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Pirelli cala il poker nei rally italiani

MILANO (ITALPRESS) – Quattro gare nel weekend rallystico e altrettante vittorie assolute per i piloti che corrono con pneumatici Pirelli: la migliore conferma del valore dei piloti e dei loro pneumatici.
A Verona nel Rally Due Valli, primo appuntamento stagionale del Campionato Italiano Rally Asfalto, vittoria assoluta per Stefano Albertini e Danilo Fappani (Skoda Fabia). Per le vetture della categoria Rally4, dominata dalle Peugeot 208, il successo fra gli iscritti al Pirelli Star Rally4 è andato a Mattia Broggi che ha ben controllato il tentativo di rimonta di Gianluca Saresera nella seconda parte del rally. Terzo posto per Rizziero Zigliani.
Sull’isola d’Elba, nella gara di apertura della serie nazionale IRC, successo di Marco Signor in coppia con Patrick Bernardi su Skoda Fabia: il veneto iscritto al Trofeo Pirelli Accademia CRZ si candida così sia per la serie IRC che per la conquista della zona regionale veneta. Per quanto riguarda il primo appuntamento stagionale della serie Pirelli Star Rally4 IRC, nella categoria Due Ruote Motrici Prestige fra le 18 Rally4 al via l’ha spuntata Emanuele Danesi per appena 1″3 su Lorenzo Sardelli, entrambi su Peugeot 208 Rally4. I due hanno rilevato al vertice Giacomo Guglielmini, ritiratosi a due prove dalla fine. Terzo posto per Federico Gangi (Renault Clio Rally4). Nella categoria Due Ruote Motrici Sport primato fra le dieci Peugeot 208 R2 in lizza per Mirko Carrara, che ha rilevato il primato da Alessandro Zorra, ritiratosi sulla penultima prova, ed ha preceduto l’altra Peugeot 208 R2B di Alberto Branche per soli 4″4.
Al Rally Prealpi Orobiche (Coppa Rally Zona 2) nella bergamasca a dominare è stata la coppia Giò Dipalma-“Cobra” sulla Skoda Fabia del team Erreffe. Infine in Puglia nel Rally Città di Casarano (Coppa Italia Zona 7) a prevalere è stata la coppia Luca Pedersoli-Corrado Bonato (Citroen Ds3 Wrc) davanti a Francesco Rizzello-Fernando Sorano (Hyundai i20), che ha comunque prevalso nella classifica valevole per la Zona 7.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Testoni “Sporco su strade ha influito sulle speciali Rally Croazia”

MILANO (ITALPRESS) – Al Rally di Croazia Toyota si aggiudica con Elfyn Evans una gara ostica e a tratti quasi da sterrato, nella quale le gomme sono state chiamate a fare un superlavoro per assicurare allo stesso tempo grip, resistenza e durata. La scelta gomme più diffusa è stato il mix tra le P Zero hard (prime) e soft (option), anche se differentemente combinata tra i vari team, con prevalenza ora delle soft ora delle hard. Non è mancata la tripletta con prime, option e pneumatici wet, in particolare nella giornata di venerdì, quando il tradizionalmente instabile meteo croato minacciava pioggia. Alla fine, le precipitazioni sono state scarsissime o del tutto assenti per tutto il week-end e anche la temuta umidità è stata inferiore alle aspettative, per le temperature generalmente alte durante il giorno. L’unica scelta veramente controcorrente dell’intero week-end l’ha compiuta domenica mattina Thierry Neuville, uscito con quattro soft senza spare per puntare alla vittoria della power stage. Una scommessa rivelatasi vincente per il belga.
I tratti salienti del week-end di gara sono stati: La scivolosità dei fondi stradali sui quali la ricerca del grip è stata una delle sfide maggiori per i piloti, soprattutto nei secondi passaggi nei quali è stata scelta la soft, anche se i fondi erano asciutti;
Le superfici ricoperte da moltissimi detriti, causa i continui e spesso profondi tagli, tanto da presentare tratti più tipici di una gara su sterrato che su asfalto;
I non rari danni ai cerchi e alle parti meccaniche dell’auto, legate sia alla presenza di pietre sul terreno sia ai dislivelli tra superficie asfaltata e bordo strada;
Emblematico, da questo punto di vista, quanto accaduto nella SS2 (forse la più dura di tutto il Rally) a Sebastien Ogier e Kalle Rovanpera che nella stessa curva e nello stesso punto hanno subito danni ai cerchi e conseguentemente alle gomme
“L’elemento veramente determinante di questa gara è stato lo sporco che ha caratterizzato tutte le prove speciali, determinando allo stesso tempo un abbassamento del grip, già abbastanza scarso, sul loose gravel e un aumento del rischio di forature e di danni al sistema ruota, a causa delle molte pietre presenti sul tracciato”, l’analisi di Terenzio Testoni, Pirelli Rally Activity Manager. “Da segnalare il doppio lavoro della soft che è stata usata non solo sui fondi umidi, ma anche su quelli pieni di loose gravel, soprattutto nei secondi passaggi, che infatti sono stati generalmente più lenti – aggiunge Testoni -. L’evoluzione della nostra gamma da asfalto portata a termine lo scorso anno ha dimostrato ancora una volta di poter assicurare anche in situazioni del genere il massimo della prestazione e dell’affidabilità. Nel complesso, direi che è stata una gara davvero complessa per tutti, con alcuni episodi sfortunati, come quelli di cui Ogier e Rovanpera sono stati vittima”.
Nell’RC2, i cui team hanno in gran parte replicato le strategie della categoria top, ha dominato Yohan Rossel, mentre nello Junior WRC, si è imposto Kelly Eammon.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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Al via insieme Serie Irc, Cira e zona 3 del trofeo Pirelli Accademia Crz

MILANO (ITALPRESS) – Partenza parallela nel weekend per le ultime due serie delle cinque che interessano il Pirelli Star Rally4, il primo monomarca che coinvolge tutti i campionati italiani indetti da ACI Sport (CIAR-Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco; CIRT-Campionato Italiano Rally Terra; CIRA-Campionato Italiano Rally Asfalto) e le due serie private nazionali più seguite (IRC-International Rally Cup e Challenge Raceday Terra).
Di scena all’isola d’Elba il primo dei quattro appuntamenti della seguitissima serie IRC-International Rally Cup, mentre a Verona fa il suo debutto stagionale il Campionato Italiano Rally Asfalto al Rally Due Valli, gara valevole anche per la zona 3 del CRZ, la serie regionale ACI ai cui piloti Pirelli riserva l’apprezzatissimo Trofeo Pirelli Accademia CRZ. Una delle gare cult della specialità dove i piloti Pirelli che corrono con le vetture a due ruote motrici hanno aderito in massa. Dei 54 piloti che si sono sinora iscritti al Pirelli Star Rally4 sono infatti ben 19 quelli che si sfideranno sulle difficili strade dell’isola: 11 al volante delle Rally4 Peugeot e Renault nella categoria Due Ruote Motrici Prestige, 8 con le Peugeot 208 R2 nella categoria Due Ruote Motrici Sport.
I primi si contenderanno un montepremi stagionale in denaro di 50.000 € oltre ad altri premi in pneumatici Pirelli, per i secondi il bottino in denaro da spartirsi è di 33.000, sempre senza contare gli ulteriori premi in natura. Piloti da battere? Tanti, anche se i palmares indicano in Giacomo Guglielmini (Peugeot 208 Rally4) e Alessandro Zorra (Peugeot 208 R2) i rispettivi riferimenti iniziali delle due categorie.
Rally Due Valli (CIRA e CRZ Zona 3): Rimasto a inizio stagione senza monomarca dedicati, il Campionato Italiano Rally Asfalto ha trovato nella Pirelli il suo nuovo traino in fatto di premi per favorire l’attività di una serie dedicata ai privati. Da sempre gara dal grande seguito, anche con la nuova validità CIRA il Rally Due Valli promette lotta e incertezza sia in chiave Tricolore che per quel che riguarda il CRZ. A questo proposito il Trofeo Pirelli Accademia CRZ è arrivato alla vigilia di questa gara vicino a quota 100 iscritti nonostante non tutte le 9 Zone su base geografica siano ancora partite.
Il Due Valli darà il via anche nel Veneto alla caccia non solo ai premi del Trofeo Pirelli Accademia CRZ 2023 ma anche al titolo della Coppa Italia, che riunirà a fine stagione per un confronto in gara unica i migliori di tutte le Zone.
Intanto Elwis Chentre, lo scorso anno vincitore della Zona 1 e poi della Coppa Italia ha già lanciato ad Alba la sua personale corsa al bis 2023, vincendo la gara del CRZ del Rally regione Piemonte.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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In Croazia al via gare su asfalto, ecco le nuove cinturato Pirelli

SPALATO (CROAZIA) (ITALPRESS) – Il Rally di Croazia – tragicamente preceduto dal fatale incidente al pilota Hyundai Craig Breen – inaugura per il terzo anno consecutivo le gare su asfalto della stagione Wrc e JWrc ed è la prima occasione per le Pirelli Cinturato Rwb Wrc per essere messe alla prova in una competizione ufficiale. Le nuove gomme da bagnato sono un’evoluzione delle Cinturato Rwb utilizzate nelle stagioni 2021 e 2022 e sono destinate esclusivamente alle Rally1, mentre le altre categorie continueranno ad usare le gomme attualmente in dotazione. Dopo le gomme da sterrato e quelle da asfalto, l’esordio delle Cinturato Pirelli Rwb Wrc completa l’evoluzione 2022 della gamma Pirelli destinata alle vetture ibride, caratterizzate da maggior peso e maggior potenza di coppia.
Le insidie dei tracciati intorno alla capitale croata sono numerose, anche se ormai ben note ai piloti. Le principali sono: la variabilità della tipologia dei fondi stradali con differenze anche importanti in termini di grip tra una prova speciale e l’altra; la presenza di tratti con asfalto sconnesso e usurato dagli agenti atmosferici; la natura delle strade che sono veloci ma spesso strette, con possibilità di peggioramento delle superfici passaggio dopo passaggio; la pioggia che può essere tanto intermittente quanto copiosa allo stesso tempo. A disposizione tre tipi di gomme. Il P Zero RA WRC, il pneumatico da rally su asfalto di Pirelli, è disponibile in due mescole. Per la Croazia la prima scelta sarà la versione a mescola dura (P Zero RA WRC HA), la più adatta a fronteggiare i fondi stradali asciutti più abrasivi e le tappe più lunghe, mentre la versione a mescola morbida (P Zero RA WRC SA) sarà la option, da preferire nel caso di asfalti per loro natura più scivolosi o resi umidi dalla pioggia e dalla brina notturna. Il P Zero RA è la linea di prodotto dedicata alle vetture Rally2 e Rally3, utilizzata quindi sia nel WRC2 e nel WRC3, sia nello Junior WRC. I prodotti Rally 2 e Rally 3 sono diversi tra di loro come misure e mescole. Anche in questo caso sono disponibili la versione a mescola dura (RA5A per Rally2 e RA5 per Rally3), che ha debuttato lo scorso autunno nel Rally di Spagna e che in Croazia è la prime, e quella a mescola morbida (RA7+B per Rally2 e RA7+ per Rally3). Gli pneumatici P Zero RA condividono molte delle caratteristiche degli pneumatici WRC montati sulle vetture di prima fascia. Poi c’è il Cinturato RW: tutte le categorie a trazione integrale hanno a disposizione un pneumatico da pioggia adatto agli asfalti bagnati o molto umidi. Il nuovo Cinturato RWB WRC è disponibile per le sole vetture Rally1. Le Rally2 utilizzano la versione RWB, mentre le vetture Rally3 utilizzano la mescola Cinturato RW1C. Il regolamento prevede che ogni vettura Rally1 può montare complessivamente fino a 28 pneumatici durante tutta la gara incluse le 4 per lo shakedown. Le allocazioni sono di 28 gomme per la prime P Zero RA WRC HA, 18 per la option P Zero RA WRC SA e 12 per le Cinturato RWB da bagnato. Le vetture delle categorie WRC2 e WRC3 (dunque anche lo Junior) possono utilizzare fino a 26 pneumatici. L’allocazione in questo caso è di 26 gomme per la prime, 18 per la option, 12 per il bagnato.
“Innanzitutto, voglio esprimere ancora una volta il profondo cordoglio del team rally Pirelli per l’incidente a Craig – le parole di Terenzio Testoni, rally activity manager Pirelli – è una tragedia umana e sportiva, che ci priva di un amico e di un campione, cresciuto con il programma Pirelli Star Driver. Circa la gara determinante sarà il mix giusto di pneumatici. Negli scorsi anni i piloti hanno avuto ampia prova di quanto possano essere impegnative le strade croate, che presentano un mix di superfici e condizioni diverse che cambiano profondamente anche nell’ambito della stessa leg, rendendo determinante la gestione delle gomme. Per ogni equipaggio sarà la ricerca del grip la vera sfida, alla quale si aggiungono le incognite del meteo che, come avvenuto lo scorso anno, possono stravolgere i piani iniziali di ognuno. La tipologia di gomme a disposizione è tale da coprire ogni tipo di esigenza, anche quelle di bagnato estreme: scegliere la combinazione giusta sarà la chiave per la vittoria”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Cogni vince in Val d’Orcia il primo atto del Pirelli Star Rally4

MILANO (ITALPRESS) – Campione italiano R1 nel 2018 e campione italiano junior 2021, Giorgio Cogni è il primo vincitore della serie legata al Campionato Italiano Rally Terra del Pirelli Star Rally4, con cui Pirelli ha voluto colmare l’assenza di un monomarca nel tricolore riservato alle gare sterrate. Il 27enne pilota piacentino, impegnato anche nel CIAR Sparco, si è presentato al via del Rally della Val d’Orcia anche in preparazione degli appuntamenti sterrati del massimo campionato italiano. Affiancato da Alessandro Cervi a bordo della Peugeot 208 Rally4 curata dalla VSport, Cogni si è calato nella lotta fra la dozzina di specialisti dello sterrato che si sono dati appuntamento per la prova d’apertura del CIRT 2023. Sin dalle prime battute è risultato evidente che la lotta per il successo di trofeo sarebbe stata fra lui e un efficacissimo Fabrizio Martinis.
Lo specialista di Tolmezzo ha subito fatto la lepre in un contesto meteo estremamente incerto, mentre il rivale ha scontato sui primi chilometri il debutto con la vettura sulla terra, per poi piazzare però un paio di scratch che hanno rimesso in discussione il primato per il Pirelli Star Rally4. La controreazione di Martinis non si è fatta attendere, ma il bel duello si è interrotto sulla terz’ultima prova speciale, quando Martinis è stato costretto al ritiro da un guasto. La lotta per il posto d’onore ha visto emergere il fiorentino Lorenzo Ancillotti mentre per l’ultimo gradino del podio l’ha spuntata per pochi secondi Alberto Brancadori su Davide Bartolini.
Prossimo appuntamento del CIRT sarà il 21 maggio con il Rally Adriatico ad Ancona, mentre il Pirelli Star Rally4 si prepara al secondo rally del CIAR Sparco (Rally Regione Piemonte ad Alba nel secondo weekend di aprile) e al debutto degli altri due campionati nazionali in cui il Trofeo Pirelli è presente, il Campionato Italiano Rally Asfalto e l’International Rally Cup, che avranno il primo evento nello stesso weekend del 22 aprile rispettivamente a Verona con il Rally Due Valli e a Portoferraio con il Rally Elba.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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In Messico le gomme hard e soft si spartiscono il palcoscenico

ROMA (ITALPRESS) – Buona la prima. Dal punto di vista di Pirelli si può sintetizzare così il debutto su terra della stagione WRC 2023, caratterizzato da una scelta gomme opposta tra i primi passaggi del mattino, con fondi scivolosi, e i secondi, con tracciati accidentati, del pomeriggio. Ne è scaturita un’alternanza quasi simmetrica di soft e hard nelle due fasi della giornata che ha accomunato tutti i team. Nelle prove della domenica i piloti hanno operato una scelta mista tra prime e option, replicando in sostanza il doppio regime degli altri giorni, con le soft (di cui nessuna nuova) ad affrontare i terreni poveri di grip del primo passaggio e le hard, destinate ai fondi smossi dei secondi passaggi.
Diversi gli elementi che emergono dal weekend di gara. In primis la correttezza della scelta iniziale di tutti i team che hanno optato per una allocazione di 24 Scorpion hard (prime) e 12 Scorpion Soft (option). A ruota la versatilità della gomma a mescola morbida di Pirelli, che già lo scorso anno si era rivelata cruciale in gare molto diverse tra loro, dal Kenya alla Finlandia.
Infine, il peso dell’esperienza nella gestione delle gomme, che ha premiato il pluricampione e plurivincitore del Messico Sebastien Ogier che, dopo l’incidente di Esapekka Lappi, ha guidato con sicurezza la gara.
“Il Rally del Messico ha confermato di essere una gara molto impegnativa con prove tra le più impegnative del campionato, come la El Chocolate, che riservano sfide estreme tanto per i piloti, quanto per le vetture e le gomme, anche se alla fine non ci sono state sorprese particolari per chi conosce bene queste strade. Rispetto al passato va evidenziata solo la presenza di molti sassi lungo i tracciati. Dal punto di vista delle gomme, la Scorpion soft si conferma una gomma altamente versatile, capace di adattarsi alle condizioni più diverse, anche alle temperature più alte come quelle di questi giorni”, ha affermato Terenzio Testoni, Pirelli Rally activity manager.
“I piloti apprezzano la nostra soft gravel per l’elevato grip che assicura anche sui terreni più scivolosi come e per l’affidabilità. Bene anche le hard che hanno garantito robustezza su terreni molto accidentati e un basso livello di usura. Le informazioni che abbiamo raccolto in Messico ci hanno fornito indicazioni che torneranno molto utili nel proseguimento del campionato”, ha aggiunto Testoni.
Nell’RC2, i cui team hanno in gran parte replicato le strategie della categoria top, si impone Gus Greensmith, davanti a Emil Lindholm e Olivier Solberg.
– foto LivePhotoSport –
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24 gomme hard e 12 soft per il Rally del Messico

ROMA (ITALPRESS) – Il Rally del Messico è pronto a partire con la doppia prova speciale cittadina di Guanajuato, dopo lo shakedown condotto da Kalle Rovanpera e Esapekka Lappi e caratterizzato dalla scelta delle soft da parte di tutti i piloti, in vista delle prove speciali più sabbiose e con meno grip. Per tanto i piloti WRC1 avranno a disposizione 24 gomme hard (prime) e 12 gomme option (soft). Dalle analisi degli ingegneri Pirelli dopo le recce emerge che i punti di attenzione della gara sono: la notevole evoluzione dei tracciati al venerdì non solo tra i primi e i secondi passaggi di ogni prova, ma anche durante la stessa prova, mentre al sabato i fondi, molto più compatti, mostrano un peggioramento meno marcato; la prova di El Chocolate, una delle più sfidanti del mondiale, nella quale si possono giocare le sorti dell’intera gara nel contesto della già cruciale giornata del venerdì; l’alternanza di fondi caratterizzati dalla presenza di sassi e pietre, che tendono ad aumentare passaggio dopo passaggio, e le ampie sezioni con loose gravel e sabbia, con ridotti livelli di grip; le temperature, che comportano alto stress sulle gomme, e le altitudini, che incidono sulle potenze del motore. Pneumatici Pirelli in Messico. Scorpion KX WRC: il pneumatico da sterrato Pirelli sviluppato per la massima categoria è disponibile per le vetture Rally1 in due mescole, entrambe nell’evoluzione 2022, che presenta strutture rinforzate e un design ottimizzato. Per il Messico la versione con mescola dura HA, che offre maggiore durata e maggiore resistenza alle superfici più abrasive e con maggior grip, rappresenta la prime. La versione a mescola morbida SA, che garantisce aderenza ottimale anche su fondi scivolosi, è invece la option. Scorpion K: anche i pneumatici da sterrato per il WRC2 e il WRC3 sono disponibili in mescole dure e morbide, con molte delle stesse caratteristiche delle KX per le vetture Rally1. In Messico, le Rally2 hanno pneumatici K4B (duri) e K6B (morbidi), mentre le Rally3 hanno a disposizione i K4 (duri) e i K6 (morbidi).
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Lucchesi primo leader del nuovo Pirelli Star Rally4

ROMA (ITALPRESS) – Classe 1999, toscano di Lucca, figlio d’arte (papà Gabriele è stato a lungo fra i big in regione), e già con un palmares che promette di scalzare il genitore come top della famiglia. Ecco in sintesi Christopher Lucchesi jr., il primo leader del nuovo Pirelli Star Rally4 e della sua massima serie, il TOP, che ha vissuto a Il Ciocco il primo degli otto appuntamenti stagionali. Al ritorno su una due ruote motrici dopo una buona annata al volante di una Skoda Fabia R5, il due volte vincitore del trofeo Peugeot Competition (nel 2020 con la 208 R2B e nel 2021 con la 208 Rally4) contava di ritrovare lo sperimentato feeling con la Peugeot 208 Rally4 e spuntarla sulle strade di casa. Così è stato, visto che è stato costantemente il migliore dei trofeisti Pirelli, suggellando così nel miglior dei modi la rinnovata abbinata con la navigatrice Chiara Lombardi, chiamata a sostituire stabilmente Titti Ghilardi, anche mamma del pilota, dopo che già lo aveva fatto occasionalmente al Sanremo 2021. Partito con cautela, affidandosi alle Pirelli Cinturato per la breve prova del venerdì sera, Christopher è poi passato sabato, seguendo i suggerimenti che i tecnici Pirelli forniscono prova per prova ai piloti in base ai riscontri sulle prove speciali, prima alle RA7 anteriori e RA7+ posteriori sulle iniziali prove con tratti di umido, per poi affidarsi alle RA5 quando il fondo si è del tutto asciugato. Alle sue spalle il ruolo di primo inseguitore se lo è inizialmente assunto Stefano Santero (unico con la Renault Clio Rally4 contro le Peugeot 208 di tutti gli altri), ma già sul terzo tratto cronometrato il piemontese usciva di strada perdendo oltre 4′. Così alle spalle di Lucchesi iniziava il testa a testa fra Davide Nicelli e Fabio Farina per il posto d’onore e fra Moreno Cambiaghi e Giorgio Cogni per il quarto posto: alla fine classificati nell’ordine di citazione e tutti racchiusi in appena una trentina di secondi. Promettente avvio di gara per il siciliano Michele Coriglie, poi attardato da scelte di set-up non ottimali e alla fine settimo dietro Nicola Cazzaro, sesto nonostante il tempo perso sul primo passaggio a Renaio. Dietro Coriglie dopo una gara in crescendo si trova il più giovane dei contendenti, Michael Rendina, classe 2002 e figlio di Max, vincitore del titolo Produzione nel Campionato del Mondo 2014: buon sangue non mente. A completare il quadro Emanuele Fiore al nono posto mentre Graziano Nember ha concluso quasi subito la sua gara. Ora il trofeo Pirelli Star Rally 4, che vede anche il coinvolgimento e il supporto di Sparco, è pronto per il debutto nel weekend della serie legata al Campionato Italiano Rally Terra (CIRA) che si aprirà domenica in Val d’Orcia.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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