YAS MARINA (EMIRATI ARABI) (ITALPRESS) – Come già accaduto nelle prime due sessioni di libere del 27 novembre scorso in Bahrain, anche venerdì ad Abu Dhabi i piloti potranno provare i pneumatici Pirelli nella specifica 2021, deliberata dopo i test svolti nelle FP2 a Portimão il 23 ottobre scorso e omologata dalla FIA l’1 novembre. Rispetto al Bahrain, dove i piloti hanno avuto a disposizione 2 set in mescola C3, ad Abu Dhabi verrà fornito un solo set per monoposto in mescola C4 da utilizzare esclusivamente in FP2 e per un minimo di 8 giri cronometrati. L’obiettivo del test è quello di permettere a team e piloti di raccogliere informazioni utili in ottica 2021. La nuova specifica per il prossimo anno è stata sviluppata e realizzata per far fronte alla sempre crescente evoluzione delle monoposto attuali e ai carichi previsti per l’anno prossimo. Al fine di consentire un’ottimale raccolta dati, Pirelli ha lasciato ai team la libertà di definire i run plan pur avendo suggerito di utilizzare pressioni ridotte, pari a 21,5 psi per l’anteriore e 19,5 psi per il posteriore (rispettivamente 1,5 psi e 0,5 psi più basse della specifica 2020) e di modificare il setup up delle monoposto per far lavorare al meglio la nuova struttura e compensare fenomeni quali il sottosterzo.
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Ad Abu Dhabi nuovi test su pneumatici 2021
Venerdì ad Abu Dhabi i team proveranno i pneumatici 2021
YAS MARINA (EMIRATI ARABI) (ITALPRESS) – Il Gran Premio di Abu Dhabi chiude una stagione diversa dal solito, iniziata in ritardo e piena di novità per la Formula Uno. A disposizione dei piloti Pirelli ha scelto le mescole C3, C4 e C5 quali rispettivamente P Zero White hard, Yellow medium e Red soft. Si tratta della stessa nomination del 2019 per la gara serale che quest’anno si disputa un paio di settimane dopo rispetto alla passata stagione. L’asfalto è molto liscio e la severità del tracciato è media: questi fattori rendono le tre mescole più morbide della gamma P Zero le più adatte per il circuito di Yas Marina. Così come al Gran Premio del Bahrain, venerdì ad Abu Dhabi i team proveranno i pneumatici 2021. Ciascun pilota avrà a disposizione un solo set in mescola C4 (in Bahrain erano due set di C3), da testare durante FP2, per un minimo di 8 giri cronometrati. Questo set è in aggiunta all’allocazione standard prevista per questo weekend, con 2 set di hard, 3 di medium e 8 di hard a disposizione di ogni pilota. Yas Marina ospiterà anche i test post-season, in programma martedì 15 dicembre, dedicati principalmente ai piloti che hanno preso parte a meno di due gare (tranne alcune eccezioni di rilievo). Nei test verranno usati i pneumatici 2020. Yas Marina presenta un’ampia varietà di curve diverse che rendono il tracciato un buon test per monoposto e pneumatici. I team dispongono già di molti dati su questa pista, grazie alle gare e ai test precedenti, il che facilita la ricerca del set-up ottimale. Il Gran Premio partirà alle 17 locali e le temperature asfalto si abbasseranno rapidamente nel corso della serata: un elemento che potrebbe influire sul comportamento dei pneumatici. FP1 e FP3, invece, si disputeranno durante la giornata. Lo scorso anno Lewis Hamilton (Mercedes) e Max Verstappen (Red Bull) sono arrivati primo e secondo con una strategia a una sosta medium-hard, mentre le prestazioni extra date dalla mescola soft nell’ultimo stint hanno consentito a Charles Leclerc (Ferrari) di chiudere terzo. Solo sei piloti si fermarono due volte, mentre la maggior parte scelse un solo pit stop. Non ci saranno gare collaterali durante tutto il fine settimana: ciò influirà sull’evoluzione del tracciato che di conseguenza sarà poco gommato. “I team conoscono molto bene il tracciato di Yas Marina, e ciò dovrebbe consentire loro di trarre il massimo delle prestazioni nella sfida finale – prevede Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Lo scorso anno, Hamilton ha demolito il precedente record del tracciato che durava dieci anni: sarà interessante vedere se anche questo fine settimana vedremo un nuovo primato. Una particolare attenzione sarà quella dedicata ai test: in FP2, tutti i team proveranno le specifiche 2021 in mescola C4, così come già avvenuto due settimane fa in Bahrain, mentre i post-season test si disputeranno martedì 15. Il test sui pneumatici 2021 dovrebbe consentire ai team di ottenere dati molto utili, mentre quello post-season potrebbe aiutare i piloti a familiarizzare con le monoposto in vista di una stagione 2021 che speriamo possa svolgersi regolarmente”.
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Gp Sakhir, Isola “Molto efficace la strategia di Perez”
SAKHIR (BAHRAIN) (ITALPRESS) – Sergio Perez su Racing Point ha vinto la sua prima gara in Formula 1 utilizzando tutte e tre le mescole in un Gran Premio del Sakhir ricco di colpi di scena. Perez ha effettuato la prima sosta al primo giro, obbligato da una collisione con Leclerc, passando da pneumatici Red Soft a Yellow medium per poi completare lo stint finale più breve con pneumatici White hard. La safety car al primo giro ha avuto l’effetto di rallentare il ritmo in un momento cruciale della gara, con le monoposto piene di carburante. Questo ha allungato la finestra del pit stop favorendo i piloti con pneumatici soft. Perez è stato l’unico pilota a rientrare ai box, mentre il suo compagno di squadra Lance Stroll ha completato lo stint di apertura più lungo (42 giri) con pneumatici soft. La Mercedes ha commesso un errore nel corso di un doppio pit-stop al 62° giro quando i suoi piloti erano primo e secondo. George Russell ha dovuto ripetere immediatamente la sosta perché sulla sua monoposto sono stati montati dei pneumatici anteriori sbagliati. Valtteri Bottas ha effettuato una lunga sosta inutile dovendo poi rimontare il set originale di hard che stava già utilizzando. A 9 giri dalla fine Russell ha dovuto affrontare un quarto pit stop a causa di una foratura lenta al pneumatico posteriore sinistro. C’è stata un’ampia varietà di strategie a una, due e tre soste. Esteban Ocon della Renault e Lance Stroll (Racing Point) sono stati gli unici due piloti a fermarsi una sola volta.
Per quanto riguarda il comportamento delle gomme, la Hard C2 ha svolto un ruolo chiave in gara per consentire un’unica sosta: la strategia che la Mercedes aveva scelto inizialmente. La sua durata ha permesso a questa mescola di affrontare agevolmente alcuni lunghi stint, se necessario, come dimostrato da Esteban Ocon della Renault che ha fatto un solo pit-stop (da medium a hard). Otto piloti hanno scelto di partire con pneumatici Yellow Medium C3, utilizzati poi da Lance Stroll (Racing Point) per un secondo stint particolarmente lungo come parte di una strategia ad una sola sosta. Anche il suo compagno di squadra Perez ha scelto questa mescola per uno stint centrale di ben 46 giri. I Soft C4 sono stati invece utilizzati con buoni risultati da molti dei piloti nel primo stint, in particolare da Carlos Sainz sulla McLaren, che è riuscito a rimontare in poco tempo fino al secondo posto. Russell ha montato questi pneumatici per un breve stint finale e anche alcuni piloti non tra i primi 10 hanno scelto questa mescola al via. Nella sprint race di F2 tutti i piloti sono partiti con pneumatici White Hard ad eccezione di Artem Markelov della HWA. Jehan Daruvala (Carlin) ha ottenuto la sua prima vittoria, in una gara in cui la gestione della temperatura dei pneumatici posteriori è stata fondamentale e in cui le condizioni sono state simili a ieri ma con sabbia e folate di vento che hanno rappresentato un’ulteriore sfida. Il campionato si è deciso all’ultima gara, con Mick Schumacher della Prema che ha tirato troppo una staccata all’inizio della gara spiattellando il pneumatico anteriore destro, cosa che in seguito lo ha costretto a rientrare ai box per montare un set di Red Soft scivolando in fondo al gruppo. Il suo rivale per il titolo iridato, Calum Ilott (UNI-Virtuosi) – che ha siglato il giro più veloce in gara – avrebbe dovuto terminare tra i primi due per vincere il Campionato, è risalito fino al terzo posto ma poi ha perso posizioni quando ha iniziato ad avere meno grip, avendo sfruttato fino alla fine i suoi pneumatici Hard per recuperare più terreno possibile mentre battagliava con Schumacher per la posizione. “La terza safety car ha ribaltato le sorti della gara al 62° giro, con un po’ di confusione in corsia box ai danni di Mercedes, che fino a quel momento guidava la corsa con i suoi piloti primo e secondo – l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Le condizioni piuttosto fresche hanno probabilmente ridotto il degrado di tutte le mescole, in particolare di quella morbida C4, con conseguente allungamento dello stint di apertura e rendendo possibile una sola sosta: soprattutto per chi partiva con pneumatici medium. Molto efficace è stata però anche la strategia a due soste, come ha dimostrato lo stesso Perez che aveva a disposizione solo 1 set di medium e 1 di hard ed ha quindi utilizzato tutte e tre le mescole per ottenere una vittoria spettacolare dopo una grande rimonta. Con la strategia fortemente influenzata dalle safety car, abbiamo assistito a un eccezionale finale sprint di 20 giri. Congratulazioni a Mick Schumacher per aver vinto il titolo di Formula 2 mantenendo viva la tradizione dei campioni di F2 che sono poi passati a correre in Formula 1. La F2 si è rivelata un eccellente campo di allenamento per la categoria superiore, anche per quanto riguarda la gestione dei pneumatici. Abbiamo assistito spesso a gare avvincenti e combattute, come si è visto anche oggi. In una cerimonia a fine gara, siamo stati anche lieti di premiare, in base ai risultati della votazione dei media, Yuki Tsunoda come F2 Driver of the Year, e consegnare un assegno del valore di € 300.000 al campione della F3 Oscar Piastri a supporto del suo passaggio in F2 il prossimo anno”.
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Isola “Strategia a 2 soste dovrebbe essere la più veloce”
“È stata una sessione di qualifiche molto combattuta a causa del giro di pista molto breve, con il traffico che ha rappresentato un problema con le vetture così vicine tra loro. Trovare uno spazio è stato fondamentale e tutte e tre le sessioni di qualifica sono state combattute fino all’ultimo, il che dovrebbe permettere di assistere domani a una gara emozionante”. Questa l’analisi del responsabile F1 e Car Racing Pirelli, Mario Isola, dopo le qualifiche del Gp di Sakhir. “Le due Mercedes partiranno dalla prima fila e saranno le uniche nella top 10 al via su Yellow medium, quindi sarà affascinante vedere se riusciranno a trasformarlo in un vantaggio per il Gran Premio, soprattutto all’inizio con così tante vetture intorno a loro su pneumatici soft più performanti. Tutte e tre le mescole si sono comportate bene e la strategia a due soste dovrebbe essere la più veloce per domani”, ha aggiunto Isola che poi analizza anche quanto accaduto in Formula 2.
“Si è assistito a una bella battaglia a livello strategico per quanto riguarda la scelta dei pneumatici: entrambi gli aspiranti al titolo iridato si sono qualificati più indietro di quanto si aspettassero ma hanno preso decisioni tattiche opposte per risolvere il problema – ha spiegato Isola -. Di conseguenza, il campionato si deciderà nell’ultima gara, finale degno della competizione serrata che abbiamo visto in F2 tutto l’anno. Congratulazioni a Prema per aver vinto il titolo per Team”.
Tornando alla F.1 La strategia a due soste più ottimale dovrebbe essere quella che prevede due stint da 26 giri ciascuno su P Zero Yellow medium, più uno stint (che potrebbe essere quello centrale) da 35 giri su P Zero White hard. In alternativa, un’altra strategia a due soste potrebbe essere quella con uno stint di 21 giri con P Zero Red soft e poi due stint di 33 giri ciascuno su hard. Molto vicina a questa è la terza strategia possibile: 25 giri su medium e due stint da 31 giri ciascuno su hard. Quella invece più lenta prevede l’utilizzo di tutte e tre le mescole: 23 giri su soft, 27 giri su medium e 37 giri su hard.
Per ogni strategia è valida qualsiasi permutazione possibile: i due piloti Mercedes partiranno su pneumatici medium, con diverse opzioni disponibili a seconda dei livelli effettivi di degrado che incontreranno durante la gara, con temperature asfalto che potrebbero scendere nel corso della serata.
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Isola “Ridotto il divario tra le mescole”
ROMA (ITALPRESS) – “Con un giro così corto e i piloti tutti molto vicini, i distacchi sono meno significativi rispetto al solito: di conseguenza, anche il divario tra le tre mescole è ridotto”. Questo il commento di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing di Pirelli, al termine delle prime due sessioni di prove libere del Gran Premio di Sakhir. “Dato che questo layout rappresenta in effetti una novità, oggi per i team era particolarmente importante raccogliere quanti più dati possibili, per confrontare le prestazioni di tutte e tre le mescole e formulare la strategia ottimale – sottolinea Isola – Abbiamo visto dei livelli di degrado inferiori rispetto allo scorso fine settimana qui in Bahrain. Di conseguenza, la mescola C4 soft può essere utilizzata maggiormente rispetto a quanto fatto lo scorso weekend, su un tracciato più lungo. In Formula 2 la nomination è cambiata, con la mescola soft scelta insieme alla hard. La differenza di velocità e durabilità tra queste due mescole influirà pesantemente sulla strategia di gara. Come abbiamo visto oggi, il traffico è da considerarsi a tutti gli effetti un problema – conclude Isola – e potrà incidere sulla qualifica di domani”.
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Isola “Sollevati per Grosjean, strategia Hamilton perfetta”
“Innanzitutto siamo sollevati che Romain Grosjean non abbia riportato ferite gravi dopo lo spaventoso incidente al giro 1. Ciò sottolinea il ruolo fondamentale degli standard attuali di sicurezza e di fronte a questo, tutto il resto ha sicuramente minor importanza”. Inizia da qui l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 and Car Racing, sul Gran Premio del Bahrain vinto da Lewis Hamilton ma caratterizzato dal terribile incidente di Grosjean. “Per quel che riguarda la gara – riprende Isola -, le strategie sono state ovviamente influenzate dalle lunghe interruzioni e dal ritardo. Abbiamo visto una prestazione molto valida della soft, più di quanto ci aspettavamo, come mostrato da Carlos Sainz subito dopo la ripartenza, mentre si sarebbero potuti estendere gli stint su medium. Ciò è stato dimostrato da Lewis Hamilton, autore di due stint lunghi su medium prima di finire la gara su hard. Durante tutto il gran premio si è vista un’ampia varietà di strategie: ad esempio Gasly si è fermato due volte per montare pneumatici hard, chiudendo 6°”.
“In Formula 2, la gestione dei pneumatici è stata cruciale, con la medium che ha giocato un ruolo chiave per alcuni piloti. Deletraz è stato l’unico a partire su questa mescola, scegliendo la hard per il finale di gara: una tattica che ha lavorato alla perfezione, dando vita a una splendida rimonta tipica delle gare di Formula 2”, ha concluso Isola.
Hamilton ha vinto la gara dopo essere partito dalla pole con una strategia a due soste, mantenendo alla ripartenza gli stessi pneumatici P Zero Yellow medium che aveva al via, per poi passare nuovamente su medium usate dopo 19 giri e terminando con uno stint di 22 giri su P Zero White hard. La gara si è conclusa in regime di safety car. Max Verstappen (Red Bull), 2° al traguardo, ha adottato una strategia diversa, utilizzando pneumatici nuovi White hard per due stint centrali prima di finire la gara con medium usate. È stato l’unico pilota – a parte Kevin Magnussen su Haas – che ha effettuato quattro pit stop. Le tre mescole nominate per quest’anno erano uno step più morbide rispetto a quelle viste in Bahrain lo scorso anno, cosa che ha generato un numero di pit stop maggiore del solito.
Questo nel dettaglio il comportamento delle gomme:
HARD C2: Utilizzati da tutti – tranne sei – nello stint finale, mostrando sia un ottimo passo che costanza sull’asfalto abrasivo del Bahrain. Gasly ha usato due set di hard per tutta la gara dopo il primo pit al giro 1, per poi terminare al sesto posto.
MEDIUM C3: È stata la mescola protagonista della giornata. Scelti dalla maggior parte dei piloti (i primi 10 in griglia hanno superato il Q2 con questa mescola) per lo stint iniziale, con un buon equilibrio tra prestazioni e durata. Sono stati usati da Hamilton per più di metà della gara, con Verstappen che ha montato un set di medium a 11 giri dalla fine, ottenendo il punto extra grazie al giro veloce di gara.
SOFT C4: Carlos Sainz (McLaren) è stato l’unico pilota a scegliere la Red soft al via, poi seguito anche da Daniil Kvyat su AlphaTauri per la seconda partenza. Questa mescola si è comportata bene in condizioni fresche, portando Sainz al terzo posto prima della sua prima sosta e alla quinta posizione sul traguardo dopo essere partito dal quindicesimo posto in griglia.
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Strategia a due soste la più veloce per il Gp del Bahrain
Visto l’asfalto di granito particolarmente abrasivo a Sakhir e una scelta mescole più morbida rispetto allo scorso anno, una strategia a due soste sembra destinata a essere quella più veloce per affrontare i 57 giri del Gran Premio del Bahrain. In particolare quella con uno stint su P Zero Yellow medium per 21 giri (che sarà il primo per la top 10 in griglia), più due stint su P Zero Red soft da 18 giri ciascuno. La seconda tattica a due soste vede due stint da 21 giri ciascuno su medium e soft per 15 giri. La strategia a una sosta medium (per 27 giri) – hard (per 30 giri) è più lenta.
Infine, c’è l’alternativa a due soste più lenta: due stint su medium da 18 giri e uno stint su White hard da 21 giri (probabilmente lo stint centrale). Una tattica a tre soste è da escludere, a causa dei secondi che si perderebbero in pit lane. Tutti i primi 10 piloti al via hanno superato il Q2 su pneumatici P Zero Yellow medium e quindi partiranno con questa mescola che dovrebbe essere in grado di affrontare i livelli elevati di usura tipici di Sakhir consentendo ai piloti di fare un primo stint più lungo. Come di consueto, chi partirà dalla undicesima posizione in poi potrà scegliere liberamente la mescola con cui prendere il via. Lewis Hamilton su Mercedes ha stabilito un nuovo record del tracciato per ben due volte nelle qualifiche: durante il Q2 con P Zero Yellow medium e poi ancora con P Zero Red soft in Q3 ottenendo la pole position. Sia la temperatura ambiente che quella asfalto erano di 27° a metà sessione: relativamente fresche per il Bahrain rispetto agli anni precedenti, quando la gara si svolgeva nella prima parte di stagione.
“Le strategie per la gara sono iniziate già in Q2, con quasi tutti i piloti su pneumatici medium, prima della bandiera rossa a nove minuti dal termine che ha lasciato il tempo per un solo giro lanciato – commenta Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – I primi 10 piloti partiranno tutto su Yellow medium, una scelta che gli consentirà diverse opzioni per il secondo stint. Nelle qualifiche, abbiamo visto che il divario tra soft e medium è molto ravvicinato, tuttavia la medium è più facile da gestire in termini di surriscaldamento al posteriore, motivo per cui è stata scelta in Q2. Hamilton è riuscito a migliorare il precedente record del tracciato ben due volte su due diverse mescole: un dato che conferma il continuo miglioramento delle performance delle Formula 1 attuali”.
Ma oggi si è disputata anche la Feature Race di F.2 e la strategia è stata un punto chiave: il poleman della UNI-Virtuosi Callum Ilott e il vincitore di gara Felipe Drugovich (MP Motorsport) sono partiti primo e secondo con pneumatici medium, mentre la maggior parte degli altri ha iniziato la gara su hard. Drugovich ha superato Ilott alla prima curva ed è riuscito a fare tre giri in più del suo rivale prima di fermarsi per montare le hard al 15° giro dei 32 previsti. Ilott è stato comunque in grado di superarlo per passare in testa nel giro di uscita di Drugovich dai box, ma una volta entrati in temperatura, i pneumatici hard nuovi hanno consentito al pilota brasiliano di sorpassare Ilott nuovamente a 13 giri dalla fine. Il secondo posto finale per Ilott gli ha comunque permesso di avvicinarsi ulteriormente a Mick Schumacher della Prema (4^ al traguardo) in campionato. Yuki Tsunoda (Carlin) è stato un altro grande protagonista della gara, rimontando dal 22esimo posto in griglia al sesto finale con una strategia hard-medium e un primo stint relativamente lungo. “Un’altra gara molto strategica, con numerosi sorpassi che mantengono viva la sfida per titolo”, il pensiero di Isola.
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F.1 in Bahrain, doppio appuntamento sul circuito di Sakhir
La Formula Uno torna in pista nel weekend a Sakhir, in Bahrain, per il primo di due appuntamenti consecutivi. Pirelli ha scelto come mescole P Zero White hard C2, P Zero Yellow medium C3 e P Zero Red soft C4, una nomination più morbida di uno step rispetto al 2019, quando la maggior parte dei piloti scelse una strategia a due soste usando solamente le due mescole più morbide ed escludendo la C1, ritenuta troppo dura. Di conseguenza, C2, C3 e C4 dovrebbero quindi essere tutte considerate nella formulazione della tattica in gara.
Domenica si disputerà nel tardo pomeriggio il Gran Premio del Bahrain, sul consueto layout del Bahrain International Circuit. Il 6 dicembre, invece, il Gran Premio di Sakhir si correrà in notturna su un tracciato ovale esterno che presenta solo 11 curve. Dalle simulazioni, il tempo sul giro dovrebbe essere inferiore al minuto. I giri previsti sono 87: un vero record nella stagione 2020. I pneumatici saranno quindi sottoposti a diverse sfide nei prossimi due weekend: da una parte uno degli asfalti più abrasivi dell’anno, dall’altra le velocità medie più elevate di tutta la stagione (al Gran Premio di Sakhir). E per Pirelli C2, C3 e C4 sono le mescole più indicate per coprire tutte le esigenze imposte dai due tracciati.
Durante il primo fine settimana, quello del Gran Premio del Bahrain, ciascun pilota avrà a disposizione due set in mescola C3 della specifica 2021 da provare al venerdì, oltre all’allocazione standard per il fine settimana (due set di hard, tre di medium e otto di soft). Anche durante le seconde libere del Gran Premio di Abu Dhabi, i piloti avranno a disposizione un set in mescola C4 della specifica per il prossimo anno.
È la prima volta che il Gran Premio del Bahrain si disputa così avanti nel calendario, ma le temperature dovrebbero essere in linea con quelle di inizio anno. Di conseguenza, i dati raccolti nelle gare degli anni scorsi dovrebbero essere rilevanti. Un rischio presente tutto l’anno in Bahrain è quello della sabbia proveniente dal deserto che potrebbe sporcare l’asfalto e ridurre il grip. L’approccio alle due gare sarà parecchio diverso. Due delle tre sessioni di prove libere al Gran Premio del Bahrain si disputeranno durante la giornata con temperature piuttosto elevate, quindi non saranno particolarmente rappresentative per qualifiche e gara. Lo stesso avviene per il Gran Premio di Sakhir: un circuito che rappresenta una novità assoluta anche in termini di layout, sul quale i Team lavoreranno al massimo in ogni sessione per ottenere quanti più dati possibili. In pista anche la F2, che chiuderà la stagione con due Gp in Bahrain.
I pneumatici P Zero White hard sono stati nominati per entrambi i weekend: nel primo, la seconda mescola a disposizione sarà P Zero Yellow medium, nel secondo weekend sarà P Zero Red soft. Questa scelta darà a team e piloti un’altra variante, oltre al cambiamento di layout del tracciato. A marzo, i piloti Formula 2 hanno provato in Bahrain i pneumatici da 18″ introdotti per la prima volta in questa stagione: il circuito ospiterà un altro test collettivo dopo la seconda gara. “In questi due weekend consecutivi in Bahrain potremo sperimentare qualcosa di completamente diverso – le parole di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – La sfida più interessante sarà forse rappresentata dal Gran Premio di Sakhir, dato che il tracciato è completamente diverso rispetto a tutti quelli dove abbiamo corso finora, anche se metà layout è in comune con quello tradizionale. Sebbene vi siano già alcuni dati disponibili dalle simulazioni, dovremo attendere quelli reali per comprendere realmente i livelli di usura e degrado dei pneumatici, e quindi la strategia. Inoltre, quest’anno la nomination è più morbida di uno step rispetto allo scorso anno, con maggiori opportunità in termini di strategie. Durante il primo fine settimana, il venerdì tutti i piloti proveranno i pneumatici 2021 in mescola C3, con un vero e proprio ‘assaggio’ della specifica 2021. Torna in pista anche la Formula 2, con due diverse nomination in due weekend consecutivi nei quali si deciderà il titolo 2020”.
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