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GP ABU DHABI. ISOLA “CI ASPETTIAMO UNA GARA ESTREMAMENTE TATTICA”

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Lewis Hamilton ha ottenuto la pole position del Gran Premio di Abu Dhabi, con il miglior tempo in qualifica in 1’34″779 che vale anche il nuovo record assoluto del tracciato di Yas Marina. Il campione della Mercedes ha superato il Q2 su C4 Yellow medium e di conseguenza partirà con questa mescola, così come il compagno di squadra Valtteri Bottas, i due piloti Red Bull e Charles Leclerc su Ferrari. Hamilton ha ricevuto il Pirelli Pole Position Award da Aseel Al-Hamad, prima donna saudita a guidare una Formula 1, pioniera del motorsport nel Medio Oriente e membro della FIA Women in Motorsport Commission. Sulla carta, la strategia migliore per i 55 giri del Gran Premio di Abu Dhabi è a una sosta, con diverse varianti interessanti vista la finestra piuttosto ampia per il pit stop. Le prime due tattiche sono molto vicine: una ha un primo stint su C5 soft da 7-14 giri, poi hard fino al traguardo. In alternativa, primo stint su medium per 10-18 giri, poi hard per 37-45 giri. Tutto dipenderà dalle circostanze di gara in cui si troveranno i piloti quando dovranno decidere quando fermarsi per il pit stop.

Un’altra strategia a una sosta vede la C5 soft per la prima parte di gara (18-22 giri), seguita da medium fino al traguardo: questa tattica richiede però parecchia gestione del passo gara, visto lo stint molto lungo su soft. La mescola hard giocherà quindi un ruolo cruciale nelle strategie a una sosta. Per i piloti su due pit stop, la strategia migliore è primi due stint su soft da 7-10 giri ciascuno, poi hard, ma qualsiasi combinazione con le tre mescole può essere valida. “Con una finestra piuttosto ampia per il pit stop, ci aspettiamo una gara estremamente tattica. Già in qualifica oggi ne abbiamo avuto un primo assaggio, con Sebastian Vettel che ha superato il Q2 su soft a differenza dei diretti rivali su medium. I piloti al via su C4 dovrebbero riuscire a completare un primo stint più lungo, ma coloro che partiranno su C5 soft saranno più veloci in partenza. In condizioni di gara, il divario tra medium e soft dovrebbe essere di circa mezzo secondo al giro. Un dato interessante che potrebbe fare la differenza in termini di strategie” commenta Mario Isola, responsabile F.1 di Pirelli.
(ITALPRESS).

GP ABU DHABI. ISOLA “NON CI SONO STATE GRANDI SORPRESE”

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La prima giornata di prove libere del GP di Abu Dhabi si è svolta secondo le aspettative, nonostante le due bandiere rosse in FP1 e quella in FP2 che ha interrotto la simulazione di long run. La seconda sessione è stata particolarmente rappresentativa in vista di qualifiche e gara, con temperature asfalto che si sono abbassate progressivamente fino al tramonto. Uno-due Mercedes in FP2, con il miglior tempo di Valtteri Bottas in 1’36″256: quasi un secondo più veloce del 2018 a parità di mescola. I Team si sono concentrati soprattutto su Yellow medium e Red soft, con meno giri percorsi su White hard. Condizioni meteo buone hanno caratterizzato il venerdì di Abu Dhabi, con 25° ambiente e 28° asfalto in FP2. Come previsto, i livelli di usura e degrado sono stati particolarmente bassi durante la seconda sessione di prove libere: si prospetta una gara a una sosta. Il divario tra Red soft e Yellow medium è di circa un secondo al giro, simile a quello tra medium e White hard.

“Non ci sono state grandi sorprese durante prima giornata di prove libere qui a Yas Marina, a parte il divario attuale tra le mescole che è leggermente più ampio rispetto al previsto e la bandiera rossa in FP2 che ha interrotto le simulazioni di long run. Dato che FP3 si disputerà di giorno e con temperature più elevate, l’analisi dei dati raccolti oggi è particolarmente importante per i Team in vista della strategia in qualifica. Potrebbero infatti provare a superare il Q2 su medium oppure scegliere la soft nel caso in cui la ritenessero una valida opzione per la prima parte di gara. La mescola C3 hard sarà fondamentale per coloro che partiranno su soft, dato che diversi Team l’hanno provata in FP2. Il miglior tempo di Bottas nella seconda sessione di libere è circa un secondo più veloce rispetto al 2018, un chiaro segnale di una Formula 1 in continua evoluzione e sempre più veloce, nella quale i nostri pneumatici devono essere sempre più performanti” dice Mario Isola, respnsabile F.1 di Pirelli.
(ITALPRESS).

GP ABU DHABI. ISOLA “SI CHIUDE STAGIONE E SE NE APRE UNA NUOVA”

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Per la ventunesima e ultima gara del mondiale di Formula 1 2019, Pirelli ha nominato C3, C4 e C5 quali White hard, Yellow medium e Red soft. Queste tre mescole si adattano al meglio all’asfalto liscio di Yas Marina e sono il compromesso ottimale tra prestazioni e grip, in una gara che inizia nel tardo pomeriggio e finisce in serata. Dopo il Gran Premio, i Team resteranno ad Abu Dhabi per i test collettivi che di fatto apriranno la stagione 2020. Yas Marina è un circuito mediamente severo che enfatizza trazione e frenata anziché i carichi laterali. L’asfalto è piuttosto liscio. La strategia più utilizzata per questa gara è a una sosta, con un basso livello di usura e degrado. Anche quest’anno dovrebbe essere così, con mescole più dure di uno step rispetto al 2018, quando furono nominate supersoft, ultrasoft e hypersoft. Lo scorso anno, Lewis Hamilton ha vinto con una strategia ultrasoft-supersoft, fermandosi al giro 7 durante il regime di virtual safety car. In diverse occasioni durante il 2019, la nomination è stata più dura rispetto alle passate stagioni per consentire ai piloti di spingere al massimo in ogni stint senza dover ricorrere alla gestione del passo gara per fare un solo pit stop.

Dato che la gara inizia nel tardo pomeriggio e si conclude in serata, le temperature asfalto tendono ad abbassarsi drasticamente giro dopo giro. L’evoluzione del tracciato è diversa rispetto agli altri gran premi, e con le vetture più leggere si potrebbero avere stint più lunghi. Su questa pista FP1 e FP3 non sono sessioni particolarmente rappresentative. “Abu Dhabi chiude un’altra stagione molto lunga e ne apre subito una nuova, con i test Formula 1 e Formula 2 su pneumatici da 13 pollici e i test di sviluppo sui 18 pollici. In totale, porteremo ad Abu Dhabi circa 4500 pneumatici per gara e test: più del doppio rispetto al consueto. I test collettivi Formula 1 di martedì 3 e mercoledì 4 saranno particolarmente importanti perché i Team avranno la possibilità di provare i pneumatici 2019 e 2020 in condizioni rappresentative e con set-up specifici. Prima del test dobbiamo però disputare l’ultima gara della stagione, con i team che potranno sfruttare al meglio i pneumatici 2019 per ottenere nuovi record del tracciato” spiega Mario Isola, Responsabile F.1 di Pirelli.
(ITALPRESS).

LE GOMME SCELTE DAI PILOTI PER GP ABU DHABI

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La FIA ha comunicato a Pirelli il numero di set di pneumatici e mescole scelti da ciascun pilota per il Gran Premio di Abu Dhabi (29 novembre/1 dicembre).

Hamilton 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Bottas 1 White Hard C3, 4 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Vettel 1 White Hard C3, 4 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Leclerc 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Verstappen 1 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 9 Red Soft C5;
Albon 1 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 9 Red Soft C5;
Ricciardo 1 White Hard C3, 4 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Hulkenberg 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Magnussen 1 White Hard C3, 4 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Grosjean 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Sainz 1 White Hard C3, 4 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Norris 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Perez 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Stroll 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Raikkonen 1 White Hard C3, 4 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5.
Giovinazzi 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Kvyat 1 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 9 Red Soft C5;
Gasly 2 White Hard C3, 2 Yellow Medium C4, 9 Red Soft C5;
Russell 2 White Hard C3, 2 Yellow Medium C4, 9 Red Soft C5;
Kubica 1 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 9 Red Soft C5.
(ITALPRESS).

GP BRASILE. ISOLA “PROBABILE STRATEGIA A UNA SOSTA”

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La penultima gara della stagione 2019 si corre questo fine settimana sull’iconico tracciato di Interlagos, dove si sono disputati molti gran premi entrati poi nella storia della Formula 1. Quest’anno, Pirelli ha nominato White hard C1, Yellow medium C2 e Red soft C3: una nomination più dura di uno step rispetto al 2018. Nel 2018 furono scelte medium, soft e supersoft. Nonostante le tre mescole scelte quest’anno siano più lente sulla carta, è probabile che vedremo nuovi record del tracciato durante il fine settimana, data la continua evoluzione delle monoposto attuali. La nomination più dura del 2019 è stata scelta per limitare il degrado e consentire ai piloti di spingere al massimo in ogni stint. Il meteo è estremamente variabile a Interlagos: nelle scorse edizioni del Gran Premio del Brasile sono state registrate temperature asfalto tra le più elevate della stagione, oltre 55°, così come pioggia torrenziale.

Il tracciato è stato completamente riasfaltato nel 2014 e quindi ha avuto tempo per maturare. Lo scorso anno è stato “lavato” con getti d’acqua ad alta pressione. Ora presenta livelli medi di rugosità e non è particolarmente impegnativo dal punto di vista dell’asfalto. È il secondo giro più corto della stagione: Interlagos si percorre in senso antiorario e presenta 15 curve non troppo lunghe. Di conseguenza, i carichi laterali sono piuttosto bassi e il pneumatico anteriore destro è quello maggiormente sollecitato. Nel 2018, Lewis Hamilton (Mercedes) ha vinto con una strategia a una sosta supersoft-medium. I tre top Team hanno avuto tre diversi approcci tattici, con cinque diverse strategie tra i primi sei al traguardo. “Il Gran Premio del Brasile è quasi sempre estremamente vivace, su un tracciato che favorisce i sorpassi e dove i piloti spesso vanno fuori traiettoria. Le curve si susseguono e di conseguenza i pneumatici lavorano continuamente su una pista ‘old school’ che non perdona gli errori” dice Mario Isola, responsabile F1 di Pirelli.

“Il meteo variabile e la probabilità di safety car contribuiscono a rendere la gara spesso imprevedibile. Bisogna essere pronti a tutto: non abbiamo certezza di quali condizioni troveremo in questo fine settimana, ma la nostra decisione di nominare le tre mescole più dure della gamma consentirà ai piloti di spingere al massimo anche se dovessero scegliere, come probabile, una strategia a una sosta”.
(ITALPRESS).

GP BRASILE. LE GOMME SCELTE DAI PILOTI

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La FIA ha comunicato a Pirelli il numero di set di pneumatici e mescole scelti da ciascun pilota per il Gran Premio del Brasile (15-17 novembre).
Hamilton 1 White Hard C1, 4 Yellow Medium C2, 8 Red Soft C3;
Bottas 2 White Hard C1, 3 Yellow Medium C2, 8 Red Soft C3;
Vettel 1 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 10 Red Soft C3;
Leclerc 1 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 10 Red Soft C3;
Verstappen 1 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 10 Red Soft C3;
Albon 1 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 10 Red Soft C3;
Ricciardo 1 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 10 Red Soft C3;
Hulkenberg 1 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 10 Red Soft C3;
Magnussen 1 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 10 Red Soft C3;
Grosjean 1 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 10 Red Soft C3;
Sainz 2 White Hard C1, 3 Yellow Medium C2, 8 Red Soft C3;
Norris 2 White Hard C1, 3 Yellow Medium C2, 8 Red Soft C3;
Perez 1 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 10 Red Soft C3;
Stroll 1 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 10 Red Soft C3;
Raikkonen 2 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 9 Red Soft C3.

Giovinazzi 1 White Hard C1, 3 Yellow Medium C2, 9 Red Soft C3;
Kvyat 2 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 9 Red Soft C3;
Gasly 1 White Hard C1, 3 Yellow Medium C2, 9 Red Soft C3;
Russell 1 White Hard C1, 3 Yellow Medium C2, 9 Red Soft C3;
Kubica 2 White Hard C1, 2 Yellow Medium C2, 9 Red Soft C3.
(ITALPRESS).

GP USA, CINQUE DIVERSE STRATEGIE FRA I PRIMI 6

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Valtteri Bottas ha vinto il Gran Premio di Austin con una strategia a due soste, secondo Lewis Hamilton che ha conquistato il sesto titolo iridato della sua carriera fermandosi una sola volta. Il tutto a dimostrazione di un’ampia varietà di strategie fra i diversi piloti. Bottas e Verstappen, terzo, hanno optato per media-hard-media, Hamilton ha alternato media e hard, Leclerc ha utilizzato media, hard e poi la soft, facendo registrare il giro veloce. Unico a fare tre pit stop Albon, complice il contatto a inizio gara. Alla fine, durante il Gp degli Usa, si sono viste cinque diverse strategie fra i primi sei. La hard C2 è stata usata da tutti tranne che da Albon, con Hamilton che ha completato 32 giri con la mescola più dura; la media C3 è stata utilizzata dai primi 5 al traguardo e solo in 4 non l’hanno montata; la soft C2 si è vista sulle monoposto di alcuni piloti nel finale di gara, approfittando del minor carico di benzina. “Gli ultimi giri sono stati particolarmente tesi, tutti aspettavamo di vedere se Hamilton potesse riuscire a vincere con una sola sosta contro piloti che dietro di lui avevano gomme più fresche”, l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli. “Non è bastato per salire sul gradino più alto del podio ma è stata comunque una battaglia spettacolare in cui la strategia si è rivelata fondamentale. Complimenti a Lewis per uno strameritato sesto titolo dopo una gara thrilling. Complimenti anche a Valtteri per aver vinto la gara con una strategia completamente diversa. Alla fine le temperature relativamente alte, dopo un inizio di weekend al freddo, hanno fatto sì che non ci fosse molta differenza fra le strategie a una e due soste con le mescole più dure: due dei tre piloti saliti sul podio si sono fermati due volte. Alla fine abbiamo assistito a un’ampia varietà di strategie, con una lotta serrata dall’inizio alla fine che è esattamente quello che vogliamo vedere”.
(ITALPRESS).

AD AUSTIN STRATEGIA IDEALE A UNA SOSTA

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Pole con record della pista per Valtteri Bottas ad Austin. Il pilota finlandese della Mercedes, che partirà dalla prima fila assieme a Vettel, ha usato la soft per il giro veloce ma sulla griglia di partenza si presenterà con la media, stessa scelta per il compagno di squadra Hamilton, per i due ferraristi e per Verstappen.
La strategia ideale, secondo Pirelli, è quella a una sosta: soft per 22-25 giri e media per 31-34. In alternativa si può usare la media per 24-27 giri e la dura per 29-32, o infine soft per 19-22 e dura per 34-37. Sulla carta può essere competitiva anche una strategia a due soste, sfruttando due set di soft per 15-18 giri e uno di medie per 20-26 giri. Molto dipenderà anche dalle condizioni meteo e del tracciato al momento della gara.
“Insolitamente le condizioni in qualifica non saranno le stesse della gara, che partirà tre ore prima – sottolinea Mario Isola, responsabile F1 e Car racing Pirelli – Di sicuro le temperature più calde si sono adattate meglio alle varie mescole, tanto che è arrivato il nuovo record della pista”. “La battaglia tattica è già cominciata con Mercedes, Ferrari e la Red Bull di Verstappen che hanno scelto di partire con la media davanti a quelli che invece hanno preferito una mescola più morbida, il che dovrebbe rendere interessanti i primi giri – aggiunge – Teoricamente la strategia più veloce dovrebbe essere quella a una sosta, utilizzando soft e medie”.
(ITALPRESS).

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