SPA-FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – Per i 44 giri del Gran Premio del Belgio prevedere la strategia è sempre difficile, non solo perchè questo è il tracciato con il giro più lungo e variegato della stagione ma anche per via delle condizioni meteorologiche imprevedibili e dell’alta possibilità di intervento della safety car. In effetti, è stata proprio una safety car ad aver influenzato la strategia lo scorso anno dato che tutti i piloti hanno cambiato pneumatici solo una volta all’11esimo giro, ovvero relativamente presto, costringendo poi i piloti ad un’attenta gestione dei pneumatici sul finale. In quell’occasione la strategia vincente è stata passare da P Zero Yellow medium a P Zero White hard. Ma quest’anno sembra molto diverso. Tanto per cominciare, le condizioni di gara saranno molto più fredde rispetto allo scorso anno. E c’è anche forte possibilità di pioggia, con i pneumatici Cinturato Green intermediate che hanno dominato l’azione della giornata di oggi. Le temperature più basse dovrebbero in teoria rendere più probabile la sosta unica, ma potrebbe anche spingere più piloti ad utilizzare la mescola P Zero Red soft facendo entrare in gioco la strategia a due soste, anche se in generale i team preferiscono limitare il numero di soste ai box. Se si correrà su asciutto, partire con la mescola medium offre la massima flessibilità, e con una sessione di qualifiche sul bagnato (come è successo oggi) e una gara sull’asciutto, tutti i piloti potrebbero partire con la mescola che preferiscono.
Oggi Max Verstappen (Red Bull) ha conquistato la pole dopo una sessione Q3 interrotta e ritardata di oltre mezz’ora dopo che Lando Norris (McLaren) è andato ad impattare contro il muro. Quando la sessione è ripresa a nove minuti dalla fine, tutti i piloti hanno utilizzato un unico set di intermedie, con Verstappen che ha battuto sul finale il pilota della Williams George Russell nella lotta per la pole. I pneumatici intermediate sono stati quasi gli unici utilizzati nel corso della giornata di oggi, con i piloti Williams che sono stati gli unici ad usarle fin dall’inizio della Q1. Dopo aver visto che erano più veloci, tutti gli altri piloti alla fine sono passati al Cinturato Green intermediate, che hanno utilizzato anche in Q2, prima di passare al Cinturato Blue full wet per il Q3 prima della lunga interruzione della sessione. Dato che i migliori tempi in Q2 sono stati ottenuti con le intermediate, tutti i piloti avranno la libera scelta dei pneumatici di partenza domani. Il Cinturato Blue full wet è stato utilizzato all’inizio delle qualifiche, ritardate di alcuni minuti per consentire un leggero miglioramento delle condizioni. La sessione è iniziata con 15 gradi di temperatura ambiente e 17 gradi di temperatura in pista. La pista si è asciugata in tempi relativamente brevi una volta che la pioggia si è calmata, consentendo di utilizzare le intermedie per tutta la parte finale della Q3 dopo l’interruzione. Al mattino, invece, tutti i piloti hanno utilizzato le intermedie anche durante le FP3, ad eccezione del duo Haas – che ha utilizzato anche le full wet – e di Norris, che a fine sessione ha provato ad effettuare un giro con la P Zero Red soft.
Lorenzo Colombo (Campos Racing) ha ottenuto la sua prima vittoria in Formula 3 in una gara che questa mattina è stata ritardata di un’ora a causa della pioggia e della scarsa visibilità. Colombo ha condotto ininterrottamente la gara dopo essere scattato dalla pole, con tutti i piloti che hanno utilizzato esclusivamente pneumatici Cinturato wet per tutti i 15 giri, tre dei quali al via sono stati percorsi dietro la safety car. Una volta ripresa la gara, Colombo ha allungato il suo vantaggio a 15 secondi, con i primi tre piloti a podio a rispecchiare quello che è stato l’ordine di partenza. Jack Doohan (Trident) si è piazzato 12°, guadagnando un’altra pole position per Gara 2, dopo quella ottenuta per essere stato il più veloce nelle qualifiche di ieri.
“Prima di tutto, siamo tutti sollevati che Lando Norris stia bene dopo quell’incidente in uno dei punti più veloci del circuito – commenta Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Questa è stata una qualifica estremamente complessa che ha costretto i team ad avere tempi di reazione molto rapidi per via della difficoltà di prevedere il meteo che cambiava da un momento all’altro. Condizioni simili sono previste per domani, quindi questa particolare sfida è destinata a continuare. I pneumatici intermediate, utilizzati per la maggior parte della giornata, hanno dimostrato di poter gestire un’ampia varietà di condizioni di bagnato e anche una pista in via di asciugatura. Per domani non sappiamo ancora nemmeno con quale tipo di pneumatici i piloti inizieranno la gara perciò la strategia dei team dovrà principalmente tenere conto delle circostanze mutevoli, come abbiamo visto anche oggi”.
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A Spa verso strategia a una sosta ma occhio a ipotesi soft
Isola “Meteo variabile ma informazioni importanti per i team”
FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – Nonostante la pioggia intermittente per tutto il giorno, i pneumatici Cinturato Green intermediate sono stati utilizzati da tutti i piloti solo per il giro di installazione (e, come da regolamento, questo consentirà loro di avere un extra set di intermediate) prima di passare alle slick P Zero. Max Verstappen (Red Bull) ha segnato il miglior tempo della giornata in FP2 con pneumatici P Zero Red soft C4: la stessa mescola che il pilota della Mercedes Valtteri Bottas ha usato per ottenere il miglior tempo in classifica in FP1. Verstappen è stato anche il più veloce nella prima parte della sessione di FP1 utilizzando pneumatici P Zero White hard C2 con cui è riuscito a stare davanti a molti piloti che usavano le soft. Le condizioni della pista oggi erano tutt’altro che ideali: nonostante si sia corso sull’asciutto per la maggior parte della giornata e la pista fosse in parte già gommata grazie alla 24 Ore di Spa di inizio mese, la superficie umida e inconstante (con temperature della pista intorno ai 20 gradi) ha costretto i piloti alla ricerca costante di grip.
La FP2 è stata interrotta da due bandiere rosse, in seguito alle uscite di pista di Charles Leclerc (Ferrari) e Verstappen. Di conseguenza, oggi è stato piuttosto difficile ottenere informazioni affidabili sui reali divari prestazionali tra le mescole. Tuttavia, in base ai dati delle simulazioni, ci sono circa 0,5 secondi tra P Zero Red soft e P Zero Yellow medium e circa 0,6 secondi tra P Zero Yellow medium e P Zero White hard. “Abbiamo avuto condizioni metereologiche variabili tipiche di Spa – ha osservato Mario Isola, responsabile f1 e car racing – e il meteo sembra destinato a rimanere così per il resto del fine settimana. In caso di pioggia, sarà importante per i team considerare il tempo di crossover da pneumatici da bagnato a slick e viceversa. La pista è rimasta inconsistente per tutto il giorno e abbiamo visto piloti faticare a trovare un tempo sul giro costante in queste condizioni miste, motivo per cui è anche abbastanza difficile avere un’idea dei reali gap tra le mescole al momento. Tuttavia, sono stati provati tutti i pneumatici tranne quelli wet e i team sono riusciti senz’altro a raccogliere informazioni importanti”.
Jack Doohan (Trident), figlio della leggenda delle moto Mick, ha conquistato la prima pole position della carriera in Formula 3 dopo una sessione di qualifiche che si è svolta interamente con pneumatici da bagnato (non ci sono infatti gomme intermedie in Formula 3). Doohan ha stabilito il tempo che gli ha permesso di ottenere la pole nei primi cinque minuti della sessione, dato che poi le condizioni sono costantemente peggiorate soprattutto nel secondo settore di quello che è il giro di pista più lungo in calendario. Lorenzo Colombo (Campos Racing) si è qualificato 12° e scatterà quindi dalla prima posizione in griglia per la prima gara di domani. Con queste condizioni difficili non sono mancate le sorprese, con il pilota della Prema leader del campionato che si è qualificato al di fuori della top 10 per la prima volta quest’anno. Il team Trident è stato il più veloce anche nelle prove libere, grazie alla prestazione di Clement Novalak con i pneumatici slick medium nominati per questo fine settimana.
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In Belgio Pirelli conferma mescole edizione 2020
SPA-FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – La Formula 1 torna in pista dopo la pausa estiva con le mescole centrali della gamma per il Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps, prima gara della seconda tripletta di questa stagione. In Belgio, la C2 sarà P Zero White hard, la C3 la P Zero Yellow medium e la C4 la P Zero Red soft. Questa nomination è la stessa dell’anno scorso che era uno step più morbida rispetto a quella del 2019. Il circuito di Spa, considerato uno dei più emozionanti del calendario, presenta diverse sfide in quello che è il giro di pista più lungo della stagione. Situata ai piedi delle Ardenne, Spa è notoriamente sinonimo di meteo variabile, che può cambiare anche nelle diverse sezioni del circuito. La gara dell’anno scorso si è disputata sull’asciutto, ma c’è sempre una possibilità alta che a un certo punto del fine settimana i Cinturato da bagnato possano entrare in azione. Le forze a cui sono sottoposti i pneumatici nel GP del Belgio sono notevoli, in particolare nella famosa Eau Rouge-Raidillon: in questo punto, che è uno dei più veloci del tracciato, i pneumatici sono soggetti a un’intensa compressione e a grandi forze g.
Il rettilineo del Kemmel, lungo circa 800 metri, ha l’effetto di raffreddare i pneumatici, e questo influisce sul grip nelle curve successive. Nel tratto dall’uscita di La Source fino a Les Combes (che segue il rettilineo del Kemmel) si copre una distanza di oltre due chilometri senza nessuna frenata. Lo scorso GP del Belgio è stato vinto con una strategia a una sosta medium-hard, la stessa adottata da tutti e tre i piloti a podio. Il cambio è stato effettuato durante un lungo regime di safety car, iniziato all’undicesimo giro, che ha fortemente influenzato la strategia. Tutti i piloti tranne due hanno fatto un pit stop in questo frangente. A Spa assisteremo anche alla quinta tappa del campionato di Formula 3, che sarà disputato con pneumatici P Zero Yellow medium, unica mescola nominata per la gara come da regolamento. Questa mescola offre il miglior compromesso tra prestazioni e durata, l’ideale per i ritmi impegnativi di Spa. La medium è stata anche il pneumatico per il carry-over (da utilizzare quindi per le prove libere) dalla precedente tappa di Ungheria. Quest’anno, con tre gare per weekend, i piloti di Formula 3 hanno a disposizione cinque set di gomme slick e due set di wet per ogni fine settimana. Questi pneumatici da bagnato potrebbero rivelarsi particolarmente utili a Spa.
“Il GP del Belgio è la nostra terza visita a Spa nel giro di un mese – ha dichiarato Mario Isola, responsabile F1 e car racing Pirelli – ma in contesti molto diversi: prima per la 24 Ore di Spa, poi per il Rally di Ypres, che ha avuto la sua giornata finale proprio a Spa, e adesso per la Formula 1. Le sfide di questa pista, specialmente in relazione alla variabilità del meteo, sono risapute, così come i carichi a cui sono sottoposti i pneumatici. L’anno scorso i primi tre classificati hanno superato le qualifiche con mescola medium mentre la soft, pur garantendo un grip maggiore, ha richiesto più gestione, motivo per cui non è stata la scelta preferita per la gara. La maggior parte dei piloti è passata da medium a hard con un pit stop in regime di safety car, entrata in scena all’undicesimo giro. Quindi potremmo vedere un mix interessante di strategie quest’anno”.
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Isola “Corsa iniziata quasi come un salto nel buio”
MOGYOROD (UNGHERIA) (ITALPRESS) – “Anche prima dell’inizio della gara era difficile fare previsioni, quindi oggi la corsa è iniziata quasi come un salto nel buio perchè i piloti non avevano punti di riferimento rispetto alle condizioni che hanno dovuto affrontare questo pomeriggio”. Con queste parole il responsabile F1 e Car Racing, Mario Isola, commenta un Gran Premio di Ungheria pieno di sorprese e problemi come l’incidente a inizio gara. “La quantità di acqua caduta ha fatto sì che le intermedie fossero la scelta obbligata con cui prendere inizialmente il via, ma con la pista che poi si è andata asciugando rapidamente grazie anche al tempo trascorso per l’esposizione della bandiera rossa, dopo la ripartenza la gara è diventata a tutti gli effetti una gara su asciutto – ha aggiunto Isola -. Se consideriamo solo questa come la ‘verà gara, alcuni piloti hanno scelto una strategia ad una sosta medium-hard mentre altri, come Hamilton e Verstappen che avevano perso le rispettive posizioni di partenza a causa delle circostanze insolite della corsa, hanno optato per le due soste. Congratulazioni a Esteban Ocon e Alpine per questa prima vittoria”.
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Isola “Maggiore flessibilità per piloti su medium”
MOGYOROD (UNGHERIA) (ITALPRESS) – I 70 giri del Gran Premio d’Ungheria di 70 giri tengono in gioco sia la strategia ad una una sosta che quella a due soste essendo entrambe due soluzioni valide per la gara, anche se quella con doppia sosta dovrebbe essere sulla carta la più veloce. Molto dipenderà da due fattori: pneumatici con cui si parte e temperature. Chi prende il via con pneumatici P Zero Red soft C4 potrebbe preferire una strategia a due soste, con diverse opzioni che prevedono il passaggio a P Zero Yellow medium C3 per gli ultimi due stint o forse anche un run finale su soft, soprattutto se ci fosse la possibilità di ottenere un punto in più in ottica campionato per il giro veloce di gara. L’utilizzo di tutte e tre le mescole è un’altra possibilità praticabile. Tuttavia, data la ben nota difficoltà di effettuare sorpassi all’Hungaroring, la posizione in pista è fondamentale; quindi questo potrebbe spingere diversi piloti a prediligere una sola sosta. Chi parte con la medium può sicuramente far fruttare questa scelta passando alla P Zero White hard C2 per il resto della gara. Ma è anche possibile passare da soft a hard, anche se questa opzione è più lenta. Il tempo sarà probabilmente il fattore decisivo. Finora ci sono state temperature record in pista e la pioggia prevista non si è materializzata in modo sostanziale. “Le temperature della pista di oggi in qualifica sono state solo un pò più basse di quelle di ieri – ha spiegato Mario Isola, Responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Di conseguenza, sebbene la mescola soft abbia mantenuto un significativo vantaggio di velocità di quasi un secondo al giro, preparare con cura il giro lanciato è stato fondamentale per evitare l’overheating. I piloti che partiranno su medium hanno una maggiore flessibilità, il che potrebbe portare loro un vantaggio, ma la strategia a due soste è leggermente più veloce sulla carta quindi chi prenderà il via su soft avrà tutte le possibilità di provare qualcosa di diverso viste le molteplici strategie possibili. Mercedes e Red Bull hanno adottato un approccio molto diverso, quindi sarà affascinante vedere come si svilupperà questa battaglia tra la prima e la seconda fila della griglia”.
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Isola “Team dovranno riflettere su strategie”
MOGYOROD (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Valtteri Bottas (Mercedes) è stato il pilota più veloce di giornata con le temperature della pista più calde sperimentate finora quest’anno, con quasi 60 gradi centigradi di asfalto e 35 gradi aria. Max Verstappen (Red Bull) è stato il più veloce in FP1 nelle condizioni leggermente più fresche della mattinata. In entrambe le occasioni sono stati utilizzati pneumatici P Zero Red soft C4. Nonostante queste temperature molto elevate, domani e a tratti durante il resto del fine settimana c’è la possibilità che piova, quindi i team hanno massimizzato la raccolta dei dati oggi in condizioni di asciutto e caldo. C’è stata molta evoluzione della pista durante le prove libere visto che l’Hungaroring non è stato utilizzato molto prima di questo fine settimana. In quelle che sono state tra le condizioni più calde mai viste prima in pista, tutte le mescole si sono comportate egregiamente, inclusa la P Zero Red soft C4 che ha offerto il massimo livello di grip. Sulla base dei dati raccolti finora, c’è un gap di circa 0,7 secondi tra P Zero White hard C2 e P Zero Yellow medium C3, e di 0,9 secondi tra P Zero Yellow medium C3 e P Zero Red soft C4 che è un pò più alto del previsto.
“Abbiamo avuto delle temperature della pista tra le più calde che si possano ricordare, quindi il degrado termico è stato sicuramente un fattore nei run più lunghi; in particolare sulla mescola soft e sui pneumatici posteriori – l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli -. Tuttavia, è tutt’altro che certo che il tempo rimanga così, dato che nel corso del weekend è prevista pioggia che aggiungerà un altro elemento di imprevedibilità a quella che è sempre stata una gara strategicamente complessa. Rispetto allo scorso anno, le condizioni più calde hanno permesso alla mescola soft di garantire ottime prestazioni sul giro singolo. Tuttavia, per il gran premio potrebbe esserci un vantaggio nel partire con la mescola medium, quindi questo sarà sicuramente valutato per la strategia da adottare in qualifica. Con un gap tra medium e soft che per ora sembra essere più ampio di quanto ci aspettassimo, superare la Q2 con le medium non sarà facile per nessuno. Quindi i team avranno molto su cui riflettere stasera”.
In Formula 3 in evidenza Arthur Leclerc, fratello minore di Charles, che con le temperature calde dell’Ungheria è stato, per la prima volta in assoluto nelle qualifiche, il pilota più veloce e ha capitanato la doppietta realizzata dal team Prema grazie al secondo posto ottenuto dal leader di campionato Dennis Hauger. Questo significa che il monegasco si schiererà nella prima casella della griglia per la gara di domenica, mentre Jonny Edgar (Carlin) scatterà dalla pole per la gara di apertura di domani in virtù del 12° posto in qualifica. Come da regolamento, anche in Ungheria viene utilizzata una sola mescola in Formula 3: in questo caso la P Zero Yellow medium. Questi pneumatici si sono comportati bene nei run brevi molto veloci visti nelle qualifiche di oggi, ma sarà comunque necessario un certo grado di gestione dei pneumatici sulla distanza di gara se queste temperature elevate dovessero persistere, come si è visto nelle prove libere. Se invece dovesse piovere, i piloti potrebbero anche affrontare la sfida di una pista “verde” e scivolosa con pneumatici slick o addirittura dover utilizzare le gomme da bagnato.
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Isola “Hungaroring circuito impegnativo per pneumatici”
ROMA (ITALPRESS) – Il GP d’Ungheria sancisce la fine della prima metà della stagione 2021 di Formula 1 prima della consueta pausa estiva. Per questo appuntamento sono state nominate le mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come Yellow medium e C4 come Red soft. Dopo che Silverstone ha ospitato per la prima volta nella storia un weekend con una Sprint Qualifying, in Ungheria torna il format di gara classico con le solite regole per l’utilizzo dei pneumatici. La nomination in Ungheria è esattamente la stessa dell’anno scorso. La pista non impone carichi particolarmente elevati sui pneumatici, perciò le mescole centrali della gamma risultano ideali per il tracciato stretto e ricco di curve dell’Hungaroring, soprattutto se le temperature dovessero essere calde. “Per quanto riguarda i pneumatici, non ci aspettiamo particolari sorprese dall’Hungaroring, che è sempre stato una tappa fissa in calendario e che sancisce la fine della prima metà di stagione – spiega Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing – Le caratteristiche peculiari della pista sono le curve strette in rapida successione e l’assenza di lunghi rettilinei per raffreddare le gomme, oltre alle temperature solitamente elevate. Questo rende il circuito effettivamente più impegnativo per i pneumatici di quanto potrebbe inizialmente apparire perciò, soprattutto con la soft, è possibile che sia richiesto un certo grado di gestione. Di conseguenza, la strategia migliore non è così ovvia e soluzioni differenti possono portare a ottenere tempi di gara simili nel complesso, a seconda delle circostanze individuali di gara. Ecco perchè all’Hungaroring – termina Isola – abbiamo spesso assistito a corse avvincenti dal punto di vista tattico, con il risultato finale in forse fino all’ultimo e ingegneri chiamati a una grande sfida”.
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Isola “Strategia gara influenzata da nuove regole”
SILVERSTONE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – “La strategia di gara è stata influenzata dalle nuove regole sui pneumatici applicate per le gare con sprint qualifying, che hanno consentito a tutti i piloti una libera scelta dei pneumatici con cui prendere il via permettendo loro di attuare la strategia teoricamente più veloce. Questo è esattamente quello che è successo oggi, con la stragrande maggioranza che è passata da medium a hard”. Questa l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli, dopo il Gran Premio di Gran Bretagna, vinto da Lewis Hamilton che negli ultimi giri è riuscito a superare il pilota dellas Ferrari, Charles Leclerc. “Abbiamo assistito a un fantastico duello tra due dei migliori piloti di questo sport, che hanno gestito perfettamente i loro pneumatici offrendo una battaglia emozionante fino alla fine. Ora – ha aggiunto Isola – restiamo a Silverstone per concentrarci sul nostro prossimo compito: continuare il programma di test da 18 pollici per 2022, che faremo martedì e mercoledì con Aston Martin, Haas e Red Bull”.
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