Home Pirelli-F1

Gp Singapore, Isola “Cinturato green intermediate affidabili”

MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – Sergio Perez (Red Bull), l’uomo delle vittorie sui circuiti cittadini, dopo il primo posto a Monaco, sale nuovamente sul podio a Singapore davanti a Charles Leclerc e Carlos Sainz su Ferrari. I primi tre tagliano il traguardo tutti su P Zero Yellow medium. La partenza della gara è stata rimandata di un’ora a causa di un vero nubifragio che si è abbattuto su Marina Bay pochi minuti prima dell’apertura della griglia. Pioggia cessata, pista bagnata e Cinturato Green intermediate per tutti allo spegnimento dei semafori, con le monoposto che hanno dovuto attendere oltre la metà della gara per trovare le condizioni ottimali per passare ai pneumatici slick.
Safety Car protagonista anche quest’anno a Singapore. La prima volta al settimo giro, apre una finestra per il cambio gomme che non viene sfruttata. Poi la Virtual, al ventunesimo giro, consente a George Russel di montare per primo le P Zero Yellow medium. Stessa strategia per tutti gli altri team, però a metà gara, tranne Daniel Ricciardo (McLaren) e Valtteri Bottas (Alfa Romeo) che hanno optato da subito per le P Zero Red soft.
“I Cinturato Green intermediate hanno dimostrato di essere degli pneumatici affidabili” il commento di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli. “Anche con livelli di usura elevati, hanno garantito un’ottima prestazione e per molti giri, come da nostre previsioni, suffragate anche dai dati raccolti in qualifica. Come rilevato ieri, a causa dell’umidità rimasta nell’asfalto, la pista ha impiegato molto tempo ad asciugarsi. Con la pista che andava progressivamente asciugandosi, la gara ha ripreso vitalità con il passaggio alle slick. La maggioranza dei team ha scelto la P Zero Yellow medium che ha garantito un migliore bilanciamento tra prestazione, warm up e durata. I piloti hanno dovuto fare particolare attenzione a non uscire dalla traiettoria per evitare che il bagnato ancora presente in pista raffreddasse la mescola battistrada, incidendo quindi sulla corretta temperatura d’uso. Tornare a Singapore e con una cornice di pubblico simile, oltre 300mila persone, è davvero una Formula 1 spettacolo”.
(ITALPRESS).

Gp Singapore, Leclerc più veloce nelle qualifiche con P Zero red soft

MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – Charles Leclerc su Ferrari è il più veloce nelle qualifiche del Gran Premio di Singapore. Con le P Zero red soft ferma il cronometro a 1’49″412. Partirà sulla griglia davanti alla Red Bull di Sergio Perez e alla Mercedes di Lewis Hamilton. Una giornata caratterizzata da piogge intermittenti che hanno costretto i team ad alternare pneumatici da bagnato e slick con l’asfalto di Marina Bay che sembra essersi asciugato più velocemente durante la FP3, da completamente bagnato a umido, rispetto a quanto avvenuto due ore dopo nelle qualifiche quando l’alto livello di umidità rimasto non ha consentito un rapido passaggio alle slick. L’utilizzo contemporaneo in Q3 sia del Cinturato green intermediate che della P Zero Red Soft ha permesso di valutare con una certa precisione il tempo di crossover in qualifica tra i due prodotti che sembra essere più basso rispetto alle stime iniziali, attestandosi su 1’52”, informazione importante nell’ottica di una gara che potrebbe essere bagnata. Le monoposto sono scese in pista in FP3 dopo 30 minuti dall’inizio della sessione, quando la pioggia è diminuita e la pista è diventata praticabile. Nel corso della sessione, alcuni team sono passati rapidamente dagli pneumatici da bagnato agli intermedi. Il più veloce sulle Cinturato Green intermediate è stato Charles Leclerc su Ferrari.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Charles Leclerc dal celebre architetto Paul Noritaka Tange, presidente della Tange Associates. Lo studio di architettura, fondato dal padre Kenzo Tange, ha progettato edifici in tutto il mondo tra cui il Tokyo National Gymnasium per i giochi olimpici del 1964 e nell’ultima edizione Giapponese 2020 lo Olympic Aquatics Centre. Ed è soprattutto a Singapore che Tange ha realizzato una vera messe di progetti fra cui lo stadio al chiuso ed i complessi urbanistici Cathay, JadeScape e la Lee Kuan Yew tower venendo insignito del ruolo di principale artefice della “mutua cooperazione” tra Giappone e Singapore. In condizioni di pista asciutta, la migliore strategia del Gran Premio di Singapore dovrebbe attestarsi su una sosta singola. I team potrebbero decidere di partire montando le P Zero yellow medium per sostituirle (finestra tra il 22 e il 28 giro) con le P Zero white hard andando fino alla bandiera a scacchi. Una possibile alternativa prevede l’uso delle P Zero red soft alla partenza, con un pitstop tra il giro 18 e il giro 24 per poi montare le P Zero white hard. I fattori esterni che influenzano le strategie di gara sono però abbastanza una ‘normalità’ a Singapore. Basti pensare che da quando si corre sul circuito cittadino di Marina Bay, tutti i Gran Premi hanno avuto almeno una safety car. Inoltre, l’incognita del meteo rimane la variabile principale di domani, con possibili rovesci di grande intensità molto più difficili da prevedere che in altri circuiti del mondiale.
Nutrito il programma Pirelli del fine settimana per celebrare i 150 anni di storia dell’azienda e il ritorno della monoposto di Formula 1 nelle strade di Singapore con un incontro nella nuova sede dell’Ambasciata Italiana fra le Istituzioni, il responsabile del Motorsport Mario Isola e i principali media locali.
– foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

Gp Singapore, gap prestazionale fra le mescole secondo le previsioni

MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – Per la gara in notturna di Singapore, Pirelli scende in pista con la gamma più morbida delle proprie mescole. E’ la quinta volta nel corso del mondiale che vengono nominate le C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft, su un tracciato caratterizzato da un elevato tasso di evoluzione dell’asfalto, meteo permettendo. Il divario prestazionale tra le tre mescole si conferma in linea con le previsioni dei tecnici Pirelli: 0,8 secondi tra hard e medium e circa 0,6 secondi tra medium e soft. E’ interessante notare come il pacchetto suolo delle vetture, insieme alle curve lente di Singapore, si traduca con un minore carico aerodinamico del fondo che ha portato ad avere tempi superiori sul giro rispetto a quanto visto in altri tracciati.
Pista asciutta nel corso delle prove libere di oggi, disputate con una leggera brezza. La prima sessione si è svolta al tramonto, la seconda illuminata solo dalle luci artificiali del tracciato. Le temperature sono rimaste stabili tra i 35° e i 37° C nelle FP1 mentre sono diminuite di un paio di gradi nelle FP2. Domani le previsioni si orientano su precipitazioni al mattino e pomeriggio (60% secondo Meteo France). Nelle FP1 Lewis Hamilton (Mercedes) su P Zero Red soft fa segnare il migliore tempo con 1’43″033, precedendo la Red Bull di Max Verstappen e la Ferrari di Charles Leclerc. Carlos Sainz sull’altra Ferrari segna il crono più veloce nelle FP2: 1’42″587 su soft, precedendo Leclerc e la Mercedes di George Russel.
“Soprattutto nella prima sessione di prove libere abbiamo rilevato un’elevata evoluzione della pista – l’analisi di Simone Berra, chief engineer Pirelli – Nonostante il livello di aderenza fosse già buono in partenza, i tempi nelle FP2 sono nettamente migliorati grazie ad un maggiore grip. I team hanno preferito utilizzare ampiamente le due mescole più dure in entrambe le sessioni, montando la soft al fine di simulare il giro veloce. I delta di performance sono stati sostanzialmente confermati rispetto a quanto ci aspettavamo. Il degrado nei long run al momento sembra essere piuttosto elevato con le mescole media e soft. Oggi abbiamo visto le scuderie concentrarsi meno sul passo gara dato che nel circuito cittadino di Singapore è importante la posizione in griglia per avere più probabilità di successo domenica. I giochi dunque si faranno nelle qualifiche di domani”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Gp Singapore, gestione pneumatici posteriori sarà la chiave

SINGAPORE (ITALPRESS) – La Formula 1 torna in azione nel weekend a Singapore, appuntamento per il quale è stato scelto il tris di mescole più morbide (la stessa scelta è stata adottata, l’ultima volta, in Austria): C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. L’azienda italiana Dromo ha posato quest’anno a Singapore un nuovo asfalto: la superficie non è liscia come l’aggregato normalmente utilizzato sui circuiti cittadini perchè è stato realizzato appositamente in vista del gran premio. Essendo un tracciato cittadino, il circuito di Marina Bay viene percorso dal normale traffico automobilistico per la maggior parte del tempo e la superficie ha elementi tipici del tradizionale arredo urbano come le linee bianche e i tombini. Ci si aspetta un alto livello di evoluzione dell’asfalto dovuto anche al fatto che non ci sono molte gare di contorno che possono favorire la gommatura. Il Gran Premio inizierà alle 20 ora locale (le 14 italiane). Le temperature della pista sono generalmente stabili per gran parte della gara. Insieme all’altissima umidità, rappresentano una sfida fisica per i piloti oltrechè per le monoposto e ovviamente le nostre gomme, a causa del possibile degrado termico. “Le spettacolari azioni in notturna sulle strade di Singapore ci sono mancate – ammette Mario Isola, motorsport director Pirelli – Ci troviamo davanti ad una gara quasi totalmente nuova perchè gli pneumatici da 18 pollici hanno mescole e strutture completamente differenti da quelle di tre anni fa e sul circuito è stato posato quest’anno un nuovo asfalto. Il tracciato di Marina Bay è composto da 23 curve lente e quindi è fondamentale ottimizzare la trazione. Porteremo a Singapore le tre mescole più morbide della gamma per garantire un’ottima aderenza in un circuito particolarmente tortuoso dove i piloti hanno bisogno della massima precisione per affrontare una delle tappe fisicamente e tecnicamente più impegnative della stagione. La chiave del successo sarà riuscire a gestire gli pneumatici posteriori per assicurare la ripresa necessaria. Le nuove monoposto tendono a sottosterzare, pertanto sarà ancora più importante trovare un giusto bilanciamento nel set-up per stabilizzare l’avantreno, senza compromettere la trazione posteriore”. Nel weekend altri due appuntamenti che interessano da vicino Pirelli. Il Rally della Nuova Zelanda, che si correrà esclusivamente su pneumatici Pirelli, è un altro evento che ritorna nel calendario mondiale dopo una lunga assenza. E’ stato infatti nel WRC l’ultima volta nel 2012. Anche l’ultima tappa del GT World Challenge a Barcellona si svolgerà durante il weekend del Gran Premio di Singapore. Il GT World Challenge è una serie che utilizza solo pneumatici Pirelli dal 2012 ed è uno dei quasi 250 campionati del mondo equipaggiati dall’azienda italiana. Nell’ultima gara, a Valencia, i piloti Audi Dries Vanthoor e Charles Weerts hanno conquistato il titolo Sprint per il terzo anno consecutivo mentre Raffaele Marciello (Mercedes) ha vinto il titolo di campione assoluto del GT World Challenge Europe. Da segnalare che i test ufficiali di fine stagione della Formula 3 si sono svolti a Jerez in Spagna lo scorso weekend per tre giorni. Sono scesi in pista 16 nuovi piloti insieme ad altri 14 nomi già affermati. I team hanno montato pneumatici Pirelli P Zero White hard. Ogni vettura aveva a disposizione otto set nuovi e tre mescole da bagnato.
– foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

Scelte le mescole per i Gp di Singapore e Giappone

ROMA (ITALPRESS) – Pirelli ha ufficializzato le mescole per i Gp di Singapore e Giappone. Per Marina Bay, scelti come set obbligatori le Red Soft C5 per la qualifica e White Hard C3 e Yellow Medium C4 per la gara. Per Suzuka, Red Soft C3 per la qualifica Red Soft C3 e, per la gara, White Hard C1 e Yellow Medium C2.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

Tronchetti Provera “Al Gp Italia celebrazione tecnologia e competenza”

MONZA (ITALPRESS) – “Siamo orgogliosi del ruolo di rilievo nella celebrazione della tecnologia e della competenza automobilistica italiana, qui, nel nostro gran premio di casa, in occasione del centenario di Monza e dei 150 anni di Pirelli”. Così Marco Tronchetti Provera, chief executive officer, vicepresidente esecutivo Pirelli. “Oltre a produrre pneumatici tecnologicamente all’avanguardia anche per il motorsport utilizzati in quasi 250 campionati del mondo, sosteniamo la cultura e promuoviamo l’arte, in particolare attraverso le attività di Pirelli HangarBicocca – sottolinea Tronchetti Provera al termine del Gran Premio d’Italia -. Pirelli ha quindi voluto celebrare questa speciale occasione con un trofeo esclusivo che ha un legame significativo con il più alto livello del motorsport mondiale. Ringrazio Patrick Tuttofuoco e Pirelli HangarBicocca per averlo reso possibile, attraverso un’opera d’arte iconica capace di congiungere perfettamente il passato al nostro presente”. Il trofeo creato da Patrick Tuttofuoco rappresenta la forma del tempo e la sua ciclicità. Il titolo Eon si riferisce alla più estesa unità cronologica, tracciando un tempo che tende all’infinito e va oltre la dimensione dell’uomo. L’artista ha scelto questo soggetto per riflettere sul tema della dinamica e della velocità legandolo fortemente ai concetti di potenza e movimento, rappresentazioni della moderna Formula 1.
Patrick Tuttofuoco è nato nel 1974 a Milano, dove vive a lavora ancora oggi. Grazie alla sua trentennale carriera, è una delle più note personalità artistiche in Italia. Si esprime attraverso la scultura, il video, il neon e le installazioni, utilizzando luce e colore per suscitare atmosfere e emozioni. Pirelli HangarBicocca è una nota istituzione del mondo dell’arte supportata e promossa da Pirelli. I suoi 15 mila metri quadrati di spazio ex industriale, adesso dedicati ad ospitare un museo d’arte, lo rendono uno dei centri più interessanti in Europa di cultura contemporanea.
Per quanto riguarda la gara, la Red Bull di Max Verstappen ha impiegato 12 giri per passare dalla settima posizione in griglia alla testa della gara, dopo che Charles Leclerc, il poleman Ferrari, si è fermato ai box in occasione di una virtual safety car. I primi due al traguardo sono stati tra i cinque piloti a partire su P Zero Red soft, mentre gli altri 15 hanno optato per i P Zero Yellow medium. Verstappen ha effettuato la sua unica sosta programmata al 25° giro, sottolineando il basso degrado delle soft, prima di riemergere in seconda posizione con le medie e prendere nuovamente il comando quando Leclerc ha effettuato la sua seconda sosta. Una safety car a ridosso del finale ha innescato un’altra serie di soste, che però non ha modificato la classifica generale, con la gara che si è conclusa in regime di safety car.
Si è assistito a una varietà di strategie, ben otto diverse nella top 10. Nonostante la tattica vincente sarebbe stata probabilmente quella a una sola sosta (senza la safety car), Leclerc ha optato per due pit stop, utilizzando soft e medie, mentre il pilota della Mercedes George Russell è stato l’unico a salire sul podio utilizzando le hard.
La stagione europea non è ancora finita, Pirelli rimane infatti a Monza per un test di un giorno sugli pneumatici prototipo 2023 (martedì con Red Bull). Le restanti sei gare del campionato si svolgeranno in Asia, America e Medio Oriente.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

A Monza si va verso la sosta unica soft-hard

MONZA (ITALPRESS) – Pole position numero 17 per Charles Leclerc, l’ottava stagionale, davanti al pubblico di casa. A Monza meteo in linea con le previsioni, caldo e asciutto, 30 gradi aria, 41 asfalto. Tutti i piloti hanno utililizzato la mescola C4 Red Soft dall’inizio alla fine delle qualifiche con la particolarità che sia le due Ferrari sia la Red Bull di Verstappen hanno montato un unico set per Q1 e Q2. Soft che si conferma gomma da qualifica anche qui a Monza, con un livello di grip stabile e costante. A fine mattinata si era disputata la terza sessione di prove libere, che, come accaduto più volte nel corso della stagione, anche oggi è considerata più rappresentativa delle condizioni di gara per carico e temperature e quindi utilizzata per effettuare long run in condizioni di medio/alto livello di carburante. Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Charles Leclerc dall’ex calciatore argentino Gabriel Omar Batistuta: considerato uno dei più grandi attaccanti di sempre, ha iniziato la propria carriera in patria prima di diventare famoso in Italia giocando per Fiorentina, Roma ed Inter. I 53 giri del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia sul velocissimo tracciato di Monza strategicamente contemplano la sosta unica come l’opzione più veloce in ragione di un degrado che si ipotizza piuttosto contenuto se le condizioni meteo rispetteranno le previsioni e di un lasso di tempo “elevato” impiegato per attraversamento della pit lane. La sosta unica vede P Zero Red Soft per il primo Stint così da sfruttare il grip iniziale per poi passare al P Zero White Hard che anche in virtù delle temperature garantirebbe un livello di performance costante e competitivo. L’alternativa sulla sosta unica è un primo stint più lungo su P Zero Yellow Medium per poi montare la Hard.
Il primo Gran Premio di Monza di 100 anni fa, nel 1922, fu vinto da una Fiat 804 equipaggiata con pneumatici Pirelli Superflex Cord, noti come “pneumatici della vittoria”. Il Superflex Cord è stato commercializzato anche come pneumatico per autovetture da strada, con la tradizione di Pirelli di trasferire la tecnologia da corsa alle strade di tutti i giorni che risale agli albori dello stesso circuito di Monza.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Berra “Prestazioni tre mescole in linea con aspettative”

MONZA (ITALPRESS) – Le tre mescole selezionate da Pirelli si sono comportate esattamente come previsto nella giornata di prove libere a Monza: vera premiere per piloti e macchine con i 18 pollici e pacchetto vettura nel “tempio della velocità”, che quest’anno festeggia il suo 100° compleanno. Il divario di prestazioni tra le mescole è attualmente di circa 0,6 secondi al giro tra P Zero White hard e P Z Yellow medium, di 0,4 secondi tra medium e P Zero Red soft. “Le prestazioni di tutte e tre le mescole sono in linea con le nostre aspettative: dopo che la pioggia caduta fra la notte e il primo mattino ha ulterioremente diminuito il livello di aderenza dell’asfalto – ha commentato Simone Berra, Chief Engineer di Pirelli – E’ probabile che questa evoluzione continui, con un bilanciamento vettura condizionato dalla gommatiura dell’asfalto e l’analisi del degrado di ognuna delle tre mescole ad essere la vera sfida per team e piloti nelle prossime ore”. “Il divario di prestazioni tra C2, C3, C4 è piuttosto basso e anche questo rispetta quanto preventivato nelle nostre simulazioni: a Monza pista con tanti rettilinei e meno curve che in altri tracciati la velocità in curva e il livello di aderenza dei compound è un dato di fatto, con la velocità pura che ha sempre rappresentato il vero fascino di questo circuito. Ancora una volta – ha concluso Berra – abbiamo visto che le mescole scelte potranno essere opzioni valide alternative per la gara di domenica”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

FOTO GALLERY

Pirelli-F1 su Youtube