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Gp Monaco, Isola “Qualifica lineare, possibili diverse strategie”

MONTE CARLO (MONACO) (ITALPRESS) – “Dal nostro punto di vista è stata una qualifica lineare, corsa con gomma soft dall’inizio alla fine e senza interruzioni significative nonostante le bandiere rosse a inizio e fine sessione. Con il tracciato in continua evoluzione, è stato fondamentale riuscire a evitare il traffico. Nonostante il cielo fosse più nuvoloso rispetto alle sessioni precedenti, le temperature sono rimaste abbastanza elevate”. Lo ha dichiarato il direttore Motorsport di Pirelli, Mario Isola, dopo le qualifiche del Gp di Montecarlo in programma domani. “Adesso bisogna concentrarsi sulla gara di domani, sapendo che potrebbe piovere e che le temperature potrebbero abbassarsi. In ogni caso, tutte e tre le mescole hanno dimostrato di poter giocare un ruolo, perciò diverse strategie sono possibili. La soft è stata l’ingrediente principale durante le qualifiche, ma considerando che si è vista un pò di usura, la medium e la hard possono sicuramente emergere come gomme da gara”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

Gp Monaco, Isola “Libere come pensavamo, sorpresa meteo”

MONTECARLO (MONACO) (ITALPRESS) – “Le prove libere sono andate come pensavamo. Forse l’unico elemento di sorpresa è stato il meteo: rispetto all’anno scorso, la temperatura dell’asfalto è stata superiore di circa 15 gradi, non ho mai visto un caldo del genere a Monaco. E potrebbe sorprenderci ancora nel corso del fine settimana, visto che domenica c’è la possibilità che piova”. Così il direttore Motorsport Pirelli, Mario Isola, dopo le prove libere di Montecarlo. “Abbiamo visto un pò di graining stamattina, cosa che non ci stupisce considerato l’asfalto ‘verdè e scivoloso di questo percorso, e ci aspettiamo che continui a evolvere durante il weekend. Oggi per i piloti era importante stabilire dei punti di riferimento con i nuovi 18 pollici, che naturalmente danno una prospettiva diversa in questo circuito così stretto e tortuoso, dove la precisione è fondamentale”, ha aggiunto Isola.
Nel Gran Premio di casa Charles Leclerc (Ferrari) ha ottenuto il miglior tempo in entrambe le sessioni di prove libere montando P Zero Red soft in FP2 e P Zero Yellow medium in FP1. Durante FP1, Ferrari è stata l’unico team a utilizzare solo le medium, mentre Williams e Aston Martin hanno utilizzato solo le soft.
Nel pomeriggio, sono state scelte quasi esclusivamente medium e soft; solo Ferrari ha montato P Zero White hard per chiudere la sessione. Le condizioni sono state decisamente più calde rispetto all’ultimo gran premio di Monaco: la temperatura dell’asfalto oggi ha superato i 50 gradi. Questo ha contribuito a portare i pneumatici in temperatura, mentre, come capita spesso, l’usura e il degrado sono stati contenuti. La seconda sessione di prove è stata interrotta da una bandiera rossa – cosa abbastanza comune sulle strade tortuose del circuito cittadino di MonteCarlo – che ha ridotto il tempo a disposizione per le prove. Al momento, il gap stimato tra medium e soft, le due mescole chiave per la gara, è di 0,4 secondi, mentre medium e hard sono separate da circa 0,6 secondi. Tuttavia, i gap di prestazione tra le mescole sono in una certa misura influenzati dall’evoluzione del tracciato, che a Monaco è sempre molto elevata.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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Gp Monaco, Isola “La strategia può fare la differenza”

ROMA (ITALPRESS) – A distanza di una settimana dall’utilizzo dei pneumatici più duri della gamma per il Gran Premio di Spagna, ora sono le mescole più morbide ad essere state selezionate per il tracciato più glamour di tutti: Monaco. La C3 sarà la P Zero White hard, la C4 la P Zero Yellow medium e la C5 la P Zero Red soft. “Monaco è spesso descritta come una delle gare più imprevedibili dell’anno, ma la verità è che le qualifiche assumono un significato particolare in quanto su questo tracciato la posizione in pista è fondamentale – ha spiegato Mario Isola, direttore motorsport Pirelli – Di conseguenza, capire come ottenere il massimo dalla mescola C5 più morbida, che finora quest’anno è stata portata solo al Gran Premio di Australia, sarà un aspetto chiave delle prove libere. Visto che ora la regola che richiedeva ai primi 10 piloti di iniziare la gara con i pneumatici con cui avevano superato la Q2 non esiste più, quest’anno potremmo vedere strategie diverse. Alcuni piloti potrebbero scegliere mescole più dure al via per effetture un primo stint lungo, data la difficoltà a sorpassare. Altri invece potrebbero scegliere un approccio più tradizionale partendo con la mescola più morbida. Insomma, è una gara in cui la strategia può fare davvero la differenza”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Isola “In Spagna uno dei test più severi dell’anno per pneumatici”

BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – “Questo è stato sicuramente uno dei test più severi dell’anno che i nostri nuovi pneumatici da 18 pollici hanno dovuto affrontare, per via di un circuito che stressa molto le gomme generando un alto livello di degrado e per le temperature della pista che hanno superato i 50 gradi centigradi”. Questa l’analisi di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli, al termine del Gran Premio di Spagna. “Ora possiamo dire che hanno superato egregiamente la sfida e il fatto che i piloti abbiano utilizzato per lo più i pneumatici soft tra quelli nominati per questo weekend non fa che sottolineare ancora di più le impressionanti prestazioni ottenute – prosegue Isola -. In particolare, la soft è stata una rivelazione, con quasi tutti i piloti che l’hanno scelta per la partenza e molti di loro che hanno continuato a sceglierla per la maggior parte della gara. Abbiamo visto diverse strategie e piloti disposti a spingere al limite e a puntare alle tre soste, aspetto che ha aggiunto spettacolo ad una gara già estremamente combattuta: anche perchè queste nuove monoposto facilitano i sorpassi. Congratulazioni alla Red Bull per la bella doppietta; ora andiamo a Monaco il prossimo fine settimana per una sfida completamente diversa”.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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Strategia medium-medium-soft la più veloce per il Gp di Spagna

BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Charles Leclerc (Ferrari) ha ottenuto in Spagna la sua quarta pole position stagionale, utilizzando pneumatici P Zero Red soft dall’inizio alla fine della sessione. Ha effettuato un run in ogni sessione tranne che nella Q3 con l’obiettivo di risparmiare un set di gomme morbide per la gara. Il suo unico run in Q2 è stato fatto utilizzato pneumatici soft usati, gli stessi già utilizzati in Q1. Leclerc è stato il più veloce in tutte e tre le sessioni di prove libere e anche in tutte le sessioni di qualifiche ad eccezione del Q2. La sessione di qualifiche della durata di un’ora è iniziata con temperature elevate, 37 gradi centigradi aria e 48 gradi asfalto, rendendo fondamentale la gestione dei pneumatici su questo tracciato particolarmente impegnativo. Nelle qualifiche tutti i piloti hanno utilizzato esclusivamente pneumatici in mescola soft, che offre un vantaggio prestazionale di poco più di un secondo al giro rispetto alla P Zero Yellow medium. Il “Pirelli Pole Position Award” è stato consegnato a Leclerc dallo spagnolo Carlos Sainz senior, padre del suo compagno di squadra in Ferrari e arrivato direttamente dal Rally del Portogallo, dove tre giorni fa si è tenuto un evento di gala per celebrare i 50 anni del Campionato del Mondo Rally, di cui Pirelli è fornitore unico.
La strategia più veloce per affrontare i 66 giri del Gran Premio di Spagna è a due soste, ma anche le tre soste non sono da escludere. Ma quale strategia a due soste sarà la più veloce? L’opzione più versatile per iniziare la gara è utilizzare la P Zero Yellow medium, in modo da garantirsi un primo stint abbastanza lungo, ma cosa utilizzare dopo dipenderà in gran parte dai pneumatici che ogni pilota avrà ancora in dotazione. La P Zero Red soft ha un notevole vantaggio di velocità rispetto alla medium, anche se con una durata più limitata, e questo potrebbe renderla appetibile per chi ha un buon passo gara. Anche la P Zero White hard potrebbe avere un ruolo, anche se è più di un secondo al giro più lenta rispetto alla medium. Teoricamente la strategia più veloce per affrontare la gara è medium-medium-soft. La seconda più veloce è medium-soft-soft, e poi ci sono anche alcune strategie a tre soste che potrebbero funzionare bene. Medium-hard-soft, utilizzando tutte e tre le mescole, è un’opzione interessante, ma è la più veloce sulla carta per evitare la hard. Tuttavia in Spagna la probabilità di safety car non è particolarmente alta e le temperature dovrebbero essere leggermente più calde di oggi. Tutto ciò potrebbe spingere i team verso mescole più dure, considerati i livelli di degrado visti finora nelle prove libere. “E’ stata una sessione di qualifiche calda e difficile, in cui la gestione della soft è stata fondamentale per tirare fuori il massimo delle prestazioni – sottolinea Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Non solo, anche la strategia ha giocato un ruolo importante e il rischio calcolato di Leclerc di completare un solo run in Q2 – decisione presa anche dalla Mercedes – potrebbe offrirgli più opzioni domani. Il degrado sarà sicuramente un fattore determinante nella giornata di domani, con temperature che potrebbero essere anche più calde di quelle di oggi, quindi è molto probabile che questa sarà la gara più impegnativa dell’anno per i pneumatici, in cui la gestione e la strategia saranno la chiave del successo. Una cosa interessante che abbiamo visto oggi è stata la FP3: spesso questa sessione è incentrata sulla preparazione alle qualifiche, ma oggi abbiamo notato tanti team ottimizzare assetto ed equilibrio alla luce del degrado registrato ieri”.
Tutti i piloti hanno iniziato i 26 giri della Sprint Race di Formula 2 (in cui il pit stop non è obbligatorio) con pneumatici P Zero White hard e una temperatura della pista di 43 gradi centigradi. Felipe Drugovich (MP Motorsport) ha ottenuto il comando dal quarto posto in griglia prima che una safety car entrasse in azione poco dopo la partenza. Una volta ripresa la corsa, la hard ha permesso ai piloti di spingere forte per tutta la gara nonostante le condizioni non facili. Con la pista libera davanti a sè, Drugovich è riuscito ad allungare per fare il giro più veloce nelle fasi finali e vincere così con oltre due secondi di vantaggio sul traguardo. Vittoria in casa per David Vidales (Campos Racing), che è scattato dalla pole per la regola della griglia invertita, per i 20 giri della Sprint Race di Formula 3. Ha preceduto sul traguardo Jak Crawford (Prema Racing), che ha avuto la meglio su Juan Manuel Correa (ART Grand Prix) nella lotta per il secondo posto. Correa ha perso un posto sul podio per via del degrado dei pneumatici, ad evidenziare l’importanza della gestione delle gomme anche con la mescola P Zero White hard su una pista calda, con temperature superiori ai 40 gradi centigradi, e con un layout del circuito che stressa molto i pneumatici. Grazie al quarto posto Arthur Leclerc (Prema) guida ora la classifica di campionato, ma c’è ancora la gara da 24 giri di domani da disputare.
– foto LivePhotoSport –
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Isola “Gap piuttosto ampi tra le mescole”

MONTMELO’ (SPAGNA) (ITALPRESS) – “Le sessioni di prove libere sono andate abbastanza come da aspettative: dopo il Bahrain, questo è stato il primo grande circuito dell’anno ad alti livelli di degrado e abbiamo visto temperature della pista che hanno raggiunto il picco di quasi 50 gradi questo pomeriggio, aumentando la sfida: soprattutto per la mescola soft”. Così, in una nota, il direttore motorsport di Pirelli, Mario Isola. “L’anteriore sinistra è stata quella più sollecitata e questo sarà il fattore limitante che porterà probabilmente a una gara a due soste per la maggior parte dei piloti – spiega Isola – Il grande punto di domanda è come verranno fatte queste due soste. Domani i team dovranno gestire con molta attenzione l’allocazione pneumatici per arrivare alla gara con i pneumatici che servono, tenendo presente anche che devono avere obbligatoriamente a disposizione un set di medium e uno di hard. Nelle prove libere abbiamo visto dei gap piuttosto ampi tra le mescole, un pò più di quanto ci saremmo aspettati per questo fine settimana, e questo influenzerà sicuramente anche le decisioni a livello di strategie”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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In Spagna le mescole più dure della gamma Pirelli 2022

BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Al Gran Premio di Spagna, di cui è title sponsor, Pirelli porta le mescole più dure della gamma 2022: la C1 come P Zero White hard, la C2 come P Zero Yellow medium e la C3 come P Zero Red soft. E’ stata una scelta piuttosto semplice, e la stessa dell’anno scorso anche se si utilizza una famiglia di pneumatici nuova di zecca, dato che le sfide del circuito di Barcellona sono ben chiare dai test e dalle gare precedenti. Tra queste la lunga curva 3 e la curva 9: entrambe riversano molta energia sui pneumatici. I team sono stati a Barcellona a febbraio, tre mesi fa, per i test pre-stagionali. Tuttavia, ci sono tre grandi differenze da considerare rispetto ad allora: in primo luogo, nei test i team si sono concentrati sulle mescole centrali della gamma piuttosto che sulla hard; in secondo luogo, le condizioni meteorologiche erano molto più fresche; infine le nuove vetture non erano ancora in versione definitiva. Da allora le monoposto sono migliorate considerevolmente e sarà interessante vedere quanto notevole sia effettivamente il passo avanti ottenuto con gli ultimi aggiornamenti. Dato che Barcellona è un circuito molto utilizzato, non ci sarà un’enorme evoluzione della pista nel corso del fine settimana, grazie anche a un fitto programma di gare di supporto. Le temperature dovrebbero essere asciutte e calde, il che aggiunge una ulteriore sfida a quelle già previste per i pneumatici. Il tracciato è invariato rispetto allo scorso anno, quando fu modificata la curva 10 aumentando leggermente la lunghezza complessiva del circuito. La strategia vincente dell’anno scorso è stata a due soste, l’approccio tradizionale a Barcellona, con il pilota Mercedes Lewis Hamilton che ha trionfato dopo essere scattato dalla pole utilizzando medium e soft. La strategia soft-medium-soft è stata quella utilizzata anche da tutti i piloti arrivati sul traguardo tra il secondo e l’ottavo posto. “E’ difficile dire molto di più su Barcellona di quanto non sia già stato detto, considerato che probabilmente si tratta del circuito in calendario più conosciuto dai piloti, con il suo layout che lo rende un proving ground perfetto – sottolinea Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Ha un pò di tutto, con il settore finale molto tecnico che diventa particolarmente importante quando si tratta di gestire i pneumatici. Pertanto, i team avranno una buona opportunità per valutare i progressi fatti con le loro vetture dall’inizio della stagione, anche se le condizioni meteorologiche saranno molto più calde e probabilmente, rispetto a quanto visto nei test, ci sarà molto più utilizzo della mescola hard, che potrebbe essere l’opzione chiave per la gara. In passato, Barcellona è stata tradizionalmente una gara a due soste, quindi sarà interessante vedere se la nuova generazione di pneumatici quest’anno spingerà qualcuno a puntare alla sosta unica”, aggiunge Isola.
Le mescole P Zero White hard e P Zero Red soft sono state nominate per il quarto round della stagione di Formula 2 in Spagna. Questa è la stessa nomination delle ultime gare del campionato nel 2020 su questo circuito, e quella che è già stata vista quest’anno al primo round in Bahrain e ai test stagionali a Barcellona il mese scorso. Ogni pilota ha cinque set di gomme slick (tre hard e due soft) da utilizzare durante il fine settimana che prevede una gara sprint da 26 giri il sabato pomeriggio e una feature race da 37 giri la domenica mattina, occasione in cui devono essere utilizzate entrambe le mescole se si corre su asciutto. La P Zero White hard è stata nominata per il terzo round stagionale di Formula 3. I piloti avranno a disposizione tre set di mescola hard più un set di gomme P Zero Yellow medium come carry-over del precedente round di Imola e da utilizzare solo nelle prove libere. La hard è stata utilizzata anche dalla F3 a Barcellona lo scorso anno, così come nel primo round del 2022 in Bahrain e nei test stagionali svolti a Jerez e Barcellona il mese scorso. Sabato mattina si corre la gara sprint di 20 giri e la domenica mattina la feature race di 24 giri.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Per Pirelli in gara a Miami probabile il doppio stop

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MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La strategia è davvero difficile per una serie di motivi: non ci sono dati di gara precedenti, ogni sessione di prove libere finora è stata interrotta da bandiere rosse e il tempo varia da estremamente caldo a molto umido, su una superficie della pista che è ancora in evoluzione. È probabile che ci sarà un doppio stop (con uno che sembra marginale) e ciò che influenzerà principalmente ciò è la quantità di usura delle gomme il giorno della gara. Con diversi piloti che hanno già visTO il muro, non molto run-off e pochissimo grip fuori linea, sembra anche probabile che ad un certo punto vedremo una safety car. I piloti non hanno più l’obbligo di partire con le gomme con cui hanno fatto segnare il loro miglior tempo in Q2, quindi l’opzione più flessibile sarà quella di iniziare con le medie e poi passare con le dure, il che lascia aperta la possibilità di un ultimo stint sulla ancora la media, o anche la gomma morbida se l’ultima sosta è abbastanza vicina alla fine della gara.
“È stata una sessione di qualifiche molto combattuta – afferma Mario Isola – in cui abbiamo visto emergere il concetto di recupero dell’aderenza che abbiamo integrato nelle gomme: vale a dire, la capacità delle gomme di completare una serie di giri di spinta prima di un periodo di raffreddamento e poi essere in grado di spingere ancora con tutto il grip recuperato e senza perdite di prestazioni, cosa particolarmente evidente nella strategia di qualifica della Ferrari, dove Leclerc ha completato tre run in Q1 con lo stesso treno di gomme mentre Sainz ne ha completate quattro, poi tre run ciascuno in Q2 e due run in Q3.
La strategia di domani non è semplice, ma sembra che una doppia sosta sarà la strada più veloce da percorrere, con tutte e tre le mescole potenzialmente giocando un ruolo importante”.
(ITALPRESS).

 

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