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Pirelli protagonista a Silverstone con 4 mescole

SILVERSTONE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – E’ Sir Lewis Hamilton il vincitore della settantacinquesima edizione del Gran Premio di Gran Bretagna. Il sette volte campione del mondo interrompe così un digiuno di 945 giorni, vale a dire dal Gran Premio dell’Arabia Saudita 2021 ad oggi. Sul podio sono saliti Max Verstappen (Red Bull) e Lando Norris (McLaren): ad attendere loro e il vincitore, un’edizione speciale del classico Pirelli podium cap, realizzato in tweed appositamente per l’appuntamento di Silverstone.
Per Pirelli è stato un Gran Premio in quadricromia perchè sono state utilizzate quattro gomme contraddistinte da quattro colori diversi – rosso per la Soft, giallo per la Medium, bianco per la Hard e verde per la Intermedia – e tutte e quattro sono state in qualche modo protagoniste di una gara caratterizzata dall’alternarsi di condizioni di pista asciutta e bagnata e di temperature che hanno oscillato anche di una decina di gradi, a seconda del variare del meteo. La prima parte ha visto sugli scudi la Medium, scelta da 17 piloti sulla griglia di partenza: hanno fatto eccezione Ocon e Zhou, che hanno preferito la Soft, e Perez, che ha preso il via della gara dalla pit-lane utilizzando una Hard. La C2 si è dimostrata performante non soltanto perchè i piloti hanno potuto spingere pur avendo tanta benzina a bordo ma anche perchè ha permesso di gestire le condizioni complicate che si sono create quando ha iniziato a cadere la pioggia. Inoltre, la Medium assicurava una maggiore flessibilità per la gestione del primo pit-stop, visto che la minaccia di pioggia era incombente già prima della partenza. Poi è salita sul palcoscenico l’Intermedia, nel momento in cui il tempo di crossover lo ha consentito: chi infatti – come Leclerc e Perez – aveva scelto di anticipare il cambio gomme si è ritrovato con un set di gomme dalla banda verde ormai usurato per le vere e proprie condizioni di pista bagnata ed è stato costretto a montarne uno nuovo. Peraltro, non c’è mai stato un livello di acqua sull’asfalto paragonabile a quello avuto ieri in FP3, il che ha reso l’usura di questo tipo di gomma più accelerata man mano che poi la pista andava asciugandosi. La parte finale ha visto tutte e tre le mescole confrontarsi ad armi pari e si è visto come, soprattutto nel gruppo di testa, ogni pacchetto vettura-pilota-gomme si trovasse a suo agio con mescole diverse: Hamilton ha portato al successo la Mercedes con la Soft, Verstappen aveva il passo più veloce con la Red Bull su Hard e Piastri ha dimostrato come la Medium sulla McLaren potesse essere molto competitiva. “Un Gran Premio molto emozionante a conclusione di un fine settimana molto intenso, dove abbiamo visto un grande spettacolo, in pista e sugli spalti – commenta Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Per noi è stato un weekend probante perchè abbiamo messo alla prova quasi tutta la nostra gamma di pneumatici in condizioni diverse fra loro su una delle piste più stressanti di tutto il calendario iridato”. “Già venerdì si era visto come tutte e tre le mescole da asciutto potessero giocare un ruolo importante in questa gara e oggi ne abbiamo avuto una conferma – prosegue Isola – Dal punto di vista della strategia, le previsioni della vigilia sono state abbastanza rispettate: a prescindere dalla pioggia, la lunghezza del primo stint con le medie e il rendimento delle Hard su chi, come Verstappen e Sainz, le ha utilizzate nell’ultimo stint, dimostra come una combinazione C2/C1 sarebbe stata molto competitiva. La C3 ovviamente ha sofferto un pò di più, anche perchè è stata utilizzata in modalità push nella parte finale della corsa e perchè l’asfalto era ancora piuttosto ‘verdè a causa della pioggia caduta durante il fine settimana”.
In Formula 2 vittoria e primato in classifica per Isack Hadjar, che ha fatto suonare la Marsigliese sul podio della Feature Race. Partito dalla pole position, il francese della Campos Racing ha perso posizioni al via ma poi è stato in grado di rimontare fino a tagliare il traguardo in seconda posizione, convertita in vittoria dalla penalità di cinque secondi inflitta all’americano Jak Crawford (DAMS Lucas Oil), che era passato per primo sotto la bandiera a scacchi. Sul secondo gradino del podio è salito così il pilota di Barbados Zane Maloney (Rodin Motorsport). Hadjar guida il campionato con 133 punti, 16 in più di Paul Aron (Hitech Pulse-Eight), a secco a Silverstone, mentre Maloney è terzo con 101 punti. Dal punto di vista delle gomme, alla partenza c’è stata una scelta abbastanza differenziata fra Soft e Hard, con dieci piloti che hanno preferito la mescola rossa e dodici la bianca. La differenza di grip è stata fondamentale in fase di sorpasso a favore della gomma più morbida, anche se il vantaggio di performance durava non più di cinque o sei giri. Per quanto riguarda la Hard, l’aspetto fondamentale è stata la gestione del graining sull’asse anteriore per poterne limitare il degrado.
Doppietta di Arvid Lindblad in Formula 3. Il pilota inglese ha bissato questa mattina nella Feature Race il successo di ieri pomeriggio nella Sprint, al termine di una gara caratterizzata dalle mutevoli condizioni meteorologiche. Così come in F2, anche nella categoria inferiore il vincitore della gara non ha tagliato il traguardo per primo: la bandiera a scacchi era stata sventolata inizialmente per Callum Voisin (Rodin Motorsport), poi penalizzato e retrocesso in terza posizione. Sul secondo gradino del podio è salito Gabriele Minì, completando così la doppietta della Prema Racing. Il pilota italiano balza così in testa al campionato con 119 punti, sei in più del compagno di squadra e sette in più di Luke Browning (Hitech Pulse-Eight), oggi ottavo. Dal punto di vista delle gomme, il loro rendimento è stato dettato dai rapidi cambiamenti delle condizioni meteorologiche. Tutto considerato, le condizioni di pista idonee per le slick sono state prevalenti e così sono state queste gomme a fare la differenza: non è un caso che i primi tre classificati abbiano usato solo questo tipo di pneumatico. Le varie neutralizzazioni hanno spesso rimesso in gioco i piloti che in partenza avevano scelto le gomme da bagnato ma chi poi è passato a quelle da asciutto è riuscito a guadagnare delle posizioni.
Giunta a metà della stagione più lunga della sua storia, la Formula 1 ha in calendario ancora due Gran Premi prima della pausa estiva, in Ungheria dal 19 al 21 luglio e in Belgio la settimana successiva. Nello stesso fine settimana del Gran Premio d’Ungheria, Pirelli sarà impegnata anche nell’ottavo appuntamento del WRC, il Rally di Lettonia, e nel quarto della serie GT World Challenge America, al Virginia International Raceway. Dopodomani però tre squadre di Formula 1 saranno nuovamente a Silverstone per una sessione di due giorni di prove dedicata allo sviluppo delle costruzioni e delle mescole per il 2025: in pista ci saranno McLaren, Haas e Williams.
– foto Ipa Agency –
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Isola “A Silverstone una qualifica ricca di emozioni”

SILVERSTONE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – “E’ stata una qualifica ricca di emozioni e che è terminata nella maniera migliore per il pubblico di casa con tre piloti britannici nei primi tre posti. In condizioni abbastanza simili a quelle avute durante la qualifica dello scorso anno, abbiamo visto come i tempi si siano abbassati di circa un secondo, una conferma di quanto lo sviluppo delle monoposto sia stato significativo da un anno all’altro, considerato che le gomme sono assolutamente identiche a quelle usate qui a Silverstone nel 2023. Se poi si pensa che l’aderenza offerta dall’asfalto non era certo ad un livello ottimale dopo la tanta pioggia caduta durante la giornata si può ipotizzare che si sarebbe potuto andare anche più veloce”. Così Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, dopo il sabato di qualifiche al Gp di Gran Bretagna che ha decretato la pole di Russell su Hamilton e Norris. “Domani la grande incognita saranno le condizioni meteorologiche. Se, come nelle previsioni, dovesse piovere e dovessero esserci condizioni di bagnato costante come in FP3 tutte le squadre avranno a disposizione sufficienti treni di Intermedie e Wet per poter pianificare una gara su due soste. Se invece dovessero esserci condizioni di asciutto, sarebbe invece la sosta unica ad essere sulla carta la più veloce, con tutte le tre mescole che potrebbero essere protagoniste. La strategia C3/C2 è leggermente più rapida di quella che prevede il passaggio dalla C3 alla C1 mentre una senza la Soft consente una maggiore flessibilità”, ha concluso Isola.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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GP Gran Bretagna, Berra “Tempi migliori rispetto al 2023”

ROMA (ITALPRESS) – “Il dato saliente di oggi è il significativo abbassamento dei tempi rispetto a un anno fa, testimoniato dal fatto che il miglior tempo di Norris è già di quasi due decimi inferiore a quello della pole di Verstappen del 2023. E’ quindi pressochè certo – a meno che la qualifica non si svolga su una pista bagnata – che il tempo previsto per la pole (1’26″1), risultato della media delle simulazioni ricevute dalle squadre alla vigilia di ogni gara, sarà sicuramente migliorato in maniera sensibile”. Lo ha detto Simone Berra, chief engineer Pirelli al termine del venerdì del Gran Premio di Gran Bretagna di Formula 1.
“Certamente le temperature più basse rispetto allo scorso anno hanno influito in maniera rilevante ma è altrettanto vero che su un tracciato molto impegnativo e probante come questo viene fuori più che altrove il reale potenziale delle monoposto di quest’anno”, ha aggiunto Berra.
“Da una prima analisi dei dati raccolti nelle due ore di prove libere, possiamo dire innanzitutto che la differenza di prestazione fra le tre mescole è in linea con quanto avevamo visto due settimane or sono a Barcellona: c’è circa mezzo secondo fra la Hard e la Medium e poco più di un secondo fra la Medium e la Soft. Rispetto allo scorso anno, sembra che la Hard sia più performante, sia sulla distanza che come prestazione pura, rimettendola in gioco per la gara a discapito della Soft, che oggi ha accusato un pò di graining”, ha concluso lo chief engineer Pirelli.
– foto Ipa Agency –
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Gp Gran Bretagna, Pirelli punta sulle mescole più dure

SILVERSTONE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – La stagione del Mondiale di Formula 1 arriva al giro di boa con il Gran Premio di Gran Bretagna, dodicesima delle 24 tappe del 2024, e lo fa proprio lì dove era iniziata la sua storia 74 anni fa. Fu proprio sulla pista di Silverstone, situata nel Northamptonshire, nata nel 1942 come aeroporto militare della Royal Air Force, che il 13 maggio 1950 fu disputato il primo dei 1112 capitoli del suo percorso. Quel giorno ad imporsi fu l’Alfa Romeo di Nino Farina, che montava pneumatici Pirelli.
Il tracciato è caratterizzato da 18 curve e, con i suoi 5.861 metri, è uno dei più lunghi di tutto il calendario iridato: lo superano solamente Spa-Francorchamps (7,004 km), Gedda (6,175 km), Las Vegas (6,120 km) e Baku (6,003 km). E’ una delle piste più affascinanti e impegnative, soprattutto per il pacchetto vettura-pneumatici. Alcune combinazioni di curve, come quella dalla 10 alla 14 – Maggotts, Becketts e Chapel -, si percorrono ad alta velocità e generano forze laterali sulle gomme e sui piloti superiori ai 5g: la media di questo dato del tracciato di Silverstone è analoga a quella registrata su piste come Spa e Suzuka. Questo, insieme ad altre considerazioni tecniche, rende ormai una tradizione, confermata anche quest’anno, che le tre mescole selezionate per questa gara siano le più dure della gamma: la C1 come P Zero hard, la C2 come P Zero medium e la C3 come P Zero soft. L’asse anteriore è il più sollecitato e la prevalenza di curve a destra rende l’anteriore sinistra la gomma più soggetta ad usura.
L’estate inglese è sempre caratterizzata da un’elevata variabilità delle condizioni meteorologiche ed è un fattore da tenere sempre in considerazione, anche perchè i cambiamenti possono essere molto repentini. L’anno scorso la gara si svolse integralmente su pista asciutta, con la Soft come protagonista un pò a sorpresa: soltanto due squadre non la utilizzarono. La mescola più usata fu comunque la Medium, con cui fu completata la metà del chilometraggio complessivo. La grande maggioranza dei piloti adottò una strategia su un solo pit-stop, anche se in passato la doppia sosta fu un’opzione comunque popolare.
L’edizione 2023 vide il debutto di una nuova costruzione dei pneumatici, una soluzione introdotta da Pirelli per far fronte ad un aumento dei carichi registrato nelle prime gare della stagione superiore alla media delle simulazioni fornite dalle squadre l’inverno precedente. Assolutamente trasparente in termini di prestazione, la costruzione ha dimostrato la sua validità e sarà utilizzata fino alla fine del campionato 2024, pur in presenza di un ulteriore incremento dei carichi generato dalle monoposto di quest’anno pari a circa il 10% rispetto alla fine della stagione scorsa.
– foto Pirelli –
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Medium e Hard protagoniste in pista nel Gp d’Austria

SPIELBERG (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Un epilogo a sorpresa per il Gran Premio d’Austria, con George Russell che vince la corsa approfittando del prolungato duello fra Max Verstappen e Lando Norris. Come previsto, la strategia più efficace è stata quella su due soste: chi ne ha fatte tre o più – Verstappen, Leclerc, Alonso e Sargeant – lo ha fatto per motivi contingenti e non in maniera pianificata. Alla partenza tutti i piloti in griglia hanno montato la Medium: l’unico ad iniziare la gara con la Hard è stato Zhou, che ha preso il via dalla pit-lane. La C4 e la C3 sono state le protagoniste assolute della corsa: soltanto nel finale si è vista la C5, usata da Verstappen per i sette giri finali dopo il pit-stop forzato e da Alonso per provare a strappargli il giro più veloce in gara, obiettivo peraltro centrato. Lo stint più lungo in assoluto lo ha completato Daniel Ricciardo, che ha percorso un terzo e ultimo stint di 34 giri con la Hard. Con le Medium il primato va a Pierre Gasly, arrivato a 29 giri con le Medium: anche per il francese dell’Alpine si è trattato dell’ultima porzione di gara. “Quando meno te lo aspetti, ecco le scintille – commenta Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli – Se i primi due terzi di gara sono stati molto lineari, è bastato un piccolo problema al secondo pit-stop di Verstappen per riportare a contatto i due piloti che hanno caratterizzato questo fine settimana, innescando così un duello davvero al limite”. “Ne è derivato un finale molto emozionante che, alla fine, ha fatto gioire George Russell, che ha così vinto il secondo Gran Premio della carriera: complimenti a lui e alla Mercedes! In generale, è stata comunque una gara in cui si sono visti tanti sorpassi, a volte molto spettacolari – continua Isola – Dal nostro punto di vista, non abbiamo avuto nessuna sorpresa. Le gomme si sono comportate esattamente come avevamo previsto, sia nelle simulazioni predisposte prima di arrivare qui in Austria, sia nell’analisi dei dati raccolti nelle giornate di venerdì e ieri. Anche le previsioni sulle strategie sono state sostanzialmente rispettate. Medium e Hard sono state le grandi protagoniste della corsa. La Medium è stata probabilmente un filo più performante, soprattutto sulle vetture più competitive. Le due Red Bull, pur avendo due set di Hard a disposizione, hanno scelto la C4 per il terzo stint, sia per questo motivo sia per essere nelle stesse condizioni degli avversari con cui erano in lotta in quella fase della gara. D’altro canto, la C3, che ha dimostrato un degrado leggermente inferiore, è stata funzionale a chi ha scelto di fare un primo stint sulle Medium molto corto per poi sfruttare la maggiore costanza della gomma contraddistinta dalla banda bianca, riuscendo così anche ad arrivare in zona punti come hanno fatto i due piloti della Haas, Hulkenberg e Magnussen, e Ricciardo (Racing Bulls)”. In F2 Gabriel Bortoleto ha messo a segno una prestazione di rilievo per conquistare la sua prima vittoria in Formula 2 in una Feature Race di Spielberg ricca di azione. Alla partenza, 13 piloti hanno scelto la Supersoft e nove la Soft. L’opzione più morbida si è rivelata quella vincente, anche grazie all’aiuto fornito da una VSC proprio nel giro in cui si è aperta la finestra per il pit-stop, riducendo il tempo perso per il cambio gomme nella fase in cui la Soft cominciava ad essere più performante. Inoltre, chi si è fermato in quei giri ha poi potuto sfruttare in maniera più efficace i giri con pista libera. In F3 Luke Browning ha controllato la situazione nella Feature Race di Spielberg, conquistando la sua seconda vittoria stagionale. Nella gara di stamattina il graining ha iniziato a manifestarsi fra l’ottavo e il dodicesimo giro, causando un degrado significativo e, per qualcuno, un’usura molto accentuata nella parte finale della gara. Chi è stato in grado di gestire il degrado nella maniera migliore ha potuto guadagnare posizioni alla fine. Se quello di oggi è stato il weekend più impegnativo per la Pirelli – impegnata ufficialmente come fornitore esclusivo di pneumatici, oltre che nel Gran Premio d’Austria, anche nella 24 Ore di Spa e nel Rally di Polonia – in tutto l’anno, la stagione di Formula 1 proseguirà senza soste il prossimo fine settimana con l’appuntamento di Silverstone, dov’è in programma un “classico” come il Gran Premio di Gran Bretagna. Sulla pista del Northamptonshire saranno in pista anche le monoposto di Formula 2 e Formula 3. Nello stesso weekend andrà in scena un altro appuntamento classico del motorsport, vale a dire il weekend del Norisring nel Campionato DTM, con il corollario dell’ADAC GT4, di cui anche quest’anno Pirelli è fornitore unico. Non solo: Pirelli sarà presente nell’appuntamento in Estonia dell’European Rally Championship e in quello di Suzuka del GTWC Asia.
– foto Ipa Agency –
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GP Austria, Isola “Prevediamo strategia con due pit-stop”

SPIELBERG (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Ancora una pole position per Max Verstappen, che continua a portare avanti il suo weekend perfetto: primo nelle prove libere, primo nella Sprint Qualifying, primo nella Sprint Race e primo nelle qualifiche per il Gran Premio di domani. Salgono così a sette le sfide contro il cronometro vinte dal pilota olandese su questo circuito dopo la pole position del Gran Premio della Stiria del 2021, quelle dei Gran Premi d’Austria dal 2021 al 2023 e le Sprint Qualifying del 2023 e del 2024. Sono adesso 40 le pole position del tre volte campione del mondo e 103 quelle della Red Bull. Domani la prima fila sarà la stessa vista oggi nella gara Sprint. Accanto a Verstappen partirà infatti Lando Norris: 1’04″314 il tempo dell’olandese, 1’04″718 per l’inglese della McLaren. In seconda ci saranno la Mercedes di George Russell (1’04″840) e la Ferrari di Carlos Sainz (1’04″851). La gara Sprint ha visto la Medium come assoluta protagonista, evidenziano da Pirelli, visto che tutti i piloti hanno, come del resto era prevedibile, scelto la C3 come mescola migliore per i 24 giri previsti. Soltanto la coppia della Sauber ha preferito usare un set nuovo mentre tutti gli altri hanno optato per uno usato. Il comportamento della Medium è stato in linea con le aspettative, fornendo alle squadre una buona mole di dati utili per definire la strategia per la gara di domani. In qualifica tutti hanno usato la Soft, con un mix fra set nuovi e usati, in base alla disponibilità e all’eventuale progresso durante la sessione. La C5 ha confermato le sue caratteristiche di gomma molto performante sul giro secco su un tracciato come Spielberg, anche in presenza di temperature di asfalto molto elevate. Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Max Verstappen da Jason Oppenheim. Presidente e fondatore del Gruppo Oppenheim, Jason è a capo di un team che rappresenta acquirenti e venditori di immobili di prestigio in tutta la California meridionale ed è diventato una star su Netflix come protagonista degli show Selling Sunset e Selling the OC, che hanno ottenuto tre nomination per gli Emmy Awards.
“L’ennesima qualifica nel segno di Verstappen, che qui sembra davvero imbattibile, soprattutto nella sfida contro il cronometro, visto che sono sette volte consecutive che si conferma il più veloce al Red Bull Ring. – ha evidenziato Mario Isola, Direttore Motorsport Pirelli – Oggi le alte temperature, quella dell’asfalto ha oscillato attorno ai 50 °C, hanno creato un’ulteriore difficoltà ma hanno comunque permesso alle squadre di mettere alla prova le gomme Medium in queste condizioni, dando un’indicazione importante in termini di strategia. Secondo le nostre elaborazioni, saranno necessari due pit-stop, con un mix di C3 e C4: è chiaro che chi ieri ha scelto di usare estensivamente e, pertanto, restituire un set di C3 privilegerà più la Medium mentre gli altri avranno un grado di flessibilità maggiore. Mentre la sosta singola non è un’opzione realistica, non in termini di usura dei pneumatici ma in termini di degrado e di passo, le tre soste potrebbero essere una possibilità, sia in caso di neutralizzazioni nella seconda parte di gara, sia in caso di degrado superiore alle aspettative: in questa eventualità anche la C5 potrebbe avere un ruolo, seppure non da protagonista”.
– Foto: Ufficio Stampa Pirelli –
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Medium la mescola favorita per la Sprint Race d’Austria

SPIELBERG (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Ancora una pole position per Max Verstappen nella sprint qualifying, l’ottava su 15 eventi Sprint. E’ la sesta sfida contro il cronometro che l’olandese vince consecutivamente al Red Bull Ring: la pole position del Gran Premio della Stiria del 2021, quelle dei Gran Premi d’Austria dal 2021 al 2023 e le sprint qualifying del 2023 e del 2024. Il pilota della Red Bull è stato il più veloce in tutti e tre i segmenti della qualifica: 1’04″686 è stato il miglior tempo, ottenuto in Q3. Sul virtuale podio di questa sessione sono saliti i due piloti della McLaren: Lando Norris è secondo col tempo di 1’04″779, Oscar Piastri terzo in 1’04″987. I primi tre sono stati gli unici a scendere sotto la barriera dell’1’05”.
Il formato Sprint del weekend rende fondamentale l’unica sessione di prove libere a disposizione, sia per preparare le vetture per il giro secco che per valutare il comportamento delle gomme sulla lunga distanza, e la giornata odierna non ha fatto eccezione. Durante la sessione del mattino le temperature sono cresciute in maniera sensibile man mano che le nuvole lasciavano spazio all’irraggiamento solare, con quella dell’asfalto salita da 31 fino a 45 °C. Ogni squadra ha usato due tipi di gomme (non contando chi come la Aston Martin, ha usato un treno di Medium e uno di Hard col solo obiettivo di rodarle): Mercedes, Ferrari, McLaren, Aston Martin e Alpine hanno girato con Hard e Soft; Red Bull, Williams, Racing Bulls, Sauber e Haas con Medium e Soft. Un solo pilota, Lewis Hamilton, ha impiegato un solo set – di Hard – per tutta la sessione. Max Verstappen ha ricevuto il Pirelli Sprint Qualifying Award da Verena Culka, una fortunata fan selezionata dal promoter del Gran Premio d’Austria per vivere questa esperienza esclusiva. Il trofeo, realizzato a mano in Italia, è composto da un quadrato di gomma naturale certificata FSC (Forest Stewardship Council), lo stesso materiale con cui vengono realizzati tutti i pneumatici Pirelli P Zero di Formula 1 e che rispetta i criteri di sostenibilità ambientale e sociale definiti dall’organizzazione non governativa per la gestione delle foreste.
“Tutto sommato, è stato un venerdì abbastanza nella norma per un weekend Sprint, con le squadre che nelle prove libere hanno effettuato diversi run con programmi relativamente diversi fra loro in termini di lunghezza degli stint e di carichi di benzina a bordo – l’analisi di Simone Berra, chief engineer Pirelli – Da parte nostra, non abbiamo avuto particolari sorprese sul comportamento delle tre mescole di pneumatici che abbiamo selezionato per questo Gran Premio. Com’era nelle previsioni, non sembra che ci sia graining e il surriscaldamento è un fattore importante”. “La Sprint Qualifying consente di confrontare in condizioni molto simili la prestazione della Medium e della Soft sul giro secco e la differenza vista oggi (circa quattro decimi) è anch’essa in linea con le aspettative – prosegue Berra – Il dato più rilevante è legato all’utilizzo estensivo della Hard da parte di metà delle squadre, il che lascia presupporre che – visto che la strategia sulla carta più veloce dovrebbe essere quella su due soste – la loro scelta sia chiaramente indirizzata verso una gara da correre con una sequenza di gomme Medium-Hard-Medium. Le altre cinque squadre, invece, si stanno lasciando la porta aperta per utilizzare due set di Hard o due set di Medium. Da notare come i tempi di oggi siano di un paio di decimi più alti rispetto alle qualifiche dello scorso anno, svoltesi il venerdì pomeriggio in condizioni meteorologiche analoghe a quelle di oggi. Domani la gara Sprint dovrebbe svolgersi con una temperatura dell’asfalto dai 40 °C in su e la Medium dovrebbe essere la mescola prescelta da tutti i piloti, che potranno così raccogliere informazioni importanti in vista della gara di domenica”. In Formula 2 Dennis Hauger (MP Motorsport) ha conquistato la sua seconda pole position nella stagione dopo una battaglia serrata con Joshua Duerksen (AIX Racing) in un’intensa sessione di qualifica. Il pilota norvegese ha ottenuto un miglior tempo di 1’15″487 precedendo Duerksen di soli otto millesimi di secondo mentre Gabriel Bortoleto (Invicta Racing) ha completato il lotto dei primi tre con un tempo più alto di un decimo rispetto alla pole. Come negli anni passati, Pirelli ha selezionato per questo evento le mescole P Zero Red soft e P Zero Purple supersoft. Il corto tracciato del Red Bull Ring presenta dieci curve, in prevalenza a media o bassa velocità. L’asfalto è rimasto lo stesso da diversi anni e, pur avendo quindi una rugosità elevata, non influisce in maniera determinante sull’usura e sul comportamento dei pneumatici, condizionato soprattutto dal degrado termico. Luke Browning ha conquistato la sua prima pole position in F3. Il pilota britannico dell’Hitech Pulse-Eight ha ottenuto un miglior tempo di 1’20″222 senza usufruire della scia, visto che nel giro decisivo si è trovato in testa al gruppo. Browning ha preceduto di 84 millesimi di secondo il connazionale Arvid Lindblad (Prema Racing) e di 105 millesimi il tedesco Tim Tramnitz (MP Motorsport). Pirelli ha selezionato la P Zero Red Soft come la mescola da utilizzare a Spielberg, soprattutto in virtù del livello di forze esercitate sui pneumatici sul corto tracciato austriaco, decisamente inferiore alla media.
– foto Ipa Agency –
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Pirelli porta in Austria il tris di mescole più morbido

SPIELBERG (AUSTRIA) (ITALPRESS) – La seconda tappa della prima tripletta di gare consecutive della stagione 2024 si svolge sul circuito di Spielberg, dove è in programma il Gran Premio d’Austria. Diverse peculiarità rendono il tracciato un unicum in tutto il calendario iridato. Innanzitutto, ci sono il numero di curve più basso (10) e il tempo sul giro più veloce mentre come lunghezza i suoi 4,318 chilometri lo piazzano al terzo posto di questa classifica alle spalle di Monaco (3,337 km) e di Interlagos (4,309 km). Il circuito di proprietà della Red Bull è secondo nella classifica delle piste col maggiore dislivello: 63,5 i metri di differenza fra il punto più alto e quello più basso, superata soltanto dai 102,2 metri di Spa-Francorchamps. Come tradizione, Pirelli ha selezionato per questo appuntamento il tris di mescole più morbido della gamma 2024, composto dalla C3 come Hard, dalla C4 come Medium e dalla C5 come Soft. Spielberg ha un asfalto un pò agèe e, di conseguenza, una rugosità elevata ma le forze laterali esercitate sui pneumatici sono decisamente inferiori alla media stagionale, determinando nel complesso un’usura molto limitata. Trazione in uscita dalle curve lente e stabilità in frenata sono fattori decisivi per essere competitivi su questa pista. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla gestione del surriscaldamento dei pneumatici, soprattutto in caso di temperature elevate: i piloti che non dovessero riuscire a raffreddarli adeguatamente potrebbero infatti avere difficoltà nel difendersi dagli attacchi degli avversari, soprattutto nel primo e nell’ultimo settore. Un fattore importante sarà quindi anche la temperatura ambientale, con condizioni tradizionalmente piuttosto variabili. Nelle ultime due edizioni la strategia su due soste è stata la più veloce, privilegiando l’utilizzo della Medium e della Hard: l’anno scorso nessun pilota azzardò la Soft in gara.
La Formula 1 in Austria ha sempre avuto la sua casa in questa valle della Stiria, con 37 gare disputate sul circuito oggi conosciuto come Red Bull Ring e una, nel 1964, su un tracciato disegnato sulla pista dell’aeroporto militare di Zeltweg, distante in linea d’aria poche centinaia di metri. Il Gran Premio d’Austria giunge questo fine settimana alla sua trentasettesima edizione, suddivise in tre periodi dopo la prima corsa a Zeltweg, ci fu un ciclo di gare sul tracciato conosciuto come O’sterreichring (1970-1987), uno all’A1-Ring (1997-2003) per poi trovare un nuovo indirizzo, il Red Bull Ring, dal 2014 in avanti. Nel biennio 2020-2021 qui si sono disputate anche le due edizioni del Gran Premio della Stiria. Nonostante non abbia ancora compiuto 27 anni, Max Verstappen è già oggi il pilota con più successi (4) in questa gara, cui va aggiunta anche una vittoria nel Gran Premio di Stiria. Sono in totale 25 i piloti che sono saliti almeno una volta sul gradino più alto del podio in Austria: di questi, ben undici (lo stesso Max, Alain Prost, Alan Jones, Mika Hakkinen, Michael Schumacher, Nico Rosberg, Emerson Fittipaldi, Niki Lauda, Nigel Mansell, Jacques Villeneuve e Lewis Hamilton) hanno nel palmarès almeno un titolo iridato. Fra le squadre, Ferrari e McLaren sono le più vittoriose nel Gran Premio d’Austria con sei successi ciascuna, raggiunte a questa quota dalla Mercedes come numero di vittorie su questo tracciato grazie alla vittoria di Hamilton nel Gran Premio della Stiria del 2020.
Al Red Bull Ring torna in scena per la terza volta nella stagione il formato Sprint del weekend, che prevede il venerdì una sessione di prove libere e le qualifiche Sprint e il sabato la gara Sprint e le qualifiche per il Gran Premio della domenica pomeriggio. E’ la terza volta consecutiva, la prima nel 2022, che il formato viene utilizzato in questo evento. Fino ad oggi sono state disputate 14 gare Sprint e Max Verstappen ha fatto, tanto per cambiare, la parte del leone con nove successi. Degli altri vincitori – Valtteri Bottas, Sergio Perez, George Russell e Oscar Piastri – soltanto il finlandese ha vinto più di una volta.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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