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POLIMI E STMICROELECTRONICS RAFFORZANO RICERCA MEMS

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Si rafforza e si arricchisce di competenze il PoliFab, centro per la micro e la nanotecnologia del Politecnico di Milano. Grazie ad un nuovo programma di collaborazione con STMicroelectronics, infatti, il Campus di Città Studi si amplia con la nascita del nuovo Joint Research Center Mems Lab, un centro di ricerca incentrato sui microsistemi alla base delle grandi trasformazioni in atto in ambito digitale. L’accordo, della durata di cinque anni, prevede un investimento in personale di ricerca e infratrutture da parte di ST, che punterà anche ad una serie di progetti di ricerca congiunta. “Il nostro successo è dovuto principalmente a tre fattori – spiega il rettore del Politecnico Ferruccio Resta -: capitale umano, laboratori di ricerca e collaborazione con istituzioni e aziende e questo progetto coinvolge tutti i nostri punti di forza. Investire in laboratori congiunti è l’unica via per far fronte alle ricerche di ricerca e innovazione in un contesto di risorse limitate. Nasce oggi in Città Studi un centro all’avanguardia per il futuro tecnologico del Paese e della nostra città”.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

Dello stesso parere Benedetto Vigna, presidente del Gruppo Analogici, Mems e Sensori di STMicroelectronics, che ha spiegato: “Vogliamo dare al nostro rapporto con il Politecnico un peso diverso, cercando di garantirci la possibilità di poter coinvolgere nel nostro progetto le migliori leve delle prossime generazioni. In pratica ci garantiamo la possibilità di rimanere leader sul mercato, il nostro stesso futuro”. Grazie all’accordo la “clean room” del PoliFab sarà ampliata e potenziata con macchine e strumenti concessi in comodato d’uso gratuito da StMicroelectronics. Si tratta di macchine di nuova generazione grazie alle quali sviluppare ulteriori step nei processi di lavorazione Mems, da trasferire poi negli impianti produttivi di Agrate Brianza. Saranno assunti almeno quattro ricercatori e attivati altrettanti dottorati di ricerca per ciascun anno di durata dell’accordo nei dipartimenti di elettronica, meccanica, ingegneria civile e fisica e ci saranno individuati e finanziati una serie di progetti di ricerca congiunta.
(ITALPRESS).

CONTROLS E POLITECNICO FIRMANO ACCORDO TRIENNALE

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Il Politecnico di Milano e CONTROLS, storica azienda leader mondiale per la produzione di macchine e strumenti di prova per l’Ingegneria Civile, hanno siglato una convenzione triennale attiva già a partire da questo anno accademico. Il documento è stato firmato dall’amministratore delegato di CONTROLS, Andrea Certo (alumnus 1992 del Politecnico di Milano) e dal rettore dell’Ateneo, Ferruccio Resta.

“L’accordo – si legge in una nota – unisce due realtà eccellenti che si propongono di far emergere a livello mondiale le grandi potenzialità dell’industria e del mondo accademico italiani. CONTROLS opera in 121 paesi del mondo e si confronta costantemente con i principali stakeholder del settore a livello globale”.

“Questi – prosegue la nota – i principali ambiti in cui si svilupperà la collaborazione: Sponsorizzazione da parte di CONTROLS di un corso mono-disciplinare sulla sperimentazione dei materiali e delle strutture dell’Ingegneria Civile; Donazione da parte dell’azienda di attrezzature per lo sviluppo di metodi sperimentali per la caratterizzazione dei materiali, l’ottimizzazione dei sistemi di azionamento e l’analisi e ingegnerizzazione dei sistemi di prova; Attività di prova per lo sviluppo di un controller universale ad elevato contenuto tecnologico per macchine dinamiche di prova per i materiali da costruzione”.

RESTA “WMF MOMENTO DI CONFRONTO INTERNAZIONALE”

“La World Manifacturing Forum Foundation è un momento di confronto internazionale sui temi che avremo di fronte, nei prossimi anni”. Lo ha detto il rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, in apertura della presentazione della Fondazione World Manifacturing Forum, fondata da Confindustria Lombardia, Politecnico di Milano e Intelligent Manifacturing System (IMS) e con il sostegno di Commissione Europea e Regione Lombardia, “un interlocutore che sentiamo al nostro fianco: tutte le volte che abbiamo proposto un progetto abbiamo trovato la porta aperta. Non ci sentiamo mai soli in queste sfide che hanno bisogno di fare sistema”, assicura Resta.

I 3 fondatori hanno costituito un fondo finanziato con 20.000 euro ciascuno, a cui si aggiungono 1 mln di euro da parte di Confindustria Lombardia, spalmato in 5 anni e 1 mln di euro da parte di Regione Lombardia.

“Quello che è nato da un progetto di ricerca, dal 2011 a oggi, ha riscosso un interesse crescente a livello internazionale, grazie alla professionalità e alla condivisione” e vede la partecipazione di “507 esperti da 7 anni”, continua Resta. La Fondazione, con sede in Lombardia, che vede la collaborazione tra imprese, mondo accademico e associativo, istituzioni, vuole essere una piattaforma il cui scopo è quello di diffondere la cultura industriale, in particolare manifatturiera, a livello mondiale, un settore che crea ricchezza, equilibrio sociale, sviluppo sostenibile ed equità economica. Non solo, vuole, anche, stimolare consapevolezza e delineare soluzioni attraverso il confronto e condividendo ricerca, prassi tra esponenti di governi, industrie e dell’innovazione.

“L’industria lombarda è un’eccellenza internazionale e la Fondazione WMF è l’inizio di un incontro mondiale di confronto e dia cambio di informazioni, una collaborazione di eccellenze lombarde quali l’industria, l’Università e le istituzioni. Il WMF serve per far conoscere al mondo l’eccellenza del sistema lombardo”, sostiene il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti.

Tra le attività della Fondazione, spiccano l’organizzazione del meeting annuale, il 27/28 settembre prossimi, a Cernobbio, finanziato dalla Commissione Europea, con 600.000 euro e dei regionali events, in varie parti del mondo, a cura di IMS; la redazione di un report contenente le raccomandazioni per lo sviluppo del settore manifatturiero, che la politica dovrebbe recepire, come spiega il responsabile scientifico della Fondazione Marco Taisch.

“Qui si è costituito un dream team per il manifatturiero del futuro. Il WMF è uno strumento di scredita perché mette a confronto realtà importanti, contenuti innovativo e una politica economica regionale a fianco dei governi europei”, spiega il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala.

In Lombardia ci sono 100.000 imprese fatturiste con 1 mln di addetti, 60 mld di euro di valore aggiunto e 250 mld di fatturato. Nel primo trimestre del 2018, la produzione è cresciuta del 3,6%, il fatturato del 4,8%, gli ordini interni del 4,4% e quelli esterni del 6,3%. “La Lombardia è in crescita, è la regione trainate del Paese, auspico sia anche di stimolo, a livello nazionale”, conclude Sala.

 

DA DOMANI FESTIVAL SVILUPPO SOSTENIBILE

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Politecnico e Università degli Studi di Milano rinnovano la partecipazione all’edizione 2018 del Festival dello Sviluppo Sostenibile con una serie di eventi aperti alla città: seminari, workshop, concerti, spettacoli, dimostrazioni, attività interattive per grandi e bambini…il palinsesto completo è visibile su www.campus-sostenibile.polimi.it/festivalss2018.
Tutti gli eventi sono aperti all’intera cittadinanza, oltre che agli addetti ai lavori, sono ad accesso libero e gratuito previa registrazione online.
“Politecnico e Statale ancora una volta porteranno la ‘sostenibilità in piazza’ – si legge nella nota –  sottolineando in modo divulgativo e divertente il ruolo del progresso scientifico e tecnologico per un mondo più sostenibile.
Il Festival italiano dello Sviluppo sostenibile, organizzato da Alleanza Italiana dello Sviluppo Sostenibile (ASviS), quest’anno darà ancora più spazio alle iniziative organizzate da scuole e università grazie all’impegno del MIUR e della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), per  elaborare idee e proposte, valorizzare le buone pratiche e intraprendere un percorso convinto verso uno sviluppo sempre più sostenibile.
L’intera manifestazione, che si svolge nell’arco di 17 giorni, dal 22 maggio al 7 giugno, intende richiamare l’attenzione sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) sottoscritti dall’Assemblea Generale dell’ONU nel settembre del 2015, con la finalità di coinvolgere e sensibilizzare fasce sempre più ampie della popolazione sui temi dell’Agenda 2030. Il Festival rappresenta il principale contributo italiano alla Settimana Europea dello sviluppo sostenibile (European Sustainable Development Week dal 30/05 al 5/06/2018)”.
(ITALPRESS).

COMPETENCE CENTER, “MADE IN ITALY 4.0” PASSA ALLA FASE DI NEGOZIAZIONE

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Il Politecnico di Milano ha risposto lo scorso aprile al bando del Ministero dello Sviluppo Economico e la proposta è stata selezionata con il massimo punteggio per la successiva fase di negoziazione. La Commissione di esperti, nominati dal MISE e dal MIUR, ha valutato sia le capacità tecnico-organizzative dei componenti del partenariato che la qualità e la solidità economico-finanziaria complessiva della proposta.

“Made in Italy 4.0”, questo il nome del Competence Center, punta a costituire un centro di competenza industriale di rilevanza nazionale sui temi della manifattura digitale in grado di fornire alle imprese, specialmente PMI, gli strumenti necessari (orientamento, formazione, trasferimento tecnologico, co-progettazione) per affrontare la digitalizzazione dei processi produttivi in ottica Industria 4.0.

“Made in Italy 4.0” vede coinvolte trentanove imprese (provider tecnologici, integratori di sistema, consulenti, esperti della formazione, industrie manifatturiere) che hanno affiancato INAIL e i quattro atenei (oltre a Politecnico di Milano, Università di Bergamo, Università di Brescia e Università di Pavia).

Il progetto prevede un contributo dei partner, in termini di investimenti in infrastrutture, conferimenti di attrezzature e messa a disposizione di personale qualificato, quantificabile in oltre 20 milioni di euro nel primo triennio.

Il luogo prescelto, il quartiere Bovisa, è già caratterizzato dalla presenza della Joint Platform appena inaugurata con la Tsinghua University di Pechino e di PoliHub l’acceleratore del Politecnico di Milano che ospita, al suo interno, 113 realtà imprenditoriali (idee in accelerazione, startup e aziende).

“Entra finalmente nel vivo la costituzione del Competence Center, ulteriore leva attrattiva all’interno del distretto di innovazione di Bovisa, sul quale punta il Politecnico di Milano – commenta Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano – Non un laboratorio di ricerca universitaria, ma un polo di innovazione in cui le imprese condividono esperienze e tecnologie su Industria 4.0 per il manifatturiero avanzato.

Un’iniziativa centrale per la ripresa di un settore chiave della nostra economia. Allo stesso tempo, una spinta all’innovazione che pensiamo possa trarre vantaggio dall’interazione delle imprese con i nostri laboratori e con le nostre startup. Un progetto che si candida ad essere, ancora di più, punto di aggregazione per le realtà che, insieme a noi, intendono diventare motore del cambiamento”.

 

BOERI “MILANO PUÒ VINCERE SFIDA RIDUZIONE INQUINANTI”

Più verdi, vivibili e resilienti. Così saranno la Milano del 2030 e la sua area metropolitana negli obiettivi del nuovo Piano di Governo del Territorio cui l’Amministrazione sta lavorando. Se ne è parlato alla Triennale di Milano, alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala e dell’assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran nel corso del secondo incontro, inserito nel palinsesto dell’Arch Week, del ciclo Milano 2030 organizzato dall’Amministrazione per raccontare il futuro urbanistico della città.

“Terreni agricoli, parchi, giardini, alberi e verde diffuso, nelle strade e sui palazzi, pubblico e privato. Su come rendere la città più green – ha detto il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala – abbiamo le idee chiare e il Piano di Governo del Territorio, che abbiamo iniziato a presentare con questi incontri pubblici, è espressione della nostra volontà. Gli interventi in esso contenuti illustrano le grandi trasformazioni della città in cui il verde è davvero protagonista. Il 65 per cento della superficie degli ex scali ferroviari sarà destinata a parco, come il 50 per cento della Goccia della Bovisa. Salvaguarderemo tre milioni di metri quadrati di aree agricole libere che restituiremo alle coltivazioni e al verde. Milano non ha intenzione di fare la guerra alle nuove costruzioni, ma nessun edificio o quartiere nascerà o sarà riqualificato senza verde. Vogliamo rigenerare la città anche sotto questo punto vista, affinché possa identificarsi, come accade per altre grandi città del mondo, con i suoi parchi urbani”.

Tra gli obiettivi di sostenibilità di qui al 2030 c’è l’impegno, insieme alla Città Metropolitana di Milano, Parco Nord e Parco Agricolo Sud, a lavorare per la nascita del grande Parco Metropolitano, da realizzarsi attraverso la connessione ecologica tra il Parco Nord e il Parco Sud.

Ad individuare una strategia di implementazione del verde all’interno del Comune di Milano in dialogo con i parchi del territorio vasto dell’area metropolitana sarà lo studio del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico (DASTU) guidato dal docente di urbanistica Stefano Boeri, che supporterà la Direzione di progetto Città Resilienti del Comune con una serie di attività mirate. L’Amministrazione ha infatti incaricato il DASTU di definire le linee guida per la forestazione urbana del Comune di Milano attraverso l’incremento delle alberature e di costruire una visione strategica sul ruolo del verde nell’area metropolitana milanese, con l’obiettivo di raccogliere, implementare, e valorizzare i principali sistemi verdi all’interno del perimetro del grande Parco Metropolitano.

“La forestazione urbana – ha spiegato il presidente della Triennale e docente del Politecnico, Stefano Boeri – cioè la moltiplicazione delle superfici verdi e boschive nelle metropoli del mondo, è considerata oggi uno degli strumenti più efficaci per combattere il riscaldamento e l’inquinamento dell’aria nelle grandi città.  Nei prossimi anni Milano può vincere la sfida di ridurre drasticamente gli inquinanti e la quota di CO2 emessa dai gas serra, attraverso la piantumazione nell’area metropolitana di tre milioni di nuovi alberi. Un progetto ambizioso ma realistico che aumenterebbe fino al 26% la percentuale di aree verdi e ombreggiate e farebbe di Milano una delle metropoli più verdi nel continente europeo”.

 

BIENNALE VENEZIA, SOUTO DE MOURA LEONE D’ORO

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La Biennale di Venezia ha assegnato il Leone d’oro come miglior partecipante alla 16° Mostra FREESPACE a Eduardo Souto de Moura, architetto portoghese Pritzker Prize 2011 e Professore ordinario di progettazione architettonica al Politecnico di Milano.
“Un prestigioso riconoscimento – si legge nella nota – che riempie d’orgoglio anche il Politecnico di Milano, da anni impegnato nell’attrazione di docenti internazionali di assoluto prestigio. L’Ateneo, dall’anno accademico 2010-11 ha visto crescere la percentuale della sua Faculty internazionale dal 2.2% all’attuale 9,5%. Un risultato frutto dell’orientamento all’internazionalizzazione che l’Ateneo declina anche nel rafforzamento della mobilità studentesca, nel progressivo adeguamento degli spazi dei suoi campus a standard internazionali e nella continua crescita degli accordi di collaborazione con le migliori realtà di didattica e ricerca mondiali.
Un impegno che si traduce nella crescente attrattività di studenti stranieri iscritti al Politecnico di Milano (dai 3900 iscritti del 2013 si passa ai 5400 del 2017)”.

Eduardo Souto de Moura è nato nel 1952 a Porto e nella città natale ha frequentato la Escola Superior de Belas Artes, conseguendo la Laurea in architettura nel 1980. Nello stesso anno, dopo una collaborazione con Alvaro Siza, Souto de Moura avvia la propria attività di architetto, subito segnalata dalla critica per l’originalità con la quale interpreta la lezione dei maestri della scuola portoghese.
Nel suo lavoro emerge il sapiente utilizzo di tecniche costruttive tradizionali, declinate attraverso un linguaggio formale dal timbro essenziale, sensibile “all’ascolto” del contesto storico, sociale ed economico dei luoghi che il progetto di architettura è chiamato a trasformare.
Souto de Moura ha insegnato architettura, come visiting professor, alle Università di Ginevra e Losanna, all’École d’Architecture di Parigi-Belleville, alla Harvard University, alla ETH di Zurigo e all’Accademia di Architettura di Mendrisio.

POLIMI SARA’ PROTAGONISTA DI EXPO DUBAI 2020

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Il Politecnico di Milano sarà protagonista del padiglione italiano alla prossima Esposizione Universale del 2020 in programma a Dubai. In mattinata, nell’Aula Magna di piazza Leonardo Da Vinci, infatti, è stato siglato un protocollo d’intesa tra il rettore del Politecnico Ferruccio Resta e il Commissario generale di sezione per l’Italia per Expo 2020, Paolo Glisenti, in base al quale l’ateneo milanese metterà a disposizione le proprie competenze nei settori della creatività e dell’innovazione, forte della sua esperienza come coordinatore di network di ricerche e dei legami forti con il sistema industriale italiano. In particolare il Politecnico si occuperà di promuovere la comunicazione in ambito nazionale e internazionale della partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai, di individuare una serie di progetti italiani innovativi e best practies da mostrare in occasione dell’evento, in particolare nelle aree del design, dell’aerospazio, dell’information technolgy e delle Smart Cities, oltre a promuovere il coinvolgimento del mondo accademico con realtà imprenditoriali italiane sui temi della partecipazione italiana all’esposizione.

“Expo è stato uno dei momenti che hanno segnato la crescita della città e del Politecnico negli ultimi anni. E’ stato un evento che ha fatto parlare di Milano e dell’Italia nel mondo ed ha contribuito a creare una serie di sinergie che ancora oggi sono importanti – ha commentato il rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta -. E’ per questo motivo che vogliamo ridisegnare quel filo rosso che ancora ci lega alla manifestazione del 2015 e farci carico di quell’eredità mettendola a disposizione dell’Esposizione di Dubai del 2020. Lo facciamo mettendo in gioco le nostre competenze in settori chiave come il design, l’information technology e con i nostri laboratori e le nostre startup. Il tutto nel segno di quella capacità di combinare creatività e progettualità che ci contraddistingue. Punti di partenza per immaginare il nuovo Palazzo Italia”. “Mancano 872 giorni all’apertura di Expo 2020, sembra tanto ma non lo è – ha commentato il commissario generale per Expo Dubai, Paolo Glisenti -. Dobbiamo iniziare a trasferire le competenze e creare una piattaforma e questo accordo con il Politecnico va proprio in questa direzione. Quello dell’Italia a Dubai non sarà un Padiglione, ma un Innovation Hub”. Il primo evento che vedrà il Politecnico impegnato a favore di Expo Dubai, sarà una Design Competition promossa in collaborazione con Regione Lombardia e la Camera di Commercio di Milano. Si tratta di una competizione internazionale, realizzata in collaborazione con l’università di Sharjah negli Emirati, che permetterà a 20 giovani designer di veder realizzato ed esposto a Dubaio il proprio progetto innovativo sul tema “Connecting Spaces”.
(ITALPRESS).

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