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Politecnico Milano, accordo 17 partner su tecnologie quantistiche per lo spazio

MILANO (ITALPRESS) – Diversi partner tra imprese, università, fondazioni ed enti di ricerca hanno siglato un Protocollo d’intesa per promuovere attività di ricerca e sviluppo nell’ambito delle “Quantum Technologies” per lo Spazio.
Visto il rapido evolversi delle tecnologie quantistiche, obiettivo di questa iniziativa, si legge in una nota, è individuare le eccellenze italiane su questo tipo di tecnologie e metterle in rete perchè possano lavorare insieme su uno dei fronti più all’avanguardia dell’innovazione attraverso collaborazioni, partnership in progetti di ricerca, sviluppo e innovazione in settori quali la crittografia quantistica, la comunicazione quantistica, i computer quantistici, i sensori quantistici e la metrologia quantistica.
Le attività congiunte di ricerca, sviluppo e innovazione saranno orientate alle applicazioni delle tecnologie quantistiche nel settore spaziale, con un focus specifico sull’integrazione di queste tecnologie in nuove costellazioni di satelliti integrati con i sistemi e le infrastrutture terrestri come, ad esempio, per la comunicazione e la metrologia.
Gli aderenti al protocollo intendono collaborare, inoltre, in attività didattiche e di formazione dedicate alle tecnologie quantistiche per lo spazio, attraverso, per esempio, lo sviluppo coordinato di programmi di dottorato a indirizzo industriale.
Ad oggi è 17 il numero dei partner: Centro di Competenza cybersecurity Cyber 4.0; Consortium GARR; Fondazione Bruno Kessler; Gran Sasso Science Institute; Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR; Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; Istituto Nazionale di Ottica del CNR; Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica; Leonardo; Politecnico di Milano; “Sapienza Università di Roma”; Telespazio (JV tra Leonardo 67% e Thales 33%); Thales Alenia Space Italia (JV tra Thales 67% e Leonardo 33%); ThinkQuantum (spin-off di UniPD e acquisito da Officina Stellare); Università degli Studi di Padova; Università degli studi di Trento; Università degli studi di Trieste.
“I partner – sottolinea la nota – auspicano un ampliamento di questa collaborazione, estendendo la partecipazione anche ad altre realtà che operano nel campo dell’innovazione, mettendo al centro dell’iniziativa la capacità delle eccellenze italiane, creando una filiera che va dalla ricerca di base alla produzione industriale di soluzioni quantistiche per lo Spazio. La proprietà intellettuale generata dai progetti di ‘Quantum Initiativè, sarà, inoltre, messa a disposizione della partnership, in un’ottica di co-sviluppo e miglioramento continuo”.
(ITALPRESS).

Università, Mip Politecnico Milano tra migliori Business school in UE

MILANO (ITALPRESS) – MIP Politecnico di Milano, la Graduate School of Business che fa parte della School of Management dell’ateneo milanese, migliora ulteriormente la sua posizione al vertice delle migliori business school in Europa anche per quest’anno. Secondo il Financial Times European Business Schools Ranking 2021, reso pubblico oggi, il MIP scala fino al secondo posto a livello europeo tra le migliori scuole appartenenti a un’università tecnica (il Politecnico di Milano, appunto) dietro solo all’Imperial College Business School (UK). L’anno scorso era terza. La conferma dell’eccellenza dell’offerta formativa del MIP si evidenzia anche dal miglioramento della classifica generale, dove la business school milanese si posiziona al 37esimo posto su 95 classificate.
Vittorio Chiesa e Federico Frattini, rispettivamente Presidente e Dean del MIP Politecnico di Milano hanno dichiarato: “Posizionarci in zona di vertice di questa classifica tra le business school che fanno capo a università tecniche d’Europa è il riconoscimento dell’efficacia degli sforzi e degli investimenti fatti in questi mesi complicati per garantire continuità della nostra offerta formativa. I ranking sono sicuramente uno degli elementi chiave per indirizzare le preferenze dei manager in cerca di upskilling, quindi non possiamo che essere soddisfatti per questa conferma. Ma sappiamo che, al di là dei ranking, c’è anche un valore reputazionale che rafforza il nostro ruolo di punto di riferimento per la formazione. Le certificazioni ottenute negli anni e il sempre più ampio network di aziende con cui lavoriamo fanno del MIP un’eccellenza nel campo del lifelong learning e un approdo sicuro per chi, a ragione, lo ritiene una chiave per competere in un mercato sfidante”.
Anche la qualità dei singoli percorsi di formazione erogati dal MIP viene riconosciuta dal ranking del Financial Times per il 2021 che premia due Master con un avanzamento in classifica. L’MBA (Master in Business Administration) e l’EMBA (Executive Master in Business Administration) si posizionano rispettivamente al 34esimo e al 54esimo posto guadagnando rispettivamente quattro e due posizioni rispetto al 2020. Relativamente agli Executive MBA migliora anche la valutazione del salario (Salary Today / Salary Increase), vale a dire il livello di retribuzione di un manager a tre anni dalla graduation al MIP e la relativa differenza rispetto al periodo pre-Master: in media lo stipendio degli Alumni MIP dopo aver completato il Master cresce del 53%.
Nella top 10 del ranking del Financial Times, limitatamente alle business school “modello” MIP, vale a dire quelle appartenenti a un’università tecnica, la School of Business del Politecnico di Milano precede la Aalto University (Finlandia), Tum School of Management (Germania) e Institut Mines – Telecom Business School (Francia).
L’offerta formativa d’eccellenza del MIP comprende annualmente circa 40 Master, tra cui anche 7 MBA ed Executive MBA, 200 programmi executive open e diversi corsi di formazione progettati su misura per aziende.
(ITALPRESS).

Al via la rassegna online “20e20 2020”

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In questo particolare momento, in cui tutto sembra sospeso a mezz’aria, l’era del digitale ci assiste permettendoci di accorciare le distanze. Il cuore Politecnico batte per la sua comunità fatta non solo di studenti e docenti, ma anche di cittadini grandi e piccoli, da sempre coinvolti e partecipi alla vita culturale dell’Ateneo. Per questo motivo, per non perdersi di vista, il Politecnico di Milano ha lavorato in queste settimane per garantire un’opportunità di svago, cultura e di informazione a tutti gli interessati. E’ nata così la rassegna “20e20 2020”, un palinsesto di eventi culturali e di divulgazione scientifica in diretta streaming.
Il programma di eventi è organizzato in rubriche: POLIMI for KIDS, il sabato, uno spazio dedicato ai bambini delle scuole elementari e medie con brevi lezioni, esperimenti e piccole attività manuali.
POLIMI VIRTUAL TOUR, alla scoperta dell’architettura e dell’urbanistica della città e della regione, con lezioni e tour virtuali tematici.
LEZIONI IN BIBLIOTECA, tenute da docenti del Politecnico di Milano con lo scopo di far conoscere il patrimonio librario della Biblioteca Storica del Politecnico.
POLIMI TRIBUTE, in un momento in cui anche lo spazio del ricordo ci è momentaneamente negato, un’occasione per ricordare alcuni importanti personaggi legati al Politecnico di Milano.
LEZIONI AL POLITECNICO, pillole di divulgazione scientifica.
INVITO AL CINEMA, commenti di nostri esperti a film su tematiche politecniche presenti e scaricabili su Raiplay, il canale tematico gratuito italiano dedicato al cinema e ai film d’autore.
I PROSSIMI EVENTI POLIMI FOR KIDS Cosa sono i virus?
sabato 4 aprile 2020 Dalle 11:00 Con Gabriele Candiani, docente di Bioingegneria chimica In natura esistono moltissime tipologie di virus, che sono in grado di infettare qualsiasi tipo di cellula ed organismo (animali, uomini, piante e batteri), provocando una notevole varietà di malattie. Capiremo come le cellule, i batteri e i virus coesistono e interagiscono fra loro. A seguire collegamento con Carlo Punta, docente di Chimica che illustrerà come si produce il liquido igienizzante come da ricetta dell’OMS.
LEZIONI IN BIBLIOTECA I Canali e i Navigli nella Pianura Padana: una rete per la mobilità lenta e per lo sviluppo di un turismo sostenibile martedì 7 aprile 2020 Dalle 18:30 Con Andrea Rolando, docente di Rappresentazione della città e del territorio L’intera Italia è ricchissima di bellezze naturali, ma anche di moltissime opere dell’uomo realizzate nel corso dei secoli, che si integrano magnificamente nel paesaggio, impreziosendolo. I canali e i navigli derivati dai laghi e dai fiumi che scendono dalle Alpi, sono in questo senso un esempio che molti conoscono e apprezzano. Sono stati da poco celebrati i 500 anni dalla morte di Leonardo, un’occasione speciale di riflessione, se consideriamo – proprio come fece il Genio di Vinci – Milano al centro di un sistema di fiumi e di canali che attraversano l’intero paesaggio lombardo.
POLIMI VIRTUAL TOUR “Bramantus fecit in Mediolano” Gli esordi di Donato Bramante a Milano giovedì 9 aprile 2020 Dalle 18:30 Con Jessica Gritti, docente di Storia dell’architettura Gli esordi dell’attività di Donato Bramante a Milano sono ancora oggi al centro dei dibattiti tra gli studiosi e coincidono anche con l’avvio della sua carriera di architetto e con una delle stagioni architettoniche e urbane più dinamiche nella città governata dagli Sforza.
Biglietto da visita della cultura architettonica di questo pittore prospettivo urbinate è senza dubbio la nota Stampa Prevedari, realizzata nel 1481, proprio negli anni in cui si stava avviando anche il cantiere di Santa Maria presso San Satiro, edificio che si presta a mostrare una sintesi delle poliedriche abilità di uno dei più grandi maestri dell’architettura italiana di tutti i tempi.
POLIMI FOR KIDS I Robot ispirati alla natura sabato 11 aprile 2020 Dalle 11:00 Con Simone Cinquemani, docente di Progettazione meccanica funzionale Un robot riuscirà mai a correre veloce come un ghepardo, arrampicarsi come una scimmia, nuotare velocemente come uno squalo o saltare come una rana? La Natura è davvero in grado di mostrarci degli animali formidabili in grado di muoversi in modo molto complesso.
E se prendessimo spunto dalla Natura per progettare dei robot veloci, agili e forti come gli animali che conosciamo? Questa è proprio una sfida interessante, credo che il risultato vi stupirà!
Gli eventi si terranno ogni martedì e giovedì alle ore 18:30 e il sabato, dedicato ai bambini, alle ore 11:00.
Per consultare il programma completo degli eventi e per le iscrizioni visitare il sito www.eventi.polimi.it.
(ITALPRESS).

Uno studio per distinguere le Fake News dalle notizie

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Negli ultimi anni le informazioni ingannevoli e dannose, le cosiddette fake news, hanno avuto una crescita esplosiva sui social network con un’influenza sull’opinione pubblica che ha spesso causato gravi reazioni sociali e politiche.
Francesco Pierri, dottorando del corso interdipartimentale in Data Analytics and Decision Sciences del Politecnico di Milano, in collaborazione coi Professori Carlo Piccardi e Stefano Ceri, ha recentemente pubblicato su Nature Scientific Reports un lavoro in cui mostra una metodologia di machine learning che permette di distinguere accuratamente le notizie attendibili da quelle fuorvianti osservando il modo in cui si propagano sui social media.
Lo studio, partendo da casi noti secondo cui le notizie false si diffondono più velocemente, più in profondità e in modo più ampio rispetto alle informazioni fattuali per effetto di socia bots, camere di risonanza e pregiudizi algoritmici e umani, ha evidenziato che le comunità di utenti che diffondono notizie pubblicate su fonti affidabili interagiscono diversamente con esse rispetto agli utenti che condividono notizie da fonti inattendibili.

Oggi i ricercatori sono al lavoro per creare una piattaforma in grado di distinguere in tempo reale le notizie sulla base della loro attendibilità e di individuare in maniera efficace i contenuti dannosi che circolano sui social network. La piattaforma si baserà sulla metodologia sviluppata, combinata con altri tipi di analisi già disponibili.
Il metodo di classificazione automatica dell’attendibilità della notizia è basato sul machine learning e sfrutta le discrepanze nella diffusione tra notizie più o meno veritiere su Twitter, considerando le reti di diffusione originatesi dalle numerose interazioni tra utenti che condividono notizie on-line. Questa metodologia permette di bypassare la complessità di un approccio basato sul contenuto in quanto è indipendente dal testo della notizia, e potrebbe essere combinata con altri tipi di analisi già disponibili per individuare efficacemente i contenuti dannosi che circolano sui social network.
Dato l’ampio dibattito nella comunità scientifica su una definizione unica di cattiva informazione, i ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione ad una vasta gamma di notizie fuorvianti e potenzialmente dannose che includono ma non si limitano alle “fake news”.

Hanno quindi raccolto e monitorato la diffusione di migliaia di news pubblicate nel 2019 su decine di giornali on-line statunitensi, sia quelli cosiddetti di “disinformazione” che quelli tradizionali e più attendibili. Nell’arco di tre settimane sono stati raccolti più di 3 milioni di tweets condivisi da circa mezzo milione di utenti unici, e sono state costruite circa 12mila reti di diffusione associate ad altrettante news.
Rappresentando ogni rete con un insieme di features topologiche (e.g. numero di componenti connesse, diametro della rete) ed utilizzando degli algoritmi classici di machine learning per fare classificazione (e.g. regressione logistica e k-Nearest Neighbors), sono stati in grado di ottenere un’accuratezza fino al 94% sulle reti più grandi.
Nonostante il diverso orientamento politico della fonte, è stato osservato che le notizie tradizionali e attendibili si diffondono diversamente da quelle meno attendibili e di contro-informazione, e che il classificatore è in grado di distinguerle accuratamente.
Complessivamente, i risultati mostrano che le comunità di utenti che condividono news poco attendibili tendono ad essere più connesse tra loro e le notizie meno attendibili si diffondono più in profondità ma con un’audience inferiore rispetto alle notizie tradizionali.

In un altro lavoro, attualmente in peer-review, la stessa metodologia è stata applicata al contesto italiano con risultati simili.
L’articolo “Topology comparison of Twitter diffusion networks effectively reveals misleading information” è disponibile online all’indirizzo www.nature.com/articles/s41598-020-58166-5
(ITALPRESS).

Esa finanzia studio Polimi per intercettare Asteroidi verso la terra

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Al Politecnico di Milano è appena partito l’innovativo studio triennale Use of the LOP-G as home Base for FastResponse Planetary Defence Missions, finanziato dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) che mira all’uso del LOP-G, Lunar Orbital Platform – Gateway, come piattaforma di lancio per sonde destinate ad intercettare tempestivamente asteroidi provenienti dallo spazio profondo; in particolare, sonde progettate per deviare, mediante impatto violento, i corpi celesti in rotta di collisione con la Terra.
“Il LOP-G – si legge nella nota – è un’articolata infrastruttura orbitante polifunzionale, composta da numerosi moduli che sarà posizionata in prossimità della Luna, da utilizzare come “punto di appoggio” e di rifornimento prima di avventurarsi verso Marte, ma anche come importante piattaforma scientifica, di comprensione e osservazione dello spazio profondo. Un progetto che vede coinvolte le maggiori Agenzie Spaziali mondiali da NASA a ESA, includendo CSA, Roskosmos e JAXA”.

“Il lancio delle sonde da LOP-G consentirebbe un intervento più rapido rispetto al lancio da Terra e assicurerebbe al veicolo spaziale un livello energetico alla partenza più potente per la fuga dal campo gravitazionale terrestre, risparmiando propellente. Sarebbe, quindi, possibile progettare un veicolo snello e leggero, possibilmente in più unità, agganciato in stand-by alla struttura principale. In tali frangenti, il fattore tempo gioca infatti un ruolo primario per mettere in atto un’efficace interazione con il corpo celeste in arrivo, evitando impatti distruttivi con il nostro pianeta.
Dotare il LOP-G della capacità di sganciare sonde verso lo spazio profondo consentirebbe inoltre di realizzare missioni scientifiche ad oggi irrealizzabili, come l’incontro ravvicinato con comete orbitanti su traiettorie aperte, un’opportunità unica per la raccolta di campioni di elementi prebiotici provenienti dallo spazio esterno.
Lo studio non si limiterà alla progettazione delle traiettorie più convenienti per assicurare la massima efficacia all’incontro, ma si estenderà agli aspetti tecnologici e logistici nel quadro globale delle operazioni del LOP-G in totale coordinamento con le attività di sviluppo attualmente in corso sul piano internazionale” conclude la nota.
(ITALPRESS).

Politecnico Milano tra finalisti Airbus Gedc Diversity Award

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Airbus e il Global Engineering Deans Council (GEDC) hanno selezionato 3 finalisti provenienti da Italia, Canada e Regno Unito per la 7° edizione dell’“Airbus GEDC Diversity Award”, un riconoscimento mondiale alle iniziative di successo finalizzate ad ispirare gli studenti, a prescindere da profilo e origine, a perseguire con successo gli studi di ingegneria.
L’Embracing Diversity MOOC del METID Politecnico di Milano è stato selezionato come finalista per la natura innovativa del progetto e dei risultati raggiunti fino ad oggi.
Lanciato da Airbus nel 2012, il premio ha l’obiettivo a lungo termine di incrementare la diversity all’interno della comunità mondiale degli ingegneri, affinché il settore rifletta la diversità delle comunità che supporta.
Una Giuria composta da dipendenti Airbus e membri del GEDC ha esaminato 48 candidature provenienti da 18 Paesi e 5 continenti, il più alto numero di candidature nella storia del premio. La Giuria ha ritenuto che la qualità delle candidature di quest’anno fosse particolarmente elevata, identificando 14 progetti per la selezione finale. Insieme, questi progetti hanno reso i percorsi di carriera in ingegneria più visibili e raggiungibili a oltre 80.000 studenti in tutto il mondo.

Nella società e nel mondo accademico i pregiudizi di genere e LGBT, come l’idea che gli studi e le carriere nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM) siano solo per gli uomini, sono ancora oggi molto diffusi. L’“Embracing Diversity” MOOC (Massive Open Online Course) è un corso che aiuta gli studenti a comprendere come lo sconforto e l’auto esclusione possano avere degli effetti sul talento femminile – con grandi ripercussioni nel mondo del lavoro – e condivide azioni utili a motivare sempre più ragazze a intraprendere corsi di studio in queste discipline. Il progetto segnala inoltre, come best practice, le realtà che promuovono l’inclusione per creare un ambiente di lavoro produttivo e autentico. Il MOOC è caricato sulla Open Knowledge Platform del Polimi, disponibile gratuitamente per tutti e, ad oggi, oltre 2.000 utenti hanno partecipato al corso e oltre 900 hanno ottenuto il certificato di frequenza (completato oltre il 60%).
Un rappresentante del progetto presenterà la propria iniziativa alla giuria presso la sede centrale di Airbus a Tolosa, in Francia, entro la fine dell’anno, dove verrà anche annunciato il progetto vincitore.
(ITALPRESS).

Politecnico nella top20 mondiale in Ingegneria, Architettura e Design

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Il QS World University Rankings by Subject 2020 riconferma il Politecnico di Milano tra i primi 20 Atenei al mondo della categoria Engineering & Technology. Da sottolineare il grande exploit di Architettura (dove dall’11° posto dell’anno scorso l’ateneo passa al 7°) e la 6° posizione in Design, stabile dal 2019.
“In questi giorni in cui il Paese è messo alla prova da un’emergenza sanitaria di portata globale, in un momento in cui la sua immagine subisce contraccolpi a livello internazionale, questo risultato serve a ricordare quale è il nostro valore. Da qui dobbiamo ripartire, da segnali positivi che ci permettono di riaffermare le nostre capacità, la nostra credibilità e la nostra reputazione su larga scala – commenta il rettore, Ferruccio Resta – Troppo spesso sentiamo di rotte aree per l’Italia chiuse, di aziende che non riescono a mandare i loro prodotti nei mercati internazionali, di studenti italiani messi in quarantena e di ragazzi stranieri che temono di venire in Italia. Non lasciamo spazio alla paura e alla diffidenza, ricordiamo chi siamo”.
Analizzando in dettaglio l’area dell’Ingegneria, crescono in particolare Chemical Engineering (34° al mondo, 44° nel 2019), Electrical & Electronic Engineering (17° contro il 23° posto dell’anno scorso) mentre Civil & Structural Engineering riconferma la 7° posizione.
Nel panorama italiano, infine, il Politecnico di Milano si conferma primo assoluto sia in Ingegneria (in tutte le materie analizzate da QS: Computer Science & Information Systems; Chemical Engineering; Civil & Structural Engineering; Electrical & Electronic Engineering; Mechanical, Aeronautical & Manufacturing Engineering) che in Architettura e Design.
(ITALPRESS).

ACCORDO POLIMI-CONSERVATORIO G.VERDI PER LA FORMAZIONE

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Entrambi nati a fine Ottocento e uniti dal fatto di essere le uniche due istituzioni universitarie milanesi ad aver formato un premio Nobel (Giulio Natta e Salvatore Quasimodo), il Politecnico di Milano e il Conservatorio Giuseppe Verdi scoprono di avere molto di più in comune e firmano un accordo di collaborazione per la creazione di percorsi di formazione comuni. La convenzione quadro, sottoscritta in mattinata nell’Aula Magna di un Politecnico tristemente vuoto causa Coronavirus, intende infatti creare nuove figure trasversali molto richieste dal mondo del lavoro, frutto della commistione e della contaminazione tra le competenze tecniche dell’ateneo di piazza Leonardo Da Vinci e la creatività del Conservatorio Giuseppe Verdi. Grazie all’accordo, che durerà almeno cinque anni, agli studenti delle due istituzioni sarà data infatti la possibilità di frequentare “a ponte” gli insegnamenti di entrambi. Verranno sperimentate nuove modalità didattiche, attivati master congiunti, introdotti assegni di ricerca e borse di studio, ma anche effettuare periodi di stage e lavorare a lauree congiunte. La convenzione è legata anche a uno studio preliminare per il nuovo Campus del Conservatorio, che verrà realizzato nel quartiere di Rogoredo entro il 2023: una nuova sede della storica istituzione milanese in cui si terranno le lezioni del dipartimento di Nuove Tecnologie (musica elettronica, jazz e pop).

“Con questo accordo il Politecnico conferma la sua ferma volontà di fare rete con le altre istituzioni d’eccellenza, milanesi e non solo – spiega il rettore dell’ateneo Ferruccio Resta -. Proprio nella contaminazione delle discipline, nella ricerca congiunta e nella condivisione delle risorse, si sviluppa al meglio l’innovazione e la sperimentazione. E questo è necessario per essere sempre all’avanguardia e competitivi a livello internazionale”. “Nasce con questo accordo una rete che mette insieme due eccellenze dell’alta formazione a Milano – ha aggiunto il presidente del Conservatorio Giuseppe Verdi, Raffaello Vignali -. Essere in rete non significa perdere la propria identità, ma potenziare le proprie specificità”.
(ITALPRESS).

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