“La safety car ha dettato la strategia per la maggior parte dei piloti oggi, spingendoli verso uno stint finale più lungo di quanto ci si aspettasse con pneumatico hard. Per questo hanno dovuto gestire con attenzione questa mescola in particolare verso la fine della gara, su una pista notoriamente impegnativa. Tuttavia, lo hanno fatto tutti perfettamente e alcuni piloti hanno anche scelto un approccio strategico diverso”. Lo ha dichiarato Mario Isola, responsabile F.1 e Car Racing di Pirelli, al termine del Gp del Belgio vinto da Hamilton su Bottas e Verstappen. “Pierre Gasly ha mostrato un ottimo passo con la sua strategia hard-medium ad una sosta e abbiamo anche visto Sergio Perez scegliere di non fermarsi con la safety car e provare qualcosa di diverso. Tutte e tre le mescole nominate hanno giocato un ruolo importante oggi e si sono adattate bene alle condizioni di Spa, una delle prove più impegnative di tutto l’anno per i pneumatici”.
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Gp Belgio, Isola “Strategia dettata da safety car”
GP Belgio. Isola “Team pianificheranno attentamente le strategie”
SPA-FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – Per i 44 giri del Gran Premio del Belgio la strategia ottimale è sulla carta quella ad una sosta, ma come al solito la tattica in Belgio sarà fortemente influenzata dal tempo. A parte la possibilità di pioggia, data all’80%, anche le temperature ambiente e della pista avranno un ruolo. La strategia teoricamente più veloce è partire con il pneumatico soft per 18 giri e poi completare la gara con la medium. Anche l’esatto contrario può funzionare. La seconda più veloce è sempre ad una sosta, con primo stint su soft per 16 giri, poi hard per 28 giri, ma è possibile anche una strategia a due soste: partenza su soft per 14 giri, poi medium per 16 giri, poi ancora soft per 14 giri. La più lenta è sempre ad una sosta ma con partenza su medium per 20 giri e poi hard per 24 giri, ma tutte le strategie sopra elencate sono in realtà abbastanza simili, quindi la scelta migliore dipenderà dalle circostanze individuali di gara.
“Ci sono state solo poche gocce di pioggia nella primissima mattinata, e su pneumatici P Zero Red soft – uno step più morbidi rispetto alla mescola più morbida che abbiamo portato a Spa lo scorso anno – Lewis Hamilton ha battuto il record di tutti i tempi sul giro di Spa per ben quattro volte durante le qualifiche, di cui una volta con pneumatico medium” analizza Mario Isola, Responsabile F.1 di Pirelli. “Il fatto che i primi sette in griglia siano stati tutti più veloci della pole dello scorso anno sottolinea l’impressionante evoluzione delle vetture dallo scorso anno. Abbiamo già visto alcune differenze nelle strategie, con le prime tre vetture in griglia che domani inizieranno la gara con la medium. Questo renderà il primo stint particolarmente interessante: i piloti con medium dovrebbero poter fare più giri, ma i piloti su soft avranno un vantaggio in velocità che potrebbe essere notevole nelle prime fasi” spiega Isola. “I team pianificheranno sempre attentamente le loro strategie, Spa è una gara in cui la tattica spesso deve essere in grado di reagire alle mutevoli circostanze, il che potrebbe essere il caso anche domani con il tempo incerto previsto”.
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GP Belgio, Isola “Lavoro concentrato su valutazione gomme soft”
SPA-FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – Valtteri Bottas su Mercedes è stato il più veloce nella prima sessione di prove libere, ma Red Bull e Max Verstappen nel pomeriggio hanno migliorato di sette decimi il tempo di Bottas nelle FP1. In entrambe le sessioni di prove libere è stata utilizzata la mescola P Zero Red soft per stabilire il miglior tempo. Le temperature sono state fresche tutto il giorno, con qualche goccia di pioggia, anche se non durante le sessioni di Formula 1. Queste condizioni di fresco e umido, tipiche di Spa, dovrebbero permanere per il resto del weekend. Durante le prove libere sono state utilizzate tutte e tre le mescole P Zero e ciascuna di esse può svolgere un ruolo importante nella strategia di gara di domenica. Degne di nota in FP2 le prestazioni di Daniel Ricciardo, secondo con la Renault subito dietro Verstappen, e di Alex Albon, quarto con l’altra Red Bull.
“Con mescole più morbide di uno step rispetto allo scorso anno, il lavoro di oggi si è concentrato principalmente nel valutare le prestazioni della soft, per vedere come potesse inserirsi nella strategia di gara complessiva. Essendo Spa il circuito con il giro più lungo dell’anno, le differenze tra le mescole sono amplificate e la difficoltà di mettere insieme un giro perfetto aumenta” spiega Mario Isola, responsabile F1 di Pirelli. “Le condizioni oggi erano difficili ma abbastanza normali per Spa, con temperature ambiente costantemente sotto i 20 gradi centigradi e una pista resa scivolosa da una leggera pioggia, ma le prestazioni di tutte e tre le mescole sono in linea con le aspettative e queste condizioni climatiche dovrebbero rappresentare quelle previste per il resto del fine settimana. Abbiamo rilevato un gap maggiore tra le mescole soft e medium di quanto avevamo previsto finora, il che avrà chiaramente un effetto domani sulle strategie per la qualifica, rendendo più difficile superare il Q2 con la medium”.
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GP Belgio. Isola “Mescole più morbide di uno step rispetto al 2019”
C2, C3 e C4 sono state scelte da Pirelli quali P Zero White hard, Yellow medium e Red soft per la gara di Spa-Francorchamps. La nomination è di uno step più morbida rispetto al 2019. Lo scorso anno infatti, la scelta dei set disponibili da parte dei piloti si orientò maggiormente verso medium e soft: dei P Zero Red soft alcuni ne selezionarono ben 10 set, con uno solo di hard per tutto il weekend di gara. Una scelta non ripetibile quest’anno, visto che l’allocazione è standard per tutti: ogni pilota ha a disposizione due set di hard, tre set di medium e otto set di soft. “Spa-Francorchamps è un tracciato assolutamente iconico: una pista old-school con continui dislivelli e altre variabili che lo rendono un circuito particolarmente amato dai piloti. Le tre mescole nominate per questa gara sono più morbide di uno step rispetto al 2019, nonostante le monoposto attuali siano considerevolmente più veloci come visto nella maggior parte delle gare finora disputate” spiega Mario Isola, responsabile F.1 di Pirelli. “Questo gran premio è uno dei pochi a non aver subìto variazioni nel calendario, quindi i Team si presenteranno a questa gara con molti dati a loro disposizione, nonostante le condizioni siano sempre molto imprevedibili. Chi sarà più abile a rispondere rapidamente alle circostanze di gara in continuo cambiamento verrà sicuramente premiato. Una differenza rispetto al 2019 è che la 24 Ore di Spa non si è disputata qualche settimana fa, com’è sempre avvenuto. Sarà interessante capire se questo fattore potrà influire in qualche modo sulla pista particolarmente gommata dopo questa gara – nonostante le piogge frequenti. Infine – conclude Isola -, credo che il ricordo di Anthoine Hubert sarà nei pensieri di noi tutti durante questo weekend, a un anno dalla sua tragica scomparsa”.
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Gp Spagna, Isola “Condizioni asfalto estreme, risposta pneumatici ok”
Lewis Hamilton su Mercedes vince il Gran Premio di Spagna partendo dalla pole position, con una strategia a due soste soft-medium-medium. La stessa utilizzata da Max Verstappen, 2° al traguardo. Il pilota Red Bull si è fermato qualche giro prima di Hamilton in entrambe le occasioni. Terza l’altra Mercedes di Valtteri Bottas: partito su soft, si è fermato al giro 23 per montare le medium, poi al giro 48 ha scelto le soft e ha concluso la gara nuovamente su medium dopo l’ultima sosta a due giri dalla fine, ottenendo il punto extra per il giro veloce. Mentre la maggior parte dei piloti si è fermata due volte, alcuni hanno scelto una strategia a una sosta. Tra questi Sergio Perez (Racing Point), 5° al traguardo con una tattica soft-medium, mentre Sebastian Vettel (Ferrari) è partito 11° su medium e ha completato un eccezionale secondo stint su soft, chiudendo 7°. Carlos Sainz (McLaren) è arrivato 6° con una strategia soft-soft-medium, mentre Alex Albon (Red Bull) ha chiuso la gara in ottava posizione, l’unico pilota a usare i pneumatici C1 hard con una tattica soft-hard-medium. Ci sono state sette diverse strategie tra i primi otto piloti al traguardo.
Il tempo totale di gara è stato di circa 10 minuti inferiore rispetto al 2014, il primo anno dell’era turbo ibrida. Questo dato si traduce in una media sul giro di oltre 8 secondi più veloce, indice dello sviluppo continuo con cui i pneumatici sono in grado di tenere il passo. “La gestione dei pneumatici in queste condizioni estreme, con quasi 50° asfalto, è stata una grande sfida, soprattutto su soft – ha dichiarato Mario Isola, responsabile F.1 e Car Racing della Pirelli -. Ciononostante abbiamo visto stint di oltre 30 giri su questa mescola: un dato impressionante che ha portato alcuni piloti su strategie a una sosta che non avevamo previsto. In particolare, Sergio Perez su Racing Point è arrivato 5° con una sosta soft-medium, mentre Sebastian Vettel ha scelto una strategia coraggiosa medium-soft. Con le temperature più elevate mai provate da alcuni piloti e un tracciato particolarmente complesso, i pneumatici hanno saputo rispondere molto bene alla sfida”.
Come si sono comportati i pneumatici:
HARD C1: Scelti solo da Alexander Albon, i pneumatici hard hanno offerto un livello di grip inferiore rispetto alle altre due mescole disponibili.
MEDIUM C2: Una delle due mescole maggiormente utilizzate nella strategia anche su stint molto lunghi. Dopo la gara, Hamilton ha dichiarato di averle considerate per una strategia a una sosta, ma di aver poi scelto una tattica su due soste. Valtteri Bottas ha ottenuto il punto extra per il giro veloce su C2 medium.
SOFT C3: Usata al via dai primi 10 piloti, ha dimostrato di avere prestazioni e durabilità al punto che ha consentito strategie a una sosta.
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Ruolo chiave per soft nelle strategie per il Gp di Spagna
“Le prestazioni dei pneumatici oggi sono state in linea con le nostre aspettative, con i gap tra le mescole che immaginavamo. Il lavoro di oggi si è focalizzato sul comportamento di tutte le mescole, con la soft che è stata provata sia sul giro secco che su long run visto che probabilmente avrà un ruolo chiave nella strategia”. È questa l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli, dopo la prima giornata di libere del Gran Premio di Spagna. “Finora c’è un netto divario prestazionale tra soft e hard, il che rende importante capire come massimizzare la soft, con alcune squadre forse già alla ricerca di una potenziale strategia a due soste con soft, al fine di sfruttarne appieno le potenzialità – aggiunge Isola – L’analisi continuerà fino a domani, ma al momento tutte e tre le mescole sembrano destinate a svolgere un ruolo interessante, come dimostrano i molteplici long run realizzati con ognuna di esse durante le prove libere”.
Oggi, prima che la temperatura dell’asfalto superasse i 50 gradi nel pomeriggio, Valtteri Bottas su Mercedes ha ottenuto il miglior tempo su P Zero Red soft in FP1, migliorando abbondantemente quello realizzato nelle prove libere dello scorso anno. Il compagno di squadra Lewis Hamilton è stato il più veloce in FP2, anche lui utilizzando pneumatici soft, ma non è riuscito a battere il tempo di Bottas della prima sessione. Con i tre pneumatici più duri della gamma P Zero nominati per il primo Gran Premio di Spagna in assoluto che si corre nel mese di agosto, i team si sono concentrati sul comportamento delle tre mescole con temperature elevate, sia sui brevi che sui lunghi stint con diversi quantitativi di carburante. Visto che domani le temperature dovrebbero essere simili a oggi, i team potrebbero valutare la possibilità di superare il Q2 con mescola medium.
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Pirelli Stella Bianca a Silverstone a 70 anni dal debutto
“Stella Bianca” non è solo il nome di un pneumatico, nell’automobilismo si identifica con Pirelli ed è il simbolo dell’epoca d’oro del motorsport. Un passo indietro fino al 1950, anno del primo Campionato Mondiale di Formula 1 e della prima gara a Silverstone, con la vittoria di Giuseppe Farina su Alfa Romeo equipaggiata con Pirelli Stella Bianca. Sono trascorsi 70 anni e Formula 1 ha celebrato questo compleanno nel corso del 70th Anniversary Grand Prix in Gran Bretagna. Le celebrazioni non si sono fermate solo al fine settimana di gara, ma continuano con l’ingresso di Pirelli Stella Bianca nell’esposizione permanente del nuovo Silverstone Experience Museum. Proprio come l’Alfa Romeo guidata da Farina, anche i pneumatici Pirelli erano tra i protagonisti assoluti dei primi anni della Formula 1. Vittorie importanti per la P lunga, conquistate anche con Ferrari e Maserati per un dominio tutto Italiano agli albori della principale competizione mondiale. Alfa Romeo e Pirelli sono le uniche due realtà attualmente presenti in Formula 1 ad aver preso parte a quella prima gara, nel lontano maggio 1950.
Nell’era moderna della Formula 1, P Zero identifica il nome dei pneumatici Pirelli da asciutto, mentre il nome Cinturato contraddistingue quelli da bagnato. Settant’anni dopo aver disputato e vinto la prima gara a Silverstone, Pirelli Stella Bianca torna nella “Casa del motorsport britannico”. Ma oltre a essere stata una delle “stelle” a Silverstone, ancora viaggia su strada. Nel 2018, infatti, è stata presentata una versione stradale di Pirelli Stella Bianca, parte della gamma Pirelli Collezione che abbina un look classico alla tecnologia moderna della P lunga. Pirelli Collezione è una linea in continua espansione e attualmente copre un’ampia varietà di vetture classiche: dalle leggende del Dopoguerra ai classici moderni degli anni Novanta. I pneumatici della gamma Pirelli Collezione sono progettati per permettere gli appassionati dell’epoca a godersi le loro vetture, esattamente come quando erano nuove.
Tutti i pneumatici di Pirelli Collezione sono prodotti in quantità limitate, proprio come le gomme usate nel motorsport: in effetti, i Pirelli Stella Bianca attualmente in commercio vengono realizzati nello stesso stabilimento dal quale nascono le gomme destinate alle competizioni. Ciò che rende Pirelli Stella Bianca un pneumatico unico nel suo genere è la struttura: è l’unico pneumatico della P lunga a essere prodotto con una struttura tradizionale a tele incrociate, dopo anni di pneumatici radiali. E un’importante novità attende gli appassionati di vetture d’epoca: entro fine anno, infatti, Pirelli Stella Bianca sarà disponibile con nuove misure. A differenza degli anni Cinquanta, i piloti di Formula 1 impegnati a Silverstone non hanno corso con gli iconici Pirelli Stella Bianca ma ne hanno apprezzato la loro storia che ha contribuito a rendere la Formula 1 uno sport davvero globale. Con Pirelli al centro di tutto, fin dall’inizio.
Isola “Strategia Verstappen perfetta”
“La gara di questo fine settimana è stata tutta una questione di pura strategia, attuata alla perfezione da Red Bull e Max Verstappen. La sua strategia è iniziata sabato pomeriggio, con la coraggiosa decisione di girare con pneumatici hard in Q2 e iniziare così la gara con questi, questo ha chiaramente dato i suoi frutti”. Questa la lettura del responsabile F1 e Car Racing della Pirelli, Mario Isola, al termine del Grand Prix del 70° Anniversario, vinto dal pilota della Red Bull, Max Verstappen, grazie a una magistrale strategia e scelta dei pneumatici. È stato l’unico dei primi 10 in griglia a partire con gomme hard e ha sfruttato la loro durata per effettuare un primo stint più lungo, che gli ha prima permesso di passare al comando e poi difendere il proprio vantaggio.
Verstappen ha utilizzato una strategia hard-medium-hard, uno dei soli due piloti a farlo (l’altro è stato Carlos Sainz su McLaren). L’olandese ha preceduto sul traguardo entrambe le Mercedes, che partivano dalla prima e dalla seconda casella in griglia, e hanno invece utilizzato una strategia medium-hard-hard.
“Dopo aver guadagnato posizioni in pista in virtù di un primo stint più lungo – spiega Isola -, è stato in grado di controllare entrambe le Mercedes dietro di lui, che avevano comunque mostrato un ottimo ritmo essendosi qualificate prima e seconda. Sebbene Silverstone sia una delle piste più impegnative per quanto riguarda i pneumatici e le mescole fossero uno step più morbide rispetto alla scorsa settimana, tutto ciò ha rappresentato una sfida che ha contribuito a rendere più vivace lo show in pista. Come previsto abbiamo visto del blistering ma solo su poche vetture e nulla che abbia influito sul risultato della gara. La gestione dei pneumatici è stata una parte integrante della tattica di oggi, ma i piloti sono certamente stati all’altezza e il pubblico si è così goduto gara tanto emozionante quanto imprevedibile”.
Quasi tutti i piloti si sono fermati due volte, ma Charles Leclerc (Ferrari) si è fermato solo una volta passando dall’ottavo posto in griglia al quarto sul traguardo. Esteban Ocon (Renault) è stato l’unico altro pilota a finire tra i primi 10 con una sola sosta. Sia Leclerc che Ocon sono partiti su medium e poi sono passati alle hard.
Quattro piloti si sono fermati tre volte, con 19 piloti su 20 che hanno concluso la gara. Le temperature sono state leggermente più alte rispetto a ieri, con quelle dell’asfalto superiori ai 40 gradi per tutta la gara e una nomination mescole che è stata di uno step più morbida rispetto al Gran Premio di Gran Bretagna della scorsa settimana.
Questo nel dettaglio il comportamento delle gomme:
HARD C2: Sono stati la chiave per la vittoria di Verstappen, determinata dalla sua scelta di utilizzare hard per superare il Q2, e quindi iniziare la gara con lo stesso pneumatico. Anche il pilota Mercedes Lewis Hamilton ha utilizzato la mescola hard per registrare il giro veloce in gara e ottenere un punto in più in ottica campionato.
MEDIUM C3: L’altra soluzione chiave della gara è stata l’equivalente della gomma soft dello scorso fine settimana, utilizzata dalla maggior parte dei piloti per iniziare il Gran Premio del 70° Anniversario.
SOFT C4: Il pneumatico più morbido mai nominato per Silverstone è stato utilizzato solo da Nico Hulkenberg su Racing Point per l’ultimo stint, ma ha comunque rappresentato un elemento fondamentale del fine settimana di gara suggerendo alcune riflessioni sulla strategia con le altre mescole disponibili.
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