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Gp Spagna, Isola “Gara combattuta a livello di strategia”

MONTMELO’ (SPAGNA) (ITALPRESS) – “Quella di oggi è stata una gara molto combattuta a livello di strategia, quindi forse è sorprendente che alla fine i primi quattro piloti in griglia abbiamo terminato la gara esattamente nelle stesse posizioni in cui avevano preso il via, nonostante sia stata appunto una corsa molto movimenta e con diversi pit stop”. Lo ha dichiarato Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli, commentando l’esito del Gp di Spagna vinto da Lewis Hamilton. “Le temperature più fresche di oggi hanno reso più vantaggioso l’utilizzo dei pneumatici soft e medium che, come avevamo previsto, hanno anche portato quasi tutti i piloti ad effettuare due soste. La maggior parte di loro è passata da soft a medium dopo l’inizio della gara e questo ha permesso anche una certa flessibilità in termini di strategia. Ad ogni modo, è diventato presto chiaro che qui sarebbero state necessarie due soste a causa dell’afalto abrasivo e degli elevati carichi imposti da questo circuito, il che ha reso le ottime prestazioni della mescola soft un elemento chiave della gara”.
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Gp Spagna: Isola “Complimenti Hamilton per pole numero 100”

MONTMELO’ (SPAGNA) (ITALPRESS) – “Congratulazioni a Lewis Hamilton per la sua pole numero 100: un traguardo importante”. Lo ha dichiarato Mario Isola, Responsabile F1 e Car Racing di Pirelli, al termine delle qualifiche del Gp di Spagna. “A differenza del Portogallo, non abbiamo visto l’utilizzo di pneumatici medium in Q2, il che significa che domani i primi 10 partiranno tutti con pneumatici soft. Questo significa che la soft rappresenterà una parte fondamentale della strategia di gara, con molti piloti pronti a eseguire una strategia “sprint” che potrebbe richiedere due stint su mescola soft. Questo non vuol dire che una sola sosta qui sia impossibile se viene adottata una corretta gestione dei pneumatici. Solo alcuni piloti hanno due set di medium disponibili: nuovi o usati che siano. Se gli altri piloti, che non hanno due set di medium, vogliono concentrarsi su una strategia a due soste, dovranno quindi usare un set di medium e due set di soft. In alternativa possono puntare ad una sosta utilizzando la hard”.
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Libere Gp Spagna, Isola “Pneumatici si sono comportati bene”

MONTMELO’ (SPAGNA) (ITALPRESS) – “Durante le prove libere di oggi i pneumatici si sono comportati come da aspettative senza mostrare segni evidenti di graining o di abrasione e con un gap prestazionale tra le mescole in linea con quanto avevamo previsto. L’asfalto a Barcellona è molto diverso da quello di settimana scorsa a Portimao, qui è più abrasivo e genera più grip”. Così Mario Isola, Responsabile F1 e Car Racing
di Pirelli, al termine del venerdì di libere del Gp di Spagna. “La nuova curva 10 rende la vita un pò più facile ai pneumatici, soprattutto ai posteriori, perchè ora è diventata una curva più veloce rispetto a prima. Nel pomeriggio i team si sono concentrati sulle mescole soft e medium, che probabilmente saranno quelle chiave per la gara. Ciò è dovuto al fatto che la hard ha un divario prestazionale più alto ma anche perchè il tempo che si perde ai box è inferiore rispetto al Portogallo e questo incoraggia stint più brevi”.

A Barcellona le stesse mescole usate in Portogallo

BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Come nel 2020, quando il Gran Premio di Spagna si è disputato per la prima volta a metà agosto, anche quest’anno per la gara di Barcellona sono state scelte le tre mescole più dure della gamma: C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft C3. Questa nomination è uguale a quella di una settimana fa in Portogallo. Infatti, nonostante con molta probabilità le temperature saranno più basse rispetto allo scorso anno, i carichi importanti che il circuito spagnolo impone sui pneumatici restano invariati, specialmente per Curva 3, un lungo curvone verso destra che sollecita soprattutto l’anteriore sinistro. Anche Curva 9 è particolarmente impegnativa per i pneumatici. Per la prima volta dal 2014, quest’anno Barcellona non ha ospitato i test pre-season, quindi i team scenderanno in pista con le monoposto 2021 senza avere dati prestazionali di riferimento.
Il layout è stato modificato quest’anno, con un diverso profilo in Curva 10 (La Caixa) per aumentarne la sicurezza. Il risultato è una curva verso sinistra leggermente più larga rispetto alla precedente, con un’area di fuga più grande e uno spazio di frenata ridotto, a vantaggio di una velocità di ingresso curva più elevata. Come conseguenza, la lunghezza del giro è aumentata di 20 metri rispetto alla versione precedente. I famosi carichi imposti dal tracciato di Barcellona rendono davvero sfidante una strategia a una sosta, anche se le temperature più basse di quest’anno potrebbero aiutare. Nel 2020, Lewis Hamilton (Mercedes) ha vinto con una strategia a due soste soft-medium-medium, mentre Sergio Perez è arrivato quinto con una sosta soft-medium. Tre pit stop per Valtteri Bottas, terzo al traguardo.
Sul tracciato di Barcellona è in generale piuttosto difficile effettuare sorpassi, anche se il lungo rettilineo in discesa e la zona DRS possono favorirli. Per questo motivo le qualifiche e la strategia di gara sono due aspetti cruciali per guadagnare posizioni. Vista la presenza di alcune gare di supporto nel corso del weekend, l’evoluzione dell’asfalto potrebbe essere piuttosto rapida, con una pista più gommata rispetto ad altre gare finora disputate in questa stagione che hanno visto scendere in pista solo la Formula 1. Fra queste, quelle che daranno il via alla stagione 2021 della Formula 3, che scatterà da Barcellona con tre gare e un format uguale a quello di Formula 2, già visto in Bahrain. A differenza della Formula 2, ogni gara in Formula 3 ha la stessa lunghezza delle altre e per Barcellona sono previsti 22 giri per ciascun Gran Premio. Dopo prove libere e qualifiche venerdì, la prima gara prenderà il via alle 10:35 di sabato, seguita dalla seconda alle 16:45 mentre l’ultima inizierà domenica alle 12:05. La mescola P Zero White hard è quella scelta per il fine settimana di Barcellona: una nomination uguale a quella delle ultime due gare disputate su questo tracciato. Quest’anno, con l’introduzione di una terza gara, ciascun pilota ha a disposizione un set di slick in più (cinque set anzichè quattro).
“Nel 2020 la strategia di gara a Barcellona è stata influenzata principalmente dalle elevate temperature asfalto – le parole di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Quest’anno, con il ritorno in calendario in una data primaverile, le temperature dovrebbero essere inferiori ma saranno comunque un fattore chiave della strategia. Le modifiche al profilo in Curva 10 aggiungono una nuova sfida che potrebbe influire sul modo in cui i piloti affrontano il giro. In passato abbiamo visto che l’aspetto tattico è uno dei fattori che fanno davvero la differenza su questo tracciato e dovrebbe essere così anche in questo fine settimana”.
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Ruolo chiave della Hard C1 nel Gp del Portogallo

PORTIMAO (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto il Gran Premio del Portogallo con mezzo minuto di vantaggio sul diretto inseguitore effettuando una strategia ad una sosta: partito dalla seconda casella in griglia, è passato da P Zero Yellow medium a P Zero White hard al 37° giro. Max Verstappen (Red Bull) e Valtteri Bottas (Mercedes), rispettivamente secondo e terzo sul traguardo, avrebbero adottato la stessa strategia di Hamilton se non si fossero fermati a fine gara per montare pneumatici P Zero Red soft nel tentativo di ottenere il punto in più in campionato per il giro più veloce, obiettivo poi raggiunto da Bottas perchè l’ultimo giro di Verstappen è stato cancellato per una violazione dei limiti di pista. Solo un altro pilota si è fermato due volte: Nikita Mazepin della Haas, che ha utilizzato tutte e tre le mescole. Sergio Perez della Red Bull, partito e arrivato in quarta posizione, ha seguito una strategia insolita passando dalla medium alla P Zero Red soft a soli 15 giri dalla fine. Il pilota ad aver ottenuto il miglior piazzamento tra quelli partiti con pneumatici soft è stato Lando Norris della McLaren, che ha concluso quinto con una strategia soft-medium dopo essere partito dalla settima casella in griglia. Le temperature sono state più calde rispetto ai giorni precedenti, con un picco di 22 gradi aria e 40 gradi asfalto. Per quanto riguarda il comportamento delle gomme, la Hard C1 è stata protagonista della gara ed utilizzata dalla maggior parte dei piloti per il secondo stint. Con temperature più alte rispetto ai giorni scorsi ha fornito una perfetta resistenza alle sollecitazioni della pista mostrando un’ottima velocità. La Medium C2 ha mostrato un’ottima velocità unita a durata, con Hamilton che ha stabilito i giri più veloci su questa mescola poco prima del suo pit stop. Daniel Ricciardo (McLaren) ha completato un lungo stint iniziale con questi pneumatici per finire a punti dopo essere partito dalla 16esima posizione in griglia, mentre Sergio Perez della Red Bull ha sfruttato ancora di più con il set di medium con cui è partito restando in testa alla corsa fino al 51° giro. I pneumatici medium che ha usato avevano già completato anche sei giri in qualifica. La Soft C2 è stata utilizzata da sette piloti per iniziare la gara, tra cui cinque dei primi 10 in griglia. Lance Stroll (Aston Martin) l’ha usata per quasi due terzi di gara, nonostante le temperature odierne più elevate abbiano favorito le mescole più dure. A riprova del fatto che fosse comunque il pneumatico più veloce, è stato utilizzato da Bottas per fare il miglior giro di gara sul finale. “Le temperature più calde hanno portato ad un aumento dell’usura delle mescole più morbide rispetto ai giorni precedenti, il che significa che i piloti hanno dovuto gestire al meglio i pneumatici – l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Questo, unito all’evoluzione della pista che ha offerto un pò più di grip rispetto ai giorni scorsi, ha accresciuto il ruolo della mescola dura. Tutte e tre le mescole si sono distinte per motivi diversi. La hard ha giocato un ruolo chiave questo pomeriggio in queste condizioni, motivo per cui è stata utilizzata dalla maggior parte dei piloti per lo stint finale, incluso Lewis Hamilton, che ha corso una gara perfetta. La soft, sebbene sia stata la meno utilizzata in gara e, come previsto, principalmente per brevi stint iniziali, è stata anche utilizzata per quasi 40 giri da Lance Stroll, mentre Sergio Perez ha completato un lunghissimo stint sulla medium come parte di una strategia insolita ma efficace”.
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Isola “Prestazioni dei pneumatici oltre le attese”

PORTIMAO (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – “Qui in Portogallo abbiamo visto due sessioni di prove libere abbastanza lineari e senza grandi sorprese, a parte la presenza di un pò di vento nel pomeriggio che ha influenzato leggermente i tempi rendendo la pista più lenta”. Così Mario Isola, Responsabile F1 e Car Racing di Pirelli, al termine del venerdì di libere del Gp del Portogallo. “Le prestazioni dei pneumatici hanno superato le aspettative, c’è stato solo un pò di graining sull’anteriore sinistro per le mescole più morbide al mattino su pista ancora ‘verdè che è poi migliorato nelle condizioni più calde del pomeriggio – spiega Isola – La superficie della pista è ancora liscia e questo rende a volte difficile per i piloti trovare il giusto livello di grip. Visto il tempo necessario per un pit-stop, domenica prevediamo una gara ad una sosta per la maggior parte dei piloti con tutte e tre le mescole che potrebbero svolgere un ruolo importante: ecco perchè sono state tutte molto utilizzate nella giornata di oggi”.
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Pirelli fa debuttare in Portogallo la mescola più dura

PORTIMAO (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – Dopo due gare consecutive in Bahrain e Italia con la stessa nomination (C2, C3 e C4), Pirelli per il Gran Premio del Portogallo ha scelto C1, C2 e C3 quali rispettivamente P Zero White hard, P Zero Yellow medium e P Zero Red soft. Si tratta della stessa nomination del 2020, scelta per affrontare al meglio le caratteristiche tecniche del tracciato portoghese, al rientro in calendario dopo la conferma di qualche settimana fa e a pochi mesi di distanza dal suo debutto in Formula 1, lo scorso ottobre. Nel 2020, l’allocazione dei set di pneumatici per Portimao (e Istanbul Park) era diversa rispetto alle altre gare in calendario, con un set in più di hard e uno in meno di soft. Quest’anno, invece, l’allocazione è uguale a quella delle altre gare; 8 set di soft, 3 di medium e 2 di hard.
Le temperature in questo periodo dell’anno possono essere miti, con temperature asfalto superiori ai 20 gradi centigradi soprattutto nella zona dov’è situato il circuito. Nel 2020, le temperature erano piuttosto basse, con pioggia leggera.
Inaugurato nel 2008, Portimao ha alcuni tratti ‘old school’ e presenta un layout piuttosto impegnativo con un saliscendi continuo. La sede stradale è piuttosto ampia e può favorire i sorpassi.

Il layout presenta un mix interessante di curve – così come un lungo rettilineo – e impegna tutte le componenti della monoposto, con importanti carichi laterali e longitudinali sui pneumatici, oltre a frenate brusche. Il debutto di Portimao nel calendario F1 è avvenuto solo nel 2020, ma in passato il tracciato è stato utilizzato per i test. Una delle curve più impegnative è verso destra, con due punti di corda, simile alle Acque Minerali di Imola. La maggior parte delle curve è cieca: un fattore che aggiunge difficoltà al tracciato. Anche se la pista è stata interamente riasfaltata poco prima della gara nel 2020, presenta un livello di grip piuttosto basso. Quest’anno la situazione dovrebbe essere migliore.
Lo scorso anno, Lewis Hamilton (Mercedes) ha vinto con una strategia medium-hard, ottenendo un nuovo record di 92 vittorie in carriera. I livelli di usura e degrado sono stati abbastanza bassi tanto da consentire a Esteban Ocon di completare 53 giri su medium.

“La gestione dei pneumatici e far lavorare le tre mescole più dure della gamma all’interno della corretta finestra d’utilizzo sono stati due punti focali della gara a Portimao nel 2020 – l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Quest’anno la situazione potrebbe essere completamente diversa, con un’evoluzione del tracciato e condizioni meteo differenti rispetto allo scorso ottobre. Nelle prime due gare, le prestazioni dei pneumatici in costruzione 2021 sono state molto buone, e in Portogallo debutterà la mescola più dura tra quelle disponibili. C1, C2 e C3 sono state nominate per far fronte alle sfide imposte da questo tracciato sui pneumatici, e che potrebbero essere amplificate dal caldo. Nel 2020 sono state utilizzate tutte e tre le mescole, con un’ampia varietà di strategie. Le temperature erano fresche e c’era vento, con pioggia leggera a intermittenza, quindi le condizioni del tracciato cambiavano da sessione a sessione. Il nuovo asfalto ha generato bassi livelli di aderenza, mentre in termini di prestazioni dei pneumatici, warm-up e graining sono stati due fattori chiave”.
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Gp Emilia Romagna, Isola “Gara divisa in due dalla bandiera rossa”

IMOLA (ITALPRESS) – “La bandiera rossa ha diviso la gara in due parti distinte a seguito di un incidente che ha sottolineato le insidie di Imola, circuito reso ancora più difficile dal tempo incerto e dalle basse temperature. Dal momento che i pneumatici intermedi e full wet durante il fine settimana non erano ancora mai stati utilizzati, i team hanno dovuto calcolare i punti di crossover durante la gara, ma ne è emerso un dato molto chiaro, con Verstappen e Red Bull che hanno fatto un pit-stop molto veloce per restare davanti a Lewis Hamilton. Alla ripartenza della corsa dopo la bandiera rossa, la maggior parte dei piloti ha utilizzato pneumatici medium che hanno garantito un buon equilibrio tra prestazioni e durata per tutta la seconda parte di gara che è stata asciutta”. Questa l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli, dopo il Gp Emilia Romagna, disputato sul circuito di Imola e vinto da Verstappen. “Tuttavia non sono mancati alcuni dei piloti nelle prime posizioni – tra cui Norris sul podio – che alla ripartenza hanno preferito utilizzare la soft. Anche quest’ultima mescola si è comportata molto bene nell’ultima parte di questa bellissima gara di cui abbiamo avuto l’onore di essere il title sponsor”.
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