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Salva Casa, approvato emendamento Fiaip su miniappartamenti

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ROMA (ITALPRESS) – La legge di conversione del Dl n. 69/2024 (relatori Dario Iaia, Fratelli d’Italia, ed Erica Mazzetti, Forza Italia) ha chiuso il suo percorso in Commissione VIII (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) presieduta da Mauro Rotelli, con l’approvazione di una serie di integrazioni al testo. Ora approderà in Aula alla Camera per la discussione generale, con tempi serrati, perché il testo va chiuso entro il prossimo 28 luglio, passaggio al Senato compreso. Fiaip, in occasione dell’audizione del 18 giugno ha presentato cinque proposte emendative delle quali tre sono state recepite nel testo approvato ieri. In particolare, sia l’emendamento che prevede che i cambi di destinazione d’uso tra categorie omogenee (es. da uffici ad abitazioni) saranno sempre ammessi, sia “con” che senza opere (la prima versione del testo parlava, invece, solo di cambiamenti senza opere), e sia l’emendamento che recepisce la necessità di ridurre, ai fini dell’abitabilità, i parametri, sia in riferimento all’altezza che alla superficie minima degli ambienti (in riferimento a cantine/tavernette e soffitte/mansarde), sono entrambi stati proposti e sostenuti anche da altre organizzazioni sindacali (in particolare Ance e ordini professionali). Mentre l’emendamento relativo alla necessità di introdurre un ulteriore soglia di tolleranza del 6% in riferimento alle abitazioni entro i 60 mq, è una proposta esclusivamente sottoposta all’attenzione della Commissione VIII da parte della nostra Federazione, sulla base della motivazione che la maggior parte degli immobili oggetto di compravendite immobiliari sono monolocali/bilocali/trilocali di superficie utile dai 30 ai 60 mq, (in virtù di una serie di fattori quali l’aumento delle persone che vivono da sole, quali separati, single e anziani, oppure coppie senza figli ma anche in virtù del drammatico andamento demografico stimato in costante calo unitamente agli effetti inflattivi e ai rincari energetici, che hanno spinto e stanno continuando a spingere le persone a vivere in case sempre più piccole), pertanto, è molto facile superare la soglia del 5% con tali dimensioni. “Accogliamo con favore gli emendamenti approvati ieri in Commissione, in particolare ci fa piacere che la politica abbia compreso l’utilità, nel merito, della proposta, unicamente presentata dalla nostra Federazione, relativa all’aumento al 6% del livello di tolleranza per i piccoli appartamenti che sono quelli maggiormente compravenduti – dichiara Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip -. Ringraziamo, in particolare, auspicando che non vi siano imprevisti nel prosieguo dell’iter parlamentare, l’On. Alice Buonguerrieri, l’On. Elisa Montemagni, l’On. Graziano Pizzimenti e l’On. Erica Mazzetti che, sin da subito, hanno sostenuto la nostra proposta e che, unitamente alle altre novità introdotte, siamo certi, daranno un impulso positivo al mercato immobiliare rendendo le compravendite più veloci e sicure a beneficio e tutela della collettività e degli operatori professionali”.

– Foto ufficio stampa Fiaip –

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Facile Ristrutturare Business Partner, Bellini nuovo direttore nazionale

ROMA (ITALPRESS) – Paolo Bellini, Vice Presidente dell’Associazione Nazionale degli Agenti e Mediatori d’Affari (Anama), è il nuovo Direttore nazionale della parte B2B (Business to Business) di Facile Ristrutturare, azienda leader nel settore delle ristrutturazioni in Italia e parte integrante della holding dedicata alla casa, Renovars SPA. Affiancherà Bruno Vettore, attuale Presidente di Facile Ristrutturare, rinnovando così una collaborazione decennale nei settori normativi e formativi del Real Estate e non solo, portata avanti negli anni come presidente di Academy, la realtà leader per la formazione delle reti immobiliari. “E’ con grande entusiasmo che mi unisco a questo progetto- ha detto Bellini -. Sono convinto di poter contribuire alla nuova fase di sviluppo di Facile Ristrutturare. Il mio obiettivo è trasferire in questa realtà innovativa e unica in Italia, tutta la mia esperienza e conoscenza nell’ambito della costruzione e della formazione delle reti commerciali. Assieme a Bruno Vettore e ai fondatori Giovanni Amato e Loris Cherubini, auspico di portare un nuovo cambiamento nel settore delle ristrutturazioni, non solo per quanto riguarda il cliente finale, ma aprendo anche nuove opportunità per le aziende”.
L’ingresso di Bellini segna un altro importante passo nel rinnovamento del management di Renovars Spa, grazie alla sua vasta esperienza ai vertici di aziende che hanno segnato la storia del Paese, come Pirelli RE, Gabetti, Harley&Dikkinson, Sky Italia e, ovviamente, Anama.
“Sono estremamente felice che Paolo Bellini abbia sposato con me il progetto di Facile Ristrutturare – ha aggiunto Vettore – insieme abbiamo già fatto molto negli anni, adesso siamo pronti a portare tutta la nostra esperienza e sinergia in quest’azienda per rispondere sempre meglio alle esigenze di un settore in continua evoluzione”.
Facile Ristrutturare è “un universo di operatività che mette al centro la casa, è la soluzione per le famiglie che intendono rinnovare e sistemare” la propria abitazione. “Ma non solo: guarda alle imprese, agli artigiani, alle realtà che concorrono alla riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano”, ha aggiunto Bellini. “Vengo da un’esperienza in Pirelli, in Gabetti, ho fondato un’associazione di categoria tra le più importanti in Italia con oltre 10mila associati: oggi sono chiamato a coinvolgere gli account manager e i miei partner sul territorio italiano – professionisti, artigiani, agenzie immobiliari e amministratori di condominio – per intercettare i bisogni di ristrutturazione e gestirne il processo”.
Attualmente “il mercato della ristrutturazione ci soddisfa: è vero che c’è stata una flessione della compravendita immobiliare – e la nostra attività segue molto l’acquisto della casa – ma oggi registriamo il desiderio da parte dei proprietari di rinnovare e ammodernare la propria casa. I due mesi iniziali di quest’anno sono stati molto buoni, abbiamo superato gli obiettivi che ci eravamo dati” e, per il futuro, “abbiamo un business plan molto ambizioso”.
Per quanto riguarda la transizione energetica e la sostenibilità ambientale, Facile Ristrutturare guarda agli obiettivi fissati dalle direttive europee, come “ridurre il grado di Co2 nell’aria e portarci alla neutralità energetica e alla riduzione dei vari inquinanti nel 2050. Su questo ci siamo già adoperati, con un gruppo di esperti che ha analizzato la normativa per capire come applicarla, partendo ad esempio dalle colle usate per posare i pavimenti o dalla riflessione sulla coibentazione, fino all’innalzamento delle due classi energetiche richieste dall’Europa”, ha ricordato Bellini. “Sono parte integrante dell’attività dei nostri tecnici: siamo lo studio tecnico più grande d’Italia, abbiamo a nostra disposizione gli architetti, le squadre di operai e le imprese che oggi fanno parte di un albo. Ristrutturare è complicato, ma se al tuo fianco hai un professionista che risponde col proprio marchio di quello che fa, ci si sente in buone mani”.
Proprio la formazione “è al centro dell’attività di quest’azienda, è una divisione molto seria e importante. Formare gli operatori del settore vuol dire formare il progettista, l’operaio, il muratore, l’elettricista a una logica di serietà nei comportamenti, di mantenimento dei tempi e soprattutto di soddisfazione del cliente”.
Una logica che spesso si scontra con una macchina burocratica troppo lenta. “L’Italia è nota per essere un Paese molto burocratizzato. Avere oggi un permesso per costruire, in alcuni territori è un pò un’impresa ardua. Chiediamo alla politica di immedesimarsi nei problemi dei tecnici e delle imprese, non per liberalizzare” in maniera indiscriminata – ha sottolineato – ma per “sensibilizzare gli uffici tecnici” ad effettuare “un’analisi anche molto personale degli interventi. Il tecnico non deve essere capace solo di prendere le misure, ma anche di trasferire il bisogno del committente”: si potrebbe immaginare “una specie di conferenza dei servizi”, mettendo insieme “il capo dell’ufficio tecnico e il committente per discutere cosa c’è da fare, ogni qual volta c’è la necessità di un permesso”. In questo modo, “rifare un bagno o chiudere un balcone non sarebbe complicato come costruire un grattacielo”.

– foto ufficio stampa Facile Ristrutturare –

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Immobiliare, nel I semestre 2023 compravendite a -8,7% e mutui a -29,5%

ROMA (ITALPRESS) – L’andamento del mercato immobiliare e dei mutui in Italia nel primo semestre 2023 è stato reso noto oggi dal Consiglio Nazionale del Notariato sulla base delle rilevazioni effettuate attraverso i Dati statistici Notarili (DSN) pubblicate sul sito https://dsn.notariato.it. Oltre al dato nazionale, il Notariato ha presentato una ricognizione effettuata in 9 grandi città italiane in merito alle seguenti tipologie di atti: mutui, surroghe, compravendite di fabbricati abitativi. Le città in esame sono: Roma, Milano, Napoli, Bari, Bologna, Torino, Palermo, Verona, Firenze. Dai dati emerge che nonostante il calo del volume generale delle transazioni immobiliari (Milano -8,4%; Torino -3,4%; Verona -3,7%; Bologna -4,6%; Firenze -10,3%; Roma -9,6%; Napoli -7,3%; Palermo -0,3%; Bari -12,4%), nelle grandi città il trend delle compravendite di seconda casa risulta comunque migliore di quelle relative alla prima casa e in alcuni casi addirittura chiude in positivo (a Torino le seconde case tra privati segnano +5,3%; a Verona + 0,5%; a Bologna +0,9%; a Napoli +4,9%; a Palermo +12,2%; a Roma l’acquisto della seconda casa da impresa risulta identico al primo semestre 2022, mentre a Palermo lo stesso segmento segna un aumento dell’8,9%). Il quadro si completa con l’analisi dell’erogazione dei mutui: -26,4% a Milano; -31,5% a Torino; -25,6% a Verona; -30% a Bologna; -32,6% a Bologna, -29,1% a Roma; -31,4% a Napoli; -33,6% a Palermo; -28% a Bari.
Nei primi sei mesi del 2023 si è registrato in Italia un calo dell’8,7% delle compravendite di abitazioni (da 303.375 a 277.052) rispetto allo stesso periodo del 2022. Il numero delle transazioni è diminuito progressivamente nel corso dei mesi, avendo registrato un segnale negativo del 2,7% nel primo bimestre 2023, del 4,8% nel primo trimestre 2023 e del 12% nel secondo trimestre 2023. Nel primo semestre 2023 le compravendite di prime case tra privati registrano un calo dell’11% mentre quelle di prime case da impresa si attestano a – 34,2%. Al contrario, il mercato delle seconde case tra privati è pressochè stabile rispetto al primo semestre 2022 con una riduzione dell’1,9% mentre si registra un dato negativo dell’11,5% per le compravendite di seconde case da impresa.
I mutui per l’acquisto della casa nei primi sei mesi del 2023 sono diminuiti del 29,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel primo trimestre 2023 la diminuzione dei prestiti bancari è stata pari al 25,9% per accentuarsi nel secondo trimestre con una diminuzione del 32,6%. Prosegue il trend di riduzione a doppia cifra dei mutui concessi (-29,5%) rispetto al calo delle compravendite (-8,7%), ad evidenziare come l’aumento dei tassi di interesse abbia portato le persone ad utilizzare maggiormente i propri capitali rispetto a forme di finanziamento. La riduzione dei mutui concessi è in linea con il calo di capitale erogato che passa da 38,5 miliardi a 26,9 miliardi (-30,1%). Il capitale medio concesso nei primi sei mesi del 2023 è pressochè in linea al dato del primo semestre 2022 (170.597 euro rispetto a 172.171 euro nel primo semestre 2022). Analizzando gli scaglioni per ‘valore del capitale erogatò il dato negativo lo si ha nella fascia 200.000 – 250.000 euro (-42%) mentre lo scaglione 50.000 – 100.000 euro così come quello oltre 500.000 euro si riducono per valore entrambi di poco oltre il 20%. Interessante è anche il dato relativo agli scaglioni di età che hanno richiesto e ottenuto un mutuo. Con un calo generalizzato che riguarda tutte le fasce, la riduzione più importante (-35,9%) è nella classe 66-75 anni di età. La fascia 18-35 anni, che copre il 38,6% del totale dei mutui concessi, vede ridurre nel semestre 2023 il numero di mutui concessi del 28,1%, un dato leggermente inferiore alla riduzione media del numero dei mutui concessi nel semestre (-29,5%).
Per il 2023, sulla base dello studio statistico a cura del Consiglio Nazionale del Notariato e dei nuovi dati semestrali 2023, ci si aspetta un calo del mercato del 10,5%. Analizzando la suddivisione tra prime e seconde case, acquistate da privati e imprese, il calo è generalizzato ma con un importante dato da sottolineare: il mercato delle seconde case tra privati tiene. Nello specifico, infatti, si prospetta un calo rispettivamente del 13,8% di acquisti prima casa tra privati e del 32,3% di prime case da impresa. L’acquisto di seconde case da impresa risulta essere in calo del 15,3% ma in questo caso si evidenza come il numero di compravendite sia 2,5 volte superiore (pari a 43.798 immobili) rispetto alle compravendite di prima casa da impresa (18.515 immobili). Dato finale, e diverso rispetto agli altri, è il leggero calo di compravendite di seconde case da privati (-2,5%). La tenuta del mercato delle seconde case tra privati sembra in linea con la tendenza, diffusa nei principali centri italiani, ad investimenti finalizzati ad affitti di breve termine. Se questa osservazione fosse realistica, trova risposta la denuncia segnalata in questi mesi dagli studenti universitari, e non solo, sul caro affitti generalizzato in tutta Italia, e in particolare nelle grandi città.
In merito ai mutui, per l’anno 2023, si prospetta una riduzione dei finanziamenti del -23,8%, in crescita rispetto alla proiezione che avevamo fatto basandoci sui dati del primo bimestre 2023 (-10,1%). Risulta quindi più ampia la contrazione dei finanziamenti (-23,8%) rispetto all’andamento negativo del mercato immobiliare (-10,5%). Questa forte contrazione dei mutui è dovuta a tassi di interesse superiori rispetto al 2022 e conseguentemente a un maggior utilizzo di risorse personali rispetto a forme di finanziamento. Analizzando le fasce di età che hanno ottenuto finanziamenti si segnala la riduzione non a doppia cifra solo per gli under 36 (0-17 anni e 18-35 anni con una riduzione rispettivamente del 9,1% e del 9,6%). Le altre fasce hanno riduzioni dei finanziamenti dal -28% fino al picco di un -51,9% per la fascia 66-75 di età. Il mercato delle surroghe, infine, subirà un calo del 38,2% rispetto al 2022 ma questo dato è fortemente influenzato da tassi in crescita nel secondo semestre 2023 e dal numero totale di atti di surroghe basso che crea forti scostamenti in fase di proiezione.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Nel secondo trimestre prezzo delle abitazioni in crescita

ROMA (ITALPRESS) – Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel secondo trimestre l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta del 2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% nei confronti dello stesso periodo del 2022 (era +1,0% nel primo trimestre 2023). L’aumento tendenziale dei prezzi delle abitazioni è attribuibile sia ai prezzi delle abitazioni nuove, cresciuti dello 0,5% su base annua, in forte rallentamento rispetto al trimestre precedente (era +5,3%), sia a quelli delle abitazioni esistenti, che salgono dello 0,8% (in lieve accelerazione dal +0,3% del primo trimestre). Questi andamenti si manifestano in un contesto di marcata riduzione dei volumi di compravendita (-16% la flessione tendenziale registrata nel secondo trimestre 2023 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale, dopo il -8,3% del trimestre precedente). Anche su base congiunturale, la dinamica dei prezzi è imputabile sia ai prezzi delle abitazioni nuove sia a quelli delle esistenti, in aumento rispettivamente del 2,0% e dell’1,9%. Il tasso di variazione acquisito per il 2023 è pari a +1,4% (+3,8% per le abitazioni nuove e +0,9% per quelle esistenti). In tutte le ripartizioni geografiche si registra una crescita dei prezzi delle abitazioni su base congiunturale mentre su base annua le dinamiche sono differenti. Nelle ripartizioni del Nord i prezzi delle abitazioni continuano a crescere accelerando nel Nord-Ovest (da +2,0% a +2,5%) e rallentando nel Nord-Est (da +1,9% a +1,1%); nel Centro e nel Sud e Isole, invece, si registrano tassi tendenziali negativi rispettivamente pari a -0,7% e a -1,5% (da +0,1% e -0,7% del trimestre precedente). A Milano si registra un aumento, su base annua, del 7,1%, in accelerazione rispetto al trimestre precedente (era +5,8%). Segue Torino dove si evidenzia un rialzo tendenziale del +4,1% (era +0,7% nel trimestre precedente) mentre Roma fa segnare la crescita più contenuta, pari allo 0,6%, in decelerazione dal +1,9% del trimestre precedente.
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– Foto: Agenzia Fotogramma –

Da 11/7 accesso digitale a planimetrie catastali per agenti immobiliari

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ROMA (ITALPRESS) – E’ ufficiale: martedì 11 luglio l’Agenzia delle Entrate finalmente attiverà la piattaforma che consentirà agli agenti immobiliari regolarmente abilitati di consultare digitalmente le planimetrie catastali, consentendogli l’erogazione tempestiva di un servizio a favore e a tutela della collettività nell’importante fase di preventiva raccolta della documentazione, necessaria per trasferire le informazioni utili per una compravendita sicura e serena, dando finalmente seguito ad una legge dello Stato (L. 233/21) entrata in vigore il 01 gennaio 2022, che ha recepito l’emendamento proposto da Fiaip durante l’iter di conversione del DL PNRR.
“L’Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto attivare il servizio entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge ovvero entro il 02 marzo 2022, ma ad oggi, non era ancora stato attivato – si legge in una nota della Fiaip -. Da qui l’intensa interlocuzione tra Fiaip e il Mef, tramite una serie di contatti e incontri tra il Presidente Nazionale Gian Battista Baccarini e il Sottosegretario con delega ai rapporti con l’Agenzia delle Entrate On Sandra Savino, che ha portato all’attivazione anticipata di tale utile servizio inizialmente annunciata dall’AdE per fine 2023″.
“Abbiamo dato concreta attuazione alla norma proposta da Fiaip, – commenta il Sottosegretario di Stato al MEF Sandra Savino – sin dal primo incontro con il Presidente Baccarini, come assicurato, ci siamo attivati con la Direzione Nazionale dell’Agenzia delle Entrate affinché si desse applicazione alla legge attivando questo importante servizio digitale che facilita l’operato professionale degli agenti immobiliari a tutela e nell’interesse della collettività. È stata decisiva la costante e proficua collaborazione con Fiaip – conclude il Sottosegretario -, una collaborazione che sta proseguendo in merito all’emendamento relativo alla sostituzione in atto notarile dell’ammontare della provvigione con il numero della fattura, finalizzato alla salvaguardia dell’autonomia contrattuale e della privacy dei cittadini nel rapporto con l’intermediario professionale”.
“Questo è un esempio di buona politica – dichiara Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip -, l’attenzione e la concreta disponibilità ad attivarsi del Sottosegretario Savino si è palesata sin dagli inizi e, proprio l’intensa interlocuzione tra i nostri uffici ha finalmente determinato l’attivazione di un servizio utile per la categoria che rafforzerà la trasparenza e la tempestività circa le informazioni da comunicare al cittadino nel delicato momento dell’acquisto della casa. Queste sono state le ragioni – conclude Baccarini – per le quali il legislatore ha recepito nella L. 233/21 la proposta emendativa presentata dalla nostra Federazione, come documentato dagli atti parlamentari e dalle dichiarazioni pubbliche rese in aula alla Camera”.

– foto ufficio stampa Fiaip –

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Immobiliare, nel 2022 transazioni per 123 miliardi di euro

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ROMA (ITALPRESS) – Il mercato immobiliare residenziale nel 2022 si chiude con oltre 784 mila transazioni, il 4,7% in più rispetto a quelle registrate l’anno precedente, per un valore stimato che sfiora i 123 miliardi di euro. Sono alcuni dei dati contenuti nell’ultimo Rapporto immobiliare residenziale, realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Abi. Lo scorso anno il mercato residenziale ha fatto registrare 784.486 transazioni: si conferma, quindi, il trend positivo registrato a partire dal 2014, interrotto dal dato negativo del 2020 (-7,7%). Nel 2022 l’incremento delle compravendite è stato più accentuato nelle aree del Sud, in rialzo del 7%, e nelle Isole, dove si attesta intorno al 9%. Se la Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di compravendite nel corso dell’anno (oltre 165mila), è l’Umbria a far segnare il maggior rialzo con oltre 11mila scambi e una crescita del 14,2%. Seguono la Basilicata (+12,6%) e il Molise (+10,7%).
Tra le grandi città, invece, troviamo in testa Palermo (+11,3%), seguita da Milano (+6,1%), Torino (+5,9%) e Bologna (+3,4%). Nel complesso, sono state vendute abitazioni per un totale di oltre 83 milioni di metri quadrati (+3,2%), con una superficie media per unità abitativa compravenduta pari a 106,8 metri quadrati.
I dati relativi al fatturato calcolato per l’anno 2022 mostrano una stima complessiva che ammonta a quasi 123 miliardi di euro, 4,7 miliardi di euro in più rispetto al 2021 (+3,9%). Quasi il 57% del fatturato riguarda acquisti di abitazioni ubicate nelle aree del Nord, circa il 25%, sono invece riferiti ad abitazioni compravendute nel Centro, e poco meno del 19%, riguarda scambi di residenze del Sud e delle Isole. Il fatturato per scambi di abitazioni è in aumento in tutte le aree del Paese. Per contro, rispetto al 2021, il valore medio di un’abitazione compravenduta diminuisce di 1.100 euro in media nazionale. Il calo maggiore si osserva al Centro e nel Nord Est. Lo scorso anno in Italia circa 364mila acquisti di abitazioni sono stati effettuati ricorrendo a un mutuo ipotecario.
Il capitale medio finanziato è poco superiore a 138 mila euro, in aumento di 2.800 euro rispetto al 2021. Nel 2022, il tasso medio applicato alle erogazioni per acquisto di abitazioni è aumentato, rispetto al 2021, di 0,63 punti percentuali portandosi così al 2,5%. Tassi medi più elevati si evidenziano nelle regioni del Sud (2,75%) e del Centro (2,59%), mentre i tassi più bassi si registrano nel Nord Est (2,31%). In lieve aumento la durata media dei mutui (24,8 anni), analoga tra le aree del Paese, mentre la rata media si attesta intorno ai 623 euro mensili. All’interno del Rapporto è illustrato anche l’andamento dell’indice di accessibilità (affordability index), elaborato dall’Ufficio Studi dell’Abi, che sintetizza l’analisi dei vari fattori che influenzano la possibilità per una famiglia di acquistare un’abitazione contraendo un mutuo. Nel 2022 il livello dell’indice di accessibilità restava significativamente elevato nel confronto storico, pur in lieve riduzione rispetto al 2021, a seguito dell’avvio dei rialzi dei tassi di interesse da parte della Bce. Le tendenze dei primi mesi di quest’anno confermano la prosecuzione di una fase di riduzione dell’indice.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Per l’immobiliare prospettive positive nonostante il rialzo dei tassi

ROMA (ITALPRESS) – “Il mercato immobiliare risponde benissimo e si conferma quel comparto che ha il più elevato coefficiente di attivazione della vita economica, sociale e occupazionale del sistema paese. Secondo noi devono essere messe in atto politiche governative attive che vadano a incentivare e salvaguardare questo investimento”. Lo ha detto Gian Battista Baccarini, presidente della Fiaip, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“Il 2022 si è chiuso molto bene”, ha spiegato Baccarini. “Dal nostro sentiment – ha continuato – il 2022 si dovrebbe chiudere con circa 775 mila compravendite residenziali, circa +3,5% rispetto al 2021, che è stato un anno molto positivo perchè le compravendite si erano chiuse a 748 mila, cioè +34% rispetto al 2020. Secondo l’Agenzia delle Entrate, sono dati provvisori – ha detto -, dovremmo chiudere il 2022 a 785 mila compravendite, quindi +4,7%. Per il 2023 – ha aggiunto – siamo realisticamente ottimisti, nonostante ci sia un rialzo dei tassi di interesse, l’inflazione a doppia cifra e i rincari energetici. Riteniamo, però, che ci siano buone prospettive. Siamo fiduciosi”, ha affermato il presidente della Fiaip.
La situazione del rialzo dei tassi però preoccupa. “E’ circa un anno – ha evidenziato – che sono iniziati gli aumenti da parte della Bce e le legittime preoccupazioni legate alle tasche degli italiani. Nonostante questo, le famiglie italiane continuano a canalizzare i loro risparmi nell’acquisto della proprietà immobiliare, non solo come prima casa: è un bene rifugio ma anche il luogo più sicuro dove gli italiani vogliono canalizzare i risparmi”.
Per Baccarini, “i dati testimoniano come il settore edilizio e immobiliare sia il vero motore dell’economia nazionale ed europea. Va salvaguardato e incentivato – ha detto – con politiche governative attive e non con politiche che spaventano e creano timore”.
C’è anche la questione dell’efficientamento energetico. “Giusta la finalità ma sbagliata la modalità”, ha sottolineato Baccarini. “Tutti – ha spiegato – desideriamo avere una casa meno energivora, più bella, più digitalizzata, che impatta meno nell’ambiente. Perchè una cosa che tutti desideriamo ci deve essere imposta? Diventa un approccio coercitivo e obbligatorio che allontana quello propositivo”. Secondo il presidente della Fiaip, l’approccio deve essere, invece, “di accompagnamento e di supporto”.
Per quanto riguarda il superbonus, “non riteniamo che la norma del decreto Cessioni sia impostata correttamente”, ha detto Baccarini, che si è soffermato sull’avere “eliminato repentinamente lo sconto in fattura, anche perchè – ha continuato – è stato leva, non solo per il superbonus ma anche per gli altri bonus, per incentivare il cittadino a comprare una casa brutta, vecchia e usata dinanzi alla prospettiva di non tirare fuori i soldi. Quindi 2021 e 2022 sono stati due anni in cui le compravendite hanno raggiunto livelli che non si raggiungevano da quasi 20 anni. Noi abbiamo proposto due correttivi: mantenere l’incentivo fiscale con lo sconto in fattura per alcune tipologie di lavoro, come involucro e termocappotto, abbassarne la soglia e associare l’incentivo fiscale con sconto in fattura a un obiettivo di risparmio energetico reale”.
La casa è un valore importante per gli italiani. Forse anche in questa prospettiva è stata avanzata la proposta di istituire il ministero della Casa. “L’idea non è creare un apparato in più di burocrazie e oneri ma eliminare le dispersioni di funzioni e competenze tra ministeri – ha affermato il presidente della Fiaip -. Un luogo in cui potere attuare una strategia nazionale delle città, avere una visione di insieme del settore della casa e stabilire linee guida di riferimento per tutti i comuni”.
Si discute anche sugli affitti brevi. “Si vuole normare un comparto che è già iper-normato”, ha detto Baccarini. “Viene visto – ha aggiunto – come una forma di concorrenza sleale per il mondo degli albergatori ma non è così perchè chi va in albergo vuole servizi. Viene visto anche come un comparto che va ad aggravare l’emergenza abitativa ma non è così. Viene visto spesso come fonte di evasione fiscale e quindi si tende a iper-legiferare e continuare ad aumentare le tasse. Secondo noi va fatta maggiore chiarezza, una semplificazione, un unico adempimento digitalizzato”.

– foto Italpress –

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Immobiliare, compravendite +3,5% e cresce la voglia di case green

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La casa si conferma bene rifugio per eccellenza per le famiglie e l’investimento immobiliare la forma più sicura di tutela dei risparmi dei cittadini. I dati del report dell’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip evidenziano nel 2022 livelli di compravendita nel settore residenziale che non si registravano da oltre vent’anni: +3,5% rispetto al 2021, pari a 775 mila transazioni complessive. I valori di mercato sono risultati sostanzialmente stazionari, salvo aumenti nei grandi centri urbani (+5/10%), generati da una domanda che rimane alta a fronte di un’offerta sempre più ridotta, sia in relazione alla vendita che all’affitto. Per l’uso diverso dall’abitativo si registra invece un andamento delle compravendite (negozi +0,5% uffici -0,1% capannoni -0,3%,) e dei prezzi (negozi +0,2%, uffici +0,1% e capannoni -0,8%) sostanzialmente sulla stessa linea del 2021. Accompagnato da un Focus sull’efficienza energetica nel settore immobiliare, realizzato da 10 anni in collaborazione con Enea e I-Com (Istituto per la Competitività), il report è stato presentato da Francesco La Commare, presidente del Centro Studi Fiaip, insieme a Ilaria Bertini, direttrice del Dipartimento Enea di Efficienza energetica, e Franco D’Amore, vice presidente I-Com con le considerazioni finali del presidente Fiaip Gian Battista Baccarini. Dal Focus sull’efficienza energetica è emerso che il 70% degli immobili nuovi sono nelle prime due classi energetiche (A e B), così come si è rilevato un +10% rispetto al 2021 di immobili ristrutturati nelle migliori classi energetiche. Inoltre, il 56% del campione di circa 600 agenti immobiliari intervistati ritiene che nell’acquisto di un immobile ci sia la giusta consapevolezza dell’importanza dell’efficienza energetica, mentre il 58% ritiene che l’Ape aiuti a orientare le scelte degli utenti verso immobili di migliore qualità energetica. Infine, per il 57% degli intervistati lo strumento del Superbonus 110% ha decisamente avuto un’influenza rilevante per la dinamicità virtuosa del mercato immobiliare.  “Il mercato immobiliare si conferma in significativa crescita nel 2022 con valori di mercato in rialzo nei grandi centri urbani”, sottolinea il Presidente del Centro Studi Fiaip Francesco La Commare. “Preoccupa la scarsità dell’offerta di case sia da vendere che da affittare soprattutto nelle città universitarie e a forte vocazione turistica che potrà determinare un ulteriore rialzo dei prezzi, ma le prospettive per il 2023 rimangono positive principalmente in virtù di una ritrovata convenienza delle banche a concedere mutui unitamente all’ingente liquidità accumulata dalle famiglie italiane che stimoleranno l’investimento immobiliare non solo orientato all’acquisto della prima casa ma anche finalizzato alla redditività da locazione”. “Realizzare la giusta transizione energetica nei tempi previsti dalle politiche energetico-climatiche europee e nazionali impone un radicale e rapido cambio di passo nel modo in cui costruiamo, ristrutturiamo e viviamo il nostro spazio abitato”, commenta il Vicepresidente I-Com Franco D’Amore. “Tutto questo richiederà una nuova prospettiva nella quale l’efficienza energetica degli immobili dovrà essere vista come un investimento per accrescere il valore delle proprietà e conservare, attraverso la riduzione delle spese energetiche, il proprio potere d’acquisto. Questo processo va evidentemente accompagnato e supportato per evitare di creare distorsioni e ampliare il divario sociale tra cittadini. L’ingenza delle risorse necessarie richiederà la messa a punto di strumenti di natura finanziaria che consentano di attivare un ciclo virtuoso di investimenti che potranno ripagarsi nel tempo con i risparmi ottenuti, superando così la logica dell’incentivo che, alla lunga, non è più sostenibile”.   “La centralità del settore civile nei consumi energetici finali del nostro Paese impone un’azione capillare e decisa di efficientamento energetico dello stock immobiliare italiano”, commenta la Direttrice del Dipartimento ENEA di Efficienza energetica Ilaria Bertini. “L’ENEA, nel suo ruolo di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, è da sempre al fianco delle istituzioni nazionali e locali per offrire il proprio contributo tecnico scientifico e indirizzare al meglio le politiche di sostegno allo sviluppo dell’efficienza energetica nel settore residenziale. Ne sono chiari esempi il Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici, che offre anche al singolo cittadino elementi utili per orientarsi sulle opportunità di investimento per il proprio immobile, e il Programma nazionale di informazione e formazione dell’efficienza energetica ’Italia in Classe A’ che farà da volano per intercettare la domanda di innovazione sociale generata dalle politiche per la sostenibilità. Il Focus sull’efficienza energetica è il risultato di una collaborazione decennale con Fiaip e I-Com, che consente di allineare l’impegno di soggetti pubblici e privati verso il comune obiettivo della transizione sostenibile”. “Cresce il desiderio degli Italiani di possedere una casa più efficientata energeticamente e più consolidata sismicamente così come cresce la consapevolezza dell’importanza di acquistare un immobile meno energivoro confermando il graduale, seppur lento, processo di transizione immobiliare green agevolato in maniera decisiva dagli incentivi fiscali e dai rincari energetici”, dichiara Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip. “Un processo virtuoso che, però, rischia di essere fortemente rallentato sia dalla repentina eliminazione dello sconto in fattura, misura che riteniamo debba essere riconvertita gradualmente, che, ancor più, dall’attuale formulazione della Direttiva Energetica UE che, se non sarà corretta,  determinerà effetti devastanti sul mercato immobiliare e quindi sull’economia del nostro Paese, svalutando gran parte degli immobili con conseguente impoverimento delle famiglie italiane e indebolimento della più importante e strategica garanzia del debito pubblico nazionale, appunto il valore della proprietà immobiliare diffusa”.
(ITALPRESS).
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