MP Motorsport si è già assicurato il titolo piloti ma il campionato costruttori e molte altre posizioni nella classifica finale sono ancora da decidere. Pirelli, come per il precedente weekend di gara a Monza, ha nominato per il finale di stagione la P Zero Yellow medium e la P Zero Red soft. Ogni pilota ha cinque set di pneumatici da asciutto (tre Medium e due Soft) da utilizzare nel fine settimana. La sprint race di 23 giri è in programma sabato pomeriggio alle 16:20, prima della gara di 33 giri di domenica che si correrà invece alle 13.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Gp Abu Dhabi, focus sulla gestione delle ruote posteriori
Isola “Gara emozionante, le variabili hanno fatto la differenza”
SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – “Un gara davvero emozionante. E’ bello vedere come Interlagos regali sempre agli appasionati uno spettacolo davvero unico. Come previsto, oggi le variabili hanno fatto la differenza, con incidenti, il doppio intervento della Safety car, la temperatura scesa di oltre 10 gradi che ha obbligato i piloti ad adeguare il proprio stile di guida a seconda delle mescole utilizzate, rimescolando le carte di ogni strategia”. Così il direttore Motorsport Pirelli, Mario Isola, dopo il Gran Premio del Brasile. “Al netto delle performance delle diverse scelte, è davvero interessante osservare come il set up delle singole monoposto abbia condizionato il livello di prestazione e degrado di Soft e Media – aggiunge Isola -. La mescola morbida ha consentito, anche con vetture pesanti ad inizio gara, stint di oltre 25 giri con degradi gestibili mentre la mescola Media sembra aver funzionato meglio verso la fine della gara, grazie ad un’evoluzione del circuito che si è via via gommato. Complimenti a Mercedes e soprattutto a George Russell, alla prima vittoria della carriera, resa ancora più indimenticabile in questa cornice di pubblico davvero unica”.
Prima vittoria stagionale con doppietta per la Mercedes nel Gran Premio di San Paolo e prima assoluta per George Russel, che dopo aver vinto la F1 Sprint di ieri, conquista il gradino più alto del podio davanti al compagno Lewis Hamilton. Identica strategia a due soste per entrambi i piloti: P Zero Red soft alla partenza, quindi Medie e poi di nuovo Soft. Terzo posto per Carlos Sainz su Ferrari fermatosi tre volte ai box alternando C3 a C4. Sergio Perez, partito quarto, viene superato nei giri finali dalle due Ferrari, da Fernando Alonso su Alpine e dal compagno Verstappen, finendo la gara al settimo posto sulle Medie.
Russel firma il tempo più veloce su C4 in 1m13.785s. La mescola più morbida è stata usata per ben 34 giri da Guanyu Zhou che ha sostituito la P Zero Yellow medium al 37esimo giro.
Il Gran Premio di San Paolo si è presentato con una griglia essenzialmente divisa in due per le differenti strategie scelte dai team. Undici monoposto hanno montato P Zero Red soft e otto P Zero Yellow medium. L’unica eccezione è la Williams di Alexander Albon che parte dall’ultima piazzola sulle Hard, sostituite con medie alla prima Safety car dopo cinque giri. La strategia comune è a due soste, con la maggior parte dei piloti che passano sotto la bandiera a scacchi con C4.
Otto piloti hanno invece optato per una strategia a tre soste. Come previsto ieri, la Hard non è stata utilizzata in maniera estensiva. Le Safety car nel corso della gara non hanno portato a cambi repentini di strategia.
Sarà Abu Dhabi la tappa finale della stagione 2022 di Formula 1. Sul circuito di Yas Marina non si correrà solo l’ultimo Gran Premio del campionato ma è programmata anche una giornata di test Pirelli in cui i team potranno provare i pneumatici da asciutto 2023. Alle scuderie la decisione sui run plan e su quali piloti coinvolgere: titolari o young driver.
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Berra “Qualifiche complicate, ma le mescole hanno lavorato bene”
SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – “Qualifiche complicate oggi ad Interlagos con i piloti che hanno dovuto prendere confidenza con condizioni di pista molto diverse da quelle già sperimentate in FP1. Nelle prove libere infatti abbiamo registrato un’elevata evoluzione di pista”. Questa l’analisi di Simone Berra, Pirelli F1 Chief Engineer, dopo le qualifiche del Gran Premio del Brasile. “La temperatura dell’asfalto, superiore ai 40 °C nella FP1, è crollata di circa 20 gradi nelle qualifiche quando i piloti hanno dovuto affrontare una pista con asfalto umido – prosegue Berra -. Le mescole scelte hanno lavorato bene nelle diverse condizioni incontrate oggi: anche con pista fredda, la P Zero Red soft ha dimostrato una buona performance, con tempi migliori rispetto alle FP1 seppur in condizioni non ottimali. Nonostante i dati delle prove libere siano preliminari e debbano essere confermati domani, sembra che tutte e tre le mescole possano essere protagoniste nelle diverse strategie di gara”.
A partire in pole position nella F1 Sprint sarà Kevin Magnussen. Il pilota del team Haas ha ottenuto il miglior tempo nelle qualifiche su P Zero Red soft in 1m11.674s, precendendo per 203 millesimi Max Verstappen su Red Bull e George Russel su Mercedes. Tutti i piloti hanno concluso su C4 nuove, ad eccezione di Lewis Hamilton e Sergio Perez che hanno effettuato un ultimo giro, dopo la bandiera rossa, su intermedie.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Kevin Magnussen da Felipe Massa. Il pilota brasiliano, nato proprio a San Paolo, è ancora impegnato nell’attività agonistica nel campionato Stock Car Brasil. Massa, dopo una brillante carriera in Formula 1 disputata su Sauber, Ferrari e Williams durata quasi 15 anni, ha ottenuto 11 vittorie, arrivando nel 2008 ad un passo dal titolo Mondiale, perso prorio ad Interlagos in un drammatico finale, seppure tagliando il traguardo per primo, contro Lewis Hamilton alla sua prima vittoria iridata. Massa, attualmente uno dei più influenti “ambasciatori” della Formula 1, vanta anche lo status di ultimo pilota brasiliano a vincere un Gran Premio su questa pista. Per Kevin Magnussen, e per il Team Haas, si tratta invece della prima pole position di sempre.
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Isola “Mescole centrali per un circuito classico”
ROMA (ITALPRESS) – “Il prossimo fine settimana la F1 sarà di scena ad Interlagos, il circuito più corto del campionato dopo Montecarlo e Città del Messico. E’ una pista storica in cui si gira in senso antiorario e si alternano settori veloci, a sequenze di curve da affrontare a media velocità, come la celebre ‘S do Sennà. Trazione e frenate non incidono particolarmente sugli pneumatici perchè il tracciato è molto scorrevole e l’assenza di curve lente consente ai team un maggiore controllo del degrado sulle ruote posteriori”. Lo ha detto Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli, alla vigilia del Gp del Brasile ultima tappa del Mondiale di Formula 1. “Anche quest’anno in Brasile si correrà la “Sprint”, l’ultima della stagione, e sarà particolarmente interessante con questo pacchetto vettura vedere quanto accadrà in pista e, una volta di più, il ruolo chiave delle differenti strategie attuabili: nel 2021 la griglia del sabato era divisa tra metà su mescole medium e metà su soft – sottolinea ancora Isola – Nonostante la ridotta lunghezza della pista, sono molto frequenti i sorpassi. Basti pensare a Lewis Hamilton, protagonista di una rimonta che, con una strategia su due soste, dalla decima posizione è arrivato alla vittoria. La generazione attuale di vetture e pneumatici non potrà quindi che regalarci una gara ancora più entusiasmante”.
– Ufficio Stampa Pirelli –
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Pirelli nomina le mescole per gli ultimi due Gp della stagione
MILANO (ITALPRESS) – Ultime scelte stagionali per Pirelli, che ha annunciato le mescole per i due Gran Premi che faranno calare il sipario sul Mondiale di Formula 1 2022. Per il Brasile (11-13 novembre sul circuito di Interlagos) saranno a disposizione dei piloti la White Hard C2, la Yellow Medium C3 e la Red Soft C4, con le prime due obbligatorie in gara e la terza obbligatoria in qualifica. Per l’ultimo appuntamento dell’anno, il Gran Premio di Abu Dhabi (18-20 novembre a Yas Marina), sono state nominate White Hard C3, Yellow Medium C4 e Red Soft C5. Anche in questo caso la mescola più morbida è indicata fra i set obbligatori in qualifica, le altre due per la gara.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Isola “In Messico una partita a scacchi grazie alle 3 mescole”
CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – “Vedere come tutte e tre le mescole abbiano permesso a piloti e team di giocare una sorta di partita a scacchi fra pista e box non può altro che renderci contenti”. E’ soddisfatto Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, al termine del Gran Premio del Messico. “Strategie diverse, improntate sulle capacità individuali nell’ottimizzare gli pneumatici, con la medie assolute protagoniste e dove soft e hard hanno giocato un ruolo fondamentale, mostrando un indice di performance elevato e usura limitata, arrivando a mettere in atto un duello finale fra i due team che meglio hanno interpretato gli pneumatici in tutto il week end – sottolinea – Questo è particolarmente significativo per noi, soprattutto dopo quindici giorni intensi che hanno visto la realizzazione dei due test per la realizzazione degli pneumatici per la stagione 2023, con la raccolta dati sulle mescole dure e morbide fra Austin e Città del Messico e soprattutto i commenti dei diretti protagonisti, i piloti, che hanno mostrato entusiasmo e partecipazione nell’analizzare ogni tema specifico fin dal venerdì sera dopo il secondo test. Congratulazioni a Red Bull ed a Verstappen per aver vinto il ottenuto il record delle 14 vittorie in una singola stagione in una cornice di pubblico che, al solito, qui in Messico è davvero unica”. Verstappen, partito su P Zero Red Soft è rimasto al comando fino al momento di montare le P Zero Yellow Medium al 25^ giro, cedendo la testa della corsa alle Mercedes, per poi tornare nuovamente in vantaggio una volta che sia Russel sia Hamilton hanno effettuato la sosta prevista. L’olandese ha gestito le Medium completando uno stint di 46 giri, mantenendo un gap di 15 secondi su Hamilton.
Con una griglia di partenza che ha visto dodici piloti prendere il via sulle Soft e otto su mescole Medie le strategie hanno fatto la parte del leone fin dai giri iniziali. Il duello principale ha visto Red Bull avere in Mercedes i rivali principali, con quest’ultimi che hanno scelto le Hard per il secondo stint dopo una partenza su mescole Medie, eguagliando con il secondo posto di Lewis Hamilton il risultato ottenuto ad Austin, fin qui il migliore della stagione. Russell, uno dei tre piloti ad effettuare due soste, ha montato le Soft nel finale di gara al fine di metter in cassaforte il punto a disposizione per il giro più veloce.
Ogni dato raccolto nelle due sessioni di test dedicate fra Austin e Città del Messico sarà utilizzato nei prossimi giorni al fine di determinare la definitiva scelta per le specifiche degli pneumatici slick per la stagione 2023. Il risultato sarà la messa in pista delle diverse mescole nel test in programma ad Abu Dhabi, subito dopo la fine della stagione in corso. Le prossime settimane saranno cruciali per tecnici ed ingegneri Pirelli comunque impegnati a portare a termine il lavoro 2022 con il Gran Premio del Brasile il 13 novembre ed Abu Dhabi la settimana successiva.
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In Messico completati i test in-season per pneumatici F1 2023
CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Con la seconda sessione di libere del Gran Premio del Messico, il programma di test in-season per i pneumatici 2023 giunge al termine. I team avranno l’occasione di provare le specifiche definitive nel test che si terrà dopo il Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento della stagione. Come ad Austin lo scorso fine settimana, la sessione di FP2 estesa a 90 minuti, è stata appositamente dedicata ai test anche se un’interruzione causata da una bandiera rossa e dal ripristino delle condizioni della pista ha imposto uno stop ai lavori di quasi 20 minuti.
“E’ stata una giornata intensa, con i team che hanno girato il più possibile per raccogliere dati sul weekend di gara in FP1, per poi completare il nostro test in FP2, che, a completamento di quello di Austin della settimana passata si è concentrato sulle mescole più morbide – l’analisi di Simone Berra, Chief Engineer Pirelli -. Le interruzioni per bandiera rossa, soprattutto la prima, hanno impedito ad alcuni team di completare il nostro programma, ma abbiamo comunque avuto la possibilità di iniziare ad analizzare una quantità di informazioni più che ragionevole”.
“Come era prevedibile abbiamo assistito a una decisa evoluzione della pista, ma in generale il tracciato ha mostrato condizioni migliori di quanto ci saremmo aspettati, offrendo un’aderenza accettabile fin dall’inizio. Dal punto di vista della gara – aggiunge Berra -, ai team mancano un pò di dati rispetto al solito, il che significa che il lavoro svolto domani in FP3 sarà particolarmente importante. Oggi i piloti hanno utilizzato principalmente i pneumatici duri e morbidi; abbiamo riscontrato un pò di sliding, un degrado contenuto sulle soft, una scelta interessante anche per la gara”.
E’ 2397 il numero totale di chilometri percorsi dagli pneumatici prototipo 2023 durante la sessione FP2 di oggi che ha coinvolto tutte le 10 squadre. Sommati ai 2823 chilometri percorsi durante le FP2 ad Austin, si arriva a un totale di 5220 chilometri tra le due sessioni.
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F.1 in Messico, attenzione concentrata su trazione e frenata
CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – La Formula Uno resta in America e si prepara a fare tappa in Messico. Come accaduto nello scorso weekend, C2 è P Zero White hard, C3 è P Zero Yellow medium e C4 è P Zero Red soft. Il Circuito di Città del Messico, ad oltre 2200 metri sopra il livello del mare, è ufficialmente la gara più “alta” del Mondiale. L’aria rarefatta incide sui motori e sull’aerodinamica, generando un carico ridotto soprattutto nelle basse velocità. Con i nuovi fondi ad effetto suolo, sarà interessante notare gli effetti sulla deportanza rispetto allo scorso anno. Le variazioni di temperatura, altra caratteristica della corsa, qui in Messico sono notevoli anche a distanza di poche ore. I team dovranno monitorare le escursioni termiche perchè potrebbero essere un elemento importante per comprendere i dati relativi al degrado degli pneumatici.
Va in scena all’Autodromo Hermanos Rodriguez anche il ‘piano di riservà per sostituire i test cancellati degli pneumatici 2023 che erano programmati al Gran Premio del Giappone. La FP2 in Messico sarà estesa a 90 minuti per valutare le mescole più morbide per il prossimo anno, mentre a Austin sono stati utilizzati i prototipi più duri. Come lo scorso venerdì, l’intera sessione sarà dedicata alle prove degli pneumatici con i run plan decisi da Pirelli. Se un team impiega uno young driver per FP1, potrà proseguire il proprio programma per la prima parte delle FP2, prima di concentrarsi sul test degli pneumatici per la restante parte della sessione. I prototipi sono riconoscibili per l’assenza delle bande colorate sul fianco. “Nel corso di un’intera stagione, gli pneumatici devono affrontare condizioni estremamente variabili a seconda delle specifiche conformazioni delle piste – le parole di Mario Isola, direttore motorsport Pirelli – Suzuka è caratterizzata dall’importanza delle forze laterali, Austin invece ha carichi aerodinamici ben bilanciati. Questa volta, qui in Messico, l’attenzione si concentra su trazione e frenata. Il circuito Hermanos Rodriguez non offre molta aderenza e le forze sugli pneumatici sono relativamente basse a causa del limitato carico aerodinamico che le vetture riescono a generare a queste altitudini, soprattutto nelle curve lente. Quest’anno, inoltre, il circuito potrebbe rivelarsi più limitante sull’avantreno per la tendenza a sottosterzare nelle curve a bassa velocità, tipiche della pista messicana, e questo potrebbe causare un maggiore scivolamento delle ruote anteriori. Per via delle caratteristiche del luogo, la superficie dell’asfalto del circuito tende ad essere sporca e c’è molta evoluzione di pista. La chiave è saper comprendere queste peculiarità e riuscire a mantenere gli pneumatici anteriori che quelli posteriori nella corretta finestra di utilizzo”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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