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Strategia a una sosta medium-hard la più probabile a Silverstone

SILVERSTONE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – La prima sprint qualifying della storia della Formula 1 è stata vinta da Max Verstappen (Red Bull), che ha preso il via dalla seconda posizione in griglia e ha utilizzato pneumatici medium C2 dall’inizio alla fine. Quasi tutti i piloti hanno utilizzato la medium per tutti i 17 giri di gara, che è durata oltre mezz’ora e non ha registrato soste ai box. Solo quattro piloti hanno scelto la soft C3: Valtteri Bottas (Mercedes), Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) ed entrambi i piloti Alpine. La FP2 che si è svolta a mezzogiorno ha rappresentato l’ultima opportunità per i piloti di prepararsi per la sprint qualifying. Non essendo consentite modifiche sulle monoposto, i team si sono concentrati su run più lunghi in preparazione della gara di domani. Verstappen è stato il più veloce con pneumatici medium, la stessa mescola che probabilmente verrà scelta per prendere il via nel Gran Premio di Gran Bretagna di domani.
Le strategie per i 52 giri del Gran Premio di Gran Bretagna sono dunque leggermente più semplici del solito per via della sprint qualifying che ha portato ad una modifica delle regole di utilizzo dei pneumatici. Una di queste modifiche consiste nel fatto che i piloti non sono più obbligati a partire con i pneumatici con cui hanno stabilito il loro miglior tempo nella Q2 delle qualifiche del venerdì. Avranno infatti scelta libera, il che significa che tutti potranno optare per la strategia teoricamente più veloce che sarà ad una sosta: P Zero Yellow medium C2 per il via, per poi passare a P Zero White hard C1 fino a fine gara. Un’alternativa è quella di partire con P Zero Red soft per poi passare prima alla hard rispetto a chi parte con medium, ma scegliere la medium per la partenza offre maggiore flessibilità nella scelta dei tempi con cui effettuare il pit stop e richiede una minore gestione dei pneumatici. Con una maggiore libertà nella scelta pneumatici, anche invertire l’utilizzo delle mescole potrebbe essere un’opzione: partire con la hard prima di passare ad una mescola più morbida. Quel che è certo è che una strategia a due soste è decisamente più lenta. In questo caso l’opzione migliore sarebbe usare due set di soft C3 e un set di medium C2.
“Oggi con la prima sprint qualifying è stata l’occasione per provare qualcosa di diverso e, sebbene sia stata una gara breve, abbiamo già visto scelte diverse in griglia con quattro piloti che sono andati controcorrente e hanno optato per pneumatici soft – l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Tra questi ultimi anche Bottas che è scattato dalla terza posizione mantenendo il medesimo piazzamento a fine gara”. “Gestire bene la soft in una gara che ha visto i piloti spingere al massimo dall’inizio alla fine in condizioni calde è stata chiaramente una sfida, ma proprio su soft Fernando Alonso ha guadagnato sei posizioni in gara prima di tagliare il traguardo con quattro posizioni guadagnate rispetto a quella di partenza. La medium C2 ha affrontato bene le curve veloci e i carichi di Silverstone, motivo per cui ci aspettiamo che sia la scelta più gettonata per iniziare la gara domani. Le temperature dovrebbero essere ancora più alte per il Gran Premio. La gestione dei pneumatici sarà quindi un fattore determinante, e lo abbiamo visto anche oggi durante la sprint qualifying dove si sono verificati alcuni blister dovendo i piloti spingere al massimo”
Entrambe le gare sprint da 21 giri di Formula 2 sono state influenzate da più safety car, che hanno contribuito a ridurre l’usura e il degrado degli pneumatici. Silverstone è la prima gara di quest’anno in cui vengono nominati i P Zero White hard e i P Zero Yellow medium, le due mescole più dure della gamma, che sono state ridisegnate per il 2021. Tutti i piloti hanno iniziato e completato la gara di apertura con pneumatici hard, ad eccezione di quattro piloti che sono passati alle medium durante la terza safety car. La prima gara è stata vinta da Robert Shwartzman (Prema), che è rimasto sempre al comando dopo una grande partenza dal quarto posto. Anche per la seconda gara nel pomeriggio sono stati utilizzati pneumatici hard da tutti i piloti e Richard Verschoor (MP Motorsport) ha vinto dopo essere partito dalla pole per la regola della griglia invertita. I pneumatici hard hanno offerto un buon grip dimostrando di essere adatti all’impegnativo circuito di Silverstone, con molti dei giri più veloci arrivati proprio sul finale delle gare.
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GP Gran Bretagna, Isola “Scelta importante su pneumatici”

SILVERSTONE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Lewis Hamilton (Mercedes) ha conquistato la pole position per la prima sprint qualifying della storia della Formula 1. L’inglese ha realizzato il miglior tempo di 1’26″134 con pneumatici P Zero Red soft C3 precedendo Max Verstappen (Red Bull). Essendo stato il pilota più veloce in qualifica, Hamilton ha anche vinto il primo Pirelli Speed King Award, che sostituisce il Pirelli Pole Position Award negli eventi con sprint qualifying. Il pilota che partirà dalla pole position nel Gran Premio di domenica sarà invece il vincitore della sprint qualifying di domani. Le qualifiche di oggi sono iniziate più tardi del solito, alle 19, con una temperatura dell’aria di 25° e dell’asfalto di 38°, che è poi progressivamente diminuita nel corso della sessione. Tutti i piloti hanno utilizzato pneumatici P Zero Red soft per tutta la durata delle qualifiche, in accordo con le regole relative all’utilizzo dei pneumatici riviste per le gare con sprint qualifying. I piloti potranno però prendere il via nella sprint qulifying di domani e nel Gran Premio di domenica con la mescola che preferiscono tra le tre nominate per questo fine settimana.
La FP1 di oggi, della durata di un’ora, si è svolta nelle condizioni calde del pomeriggio, e i piloti hanno avuto la possibilità di provare anche le altre mescole nominate per questo fine settimana. Verstappen è stato il leader delle FP1, realizzando un tempo di 0,4 secondi più veloce rispetto alla stessa sessione dello scorso anno. La pole position invece è stata più lenta rispetto allo scorso anno, ma questo ha risentito anche delle mappatture del motore bloccate per la sprint qualifying di domani. Questo format rende più difficile calcolare i gap prestazionali tra le mescole. Ma sulla base dei dati delle FP1, c’è un divario stimato di circa 0,6 secondi tra P Zero White hard C1 e P Zero Yellow medium C2, ed un gap analogo tra medium e soft C3. Oscar Piastri (Prema) ha conquistato la sua prima pole position in Formula 2, utilizzando pneumatici in mescola P Zero Yellow medium (nominata per questo fine settimana insieme alla P Zero White hard) come tutti gli altri piloti. Le qualifiche si sono svolte in condizioni di caldo, con Piastri che ha realizzato il miglior tempo dopo soli dieci minuti dei trenta previsti per la sessione. Christian Lundgaard (ART Grand Prix), che si è qualificato decimo, partirà in pole per la gara di apertura di domani. Dan Ticktum (Carlin) è stato invece il più veloce nelle prove libere di questa mattina, dove tutti i piloti hanno usato pneumatici in mescola hard, qualificandosi quarto in una sessione che si è conclusa con due minuti di anticipo causa uscita di scena di Robert Shwartzman (Prema).
“I team hanno dovuto abituarsi al nuovo format che ha influenzato il modo in cui hanno utilizzato i pneumatici, dovendo anche tener presente la sprint qualifying di mezz’ora di domani che i team vorranno disputare senza effettuare pit stop – ha dichiarato Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing – Considerata la severità di questo circuito, dovranno prendere una decisione importante per domani, ovvero se correre con la medium – che dovrebbe essere la scelta più gettonata – o con soft, tenendo presente anche quelli che sono i pneumatici obbligatori da tenere per il gran premio di domenica. Di conseguenza, i team devono tenere conto di una serie di parametri piuttosto complessi, senza poter fare affidamento su alcuna esperienza precedente. Ed è forse per questo che in molti hanno utilizzato tutte e tre le mescole nelle FP1 per raccogliere quante più informazioni possibili. Le qualifiche sono state ovviamente molto più semplici del solito perchè tutti i piloti hanno utilizzato la soft dall’inizio alla fine, dando vita ad una battaglia finale alla ricerca del miglior tempo che è stata molto combattuta su una delle piste più impegnative della stagione per i pneumatici”.
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Pneumatici Pirelli da 18 pollici fra le novità delle F.1 2022

MILANO (ITALPRESS) – Una delle novità di maggior rilievo per la Formula 1 nel 2022 saranno i pneumatici Pirelli da 18 pollici, sviluppati per le nuove monoposto presentate oggi. A cambiare è la misura dei cerchi: 5 pollici di diametro in più rispetto ai pneumatici che dagli anni ’60 dominano la scena dei Grand Prix. Compatti, molto larghi e caratterizzati da un fianco “panciuto”, questi pneumatici hanno tenuto la Formula 1 in pista per più di mezzo secolo. Ora è arrivato il momento di passare ad un approccio più moderno. Con una maggiore prossimità tecnologica al prodotto stradale e più enfasi sull’aspetto estetico, il battistrada del nuovo P Zero F1 ha la stessa larghezza del precedente (305 millimetri l’anteriore e 405 millimetri il posteriore), ma il diametro complessivo è leggermente maggiore, passando da 660 millimentri a 720 millimetri. Il cambiamento più significativo è la riduzione del fianco, che ora assomiglia a quello dei pneumatici Pirelli a profilo ribassato che da anni sono la scelta preferita in tutto il mondo per le auto stradali ad alte prestazioni. Il nuovo profilo cambierà il comportamento delle vetture di Formula 1 in pista, rendendole più precise nei cambi di direzione. In base ai test condotti finora – in condizioni sia di bagnato, sia di asciutto – il feedback dei piloti è stato positivo e i nuovi pneumatici contribuiranno a rendere le gare ancora più competitive, con auto meno sensibili alle turbolenze aerodinamiche quando si trovano in scia. Grazie al fianco ridotto infatti, il pneumatico si deforma meno e disturba meno l’aerodinamica. Tutti elementi che potrebbero portare a gare più combattute. Anche le mescole dei 18 pollici saranno completamente nuove, per garantire un minore overheating e più consistenza. Nel Mondiale 2022 ci saranno cinque mescole, tre delle quali saranno scelte per ogni weekend di gara, proprio come avviene anche oggi. Con il passaggio dai 13 ai 18 pollici, Pirelli sarà l’unico produttore di pneumatici ad aver gareggiato in Formula 1 con tutte le misure di cerchi che hanno fatto parte della storia del Mondiale. Una storia iniziata nel 1950, quando Pirelli si aggiudicò le prime vittorie e i primi titoli in Formula 1 con Alfa Romeo, Ferrari e Maserati: vetture a motore anteriore che correvano su pneumatici alti e stretti. Con il tempo, si è passati ai 13 pollici, prima che nel 2011 cominciasse l’era attuale di Pirelli nella Formula 1 come Global Tyre Partner. Nel 2017, Pirelli ha introdotto pneumatici innovativi con un battistrada più largo del 25% rispetto ai predecessori e che offrivano una maggiore area di impronta e un livello di grip più elevato, e questo ha contribuito a migliorare molti record sul giro nei circuiti di tutto il mondo. Adesso, con i 18 pollici, si apre un nuovo capitolo: una nuova misura grazie alla quale Pirelli ha il privilegio di accompagnare la Formula 1 verso il futuro.
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A Silverstone le mescole più dure della gamma P Zero F1

SILVERSTONE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Il prossimo weekend di Formula 1 a Silverstone, che vede Pirelli in qualità di Title Sponsor, entrerà nella storia: per la prima volta, sabato si disputerà una Sprint Qualifying, che determinerà la griglia di partenza per il Gran Premio di domenica. Le mescole nominate sono le stesse dell’ultimo GP di Gran Bretagna (prima gara della doppietta di Silverstone nel 2020): C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium, C3 come P Zero Red soft. Le mescole più dure della gamma P Zero Formula 1 sono state scelte per via delle ben note caratteristiche del circuito, che esercitano carichi di energia importanti sulle gomme. Le allocazioni sono diverse nei fine settimana che prevedono la Sprint Qualifying, con 12 set di P Zero slick anzichè 13: due treni di White hard, quattro di Yellow medium e sei di Red soft. In più, sono a disposizione fino a sei set di Cinturato Green intermediate e tre di Cinturato Blue full wet, in caso di bagnato. Nelle qualifiche del venerdì potrà essere utilizzata solo la gomma soft, ma non ci sarà l’obbligo di iniziare la gara della domenica con i pneumatici montati per ottenere il miglior tempo in Q2. Nella Sprint Qualifying del sabato, i piloti potranno scegliere liberamente i pneumatici da utilizzare e non saranno obbligati ad effettuare un pit stop.
Il regolamento relativo ai pneumatici per la domenica resta invariato, salvo che ogni pilota potrà decidere con quale mescola prendere il via.
La nuova costruzione posteriore che è stata testata durante le prove libere in Austria farà il suo debutto in gara a Silverstone. Questi pneumatici posteriori, che vantano una struttura più robusta a parità di peso e che sono caratterizzate da alcuni elementi che faranno parte dei 18 pollici per il 2022, saranno utilizzati a partire da questo GP e fino alla fine della stagione in corso. Silverstone è celebre per essere una pista ad alta velocità e con carichi elevati. Le famose curve Maggots e Becketts, in particolare, esercitano una notevole accelerazione laterale sui pneumatici, che può raggiungere un picco di 5g. Il vincitore del Gran Premio di Gran Bretagna dello scorso anno aveva optato per una strategia a una sosta medium-hard: la stessa scelta fatta da tutti i primi tre classificati (anche se Max Verstappen, secondo, ha fatto una sosta tardiva per montare le soft e ottenere il punto extra per il miglior tempo sul giro).
Il quarto round del campionato di Formula 2 si disputerà a Silverstone utilizzando pneumatici P Zero White hard e P Zero Yellow medium: è la prima volta che questa combinazione, la più dura della gamma, viene nominata nel 2021. La selezione è stata fatta per fronteggiare le sfide che presenta questo circuito: come al solito, i piloti avranno a disposizione sei set di pneumatici (quattro hard e due medium) per il weekend. Entrambe le mescole per Formula 2 sono diverse rispetto all’anno scorso: la medium offre prestazioni migliori in confronto a quella del 2020, mentre la hard è più resistente. Se nella Formula 1 è prevista la novità della Sprint Qualifying, non ci sono invece cambiamenti nel programma della Formula 2, per la quale si manterrà il format di tre gare introdotto quest’anno.
“Durante il weekend di Silverstone ci saranno un sacco di novità da tenere d’occhio – sottolinea Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Innanzitutto sarà la prima delle tre gare in cui quest’anno si disputerà una Sprint Qualifying, che modificherà completamente lo svolgimento e il ritmo di tutto il fine settimana e avrà un impatto significativo sull’utilizzo dei pneumatici”.
“Sarà molto interessante vedere in che modo i team interpreteranno le nuove regole cercando di sfruttarle a loro vantaggio – aggiunge Isola – Inoltre, questo weekend introdurremo in gara la nuova costruzione posteriore che è stata testata con successo in Austria e sulla quale abbiamo raccolto feedback positivi. Per quanto riguarda Silverstone, resta una delle sfide più importanti dell’anno dal punto di vista dei pneumatici per via dei suoi curvoni veloci, cosa che rende sempre fondamentale una buona gestione dei pneumatici. Un altro fattore chiave sarà ovviamente il meteo, che in Inghilterra è notoriamente variabile in questo periodo dell’anno”.
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Gp Austria, Isola “Ritmo veloce e diverso da primo Gp”

SPIELBERG (AUSTRIA) (ITALPRESS) – “Siamo felici che la nostra decisione di differenziare le nomination per l’Austria abbia portato a due gare distinte, con il secondo gran premio che ha avuto un ritmo di gara molte veloce e caratteristiche diverse rispetto al primo”. Lo ha dichiarato Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli, dopo la conclusione del Gp di Austria vinto ancora da Verstappen. “Le temperature della pista oggi sono state notevolmente più basse rispetto a quelle delle qualifiche, il che ha ovviamente influito sull’usura e sul degrado dei pneumatici, favorendo le mescole più morbide e prolungando la durata degli stint. Di conseguenza, abbiamo visto un buon mix di strategie a una e due soste; con quella ad una sosta che ha richiesto un certo grado di gestione dei pneumatici per mantenere buone prestazioni per tutta la durata di ogni stint, mentre quella a due soste è stata la strategia vincente. Congratulazioni a Max Verstappen e Red Bull per la perfetta gara di oggi in cui, grazie al ritmo elevato che sono riusciti a mantenere, hanno potuto effettuare due soste restando sempre al comando. Pirelli resta ora al Red Bull Ring anche per la prossima settimana per per due giorni di test di sviluppo dei pneumatici da 18 pollici per il 2022 con AlphaTauri martedì e mercoledì”.
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In Austria la strategia più veloce resta quella a una sosta

SPIELBERG (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Anche con una nomination mescole più morbida rispetto allo scorso fine settimana, la strategia più veloce per i 71 giri del Gran Premio d’Austria (la stessa distanza del GP di Stiria di sette giorni fa) dovrebbe comunque essere quella ad una sosta. Chi parte nelle prime file ha optato per pneumatici Yellow medium per superare la Q2 e quindi iniziarci la gara, il che significa che quella con la medium seguita dalla White hard è probabilmente la strategia che utilizzeranno questi piloti e la stessa seguita da molti degli altri che prenderanno il via con la stessa mescola. In alternativa una strategia a due soste, con due stint su soft più uno su medium o hard (che potrebbe essere lo stint centrale) o che preveda l’utilizzo di tutte e tre le mescole, è una buona opzione. Questa potrebbe essere un’alternativa interessante al via. Alla fine, per buona parte le strategie saranno influenzate dalla temperatura della pista e dal meteo che al Red Bull Ring rimane abbastanza imprevedibile dopo alcune gocce di pioggia cadute nel weekend. Max Verstappen (Red Bull) è intanto in pole position per la terza volta consecutiva e la seconda gara di fila al Red Bull Ring. L’olandese ha realizzato il giro più veloce del weekend usando i P Zero Red soft in mescola C5, uno step più morbida della gomma rossa nominata lo scorso fine settimana. Verstappen, insieme ad altri cinque piloti, ha utilizzato la P Zero Yellow medium per realizzare il suo giro veloce in Q2, il che significa che domani inizierà la gara con questi pneumatici. In totale, sei dei primi 10 qualificati inizieranno il Gran Premio con pneumatici medium: entrambi i piloti di Red Bull e Mercedes oltre a Lando Norris (McLaren) e George Russell (Williams). Le temperature erano estremamente calde all’inizio delle qualifiche, con 30 gradi centigradi dell’aria e un picco di 51 gradi della pista. Tuttavia, domani le condizioni dovrebbero essere più fresche e instabili, con anche rischio di pioggia. Dopo le FP1 e FP2, questa mattina la maggior parte dei piloti ha fatto un altro run in FP3 con i pneumatici prototipo non marcati che presentano una nuova struttura posteriore allo scopo di valutarne le prestazioni nelle condizioni di oggi. In totale sono stati percorsi più di 470 giri con i pneumatici prototipo, quindi circa 23 giri a pilota. “La nuova e più morbida nomination mescole per questa gara ha già avuto un effetto sulla strategia per questo fine settimana – le parole di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Diversi piloti hanno cercato di superare la Q2 con le medium e sei dei primi dieci ci sono riusciti e domani prenderanno il via con questa mescola. Partire con la medium aggiunge un pò di flessibilità alla strategia, ma non era facile riuscire a superare il Q2 con questa mescola perchè la soft garantiva comunque un vantaggio in termini di velocità che era difficile da pareggiare. Le temperature sono state estremamente calde oggi, ma non è scontato che sarà così anche per il Gran Premio di domani, e questo aggiunge un’altra variabile interessante a quella che, già dalle qualifiche, abbiamo visto essere una gara strategicamente complessa, con una o due soste previste”.
Con una rimonta notevole, Dennis Hauger (Prema) – che ieri è stato il più veloce in qualifica – ha vinto la prima gara della Formula 3 scattando dalla 12a posizione in griglia. Il norvegese si è fatto progressivamente strada nel corso dei 24 giri di gara, approfittando anche di un incidente che ha coinvolto i leader della corsa per portarsi al comando. Visto che il pit stop non è obbligatorio, ha poi tenuto perfettamente il ritmo e gestito al meglio i pneumatici P Zero Yellow medium dall’inizio alla fine, realizzando anche il giro più veloce all’inizio della gara.
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Gp Austria, Isola “Strategie diverse rispetto a scorso weekend”

SPIELBERG (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Lewis Hamilton (Mercedes) è stato il più veloce nelle prove libere del Gran Premio d’Austria, realizzando il miglior tempo di giornata nelle FP2, mentre Max Verstappen (Red Bull) è stato il più veloce nelle FP1. In entrambe le occasioni, per ottenere il miglior tempo hanno utilizzato pneumatici P Zero Red Soft ma, a differenza dello scorso fine settimana, questa volta la soft è in mescola C5: uno step più morbida della nomination di una settimana fa. Infatti C3 e C4, usate come medium e soft lo scorso fine settimana, sono tornate in azione al Gran Premio d’Austria rispettivamente come hard e medium. Rispetto allo scorso weekend, le temperature sono state più basse, con qualche goccia di pioggia caduta nel pomeriggio. All’inizio della FP2, che sessione rappresentativa delle condizioni di qualifica e gara, la temperatura ambiente ha registrato 22 gradi mentre quella della pista era di 31 gradi, oltre 10 gradi in meno rispetto alla scorsa settimana. Anche se il circuito è stato utilizzato lo scorso fine settimana, la pioggia recente ha creato condizioni simili alle prove libere di una settimana fa e c’è stata una buona evoluzione della pista durante la giornata. Tuttavia i piloti e i team conoscevano molto bene il tracciato e questo ha contribuito a rendere entrambe le sessioni un pò più veloci rispetto a sette giorni fa. Ogni pilota ha avuto a disposizione due set del nuovo pneumatico prototipale (distinguibile dalla mancanza di marcature sui fianchi) da provare durante le prove libere del venerdì. Questo prototipo, in mescola C4, presenta una nuova costruzione posteriore che è in fase di valutazione con l’obiettivo di introdurlo a partire dal Gran Premio di Gran Bretagna e usarlo per il resto della stagione. Il nuovo pneumatico incorpora elementi dei pneumatici 2022 da 18 pollici. Verstappen è stato il pilota ad aver realizzato, nelle FP2, il miglior tempo con il pneumatico prototipo (1m05.558s). Il gap tra le mescole è stimato in circa 0,7 secondi tra soft e medium, mentre quello tra medium e hard è nell’ordine di 0,5 secondi e si basa anche sui dati dello scorso fine settimana di gara.
Dennis Hauger (Prema) ha conquistato la pole position in Formula 3 dopo che a Caio Collet (MP Racing) è stato cancellato il giro veloce per aver infranto i track limits: un tema ricorrente anche in Formula 1. In Austria tutti i piloti hanno utilizzato la P Zero Yellow medium, nominata per la prima volta quest’anno. La medium offre un passo in più in termini di grip rispetto alla hard, è più forte sia lateralmente che come trazione e sembra molto adatta a questo circuito. In virtù della dodicesima posizione in qualifica, Logan Sargent di Charouz scatterà dalla pole per la gara sprint di domani mattina. A differenza dei piloti di Formula 1, quelli di Formula 3 hanno avuto oggi la prima esperienza del Red Bull Ring e si sono quindi concentrati nel massimizzare la conoscenza del circuito e della mescola medium.
“Le priorità principali per i team oggi erano due: valutare la soft in mescola C5, che non è mai stata utilizzata in Austria, e provare il nuovo pneumatico prototipo, in mescola medium C4, nelle condizioni più rappresentative per i team – il bilancio di fine giornata di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Stiamo raccogliendo tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno su questo nuovo pneumatico posteriore, che presenta una costruzione più robusta, e analizzeremo i dati per poterlo poi iniziare ad utilizzare da Silverstone in poi. Il feedback che abbiamo avuto finora dai piloti è generalmente positivo e indica che performa in modo abbastanza simile all’attuale pneumatico e questo era esattamente il nostro obiettivo: mantenere lo stesso livello di prestazioni aumentando al contempo la robustezza. Come previsto, con la nomination mescole di uno step più morbida, abbiamo avuto un pò di graining sulla soft e questo suggerisce che potremmo avere strategie piuttosto diverse rispetto allo scorso fine settimana: d’altro canto questa era proprio l’idea alla base del cambio di nomination per il secondo weekend di gara”.
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Gp Stiria, strategia a una sosta medium-hard mette le ali a Verstappen

SPIELBERG (AUSTRIA) (ITALPRESS) – In Austria Max Verstappen ha conquistato la seconda vittoria consecutiva, la quarta di fila per la Red Bull, grazie a una strategia ad una sosta medium-hard dopo essere scattato dalla pole position. Il pilota della Mercedes Lewis Hamilton, che è arrivato secondo, ha seguito la stessa identica strategia prima di effettuare una seconda sosta al penultimo giro per montare le soft ed ottenere il punto in più in campionato per aver realizzato il giro veloce di gara. Il pilota che si è classificato meglio tra quelli che sono partiti con pneumatici P Zero Red soft è stato Sergio Perez della Red Bull, che è arrivato quarto dopo essere stato superato dal pilota da Valtteri Bottas (Mercedes) in seguito ad un pit stop molto lento. Anche Perez ha effettuato una seconda sosta, in questo caso a favore dei P Zero Yellow medium, a 17 giri dalla fine della gara. Ha usato questo set per recuperare terreno su Bottas, terminando però la corsa dietro il pilota della Mercedes. Tutti i piloti si sono fermati una sola volta fatta eccezione per quattro di loro che hanno effettuato due soste: Hamilton, Perez, Charles Leclerc su Ferrari (che alla fine è arrivato settimo dopo una bella rimonta dal fondo del gruppo) e Nicholas Latifi (Williams). I piloti che avevano libera scelta di pneumatici con cui partire hanno optato tutti per le medium (a parte Kimi Raikkonen dell’Alfa Romeo) visto che questa era la scelta più versatile. Naturalmente questa non era un’opzione possibile per coloro che hanno fatto registrare i loro migliori tempi in Q2 con la mescola soft.
Nonostante le previsioni di pioggia per il fine settimana e l’addensarsi di alcune nuvole scure verso la fine del gran premio, ancora una volta la pioggia non si è materializzata nel corso dei 71 giri. Le condizioni sono invece state calde e asciutte: 31 gradi le temperature dell’aria e 47 quelle della pista alla partenza.
HARD C2: La P Zero White hard è stata la mescola chiave per il secondo stint, viste anche le alte temperature. Infatti, tutti i piloti tranne due hanno utilizzato i pneumatici hard per il secondo stint, a prescindere dal fatto che partissero con la soft o con la medium. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) è stato l’unico pilota a partire con la hard, percorrendovi 36 giri prima di passare alla medium (stessa lunghezza dello stint fatto da Leclerc che è passato alle hard al primo giro dopo un contatto).
MEDIUM C3: Utilizzati alla partenza da tutti e tre i piloti sul podio che si sono fermati tutti per il pit stop nell’arco di tre giri l’uno dall’altro. Carlos Sainz (Ferrari) e Daniel Ricciardo (McLaren) hanno completato 41 giri con la medium. Questa è stata la mescola più versatile oggi perchè in grado di offrire una finestra di pit stop più ampia, motivo per cui è stata scelta per la partenza da praticamente tutti i piloti al di fuori della top 10.
SOFT C4: Utilizzati da Hamilton per stabilire il giro più veloce nel finale oltre che da sette piloti per prendere il via. Nelle condizioni calde di oggi, questa è stata la mescola che ha sofferto un pò più per overheating e degrado.
“La mescola medium era la migliore con cui iniziare la gara, ed è per questo che è stata scelta da quasi tutti i piloti fuori dalla top 10, mentre sette tra i primi dieci sono stati obbligati ad iniziare la gara con le soft – spiega Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli -. Ecco spiegato anche il motivo per cui fin dalla partenza abbiamo visto una buona varietà tattica che è poi continuata per tutta la gara, con quattro diverse strategie utilizzate dai primi cinque piloti classificati. Per il secondo stint invece, la hard è stata l’opzione migliore. Ancora una volta, la pioggia prevista non si è materializzata e il clima è rimasto caldo, con temperature della pista fino a 49 gradi che ovviamente hanno influenzato il comportamento dei pneumatici”. “Abbiamo comunque visto alcuni stint lunghi, con più di 40 giri percorsi sia su mescola medium che su hard, e una soft molto veloce che ha permesso a Hamilton di fare il giro più veloce di gara proprio sul finale”, conclude Isola.
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