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A San Marino il Pirelli Star Rally4 vale doppio

MILANO (ITALPRESS) – Il Rally di San Marino, tradizionale appuntamento sugli sterrati ai piedi del Monte Titano, avrà una doppia valenza per il Pirelli Star Rally4, il nuovo campionato che Pirelli ha indetto a supporto dei tantissimi piloti che si affidano ai suoi pneumatici da competizione. Infatti la gara sarà valevole sia per la serie TOP che per quella CIRT del Pirelli Star Rally4, dato che il rally è valevole sia per il campionato italiano assoluto Rally Sparco che per il campionato italiano Rally Terra. Una parte degli iscritti al Pirelli Star Rally4 è interessata ad entrambe le serie ed ai loro premi, mentre alcuni di essi sono concentrati esclusivamente sull’una o sull’altra.
Per il Pirelli Star Rally4 TOP, arrivato al quarto appuntamento, la lepre è Fabio Farina, il giovane trentino sinora sempre a punti, con Christopher Lucchesi intenzionato a colmare il divario dovuto all’aver partecipato ad una gara in meno del rivale: con il gioco degli scarti (sono quattro i risultati utili ai fini della classifica finale) un successo darebbe al toscano un importante vantaggio virtuale. Ma i due dovranno vedersela con rivali molto agguerriti come Giorgio Cogni, che proprio sugli sterrati si è garantito due anni fa il titolo di Campione d’Italia Junior, Nicola Cazzaro e Davide Nicelli, che qui fa il suo rientro dopo due assenze per infortunio. Intriganti outsider sono poi il ventunenne figlio d’arte Michael Rendina e il francese di Bastia Cedric Cardi. Per il Pirelli Star Rally4 CIRT si riparte dopo il forzato rinvio per l’alluvione del Rally Adriatico con la classifica maturata dopo la prima gara con Giorgio Cogni davanti a tutti ma anche con un elenco di aspiranti protagonisti che si è nel frattempo allungato con l’aggiunta di gran parte degli iscritti al TOP ma anche con nuovi specialisti della terra come Manuele Stella e soprattutto Nicolò Marchioro.
In entrambi i casi l’obiettivo dei piloti che corrono con Pirelli è quello di far leva sui loro Pirelli Scorpion per conquistare il rispettivo primato di gara e non solo quello del Pirelli Star Rally4. Il rally di San Marino avrà anche una classifica a sè stante per la Coppa Rally di Zona, ed anche in questo caso alcuni dei protagonisti più attesi sono iscritti alla serie Pirelli specifica, Trofeo Pirelli Accademia CRZ, ad iniziare da Antonio Rusce, Dawid Albert Tanozzi e Franco Ricciardi.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Le Scorpion Soft domano il fango e i guadi inattesi in Sardegna

ROMA (ITALPRESS) – Doveva essere, come da tradizione in Sardegna, una delle poche gare su sterrato della stagione affidato alle hard, invece, è stata di gran lunga la gara delle soft. Dal punto di vista delle gomme potrebbe essere questa la sintesi del movimentato e appassionante Rally Italia Sardegna 2023, vinto dopo numerosi colpi di scena e cambi di leadership da Thierry Neuville su Huyndai. Complice la pioggia, talvolta torrenziale, e il meteo capriccioso e assolutamente inusuale in questo periodo dell’anno nel Nord della Sardegna, le strategie gomme e l’approccio alla gara pianificati alla vigilia dalle squadre sono stati completamente sovvertiti. A sorreggere quasi per intero il peso dei 320 chilometri di una gara spettacolare e imprevedibile sono state le 12 Scorpion SA a mescola morbida in dotazione ai piloti, ovvero le otto previste come allocazione base per le option, più le quattro aggiuntive per lo shakedown, per le quali hanno prudenzialmente optato tutti alle prime incertezze meteo. Le prime a mescola dura, invece, sono state relegate a un ruolo di secondo piano e hanno fatto la loro apparizione solo nelle prove del sabato, ma sempre in combinazione con le soft, che hanno assicurato grip e affidabilità anche nelle condizioni più estreme.
“Le Scorpion morbide, assolute protagoniste anche lo scorso anno nelle gare su sterrato, hanno dimostrato ancora una volta di essere altamente versatili e polivalenti, anche in condizioni così imprevedibili e in un rally come quello della Sardegna dove di solito le protagoniste sono le hard, nominate prime anche questa volta, in accordo con i team e la Fia, come da prassi – è l’analisi di Terenzio Testoni, Pirelli Rally activity manager – Il bello del rally, del resto, è proprio l’imprevedibilità e la conseguente capacità di piloti e team di adattarsi alle situazioni più disparate. Nella sostanza, anche se soggette per forza di cose ad un alto consumo, le gomme soft hanno fornito un’ottima prestazione, sia per il grip che per l’affidabilità su terreni così fangosi e dissestati. Non deve sorprendere che tutti gli equipaggi abbiano preferito insistere con le soft anche quando erano, inevitabilmente, molto provate dalla fatica: in condizioni del genere, con molto fango e numerosi guadi, neanche una hard nuova può mai garantire il grip di una gomma a mescola morbida, benchè molto consumata”.
Nell’RC2 si è imposto Andrea Mikkelsen su Škoda Fabia RS Rally2, mentre nell’RC3 è salito sul gradino più alto del podio il finlandese Roope Korhonen su Ford Fiesta Rally3.
– foto LivePhotoSport –
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Al Rally Sardegna sarà Tantariles la prova chiave del week-end

CAGLIARI (ITALPRESS) – La pioggia che sta cadendo da ieri sul Nord della Sardegna e che minaccia di continuare anche domani, almeno nel pomeriggio, sta creando interrogativi inattesi alle squadre e ponendo nuove sfide ai piloti. Non cambia di molto però la sostanza: anche dopo le ricognizioni degli ingegneri Pirelli, la prova di Tantariles si preannuncia come quella determinante ai fini della vittoria, così come avvenne nel 2004, quando si impose Petter Solberg su Subaru gommata Pirelli. La prima prova del venerdì, infatti, sarà la più ostica del week-end sia per la tipologia del fondo stradale, enormemente dissestato e pieno di sassi e guadi, sia per la pioggia che rischierà di creare profonde rotaie dopo il primo passaggio. Dall’analisi effettuata dagli ingegneri Pirelli, emerge inoltre che vanno tenute d’occhio: La prova di Monte Lerno di quasi 50 chilometri che si annuncia particolarmente impegnativa più per la sua lunghezza che per le caratteristiche del fondo stradale; La prova di Tula, di quasi 22 chilometri, che si presenta molto accidentata e disseminata di pietre; Le prove della domenica, particolarmente sabbiose. Dato il meteo, i piloti Rally 1 hanno optato per avere il massimo di gomme morbide a disposizione, in modo da gestire al meglio i fondi umidi e scivolosi. Le gomme dure, che sono la prime come sempre per questo rally e che in queste condizioni saranno soggette a minore usura, promettono comunque di garantire affidabilità anche sulle superfici con meno grip.
Le gomme disponibili in Sardegna sono:
Scorpion KX WRC: il pneumatico da sterrato Pirelli, sviluppato per la massima categoria, è disponibile per le vetture Rally1 in due mescole, entrambe nell’evoluzione 2022, che presenta strutture rinforzate e un design ottimizzato. Per la Sardegna la versione con mescola dura HA, che offre maggiore durata e maggiore resistenza alle superfici più abrasive dotate di maggior grip, rappresenta la prime. La versione a mescola morbida SA, che garantisce aderenza ottimale anche su fondi scivolosi è la option. Il regolamento prevede per la prime e per la option un’allocazione rispettivamente di 24 e 8 pneumatici, ai quali ne vanno aggiunti 4 per lo shakedown, nella mescola scelta dall’equipaggio. Tutti gli equipaggi hanno optato per 24 prime e 12 option.
Scorpion K: anche gli pneumatici da sterrato per il WRC2 e il WRC3 sono disponibili in mescole dure e morbide, con molte delle stesse caratteristiche delle KX per le vetture Rally1. In Sardegna, le Rally2 hanno pneumatici K4B (duri) e K6B (morbidi), mentre le Rally3 hanno a disposizione i K4A (duri) e i K6A (morbidi). Per queste categorie di vettura, le allocazioni sono di 22 e 8 pneumatici rispettivamente per la prime e per la option, alle quali va aggiunto un set per lo shakedown.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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Pirelli Star Rally4 Irc, al Taro dominano Branche e Guglielmini

MILANO (ITALPRESS) – Quello del Rally del Taro, seconda delle quattro gare dell’International Rally Cup (IRC), doveva essere un confronto appassionante al ritmo delle Pirelli P Zero e lo è stato, sia fra le Rally4 protagoniste del raggruppamento delle Due ruote motrici Prestige che fra le Rally4/R2 monopolizzatrici del raggruppamento delle Due ruote motrici Sport, ma con risultati in qualche modo opposti. L’unica cosa che non è mai stata in dubbio e che ha accomunato le due graduatorie è stata l’incertezza sul risultato finale. Fra le Rally4 alla fine l’ha spuntata Giacomo Guglielmini, che è così riuscito subito a rilanciarsi dopo il ritiro al Rally dell’Elba. Ma alle sue spalle la zampata con cui Federico Gangi ha conquistato la seconda piazza fra i trofeisti per soli 4″ sul vincitore dello scorso appuntamento, Emanuele Danesi, ha ricompattato la classifica anche se quest’ultimo è riuscito comunque a conservare la leadership della classifica stagionale. Dopo il Rally del Taro sono in sette ad essere racchiusi in 32 punti: un divario facilmente colmabile nelle prossime due gare a coefficiente maggiore che, ad esempio, per la vittoria assegneranno rispettivamente 62,5 (Casentino) e 75 punti (Schio).
Anche fra le R2 c’è stata lotta ed è cambiato il vincitore, ma in questo caso i tre che occupano il podio sono gli stessi della prima gara, ma rimescolati nell’ordine. Stavolta ad imporsi, per appena 6″ è stato Alberto Branche davanti a Daniele Campanaro con il vincitore dell’Elba, Mirko Carrara, a chiudere il terzetto. Così Branche si è portato in testa anche nella classifica stagionale e i tre hanno ora un netto vantaggio sulla pur agguerrita e numerosa concorrenza.
Nel weekend si è corso anche il Rally del Salento, secondo appuntamento del Pirelli Star Rally4 legato al Campionato Italiano Rally Asfalto, successo per Gianluca Saresera: il bresciano si è così portato in testa alla classifica generale scavalcando Broggi, assente alla gara pugliese.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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Testoni “Conosciamo bene le possibili insidie del Rally Sardegna”

ROMA (ITALPRESS) – Il Mondiale rally approda in Sardegna per la seconda tappa consecutiva su terra e celebra il ventennale della gara, vinta nella sua prima edizione nel 2004 da Petter Solberg su Subaru. Per l’occasione tornerà alla guida della sua Toyota Sebastien Ogier, che proverà a contendere la leadership del Campionato al suo compagno di squadra Kalle Rovanpera in un rally che come al solito si preannuncia pieno di difficoltà, tra le quali una delle prove speciali più lunghe della stagione: la Monte Lerno, di 49,9 chilometri, da percorrersi due volte il venerdì. Tra le principali sfide del Rally di Sardegna si segnalano: gli sterrati spesso sabbiosi e morbidi, tipici dell’area nord-occidentale dell’Isola, ma allo stesso tempo molto accidentati e resi torridi dal sole, che mettono a dura prova le gomme; tappe veloci e strette che non lasciano margine di errore nell’approccio dei piloti e nel set-up delle vetture; la prova di Monte Lerno, soprattutto a causa dell’insolita lunghezza, che mette sotto stress gomme e vetture, e quella di apertura del venerdì, la Tantariles, di “soli” 10 chilometri ma molto selettiva e dura, riproposta per la prima volta dopo 20 anni.
Tali condizioni hanno indotto Pirelli a puntare sulla versione hard delle Scorpion KX come prima scelta, ovvero su pneumatici in grado di assicurare resistenza e durata anche nelle prove più lunghe, con le superfici più abrasive e alle temperature più alte. Option saranno le Scorpion KX SA a mescola morbida, dotate di grande versatilità e in grado di garantire aderenza ottimale anche su fondi scivolosi e con minore grip. Il regolamento prevede per la prime e per la option un’allocazione rispettivamente di 24 e 8 pneumatici, ai quali ne vanno aggiunti 4 per lo shakedown, nella mescola scelta dall’equipaggio. Per le vetture WRC2 e il WRC3 sono disponibili gli pneumatici della gamma Scorpion K che condividono molte delle caratteristiche delle KX sviluppate per le vetture Rally1. In Sardegna, le Rally2 monteranno le versioni K4B (hard) e K6B (soft), mentre le Rally3 hanno a disposizione i K4A (duri) e i K6A (morbidi). Per queste categorie di vettura, le allocazioni sono di 22 e 8 pneumatici rispettivamente per la prime e per la option, alle quali va aggiunto un set per lo shakedown.
“La Sardegna è un rally che conosciamo molto bene, tanto che ci abbiamo sviluppato in gran parte le nostre gomme da sterrato, ma non va mai sottovalutato per le insidie che può nascondere, totalmente diverse da quelle delle due precedenti gare su terra della stagione – sottolinea Terenzio Testoni, rally activity manager Pirelli -. Sono molto curioso di vedere come i piloti affronteranno una prova speciale così lunga e impegnativa come quella di Monte Lerno e in genere tutta la giornata del venerdì, che, come al solito, si annuncia come quella determinante per l’intera gara. Le hard come prime sono una scelta obbligata in Sardegna, ma l’extra grip della morbida offre ai team un’opzione interessante per molte prove speciali”.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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Pirelli Star Rally4 Irc, al ‘Tarò una partita 11 contro 11

MILANO (ITALPRESS) – Sarà festival delle Rally4 e dei piloti Pirelli la seconda gara dell’International Rally Cup (IRC) al Rally del Taro, che ha raggiunto la quota limite dei 140 partecipanti. In particolare sarà il festival delle vetture Rally4, le più amate e moderne delle vetture a due ruote motrici, quelle per cui Pirelli ha voluto dar vita al Pirelli Star Rally4, il nuovo trofeo che per la prima volta coinvolge tutti i principali campionati e serie nazionali. Sia per le une che per le altre l’organizzazione del IRC e Pirelli hanno istituito una classifica specifica con premi di gara e finali distinti e sostanziosi, come attesta il successo di partecipazioni.
Al Rally del Taro saranno addirittura 22 i piloti al via iscritti al trofeo, divisi esattamente a metà fra quelli che utilizzeranno le Rally4 di ultima generazione a motore turbo e quelli che si affronteranno al volante delle Rally4/R2, cioè quelle a motore aspirato. La gara parmense si annuncia incertissima, con i vincitori del primo appuntamento (Rally dell’Elba) a caccia di conferme e i grandi delusi del debutto vogliosi di immediato riscatto.
Fra le Rally4 il focus è soprattutto da un lato sul leader provvisorio Emanuele Danesi e su Lorenzo Sardelli (finito alle su spalle per appena 1″3 all’Elba) mentre dall’altro vedremo il tentativo di riscossa di Giacomo Guglielmini, in Toscana ritiratosi a due prove dalla fine quando era al comando. Fra i piloti delle Rally4/R2 la lepre è Mirko Carrara, che sull’isola ereditò sulla penultima prova speciale il primato dal ritirato Alessandro Zorra, e resistendo per appena 4″4 all’attacco finale di Alberto Branche. Ma attenzione anche ai nuovi arrivi nella serie…
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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Testoni “In Portogallo scelta su versatilità delle soft corretta”

ROMA (ITALPRESS) – Il Rally del Portogallo conferma di essere una delle gare più dure del Campionato, in particolare, per alcune prove come quelle di Lousa e Gois del venerdì, che nei secondi passaggi si sono presentate enormemente dissestate e disseminate di numerose pietre. Una situazione estrema, per quanto attesa, che ha richiesto un’attentissima gestione delle gomme e delle vetture da parte dei piloti, come spesso rimarcato da loro stessi. In tali frangenti, le Scorpion Hard, che in Portogallo erano le option e sono state la scelta prevalente nei pomeriggi sia di venerdì sia di sabato, non hanno tradito le aspettative, anche su terreni resi ancora più aspri dalla siccità delle ultime settimane. Le gomme hard, spesso usate in associazione alle soft, hanno garantito la necessaria robustezza e affidabilità in una gara dove nulla poteva essere dato per acquisito. Da segnalare che nei secondi passaggi del venerdì i tempi sono stati talvolta più veloci che nei primi. Nelle più scivolose prove mattutine e, ovviamente, in quelle della domenica in vista della power stage la scena è stata dominata, come prevedibile, dalle soft. Tale pieno utilizzo dell’intero range di gomme a disposizione ha confermato la correttezza della scelta iniziale di tutti i team che hanno optato per una allocazione di 24 Scorpion soft (prime) e 12 Scorpion Hard (option).
“Come atteso la giornata di venerdì è stata durissima per tutti, soprattutto nelle prime due speciali del pomeriggio. Si verificò lo stesso lo scorso anno, ma con una differenza: nell’edizione 2022 furono le profonde rotaie createsi nel terreno a generare problemi, mentre quest’anno è stato l’enorme numero di pietre che ha causato danni alle gomme e ai cerchi – spiega Terenzio Testoni, Pirelli Rally Activity Manager -. Superate queste due prove, possiamo dire che la gara è andata poi in discesa, almeno per noi, con solo un paio di forature complessive, che sono parte del gioco e del tutto normali in condizioni di quel tipo. In trent’anni ancora non ho visto un rally senza forature, a dire il vero. Alla fine, la nostra scelta di lasciare alle soft il ruolo di prime si è rivelata appropriata e approvata dai team. Testa ora alla Sardegna che si annuncia una gara davvero interessante, non solo per le celebrazioni del ventennale del Rally, ma anche perchè avremo una prova speciale di 50 chilometri nella quale la strategia gomme sarà più determinante del solito”.
Nell’RC2, i cui team hanno in buona misura replicato le strategie della categoria top, è prevalso Gus Greensmith, davanti a Olivier Solberg, penalizzato di un minuto. La vittoria è andata al finlandese Hoopi Korhonen nell’RC3.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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Targa Florio appassionante per i piloti Pirelli Star 4 Top

PALERMO (ITALPRESS) – Alla Targa Florio, la corsa più antica del mondo, è stato confronto serratissimo e appassionante per i piloti del Pirelli Star Rally 4 TOP anche per la doppia valenza della gara, che oltre ai punti per la classifica della serie assegnava anche i primi sostanziosi premi in denaro della stagione, legati ai risultati dei primi tre rally del Campionato Italiano Rally Sparco 2023. Tre i protagonisti principali della gara e del primo scorcio di stagione, e che non a caso hanno ottenuto sin qui una vittoria a testa: Moreno Cambiaghi, trionfatore in Targa Florio, Christopher Lucchesi, che con il piazzamento siciliano si è aggiudicato classifica e primo premio (5.000 euro) del girone iniziale dopo la vittoria al Ciocco, e Gabriel Di Pietro, che fino al ritiro era sembrato in grado di ripetere a Palermo la vittoria ad Alba. A questi tre va aggiunto Fabio Farina, il trentino che è stato sinora l’unico a collezionare tre podi di trofeo in altrettanti rally, e che anche in questa occasione ha offerto una prestazione in crescendo che gli ha permesso di portarsi al comando della classifica stagionale del Pirelli Star Rally 4 TOP e di conquistare per la discriminante il secondo premio (2.000 euro) del girone iniziale davanti a Cambiaghi (1.000). Nel rally siciliano l’altalena al vertice è stata entusiasmante. Cambiaghi, primo leader fra i trofeisti, è stato subito scalzato da Gabriel Di Pietro con Stefano Santero (che da questa gara ha cambiato vettura passando dalla Renault Clio all’imperante Peugeot 208 Rally4) e “Lucchesi jr” in scia. Ma sulla prova speciale di Cefalù che chiudeva la prima parte di gara sia Di Pietro che Santero uscivano di scena ed iniziava il testa a testa Cambiaghi-Lucchesi che si alternavano al comando. Sul finire, con Cambiaghi in vetta, Lucchesi pagava 10″ di penalità e Farina, già vicinissimo, lo scavalcava proprio sul tratto cronometrato finale. Alle loro spalle Nicola Cazzaro riusciva a difendere per appena 3″ la quarta posizione dal ritorno di Giorgio Cogni, condizionato nel risultato dal tempo perso sulla prova di Scillato. Nuova promettente puntata del suo percorso di apprendimento per il giovanissimo Michael Rendina, sesto dei trofeisti davanti a “Nember”. Nella gara nazionale valevole per la Zona 8 del CRZ – e vinta come quella del Tricolore da un pilota Pirelli (Marco Pollara su Skoda Fabia nel CRZ, il campione italiano in carica Andrea Crugnola su Citroen C3 nel CIAR Sparco) – il primo classificato degli iscritti al Trofeo Pirelli Accademia CRZ è stato Agostino Capraro, terzo assoluto su una Mitsubishi Lancer Evo.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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