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GP Ungheria, Isola “Partire con le medium può rivelarsi un vantaggio”

La strategia più veloce per i 70 giri del Gran Premio d’Ungheria sulla carta è a una sosta, come nelle precedenti edizioni. Primo stint su C3 medium per 35-40 giri, poi C4 soft fino al traguardo. La seconda tattica più veloce è a due soste, con due stint su soft di 21-25 giri ciascuno, poi medium. A seguire una strategia soft-hard, con pit stop tra il giro 28 e il giro 34, mentre la più lenta è medium-soft, con finestra per il pit stop tra i giri 35 e 38.
Le qualifiche si son disputate con temperature fresche e cielo nuvoloso, con 20° ambiente e 26° asfalto. Mercedes, Racing Point e Renault hanno iniziato il Q2 su P Zero Yellow medium, con Mercedes e Racing Point che hanno superato il Q2 su questa mescola. I piloti Racing Point hanno usato due set di medium, quelli Mercedes ne hanno utilizzato uno. Entrambi i Team partiranno con questa mescola, sulla carta circa cinque decimi al giro più lenta della soft ma con una durata superiore e un degrado più basso: un fattore chiave soprattutto nel caso in cui le temperature dovessero essere più alte. Ocon ha migliorato il proprio tempo nel Q2 su soft, a differenza del compagno di squadra Ricciardo su medium: entrambi i piloti Renault partiranno però fuori dalla top-10.

Il nuovo record del tracciato era già stato ottenuto a metà qualifiche, nonostante le condizioni del tracciato non fossero ideali. La pole position di Hamilton in 1’13″447 ha abbassato di oltre un secondo la pole position 2019. “Oggi le velocità sono state davvero impressionanti, con il precedente record del tracciato demolito in qualifica, a dimostrazione dell’evoluzione delle monoposto dallo scorso anno nonostante condizioni meteo incerte” dice Mario Isola, responsabile F.1 di Pirelli. “Per quanto possiamo dire finora, non si sono verificati episodi significativi di graining nonostante le basse temperature.
Si sono viste diverse strategie in qualifica, con i primi quattro piloti al via su P Zero Yellow medium, anche se non è certo che si corra domani sull’asciutto. Sulla carta, partire con le medium può rivelarsi un vantaggio, specialmente con temperature più alte” afferma Isola. “Ora i piloti di testa dovranno concentrarsi per trarre il massimo dalle proprie strategie”.
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GP Ungheria, Isola “Per la gara team aperti a tutte le opzioni”

Le prime due sessioni di libere del Gran Premio d’Ungheria sono state molto diverse: in FP1, Lewis Hamilton ha chiuso davanti a tutti sull’asciutto, con temperature piuttosto fresche e cielo nuvoloso. Nel pomeriggio, su un tracciato completamente bagnato, primo tempo assoluto di Sebastian Vettel su Cinturato Blue full wet. Il tempo più veloce di Hamilton in FP1, realizzato con pneumatici P Zero White hard, è risultato migliore di tutti i riferimenti delle prove libere 2019. Secondo Valtteri Bottas su P Zero Yellow medium, con entrambi i piloti Mercedes circa mezzo secondo più veloci dei diretti rivali. Le previsioni meteo per il weekend rimangono incerte e questo ha influenzato l’approccio odierno nella scelta dei pneumatici da utilizzare. Nonostante nel pomeriggio il tracciato fosse troppo bagnato per utilizzare pneumatici intermedi, molti piloti hanno optato proprio per i Cinturato Green intermediate per ottenere un set extra domani così come previsto da regolamento.

“E’ stata una giornata poco decisiva, che però sta dando vita ad un fine settimana affascinante. E’ probabile che domani possa piovere ancora, e domenica potremmo anche assistere a una gara bagnata. Di conseguenza, alcuni piloti non hanno girato molto in FP2 per risparmiare pneumatici per il resto del weekend e preservare le loro monoposto in queste condizioni difficili” spiega Mario Isola, responsabile F.1 di Pirelli.
“Abbiamo visto alcuni piloti girare con le intermedie, anche se non era l’ideale per la quantità di acqua presente in pista nel pomeriggio. Questo principalmente per trarre un vantaggio dal regolamento che prevede un set aggiuntivo di Cinturato intermediate in tali circostanze. Dati i tanti punti interrogativi su come evolverà il fine settimana, i team stanno comprensibilmente tenendo aperte tutte le opzioni nonostante i pochi dati utili disponibili”.
(ITALPRESS).

GP Ungheria, Isola “Stesse mescole delle prime due gare”

Per la Formula 1, nonostante un inizio di stagione posticipato, questa sarà la terza gara consecutiva: una situazione quasi inedita, vista una sola volta nel 2018. Le tre mescole nominate sono le stesse delle prime due gare in Austria, con C2, C3 e C4 quali rispettivamente P Zero White hard, P Zero Yellow medium e P Zero Red soft. Anche in questo fine settimana, come in tutta la stagione 2020, l’allocazione dei set di mescole disponibili è uguale per tutti i piloti: due set di hard, tre di medium e 8 di soft. I piloti hanno già usato C2, C3 e C4 in Ungheria nel 2019: tre mescole che ben si adattano alle curve strette e tortuose di questo tracciato, oltre che alle temperature elevate previste in questo fine settimana.
Come il Red Bull Ring, anche l’Hungaroring è lungo poco più di 4 chilometri, con diversi dislivelli. Rispetto al circuito austriaco, presenta curve piuttosto lente in rapida successione che enfatizzano il grip meccanico.
I livelli di usura e degrado sono generalmente bassi e in passato la strategia più scelta è stata quella a una sosta. Nel 2019, Lewis Hamilton ha vinto con due pit stop, con cinque diverse tattiche tra i primi cinque piloti al traguardo. La gestione del degrado è stata l’elemento chiave della gara. Una delle ragioni di maggiore imprevedibilità lo scorso anno è stata data dalle condizioni miste delle prove libere: di norma però in Ungheria si registrano le temperature più alte di tutta la stagione. La mancanza di aria fresca provocata dalla posizione del tracciato lo rende particolarmente duro per piloti e monoposto. I pneumatici lavorano costantemente, senza possibilità di raffreddarsi date le 14 curve pressochè continue, con solo un breve rettilineo. Alcuni piloti hanno definito l’Hungaroring una pista da kart, date le sue caratteristiche.
“Per la prima volta, il Gran Premio d’Ungheria è la terza gara della stagione. Le tre mescole nominate e le allocazioni di set sono gli stessi delle prime due gare, con i piloti che conoscono bene questo tracciato” spiega Mario Isola, responsabile F.1 di Pirelli. “Nel 2019, Max Verstappen ha ottenuto il nuovo record della pista, imbattuto dal 2004: sarà quindi molto interessante vedere come le monoposto 2020 affronteranno questo weekend, a parità di mescole e di gamma. Hungaroring è un circuito molto impegnativo per monoposto e piloti, dove è essenziale una gestione ottimale delle temperature e che in passato ci ha riservato alcune sorprese. Sarà interessante capire se il fatto che l’Ungheria sia solo la terza gara dell’anno possa influire sugli equilibri in pista, con alcuni Team che porteranno proprio questo weekend degli sviluppi sulle monoposto”.
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Gp Stiria, Isola “Confermate buone prestazioni gomme soft”

“Abbiamo avuto condizioni di asciutto per la prima volta da venerdì, anche se, come previsto, le temperature dell’aria e della pista erano inferiori a quelle viste durante la gara della scorsa settimana, rendendole ottimali anche con le due mescole più morbide”. Dice Mario Isola, responsabile F1 di Pirelli, analizzando la gara del GP di Stiria sul circuito del Red Bull Ring. “Sebbene ci fosse un libero scelta di pneumatici per tutti i piloti all’inizio di questa settimana a causa delle qualifiche sul bagnato, la maggior parte ha ancora scelto di iniziare con il soft, confermando le prestazioni costanti mostrate da questa mescola qui lo scorso fine settimana” sottolinea Isola. “per il giro più veloce, che è stato realizzato da Carlos Sainz stabilendo un nuovo record: un’indicazione dei progressi che queste auto fanno non solo di anno in anno, ma anche di settimana in settimana. Siamo soddisfatti delle prestazioni di tutte le gomme in entrambi i weekend di gara austriaci, durante i quali abbiamo visto una grande varietà di condizioni che variavano dalla pioggia torrenziale alle temperature superiori a 50 gradi”.
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Gp Stiria, Isola “Gara con una più ampia verietà di strategie”

Lewis Hamilton ha conquistato la pole position nel GP di Stiria sotto la pioggia. Ma domani la gara dovrebbe disputarsi sull’asciutto, con temperature più basse rispetto a domenica scorsa. Sulla carta, la strategia migliore è a una sosta, leggermente diversa rispetto alla gara precedente viste le migliori prestazioni dei pneumatici soft. La più veloce vede un primo stint su P Zero Red soft per 28-33 giri, poi P Zero White hard fino al traguardo. La seconda tattica ha la prima parte di gara su P Zero Yellow medium per 30-35 giri, poi soft. Questa strategia può anche essere invertita. Molto simile una strategia a una sosta, con medium per i primi 24-30 giri, poi hard. Una tattica su due soste è decisamente più lenta: primi due stint su P Zero Red soft da 24-26 giri ciascuno, poi medium.
“Dopo la cancellazione di FP3, non sono state qualifiche facili per i piloti, alla prima sessione su pneumatici da bagnato estremo con le monoposto 2020, con alcune sorprese nella griglia di partenza” racconta Mario Isola, responsabile F.1 di Pirelli.
“In queste condizioni imprevedibili ed estreme, Team e piloti si sono dovuti adattare rapidamente ai continui cambiamenti. Date le qualifiche sul bagnato, come da regolamento tutti i piloti potranno scegliere liberamente quali pneumatici usare al via. Di conseguenza, ci potrà essere una più ampia varietà di strategie”.
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Gp Stiria, Isola “Se sabato piove, domenica tanti set da asciutto”

“Oggi si è verificata una situazione inedita, con i Team che hanno girato sullo stesso
tracciato della settimana scorsa. E’ interessante però vedere come sia cambiato l’approccio alle diverse sessioni, soprattutto in FP2. C’è il rischio infatti che la classifica di questo pomeriggio possa essere considerata valida per la griglia di partenza di domenica, dato che per domani sono previsti forti temporali” dice
Mario Isola, responsabile F.1 di Pirelli. “Le sessioni odierne sono state quindi particolarmente importanti anche ottenere riferimenti validi in ottica gara. Dal punto di vista dei pneumatici, non ci sono grosse sorprese: le prestazioni di tutte e
tre le mescole sono state molto positive, e vista la possibilità di un sabato in condizioni wet i Teams potrebbero arrivare alla gara con molti set di pneumatici da asciutto disponibili, aprendo così la possibilità a numerose strategie” conclude Isola.
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Isola “Ruolo mescole fondamentale per strategie”

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“Sulla strategia hanno influito molto i periodi di safety car, con i team chiamati a reagire rapidamente alle circostanze di gara. Diversi piloti hanno cambiato tattica, passando da una a due soste, in una gran premio particolarmente vivace. Le prestazioni di tutte e tre le mescole sono state in linea con quanto avevamo previsto e hanno giocato un ruolo fondamentale grazie un’ampia varietà di strategie”. Questa l’analisi del responsabile F1 e Car Racing Pirelli, Mario Isola, al termine del Gran Premio d’Austria vinto da Valtteri Bottas grazie a una strategia soft-hard, la migliore sulla carta. Il pilota Mercedes si è fermato durante il primo periodo di safety car, mantenendo la prima posizione dal primo all’ultimo giro. Un altro periodo di safety car più lungo ha permesso a numerosi piloti di fermarsi per il secondo pit stop. Le due Mercedes di Bottas e Hamilton sono rimaste in pista, a differenza dei diretti rivali per il podio che si sono fermati. La prima safety car è stata il punto di svolta della gara, con quasi tutti i piloti a fermarsi per il primo pit stop, scegliendo le hard nel secondo stint. Unica eccezione la Racing Point di Sergio Perez, su C3 medium fino alla 6° posizione finale. Charles Leclerc (2°) e Lando Norris (3°) hanno usato tutte e tre le mescole disponibili.
Ecco nel dettaglio come si sono comportati i pneumatici: HARD C2: Scelti da tutti i piloti (tranne Perez), i pneumatici hard sono stati fondamentali per un secondo stint più lungo. Romain Grosjean è il primo ad averli scelti dopo un testacoda a inizio gara.
MEDIUM C3: Usati al via da tutti i piloti fuori dalla top-10 e da Max Verstappen, partito 2° con una strategia diversa rispetto ai diretti rivali. Lando Norris (McLaren) ha ottenuto il punto extra grazie al giro veloce in gara su medium C3, firmato al 71esimo giro.
SOFT C4: Usati soprattutto per il primo stint, con la finestra per il pit stop durante la prima safety car, e anche nell’ultima parte di gara. Alcuni piloti hanno terminato il gran premio su questa mescola, sfruttando le prestazioni extra nello sprint finale dopo l’ultima safety car.
“Congratulazioni a Lando Norris per il suo primo podio in Formula 1 e per aver ottenuto il giro veloce in gara. È un inizio di stagione molto difficile e particolare, segnato dalla pandemia di Covid-19, ma molto emozionante. Non vediamo l’ora della prossima gara allo Spielberg”, ha aggiunto e concluso Mario Isola.
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GP Austria. Isola “In gara tutte le mescole posso essere utili”

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La strategia migliore per i 71 giri del Gran Premio d’Austria sulla carta è a una sosta, con primo stint su P Zero Red soft per 24-28 giri, poi P Zero White hard fino al traguardo. In alternativa, una tattica molto simile vede il primo stint su P Zero Yellow medium per 27-32 giri, poi hard. Tra le due strategie non c’è grossa differenza sul tempo totale di gara, ma quest’ultima offre una maggiore flessibilità.
Un’altra strategia a una sosta vede la C4 soft per 30-34 giri nella prima parte di gara, poi medium fino al traguardo. Una strategia a due soste è possibile, anche se più lenta, con i primi due stint su soft per 16-18 giri ciascuno, poi medium o hard a seconda delle circostanze di gara. Valtteri Bottas ha ottenuto la pole position, con Mercedes che ha dominato tutte le sessioni finora disputate. Il pilota finlandese ha ottenuto il primo Pirelli Pole Position Award del 2020, in una speciale edizione arcobaleno che simboleggia la lotta al Covid-19 e promuove l’inclusione, un messaggio chiave per la Formula 1. Max Verstappen sarà l’unico pilota nella top 10 a partire su pneumatici C3 medium usati per superare il Q2. Nel 2019, l’olandese della Red Bull ha vinto il Gran Premio d’Austria dopo essere partito terzo.

La lotta tra i Team di metà gruppo è molto serrata: stesso tempo nel Q3 per Alex Albon quinto e Sergio Perez sesto. Su un giro piuttosto corto come quello dello Spielberg e una strategia a una sosta molto probabile, le tempistiche del pit stop saranno cruciali per cercare di recuperare posizioni.
Sebastian Vettel partirà undicesimo e sarà il primo pilota a scegliere i pneumatici al via: un’opportunità per diversificare la strategia rispetto ai diretti rivali. “La pole position di Valtteri Bottas in 1m02.939s vale il nuovo record assoluto del Red Bull Ring, a riprova dell’evoluzione delle monoposto nonostante la gamma P Zero 2020 sia identica al 2019. Max Verstappen ha superato il Q2 su pneumatici medium, una scelta molto interessante che gli può consentire una certa flessibilità in termini di strategia e un primo stint più lungo rispetto agli altri piloti su soft. Come previsto su un giro così corto e con i Team nella top 10 molto vicini, in qualifica sono stati usati quasi esclusivamente i pneumatici soft” spiega Mario Isola, responsabile F.1 di Pirelli.
“Ogni Team ha cercato di ottenere il massimo possibile dalla propria monoposto, con margini molto ridotti a fine qualifica. In gara tutte e tre le mescole possono però giocare un ruolo fondamentale nella strategia”.
(ITALPRESS).

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