Home Real Estate

Immobiliare, nel quarto trimestre mercato in calo

0

Dai dati aggiornati dell’Osservatorio del mercato immobiliare delle Entrate (Omi) emerge che nel quarto trimestre 2022 sono state scambiate 208.371 abitazioni, quattromila in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. La flessione è più attenuata nei capoluoghi (-0,9%), mentre le compravendite di abitazioni diminuiscono maggiormente nei comuni minori (-2,6%). Nelle Isole, invece, si registra un aumento degli scambi (+5,1%). Tra le otto principali città italiane, Palermo vanta la maggiore crescita rispetto allo stesso trimestre 2021, con un rialzo del 9,2%, seguita da Firenze (+1,9%), Torino (+1,3%) e Napoli (+0,6%). Esaminando la distribuzione delle compravendite, la quota prevalente di acquisti – circa il 41% – riguarda le abitazioni di taglio medio piccolo. Le compravendite aumentano nel segmento uffici e studi privati (+6,0%). Per quanto attiene alla superficie delle abitazioni compravendute, nel confronto con lo stesso trimestre del 2021, si osservano flessioni maggiori rispetto a quelle riscontrate in termini di unità scambiate (-4%). La superficie media delle abitazioni compravendute in questo trimestre, rispetto al IV trimestre 2021, è sostanzialmente stabile intorno ai 106 m2 (in lieve diminuzione di 2,1 m2). Nel complesso, invece, il settore terziario-commerciale fa registrare nel periodo di riferimento un calo (-3,5%) rispetto allo stesso periodo del 2021, così come i settori produttivo e produttivo agricolo (-5,2% e -3,8% rispettivamente).
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

A gennaio prezzo degli affitti immobiliari in aumento

0

Il 2023 si apre all’insegna di un aumento dei canoni di locazione in Italia, pari all’ 1,9% a gennaio, secondo l’ultimo report dei prezzi pubblicato da idealista. Resta positiva la variazione su base annuale, che segna un incremento medio del 5,8%. Prevalenza di regioni con andamento positivo, 14 questo mese contro 5 in terreno negativo. Solo il Lazio presenta gli stessi prezzi di un mese fa. A crescere di più sono: Toscana (5,7%), Emilia-Romagna (5,5%) e Umbria (3,2%); aumenti superiori alla media nazionale dell’1,9% in altre 5 aree che vanno dal 3,1% del Veneto al 2,2% dell’Abruzzo. Sul fronte dei ribassi, i maggiori spettano a Molise (-1,8%), Calabria (-1,5%). Per quanto riguarda i prezzi, la Lombardia si conferma anche a gennaio 2023 la regione più cara dello stivale con i suoi 15,5 euro/m2 seguita, a stretto giro, dal Trentino-Alto Adige (15,2 euro/m2) e dalla Valle d’Aosta (15,1 euro/m2). Nelle altre regioni prezzi dagli 11,1 euro della Liguria a degradare sino ai 6,4 euro mensili del Molise, la regione più economica per gli affittuari italiani.
Aumenti di prezzo nel 63% delle province italiane trainati dalla Toscana con Massa Carrara (11,1%), Arezzo (10,2%) e Lucca (8,2%), in testa alle aree che fanno registrare gli incrementi più consistenti del mese di gennaio. I maggiori cali, invece, si concentrano a Rieti (-15,8%), Vibo Valentia (-9,9%) e Verbano-Cusio-Ossola (-9%). Tendenza positiva sul fronte dei capoluoghi con 60 aree in aumento nel mese di gennaio, contro 22 che registrano dei cali a gennaio, mentre sono 5 le città le cui richieste dei proprietari sono rimaste invariate nell’ultimo mese: Forlì, Pisa, Cagliari, Sassari e Trieste. Gli aumenti più consistenti del periodo toccano Caltanissetta (11,2%), Cesena (9,5%) e Ravenna (8,2%). Milano (21,4 euro/m2) si aggiudica il titolo di città con gli affitti più salati della Penisola, ai massimi da quando l’indicatore di idealista è stato creato (2012). La seguono Venezia (18 euro/m2), Firenze (17,3 euro/m2), Bologna (16,6 euro/m2) e Roma (14,1 euro/m2). Sul versante opposto della classifica, il capoluogo più economico risulta essere Vibo Valentia (4,4 euro/m2), davanti a Caltanissetta (4,8 euro/m2) e Reggio Calabria (5 euro/m2). (ITALPRESS).

Superbonus, Federcepicostruzioni “Tassi vicini a 30%, cantieri bloccati”

0

ROMA (ITALPRESS) – “Oltre 62,4 miliardi di investimenti ammessi alle detrazioni, dei quali 46,6 per lavori conclusi: ma ammontano ancora a svariati miliardi i crediti bloccati per le difficoltà legate alla cessione, e sono tantissimi i cantieri fermi, che non riescono a riprendere le attività”. Lo afferma in una nota il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, in merito al Superbonus 110%.
“Sono tantissime le imprese – prosegue – che continuano ogni giorno a scontrarsi con difficoltà insormontabili: non solo i problemi legati alla cessione. C’è purtroppo anche un atteggiamento palesemente speculativo da parte dei soggetti preposti a rilevarli, che per acquisire i crediti da Superbonus a 4 anni, chiedono interessi e commissioni che variano dal 25 al 30%: siamo fuori da ogni logica e da ogni regola di mercato”.
“Così tantissime imprese, strozzate da queste assurde pretese del sistema bancario e finanziario, non riescono più a stare nei costi e a garantire i lavori appaltati”, sottolinea l’associazione di categoria.
“Invieremo quanto prima un appello al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti – conclude il presidente Lombardi – e al presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, affinché si intervenga sollecitamente non solo per rendere più agevole e fluido il meccanismo della cessione, ampliando il più possibile le possibilità di utilizzo dei crediti acquisiti, ma anche per frenare questi atteggiamenti palesemente speculativi, che costringono le imprese a rinunciare anche al 30% di quanto fatturato, pur di monetizzare crediti che altrimenti rimarrebbero nei cassetti”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

 

Immobili, compravendite in crescita a Milano e Roma

0

MILANO (ITALPRESS) – Il volume di compravendite sul mercato residenziale milanese ha raggiunto un consistente incremento del 17,5% rispetto al primo semestre 2021, confermando l’ottimo trend del 2021 che superando il transato 2019 (+2,6%) ha messo a segno il migliore risultato dal 2000. Anche il mercato della Capitale ha registrato risultati positivi: il semestre ha consolidato un incremento del 9%, in linea con il dato nazionale, dopo un consuntivo 2021 in crescita del 31,4% rispetto al 2020 e del 18% rispetto a quello del 2019. Risultati che rappresentano il picco massimo dal 2007. E’ quanto emerge da una ricerca effettuata da Nomisma per Engel & Völkers. “Il mercato residenziale italiano nel 2021 ha superato quota 748 mila compravendite, raggiungendo uno dei risultati più eclatanti degli ultimi 15 anni, grazie a una variazione annua del 34% sul 2020 e del 24% sul 2019, anno pre-pandemia”, ha dichiarato Luca Dondi, Amministratore Delegato di Nomisma. Il primo semestre del 2022 conferma la crescita a due cifre, seppure ad un tasso di minore entità (+10,1%). Nonostante il deterioramento del potere di acquisto delle famiglie, causato dall’impennata dell’inflazione, e il calo del clima di fiducia dei consumatori, la domanda abitativa si conferma straordinariamente elevata. Secondo l’Indagine annuale di Nomisma sulle famiglie italiane, sono infatti il 4,4% in più – ovvero 3,5 milioni contro 3,3 milioni – le famiglie che, rispetto al 2021, hanno espresso un’intenzione di acquisto di un’abitazione nei prossimi 12 mesi”.

Tra tutte le zone del mercato milanese, quella del centro storico, più delle altre, mostra delle quotazioni medie stazionarie. Per gli immobili ristrutturati al nuovo, il range dei prezzi medi si conferma straordinariamente ampio a livello di singolo quartiere, con la zona del Duomo, ad esempio, che registra valori medi compresi nel range 8.500-18.500 euro/mq. Le quotazioni top toccano i 20-21 mila euro/mq nel Quadrilatero, a Brera e in zona Castello-Foro Buonaparte, e i 17-18 mila euro/mq in San Babila e Cordusio. Per quanto riguarda la Zona Ovest, qui i prezzi crescono su base semestrale, confermando il trend al rialzo. Le quotazioni medie per gli immobili ristrutturati al nuovo vanno da 4.200-4.500 euro/mq di Gambara – Bande Nere e San Siro a 9.800 euro/mq di Sempione – Arco della Pace – Chinatown e Vercelli – Washington. Restano fuori range le quotazioni di City Life, tra 8.800-15.500 euro/mq. I prezzi medi della Zona Est mostrano invece una sostanziale stazionarietà su base semestrale in tutte le location monitorate, con eccezione delle zone di Porta Venezia e Indipendenza – Cinque Giornate – XXII Marzo, dove il trend è al rialzo per le abitazioni nuove/ristrutturate al nuovo. Per questi immobili i valori di compravendita sono compresi nel range 4.300-9.150 euro/mq. La Zona Nord racchiude aree i cui livelli medi di prezzo distano significativamente. Infine, nella zona Sud, i prezzi medi crescono in tutte le zone.

Lo stesso trend si registra, rispetto al semestre precedente, per le quotazioni delle abitazioni nuove o ristrutturate al nuovo e per quelle da ristrutturare, senza grande distinzione. “Il mercato immobiliare milanese si è dimostrato fin qui molto resiliente alle numerose notizie negative arrivate da gennaio 2022 in avanti, proseguendo il suo cammino al rialzo sostenuto da una forte domanda di acquisto“, ha commentato Roberto Magaglio, Licence Partner Engel & Völkers Milano. “La guerra in Ucraina, il rincaro dei costi energetici e delle materie prime, l’inflazione, i tassi di interesse in aumento, la crisi di governo e la campagna elettorale ad ora non hanno avuto effetti di qualche rilievo sul mercato milanese di pregio; tuttavia ipotizziamo che da ottobre in avanti questi fattori inizieranno ad avere un impatto crescente specie sulla domanda di immobili meno pregiati polarizzando il mercato in due nicchie sempre più distinte: il mercato di pregio ed il rimanente mercato, due nicchie che si distinguono non tanto e non solo geograficamente sulla mappa cittadina ma specialmente per la qualità dell’immobile e del quartiere o dei servizi offerti dal quartiere”. Con riferimento al segmento di pregio, nel primo semestre 2022 il mercato romano ha registrato una domanda sostenuta, che ha portato ad una buona performance delle compravendite in molte zone, a fronte di prezzi e tempi medi di vendita nel complesso stazionari rispetto al semestre precedente.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

Av Group, a Torino “L’Investitore Immobiliare in cantiere”

0

TORINO (ITALPRESS) – A Torino si è svolto “Investitore Immobiliare in cantiere”, il primo ed unico evento interamente dedicato a questa nuova figura professionale, ancora poco conosciuta in Italia. A idearlo Andrea Vendola con la sua AV Group, società nata nel 2018 che si occupa di investimenti immobiliari. “È la prima volta che organizziamo un evento di tale portata e sono felice che la giornata abbia avuto questo successo. Infatti, sebbene l’iniziativa fosse circoscritta all’area torinese, i partecipanti sono arrivati da tutta Italia, carichi di entusiasmo, curiosità e “sogni nel cassetto” – ha commentato Andrea Vendola -. Ho così potuto incontrare tantissime persone interessate a conoscere questa nuova professione, tutte disposte a mettersi in gioco e a crescere velocemente. Inoltre, è stata anche l’occasione per inaugurare possibili future collaborazioni con nuovi investitori immobiliari, creando così un circolo virtuoso”.

La giornata aveva l’obiettivo di uscire dagli standard formativi, prettamente teorici, per portare gli aspiranti imprenditori immobiliari direttamente sul “campo”. Per questo motivo i partecipanti si sono recati in diversi cantieri dell’area torinese, accompagnati da Andrea Vendola che ha svelato le procedure, le difficoltà e i segreti di questo mestiere, oltre a mostrare diversi tagli di immobili (dal trilocale alla palazzina) e le diverse fasi di una ristrutturazione. L’evento è andato sold out in pochissimo tempo e ha visto l’adesione di persone arrivate da tutta Italia: non solo quindi dalla sua Torino ma addirittura da Lecce, da Venezia e Milano, da Cremona e Bergamo, da Firenze fino a Roma. Due le modalità di partecipazione: un biglietto standard, riservato a quindici iscritti, per trascorrere l’intera giornata in cantiere con Andrea Vendola, e un biglietto premium, riservato a cinque persone, per una serata di approfondimento dei temi toccati durante il giorno.

Nata a Torino, con il preciso obiettivo di espandersi rapidamente in tutta Italia, AV Group si occupa di investimenti immobiliari volti al riposizionamento e alla riqualificazione del patrimonio immobiliare locale. Il suo core business consiste nell’acquisto di appartamenti dismessi o invenduti, non soggetti ad aste immobiliari, che vengono ristrutturati e rimessi sul mercato sotto una veste rinnovata. La società si indirizza quindi a chi vuole comprare casa e cerca una soluzione “chiavi in mano”, ma anche agli studenti universitari che desiderano una soluzione di affitto più confortevole. Del resto, quest’ultimi rappresentano un bacino molto importante per Torino, città in cui Andrea Vendola ha mosso i primi passi e che ospita il Politecnico e UniTo, due eccellenze accademiche di fama mondiale. L’investitore immobiliare è quindi una professione che richiede una competenza multidisciplinare specifica, come dimostra il Mastermind “Da Zero a Investitore Immobiliare” capitanato da Andrea Vendola, che alla teoria abbina una parte pratica in cantiere. Proprio da qui, dopo i numerosi feedback positivi, è nata l’idea di estendere l’esperienza anche a chi non può seguire un intero programma annuale, dando così vita alla prima edizione dell'”Investitore Immobiliare in cantiere”.

– foto Av Group –

(ITALPRESS).

Nel 2021 mercato immobiliare in ripresa, compravendite +34%

Green, sostenibile, con spazi esterni, tecnologica. Nel post pandemia è questa la casa che cercano gli italiani e riparte il mercato immobiliare. Nel 2021 il settore residenziale ha visto aumentare in maniera consistente sia le compravendite, arrivando a circa 750.000, +34% rispetto al 2020 e +24% rispetto al 2019, che i valori di mercato, +3% rispetto al 2020, con una diminuzione dei tempi di vendita intravedendo i primi segnali di calo dell’offerta di case da vendere. E’ quanto emerge dal rapporto dell’Osservatorio immobiliare nazionale Fiaip, redatto in collaborazione con Enea e I-Com (Istituto Italiano per la Competitività).
“Il mercato immobiliare si sta riprendendo, i dati che mostriamo danno un segnale di ripresa forte, il 2021 si è chiuso con circa 750 mila vendite, quindi più 34% rispetto al 2020. Segni più anche per i valori di mercato con un più 3% di media, mentre per l’ambito locativo abbiamo un segno più per il residenziale mentre un segno negativo per negozi, uffici, capannoni. Un fotografia che ci segnala come il mercato immobiliare anche nel 2021 confermato di avere il più alto coefficiente di attivazione della vita economica, sociale, occupazionale del sistema Paese”, ha detto il presidente della Fiaip, Gian Battista Baccarini. “L’attrattività di Milano e Bologna insegna quanto sia necessaria una strategia nazionale sulle città che, tenendo conto delle migliori esperienze non solo italiane, dia vita a un riconosciuto modello di città sostenibile, innovativa e digitalizzata. Il tutto – ha aggiunto – attraverso una visione integrata delle politiche urbanistiche che contempli non solo il settore casa, ma anche quello dei trasporti, della tutela dell’ambiente, della sicurezza e preveda la necessaria semplificazione e digitalizzazione delle procedure pubbliche orientate a favorire la circolazione regolare degli immobili, al fine di rendere le città ancora più vivibili e attrattive a beneficio del mercato e a tutela del cittadino”. Il mercato, oltre alla prima casa, è stato trainato da una forte crescita del numero delle compravendite di seconde case salite a circa 190.000 unità registrando un +52% rispetto al 2020 e un +36% rispetto al 2019. Anche le compravendite diverse dal residenziale fanno registrare tutte un segno positivo rispetto al 2020 con il commerciale (negozi) a +4,5%, direzionale (uffici) +2,3% e produttivo (capannoni) +1,9%, stessa cosa non possiamo affermare per quanto concerne l’andamento medio dei prezzi, infatti, si riscontra per il commerciale una riduzione media del -3,2%, direzionale -4,5% e produttivo -5,6%. Un dato positivamente significativo che emerge dal Report è senza dubbio quello sull’efficientamento energetico, infatti, nel 2021, gli acquisti di immobili efficientati nella migliore classe energetica A1, sale al 30% del totale delle compravendite relative al “nuovo”. Si registra un netto aumento di immobili compravenduti ristrutturati in classe A e B, saliti al 32% e da ristrutturare + 12% nel 2021, grazie soprattutto agli incentivi fiscali statali, in particolare il Superbonus 110%. “I problemi dell’efficientamento energetico sono legati a fattori determinanti come, in primo luogo, la consapevolezza, che viene ancor prima della tecnologia che esiste già, la semplificazione, l’informazione”, ha spiegato Ilaria Bertini, direttore del Dipartimento efficientamento energetico dell’Enea. “Ritengo che il sistema edificio deve essere performante e come Enea ora stiamo lavoriamo in un’ottica ancora più ampia. Se vogliamo veramente abbassare i consumi dobbiamo cambiare mentalità, le nostre azioni quotidiane”, ha aggiunto. Il mercato delle locazioni, rispetto al 2020, si conclude con il segno positivo in tutti gli ambiti con il residenziale a +12,3%, commerciale +6%, direzionale +5% e produttivo +2% mentre l’andamento medio dei canoni di locazione è positivo per il residenziale +4,9% mentre negativo per il commerciale -2,2%, direzionale -2,6% e produttivo -2,8%, a supporto del fatto che l’aumento del numero di locazioni ad uso diverso dall’abitativo sono giustificate da un consistente abbassamento dei canoni di locazione oltre che dagli effetti della crisi che ha colpito numerose attività a seguito delle perduranti restrizioni pandemiche. Per quanto riguarda i principali centri urbani, le città più performanti, in relazione sia alle compravendite che alle locazioni sono Milano, Bologna e Firenze. In particolare, per le compravendite Milano +8,8%, Bologna +6,8%, Firenze +3,2% e a seguire Genova +2,7%, Torino +2,3%, Venezia +2,5% e Roma +1,1%. Per le locazioni si confermano in prima linea Milano +7,9%, Bologna +3,8%, Firenze +2,8%, Roma +2,65%, Genova +1,1% e Napoli +0,5%. Cresce la voglia di acquistare nei Borghi, prioritariamente dettata dalla crescente volontà di lavorare in luoghi meno affollati, più tranquilli e con una qualità della vita superiore anche dal punto di vista ambientale.
Si registra, infatti, un +30% di richieste di cui solo il 1/4 si concretizzano in acquisti nonostante l’assenza di servizi e di infrastrutture digitali, in particolare della fibra ottica oramai divenuta indispensabile per assicurare una veloce navigazione online. Il presidente del Centro Studi Fiaip, Francesco La Commare, ha ricordaro che “il mercato immobiliare si conferma dinamico anche nei primi mesi del 2022, ma inizia a scarseggiare l’offerta di case da vendere e da affittare. Nonostante le legittime preoccupazioni dettate prioritariamente dalle conseguenze economiche del conflitto militare e dall’aumento del costo della vita, prevediamo un anno positivo per il settore, considerati una serie di fattori, tra i quali i tassi di interesse per i mutui che rimangono, seppur in lieve rialzo, ancora molto contenuti e la crescita, registrata anche nel 2021, dei risparmi delle famiglie italiane che unitamente all’incerta, e spesso scarsa, redditività degli investimenti finanziari e alla stessa inflazione, stimolano il cittadino verso l’investimento immobiliare”.
(ITALPRESS).

Lending crowdfunding: come funziona e a cosa serve

0

Spesso si pensa a torto che gli investimenti immobiliari siano una possibilità destinata esclusivamente alle fasce di popolazione con redditi più alti.

In realtà, così non è. Entrare nel mercato immobiliare è di fatto più semplice di quanto si possa credere soprattutto perché si tratta di un contesto ampio che permette di realizzare anche degli investimenti a basso rischio. Da alcuni anni a questa parte, tale opportunità è resa ancor più semplice dal cosiddetto lending crowfunding. Ma di cosa si tratta nello specifico? Cerchiamo di capirlo insieme.

Che cos’è il lending crowdfunding

Noto anche con le espressioni “social lending” o “peer-to-peer lending”, il lending crowdfunding è una forma di finanziamento alternativo consistente in un prestito tra privati. Il finanziamento viene effettuato attraverso apposite piattaforme online ed è generalmente finalizzato allo sviluppo di specifici progetti imprenditoriali.

Dietro alla nascita di questo tipo di strumento, si cela l’esigenza di aiutare imprese o soggetti che non riescono a ottenere finanziamenti mediante le vie abitudinarie, quindi attraverso i classici Istituti di Credito. Molto spesso, infatti, per poter accedere al capitale necessario per realizzare un qualsiasi progetto, ai richiedenti viene chiesto di soddisfare dei requisiti piuttosto rigidi che di fatto non consentono di ottenere la concessione del prestito.

Se da un lato questa particolare modalità costituisce un punto d’appoggio di notevole importanza per chi è alla ricerca di fondi, dall’altro, per i soggetti investitori, definiti con il termine di “prestatori”, si configurano delle opportunità di guadagno davvero interessanti. Attraverso il lending crowdfunding, infatti, il prestatore mette a disposizione la propria

somma di denaro per sostenere un progetto presentato dai richiedenti, ottenendo il rimborso del capitale maggiorato dagli interessi proposti.

Il risvolto certamente più interessante si trova negli interessi proposti, che superano in quasi la totalità dei casi quelli solitamente concessi da parte degli Istituti di Credito tradizionali.

Come avviene l’incontro tra richiedenti e investitori: le piattaforme di lending crowdfunding

Il tutto avviene attraverso apposite piattaforme di lending crowdfunding. Questi spazi online possono essere considerati come delle vere e proprie piazze virtuali in cui ha luogo l’incontro tra i soggetti che richiedono il finanziamento per i loro progetti e i risparmiatori che, dal canto loro, sono invece alla ricerca di nuove possibilità di investimento con ritorni di capitale interessanti.

Per poter utilizzare la piattaforma di lending crowdfunding, il prestatore deve iscriversi, inserendo i dati richiesti, e creare il proprio account personale. A questo punto, può iniziare a investire denaro, partecipando alle diverse opportunità presenti nella piattaforma, scegliendo quelle che ritiene più opportune a seconda dei rendimenti che vengono proposti.

Il modello del lending crowdfunding applicato al settore immobiliare

Il modello del lending crowdfunding è stato applicato anche al settore immobiliare, suscitando via via l’interesse da parte degli investitori italiani. In concreto, il crowdfunding applicato al Real Estate consente a diversi investitori di partecipare al finanziamento di un progetto immobiliare in ambito residenziale o commerciale, in cambio di una remunerazione del capitale.

In genere, il progetto tipico riguarda l’acquisto di un immobile al fine di metterlo a reddito o la ristrutturazione di una proprietà immobiliare, anch’essa successivamente messa a reddito o venduta.

Recrowd, una realtà di successo

Con la diffusione del lending crowdfunding, sono state lanciate diverse piattaforme online autorizzate a operare nel mercato nostrano, creando così un punto di incontro tra domanda e offerta. È il caso di Recrowd, realtà nata nel 2018, che si è dimostrata da subito di successo.

Già a febbraio 2019, Recrowd è stata selezionata tra le otto migliori start up di Milano, da Speed MI Up, l’incubatore d’impresa di Università Bocconi e Camera di Commercio di Milano.
A marzo 2019, la piattaforma è riuscita a raccogliere oltre 400 mila euro attraverso una campagna di equity crowdfunding mettendo sul mercato il 13% del capitale della società, con un valore pre-money di 3 milioni di euro.

A oggi sono stati presentati già più di 70 progetti sulla piattaforma, per una raccolta totale di circa 22 milioni di euro, con un tasso di default nella restituzione dei capitali e interessi dello 0%.

Numeri che, in definitiva, parlano da soli, evidenziando come il lending crowdfunding sia uno strumento davvero vantaggioso per chi desideri investire nel Real Estate.

Nel terzo trimestre prezzo delle abitazioni in crescita

ROMA (ITALPRESS) – I prezzi delle abitazioni, secondo le stime preliminari dell’Istat, aumentano nel terzo trimestre su base annua per il nono trimestre consecutivo, registrando il tasso di crescita tendenziale più alto da quando è disponibile la serie storica dell’indice IPAB. Questa dinamica è attribuibile sia ai prezzi delle abitazioni nuove sia, soprattutto, a quelli delle esistenti che mostrano un aumento notevole dopo la stabilità registrata nel trimestre precedente. In particolare, i prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie per fini abitativi o per investimento aumenta dell’1,2% rispetto al trimestre precedente e del 4,2% nei confronti dello stesso periodo del 2020. L’aumento tendenziale dell’IPAB è da attribuirsi sia ai prezzi delle abitazioni nuove che accelerano la crescita, passando dal +2% registrato nel secondo trimestre al +3,9%, sia ai prezzi delle abitazioni esistenti (che pesano per più dell’80% sull’indice aggregato) che aumentano del 4,2%, in forte accelerazione rispetto al trimestre precedente nel quale erano rimasti stabili. Le prime evidenze territoriali mostrano una crescita diffusa in tutte le ripartizioni territoriali, più marcata al Nord e al Centro meno ampia nel Sud e Isole.
(ITALPRESS).