Home Pirelli-F1

Gap prestazionali fra mescole superiori al previsto in Bahrain

SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – Max Verstappen su Red Bull è stato il più veloce nelle prove libere di oggi in Bahrain, ottenendo il miglior tempo di 1’31″936 nelle FP2 con la mescola P Zero Red soft C3, davanti ad entrambi i piloti Ferrari. Pierre Gasly (AlphaTauri) con la stessa mescola ha realizzato il miglior tempo al mattino. La sessione sessione di libere, che in Bahrain è solitamente quella più rappresentativa delle qualifiche e della gara, oggi è iniziata alle 18 ma le temperature (18 gradi centigradi aria e 22 asfalto) sono state decisamente più basse di quelle che normalmente ci sono mentre la gara dovrebbe svolgersi in condizioni più calde. I piloti hanno utilizzato principalmente la mescola hard durante le FP1, mentre nelle FP2 si sono concentrati su medium e soft, probabilmente considerandole le migliori opzioni per la gara. I pneumatici hanno mostrato un buon livello di degrado, comunque inferiore alle attese, e totale assenza di graining nonostante le condizioni piuttosto fresche di FP2. Anche se è solo l’inizio del fine settimana e la pista avrà sicuramente un’evoluzione, il gap tra le mescole è dell’ordine di un secondo al giro tra hard C1 e medium C2 e di circa 1,2 secondi tra medium C2 e soft C3: un divario più ampio rispetto agli obiettivi concordati. “Le temperature nella sessione chiave delle FP2 sono state piuttosto fresche, mentre la gara si svolgerà probabilmente in condizioni più calde – l’analisi di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – I gap prestazionali tra le mescole sono decisamente maggiori rispetto agli obiettivi concordati e sarà interessante vedere quale effetto avrà questo sulla strategia, al momento di decidere se utilizzare la gomma soft piuttosto che la medium per iniziare la gara. Non abbiamo visto graining nonostante le temperature piuttosto basse di FP2 e la superficie abrasiva di questo tracciato. Anche se avevano un pacchetto nuovo di zecca, i team in FP2 hanno svolto il loro consueto programma, con performance run all’inizio della sessione prima di concentrarsi sui long run nella parte finale. I tempi sul giro delle FP2 finora sembrano impressionanti, le vetture sono state solo circa 1,2 secondi più lente rispetto ai tempi equivalenti dello scorso anno nella stessa sessione, quando però avevano una mescola che era uno step più morbida rispetto a quest’anno”. La pole in Formula 2 è stata conquistata dal pilota della Virtuosi Jack Doohan utilizzando la mescola P Zero Red soft (nominata insieme alla P Zero White hard questo fine settimana). I piloti di quest’anno sono scesi in pista per la prima volta per le prove libere nelle condizioni molto più calde del pomeriggio e Felipe Drugovich di MP Motorsport è stato il più veloce sulle hard, che hanno mostrato un notevole gap prestazionale rispetto alle soft: una considerazione fondamentale in ottica strategia di gara. Van Amersfoort Racing e Frankie Colapinto, entrambi al debutto in Formula 3, hanno conquistato la pole in Bahrain, utilizzando la mescola P Zero White hard nominata da Pirelli per questo fine settimana. Roman Stanek (Trident) si è classificato secondo, dopo essere stato in precedenza il più veloce nelle prove libere. Zak O’Sullivan (Carlin) si è qualificato 12° e quindi nella gara di apertura di domani partirà dalla pole per la regola della griglia invertita. La hard ha offerto ottime prestazioni sul giro secco in qualifica, performando al contempo in modo consistente anche nei long run.
(ITALPRESS).

Pirelli porta in Bahrain le tre mescole più dure della nuova gamma

SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – Per il Bahrain, Gran Premio di apertura della stagione, Pirelli ha selezionato le tre mescole più dure della nuova gamma di pneumatici da 18 pollici: la mescola C1 è la P Zero White hard, la C2 è la P Zero Yellow medium e la C3 è la P Zero Red soft. Questa nomination è uno step più dura rispetto alla selezione fatta per la gara dell’anno scorso perchè i nuovi pneumatici da 18 pollici sono completamente diversi rispetto ai loro predecessori da 13, anche in termini di mescole. Questa scelta è stata fatta tenendo in considerazione il layout, le caratteristiche dell’asfalto e le temperature tipici di Sakhir. Il Bahrain rimane tra le piste più abrasive in calendario (con un punteggio di 5/5 alla voce abrasività nella classificazione Pirelli) per via di un’asfalto che contiene un’elevata percentuale di granito che porta a livelli elevati di usura e degrado. Sebbene l’abrasione dell’asfalto sia elevata, la sabbia che il vento porta dal deserto circostante e deposita sulla pista può causare molti scivolamenti che influiscono sull’aderenza, ed è per questo motivo che a questo circuito, nella classificazione Pirelli, viene attribuito un punteggio di 3/5 relativamente al grip offerto. Sakhir è una pista stop-and-go, con un valore di 4/5 nella classifica Pirelli alla voce trazione e 4/5 a quella frenata. In termini di carichi laterali il punteggio è invece 3/5, e i pneumatici posteriori sono quelli chiamati ad un maggior lavoro. Normalmente c’è un alto grado di evoluzione della pista durante il fine settimana e quest’anno probabilmente sarà ancora più alto poichè sia la Formula 2 che la Formula 3 saranno presenti come gare di supporto. La gara del Bahrain prende il via subito dopo il tramonto alle 18, con temperature della pista abbastanza diverse rispetto a FP1 e FP3 e più simili a quelle di FP2 e delle qualifiche. Le temperature dell’asfalto possono comunque scendere anche nel corso dei 57 giri di gara. “Per questo primo Gran Premio abbiamo optato per le mescole più dure della gamma considerati il layout pista, le caratteristiche dell’asfalto e le temperature ma anche perchè le mescole sono completamente diverse rispetto agli anni precedenti – spiega Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – I team hanno già avuto la possibilità di familiarizzare con la gamma pneumatici da 18 pollici 2022 avendo effettuato un totale di sei giorni di test con tutte le mescole, anche se non sempre in condizioni rappresentative”. “Sappiamo dal passato che le temperature della pista possono svolgere un ruolo importante in Bahrain, influendo sul degrado dei pneumatici, e questo lo abbiamo notato anche nei recenti test – ha aggiunto Isola – Durante la gara le temperature dovrebbero essere più miti rispetto a quelle di FP1 e FP3, quindi i team dovranno concentrarsi sui dati che riusciranno a raccogliere in FP2 e nelle qualifiche. E’ ancora difficile prevedere la strategia di gara: in passato il Bahrain è stata una gara con più soste, ma sarà interessante vedere se qualcuno proverà qualcosa di diverso quest’anno”.
La Formula 2, che utilizza pneumatici da 18 pollici dal 2020, inizia la sua stagione in Bahrain con le mescole P Zero White hard e P Zero Red soft. La mescola hard è stata rivista per il 2022 per offrire una migliore resistenza e aumentare il gap prestazionale rispetto alla medium, con l’obiettivo di offrire un’ulteriore sfida per i piloti e aumentare le opzioni strategiche. Quest’anno, la F2 tornerà a correre su un numero maggiore di weekend ma con due gare per ciascun round: in Bahrain la Sprint Race (della durata di 23 giri) si svolge sabato, prima della Feature Race di 32 giri di domenica in cui i piloti devono effettuare pit-stop obbligatorio e utilizzare entrambe le mescole nominate. La stagione di Formula 3 inizia per la prima volta in Bahrain e la mescola P Zero White hard è quella nominata. Mentre le mescole sono le stesse di prima, i pneumatici posteriori sono stati progettati per degradare più velocemente, il che dovrebbe spostare l’equilibrio verso il sovrasterzo e rendere la vettura più impegnativa da guidare, con l’obiettivo di promuovere un maggiore coinvolgimento dei piloti e far emergere i migliori talenti. Anche la Formula 3 quest’anno torna ad avere due gare per ciascun fine settimana: una Sprint Race e una Feature Race.
Pirelli poi, al suo secondo anno come fornitore unico della Wrc, ha introdotto una rinnovata gamma di pneumatici per il Campionato del Mondo Rally 2022. Tra questi il Sottozero Ice per neve e ghiaccio, che ha di recente vinto l’ultimo round in Svezia con il pilota Toyota Kalle Rovanpera, così come i pneumatici P Zero per asfalto e gli Scorpion per sterrato. C’è un nuovo pneumatico anche per le gare GT quest’anno, il P Zero DHF progettato per essere utilizzato sia in GT3 che in GT4. I piloti hanno avuto la possibilità di provare questi pneumatici al Paul Ricard la scorsa settimana, in un test ufficiale in cui Fabian Schiller è stato il più veloce con la Mercedes, mentre Valentino Rossi ha debuttato su Audi. Pirelli ha recentemente lanciato il suo nuovo pneumatico Scorpion per SUV: una famiglia di pneumatici che risale al 1986, quando fu sviluppato per la prima volta per l’innovativo fuoristrada LM002 di Lamborghini. Il nuovo Scorpion è stato progettato utilizzando un processo brevettato Pirelli derivato dal motorsport, per migliorare la costanza di prestazioni del pneumatico su diverse superfici: un esempio della filosofia “dalla pista alla strada” di Pirelli.
(ITALPRESS).

Test in Bahrain, Isola “raccolti ulteriori dati”

SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – I nuovi 18 pollici Pirelli sono tornati in azione con le monoposto 2022 sul circuito di Sakhir, in Bahrain, per la seconda sessione di test pre-stagionali dopo quella di due settimane fa a Barcellona. Rispetto ai test sul circuito spagnolo, queste tre giornate si sono svolte con temperature notevolmente più alte: quelle dell’aria comprese tra 22 e 39 gradi centigradi e quelle dell’asfalto tra 26 e 48 gradi. La seconda giornata è stata quella in assoluto più calda. Il pilota più veloce nel corso delle tre giornate è stato Max Verstappen (Red Bull) con il tempo di 1:31.720, realizzato con mescola C5 a pochi minuti dalla fine della sessione finale di sabato. “Il test in Bahrain ci ha permesso di raccogliere ulteriori dati utili sul comportamento dei nuovi pneumatici da 18 pollici su un circuito che per layout, caratteristiche dell’asfalto e temperature è molto diverso rispetto a quello di Barcellona” ha dichiarato Mario Isola, Direttore Motorsport Pirelli. “In realtà potremmo dividere il test in due momenti ben distinti: le prime due giornate e l’ultima. Giovedì e venerdi sono stati due giorni molto caldi, oltre che particolarmente ventosi, e questo li ha resi poco rappresentativi, con alte temperature che hanno esacerbato il degrado offrendo una lettura distorta del reale comportamento dei pneumatici. La terza giornata è stata quella più importante: temperature più miti, ottimizzazione dei set-up e livelli di degrado tornati in linea con le nostre aspettative, hanno consentito ai Team di concentrarsi maggiormente sui pneumatici provando tutte le mescole a disposizione. I gap restano difficili da stimare ma sembrano profilarsi più alti di quel che ci attendevamo, con distacchi simili tra le singole mescole”.
(ITALPRESS).

Pirelli sceglie le mescole per Bahrain, Arabia Saudita e Australia

ROMA (ITALPRESS) – Sta per scattare il Mondiale di Formula Uno e Pirelli ha comunicato le mescole scelte per i primi tre appuntamenti stagionali. In Bahrain (18-20 marzo) a disposizione dei piloti saranno messe la White Hard C1, la Yellow Medium C2 e la Red Soft C3. Una settimana dopo il circus si sposterà in Arabia Saudita: le mescole per l’occasione saranno la White Hard C2, la Yellow Medium C3 e la Red Soft C4. Le prime due saranno presenti anche in Australia (8-10 aprile) dove come mescola più morbida è stata invece selezionata la Red Soft C5. In tutti e tre i casi, Hard e Medium sono obbligatorie in gara, la Soft in qualifica.
(ITALPRESS).

Isola “Soddisfatti di queste tre giornate di test”

ROMA (ITALPRESS) – “Possiamo ritenerci soddisfatti di come si sono svolte queste tre giornate di testing che, è bene ricordarlo, hanno rappresentato anche il debutto assoluto dei 18 pollici con le nuove vetture, dato che tutto lo sviluppo dei nuovi pneumatici finora è stato effettuato utilizzando esclusivamente mule car”. Così Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli, dopo i tre giorni di test di Formula 1 a Barcellona. “Il lavoro di team e piloti si è concentrato sul prendere confidenza con le nuove monoposto e sulla ricerca del miglior set up, quindi qualsiasi considerazione relativa al gap tra mescole e al degrado è prematura – ha sottolineato Isola – Questo spiega perchè le mescole C2 e C3, quelle centrali della gamma che vengono solitamente utilizzate qui a Montmelò, siano state le più usate rispetto alle altre. Puntare a realizzare il miglior tempo sul giro non era ovviamente l’obiettivo di questo test, ma abbiamo comunque visto dei tempi molto interessanti. Siamo a circa 1 secondo dal giro veloce di gara realizzato nel 2021 e questo ci fa supporre che il divario prestazionale rispetto alle precedenti vetture possa essere colmato prima di fine stagione”.
(ITALPRESS).

Tecnologia, sostenibilità e talenti: ecco la stagione 2022 di Pirelli

MILANO (ITALPRESS) – Pirelli ha presentato oggi la propria stagione motorsport 2022 all’insegna della tecnologia, della sostenibilità e del supporto ai giovani talenti. E per Pirelli questo sarà un anno particolarmente significativo: nel 2022, infatti, l’azienda milanese celebra i 150 anni della sua fondazione, avvenuta il 28 gennaio 1872.
‘La stagione sportiva che inizia in questi giorni con il Rally di Monte Carlo rappresenta per noi una svolta. Cambiamo completamente i prodotti per le serie principali, a partire dalla Formula 1, rafforzando il legame con i pneumatici stradali. Continuiamo sul percorso di gestione sostenibile del motorsport, coerentemente con la strategia aziendale e forti della certificazione importante ottenuta da Fia alla fine del 2021. Infine, guardiamo al futuro confermando l’impegno per sostenere le giovani promesse del volantè, ha dichiarato Mario Isola, direttore Motorsport di Pirelli.
Nella storia di Pirelli il motorsport ha avuto da sempre un ruolo di prim’ordine: sono 115 gli anni che vedono l’azienda milanese impegnata nelle competizioni, a partire dall’impresa realizzata nel 1907 dal principe Scipione Borghese che, a bordo della Itala gommata Pirelli, vinse il raid Parigi-Pechino. Oggi le competizioni a cui Pirelli partecipa ogni anno sono oltre 350 e il 2022 sarà particolarmente rilevante per le novità tecniche: l’introduzione dei pneumatici da 18 pollici nel Mondiale di Formula 1, quelli realizzati per le vetture ibride nel Mondiale Rally, e una nuova gamma di prodotti trasversale a più classi per le competizioni GT. Ma l’attenzione è alta anche per tutte le iniziative e i programmi di sostenibilità promossi dall’azienda in ambito motorsport così come per quelli volti a supportare la crescita dei giovani piloti.

La campagna motorsport di Pirelli è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa internazionale trasmessa via streaming, nella quale sono intervenuti, oltre a Isola, Terenzio Testoni, responsabile per le attività rally; Matteo Braga, responsabile delle attività GT; Robert Reid, deputy president for the Sport di Fia, e, attraverso contributi video, i piloti rally Craig Breen e Oliver Solberg, supportati da Pirelli al loro esordio nel motorsport.

La Formula 1 si appresta ad una rivoluzione tecnologica di cui la Pirelli è protagonista così come lo è stata fin dall’inizio del Mondiale nel 1950. Dopo oltre mezzo secolo, i pneumatici cambieranno di dimensione passando da 13 a 18 pollici e avranno un ruolo chiave insieme alle monoposto sviluppate secondo il nuovo regolamento, che reintroduce l’effetto suolo. Quello dei 18 pollici è un progetto completamente nuovo che ha coinvolto tutti gli elementi del pneumatico, dai profili, alla struttura, alle mescole. La progettazione ha previsto oltre 10.000 ore di testing indoor, più di 5000 ore di simulazione e più di 70 soluzioni sviluppate virtualmente per poi realizzare le 30 specifiche testate da quasi tutti i team, per un totale di oltre 20.000 chilometri percorsi. Il ruolo dei piloti è stato fondamentale: ciascuno ha contribuito, nelle diverse fasi, allo sviluppo consentendo a Pirelli di evolvere il prodotto proprio sulla base dei loro feedback e aspettative. Rispetto ai 13 pollici, le nuove mescole hanno una finestra di utilizzo più ampia, senza però sacrificare la fase di riscaldamento, limitano il surriscaldamento e riducono il degrado. Novità anche per le temperature delle termocoperte: tutti i pneumatici saranno riscaldati a 70 gradi, non più a 100 gradi gli anteriori e a 80 gradi i posteriori, come avveniva fino alla passata stagione. La variazione nella temperatura delle termocoperte fa parte di un piano volto ad eliminare del tutto l’utilizzo delle stesse nei prossimi anni al fine di ridurre il consumo di elettricità a vantaggio della sostenibilità. I nuovi 18 pollici sono inoltre più simili a quelli utilizzati quotidianamente dagli automobilisti di tutto il mondo e questo offrirà a Pirelli la possibilità di trasferire al meglio tutte le tecnologie derivanti dalla Formula 1 nel prodotto stradale.

Anche nel rally Pirelli è presente da sempre, fin dalla stagione inaugurale del Mondiale, nel 1973. Da allora, ne ha accompagnato e spesso anticipato l’incessante evoluzione tecnologica, che nella stagione 2022 sarà particolarmente marcata per l’introduzione dei nuovi motori ibridi per le vetture WRC. Pirelli ha evoluto l’intera gamma di pneumatici P Zero, Scorpion e Sottozero, che sono stati ottimizzati per far fronte al peso extra e alla maggiore potenza delle nuove WRC1. In particolare, i P Zero, destinati alle gare su asfalto, e gli Scorpion, per le gare su terra, presentano ora strutture rinforzate e un design ottimizzato in modo da porter rispondere al meglio alle maggiori sollecitazioni alle quali saranno soggetti i pneumatici per effetto dei 100 chili di peso in più delle nuove vetture e della coppia extra, derivata dall’alimentazione elettrica. I nuovi pneumatici sono stati testati con i team nelle sessioni di prova di fine 2021. I dati raccolti durante i test invernali e quelli provenienti dalle gare del campionato 2022, coerentemente alla filosofia dello sviluppo continuo che guida i ricercatori Pirelli, contribuiranno alle possibili successive evoluzioni dei prodotti. Infine il pneumatico da ghiaccio chiodato, atteso al debutto in Svezia, è stato rinforzato nella struttura e ottimizzato nella tipologia dei chiodi.

In ambito Gran Turismo è stato realizzato un lavoro di ottimizzazione e razionalizzazione della gamma prodotti che ha portato all’introduzione di un’unica famiglia di pneumatici, i P Zero DHF, progettata per le esigenze specifiche di tutte le classi di gare GT (GT2, GT3 e GT4). Il nuovo P Zero DHF sostituirà quindi il DHE utilizzato finora in GT3, e il DHB utilizzato in GT4. Il P Zero DHF può vantare una nuova famiglia di materiali, che garantiscono grip e durata ottimali con un working range più ampio (in particolare con temperature più calde), e una nuova costruzione che migliora il bilanciamento tra anteriore e posteriore. Il risultato si traduce in maggiori prestazioni, più versatilità e un prodotto che si adatta a piloti di diversa estrazione, dal professionista all’amatore. Anche nei campionati monomarca, in cui Pirelli è partner ufficiale di case automobilistiche prestige come Ferrari, Lamborghini e McLaren, verranno utilizzati prodotti rinnovati, a vantaggio non solo dei piloti professionisti ma anche di coloro che che guidano macchine simili su strada. E, sempre nell’ottica di avvicinamento al prodotto stradale, la TRANS-AM series, equipaggiata con pneumatici Pirelli, nel 2022 smetterà di utilizzare i 16 pollici per passare ai 18. La 24 ore di Spa continuerà a rappresentare il singolo evento motorsport più imponente per lo sforzo organizzativo nell’arco di un solo weekend di gara: più di 100 persone di 13 nazionalità diverse e quasi 30 autocarri necessari per trasportare oltre 13.000 pneumatici. Le corse GT continuano a ricoprire un ruolo centrale per Pirelli: la collaborazione con le case automobilistiche permette a Pirelli di sfruttare il know-how acquisito nelle gare GT per sviluppare l’ultima generazione di pneumatici P Zero ad altissime prestazioni destinati all’utilizzo su strada.

L’attenzione alla sostenibilità ambientale è da sempre centrale nella strategia di Pirelli e pienamente integrata anche nel modello di business motorsport dell’azienda. Come ricordato nell’intervento di Robert Reid, Pirelli è il primo e unico produttore di pneumatici al mondo ad aver ottenuto le tre stelle dell’Environmental Accreditation Programme promosso da Fia, prestigioso riconoscimento per l’impegno mostrato in ambito sostenibilità nel motorsport. Tra le misure che Pirelli ha intrapreso per raggiungere questo risultato in ambito Formula 1 ci sono l’incremento nell’utilizzo di materiali rinnovabili, l’eliminazione della plastica monouso dalle attività in pista e una supply chain completamente gestita secondo criteri di sostenibilità ambientale e sociale. Inoltre, l’attività motorsport di Pirelli ha superato con successo una serie di rigorosi audit che prendono in considerazione diversi elementi per la riduzione dell’impatto ambientale, a partire dalle emissioni di anidride carbonica. Un tema che è stato centrale anche nello sviluppo del nuovo pneumatico GT, il P Zero DHF, grazie all’ampio utilizzo di modelli virtuali che hanno consentito di ridurre la produzione di prototipi fisici. L’ultima gamma di pneumatici DHF include inoltre nuove tipologie di materiali rinnovabili che aiutano a raggiungere gli ambiziosi obiettivi di Pirelli, mentre il fatto di utilizzare lo stesso pneumatico per più classi contribuirà a diminuire l’impatto ambientale anche da un punto di vista logistico.

Esempi degli obiettivi di sostenibilità di Pirelli, sia nel business che nel manufacturing, comprendono la riduzione delle emissioni complessive di CO2 del 25% entro il 2025 (rispetto ai livelli del 2015) e l’acquisto di una quota pari al 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili, traguardo già raggiunto per tutti gli stabilimenti europei di Pirelli comprese le fabbriche motorsport di Slatina, in Romania, e di Izmit, in Turchia. Per quanto riguarda la logistica, Pirelli utilizza la più recente flotta truck EURO 6D e per le spedizioni extraeuropee sceglie il più possibile soluzioni via mare, meno inquinanti rispetto alla via aerea. In futuro poi, la strategia ambientale di Pirelli consentirà al gruppo, compreso il reparto Motorsport, di raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2030 con piani aggressivi di sostituzione dell’energia fossile con energia 100% rinnovabile. Pirelli è inoltre impegnata in progetti di ricerca per il recupero di materiale di alta qualità da pneumatici motorsport a fine vita e valuta idee innovative per ottenere materia prima seconda dai processi di smaltimento. Per aumentare la quota di pneumatici coinvolti in questo processo virtuoso, l’azienda ha avviato un processo per sensibilizzare il mondo motorsport e i team e per recuperare i pneumatici utilizzati in tutte le competizioni motorsport su scala internazionale.

Quello del supporto alla crescita dei giovani talenti è un altro aspetto importante che caratterizza da sempre la presenza di Pirelli nel motorsport e che vanta diversi programmi, tanto nella Formula 1 quanto nel Mondiale Rally e in molti campionati nazionali. Nell 2022, l’impegno di Pirelli a fianco dei giovani si rinnova e si intensifica con il coinvolgimento non solo nel WRC Junior, che quest’anno vive la sua rivoluzione passando alle 4 ruote motrici, ma anche nel programma FIA RALLY STAR, il nuovo format ideato e gestito dalla Fia per la ricerca di nuovi talenti nel rally, rivolto ai giovani tra i 17 e i 26 anni, evoluzione di quello che a inizio 2009 è stato il Pirelli Star Driver che ha lanciato talenti come Ott Tànak, Elfyn Evans mentre Craig Breen ha fatto stradare grazie ad un’altra iniziativa supportata da Pirelli, la WRC Academy. L’identificazione dei giovani piloti avviene attraverso un processo di selezione multifase basato su sport motoristici digitali e sessioni di guida reale su veicoli di produzione. Anche nel mondo della Formula 1 non mancano iniziative analoghe. Ormai da anni, ad esempio, Pirelli riconosce un consistente premio in denaro al pilota vincitore della Formula 3 per supportarlo nel suo percorso di crescita verso la massima serie. Altro progetto importante che Pirelli sostiene è il FIA Girls on Track, destinato in questo caso alle giovani pilotesse e a promuovere la crescita e l’inserimento delle donne nel mondo del motorsport in un’ottica di inclusione ed uguaglianza che sono da sempre temi cari all’azienda della P lunga.
(ITALPRESS).

Test Abu Dhabi, Isola “Soddisfatti per rendimento nuovi pneumatici”

ABU DHABI (EMIRATI ARABI) (ITALPRESS) – Le due giornate di test di fine stagione si sono svolte in condizioni di asciutto e con temperature dell’aria comprese tra 18 e 32 gradi centigradi e dell’asfalto tra 20 e 42 gradi. Utilizzando delle mule car, i team hanno avuto l’opportunità di provare tutte e cinque le mescole slick dei nuovi pneumatici da 18 pollici nella specifica omologata che verrà usata a partire dalla prossima stagione. Il pilota più veloce è stato Lando Norris (McLaren) nella seconda giornata di test con il tempo di 1:25.809.
Contestualmente al test con i nuovi pneumatici 2022, c’è stata anche una giornata per young drivers con i 13 pollici del 2021. In questo caso, a realizzare il giro più veloce è stato Nick De Vries (Mercedes) nella giornata di martedì con il tempo di 1:23.194.
Le prescrizioni prevedevano pressioni di 17.5 psi al posteriore e di 21.5 psi all’anteriore, quest’ultima poi diminuita a 20.0 psi per la seconda giornata. Anche le temperature delle termocoperte sono state adattate a quelle che saranno utilizzate il prossimo anno: 70° gradi sia per l’anteriore che per il posteriore (finora erano state di 100° gradi per l’anteriore e 80° per il posteriore).
“Siamo soddisfatti di come si sono svolte queste due giornate di test e del comportamento dei nuovi pneumatici da 18 pollici. Con oggi si è definitivamente chiuso un percorso di sviluppo iniziato nel 2019 che ci ha portato ad avere un prodotto e una gamma mescole completamente nuovi per il 2022. Nella prima giornata abbiamo osservato un pò di graining sui pneumatici anteriori, in particolare sulle mescole più morbide (che sono state anche quelle più utilizzate in virtù delle caratteristiche della pista), che ha generato sottosterzo”, ha affermato Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli.
“Dopo l’analisi dei dati del primo giorno, abbiamo visto che era possibile ridurre la pressione dell’anteriore di 1,5 psi, e questo ha migliorato la situazione in particolare per la mescola C3. Ma dobbiamo tenere presente che sono state utilizzate delle mule car e che l’obiettivo del test era quello di offrire l’opportunità ai team di raccogliere dati utili da poter analizzare nella pausa invernale”, ha aggiunto Isola.
“I veri valori in campo potremo vederli solo nei test di inizio stagione quando i nuovi pneumatici verranno utilizzati con le monoposto 2022 che hanno un pacchetto aerodinamico completamente diverso, freni nuovi e prevedono l’utilizzo di rim cover. Sulla base delle ultime simulazioni ricevute dai team, le vetture 2022 dovrebbero essere 5 decimi più lente rispetto alle attuali, un gap che molto probabilmente verrà colmato entro la fine della prossima stagione. Nel 2022 avremo comunque 25 giornate di test che ci permetteranno, qualora fosse necessario, di affinare il prodotto per la stagione successiva. Non ci resta che attendere di vedere i nuovi pneumatici da 18 pollici in azione con le nuove monoposto”, ha concluso il Responsabile F1 e Car Racing Pirelli.
(ITALPRESS).

Isola “Lotta per il titolo tesa anche sul piano strategico”

ABU DHABI (EMIRATI ARABI) (ITALPRESS) – “E’ stata una lotta per il titolo molto tesa anche sul piano strategico, in particolare quando sono intervenute prima la virtual safety e poi la safety car che hanno rappresentato due momenti cruciali di gara. Max Verstappen ha fatto pit-stop per montare nuovi pneumatici in entrambe le occasioni e ha cercato di dare la caccia a Lewis Hamilton, che ha preferito invece restare in pista ed ha gestito bene i suoi pneumatici fino al traguardo ma nulla ha potuto all’ultimo giro per contrastare Verstappen su pneumatici soft”. Così il responsabile F1 e Car Racing della Pirelli, Mario Isola, al termine del Gran Premio di Abu Dhabi che ha dato il titolo iridato a Max Verstappen. “Fin dall’inizio i due contendenti al titolo sono partiti con mescole diverse e hanno poi adottato strategie differenti, come d’altro canto molti dei piloti in gara, anche per via della natura imprevedibile della corsa. Tutte e tre le mescole hanno giocato un ruolo importante, affrontando molto bene le sfide poste dal nuovo layout del tracciato e contribuendo a un finale molto spettacolare”, ha aggiunto Isola.
“Congratulazioni a Max Verstappen per il suo primo titolo e a Mercedes per aver conquistato il campionato costruttori. E’ stata una stagione assolutamente incredibile, una tra le sfide più combattute che si possa ricordare: un modo appropriato per chiudere la storia dei pneumatici da 13 pollici prima di iniziare un nuovo capitolo con i 18”, ha concluso il responsabile F1 e Car Racing della Pirelli.
(ITALPRESS).

FOTO GALLERY

Pirelli-F1 su Youtube