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Gp Italia, Isola “Approccio strategico diverso rispetto al 2021”

MONZA (ITALPRESS) – “E’ un evento importante per noi, festeggiamo 150 anni di storia con il Gran Premio di casa, nello stesso anno in cui Monza celebra il suo primo secolo. Non vediamo l’ora di partecipare a questa grande festa per il motorsport e siamo orgogliosi che le monoposto più sofisticate ed efficienti della storia della Formula 1 montino pneumatici Pirelli”. Mario Isola, motorsport director Pirelli, presenta così l’appuntamento in programma all’Autodromo Monza, “noto per le velocità elevate con alcune curve in particolare dove è importante che la vettura abbia un equilibrio perfetto. I pneumatici di quest’anno dovrebbero subire un minore surriscaldamento al posteriore in un circuito in cui le monoposto corrono con un basso carico aerodinamico, sfruttando l’effetto scia di chi è davanti. A differenza dell’anno scorso inoltre, non ci sarà il formato Sprint e i team arriveranno al gran premio con un pò meno informazioni rispetto all’ultima volta e l’approccio strategico sarà un pò diverso”.
Per il GP di Monza sono state scelte le tre mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 P Zero Yellow medium e P Zero Red soft (C4).
Eliminare la naturale tendenza al sottosterzo delle monoposto attuali è una sfida sulle curve lente di Monza, e un posteriore forte è necessario per ottenere un equilibrio perfetto sui tratti veloci. La trazione è importante per garantire un passaggio ottimale dalle zone più lente e più tecniche del circuito ai rettilinei da percorrere a velocità massima: un’altra celebre caratteristica di Monza, oltre ai cordoli sulle chicane. Le impostazioni per il basso carico aerodinamico, con un pacchetto specifico a bassa resistenza, fanno sì che l’attenzione si concentri maggiormente sull’aderenza meccanica degli pneumatici.
Per la Formula 2 sono nominate P Zero Yellow medium e P Zero Red soft con cinque set di slick (tre medium e due soft) per pilota. La sprint race di 21 giri si disputerà sabato sera, mentre la feature race da 30 giri sarà domenica mattina. I piloti di Formula 3 hanno invece a disposizione tre set nuovi di P Zero Red soft, oltre a un set di P Zero Yellow medium recuperate dalla tappa precedente per l’utilizzo durante le libere. Il programma prevede la sprint race di 18 giri il sabato mattina e la feature race di 22 giri la domenica mattina. A Monza, il martedì seguente al Gran Premio, si terrà insieme a Red Bull la sessione conclusiva dei test europei sui prototipi di P Zero per la prossima stagione.

Nello stesso fine settimana del GP di Monza si svolgerà il leggendario Rally dell’Acropoli, decimo round del campionato del mondo rally 2022. Per affrontare il fondo sterrato che caratterizza la tappa greca, le vetture in gara monteranno pneumatici Pirelli Scorpion. Ma sono settimane impegnative anche per il GT World Challenge equipaggiato da Pirelli: lo scorso weekend si è disputata la 3 ore di Hockenheim, vinta dall’Audi Santeloc Junior Team di Mies, Niederhauser e Legeret, mentre per il prossimo è in programma il round conclusivo della GT World Challenge Sprint Cup nel circuito di Valencia in Spagna.
– foto agenziafotogramma.it –
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Isola “Gomma Hard la vera protagonista del weekend in olanda”

ZANDVOORT (OLANDA) (ITALPRESS) – “Una gara divertente con un crescendo di emozioni culminate in un finale caratterizzato proprio da quelle variabili che avevamo sottolineato essere la particolarità di un circuito come Zandvoort: strategie diverse, grazie a un livello di degrado contenuto della soft e la prestazione della Hard”. Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, analizza così il Gran Premio d’Olanda vinto da Verstappen. “La presenza poi di Virtual e poi Safety Car ha mantenuto fino all’ultimo l’interesse degli spettatori al parossismo anche se la vera e propria marea arancione sugli spalti ha beneficiato oggi di un altro colore, il bianco, ovvero quello della gomma Hard, vera protagonista, forse la meno attesa della gamma e che invece per tutto il week end ha mostrato un’evoluzione che grazie anche alla gommatura della pista le ha reso giustizia – continua Isola – Con un degrado molto basso e una velocità costante, la Hard ha reso possibile a piloti e squadre di spaziare in maniera più esaustiva nelle scelte in pista. Tutte e tre le mescole portate a Zandovoort hanno permesso infatti un maggior adattamento alle necessità dei saliscendi veloci di Zandvoort, premiando il pubblico con la presenza di piloti di tre team diversi sul podio. Con ancora l’eco dell’energia e della passione dei tifosi di Zandvoort, ci avviciniamo a Monza, tappa così importante per la Formula 1, celebrando i 100 anni del circuito e i 150 anni di Pirelli: un’eccellenza italiana cruciale per il nostro sport – sono invece le parole di Stefano Domenicali, presidente e ad della Formula 1 – Anche oggi le gomme si son dimostrate impeccabili, permettendo strategie diverse, incrementando sorpassi e duelli e aiutandoci a fornire un prodotto di successo che deve essere spettacolare e appassionante, ma sempre garantendo quella sicurezza che lo sport come la F1 ci impone. Un successo che vorremmo celebrare degnamente a Monza con l’auspicio che tutto questo Arancione possa anche virare verso il Rosso…”. La performance della P Zero hard Bianca, unitamente alla Virtual prima e la Safety Car poi sono le variabili che hanno determinato il finale del Gran Premio di Olanda. Max Verstappen partito su gomme soft, per poi montare le medie, ha messo Lewis Hamilton, partito su medie, in una condizione di vantaggio che una volta montate poi le Hard ha permesso alla Mercedes del britannico di diventare uno dei veri protagonisti della corsa. Solo la presenza di VSC e SC ha permesso al muretto Red Bull di adeguare la strategia ad una situazione che ha perequato il numero di soste con Verstappen in pista per la ripartenza finale su gomme soft, dietro Lewis su medie, capitalizzando al meglio la differenza prestazionale della mescola Pirelli veloce per eccellenza.
Sedici i piloti che hanno montato le soft al semaforo verde, con solo 4 che hanno scelto le medie, fra cui le due Mercedes, fra le prime a realizzare il potenziale di una strategia davvero alternativa che si è rivelata cruciale, portando infatti in dote la possibilità di arrivare al traguardo con una sola sosta grazie a un degrado così limitato da permettere uno stint lunghissimo a velocita costante e lottando per la vittoria che solo la presenza delle VSC e SC ha poi vanificato.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Gp Olanda, Berra “Gomme dure sembrano valide”

ZANDVOORT (OLANDA) (ITALPRESS) – “Le prestazioni di tutte e tre le mescole sono state oggi in linea con le aspettative, con il divario tra hard e medium in realtà un pò inferiore a quanto avevamo stimato, motivo per cui riteniamo che la hard possa essere una valida gomma da gara aumentando il numero delle possibili strategie. Il degrado sembra gestibile, anche sulla gomma morbida, e non abbiamo rilevato alcun graining”. Questa l’analisi di Simone Berra, chief engineer Pirelli, al termine della prima giornata del gran premio d’Olanda di Formula 1, dedicata alle prove libere. “L’evoluzione del tracciato è stata oggi piuttosto elevata, il fondo inizialmente sabbioso, e le raffiche di vento hanno influito sull’equilibrio delle vetture. La “ghiaia incollata” all’esterno delle curve 11 e 12 ha sollevato un grande interesse, per quanto ci riguarda sembra funzionare bene e non abbiamo riscontrato effetti negativi sulle gomme”, ha aggiunto Berra.
Il pacchetto vettura 2022 con la presenza delle 18 pollici, al debutto sulle curve di Zandvoort sembra confermare dopo le libere di oggi la scelta C1, C2, C3, le più dure della gamma Pirelli.
Il Gap prestazionale fra le mescole conferma la tendenza stagionale, rimanendo intorno ai 1,2 secondi fra Hard e Medium e circa 0,7 fra Medium e Soft. In condizioni di stabilità metereologica – almeno per la giornata di domani – si può immaginare una gommatura della pista tale da portare alla diminuzione dei gap. La soluzione trovata per far rispettare I track limits “fake gravel trap” introdotto quest’anno, al momento non sembra aver effetti collaterali sugli pneumatici. Le due sessioni di prove con Mercedes e Ferrari in doppietta rispettivamente in FP1 E FP2 fanno ben sperare sotto il profilo dello spettacolo. Zandvoort si conferma circuito impegnativo con numerose uscite di pista fra F1 e le gare di supporto.
– foto LivePhotoSport –
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GP Olanda, Isola “Nuovo pacchetto auto-gomme agevolerà i sorpassi”

MILANO (ITALPRESS) – Sarà spettacolo in Olanda. Per Zandvoort Pirelli ha selezionato le tre mescole più dure: C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft. Quest’anno il gap tra C1 e C2 è maggiore: un’altra ragione per cui in questo weekend i team potrebbero prediligere le due mescole più morbide. Il banking sulle curve 3 e 14 è inoltre di circa 18 gradi: per fare un confronto, la storica Parabolica sul vecchio tracciato di Monza (prossima tappa in calendario) ha un banking medio di circa 30 gradi mentre guardando ad altri circuiti moderni, Indianapolis ha un banking di 9 gradi e Gedda di 12. Lo Zandvoort sottopone a forze g elevate lungo tutto il giro da 4,2 chilometri: frenare per l’entrata in curva 1 e in curva 11 genera una decelerazione di circa 5 g, mentre la curva 7 sottopone a un’accelerazione laterale di circa 5g. Come suggerisce il nome, lo Zandvoort può anche essere soggetto al deposito di sabbia sull’asfalto, e la posizione del circuito vicino alla costa determina anche frequenti cambi di direzione del vento. “Zandvoort si è dimostrata una novità spettacolare nel calendario dell’anno scorso – è l’analisi di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Le zone più impegnative per i pneumatici sono le curve 3 e 14, entrambe con banking, che vengono percorse a velocità elevate e sottopongono le monoposto a una combinazione di forze: la deportanza insieme a accelerazioni laterali. Questo, oltre alle ulteriori sfide poste dalla conformazione del circuito, è il motivo per cui abbiamo selezionato le tre mescole più dure della gamma – prosegue Isola – E’ solo la quarta volta quest’anno che facciamo questa nomination, dopo i GP di Bahrain, Spagna e Gran Bretagna. Il nuovo pacchetto vettura-pneumatici introdotto quest’anno dovrebbe facilitare i sorpassi su una pista in cui la scorsa stagione era difficile superare: la maggior parte dei piloti infatti ha effettuato una sola sosta per non perdere la posizione, ma è possibile che questa volta puntino maggiormente sulle mescole più morbide: in questo caso potremmo vedere più strategie a due soste e i piloti potrebbero spingere ancora di più”.
Per la Formula 2 sono state nominate P Zero White hard e P Zero Red soft e ciascun pilota ha a disposizione per il weekend cinque set di slick (tre hard e due soft). La sprint race di 29 giri è in programma per sabato pomeriggio, mentre la feature race da 40 giri sarà domenica mattina. I piloti di Formula 3 hanno invece a disposizione per il weekend tre nuovi set di P Zero Yellow medium, più un altro set di medium recuperate dalla tappa precedente da utilizzare durante le prove. La sprint race da 21 giri si disputerà sabato mattina, mentre la feature race da 26 giri domenica mattina. Durante lo stesso weekend del Gran Premio d’Olanda, a Hockenheim in Germania si svolge anche l’ottava tappa del GT World Challenge, penultima gara dell’Endurance Cup. Il GT World Challenge, a cui prendono parte le versioni racing di supercar equipaggiate esclusivamente con pneumatici Pirelli, ha disputato la tappa precedente a Zandvoort a metà giugno.
– foto LivePhotoSport –
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Gp Belgio, Isola “Gomma hard così veloce vera vittoria per noi”

SPA (BELGIO) (ITALPRESS) – “SPA è una pista unica, ed è stato un vero piacere avere la conferma che sia parte del calendario di Formula 1 anche l’anno prossimo. Un successo di pubblico tale, 360 mila persone, celebrato al meglio da macchine e piloti che non hanno lesinato sorpassi, duelli e a cui abbiamo contribuito con le nostre gomme ed in condizioni meteo cosi variabili per tutto il week end. Una sfida che ci soddisfa, con la Hard tornata vera protagonista, essendo stata utlizzata praticamente da tutti i piloti. Analizzeremo tutti i dati a nostra disposizione ovviamente, ma sentire per radio in pista che la Hard è stata 2 decimi più veloce di quanto previsto è una vera vittoria per noi”. Lo ha dichiarato Mario Isola, Motorsport Director Pirelli, dopo il Gp del Belgio vinto da Verstappen su Perez. “Pur sapendo che sarebbe stato molto più caldo di venerdi e sabato è interessante vedere come si siano alternate tante strategie in pista dato il meteo, l’evoluzione del circuito e un degrado superiore alle attese. Non abbiamo avuto particolari problemi di graining e il degrado è stato essenzialmente termico.
Nessun problema inoltre con le le recenti modifiche anche grazie alla esperienza di Spa 24 H che si è corsa quando la F1 era a Budapest e che ha visto Pirelli portare qui ben 17.000 gomme. Congratulazioni alla Red Bull che ha realizzato una doppietta ottenuta con un passo gara davvero impressionante”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Verso strategia a una o due soste per il Gp del Belgio

SPA-FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – Max Verstappen (Red Bull) è stato il più veloce nelle qualifiche per il Gran Premio del Belgio, ma essendo uno dei tanti piloti che subirà una penalità in griglia domani sarà Carlos Sainz (Ferrari), il secondo più veloce della sessione, a partire dalla pole position. Tutti i piloti hanno utilizzato le P Zero Red soft per far segnare i propri tempi in qualifica. Il meteo è stato piuttosto fresco per tutta l’ora delle qualifiche (ritardate di 25 minuti per danni alle barriere in una gara precedente) con circa 17 gradi di temperatura ambiente e 22 gradi sull’asfalto. Qualifica degna di nota per Alex Albon (Williams), che domani si schiererà sulla griglia al sesto posto mentre Sergio Perez (Red Bull) è stato il più veloce nella terza sessione di libere su P Zero Red soft, sempre con pista asciutta e temperature piuttosto fresche.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato dalla leggenda belga delle corse Jacky Ickx. Impressionante il suo palmares: sei volte vincitore a Le Mans, otto volte in Formula1, secondo al mondiale Piloti sia nel 1969 sia nel 1970, coronando una carriera straordinaria con la vittoria alla Parigi-Dakar nel 1983.
Per quanto riguarda la gara di domani, i 44 giri del Gran Premio del Belgio possono essere affrontati con strategia sia a una che a due soste con diverse varianti sul pit stop singolo, oppure con un approccio più aggressivo sulle due soste. Alle condizioni molto variabili viste finora si aggiunga inoltre l’arrivo domani di un clima più caldo a rendere ulteriormente complessa una lettura tattica molto particolare dovuta al fatto che tante monoposto fra le più veloci partiranno dalle retrovie a causa delle penalità da scontarsi in griglia. Partire su P Zero Yellow medium sembra l’opzione più flessibile, permettendo infatti di passare poi al P Zero White hard o al P Zero Red soft con una strategia a una sosta, lasciando la porta aperta ad un eventuale doppio pit stop. Partire con le soft non esclude la sosta singola, ma richiede uno stop anticipato per hard o un’attenta gestione per poter passare alle medie. Approccio diverso e più aggressivo invece l’utilizzare la Soft come parte di una strategia a due soste, magari con due stint sulle media. Questo potrebbe rivelarsi una buona opzione per un’auto veloce in caso di safety car, o se il degrado sulle soft dovesse risultare piuttosto elevato a causa del cambio di clima. Condizioni sconosciute a tutti in questo week end.
Il P Zero visto in Formula 1 ha le sue origini in uno pneumatico stradale, creato da Pirelli per la Ferrari F40 nel 1987. Il codice interno per questo progetto speciale ad altissime prestazioni era P0 e quando è stato finalmente inserito in produzione il nome rimase – fu così che nacque il marchio P Zero, per rappresentare la famiglia di pneumatici sportivi che ha fatto di Pirelli il leader mondiale nel settore dei pneumatici ad alte prestazioni.
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Berra “A Spa clima fresco potrebbe favorire le mescole morbide”

SPA (BELGIO) (ITALPRESS) – “E’ stato difficile trarre conclusioni oggi con una decisa evoluzione della pista e il meteo variabile che ha reso la superficie ‘verdè e scivolosa. Il nuovo asfalto è abbastanza liscio e non offre lo stesso grip di quando l’abbiamo misurato subito dopo la 24 Ore di Spa qualche settimana fa. Tuttavia è probabile che la situazione evolva nel corso del fine settimana man mano che nuova gomma si depositerà in pista”. Questa l’analisi di Simone Berra, chief engineer Pirelli, al termine della giornata dedicata alle prove libere del Gran Premio del Belgio di Formula 1. “Il clima fresco di oggi ha favorito l’utilizzo della soft, che comunque non ha mostrato graining – ha proseguito Berra – Non ci aspettiamo temperature molto alte per il Gran Premio, il che potrebbe anche significare che le mescole più morbide potrebbero avere un ruolo importante in gara a seconda del livello di degrado”. In una giornata fresca e nuvolosa a Spa, dove la temperatura della pista ha sfiorato appena i 23 gradi, il pilota Red Bull Max Verstappen è stato il più veloce nelle FP2 su P Zero Red soft, ma non sarà in gara per partire dalla pole. Il suo team ha infatti confermato che domenica dovrà scontare alcune penalità in griglia insieme ad altri piloti.
Carlos Sainz (Ferrari) è stato invece il più veloce in FP1. Per tutta la giornata si è verificata una pioviggine intermittente, che ha portato a delle brevi uscite su Cinturato Green intermediate e sulle tre mescole slick. La maggior parte dell’attività si è svolta su gomme da asciutto, con le soft che hanno fatto segnare il miglior tempo in entrambe le sessioni. Con il nuovo asfalto liscio, le nuove vie di fuga in ghiaia e un alto grado di evoluzione della pista, i piloti hanno avuto molto a cui abituarsi. L’evoluzione della pista rende difficile calcolare i gap tra le mescole, ma attualmente c’è un divario stimato di circa 0,9 secondi tra hard e medium e di 0,6 secondi tra medium e soft. Il gap relativamente ampio tra hard e medium va considerato nel contesto del giro più lungo del calendario.
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Isola “Modifiche alla pista di Spa promettono nuove sfide”

ROMA (ITALPRESS) – “Le modifiche al layout di Spa apportate quest’anno sono tra le più significative che siano mai state fatte in questo circuito nell’era moderna della Formula 1. Comunque qualche elemento per prevedere cosa aspettarci lo abbiamo, grazie alla 24 Ore disputata il mese scorso, il nostro evento più grande in termini di quantità di persone e di pneumatici, e grazie ad alcuni campioni di asfalto che abbiamo prelevato dalla pista. Cinque curve sono state riasfaltate, e su quattro curve sono state aggiunte delle vie di fuga in ghiaia che ora risultano molto più vicine al limite della pista”. Questa l’analisi di Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, in vista del gran premio di Belgio, in programma nel weekend. “I piloti dovranno prestare maggiore attenzione ai track limits e ai frammenti di ghiaia appuntiti che potrebbero finire sul tracciato. In ogni caso, l’Epica di un circioto come Spa è rimasta intatta, e tutte le sfide che la rendono da sempre così affascinante sono ancora al proprio posto”, aggiunge Isola.
Per Spa sono state selezionate le tre mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. L’asfalto è nuovo tra la curva 2 e la 4 e tra la 8 e la 9: le irregolarità sono state appianate e il grip è migliorato. La ghiaia, che contiene pietre appuntite, è stata aggiunta vicino alla pista sulle curve 1, 6, 7 e 9. Ci sono anche alcuni bordi taglienti in prossimità dei cordoli in cemento. Con i suoi carichi laterali particolarmente elevati, Spa è uno dei circuiti più impegnativi dell’anno per i pneumatici. La famosa Eau Rouge-Raidillon è solo una delle zone in cui le gomme sono soggette a una varietà di forze: mentre devono curvare, sono schiacciate sull’asfalto dalla deportanza e dalla compressione. Il meteo variabile è un marchio distintivo di Spa: vedere in pista il Cinturato Green intermediate o il Cinturato Blue full wet è una possibilità concreta.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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