Valtteri Bottas ha conquistato la pole position a Silverstone davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton. Entrambi i piloti Mercedes partiranno su pneumatici C2 medium usati per superare il Q2, così come i due piloti Red Bull. Bottas ha ricevuto il Pirelli Pole Position Award dalla cantante Mabel, che vanta una nomination ai BRIT awards e diversi singoli nella top 10 britannica. “Come due settimane fa in Austria, anche a Silverstone si vedono diverse strategie, con i due piloti Mercedes che partiranno dalla prima fila su medium, mentre Charles Leclerc (Ferrari) scatterà dalla terza posizione su soft. La partenza diventa così molto interessante, con diverse strategie possibili a due soste£ spiega Mario Isola, responsabile F.1 di Pirelli. “Si è verificata dell’usura su medium e soft che richiederà un’attenta gestione dei pneumatici. La tempistica per i pit stop sarà quindi maggiormente influenzata dall’usura, rispetto al degrado” spiega.
“Una delle variabili per questa gara è sicuramente il meteo: oggi il tempo era variabile, con temperature più fresche rispetto a ieri, quindi per domani le previsioni rimangono incerte. Con tempi sul giro così veloci, e un ritmo ravvicinato tra i piloti di testa in termini di passo gara, possiamo aspettarci una gran premio molto combattuto” cocnlude Isola.
GP GRAN BRETAGNA. ISOLA “POSSIAMO ASPETTARCI GARA COMBATTUTA”
HAMILTON VINCE IN CASA, ISOLA “TEMPISMO DECISIVO”
Lewis Hamilton trionfa per la sesta volta in carriera a Silverstone al termine di un gran premio emozionante, grazie a una strategia a una sosta medium-hard favorita dal periodo di safety car. Il pilota Mercedes si è fermato ai box poco prima di metà gara, l’unico a podio con una tattica a una sosta, e ha vinto con oltre 20 secondi di vantaggio sul secondo. Hamilton ha demolito il precedente record del tracciato, in una gara in cui le prestazioni di tutte e tre le mescole sono state eccellenti.
È stato un gran premio caratterizzato dall’ampia varietà di strategie, con 4 diverse tattiche tra i primi cinque al traguardo. Nella top 10, solo i piloti Mercedes e Red Bull sono partiti su pneumatici medium: Hamilton e Bottas sono arrivati primo e secondo, mentre Gasly e Verstappen hanno chiuso al quarto e quinto posto. Charles Leclerc (Ferrari) è arrivato terzo dopo essere partito dalla terza posizione in griglia su pneumatici soft. L’ingresso della safety car è stato il momento chiave della gara, con quasi tutti i piloti di testa (tranne Valtteri Bottas su Mercedes) che lo hanno sfruttato per effettuare la sosta. Le condizioni meteo sono rimaste buone per tutta la gara, nonostante le temperature più fresche rispetto ai giorni scorsi, ma senza pioggia. Per quanto riguarda il comportamento delle mescole, Lewis Hamilton ha ottenuto il nuovo record assoluto in gara su pneumatici C1 hard usati per 32 giri, con un tempo di oltre 3″3 inferiore rispetto al precedente primato. Sei piloti, tra cui Hamilton, hanno completato la gara con una sola sosta dopo essere partiti su C2 medium. Verstappen è partito su medium, ma ha usato una strategia a due soste, chiudendo quinto. Anche Bottas è partito su medium e si è fermato due volte. I due piloti Racing Point e Valtteri Bottas sono stati gli unici a usare i pneumatici soft nell’ultima parte di gara, scelti dalla maggior parte dei piloti durante il primo stint. “Tutte e tre le mescole nominate – l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – hanno giocato un ruolo determinante in questa gara fantastica, con l’incredibile prestazione della C1 hard usata da Hamilton per ottenere il giro più veloce dopo uno stint di 32 giri, soprattutto su uno dei circuiti più impegnativi per i pneumatici in tutta la stagione, con carichi superiori ai 4g in alcune curve. Dal primo all’ultimo giro abbiamo visto una gara entusiasmante, ricca di colpi di scena e sorpassi tra i piloti – aggiunge Isola – Il periodo di safety car si è rivelato il momento chiave, dividendo di fatto la gara in due fasi e con la maggior parte dei piloti che ne ha approfittato per la sosta. Tra questi anche Hamilton, passato da medium a soft durante il regime di safety car, con un tempismo che si è rivelato decisivo per la vittoria. Ora continueremo con il lavoro di sviluppo dei pneumatici in ottica 2020, con i due giorni di test in programma martedì e mercoledì con Williams e Red Bull impegnate su questo tracciato”.
LE GOMME SCELTE DAI PILOTI PER IL GP DI GERMANIA
La FIA ha comunicato a Pirelli il numero di set di pneumatici e mescole scelti da ciascun pilota per il Gran Premio di Germania (26-28 luglio).
Hamilton 1 White Hard C2, 4 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4;
Bottas 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4;
Vettel 1 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Leclerc 2 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Verstappen 1 White Hard C2, 4 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4;
Gasly 1 White Hard C2, 4 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4;
Ricciardo 1 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 10 Red Soft C4;
Hulkenberg 2 White Hard C2, 1 Yellow Medium C3, 10 Red Soft C4;
Magnussen 1 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Grosjean 2 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Sainz 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4;
Norris 2 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Perez 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4;
Stroll 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4.
Raikkonen 1 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Giovinazzi 2 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Kvyat 2 White Hard C2, 1 Yellow Medium C3, 10 Red Soft C4;
Albon 1 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 10 Red Soft C4;
Russell 2 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4; Kubica 1 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4.
LE MESCOLE PER IL GRAN PREMIO DEGLI STATI UNITI
Pirelli per il Gran Premio degli Stati Uniti (1-3 novembre) ha nominato le mescole White Hard C2, Yellow Medium C3 e Red Soft C4.
ISOLA “METEO ELEMENTO CHIAVE PER LE STRATEGIE”
La Formula Uno fa tappa sullo storico circuito di Hockenheim, diventato famoso per le sue velocità elevate e i lunghi rettilinei anche se l’attuale configurazione – inaugurata nel 2002 – è più bilanciata e mista. Per questo motivo Pirelli ha nominato C2, C3 e C4 quali rispettivamente hard, medium e soft. Queste tre mescole sono all’incirca equivalenti a quelle scelte nel 2018, medium, soft e ultrasoft. Il circuito presenta un mix interessante di curve e velocità, con alcuni tratti molto rapidi e altri più lenti, come il complesso del Motodrom, piuttosto tecnico: il preferito dai tifosi. Rispetto allo scorso anno non ci sono state modifiche a layout e asfalto, che presenta carichi e abrasione medi. L’evoluzione del tracciato nel corso del fine settimana è piuttosto bassa. I carichi longitudinali e laterali sono bilanciati su tutta la lunghezza del giro, quindi sulla carta non dovrebbe essere troppo difficile trovare il giusto set-up per far lavorare al meglio i pneumatici.
Nel 2018 la pioggia ha stravolto le strategie. Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto con una strategia a una sosta soft-ultrasoft, l’unico tra i primi sei piloti al traguardo con un solo pit stop. C’è stato anche un periodo di safety car, con una probabilità storica del 50%. Max Verstappen (Red Bull) è arrivato quarto nonostante tre soste.
Il nuovo record assoluto di Hockenheim è stato ottenuto da Sebastian Vettel (Ferrari) nelle qualifiche del 2018, ma il giro più veloce in gara, firmato da Kimi Raikkonen su McLaren-Mercedes, risale al 2004. “Hockenheim è un circuito non troppo familiare per team e piloti, visto che per diversi anni si è alternato con il Nurburgring per ospitare il Gran Premio di Germania, prima di sparire dal calendario e ritornare solo nel 2018 – le parole di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Tuttavia si tratta di un tracciato senza troppe sorprese, con carichi piuttosto bilanciati sui pneumatici. Unica eccezione è il settore del Motodrom, di natura più stop-and-go. Un altro aspetto da considerare è la diversa inclinazione di curva 12 e curva 13. I livelli di usura e degrado sono generalmente bassi, e in passato ci sono stati anche stint piuttosto lunghi sulle diverse mescole. Come abbiamo visto lo scorso anno, il meteo qui è piuttosto variabile e può essere quindi un elemento chiave che può determinare la strategia”.
Dei tre top team, solo i due piloti Red Bull hanno scelto lo stesso numero di set di mescole disponibili, mentre Ferrari e Mercedes hanno differenziato le strategie tra i piloti. Quelli del Cavallino hanno scelto più pneumatici soft rispetto ai diretti rivali.
Contemporaneamente al Gran Premio di Germania, Pirelli sarà impegnata nel più importante evento motorsport dell’anno: la 24 Ore di Spa-Francorchamps in Belgio, che fa parte del Blancpain GT Series. Pirelli è fornitore esclusivo dell’evento, al quale porterà 13.000 pneumatici per le 72 vetture partecipanti (oltre alle gare di supporto), con oltre 100 addetti. Questa settimana proseguirà inoltre il programma di sviluppo dei pneumatici da 18″ per la Formula 2, con un test in Italia. Formula 2 e Formula 3 non correranno a Hockenheim. Dopo Silverstone, infine, anche a Hockenheim torna il programma Pirelli Hot Laps con una quarta Casa automobilistica in pista, Lamborghini. Pirelli fornisce il 100% dei modelli Lamborghini in primo equipaggiamento, con un accordo che risale addirittura agli anni ’60.
LE GOMME SCELTE DAI PILOTI PER GP UNGHERIA
La FIA ha comunicato a Pirelli il numero di set di pneumatici e mescole scelti da ciascun pilota per il Gran Premio d’Ungheria (2-4 agosto):
Hamilton 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4;
Bottas 1 White Hard C2, 4 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4;
Vettel 2 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Leclerc 1 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Verstappen 1 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Gasly 1 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Ricciardo 2 White Hard C2, 1 Yellow Medium C3, 10 Red Soft C4;
Hulkenberg 1 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 10 Red Soft C4;
Magnussen 2 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Grosjean 1 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Sainz 1 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Norris 1 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Perez 2 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Stroll 2 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4.
Raikkonen 2 White Hard C2, 1 Yellow Medium C3, 10 Red Soft C4;
Giovinazzi 1 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 10 Red Soft C4;
Kvyat 1 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 10 Red Soft C4;
Albon 2 White Hard C2, 1 Yellow Medium C3, 10 Red Soft C4;
Russell 1 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4;
Kubica 2 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4.
(ITALPRESS).
MESCOLE AL MEGLIO NONOSTANTE IL CALDO
“Oggi il tema principale è sicuramente il caldo estremo, con temperature asfalto oltre i 55°, tra le più elevate mai registrate in F1. Ciò significa che i piloti hanno dovuto gestire al meglio soprattutto i pneumatici posteriori. Tutte e tre le mescole nominate per questa gara, compresa la soft, con la quale Leclerc ha ottenuto il miglior tempo di giornata, hanno funzionato al meglio nonostante le temperature davvero elevate”. Questo il bilancio di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli dopo le prime due libere di Hockenheim. Il caldo torrido ha aumentato il degrado termico sui pneumatici: nonostante ciò il migliore tempo di giornata è stato ottenuto su pneumatici soft nelle seconde libere. Come sempre, c’è stata parecchia evoluzione del tracciato, soprattutto nelle FP2 con pista più gommata. Ferrari davanti a tutti in entrambe le sessioni: non è chiaro se le condizioni odierne possano essere rappresentative per tutto il fine settimana, anche perché le previsioni meteo indicano temperature decisamente più basse e pioggia. Nonostante comunque le condizioni odierne non fossero ottimali, anche la mescola C4 soft ha funzionato molto bene, dimostrando un buon equilibrio tra prestazioni e durata. Tutte e tre le mescole nominate sono state utilizzate a lungo e quindi potranno essere utilizzate al meglio per la strategia di gara. “Attualmente il gap tra soft e medium è di circa sei decimi al giro, mentre è di poco inferiore quello tra medium e hard – aggiunge Isola – Per quanto riguarda il meteo, sarà difficile prevedere come si evolverà il fine settimana, dato che per domani è prevista pioggia. Come è successo nel 2018, questo fattore potrebbe aggiungere una variabile ulteriore a questo fine settimana che già si preannuncia interessante, con distacchi ridotti tra i piloti di testa”.
ISOLA “CONTA STRATEGIA, SORPRESE POSSIBILI”
“La strategia a Hockenheim è in primissimo piano, soprattutto se dovesse piovere domani. In questo caso sarà fondamentale reagire alle circostanze di gara e, soprattutto, va considerato il fatto che in questa stagione non sono mai stati utilizzati a lungo i pneumatici da bagnato”. Questa l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli, sulle qualifiche del Gp di Germania che hanno visto Lewis Hamilton, su Mercedes, conquistare la quarta pole position stagionale, grazie al miglior tempo ottenuto su P Zero Red soft. Il pilota inglese ha superato il Q2 con pneumatici medium, gli stessi con cui partirà domani. Per la gara c’è il rischio di pioggia, quindi potrebbero entrare in azione i Cinturato intermedi e da bagnato estremo. Hamilton ha ricevuto il Pirelli Pole Position Award dal CEO di Pirelli Germany, Michael Wendt.
Il meteo finora variabile avrà un ruolo determinante nella strategia per i 67 giri del Gran Premio di Germania. In caso di pioggia, i primi 10 al via non avranno quindi l’obbligo di partire con i pneumatici utilizzati per superare il Q2 e non dovranno quindi usare più di una mescola in gara.
Se invece dovesse rimanere asciutto, con condizioni molto simili a quelle in FP2, la strategia più veloce è a una sosta, con primo stint su Yellow medium da 24-29 giri, poi White hard fino al traguardo. Leggermente più lenta è un’altra tattica a una sosta, soft (per 18-22 giri) – hard. Una strategia a due soste è decisamente più lenta, ma da considerare nel caso in cui ci sia più degrado sulla soft rispetto al previsto (come, ad esempio, con temperature più elevate rispetto a ieri e oggi). In questo caso, ci sono due possibili strategie: due stint su soft, ciascuno da 15-18 giri, poi medium, oppure uno stint su soft (15-18 giri) e due stint su medium (22-26 giri ciascuno). In teoria, la mescola medium è la migliore con cui partire, con tre macchine nella top 10 (le due Mercedes e la Ferrari di Leclerc) al via con questa mescola. “Ci sono molte variabili da considerare in vista della gara di domani, con alcuni guai meccanici per i piloti Ferrari in qualifica e diverse strategie utilizzate oggi – ha spiegato Mario Isola -. I due piloti Mercedes partiranno con i pneumatici medium, mentre Max Verstappen scatterà dalla seconda posizione in griglia su soft, ma come abbiamo visto lo scorso anno, Hockenheim può risultare ricca di sorprese”.
(ITALPRESS).





















