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GP Australia, Isola “Ci aspettiamo in gara le mescole più dure”

MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Come da copione il rinnovato circuito di Albert Park si è presentato “verde” e scivoloso fin dall’inizio del fine settimana. Il nuovo asfalto non trattato ha mostrato un alto grado di evoluzione della pista man mano che la gomma si andava depositando sulla superficie. La Ferrari, al comando in entrambe le sessioni delle prove libere ha fatto segnare con Charles Leclerc il miglior tempo di giornata nella FP2 fermando il cronometro a 1’18″978, utilizzando pneumatici P Zero Red soft. Le condizioni della pista hanno generato un pò di graining con le vetture alla ricerca di grip con temperature relativamente basse. La sessione pomeridiana di FP2 è iniziata con temperature dell’aria di 21 gradi centigradi e della pista di 30 gradi. Anche se nuvoloso, non c’è stata pioggia ed è probabile che le condizioni restino asciutte per il resto del fine settimana. Due gli elementi chiave su cui tutti i team si sono concentrati: l’apprendimento del nuovo layout del circuito e la valutazione delle prestazioni delle diverse mescole nominate, con uno step in più del solito tra la mescola medium e quella soft per questo fine settimana. Fino a questo momento, il divario di prestazioni tra P Zero White hard e P Zero Yellow medium è di circa 0,8 secondi, con una differenza simile anche tra la medium e la soft. Con il progredire dell’evoluzione della pista, questo gap potrebbe ancora diminuire nei prossimi due giorni.
“Oggi è stata una giornata interessante – commenta Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Abbiamo visto per la prima volta le vetture in azione sul nuovo layout della pista e i team hanno potuto verificare il gap tra medium e soft dato dal salto di mescola. Finora questa si è rivelata la nomination giusta per questo fine settimana, visti i gap che abbiamo rilevato tra le mescole oggi, quindi è una scelta che potremmo ripetere in futuro in altre gare. Abbiamo notato un pò di graining su medium e in particolare su soft in entrambe le sessioni. Dato che questo aspetto influisce direttamente sul degrado, gestirlo sarà un elemento chiave per la strategia di gara, anche se ci aspettiamo che i team si concentrino sulle due mescole più dure, usando le soft per le qualifiche. Considerata l’alto grado di evoluzione della pista, non abbiamo ancora un quadro completo, quindi i dati finali che ricaveremo domani da FP3 saranno importanti anche in ottica strategia”.
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Isola “Alcune incognite a Melbourne rispetto al passato”

ROMA (ITALPRESS) – “Rispetto al passato, e con i piloti che non ci hanno corso per due stagioni, quest’anno ci sono alcune incognite per il Gran Premio d’Australia”. Così, in una nota, il direttore Motorsport Pirelli, Mario Isola. “Innanzitutto il layout del circuito è stato pesantemente rivisto per favorire i sorpassi e, di conseguenza, c’è anche un asfalto nuovo che dovrebbe essere abbastanza liscio – sottolinea Isola – Ciò significa che è probabile che la pista offra livelli di aderenza molto bassi all’inizio, con un alto grado di evoluzione previsto nel fine settimana e una superficie estremamente scivolosa in caso di pioggia. Faremo tappa a Melbourne un paio di settimane più tardi rispetto al passato, ora l’autunno è già iniziato nell’emisfero australe quindi le condizioni climatiche potrebbero essere variabili”. “Infine, ma non meno importante, quest’anno c’è una generazione completamente nuova di auto e pneumatici con cui i piloti stanno ancora cercando di prendere confidenza. Per tutti questi motivi ci sarà molto lavoro da fare per team e piloti nelle sessioni di prove libere. Abbiamo deciso di optare per il salto di mescola nella nomination – conclude Isola – perchè nei test di sviluppo abbiamo notato che c’era un divario di prestazioni relativamente piccolo tra le mescole C3 e C4 e crediamo che Albert Park, con asfalto e layout nuovi, sia un buon circuito per provare questa opzione”.
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Isola “Nuovo pacchetto vetture-pneumatici sta funziondo bene”

JEDDAH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – “Un’altra bella serata, un’altra bella gara! Ancora una volta, in condizioni completamente diverse dal Bahrain per layout e caratteristiche della pista, abbiamo visto le nuove vetture capaci di dar vita a diversi sorpassi e a dei bei duelli in pista, anche grazie ai nuovi pneumatici”. Così Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli, al termine del Gran Premio di Arabia Saudita, seconda tappa del Mondiale che ha visto Vesrtappen tagliare per primo il traguardo dopo una splendida lotta con Leclerc. “La hard è stata la mescola chiave della gara di stasera, con prestazioni ottime e degrado quasi nullo, come dimostrato dal giro veloce di Charles Leclerc sul finale con un set già con parecchi giri alle spalle – ha aggiunto Isola -. Anche la medium ha avuto un degrado piuttosto basso, contribuendo alla strategia ad una sosta (che avevamo valutato sarebbe stata la più veloce) e offrendo una gara emozionante dall’inizio alla fine. Il giro più veloce in gara è stato meno di un secondo più lento rispetto a quello realizzato l’anno scorso con la stessa mescola”.
“Quindi, mettendo insieme tutto questo – conclude la sua analisi il direttore Motorsport Pirelli -, è chiaro come il nuovo pacchetto vetture e pneumatici stia finora soddisfacendo tutte le aspettative e speranze che avevamo per quest’anno. Congratulazioni a Max Verstappen per la strabiliante vittoria!”.
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Isola “Strategia della gara aperta a una o due soste”

JEDDAH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – “La pole è di solo sette decimi più lenta di quella dell’anno scorso, il che è un grande risultato se si considera che questa è la seconda gara con queste auto nuove di zecca”. Così Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli, al termine delle qualifiche del Gp di Arabia Saudita, terminate con la pole di Perez. “I team si sono concentrati sulla mescola soft nelle prove libere di questa mattina in preparazione all’utilizzo nelle qualifiche di questa sera – spiega Isola – Ciò significa anche che la maggior parte dei piloti ha preservato due set di medium e un set di hard, il che probabilmente indica che preferiranno utilizzare queste due mescole in gara. Ma tutti i run di oggi, sia nelle prove libere che nelle qualifiche, sono stati relativamente brevi, quindi è difficile sapere esattamente come siano evoluti i livelli di graining. Di conseguenza, la strategia per domani è ancora aperta tra una e due soste, a seconda degli effettivi livelli di degrado che si riscontreranno nel corso della gara e che ovviamente dipendono da una serie di fattori diversi”. “I migliori auguri a Mick Schumacher per una pronta guarigione dopo l’incidente subito durante le qualifiche: è bello vedere che la nuova generazione di vetture è tanto veloce quanto sicura”, aggiunge Isola.
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Medium e Hard opzioni forti per la gara in Arabia Saudita

JEDDAH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Con pneumatici P Zero Red soft C4 il leader del campionato Charles Leclerc (Ferrari) è stato il pilota più veloce di giornata grazie a un tempo sul giro di 1’30″074 ottenuto in FP2. Leclerc ha realizzato anche il miglior tempo di FP1 con la stessa mescola, precedendo in entrambe le sessioni Max Verstappen (Red Bull) che ha fatto segnare il secondo miglior tempo sia in FP1, utilizzando pneumatici P Zero White hard C2, che in FP2, con P Zero Yellow medium C3.
La FP2, che si è svolta tre ore dopo la FP1 in condizioni di pista più fresche di circa 10 gradi, è stata la sessione di prove libere più rappresentativa, disputata in condizioni simili a quelle previste per le qualifiche e la gara con temperature di 22 gradi dell’aria e di 29 dell’asfalto all’inizio della partenza ritardata. I piloti hanno utilizzato le due ore di prove libere per prendere confidenza con i nuovi pneumatici da 18 pollici su questa pista, che è stata leggermente modificata rispetto all’ultima visita a Jeddah di quattro mesi fa. Raffiche di vento da forti a moderate hanno influito sull’equilibrio aerodinamico sia in FP1 che in FP2, mentre sporco e sabbia pista hanno ridotto il grip causando un pò di graining in particolare sulla mescola morbida. Fino a questo momento, c’è un gap stimato tra le mescole di circa 0,9 secondi tra hard e medium e 0,6 secondi tra medium e soft, quest’ultimo leggermente superiore al previsto. “E’ difficile fornire una lettura precisa delle prestazioni dei pneumatici perchè oggi c’è stata molta evoluzione della pista, sia in FP1 che in FP2, con molta sabbia sull’asfalto e le monoposto che scivolavano, specialmente all’inizio di ciascuna sessione – l’analisi di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Abbiamo visto un pò di graining tutta la giornata, in particolare sulla mescola più morbida, per via del layout della pista che impone grandi carichi laterali ma anche per la sabbia che ha ridotto il grip. Questo ha ovviamente aumentato degrado e usura anche se alcuni piloti sono riusciti a controllare bene questi aspetti. L’evoluzione della pista che abbiamo visto oggi dovrebbe continuare, soprattutto se il vento si calma. La maggior parte dei long run sono stati fatti con la medium, che i team probabilmente considerano una opzione forte per la gara insieme alla hard che ha mostrato molta costanza. La soft è probabilmente meno adatta a questo circuito in quanto il graining ne aumenterà il degrado, ma è solo venerdì e abbiamo ancora tutto il fine settimana per ricavare un quadro più completo”.
Felipe Drugovich (MP Motorsport) è stato il pilota di Formula 2 più veloce di giornata: ha conquistato la pole position nelle qualifiche serali ed ha ottenuto il miglior tempo nelle prove libere del pomeriggio. Tutti i piloti hanno utilizzato due set di pneumatici P Zero Red soft per le qualifiche, interrotte da tre bandiere rosse. Jake Hughes (Van Amersfoort Racing) è stato il più veloce prima delle prime due interruzioni, ma è stato poi superato da Drugovich negli ultimi cinque minuti. Hughes alla fine si è qualificato in decima posizione, il che significa che sarà in pole per la gara sprint di domani. Nella sessione di prove libere, che si è svolta con le temperature più calde del pomeriggio ed è stata a sua volta interrota da due bandiere rosse, tutti i piloti hanno utilizzato pneumatici P Zero Yellow medium, nominati insieme alle soft per questo fine settimana. Entrambe le mescole hanno fornito buoni livelli di grip, ma i ritardi causati dalle bandiere rosse hanno limitato le opportunità per i piloti di massimizzare le prestazioni sulle soft e prendere confidenza con le medium. In termini di prestazioni, il gap tra le due mescole è piuttosto contenuto.
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In Arabia Saudita farà il suo debutto stagionale la mescola C4

JEDDAH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – La Formula 1 torna in Arabia Saudita a meno di quattro mesi dal suo debutto su questo tracciato. Pirelli ha scelto anche quest’anno le mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. In questo caso, però, le vetture e i pneumatici sono completamente nuovi e, per la prima volta quest’anno, i team avranno a disposizione per la gara la mescola C4, visto che per il Gran Premio del Bahrain di settimana scorsa erano state nominate le tre mescole più dure.
Questa scelta è stata fatta sulla base delle caratteristiche del tracciato di Gedda (sia in termini di layout che di asfalto), delle temperature previste e dei dati raccolti nella gara di debutto nel 2021. L’asfalto recentemente posato offre un buon livello di aderenza (con un punteggio di 3/5 nella classifica Pirelli) e livelli ragionevolmente contenuti di abrasione (un punteggio di 2 su 5 per Pirelli), che dovrebbero portare a usura e degrado moderati. Carichi e velocità sono nella media, con un valore complessivo di stress sui pneumatici di tre su una scala di cinque. Dato il layout veloce, la pista non è particolarmente impegnativa in termini di trazione e frenata (2/5 nella classifica Pirelli). E’ previsto un alto grado di evoluzione nel fine settimana, grazie anche alle gare di supporto della Formula 2.
Il circuito cittadino più veloce nel calendario di Formula 1 è leggermente cambiato rispetto al debutto dello scorso anno, in seguito alle modifiche resesi necessarie per via di alcuni incidenti occorsi in pista nel 2021. Sono state spostate più indietro le barriere di protezione anche al fine di migliorare la visuale in alcune curve, mentre l’ultima curva (la 27) è stata allargata rimuovendo una tribuna, e questo potrebbe far diminuire ulteriormente il tempo sul giro. La curva 13 (delle 27 totali) presenta ancora un banking di 12 gradi e contribuice a rendere il circuito molto veloce, secondo per velocità solo a quello di Monza. Il Gran Premio dell’Arabia Saudita, che si corre sulla distanza di 50 giri, è la seconda gara notturna consecutiva in calendario. Questo significa che le temperature della pista possono variare tra una sessione e l’altra – come è avvenuto anche in Bahrain – con FP2 e qualifiche più rappresentative delle condizioni di gara. “Gedda rappresenta una sfida completamente diversa rispetto al Gran Premio di apertura in Bahrain perchè le caratteristiche della pista, sia in termini di layout che di asfalto, sono differenti”, avverte Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli. “Inoltre i piloti utilizzerano mescole più morbide questo fine settimana per far fronte alle esigenze specifiche di questa pista, che è veloce quasi quanto Monza. I team arriveranno a Gedda senza aver mai provato prima su questo circuito le nuove vetture con i nuovi pneumatici, e le condizioni potrebbero essere leggermente diverse rispetto all’ultima visita in Arabia Saudita dato che ora la gara si svolge in un altro periodo dell’anno e sono state apportate alcune modifiche al tracciato. Le mescole nominate sono le stesse del 2021, ma sono totalmente nuove rispetto allo scorso anno. Di conseguenza, i team avranno molto lavoro da fare per raccogliere più dati possibili durante le prove libere, soprattutto in FP2 che sarà la sessione più rappresentativa visto che si svolge allo stesso orario di qualifiche e gara”.
La stagione di Formula 2, anch’essa iniziata in Bahrain, prosegue con l’appuntamento di Gedda per il quale sono state nominate le mescole P Zero Yellow medium e P Zero Red soft. Una scelta quindi più dura rispetto alla supersoft che era l’opzione più morbida a disposizione dei piloti l’anno scorso. La soft rappresenterà una sfida diversa per i piloti, aggiungendo variabilità in termini di strategia. Quest’anno non sono ammessi rifornimenti durante le qualifiche, quindi le vetture saranno più pesanti all’inizio della sessione: la soft offrirà maggiore versatilità con diversi carichi di carburante e permetterà di fare più giri, consentendo ai piloti di spingere forte più a lungo. Ogni pilota ha cinque set di pneumatici (tre medium e due soft) da utilizzare durante il fine settimana.
Pirelli ha iniziato intanto nel migliore dei modi il Campionato Europeo Rally di quest’anno con la vittoria nella gara di apertura, il Rally Serras de Fafe in Portogallo, che sfrutta alcune delle tappe utilizzate anche per il round del Campionato del Mondo Rally. Grazie alla vittoria di Nils Solans e al terzo posto di Georg sono state ben due le vetture equipaggiate Pirelli nei primi tre posti.
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Buona la prima in Bahrain per i nuovi pneumatici Pirelli

SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – In Bahrain Charles Leclerc ha guidato la doppietta Ferrari dopo essere scattato dalla pole ed aver effettuato una strategia a tre soste: due stint iniziali su P Zero Red soft C3 seguiti da uno stint su P Zero Yellow medium C2 e un ultimo run ancora su soft, dopo essere rientrato ai box con l’ingresso in pista della safety car a 11 giri dal termine della corsa. Con pneumatici soft Leclerc ha anche realizzato il giro veloce di gara, poco prima della bandiera a scacchi. Il suo compagno di squadra Carlos Sainz ha effettuato la stessa strategia.
In base al regolamento 2022, tutti i piloti avevano scelta libera sui pneumatici da montare per prendere il via. Tutti hanno deciso di iniziare la gara con soft, ad eccezione delle due McLaren che per il primo stint hanno montato la medium. Lewis Hamilton e Mercedes hanno effettuato il primo pit-stop dell’anno per i pneumatici da 18 pollici, passando da soft a P Zero White hard all’11° giro.
La Hard C1 è stata utilizzata in gara da sette piloti. E’ risultata più lenta ma più consistente rispetto alle altre mescole, anche se ha richiesto un tempo di warm up più lungo viste anche le temperature delle termocoperte ridotte a 70 gradi rispetto allo scorso anno. Questo ha reso l’undercut meno efficace. Mercedes ha usato la hard per il secondo stint. La Medium C2, invece, ha svolto un ruolo importante in gara. Si è comportata bene, con un degrado in linea con i valori precedentemente rilevati. La maggior parte dei team aveva un solo set a disposizione, ma quelli che ne avevano due li hanno utilizzati entrambi. La Soft C3 è stata infine la mescola chiave della gara, che ha offerto un vantaggio in termini di prestazioni al via e per questo motivo è stata scelta da tutti i piloti a parte quelli McLaren. I livelli di degrado sono tornati in linea con quanto visto nei giorni precedenti.
“Il debutto di campionato, con un nuovo regolamento e con i nostri pneumatici da 18 pollici, ha offerto una gara ricca di emozioni dall’inizio alla fine e alcuni bei duelli in pista – il bilancio di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Siamo soddisfatti di come si sono comportati i pneumatici. Le mescole soft e medium qui sono state fondamentali, mentre le hard hanno rappresentato una scelta alternativa e più coerente. La temperatura più bassa delle termocoperte prevista quest’anno ha reso ancora più sfidante per i team individuare la finestra di utilizzo corretta per le mescole rendendo l’undercut con la hard poco efficace, mentre l’asfalto particolarmente abrasivo ha reso chiaro fin da subito che sarebbe stata una gara con almeno due soste. La strategia è stata influenzata anche dalla safety car sul finale, che ha poi portato a tre soste e dato vita ad una gara sprint di pochi giri. Congratulazioni a Ferrari per la doppietta”.
Theo Pourchaire (ART Grand Prix) è stato il vincitore di una gara di Formula 2 ricca di azione, scegliendo quella che è stata la strategia più popolare: partire con P Zero White hard prima di passare a P Zero Red soft all’incirca a metà gara. La strategia alternativa è stata utilizzata in modo estremamente efficace anche da Ayumu Iwasa (DAMS), che è partito dall’ultima posizione in griglia con la soft ma è passato in testa prima di effettuare la sosta ai box al 19° giro per montare pneumatici hard. Il degrado contenuto della soft è stato la chiave dell’ottima prestazione di questa mescola. Marcus Armstrong (Hitech) ha utilizzato la strategia alternativa per arrivare quinto al traguardo dopo essere partito dalla 13a posizione in griglia. La hard si è comportata altrettanto bene, con uno tra i piloti più veloci, Juri Vips (Hitech), che ha costruito un vantaggio importante proprio grazie alla mescola White, prima di perdere posizioni causa un pit-stop lento. Victor Martins ha vinto la gara di Formula 3 con il team ART Grand Prix. Ha gestito bene l’unica mescola P Zero White hard nominata da Pirelli per questo weekend, superando il poleman Franco Colapinto (Van Amersfoort Racing) al 15° giro. Ha quindi vinto con un secondo e mezzo di vantaggio su Arthur Leclerc (Prema Racing), fratello minore di Charles Leclerc e membro della Ferrari Driver Academy, che ha dimostrato un ottimo passo gara recuperando undici posizioni con una rimonta che lo ha portato dal 13° posto in griglia fino al secondo sul traguardo.
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Per il Gp del Bahrain si va verso una strategia a due soste

SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – Charles Leclerc e Ferrari hanno conquistato in Bahrain la prima pole della nuova era dei 18 pollici. Come tutti i piloti, Leclerc ha effettuato le qualifiche utilizzando solo pneumatici P Zero Red soft: un totale di quattro set, uno in Q1 e uno in Q2, poi due set in Q3. L’unica eccezione è stata la Williams, che ha fatto un run in-run out con le medium. Le qualifiche sono iniziate alle 18 ora locale con temperature della pista di 24 gradi centigradi e ambiente di 20 gradi, simili alla sessione di FP2 di ieri. Le FP3, che si sono svolte tre ore prima, sono state notevolmente più calde (in linea con quelle di FP1), con il miglior tempo ottenuto da Max Verstappen su Red Bull. La regola che imponeva ai primi 10 piloti di iniziare la gara con il set di pneumatici con cui avevano fatto segnare i loro tempi più veloci nella Q2 è stata abbandonata quest’anno. Di conseguenza, tutti i piloti domani potranno scegliere liberamente i pneumatici con cui prendere il via e per questo motivo la strategia delle qualifiche è stata un pò più semplice. Il primo Pirelli Pole Position Award del 2022 è stato consegnato a Charles Leclerc dal neoeletto presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem: pilota a sua volta di grande successo, con 14 titoli del Middle East Rally Championship al suo attivo. Questa è stata la decima pole position in carriera per Leclerc, la prima delle quali ottenuta proprio in Bahrain tre anni fa. Con il suo asfalto abrasivo e il layout impegnativo, i 57 giri del Gran Premio del Bahrain saranno probabilmente a due soste, come è avvenuto negli anni precedenti. La strategia ad una sosta non è da escludere completamente, ma è nettamente più lenta. Per quella a due soste tutte e tre le mescole possono essere utilizzate o, in alternativa, due set di soft e uno di medium che sembrerebbe essere l’opzione più veloce. La cosa più difficile per i team domani sarà scegliere con quale mescola prendere il via, dato che ora hanno tutti scelta libera e questo rende il ventaglio di strategie ancora più ampio di prima. Poichè c’è un gap prestazionale in termini di tempo sul giro abbastanza ampio tra le mescole, chi parte con la soft avrà inizialmente un vantaggio rispetto a quelli che avranno optato per la medium, mentre chi volesse iniziare con la hard dovrà tenere in conto un notevole deficit di velocità. “Nelle qualifiche abbiamo finalmente visto i veri valori in campo di ciascun team – commenta Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – In condizioni piuttosto fresche e simili a quelle delle FP2 e con le mescole più dure della gamma selezionate per questo fine settimana, il riscaldamento dei pneumatici è stato contenuto, soprattutto con il calo delle temperature della pista nel corso della serata”. “Un altro fattore decisivo nelle qualifiche, dal punto di vista tattico, è stato l’abbandono della regola che fino allo scorso anno obbligava i primi 10 piloti in griglia ad iniziare la gara con i pneumatici con cui avevano fatto segnare i loro migliori tempi in Q2 – aggiunge Isola – Di conseguenza, domani tutti i piloti inizieranno la gara in condizioni di assoluta parità e il lavoro dei team stasera si focalizzerà sulla strategia di gara e sulla scelta dei pneumatici per prendere il via. Il gap tra le mescole così ampio aggiunge un altro livello di complessità a quella che è già una decisione difficile. Domani ci aspettiamo condizioni leggermente più calde rispetto a oggi e strategie a due soste, ma alcuni piloti potrebbe anche tentare qualcosa di diverso”.
In Formula 2 Richard Verschoor (Trident) si è aggiudicato i 23 giri della Sprint Race dopo un’ottima partenza che lo ha portato in testa alla prima curva. Ha poi gestito perfettamente la mescola P Zero Red soft dall’inizio alla fine, mentre Felipe Drugovich (MP Motorsport), partito dalla pole, è scivolato in fondo al gruppo. La gestione dei pneumatici è stata fondamentale dato il degrado abbastanza elevato della mescola soft sulla distanza di gara, nonostante una breve safety car. La maggior parte dei piloti ha iniziato con la soft, anche se tre piloti nelle retrovie hanno preso il via con la P Zero White hard.
Isack Hadjar (Hitech) ha invece ottenuto la sua prima vittoria in Formula 3, utilizzando per tutti i 20 giri di gara la mescola P Zero White hard nominata per questo round da Pirelli. La corsa si è svolta nelle calde condizioni del pomeriggio ed ha preso il via alle 12:45. Hadjar ha ottenuto la vittoria dopo che a Oliver Bearman è stata inflitta una penalità di cinque secondi che lo ha fatto scivolare al secondo posto, mentre i primi due in griglia si sono scontrati eliminandosi a vicenda dalla gara. La mescola hard ha resistito bene all’abrasione e alle temperature elevate dell’asfalto e i piloti hanno dovuto gestire adeguatamente il posteriore per mantenere una buona trazione, che in questo circuito è fondamentale.
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