“Non ci sono molte sorprese dalle prime prove libere in Bahrain, su un circuito che presenta caratteristiche diverse rispetto ad Albert Park e i risultati di oggi sono differenti rispetto alla situazione vista a Melbourne” spiega Mario Isola, responsabile F1 e car racing di Pirelli. “Siamo soddisfatti delle prestazioni dei pneumatici, esattamente in linea con quanto ci aspettavamo. Finora il divario è di circa un secondo tra ciascuna delle tre mescole disponibili per questa gara, quindi domani sarà piuttosto difficile superare il Q2 sulla medium. Nel 2018 abbiamo visto un’ampia varietà di strategie e da quello che abbiamo visto oggi possiamo aspettarci la stessa situazione anche quest’anno”.
ISOLA “POSSIBILI DIVERSE STRATEGIE IN BAHRAIN”
Prima pole position in carriera per Charles Leclerc, davanti all’altra Ferrari di Sebastian Vettel, in Bahrain mentre finiscono in seconda fila i due piloti Mercedes. I pneumatici P Zero soft sono stati usati da inizio a fine qualifiche, che si sono disputate sotto le luci artificiali dopo il tramonto. “Come sempre, in qualifica i piloti hanno cercato la massima prestazione su questo tracciato molto impegnativo, con temperature asfalto in continuo calo – l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli che ha poi consegnato il Pirelli Pole Position Award a Leclerc, il secondo pilota più giovane di sempre in F1 a conquistare la pole position – Per questo motivo, oggi è stato particolarmente significativo trovare il momento giusto per iniziare il proprio giro veloce. In qualifica sono stati usati esclusivamente pneumatici soft, quindi domani i primi 10 avranno al via questa mescola. Sono possibili diverse strategie, con tutte e tre le mescole disponibili per questa gara. Complimenti a Charles Leclerc per la sua prima pole position in carriera”.
La strategia teoricamente più veloce è quella con primo stint su medium per 20 giri, poi hard fino al traguardo. Dato però che nessun pilota tra i primi 10 partirà su pneumatici medium, la seconda strategia più veloce diventa molto interessante: primo stint su soft per 15 giri, poi hard. Ci sono alcune tattiche a due pit stop che potrebbero funzionare. Tra queste, la più rapida è soft per 15 giri, poi due stint sui pneumatici medium di 21 giri ciascuno.
La pole position di Leclerc in 1’27″866 vale anche il nuovo record assoluto del circuito di Sakhir ed entrambi i giri del monegasco nel Q3 sarebbero stati sufficienti per ottenere la pole. Su un tracciato dove è sempre particolarmente importante gestire al meglio i pneumatici posteriori, occhio al meteo: la gara dovrebbe essere asciutta, ma sia ieri notte che questa mattina ha piovuto a Manama.
ISOLA “TANTI COLPI SCENA, AMPIA VARIETÀ TATTICHE”
Doppietta Mercedes in Bahrain, con la vittoria di Lewis Hamilton davanti a Valtteri Bottas in una gara ricca di colpi di scena: non ultimo, il problema accusato da Charles Leclerc, leader per quasi tutto il gran premio, a pochi giri dalla fine. I tre piloti a podio hanno usato tre diverse strategie a due soste, in una gara caratterizzata dall’ampia varietà di tattiche e da un degrado elevato dei pneumatici. Prima del guaio tecnico che ha di fatto condizionato il risultato finale, Leclerc è riuscito a fermarsi per il secondo pit stop senza perdere la testa della gara. Il pilota Ferrari ha ottenuto il punto extra per il giro veloce in gara. Sebastian Vettel è arrivato 5° con una strategia a tre soste, l’ultima dopo un incidente. La gara è stata dominata dalla “battaglia strategica” tra Mercedes e Ferrari. Entrambi i team hanno cercato l’undercut durante i vari pit stop. Tutti i piloti sono partiti su pneumatici C3 soft, ad eccezione di Robert Kubica (Williams), l’unico al via su C2 medium. L’unico pilota a tentare una strategia a una sosta è stato Daniel Ricciardo, poi ritirato al giro 53.
“Come ha detto giustamente Lewis Hamilton, oggi Charles Leclerc ha meritato la vittoria più di tutti gli altri: il problema accusato negli ultimi giri ha reso questa gara, già ricca di colpi di scena, ancora più imprevedibile e dominata dalle diverse strategie” le parole di Mario Isola, responsabile F1 e car racing Pirelli. “Ferrari e Mercedes hanno tentato l’undercut a vicenda, ma le performance extra dimostrate da Leclerc gli hanno consentito di fermarsi per il secondo pit stop senza perdere la leadership. Abbiamo visto un’ampia varietà di tattiche, con soli due team che non hanno diversificato la strategia tra i piloti. Da sottolineare la prestazione di Lando Norris, 6° al traguardo, che ha ottenuto i primi punti iridati con McLaren”.
(ITALPRESS).
GP CINA. LE GOMME SCELTE DAI PILOTI
La FIA ha comunicato a Pirelli il numero di set di pneumatici e mescole scelti da ciascun pilota per il Gran Premio della Cina (12-14 aprile).
Questo l’elenco:
Mercedes: Hamilton 1 White Hard C2, 4 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4; Bottas 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4.
Ferrari: Vettel 2 White Hard C2, 4 Yellow Medium C3, 7 Red Soft C4; Leclerc 1 White Hard C2, 5 Yellow Medium C3, 7 Red Soft C4.
Red Bull: Verstappen 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4; Gasly 2 White Hard C2, 4 Yellow Medium C3, 7 Red Soft C4.
Renault: Ricciardo 1 White Hard C2, 4 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4, Hulkenberg 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4.
Haas: Magnussen 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4; Grosjean 1 White Hard C2, 4 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4.
McLaren: Sainz 2 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4; Norris 2 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 9 Red Soft C4.
Racing Point: Perez 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4; Stroll 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4.
Alfa Romeo: Raikkonen 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4; Giovinazzi 3 White Hard C2, 2 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4.
Toro Rosso: Kvyat 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4; Albon 2 White Hard C2, 3 Yellow Medium C3, 8 Red Soft C4.
Williams: Russell 1 White Hard C2, 5 Yellow Medium C3, 7 Red Soft C4; Kubica 2 White Hard C2, 4 Yellow Medium C3, 7 Red Soft C4.
PIRELLI COMPLETA PROGRAMMA TEST SVILUPPO 2020
“Siamo riusciti a completare il programma previsto per i nostri test di sviluppo 2020 con pneumatici prototipo, nonostante la pioggia non ci abbia consentito di girare molto il primo giorno. Un ringraziamento va a tutti i piloti che hanno partecipato al nostro test e in particolare a Fernando Alonso, la cui esperienza ci ha permesso di raccogliere molti dati che andremo subito ad analizzare”. Così Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli, commenta la due giorni di test in Bahrain, un lavoro che “continuerà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per capire in quale direzione proseguire lo sviluppo dei nostri pneumatici da 13”, alla loro ultima stagione in F1 prima del passaggio al 18” previsto per il 2021. Nei test in-season i team hanno continuato i propri programmi, utilizzando i set di mescole 2019 scelti in anticipo. È comprensibile che nessun team avesse selezionato pneumatici da bagnato per il test in-season in Bahrain, ma nonostante ciò sono stati due giorni produttivi. Complimenti anche a Mick Schumacher, che ha impressionato tutti, noi compresi, al suo debutto in Formula 1”.
GP CINA. ISOLA “SPERIAMO SIA UN FINE SETTIMANA MEMORABILE”
La Formula 1 festeggia a Shanghai il Gran Premio numero 1.000 della sua storia, il 364° per Pirelli, segnando così un momento epocale. Per questa gara sono state nominate C2, C3 e C4 quali hard, medium e soft: tre mescole a metà della gamma 2019 che si adattano bene alle caratteristiche del tracciato cinese, famoso per aver dato vita in passato a gare molto interessanti soprattutto dal punto di vista strategico. “Nel 2018, questa è stata la prima gara con un salto di mescola nelle nomination: una scelta che ha contribuito a un gran premio emozionante e con un’enfasi sulla strategia” ricorda Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing di Pirelli. “Le mescole C2, C3 e C4 nominate quest’anno sono all’incirca equivalenti a medium, soft e ultrasoft selezionate per questa gara nel 2018. Speriamo che questa scelta porti nuovamente a un gran premio altrettanto interessante e con diverse strategie possibili. Shanghai è un circuito abbastanza completo, ed è quindi un buon test per monoposto e pneumatici, oltre a offrire numerose possibilità di sorpasso. Speriamo sia un fine settimana memorabile, nel quale si festeggia il 1000° gran premio nella storia della Formula 1”.
ISOLA “BUON INIZIO, SODDISFATTI PRESTAZIONI PNEUMATICI”
“Il 1000° weekend di gara è iniziato molto bene. Siamo soddisfatti delle prestazioni odierne dei pneumatici, considerando anche che le tre mescole nominate quest’anno sono più o meno equivalenti a quelle scelte nel 2018″. Così Mario Isola, responsabile F1 e car racing di Pirelli, al termine delle prove libere del Gp di Cina. “Oggi non si sono verificati casi di graining, grazie anche alle temperature più alte e alle caratteristiche dei pneumatici 2019. Finora il divario tra medium e soft è leggermente più alto rispetto a quanto avevamo ipotizzato e le tre mescole risultano abbastanza spaziate in termini di prestazioni – ha aggiunto Isola -. Questo fattore potrebbe contribuire ad avere diverse strategie interessanti. È presente del degrado sulla C4 soft, ma è esattamente ciò che ci aspettavamo dalla mescola più morbida disponibile per questa gara”.
Oggi le temperature dell’asfalto hanno raggiunto i 33°, mentre quelle ambiente hanno sfiorato i 20°. Non si sono verificati casi di graining, grazie anche alle condizioni più miti rispetto al passato che hanno consentito ai pneumatici di lavorare al meglio nella corretta finestra d’utilizzo, nonostante i lunghi rettilinei di Shanghai raffreddano le gomme.
Finora il divario tra hard e medium è di circa 7 decimi al giro, mentre il gap tra medium e soft è di 1,1 secondi. Il degrado della mescola C4 soft è di circa 2 decimi al giro. Come sempre, in FP1 il circuito si presentava abbastanza “sporco” e scivoloso. I migliori tempi in FP1 e FP2 sono stati leggermente inferiori rispetto alle prime due sessioni di libere del 2018. I dati raccolti oggi potrebbero essere particolarmente rappresentativi per domenica, quando le condizioni meteo dovrebbero essere simili. Per domani le previsioni indicano temperature più basse.
Intanto nell’ambito delle celebrazioni per il 1000° gran premio, oggi Damon Hill, campione del mondo 1996, ha guidato la Lotus 49 del padre Graham in uno show run terminato nel garage degli F1 Pirelli Hot Laps.
(ITALPRESS).
ISOLA “DEGRADO SOFT PUÒ INFLUENZARE PIT-STOP”
Valtteri Bottas su Mercedes conquista la sua prima pole position stagionale – la numero 1000 nella storia della Formula 1, con soli 23 millesimi di vantaggio sul compagno di squadra Lewis Hamilton. Entrambi i piloti Mercedes hanno usato pneumatici soft C4 e medium C3 in qualifica. I primi cinque piloti al via partiranno su C3 medium, scelti per superare il Q2. Bottas ha ricevuto il Pirelli Pole Position Award dal presidente Fia, Jean Todt.
La strategia teoricamente più veloce è a una sosta: primo stint su C4 soft da 18 giri, poi hard fino al traguardo, seguita da una tattica a un pit stop medium (per 19 giri)-hard. È possibile anche una strategia a due soste, chiaramente più lenta, e che prevede due stint da 15 giri ciascuno su C4 soft, poi C2 hard. I piloti di testa useranno probabilmente quella che in teoria è la seconda tattica più veloce. Alex Albon non ha preso parte alle qualifiche dopo l’incidente a fine FP3, quindi partirà dalla pit lane, mentre Antonio Giovinazzi partirà ultimo, non riuscendo a ottenere un tempo utile nel Q1. Entrambi i piloti avranno massima disponibilità di set nuovi.
Oggi le temperature sono state particolarmente elevate, domani invece dovrebbe essere più fresco e con condizioni simili a venerdì, quindi i dati raccolti nelle prove libere dovrebbero essere particolarmente significativi per la gara. “Oggi le condizioni meteo sono state diverse rispetto a ieri, con vento e temperature asfalto che hanno superato i 40°, 15° in più rispetto a ieri – l’analisi di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Non ci sono state molte sorprese durante le qualifiche: le prestazioni dei pneumatici sono in linea con quanto avevamo previsto e in gara saranno possibili diverse strategie interessanti. I primi cinque piloti al via partiranno su C3 medium, seguendo una tattica che in teoria è leggermente più lenta rispetto a quella dei piloti che partiranno su C4 soft ma che consentirà loro una maggiore flessibilità. Domani ci aspettiamo di vedere del degrado sulla soft, un elemento che può influenzare le tempistiche del pit stop”.





















