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Protezione civile e lotta agli incendi, intesa tra Regione Sardegna ed Esercito

CAGLIARI (ITALPRESS) – Il Presidente della Regione Christian Solinas e il comandante dell’Esercito in Sardegna, il generale Francesco Olla, hanno firmato oggi un protocollo d’intesa per lo scambio di attività di formazione e addestramento, tra Regione ed Esercito, in caso di interventi di protezione civile. “Con l’Esercito – ha detto il Presidente Solinas a margine della cerimonia che si è tenuta questa mattina nel poligono di Capo Teulada alla quale ha partecipato anche il generale Giuseppenicola Tota, comandante del ComfopSud – abbiamo rinnovato e rafforzato un prezioso rapporto improntato al dialogo e alla collaborazione, rinsaldando un legame che sta dando importanti risultati. Pochi mesi fa, con la firma del nuovo disciplinare d’uso del poligono di Teulada, atteso da quindici anni, e che consente di recuperare spazi naturali non solo simbolici per le nostre comunità, abbiamo tracciato un percorso che prevede progetti comuni nella formazione e anche nella ricerca ad alto contenuto tecnologico in grado di attrarre in Sardegna imprese e investimenti. Oggi facciamo un altro passo in questa direzione, sottoscrivendo un accordo di assoluta rilevanza per favorire le attività di addestramento e di coordinamento degli interventi di protezione civile, finalizzato al potenziamento della difesa del territorio regionale”.
Il protocollo d’intesa ha validità triennale e prevede lo sviluppo di un programma generale per instaurare “un reciproco scambio di conoscenze tecniche e attività addestrative in funzione di un razionale e ottimale impiego delle risorse disponibili in caso di eventi emergenziali di protezione civile”. Una cooperazione che si concretizzerà nell’organizzazione di conferenze e seminari per la formazione di personale dipendente e di quello in servizio negli organismi regionali competenti e la realizzazione di specifici eventi addestrativi da effettuarsi grazie a strutture e mezzi del Centro addestramento tattico dell’Esercito (Cat) del poligono di Capo Teulada, capace di riprodurre e simulare una molteplicità di scenari idonei a testare ed esercitare le capacità operative delle unità coinvolte, offrendo un’esperienza di training di alta specializzazione.
Inoltre sarà consentito l’accesso di personale selezionato del Corpo forestale a percorsi formativi previsti nell’ambito dell’Esercito per l’addestramento al tiro e la manutenzione delle armi, e altre attività addestrative nel Poligono. A sua volta il Corpo forestale effettuerà formazione e addestramento per le attività connesse all’antincendio boschivo, rivolta al personale militare del poligono di Capo Teulada, mentre la Direzione generale della Protezione civile dovrà garantire misure specifiche di formazione e addestramento per il coordinamento degli interventi di protezione civile, per il volontariato impegnato nell’antincendio e per il personale militare del Poligono. Tutte le attività di formazione e addestramento si terranno nel poligono di Capo Teulada.
“Crediamo che l’area all’interno dei poligoni, con le sue strutture, risorse e apparecchiature, sia l’ambiente adatto per portare avanti queste attività formative, con il supporto dei militari, che serviranno a rafforzare la nostra macchina della Protezione civile”, ha sottolineato il Presidente Solinas. “E’ nostra intenzione poi proseguire con questo scambio di conoscenze ed esperienze coinvolgendo anche i nostri punti di riferimento nel campo dell’innovazione, come il Crs4 e Sardegna ricerche, forti di uno specifico know-how che può essere utilizzato al meglio, oltre che all’interno di percorsi universitari finalizzati all’inserimento lavorativo dei nostri giovani, nello sviluppo delle più moderne tecnologie. Penso, ad esempio, all’utilizzo dei droni in diversi settori, anche con finalità di antincendio e protezione civile, per i quali la Sardegna può diventare un importante centro di eccellenza nell’area del Mediterraneo e non solo”.
Piena soddisfazione per l’accordo è stata espressa anche dai vertici militari presenti alla cerimonia, come rappresentato dal Generale Olla, il quale ha sottolineato la rilevanza che l’accordo siglato oggi riveste in un quadro di piena collaborazione tra Istituzioni, per il quale l’Esercito mette a disposizione della Regione Sarda la sua più importante infrastruttura addestrativa nazionale, dotata dei più moderni sistemi di simulazione per replicare, in maniera realistica, quegli scenari emergenziali nei quali il fattore tempo è l’elemento critico più importante.
(ITALPRESS).

Coronavirus, in Sardegna prorogate riaperture fino al 6 aprile

CAGLIARI (ITALPRESS) – Nuova ordinanza del presidente della regione Sardegna Christian Solinas con cui vengono prorogate fino al 6 aprile le misure intraprese dopo l’ingresso in zona bianca.
Riapertura dei ristoranti fino alle 23, fermo restando il divieto di assembramento e il rispetto del distanziamento e salvo le zone interdette con ordinanze. Pub, bar e circoli privati potranno rimanere aperti fino alle 21.
In relazione all’andamento degli indicatori epidemiologici valutati a seguito di tali riaperture, con successive specifiche ordinanze – d’intesa con il tavolo tecnico istituzionale composto dai rappresentanti del Ministero della Salute, dell’Istituto
Superiore della Sanità e della Regione Sardegna, riaperte, con le necessarie prescrizioni, le seguenti attività:
Palestre, scuole di danza (senza contatto), piscine;
Centri commerciali nelle giornate di sabato e domenica;
Musei e luoghi della cultura nelle giornate di sabato e domenica.
Per quanto riguarda il coprifuoco il divieto di circolare e/o sostare al di fuori della propria residenza e/o domicilio sarà dalle ore 23.30 alle ore 5.00 del giorno successivo. Resta l’obbligo delle mascherine in tutto il territorio regionale.(ITALPRESS).

Sardegna,Solinas “Fiscalità di vantaggio motore ripresa economica isola”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “La storica battaglia della Sardegna per conquistare una fiscalità di vantaggio che copra il divario della sua insularità sta entrando in una fase decisiva. Vogliamo assicurare al sistema produttivo sardo quella fiscalità agevolata attesa da decenni, e che può essere il vero motore della ripresa economica della nostra Isola”. Così il Presidente della Regione Christian Solinas commenta la delibera approvata dalla Giunta nel corso dell’ultima seduta con la quale sono state apportate modifiche e integrazioni alla proposta di Piano di sviluppo strategico per l’istituzione della Zona economica speciale della Sardegna, secondo quanto previsto dall’articolo 4 del decreto legge 91 del 20 giugno 2017. “La Zes – evidenzia il Presidente Solinas – ci consentirà di vivere la nostra insularità non più come un handicap ma come una carta in più da giocare per lo sviluppo, sfruttando la nostra posizione strategica al centro del Mediterraneo per attrarre investimenti che possano fare della Sardegna un polo commerciale protagonista. Abbiamo dovuto rimodulare un piano, predisposto dalla Giunta precedente nel 2018, respinto dal Governo perchè giudicato incompleto e irrealizzabile, ricostruendo un impianto realistico e rispondente alle aspirazioni della Sardegna”.
In particolare, nel Piano modificato viene esplicitato che “la sospensione del pagamento dei diritti doganali e il godimento delle semplificazioni di carattere doganale connessi alla zona franca doganale non sono attribuibili tout court alle Zone economiche speciali”. Le Zes, è poi scritto nelle linee strategiche del Piano, “sono oggi oltre quattromila nel mondo e si avviano in un futuro prossimo a toccare quota cinquemila assumendo varie configurazioni, quali parchi industriali e tecnologici, zone e porti franchi, città d’impresa. Tali configurazioni – prosegue il documento – hanno fra loro non molti aspetti in comune: essere zone fisicamente delimitate, essere gestite unitariamente, essere autorizzate a offrire incentivi specifici e procedure semplificate, a volte entro un’area doganale specifica”. In base alla Carta degli aiuti a finalità regionale dell’Unione europea, si legge ancora nel documento, la Sardegna rientra fra le aree in cui sono consentite le soglie di aiuti al terzo dei 5 livelli previsti (per le aree con una percentuale del Pil pro capite rispetto alla media Ue compresa tra il 60 e il 75%). Gli aiuti (25% per le grandi imprese, 35 per le medie, 45 per le piccole) si calcolano entro il regime fiscale del Paese di riferimento, che a sua volta può essere più o meno favorevole o attrattivo per le imprese nel contesto internazionale.
All’interno della Ue sono presenti oltre 90 fra Zes e Zone franche. Queste ultime rappresentano una tipologia a sè stante di zone economiche speciali, finalizzate a promuovere il commercio internazionale (extra Ue nel caso dell’Europa) attraverso esoneri dei diritti di dogana, procedure doganali semplificate ed eventuali riduzioni delle imposte indirette. In Sardegna, la Regione ha delimitato l’area della Zona franca interclusa di Cagliari, che ha un piano operativo e dovrà essere gestita dalla società appositamente costituita “Cagliari Free Zone”. E’ stata inoltre approvata in via preliminare la delimitazione territoriale e l’operatività della Zona franca interclusa di Portovesme, individuando quale soggetto gestore l’Autorità di Sistema portuale del Mar di Sardegna. Infine, la Regione ha disciplinato l’iter costitutivo di tutte le zone franche doganali sarde, “aree elettivamente destinate a depositi e lavorazioni in loco di merce da esportare fuori dalla Ue, in regime fiscale e doganale di esenzione”. Le imprese manifatturiere localizzate nelle zone franche “possono sottoporre a trasformazione ‘sostanzialè le merci non provenienti dalla Ue, da destinare a mercati extra Ue, attraverso il cosiddetto regime di perfezionamento attivo”.
Le facilitazioni e agevolazioni specifiche offerte dalle Zone franche sono principalmente le seguenti: differimento dei dazi sui beni importati; esenzione da dazi di importazione per materie prime e semilavorati trasformati in loco; esenzioni Iva su importazioni correlate a esportazioni e servizi forniti in loco o esportati. Per le Zone economiche speciali si può trovare una gamma più ampia di agevolazioni, dagli aiuti a ricerca e sviluppo a quelli per la formazione dei dipendenti, dalla riduzione delle imposte sui redditi e sui profitti societari agli sgravi sulla tassazione immobiliare. E ancora: incentivi all’occupazione, disponibilità di aree per le imprese a prezzi ridotti, procedure burocratiche semplificate, servizi dedicati gratuiti come la ricerca di aree e immobili, ricerca di personale, piani di formazione del personale.
Anche il sistema normativo italiano permette una vasta tipologia di agevolazioni e facilitazioni: contributi in conto capitale per la realizzazione degli investimenti iniziali connessi all’insediamento produttivo; agevolazioni doganali, mediante sospensione del pagamento dell’imposta sul valore aggiunto e dei dazi, con semplificazione delle procedure doganali; esenzione o riduzione di imposte locali relativi gravanti sugli immobili, tributi connessi allo smaltimento dei rifiuti, ai servizi indivisibili; deroghe alle regolamentazioni sui contratti di lavoro; esenzioni o riduzione degli oneri sociali sulle retribuzioni; interventi infrastrutturali sul territorio interessato, al fine di migliorarne la competitività anche in termini di logistica e movimentazione merci; esenzione fiscale: abbattimento totale o riduzione dell’Irap e dell’Ires.
“Confidiamo in un rapido esame da parte del Governo e in una sensibilità verso le richieste della Sardegna, già manifestata dai Ministri interessati nel corso delle serrate interlocuzioni nelle scorse settimane, fin dall’insediamento del Governo Draghi. Il cammino non è concluso ed è ora necessario un grande sforzo unitario di tutte le forze politiche, delle Istituzioni e dei Parlamentari Sardi di qualsiasi schieramento, in una battaglia che riguarda tutti e che può portare a una svolta storica dalle importanti ricadute sul futuro della Sardegna”, conclude il Presidente Solinas.
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Recupero delle visite specialistiche in Sardegna, firmato accordo

CAGLIARI (ITALPRESS) – Centodiecimila ore in più per le visite specialistiche ambulatoriali a disposizione dei pazienti sardi. La Regione, tramite l’assessorato della Sanità, ha chiuso un importante accordo integrativo con i medici della specialistica ambulatoriale che consentirà ad Ares-Ats l’erogazione, nell’anno in corso, di circa 890mila ore complessive per incarichi nelle strutture sanitarie territoriali di tutta l’Isola, con un incremento di circa 110mila ore rispetto al 2020. “Potenziamo la medicina territoriale, uno dei pilastri del nostro sistema sanitario”, dichiara il Presidente della Regione Christian Solinas. “Un risultato – prosegue il Presidente – reso possibile anche grazie alle risorse aggiuntive stanziate a dicembre nella variazione di bilancio, 13milioni per il triennio in corso, e nell’ultima Finanziaria tecnica, 4,6 milioni. Con questo nuovo impulso – spiega il Presidente – restituiamo ossigeno a strutture come i poliambulatori e le case della salute dopo una lunga stagione di tagli che hanno portato a una progressiva desertificazione dei servizi di assistenza e cura. Rafforzando la specialistica ambulatoriale aumentiamo la capacità di risposta dei nostri presidi per l’assistenza primaria, con benefici anche sul piano dell’abbattimento delle liste d’attesa. L’emergenza pandemica ci ha portato a concentrare i nostri sforzi a contrasto del Covid, ma non abbiamo mai dimenticato le necessità di chi soffre a causa di altre malattie”, conclude il Presidente.
“Abbiamo posto le basi – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – per un cambio di rotta rispetto al passato. Non solo il risultato raggiunto ci consentirà di stabilizzare i servizi assistenziali attualmente erogati, ma le prestazioni specialistiche da tempo scomparse dalle strutture sanitarie territoriali, a causa della mancata sostituzione dei medici andati in pensione o con incarico a termine, potranno finalmente essere ripristinate. Questo porterà numerosi vantaggi. Sul piano della mobilità interna, ad esempio, i cittadini che vivono fuori dai grandi centri urbani potranno tornare ad avere assistenza e cure senza dover per forza affrontare lunghi spostamenti. Si pensi, ad esempio al disagio di tanti anziani o persone con disabilità costretti a fare lunghi tragitti per una visita oculistica o ortopedica magari non più presenti nel poliambulatorio del proprio distretto per via del blocco del turnover”.
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“Costruiamo insieme Sardegna 2030”, al via tavolo sviluppo sostenibile

CAGLIARI (ITALPRESS) – Dopo la stesura di un documento preliminare da parte di un gruppo di lavoro interassessoriale, l’elaborazione della Strategia regionale di Sviluppo sostenibile (SrSvS) della Regione Sardegna, che ha come riferimento l’Agenda 2030 dell’Onu, prosegue con la fase della condivisione insieme alle istituzioni locali attraverso la costituzione del tavolo istituzionale “Costruiamo insieme Sardegna 2030”, che, questa mattina (in videoconferenza), ha visto la presenza di circa 230 partecipanti: oltre alla Regione ed alle agenzie regionali, enti locali, agenzie di sviluppo, aree marine protette e gruppi di azione locale. “Un’occasione importante per affrontare i temi fondamentali per il futuro della Sardegna, ragionando insieme sui vari aspetti di sostenibilità della nostra comunità – ha evidenziato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis – Il documento elaborato è un punto di partenza che vede la Regione al centro dell’azione, con la cabina di regia coordinata dal mio Assessorato, ma che da oggi coinvolge anche le altre istituzioni locali. Un progetto di sviluppo che coinvolgendo i territori deve essere condiviso da tutte le realtà economiche, culturali e sociali”. “Vogliamo individuare obiettivi che possano conciliare prosperità e benessere e meccanismi per integrare la tutela dell’ambiente, l’inclusione sociale, la salute, la crescita personale e collettiva, come base per uno sviluppo sostenibile portatore di un benessere diffuso – ha aggiunto l’assessore Lampis – Sono cinque i temi strategici individuati: vogliamo rendere la Sardegna ‘più intelligentè (innovazione e digitalizzazione per una rafforzata capacità amministrativa e una maggiore competitività del sistema produttivo), ‘più verdè (tutela della biodiversità, azioni per il clima, transizione energetica e modello di economia circolare), ‘più connessà (efficiente rete digitale), ‘più socialè (benessere diffuso basato su competenza, lavoro, inclusione e salute) e ‘più vicinà ai cittadini, identitaria e accogliente, attraverso la cultura e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale. La ‘SrSvS’ deve tracciare un modello, coniugando le esigenze di crescita economica con quelle di sviluppo del benessere umano e sociale per una società economicamente avanzata, più equa, sana, armoniosa per tutti e nel rispetto dell’equilibrio dell’ecosistema”. “Dobbiamo cogliere l’opportunità del ‘vantaggio competitivò che si verificherà nel dopo epidemia, quando tutti, dopo questi mesi drammatici, dovranno ripartire. La Sardegna pone tra i suoi obiettivi la costruzione di un futuro impostato su temi fondamentali come sostenibilità e digitalizzazione, validi per tutti i settori della vita socioeconomica isolana, compreso quello del lavoro. Siamo tutti coinvolti, Istituzioni in testa, per disegnare il nuovo modello di sviluppo della Sardegna”, ha sottolineato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda. (ITALPRESS).

Solinas “Screening e vaccini per modello turismo sicuro in Sardegna”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Essere la prima regione italiana ad aver conquistato la ‘zona biancà, frutto dell’impegno e del sacrificio di cittadini e istituzioni, rappresenta un ottimo punto di partenza anche per il rilancio del comparto turistico in previsione della prossima stagione. In questi giorni, in tutto il mondo si è parlato della Sardegna e dobbiamo cogliere l’opportunità offerta da questa pubblicità positiva, sfruttandola a vantaggio dell’intero sistema economico-produttivo”. Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, nel suo intervento (in videoconferenza) durante l’incontro, organizzato dall’Assessorato regionale del Turismo, svoltosi questa mattina nella sala convegni dell’aeroporto di Cagliari.
All’incontro sono state invitate le organizzazioni datoriali e di gestione della filiera del turismo: Confartigianato, Confapi, Federalberghi, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop, Confindustria, Cna, Casartigiani, Coldiretti, Confcommercio, Conflavoro, Unioncamere, Camere di Commercio di Cagliari, Sassari e Nuoro, Sogaer, Geasar, Sogeaal, Autorità portuale, Moby-Tirrenia, Corsica Ferries, Grimaldi, Gnv e Faita.
“Lo avevamo già detto all’inizio della scorsa estate: era necessario un filtro all’ingresso in Sardegna per consolidare gli ottimi risultati raggiunti nell’indice di positività, ma non ci hanno ascoltato – ha aggiunto il presidente Solinas – Da oggi, nei porti e negli aeroporti isolani, stiamo realizzando un efficace e gratuito sistema di controllo, che, insieme ad un’immunizzazione di massa attraverso il vaccino (a questo proposito, abbiamo proposto al Governo Draghi di individuare la Sardegna come test nazionale, considerando le sue peculiarità geografiche), potrà consolidare in breve tempo un ‘modello Sardegnà di grande impatto mediatico, consentendoci di gestire la stagione estiva in sicurezza con la ripresa del traffico turistico a beneficio di tutta la filiera produttiva”.
“Vedo con favore l’unità di intenti che sta caratterizzando l’azione del mondo produttivo, deciso a confrontarsi con la Regione, e resta fermo il nostro impegno ad aiutare settori e lavoratori in difficoltà, verificando soprattutto cosa finora non ha funzionato, così da perfezionare e migliorare gli strumenti di sostegno che hanno l’obiettivo di favorire la ripresa di tutte le filiere economiche”, ha concluso il Presidente.
“Per ripartire e rilanciare il settore turistico, dopo questo grave momento di difficoltà, è fondamentale il dialogo con gli operatori del settore che ci consentirà di fare sistema ed affrontare i problemi dell’intero comparto – ha sottolineato l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa – La ‘zona biancà ci offre un momento favorevole da sfruttare per programmare tempestivamente una gestione appropriata dei prossimi mesi, seppure si debba considerare il perdurare dell’emergenza sanitaria. Siamo in una posizione di vantaggio che va confermata per il futuro, anche grazie all’intuizione del presidente Solinas, che già questa estate aveva chiesto i controlli all’ingresso”.
“Affrontare adeguatamente la prossima stagione significa evitare un danno inimmaginabile per il sistema socioeconomico della Sardegna. Perciò, servono risposte certe per gli operatori turistici e per coloro che intendono trascorrere nell’Isola le proprie vacanze. Concorderemo ulteriori iniziative per consentire la creazione di un tavolo tecnico permanente con gli attori del turismo sardo”, ha concluso l’assessore Chessa.
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“Sardi e Sicuri”, test gratuiti per la popolazione al via da Cagliari

CAGLIARI (ITALPRESS) – Prenderà il via domani a Cagliari il quarto appuntamento con la campagna di screening Sardi e sicuri, progetto per il contrasto della diffusione del virus SarsCov2, realizzato dalla Regione Sardegna e condotto da Ares-Ats. Come già avvenuto nel Medio Campidano, i test si concentreranno in due giornate, il 6 e il 7 marzo, mediante l’impiego immediato dei tamponi antigenici di nuova generazione, a immunofluorescenza e alta sensibilità alla rilevazione del virus. Circa 150mila i test eseguiti su 103 comuni nelle prime tre tappe dello screening sulle aree dell’Ogliastra, Nuoro e Medio Campidano. Le sedi individuate per l’esecuzione dei test, dislocate nei quartieri del capoluogo, sono in tutto diciassette, di cui tre nella municipalità di Pirri. Circa seicento gli uomini e le donne in campo, tra medici, infermieri, tecnici informatici e volontari. I cittadini d’età superiore ai dieci anni possono partecipare allo screening liberamente e gratuitamente presentandosi nei punti designati muniti di tessera sanitaria e indicando un numero di cellulare a cui saranno inviate le indicazioni e le credenziali per il ritiro del referto online.
“Il progetto Sardi e sicuri – dichiara il presidente della Regione Christian Solinas – rappresenta un’opportunità per l’Isola. La Sardegna ha raggiunto un risultato straordinario, grazie all’impegno dei cittadini e di tutte le persone che nel corso dell’emergenza hanno combattuto in prima linea contro il virus. Dobbiamo mantenere la classificazione di zona bianca e per questa ragione servirà ancora la massima responsabilità da parte di tutti. L’individuazione dei casi di positività attraverso il tampone ci consente di interrompere le catene di contagio e frenare la diffusione del Covid”. “Test e vaccini – prosegue il Presidente – sono la nostra arma vincete per sconfiggere il virus sul nostro territorio. La due giorni di screening a Cagliari, così come già accaduto nel Medio Campidano, sarà un’importante occasione anche sul fronte delle immunizzazioni”. Nella giornata di domenica è in programma la somministrazione delle dosi di vaccino a un migliaio di ultraottantenni.
Sarà quindi un ‘vaccine day’ quello che si svolgerà, in concomitanza con l’attività di screening, domenica negli ambulatori allestiti nel padiglione “D” della Fiera di Cagliari e a cui parteciperanno i soggetti contattati in questi giorni dall’Ares-Ats. “Una modalità quella del ‘vaccine day’ che, così come altri strumenti, stiamo implementando per dare un forte impulso alla campagna di vaccinazione”, dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che nella giornata di oggi, attraverso una nota inviata ai medici di base, alle aziende sanitarie e alla direzione scolastica regionale, ha aggiornato le indicazioni sulle modalità di adesione e partecipazione alla campagna di vaccinazione. “Abbiamo quasi concluso con le vaccinazioni sul personale sanitario e le forze dell’ordine – precisa l’assessore della Sanità, facendo il punto sulla campagna – lunedì inizieremo con gli uomini e le donne della protezione civile. Nel frattempo prosegue l’immunizzazione degli ultraottantenni ai quali stiamo inviando gli sms per l’adesione. Dal 15 marzo tutti i cittadini sopra gli ottant’anni che non avessero aderito precedentemente, potranno registrarsi sul portale della regione liberamente per poter poi essere richiamati dal Cup per la calendarizzazione dell’appuntamento per la vaccinazione”.
“Parallelamente – prosegue Nieddu – andranno avanti le iniziative di vaccinazione di Ares-Ats in collaborazione con i sindaci e i medici di famiglia e dal primo aprile, qualora rimanessero persone non ancora raggiunte dalle modalità precedenti, queste potranno rivolgersi al numero unico del Cup in fasce orarie specifiche”. Da lunedì 8 marzo via alle adesioni alla campagna di vaccinazione anche per il personale docente e non docente delle scuole statali che potranno registrarsi sul portale regionale dedicato solo dopo aver ricevuto l’sms, mentre dal 15 marzo lo potranno fare liberamente.
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Solinas riceve a Cagliari generale corpo d’armata carabinieri Burgio

CAGLIARI (ITALPRESS) – Il Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha ricevuto a Villa Devoto, a Cagliari, per un cordiale colloquio, il Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri Carmelo Burgio, dal 13 gennaio Comandante Interregionale dei Carabinieri “Podgora”, responsabile dell’Arma dei Carabinieri per il Centro Italia e la Sardegna. Nel corso del colloquio, è stato sottolineato il profondo legame che unisce la Sardegna all’Arma dei Carabinieri, istituzione fondamentale per la tutela della sicurezza pubblica, radicata e presente su tutto il territorio regionale e particolarmente vicina ai cittadini sardi. Una funzione importante, quella dei Carabinieri, che-come sottolineato dal Presidente Solinas- svolgono una costante opera di prevenzione e di presidio, Comune per Comune, privilegiando la vicinanza e l’ascolto dei cittadini.
C’è inoltre un legame storico unico tra la Sardegna e l’Arma, come sottolineato dal Presidente Solinas e dal Generale Burgio: la presenza nell’Isola del corpo dei Dragoni di Sardegna, progenitore dell’Arma dei Carabinieri. L’antica amicizia e lo spirito di collaborazione istituzionale si esprime oggi, tra le sue varie articolazioni concrete, anche con il comune intendimento di predisporre un protocollo d’intesa tra la Regione e l’Arma per la valorizzazione e ristrutturazione delle Caserme dei Carabinieri in molti Comuni della Sardegna.
(ITALPRESS).

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